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Corso di formazione

Capire le Vibrazioni

Aesse Misure s.r.l.


Via R. Sanzio, 5
20090 Cesano Boscone (MI)
Tel. 02.45867186
www.aesse-misure.it
La società
1946: Viene fondata Aesse S.p.A. pioniere nella
commercializzazione di strumentazione di misura.
1993: Nasce Aesse Misure srl, come società specializzata in
strumentazione per misura vibrazioni e geofisica.
2000: Diventa parte di un gruppo insieme a 01dB Italia e
SCS - Euroacoustics.
2008: Aesse Misure torna a essere una società
indipendente, a capitale interamente italiano.
La società
• Sede a Cesano Boscone (Milano)
• 8 Dipendenti
• 3 Vendite & Marketing
• 2 Servizi specialistici & Supporto post-vendita
• 1 Amministrazione
• 2 Processamento offerte & ordini
• 3 M€ fatturato
• Importante presenza sul mercato:
Automotive: Fiat, Iveco, New Holland, ...
Componentistica Auto: Magneti Marelli, Denso, Bosch, Valeo, ...
Energia:Ansaldo Energia, Nuovo Pignone, ENEL, ENI Power, ...
Petrolchimico: ISAB, Solvay, Raffinerie Mediterranea ERG,
Aerospace: Alenia, Galileo Avionica, ...
Navale: Fincantieri, Wartsila, ...
Ferroviario: Alstom, Trenitalia, ...
Ricerca ed Università, ...
Protezione Vibrazioni e Condition Monitoring
• Sensori
• Trasmettitori di vibrazione
• Sistemi di protezione low cost
• Sistemi di protezione multicanali
• Condition Monitoring
• Manutenzione predittiva
Screening Vibrazionale
• Shakers (Unholtz Dickie – ETS)
• Sistemi di controllo in loop chiuso (M+P)
• Assistenza e supporto
Misura vibrazioni torsionali
Controllo qualità Acustico-Vibrazionale per test su fine linea di
produzione
Servizi di Aesse Misure

Contratti di assistenza e consulenza agli utenti finali:


• Assistenza agli avviamenti e supporto tecnico al personale
di montaggio e commissioning.
• Verifica onsite conformità sistemi Vibro-Meter (durante le fermate)
• Assistenza telefonica e onsite in caso di problemi con la
strumentazione Vibro-Meter.
• Attività di monitoraggio vibrazioni-humming.
• Consulenze specialistiche per problematiche connesse alle
vibrazioni.
Servizi di Aesse Misure

Formazione :

• Corsi base e specialistici di misura delle vibrazioni.


• Capire le vibrazioni
• Diagnostica vibrazionale
• Diagnosi turbine
• Diagnosi motori elettrici
• Diagnosi riduttori
• Bilanciamento rotanti
Fondamenti
Fondamenti
Cosa sono le vibrazioni

Quando misuriamo le vibrazioni


provenienti dal cuscinetto di una
macchina noi stiamo, in realtà,
rilevando la risposta del supporto
del cuscinetto alle forze generate
all’interno della macchina.
Fondamenti
Cosa sono le vibrazioni

Queste forze sono in relazione con le


parti rotanti della macchina : l’albero,
gli elementi volventi dei cuscinetti, le
pale delle giranti e le vibrazioni
prodotte da fonti esterne alla
macchina.

L’analisi delle vibrazioni ci consente di


diagnosticare eventuali anomalie nel
funzionamento della macchina e quindi
conoscerne lo stato.
Fondamenti
Cosa sono le vibrazioni

Esiste una serie di diagrammi


caratteristici che consentono di
individuare in modo univoco le
tipiche anomalie delle macchine
rotanti.

Trend

Spettro
Fondamenti
Cosa sono le vibrazioni

L’aumento dei livelli e del numero


di picchi all’interno dei diagrammi
indicano normalmente un degrado
nelle condizioni della macchina.
Fondamenti
Forma d’onda

Il movimento oscillatorio
della massa e quello rotatorio
del ventilatore danno entrambi
origine ad una forma d’onda
periodica detta Sinusoidale.
Fondamenti
Forma d’onda

La forma d’onda sinusoidale è quella forma d’onda che viene


acquisita da un analizzatore di vibrazioni quando, per esempio,
debba verificare il grado di sbilanciamento di un elemento rotante.
L’ampiezza della forma d’onda è legata proprio all’entità dello
sbilanciamento.
Fondamenti
Periodo & Frequenza

La forma d’onda sinusoidale è


periodica, quindi si ripresenta
uguale a se stessa ad intervalli di
tempo regolari. Questo intervallo
di tempo è definito periodo.
L’inverso del periodo è detto
frequenza. Le unità di misura
della frequenza sono Hz, nel caso
in cui il periodo sia riferito ai
secondi o i CPM, nel caso in cui
il periodo sia riferito ai minuti.
Fondamenti
Periodo & Frequenza

Un ventilatore, con un certo grado


di sbilanciamento, che compia una
rotazione completa al secondo,
genererà una vibrazione che si
presenta come una sinusoide con
frequenza di 1 Hz o 60 CPM.
Un ventilatore con un periodo di
0,5 sec. viceversa genererà una
vibrazione che si presenta come
una sinusoide con frequenza di 2
Hz o 120 CPM.
Fondamenti
Ampiezza

L’ampiezza della forma d’onda indica


la severità della vibrazione e quindi
quanto questa sia davvero in grado di
danneggiare la macchina.
Fondamenti
Ampiezza

Quando parliamo di ampiezza


dobbiamo considerare quattro
differenti tipologie di valori :
•Valore RMS
•Valore Medio
•Valore di Picco (0-pK)
•Valore Picco – Picco (pK-pK)
Fondamenti
Ampiezza

Il valore RMS è la radice quadrata


della media quadratica dei livelli
istantanei rilevati in un certo periodo
di tempo. Questo valore rappresenta
l’energia associata al fenomeno
vibrazionale. E’ normalmente
utilizzato nelle tabelle delle normative
(tipo ISO 10816-X) come indice di
severità della vibrazione.
Fondamenti
Ampiezza

Nel caso di una forma d’onda


sinusoidale pura il valore RMS
può essere facilmente calcolato
come segue :

RMS = 0,707 * peak (0-pK)


Fondamenti
Ampiezza

Il valore di picco (0-pK) è il livello


tra lo 0 (zero) e la cima del picco
più elevato (positivo o negativo)
rilevato nel periodo di osservazione
del fenomeno.
Il valore di picco-picco (pK-pK) è il
livello tra il picco positivo e quello
negativo più elevati.
Fondamenti
Ampiezza

L’ampiezza di una vibrazione può


essere espressa utilizzando tre
grandezze, l’una collegata all’altra :
•Spostamento µm
•Velocità mm/sec
•Accelerazione m/sec² o g
Lo spostamento è adatto per misure
a bassa frequenza, viceversa
l’accelerazione è più adatta per le
misure di fenomeni ad alta frequenza.
Fondamenti
Ampiezza

L’operazione di integrazione singola


per passare da accelerazione a
velocità e doppia per passare da
accelerazione a spostamento
comporta l’amplificazione dei livelli a
bassa frequenza e la corrispondente
riduzione dei livelli ad alta frequenza.
Fondamenti
Ampiezza

Nel caso di forma d’onda sinusoidale i passaggi tra


spostamento, velocità ed accelerazione possono essere
calcolati con le formule seguenti:
Period, T
Unit Circle
Spostamento (µm) = A*sin(ω*t)
RMS
Velocità (mm/sec.) = A*ω*cos(ω*t)
0
Accelerazione (m/sec2) = -A*ω2*sin(ω*t) 0 to Peak

ω = 2*π*frequenza
Peak-to-Peak
Valori di soglia velocità ISO 10816-3
Fondamenti
Tabella ISO 10816-3

11 0.44

7,1 0.28

4,5 0.18

3,5 0.11

2,8 0.07

2,3 0.04

1,4 0.03

0,71 0.02

mm/s rms inch/s rms


rigid flexible rigid flexible rigid flexible rigid flexible Foundation
pumps > 15 kW medium sized machines large machines
radial, axial, mixed flow 15 kW < P  300 kW 300 kW < P < 50 MW Machine Type
integrated driver external driver motors motors
160 mm  H < 315 mm 315 mm H
Group 4 Group 3 Group 2 Group 1 Group
A newly commissioned
B unrestricted long-term operation
C restricted long-term operation
D vibration causes damage
Fondamenti
Fase Assoluta

Il valore della fase assoluta indica la


distanza temporale tra l’istante 0 del
segnale di riferimento ed il picco
positivo della forma d’onda
sinusoidale correlata in frequenza.
Normalmente la fase è espressa in
gradi perché il valore viene
normalizzato rispetto al periodo
rendendolo così indipendente dalla
frequenza del fenomeno. La
valutazione della fase assoluta è
fondamentale nella procedura di
bilanciamento di rotanti.
Fondamenti
Fase Relativa

La fase relativa indica il ritardo


temporale tra le forme d’onda messe a
confronto. Negli esempi di fianco
vediamo due forme d’onda sinusoidali
con fase relative di 180°, nel riquadro Forme d’onda in opposizione di fase
superiore, e 90° nel riquadro inferiore.

La misura della fase è un potente


strumento diagnostico.

Forme d’onda in quadratura di fase


Sensori
Sensori
Sensori di spostamento

I sensori di spostamento misurano il


movimento relativo tra l’albero ed il
supporto su cui il sensore stesso è
installato.

Sono normalmente utilizzati nei sistemi


di monitoraggio permanente su macchine
con cuscinetti a strisciamento come le
turbine, le grandi pompe, i compressori,
ecc...
Sensori
Sensori di spostamento

Questa tipologia di sensori è


normalmente installata in una
configurazione a doppio probe con
un angolo di 90° l’uno dall’altro.

La composizione vettoriale dei


segnali ottenuti dai sensori in
questa configurazione è
denominata Orbita e costituisce
un potente strumento diagnostico
Sensori
Velocimetri

Il velocimetro elettrodinamico è costituito


da un magnete permanente che si muove
all’interno di una bobina. Il segnale
elettrico generato è proporzionale alla
velocità del magnete stesso.
Il suo utilizzo non è molto frequente poiché
avendo parti interne in movimento è
soggetto ad usura e a problemi di taratura.
Ad oggi i velocimetri più utilizzati sul
mercato sono costituiti da sensori di tipo
accelerometrico con elettronica interna per
effettuare l’integrazione.
Sensori
Accelerometri

Gli accelerometri sono certamente i


sensori più utilizzati per l’analisi
delle vibrazioni sulle macchine. Tutti
i sistemi portatili sono equipaggiati
con sensori accelerometrici anche se
normalmente il segnale viene poi
integrato per poter ottenere i valori in
velocità di vibrazione (mm/sec.)
Sensori
Accelerometri

Le misure vengono eseguite montando


l’accelerometro sui supporti dei
cuscinetti. La modalità con cui viene
montato il sensore impatta fortemente
sulla qualità delle misure eseguite.
Sensori
Accelerometri

Gli accelerometri convertono una vibrazione


meccanica in un segnale elettrico proporzionale
all’accelerazione della vibrazione. Il sensore è
composto da un elemento piezoelettrico
sottoposto ad un carico.
Quando il sensore viene messo in vibrazione
l’elemento piezoelettrico riceve una
compressione proporzionale alla forza e quindi
all’accelerazione e genera una quantità di
cariche elettriche corrispondente. Il sensore ha
internamente un’elettronica che amplifica e
converte le cariche elettriche in tensione o
corrente.
Sensori
Accelerometri

Gli accelerometri normalmente


utilizzati sono in grado di rilevare le
vibrazioni in un’unica direzione.
Esiste però una variante denominata
accelerometro triassiale che è in
grado rilevare contemporaneamente
le vibrazioni nelle tre direzioni
spaziali.
Sensori
Curva di risposta in frequenza

Ogni tipologia di sensore ha una


sua curva di risposta in frequenza
caratteristica. L’intervallo di
frequenza all’interno del quale la
curva risulta essere piatta, nel
grafico denominato linear range, è
è quello in cui viene garantita la
sensibilità nominale del sensore.
Sensori
Range dinamico

Un altro parametro importante per


la selezione del sensore è la sua
dinamica è cioè il valore massimo
ed il valore minimo rilevabile dal
sensore stesso. Nel grafico l’area
denominata come Operational
range è quella in cui il sensore è in
grado di lavorare correttamente.
Sensori
Sistemi di fissaggio
Un differente sistema di fissaggio
impatta pesantemente sulla qualità
delle misure effettuate perché
modifica la curva di risposta in
frequenza della catena di misura
nel suo complesso. Più è alta la
frequenza del fenomeno da
investigare maggiore deve essere
elevata la rigidezza del sistema di
fissaggio per poter garantire una
buona qualità della misura.
Sensori
Direzione di misura

N°1 radiale
90° verticale
180°
90°
0° 90°
270° 180°
assiale N°1
180° N°2
90° radiale 0°
180°
N°2 radiale
0° orizontale
270°

270°

270°
radiale

MIMOSA Standard & ISO 13373-1 Annex B 4th of April 1998


Analisi di I° livello
Analisi di I° livello
Livelli globali
Per poter effettuare una diagnostica
completa della macchina dobbiamo
fare riferimento all’analisi di spettro
e di forma d’onda. E’ però possibile
avere un quadro indicativo della
situazione anche solo utilizzando
indici riferiti a livelli globali e
confrontabili con soglie di
riferimento note.
Analisi di I° livello
Severità di vibrazione

Uno dei parametri più utilizzati


per poter giudicare lo stato della
macchina è il valore globale RMS
calcolato nella banda 10 – 1000
Hz e riferito alla velocità di
vibrazione (mm/sec.). Questo
parametro è inserito nelle tabelle
delle norme ISO ed indica la
severità della vibrazione.
Analisi di I° livello
Valori 0-pK / pK-pK

Alcune volte il valore RMS non è così


significativo. Per esempio nel caso in
cui si voglia valutare lo spostamento
dell’albero su macchine con cuscinetti a
strisciamento normalmente viene
utilizzato il valore pk-pk. Un altro caso
è quello legato alla verifica di una
eventuale anomalia correlata ad un
cuscinetto ad elementi volventi che è
certamente più visibile con un trend del
valore 0-pK piuttosto che di quello
RMS.
Analisi di I° livello
Diagnosi cuscinetti

Per ciò che concerne la diagnosi


dei cuscinetti ad elementi volventi,
sono stati sviluppati nel tempo
appositi algoritmi (Envelope, Crest
Factor, Shock Pulse, Spike Energy,
HFD, See) mirati a verificare le
vibrazioni emesse dal cuscinetto
stesso ad alta frequenza.
Analisi di I° livello
Trend a banda stretta

Il valore globale calcolato su larga banda


(da norma ISO 10 – 1000 Hz) non fornisce
alcuna indicazione sull’andamento dei
fenomeni che normalmente contribuiscono
al degradamento delle condizioni operative
delle macchine (sbilanciamenti,
disallineamenti, allentamenti meccanici,
ecc...). Ciò che può essere interessante fare
è tener traccia delle variazioni nel tempo dei
livelli delle bande in frequenza correlate alle
cause di guasto più comuni.
Strategie manutentive
Strategie manutentive
Manutenzione a rottura

La manutenzione a rottura non


prevede alcuna attività sulle
macchine fino a quando non si
danneggino.

La filosofia di fondo è “riparala


quando si rompe”.
Strategie manutentive
Manutenzione a rottura

Va n t a g g i
• Sfruttamento dell´intero ciclo di vita della macchina

Svantaggi
• Danno esteso ad altri componenti
• Squadra di manutenzione disponibile (24ore, 7 giorni/settimana)
• Ampio magazzino di ricambi
• Lunghe fermate impreviste
Strategie manutentive
Manutenzione preventiva

La manutenzione preventiva è
conosciuta anche come manutenzione
pianificata o a calendario. Questa
strategia prevede l’effettuazione
dell’attività manutentiva dopo un certo
numero di ore di lavoro da parte della
macchina, normalmente in conformità
alle indicazioni del costruttore.
Strategie manutentive
Manutenzione preventiva

Va n t a g g i
• Riduzione guasti
• Fermate pianificate

Svantaggi
• Ciclo vita non completamente sfruttato
• Alti costi di gestione
• Non conoscenza della reale condizione della macchina
Strategie manutentive
Manutenzione predittiva
Conosciuta anche come manutenzione su
condizione.
La manutenzione viene effettuata in
relazione alla condizione della macchina.
Per poter raggiungere questo obiettivo
deve essere implementata un’attività di
Condition Monitoring che prevede
l’acquisizione e l’analisi periodica di dati
quali vibrazioni, temperature, assorbimenti
elettrici, olio di lubrificazione, ecc...
Strategie manutentive
Manutenzione predittiva

Va n t a g g i
• Acquisto di ricambi e manutenzioni solo in accordo alle
condizioni della macchina
• Consente l´uso dell´intera vita operativa della macchina
• Evita danni ad altri componenti
• Consente fermate pianificate
• Garantisce la produzione

Svantaggi
• Costi legati all´implemetazione del Condition Monitoring
Strategie manutentive
Manutenzione proattiva

La manutenzione proattiva è una


evoluzione di quella predittiva.
Grazie all’implementazione
delle tecniche di condition
monitoring e all’analisi dei dati
acquisiti è possibile risalire alle
cause di guasto e mettere in atto
quegl’interventi correttivi mirati
ad evitare che il problema si
ripresenti.
Strategie manutentive
Avviare un programma di manutenzione proattiva

1) Fase : Reperimento dati ed informazioni dei macchinari


(senza i quali è impensabile prevedere guasti ed anomalie)

2) Fase : Analisi della criticità delle macchine


(metodologie RCM-FMECA per stabilire criticità)

3) Fase : Formazione specifica del personale coinvolto


(L’importanza delle risorse umane coinvolte, interne o esterne )
Strategie manutentive
Avviare un programma di manutenzione proattiva

4) Fase : Stabilire un Programma di controllo basato sulla criticità


(individuando anche la migliore metodologia : vibrazioni, temperature,
analisi olii, rilevazioni visive, parametri di processo, etc. )

5) Fase : Creazione database con individuazione frequenze di guasto dei


macchinari
(individuando frequenze critiche e bande di controllo al fine di monitorare
correttamente i macchinari)

6) Fase : Acquisizione misure in campo e controllo situazione dei macchinari


Strategie manutentive
Avviare un programma di manutenzione proattiva

7) Fase : Prevedere interventi ispettivi più approfonditi, se necessari.


(eventuale coinvolgimento del costruttore ?)

8) Fase : Aggiornamento frequenza di controllo dei macchinari


(basandosi sullo storico delle misure acqusite valutare se incrementare o
ridurre la frequenza ispettiva)

9) Fase : Continuo aggiornamento analisi di criticità dei macchinari


(registrando variazioni ed eventi di manutenzione)
Strategie manutentive
Avviare un programma di manutenzione proattiva

10) Fase : Evoluzione verso una manutenzione proattiva


(individuazione ed implementazione di attività “proattive” per eliminare
problemi ricorrenti o “bad-actors”)

11) Fase : Integrazione predittiva con software CMMS


Condition monitoring
Condition monitoring
Analisi vibrazioni

Ora noi sappiamo che le macchine


rotanti come le pompe, i ventilatori, i
compressori, i motori, le turbine, ecc...
generano vibrazioni. La verifica della
variazione dei livelli e le analisi dei
diagrammi spettrali ci forniscono
importanti informazioni sulle
condizioni interne della macchina.
Condition monitoring
Analisi vibrazioni

Grazie all’analisi delle vibrazioni


possono essere diagnosticate molte
Sbilanciamento
delle cause di guasto delle macchine
rotanti.

Disallineamento

Allentamento meccanico Oil whirl Problemi su cuscinetti a rotolamento


Condition monitoring
Analisi vibrazioni

La procedura consiste nell’acquisire


periodicamente, grazie all’utilizzo di un
analizzatore di vibrazioni portatile, i dati che
sono poi trasferiti in un PC dove un apposito
software compone i trend ed effettua le analisi
diagnostiche.
Condition monitoring
Analisi vibrazioni

Nel caso di macchine critiche o


collocate in luoghi difficilmente
raggiungibili o pericolosi
possono essere utilizzati sistemi
di monitoraggio continuo con
l’installazione permanente dei
sensori.
Condition monitoring
Analisi vibrazioni

Su macchine estremamente strategiche


come ad esempio le turbine sono
normalmente installati sistemi di protezione
alle vibrazioni che tengono sotto controllo
la macchina costantemente ed in caso di
vibrazioni troppo elevate sono in grado di
intervenire in tempi rapidissimi (norme API
670).
Condition monitoring
Analisi olii e Termografia

Le tecniche normalmente utilizzate nel


condition monitoring non si limitano
all’analisi delle vibrazioni. La verifica del
tipo e quantità di particolato all’interno
dell’olio lubrificante e l’analisi termografica
si sono dimostrate tecniche estremamente
efficaci.
Introduzione all’analisi FFT
Analisi di spettro FFT
Forma d’onda

Normalmente le vibrazioni
che rileviamo sulle macchine
sono la composizione delle
forze provenienti da differenti
sorgenti per differenti cause.
Analisi di spettro FFT
Forma d’onda

Osservando semplicemente
una forma d’onda non è
quindi semplice effettuare
una diagnosi del problema.
Analisi di spettro FFT
Trasformata di Fourier

La trasformata di Fourier (FFT fast fourier transform) è


quell’operatore matematico in grado di scindere una forma d’onda
complessa nelle sue componenti sinusoidali. Ogni componente è
caratterizzata da una frequenza ed un’ampiezza.
Analisi di spettro FFT
Spettro in frequenza
Lo spettro in frequenza è il risultato della Trasformata di Fourier.
Viene normalmente rappresentato come un grafico Ampiezza (asse
Y) vs. Frequenza (asse X). La posizione dei picchi sul grafico
dipende dalla frequenza delle componenti armoniche e l’ampiezza
dei picchi dall’ampiezza delle singole componenti armoniche.
Analisi di spettro FFT
Spettro in frequenza

Inseriamo ora un peso sulla


pala di un ventilatore che
risulterà quindi sbilanciato.
Sullo spettro vedremo
comparire un picco ad una
frequenza pari a quella della
velocità di rotazione del
ventilatore stesso.
Prove pratiche

• Implementazione Data Base e ronda di misura.

• Spostamento, Velocità, Accelerazione: la scelta migliore.

• Analisi cuscinetti: metodo 6Pack

• Affidabilità delle misure con differenti tipi di attacco.


GRAZIE
del tempo e della attenzione che ci avete
dedicato e arrivederci al prossimo corso !
Per qualsiasi informazione :
gili@aesse-misure.it

www.aesse-misure.it

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