Giornalino dei Lavoratori della ferrari – coordinato dalla RSU Fiom-Cgil ferrari Anno III

rsufiomferrari@libero.it – facebook: rsu fiom ferrari - NOVEMBRE 2010-

Alla ferrari ricavi record

SU LA TESTA: A VOLTE
LA LIBERTA’ COSTA
(POCO)!
ma niente contratto Da anni continuiamo ad in-
formare i lavoratori della fer-
Nei primi nove mesi i seguito da ferrari nel industriale che ha rag-
ricavi sono stati 1.349 periodo è stato pari a giunto la cifra record di rari. Lo facciamo ogni mese
milioni di euro (+4,8%) 192 milioni di euro, 213 milioni di euro, perché siamo convinti che la
con 4.598 (+2,4%) vet- rispetto ai 176 dello risultato particolarmen- comunicazione non debba es-
ture consegnate alla scorso anno (+9%). te importante conside- sere praticata solo durante la
rete vendita. L’utile Straordinario risultato rato il livello di investi-
gestione ordinaria con- per il flusso di cassa menti sul prodotto campagna elettorale per il
rinnovo della RSU.
La ferrari avrebbe tutte le facoltà saccheggiata dai soliti, e senza Siamo convinti che
economiche di chiudere in tempi opposizione sociale. In questo l’informazione senza censure
brevi un contratto ma non ha in- contesto si colloca anche la situa- e auto-finanziata, aiuti i lavo-
tenzione di farlo. Nonostante la zione della ferrari; il suo gruppo ratori a riflettere, a confron-
qualità del prodotto, il segmento di dirigente ed il suo presidente an- tarsi, a scegliere quale sinda-
vendite particolare, la contrattazio- che quest’anno porteranno a casa
cato vogliono in ferrari e qua-
ne resta bloccata. Il caso ferrari profitti ragguardevoli; profitti do-
deve far riflettere che gli accordi vuti in parte alla politica del man- le tipo di rapporto si decide di
nazionali separati non bastano alla cato rinnovo contrattuale voluto avere con la direzione azien-
confindustria e alla fiat, poiché tali dalla fiat. La fiat, che indebolisce dale.
accordi rappresentano solo uno la capacità contrattuale della ferra- Nell’ultimo periodo l’azienda
strumento per indebolire i diritti ri, permette che sia concesso qual- ha attaccato con una diffida
acquisiti dai lavoratori. L’ obietti- cosa ai lavoratori purchè nulla SU LA TESTA.
vo non è la contrattazione ma la venga scritto e purchè si isoli ogni Avremmo dovuto chiudere il
gestione unilaterale degli impianti, tentativo di rivendicazione contrat- giornalino? Fermare tutto e
degli orari di lavoro, della flessibi- tuale, denigrando coloro che con- metterci al coperto?
lità, delle ferie, della crescita pro- ducono una battaglia per il miglio- Abbiamo scelto la via più coe-
fessionale, del diritto allo sciopero ramento delle condizioni dei lavo-
rente: abbiamo continuato a
ed al dissenso. È evidente che è in ratori. Il monologo di Montezemo-
corso una revisione degli assetti lo del 1° Ottobre è solo l’eco del parlare, a ricordare le verità
sociali. Col pretesto della crisi e progetto che ha in serbo la fiat per scomode al gruppo dirigente,
del debito pubblico incontenibile ferrari. La denuncia per attività tentando di offrire materia di
fiat-confindustria, i sindacati su- antisindacale al presidente non dibattito.
bordinati, il governo liberista e solo è stata doverosa ma diventa
libertino e gli speculatori procedo- un’assunzione di consapevolezza Sostieni la stampa di SU LA
no alla privatizzazione dello stato della situazione da cui muoverci TESTA. Con pochi centesimi
sociale (scuola, sanità, previdenza) dopo gli scioperi dei sabati coman- avrai, ogni mese, il giornalino
e all’indebolimento delle tutele dei dati. Scioperi decisi dai lavoratori che racconta l’azienda dal
lavoratori e della democrazia nel in assemblea col voto, ma procla- punto di vista dei lavoratori...
paese, per rendere l’Italia una pro- mati dalla sola Fiom-Cgil. a volte la libertà costa poco!
prietà semi-privata. Governata e (segue a pag. 2)
 SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
E’ necessario, vista la situazione, fare dei ragionamenti specifici
per la situazione dei lavoratori della ferrari senza isolarsi dal resto
del mondo fiat perché oggi più che mai ci riguarda molto da vici-
no. Oltre la parte legale, riteniamo indispensabile, nel rispetto dei
600 lavoratori che hanno fatto richiesta per iscritto, richiedere
un’assemblea unitaria con tutti i lavoratori, in cui definire nuove
iniziative per l’obiettivo contratto aziendale che significa: piano
industriale, salario, inquadramento, orari di lavoro, stabilizzazio-
ne dei precari, così come previsto dalla piattaforma dei lavoratori
votata due anni fa; iniziative da discutere, votare e rispettare tutti,
in modo che la RSU abbia un orientamento trasparente. Si posso-
no avere idee diverse, ma non si può fare il contrario di quello
che decidono i lavoratori col voto. Un sindacato che centralizza le
proprie decisioni cade nel paradosso di fare incontri a nome di
lavoratori che hanno però chiesto di decidere loro quale linea e
quale strategia impiegare. Un paradosso che mortifica la demo-
crazia e che viene usato dalla ferrari per spegnere ogni rischio di
rivendicazione organizzata dalla base. Come risulta fondamentale
il confronto in assemblea e la decisone di una strategia di lotta per
il contratto aziendale, risulta necessario per i lavoratori sottoposti
al piano Marchionne, partecipare alle rivendicazioni dei lavorato-
ri del gruppo fiat che chiedono un piano industriale complessivo
(in cui sia chiarito anche la situazione di ferrari) per opporsi al
modello newco di Pomigliano e probabilmente anche di Mirafio-
ri, che, attraverso il ricatto del licenziamento, il peggioramento
delle condizioni di lavoro e la limitazione dei diritti sindacali,
illude l’opinione pubblica di poter rendere competitiva la fiat sui
mercati internazionali. In questo senso, un coordinamento a livel-
lo nazionale è già a lavoro ed è costituito dalle RSU-Fiom del
gruppo fiat. Un coordinamento forte dell’esperienza della manife-
stazione del 16 Ottobre, in cui oltre ai metalmeccanici centinaia
di migliaia di cittadini hanno manifestato con la Fiom e hanno
richiesto lo sciopero generale per difendere contrattazione e de-
mocrazia. Anche la Fiom-ferrari sta facendo la sua parte in questo
contesto. Siamo convinti, infatti che questa partita debba giocarsi
a livello territoriale rendendo centrale il dibattito tra i lavoratori
del ruolo della contrattazione in ferrari, ma debba essere seguita e
inquadrata anche a livello nazionale in relazione a quello che suc-
cede in altre realtà fiat. Quale Paese, quale lavoro e quale azienda
sarà la ferrari tra qualche anno e quale sindacato rappresenterà i
lavoratori dipenderà dalle nostre scelte, ma anche dalle nostre non
scelte. Se restiamo fermi, qualcuno farà al posto nostro.
Il Turco Tarantolato ha avuto una crisi!
Una crisi di nervi, forse una dimostrazione di
isteria mal controllata, forse l’umidità della sta-
gione...possono essere molteplici le cause che
hanno condotto il Tarantolato a provocare un
delegato della Fiom (Meccanica) che ha assisti-
to un lavoratore per le giustificazioni, a seguito
di una lettera di contestazione disciplinare...
Sembrava che tutto si svolgesse come al solito,
il lavoratore spiegava cosa fosse accaduto al
Turco e ai capi team del reparto, il tarantolato
magari diceva che avrebbe fatto le sue verifiche
(naturalmente non ci crede nessuno ma fa parte
della prassi)…giunti alla fine della riunione, nel
momento in cui il delegato si raccomanda con i
suoi capi team di tenere una rigorosa imparziali-
tà nella valutazione degli addetti, scatta la crisi
del tarantolato: bava verde alla bocca, occhi
stralunati, sudorazione eccessiva “cosa fai mi-
nacci il capo team? Provochi?” Non è stato pos-
sibile calmarlo. Nemmeno il capo team è riusci-
to a fargli capire che non era accaduto nulla…
Sembra che il turco tarantolato sia ancora nel
suo ufficio a sbraitare col muro. Il monaco po-
lacco, gli fa da carceriere e da infermiera. Una
mente sconvolta da una lettera che, viste le con-
seguenze, sarebbe stato meglio non dare! Corre
voce che per calmarlo l’azienda abbia fatto una
cosa assurda: colpire il lavoratore suddetto con
1 giorno di sospensione per una contestazione
assurda.
Fonderia: i RLS richiedono la mappatu-
ra di tutti i rischi
A seguito di alcuni incendi avvenuti tra
Luglio e Ottobre, nell’incontro del
3 Novembre 2010, i RLS hanno proposto al
capo area della fonderia una mappatura del
reparto che consenta di aggiornare la valu-
tazione di tutti i rischi. Il capo area della
fonderia ha dato la propria disponibilità ad
un progetto che ha lo scopo di prevenire gli
incidenti. Siamo in attesa che ci sia comu-
nicata la data del primo incontro.

Zazzà perde il vecchio fattore ma non il vizio

Continuano a girare dentro lo stabilimento ferrari ex dirigenti, ora consulenti, che svolgono ancora l'attività che
facevano prima di andare in pensione.
Perchè dico questo; ieri è comparso in centro sviluppo prodotto il sig. ZAZA' che al telefono parlava probabil-
mente con un capo degli acquisti o della verniciatura dicendo che era più conveniente per la ferrari dare una com-
messa di lavoro a Zazzà invece che a ad un'altra officina.
Questi signori influenzano l'azienda a dare fuori il lavoro agli artigiani delle zone limitrofe, talvolta aiutandoli
finanziariamente con investimenti in macchinari e prodotti, tanto queste aziende per la ferrari sono disposte a la-
vorare il sabato e talvolta la domenica per essere tempestivi nella consegna dei pezzi.
Poi con i prezzi e le fatture fanno a umma umma così si accontentano gli uni e gli altri, poi dulcis in fundo l'azien-
da istituisce i sabati comandati anche per il recupero dei difetti sui pezzi lavorati all'esterno...Saluti
 John Wayne… lo sceriffo del trettante operatrici ancora in addestramento per un al-
nuovo controllo qualità lestimento errato… se si fosse prefisso di istruirle pro-
babilmente i lavoratori avrebbero capito. Nel perdurare
Oramai è palese e risaputo che
della sua reggenza egli si è imposto di dimostrare che i
presso ogni reparto qualche ca-
processi produttivi e la qualità in ferrari fossero ineffi-
petto tende ad emulare le gesta
cienti… talvolta cospargeva le vetture pronte alla spe-
del AD Fiat, ma alle direttive di
dizione rete concessionari, con sostanze solventi vani-
qualche aitante responsabile i
ficando l’operato dei finitori; classiche sono le sue as-
lavoratori non avevano mai assi-
semblee prima delle pause pranzo che sconfinano dal
stito. Essendo consapevoli che in
puro aspetto professionale fino a toccare le vertenze
Emilia Romagna, ed in particolare nella provincia di
sindacali, nelle quali egli, insigne sceriffo, afferma
Modena, la cultura del lavoro e le relazioni fra padroni
puntualmente l’inutilità delle iniziative sindacali ten-
e operai o meglio, fra direzione aziendale ed operatori
dendo ad imporre il divieto di sciopero. Egli coordina
nei reparti, era incentrata sul democratico confronto e
gli spostamenti senza precise motivazioni, non si con-
su un definito rispetto reciproco; oramai lo scisma in-
sidera l’esperienza professionale, gli anni di lavoro
trodotto in ferrari-auto sembrerebbe antitetico, segnan-
prestati all’azienda l’irreprensibilità dei lavoratori sul
do una netta linea demarcatrice fra il passato e il pre-
rispetto degli orari di lavoro e sull’assenteismo. Forse
sente. Tangibile è l’atmosfera nei reparti: il caso ecla-
il parametro incongruente è il libero pensiero di ogni
tante si registra nel controllo qualità uscita vetture do-
lavoratore rispetto alla controriforma dei diritti che
ve il neo-rampollo FIAT emulando J. Wayne dei gior-
avanza negli ultimi anni, l’indisponibilità a fare straor-
ni migliori impone la dura legge del padrone ai suoi
dinario durante i periodi di CIGO. Come rappresentan-
subordinati che egli chiama collaboratori solo figurati-
ti Fiom ci opporremo a chi opera in queste direttive,
vi, virtuali: la realtà è completamente avversa. Si pre-
nonostante la direzione aziendale soprassieda su queste
senta ai lavoratori sparando due provvedimenti ad al-
questioni ignorando le ragioni dei lavoratori.

Dal collegato lavoro allo statuto
dei Lavori
Ecco come il Governo cancella i
diritti e lo Statuto dei Lavoratori
La legge 183 (Collegato al lavoro)
tra le tante norme contiene punti
anticostituzionali e che colpiscono
le lavoratrici e i lavoratori, eccone
alcuni. Al momento
dell’assunzione, e cioè nel mo-
mento di maggiore debolezza, la
lavoratrice o il lavoratore vengono
sottoposti a pesanti ricatti. Infatti:
- al momento dell’assunzione è
previsto che il lavoratore possa
firmare un contratto di lavoro
individuale peggiorativo del con-
tratto nazionale e, in caso di con-
tenzioso, il giudice non può espri-
mersi sui contenuti del contratto
individuale.
- al momento dell’assunzione pos-
sono far firmare al lavoratore, in
caso di contenzioso, la rinuncia a
ricorrere al giudice che verrà so-
stituito da un “arbitro” che giudi-
cherà “secondo equità” anche in
deroga alle leggi ed ai contratti.
La sanatoria, a favore delle im-
prese, contro i lavoratori preca-
ri:
- i lavoratori e le lavoratrici che
hanno avuto contratti di lavoro
precari (contratti a termine, colla-
borazioni a progetto, ecc.) hanno
tempo solo fino al 23 gennaio per
ricorrere e tutelarei propri diritti
nel caso in cui siano stati assunti
senza rispettare leggi e contratti.
Soprattutto i contratti a termine se
non ricorrono entro quella data
per aver riconosciuto il rapporto
di lavoro a tempo indeterminato
perdono per sempre qualsiasi di-
ritto! Questo è possibile perché il
Collegato al lavoro equipara la
fine di un contratto al licenzia-
mento e perché questa norma vale
non solo per il futuro, ma anche
per il passato in modo retroattivo.
E poi… il Governo ha presenta-
to il suo ultimo capolavoro: “lo
statuto dei lavori” che dovreb-
be, nelle intenzioni del ministro
Sacconi, sostituire lo Statuto dei
Lavoratori! E’ un disegno di leg-
ge che delega il Governo a emana-
re entro 12 mesi
dall’approvazione dello stesso uno
o più decreti legislativi per cancel-
lare lo Statuto dei lavoratori. Inve-
ce di allargare le tutele oggi esi-
stenti per i lavoratori a tempo in-
determinato e sopra i 15 dipen-
denti a tutti i precari, il Governo
decide che esse vengano affidate
alla contrattazione collettiva che
potrà anche andare in deroga alle
leggi.
Quindi il contratto, da chiunque e
comunque siglato, prevale sulla
legge!
Di fronte a questo vero e pro-
prio scempio il comitato centra-
le della Fiom ha proclamato 2
ore di sciopero da gestire nei
territori e nelle aziende

Meccanica: una richiesta ancora inascoltata. A seguito di lettere di contestazioni disciplinare per errori di lavorazione,
dovute secondo l’azienda alla negligenza degli addetti, i delegati della Fiom in meccanica hanno più volte richiesto un incon-
tro col capo area per discutere degli attuali cicli di lavoro, delle saturazioni degli impianti e della formazione del personale.
Nonostante la disponibilità del capo area, ancora oggi non è avvenuto nessun colloquio. Secondo l’azienda, sottrarre salario
dalla busta aiuta a risolvere i problemi più che capire le criticità tecnico-organizzative?

Dal montaggio motori, arrivano notizie preoccupan-
ti, in linea con le direttive dell’azienda nell’ultimo perio-
do: un lavoratore, giovedì scorso, è stato spostato in un
tratto relativamente meno “accogliente” della sua preceden-
te postazione, senza che vengano forniti né all’interessato,
né ai rappresentanti, le dovute spiegazioni. Ormai i preposti
dell’azienda, prendono qualsiasi atteggiamento, come pro-
vocazione personale.
Per evitare il protrarsi di tali atteggiamenti, invitiamo tutti i
lavoratori a comunicare e scambiarsi pareri sulle condizioni
di lavoro,fra di loro, per ripristinare l’auto-tutela collettiva
dei propri interessi. È da qui che riparte il sindacato.
Non dare soldi a chi non ti fa
votare e cancella il
Contratto Nazionale
Fim e Uilm nell’accordo separato sul contratto un
anno fa hanno anche concordato con le aziende la
trattenuta di una quota di euro 30,00 alle lavoratrici
e dai lavoratori non iscritti per il “servizio” reso!
(Se non si restituisce il modulo l’azienda effettuerà la
trattenuta automaticamente)
HANNO FIRMATO L’ACCORDO SEPARATO SULLE
DEROGHE CHE CANCELLANO DI FATTO IL
CONTRATTO NAZIONALE
HANNO FIRMATO SENZA CHIEDERE IL PARERE
ALLE
LAVORATRICI E AI LAVORATORI
E ADESSO VOGLIONO ANCHE UN CONTRIBUTO?!
Ricordiamo che agli iscritti Fiom non deve essere
trattenuto nulla!
Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a
compilare e restituire il modulo
all’azienda
entro il 15/12/2010
NON AUTORIZZANDO LA TRATTENUTA.
Il vero contratto – quello del 2008 – senza deroghe
e votato con il referendum
è ancora in vigore!!!
Invece di pagare chi non ti fa votare,
iscriviti e sostieni la Fiom
Salve a tutti ,per tutelarmi io stesso da ulteriori attac-
chi da parte dell'azienda non posso ne citare nomi ne
firmare codesta lettera. la mia è una forma di protesta
verso tale azienda che ha alcuni dirigenti e preposti tipo il
capo area della scaglietti che non è altro che un doppio-
giochista, i capo team lo seguono a ruota. e per finire il
capo del personale che almeno 1 volta a settimana chia-
ma gli operai in ufficio facendogli pressioni per quando
riguarda i certificati medici.
TU CAPO DEL PERSONALE PERCHE,' NON CONTE-
STI I LORO MEDICI CURANTI? PERCHE' SAI CHE NON
LO PUOI FARE:E QUINDI INSISTI CON LE PRESSIONI
SUGLI OPERAI CON LA CONPLICITA' DEL CAPO ARE-
A E I CAPO TEAM . dalla scaglietti