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Faraone
1 2
Faraone Richardson 1974, 229-231 e Scar
1996. pi 1976,159-173.
12 CHRISTOPHER A. FARAONE
La vanteria di Demetra
Gli studiosi hanno osservato che nella sua vanteria la dea sembra imitare
una formula m?gica, sia nella forma che nel contenuto. Le parole "Sotto
(Ttcotocjjiv?v) e "Boscaiolo" (TXor?fjioc), per esempio, non si
tagliatore"
trovano in nessun altro luogo ed erano probabilmente nomi folklorici di de
moni, che si credeva causassero il dolore nelle gengive dei bambini piccoli.*
-
Inoltre, la parola greca enr?k\jo?r? che indica un "attacco" d'un demone, di
malattia o - in un altro luogo nella poesia
d'incantesimo compare soltanto
- in un verso omerico a Ermes (26).2
greca arcaica simile nell7nno
Paolo Scarpi e alcuni altri studiosi, inoltre, hanno indicato il carattere
peculiare di questi versi, caratterizzati dalla ripetizione di parole e suoni,
dal chiasmo e, negli ultimi due versi, anche dairan?fora del verbo o?Sa
- un
("conosco") vocabolo che neir?pica narrativa ? usato solo in cer
te canzoni molto per il canto delle Muse nella
speciali, esempio Teogonia
d'Esiodo (27-28) o quello delle Sirene nel dodicesimo libro de?rOdissea (12,
189-191).3 II secondo verso della vanteria di Demetra ? inoltre molto simi
le nella struttura al pen?ltimo verso di un incantesimo esametrico inciso
1
Allen 1895, 13; Allen-Halliday-Sikes 1936,155-156 e Faraone 2001.
2 3
Allen-Halliday-Sikes 1936, 282-84. Scarpi 1976,159-73.
GLI INCANTESIMI ESAMETRICI ED I POEMI EPICI 13
su uno menzionati - a
degli amuleti di piombo sopra quello di Phalasarna
Creta (c. 400 a.C.):1
Quest'amuleto ? datato alla fine del quinto sec?lo a.C. Troviamo simi
li vanterie in altri amuleti aU'indrca dello stesso periodo. Recentemente
David Jordan ha pubblicato i frammenti degli incantesimi tardoclassici di
Selinunte e di Locri che presentano alcuni versi simili. Bench? entrambi
questi esempi siano troppo frammentari, possiamo vedere benissimo che
essi condividono due elementi simili alla vanteria di Demetra e ail'amuleto
cretese: tutti i testi trattano di magia apotropaica e usano tutti una frase
molto simile (ou... ^r?kr?aexoii out') per identificare i demoni o le malattie
Il Pharmakon di Elena
1
Guarducci 1939, 223-225 n. 7;W?nsch 1900, 73-85 e Jordan 1992, 191-194, dei quali sono
testo e traduzione, mentre il testo tradito ?: ? [lz kolt
riprodotti qui cq(p?(jz[(?L ^]r?kr?Gexoi
OUT? OUT? TC(XT?k[ou]t'
?7rY]V?XT[(0l] / ?7raT(0YY?L.
14 CHRISTOPHER A. FARAONE
: : :
N?tfTOpO? ?[?[x]? ?UTCOt[ov] 7I0T?pi0V.
S' OCV
T??? TZieOl : :aUTlXOC X?VOV
h6? 7TOT?p?[o]
: :
ht(ji?po? haip?aei xaXXt,aT?[cp?]vo 'AqjpoStTE?
1
SEG 14,1957, nr. 604.
GLI INCANTESIMI ESAMETRICI ED I POEMI EPICI 15
A chi nasconder? in una casa di pietra le lettere di queste sante parole, iscritte visi
bilmente in stagno (?), a lui non nuoceranno quante cose la terra nutre n? quante
pasee Anfitrite dall'alto gemito.
1 2
Faraone 1996. Faraone 1995, 5-7 e 1996, 92-93.
3 4
Jordan 1988, 256. Brashear 1979, 261-278.
16 CHRISTOPHER A. FARAONE
?7t? [JLYJXo[l?]
?710)87]-Tp?c*
xal S??ctwtoSe cp?p(xaxov | xa?piov alel t ?pwxov
xa? ?&av?xoiai $?oIaiv.
&vt)toI? ?v^pwTioLcrL
T? TtaTa^a)
T? ?aXw (jLYJXco
f] ?v 8(0 (jLY]X(p
7r?vTa U7t?pt}?(i.?VY] (JUxivOt/c' ?7l' ?(JIYJCCpiX?TYjTl
Y] t' ?v xtl9l ^a?oi --w~-~~->yJ
?v x?Xtt?o xoctKcroa xa? pr] Tua?aaixo
cpi,X?iv (Ji?.
1 2
Faraone 1999, 97-98. Faraone 1992a.
GLI INCANTESIMI ESAMETRICI ED I POEMI EPICI V
droga d'Elena.
TAVOLA COMPARATIVA
(due alternative)
"A lui n? nuoceranno quante
cose la terra nutre n? quante
pasee Anfitrite"
L'incantesimo lamela "Dar? questo f?rmaco ... desiderio er?tico
sulle mel? a
quale
donna darei...
(due alternative)
"se la prendesse in mano ...
Oltre a tutti questi paragoni formali reperiti in altri incantesimi antichi, vor
rei citare un ultimo testo molto interessante, poich? secondo alcuni studio
si esso cita direttamente il passo omerico che descrive la droga d'Elena. Si
tratta di un aneddoto un altro poeta esametrico, il siciliano Em
riguardante
suo un - arrabbiato e
pedocle, che salva il amico Anchito, quando giovane
- con una spada (Giamblico
addolorato per lamorte del padre lo minaccia
V.Pyth. 113) i1
1
Dillon-Hershbell 1991, 136-137. Tradizionalmente studiosi hanno ritenuto ehe Em
gli
stesse es. Heim n.
115). In anni recenti,
pedocle citando Omero per fini magici (vedi per
tuttavia, si ? pensato che verso descrivesse solo aecordi sulla lira di Empedocle e
questo
non il suo canto. Vedi per es. Wright 1981, 11 e Inwood 1992, 157, che traduce (Testimonia
A 15) "Empedocles ... struck Homer calls music
up what pain-dissolving, anger-reducing
'which makes one bad". Si deve ammettere che il greco ? vago, ma
forget everything qui
18 CHRISTOPHER A. FARAONE
... 7T?TCaVTt,X?V to
'EfJLTUsSoxX?j? &? TY)V X?pOCV Xal
(JL?^ap[XO<ja(JL?VO? (O? Sf/E [iiXo?
xal xaxaaxaXTixov to
[A?Taxei,piaa|j.?vo? ??&?? ?v?xpo?aaTO v?]TC?v?? t' ?^oX?v te,
xaxtov aTi?vT?ov xaTa tov 7tocy]ty]v, xal tov t? ?auTou
"Ay^iTov
?tt?X?]^ov ?evoSo^ov
&avaTou xal tov v?avlav
?pp?aaTO ?vSpocpovla?.
sono chiaramente descritte tre azioni: il cambio del tono musicale Tat
([xe&apfxoaafxsvo?);
to di suonare la lira (fxeTax?Lpi(ja(ji?vo?) e che inizia, cio? il canto. Si veda la
qualcos'altro
discussione di Obbink 1993, 80 n. 67. Il verbo finale ?vExpo?cjaro, usato in origine per indi
care ilmomento in cui si attacca a suonare la lira letter a "colpire
(alla (la lira)"), a partir?
da Pindaro ? usato per indicare Tinizio di un canto (West 1981, 122 e n. 58, che cita anche
Suda s.v. ?vocxpou?[ji?&a [= ?va7ipooi.fjiia?o(ji?t}a] e Polibio 4, 22, 11, dove il verbo ? usato per
indicare Tinizio di un discorso). Dato che Empedocle era famoso per i suoi canti e non
per il suono della lira, Tinnovativa interpretazione di Wright e Inwood difficilmente sem
bra giustificata.
GLI INCANTESIMI ESAMETRICI ED I POEMI EPICI 19
E tutti i pharmaka che si producono corne rimedio dei morbi e della vecchiaia tu
potrai conoscere, perch? completer? soltanto per te tutti questi precetti. Saprai
calmare la forza degli incessanti venti, che sulla terra awentandosi con le loro fo
late distruggono i raccolti; e poi di nuovo, a tuo piacimento, riporterai gradite le
brezze. Dalla fosca pioggia farai tempestivo per la gente il secco, ed anche far ai,
dal secco in estate, a ristoro degli alberi, i getti d'acqua che sprizzano in alto. Sa
prai riportare su dallAde il vigore di un uomo ormai finito.
Dawero questa scena suggerisce, come molti dei testi analizzati in que
sta sede, che i Greci credessero che gli stessi poeti potessero comporre e
recitare diversi generi di poemi esametrici, inclusi Tepico narrativo e Tin
cantesimo m?gico.
Conclusione
Permettetemi di concludere
questo studio con un breve passo tratto dal
Finizio della Teogonia d'Esiodo e con alcune osservazioni sul rap
generali
porto fra la poesia, Tincantesimo e la Gli studiosi hanno spesso
guarigione.
notato che i poeti greci tradizionalmente descrivono Teffetto del poema
?pico come un incantesimo m?gico. Per? ogni tanto un poeta descrive
non gen?ricamente come ''incantevole" o "m?gico" ma nello
quest'ef?etto
specifico corne un atto di guarigione. ? la vanteria di
L'esempio migliore
Esiodo nella Teogonia (98-103):
Perch? se un uomo avendo dolore nel suo spirito gravato di recente si siede af
flitto nel suo cuore, e se un cantore, un servo delle Muse, canta le gesta
gloriose
degli uomini antichi e degli d?i beati che abitano TOlimpo, subito quest'uomo di
mentica i pensieri dolorosi e non si ricorda nessuna delle sue pene, perch? presto
i regali delle dee lo distolgono.
speciali della prima esecuzione della Teogonia*? Anche in questo caso sarei
propenso a credere che Esiodo all'occasione f?nebre del suo poe
pensando
ma si sia servito della vanteria degli stregoni.
Vorrei terminare ilmi? intervento notando che le vanterie di Demetra e
altre volte nei periodi tardo-classico e el
degli amuleti greci appaiono due
lenistico e in contesti molto interessanti e suggestivi. Il primo caso si trova
airinizio della versione esametrica del giuramento ippocratico:
ours xtv? ^?tvcov 8r?Xr?GoyL(X.L?v?pa vo?aco
OUTS TLV' ?pya T?X??C*)V.
?v8yJ(JL(0V ?XoCpWCOC
Ancora una
volta notiamo le negazioni ripetute all'inizio di due esame
tri successivi e il verbo futuro delesomai nella stessa posizione che occupa
- in una
nelle altre vanterie. Chiarament? questo giuramento composto
-
forma strana, come un esametrico comincia come un amuleto
poema
curativo o apotropaico. Il giuramento ? difficile a datare, ma se si traitasse
di una data vicina al trattato ippocratico Sulla malattia sacra, ci sarebbe qui
un sarcasmo: quel testo attacca infatti spesso gli stregoni e imaghi
grande
che girovagano per le citt? greche usando gli incantesimi corne quelli che
e
abbiamo discusso. Demetra gli stregoni si vantano di impedir? ai demoni
e aile malattie di nuocere o
agli altri clienti ehe essi proteggono
ai bambini
imedid -
con i loro incantesimi. Qui per? ippocratici gli stessi che criticano
- imitare i
con grave ostilit? il lavoro di questi guaritori popolari sembrano
versi tradizionali di amuleti difensivi quando affermano come
gli stregoni
che i loro clienti non subiranno alcun danno.
La seconda eco della vanteria tradizionale non ? cosi forte, ma rivela
22 CHRISTOPHER A. FARAONE
Nella loro forma i primi due versi son? molto simili alle vanterie discusse
in precedenza, ma con alcune astute varianti: antichi vanta
gli esempi pi?
no che due o tre minacce - o malattie - ai
canoniche demoni clienti non
- un
faranno male, mentre Teocrito afferma che due rimedi tradizionali
o -
g?ento cataplasma al suo amico non faranno bene. Teocrito inoltre ha
scelto con molto acume il vocabolario in questo brano: la sua parola per
ung?ento (en-christon) richiama il pericoloso kata-christon nelF amuleto ere
tese e la sua parola per "cataplasma" (epipaston) usa il prefisso epi- impiegato
tre volte nelle altre vanterie per indicare le cagioni di malattia, per esem
pio epelysie nella vanteria di Demetra o epenikton e epagoge
("stregoneria")
neu'amuleto cretese.
1
Faraone 2006.
GLI INCANTESIMI ESAMETRICI ED I POEMI EPICI 23
che questo poeta compose (nel suo secondo idillio) una lunga e splendi
da imitazione di un incantesimo d'amore, che Simeta intona contro il suo
amante infedele. E il giuramento ippocratico esametrico? Non va scordato
che Teocrito abit? per qualche anno a Cos, un isola che in quel periodo era
sede della scuola ippocratica.
Per concludere, ? molto interessante che Teocrito prenda la parte degli
stregoni, quando scherzosamente attacca imedici (e il suo amico Nicia) di
chiarando che nel caso del male d'amore le cure mediche sono inefficaci,
mentre non lo sono i suoi esametri ispirati dalle Muse!1
Universit? di Chicago
Bibliograf?a
1 e aU'Universit?
Ho contributo alla Scuola Normale Superiore di Pisa
presentato questo
di Verona 2003 e vorrei imiei Glenn Most e
neiraprile ringraziare ospiti (rispettivamente
Attillio Mastrocinque) e il pubblico di queste due sedi per i loro commenti e le loro do
mande.
24 CHRISTOPHER A. FARAONE