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LA NUOVA DIRETTIVA MACCHINE

2006/42/CE E LA MARCATURA CE
UNITA’ FORMATIVA 4: SICUREZZA GENERALE
DEI PRODOTTI [SGOP]

DOCENTI: Dott. Ing. C. DI GENNARO – Dott. Ing. G. GAETANI


Gruppo 2G Management Consulting S.r.l.
Largo Re Umberto, 106 – Torino Tel. 011/505062 – Fax 011/504660
e-mail: gruppo2g@gruppo2g.com http:www//gruppo2g.com
LA NUOVA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE
E LA MARCATURA CE

DIR. 2001/95/CE: Abroga la DIR 92/59/CEE

RECEPIMENTO D.Lgs. N. 206 del 6/09/2005 che sostituisce il D.Lgs.


N. 172 del 21.5.2004

CODICE DEL CONSUMO, a norma dell’art. 7 L. n. 229 del 29.7.03


PARTE IV TIT. I: art. 102 – 113

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CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DIR. 2001/95/CE


 La direttiva 2001/95/CE si applica a qualsiasi prodotto destinato ai consumatori o
suscettibili di essere utilizzato dai consumatori, anche se non loro destinato, fornito
o reso disponibile, a titolo oneroso o gratuito nell’ambito di un’attività commerciale,
indipendentemente dal fatto che sia nuovo, usato o rimesso a nuovo.
 Sono esclusi dalla direttiva tutti quei prodotti usati come pezzi d’antiquariato o
come prodotti usati, forniti come pezzi d’antiquariato o come prodotti da riparare
o da rimettere a nuovo prima dell’uso, purchè il fornitore ne informi chiaramente
la persona a cui fornisce il prodotto
 Qualora non sia applicabile ad un prodotto specifico nessuna legislazione
comunitaria specifica (ad esempio, “Giocattoli”, “Macchine”, “Sostanze chimiche”,
“Prodotti cosmetici”, etc.) il prodotto rientra allora nel campo d’applicazione della
Direttiva “Sicurezza generale dei prodotti”.
 Qualora il prodotto sia regolato da una direttiva specifica, ma questa presenti
alcune lacune che possono essere colmate dalla Direttiva “Sicurezza generale
dei prodotti”: il prodotto rientra dunque anche nel campo d’applicazione della
Direttiva “Sicurezza generale dei prodotti”

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La DIR. 2001/95/CE è applicabile a tutti quei prodotti che non rientrano nello
scopo di altre direttive europee verticali.
È stato pubblicato un primo elenco di norme armonizzate alla 2001/95/CE.
Naturalmente questo elenco non è esaustivo.

ATTREZZATURE PER CAMPI DA GIOCO (es. porte da calcio)

ATTREZZATURE PER AREE DA GIOCO (ec. Scivoli, giostre, ecc.)

ACQUASCIVOLI CON ALTEZZA OLTRE 2 METRI

MOBILI (es. culle)

ARTICOLI PER PUERICULTURA (es. succhietti per neonati)


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DEFINIZIONE DI PRODOTTO SICURO


 Un prodotto sicuro è un prodotto che, in condizioni di uso normali o ragionevolmente
prevedibili, non presenti alcun rischio oppure presenti unicamente rischi minimi, compatibili
con l’impiego del prodotto e considerati accettabili nell’osservanza di un livello elevato di
tutela della salute e della sicurezza delle persone
 Qualora il prodotto non rientri nel campo d’applicazione di nessuna direttiva specifica, questo
è considerato sicuro qualora risponda ai requisiti specifici di sicurezza degli Stati membri
nei quali è commercializzato. Si ritiene sia sicuro qualora sia conforme alle norme nazionali
che recepiscono norme europee armonizzate
 In qualsiasi altra circostanza, la conformità del prodotto all’obbligo generale di sicurezza del
prodotto è valutata sulla base dei seguenti elementi:
a) Norme nazionali non cogenti che recepiscono norme europee pertinenti diverse da quelle indicate
precedentemente;
b) Norme in vigore nello Stato membro in cui il prodotto è commercializzato;
c) Raccomandazioni della Commissione relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei
prodotti;
d) Codici di buona condotta in materia di sicurezza dei prodotti vigenti nel settore interessato;
e) Ultimi ritrovati della tecnica;
f) Sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente attendere

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CONTENUTO DELLA DIRETTIVA


LA DIRETTIVA PREVEDE:
1. OBBLIGHI PER IL PRODUTTORE
2. OBBLIGHI PER IL DISTRIBUTORE
3. UN SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO
- Il distributore è un qualsiasi operatore professionale della
catena di commercializzazione, l’attività del quale non incide
sulle caratteristiche di sicurezza dei prodotti

- Il fabbricante del prodotto stabilito nella Comunità e qualsiasi altra


persona che si presenti come fabbricante apponendo sul prodotto il
proprio nome, il proprio marchio o un altro segno distintivo, o colui
che rimette a nuovo il prodotto
- il rappresentante del fabbricante se quest’ultimo non è stabilito nella
Comunità o, qualora non vi sia un rappresentante stabilito nella Comunità,
l’importatore del prodotto
- gli altri operatori professionali della catena di commercializzazione nella
misura in cui la loro attività possa incidere sulle caratteristiche di sicurezza
dei prodotti

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OBBLIGHI PER IL PRODUTTORE

 La Direttiva impone ai produttori un obbligo generale di sicurezza per


tutti i prodotti immessi sul mercato comunitario e destinati ai consumatori
compresi i prodotti utilizzati nell’ambito di un servizio a condizione che tali
prodotti non rientrino già nel campo d’applicazione di una direttiva
specifica
 I produttori devono fornire al consumatore le informazioni utili al fine
di poter valutare i rischi inerenti il prodotto, qualora non siano direttamente
percettibili
 I produttori devono assumere misure adeguate al fine di evitare tali
rischi (ad esempio, ritiro dei prodotti dal mercato, avvisi ai consumatori,
richiamo dei prodotti già distribuiti presso i consumatori, etc.)

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OBBLIGHI PER IL DISTRIBUTORE


 Il distributore deve vigilare al fine di non fornire che prodotti sicuri

 Il distributore deve partecipare ai controlli della sicurezza dei prodotti


immessi sul mercato:
- trasmettendo le informazioni concernenti i rischi dei prodotti
- conservando e fornendo la documentazione atta a rintracciare l’origine dei
prodotti
- collaborando alle azioni intraprese da produttori e autorità competenti per
evitare tali rischi

 Il distributore, qualora sappia, sulla base delle informazioni in proprio


possesso e in quanto operatore professionale, che un prodotto da lui
immesso sul mercato presenta per il consumatore rischi incompatibili con
l’obbligo generale di sicurezza, deve immediatamente informare le autorità
competenti

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SISTEMA DI ALLERTA RAPIDA: RAPEX/1


 Qualora i prodotti presentino un rischio grave per la salute o la sicurezza
dei consumatori, esiste un sistema di scambio rapido delle
informazioni tra i Paesi membri e la Commissione Europea: il sistema
Rapex. Grazie a tale sistema, le informazioni sui prodotti pericolosi
vengono diffuse rapidamente su tutto il territorio comunitario e gli interventi
sui differenti mercati sono semplificati (ritiro dei prodotti, avviso ai
consumatori, richiami, etc.)
 Il sistema Rapex riguarda tutti i prodotti di consumo pericolosi,
esclusi alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici
 Spetta ai fabbricanti e ai distributori l’obbligo di segnalare all’Autorità
Nazionale Competente i rischi presentati da taluni prodotti pericolosi
che essi commercializzano, attraverso una notifica. [Ufficio V “Sicurezza e
conformità dei prodotti” del Ministero dello Sviluppo Economico]

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SISTEMA DI ALLERTA RAPIDA: RAPEX/2

 Per alimenti umani e animali esiste un sistema di allerta rapido


previsto dal Regolamento 178/2002 del 28.1.2002

 Per i farmaci esiste un sistema di farmaco-vigilanza previsto dalle


Direttive DIR 2001/83/CE (umano), DIR 2001/82/CE (veterinari) e dal
Regolamento 726/2004 del 31.3.2004

 Per i dispositivi medicali esiste un sistema di vigilanza particolare


previsto nella Direttiva DIR 93/42/CEE art. 10

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RAPEX 2007
Il sistema UE di allerta rapido per i prodotti di consumo pericolosi (esclusi alimenti e
farmaci) ha segnalato misure restrittive per 1605 prodotti (1051 nel 2006 + 53%)

GIOCATTOLI 31%
VEICOLI A MOTORE 15%
RAPEX 2008 + 16% rispetto al 2007!!
APPARECCHIATURE ELETTRONICHE 12%
COSMETICI 6%
Provenienza dei prodotti pericolosi
CINA 52%
GERMANIA 6%
ITALIA 4%
POLONIA 2%
FRANCIA 2%
GIAPPONE 2%
USA 2%

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