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Siamo una razza accecata. Viviamo solo in superficie, solo nell'oggi e pensiamo solo al
domani. Trattiamo brutalmente il passato, perché non ci prendiamo cura dei morti.
Vogliamo fare soltanto lavori che assicurino un successo visibile. Soprattutto vogliamo
essere pagati. Non v'è dubbio che le necessità della vita ci hanno costretto a preferire frutti
tangibili. Ma chi soffre di più di coloro che si sono smarriti alla superficie del mondo ?
Jung, Libro Rosso,cit. pag.298
"Forti sono quelle persone che non smettono mai di mettersi in discussione, che non arretrano dinanzi
al rischio, che accettano la più grande di tutte le sfide, quella della adesione incondizionata ai propri
valori interiori"
Aldo Carotenuto
La sofferenza ci spinge alla ricerca, l’attenzione si sposta dall’esterno all’interno, è la chiamata della
nostra anima che vuole essere vista e ascoltata.
“In termini psicologici si può affermare che ognuno reca con sé la propria “croce” e deve confrontarsi
con un particolare problema, il cui scopo, al di là della sofferenza, pare essere quello di aprirgli nuovi
orizzonti, di rivelargli chi è. Un viaggio che trova la sua giustificazione e risposta non nella meta
raggiunta ma nello stesso percorso."
....
“La chiamata del daimon” ci offre una sorta di guida per accettare il viaggio e giungere alla meta
nonostante l’angoscia e il timore di fallire. Il primo cambiamento che ci viene richiesto è di prospettiva:
guardare la nostra vita quotidiana e accoglierne i conflitti, valorizzare ciò che viviamo senza rinunciare
ad allargare i nostri orizzonti.
Nel trasformare la propria personalità una parte dell’essere viene uccisa, sacrificata, per permettere la
rinascita. Bisogna abbandonare tutto ciò che si possiede, che si è raggiunto, ma che ormai non
alimenta più la nostra anima, per lanciarsi verso nuovi orizzonti, per esplorare nuove possibilità di
essere.”
A.Carotenuto
Ilsegreto di una vita piena è vivere e rapportarsi agli altri come se domani
potessero non esserci più, come se noi potessimo non esserci più domani. Elimina il
vizio del procrastinare, il peccato del posporre, le mancate comunicazioni, le
mancate comunioni.
Questo pensiero mi ha reso più attenta a tutti gli incontri, le conoscenze, le
presentazioni, che potrebbero contenere il seme della profondità che potrebbe
rischiare di essere trascurato per disattenzione.
Questa sensazione è diventata una rarità, ed è ogni giorno più rara ora che abbiamo
raggiunto un ritmo più frettoloso e superficiale, ora che crediamo di essere in
contatto con un gran numero di persone, con più gente, con più paesi. Questa è
un’illusione che rischia di privarci del contatto profondo con la persona che ci
respira accanto. Questo momento pericoloso in cui voci meccaniche, radio, telefoni,
prendono il posto di un’intimità umana, insieme all’idea di essere a contatto con
milioni di persone, porta ad un impoverimento sempre maggiore dell’intimità e di un
modo di vedere umano.”
Non è da tutti riuscire a capire ed amare le donne difficili, spigolose, quasi inaccessibili.
Solo apparentemente sono solari ed estroverse, anche sicure di sé, ma in realtà sempre
diffidenti e insicure, sempre sulla difensiva. E si tengono tutto dentro. Non guardatele
troppo negli occhi, perché non vogliono far vedere a nessuno la loro rabbia, delusione,
paura, fragilità. La solitudine le accompagna, anche quando hanno decine di corteggiatori.
Perché amano ma non dipendono mai dall’amore, da quell’amore che per loro è solo un
sogno. E sono dure, prima di tutto con se stesse. Solo chi sa guardare “oltre” il sorriso
riesce a vedere il muro impenetrabile che hanno eretto. Che difende la loro interiorità ricca
ma ferita, spaventata. La loro sensibilità troppe volte ferita. Il difficile vissuto che solo loro
conoscono. Perché sono donne spigolose, difficili, quasi inaccessibili. Quelle con l’anima
in fiamme e il sorriso splendente.
Agostino Degas
E vennero a trovarci
le prime luci del mattino
come se fossero
le prime parole
di una storia d'amore.
*
Emily Dickinson
“Se l’uomo conoscesse realmente il valore che ha la donna andrebbe a quattro zampe alla sua ricerca”.
Una donna, certamente inserirebbe una virgola dopo la parola “donna” ottenendo:
“Se l’uomo conoscesse realmente il valore che ha la donna, andrebbe a quattro zampe alla sua
ricerca”.
Un uomo, certamente metterebbe una virgola dopo la parola “ha” ottenendo:
“Se l’uomo conoscesse realmente il valore che ha, la donna andrebbe a quattro zampe alla sua
ricerca”.
Julio Cortazar
PLATON
“Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un
uomo ha paura della luce”
L'osservazione dei tuoi pensieri non implica alcun giudizio, alcun apprezzamento, alcuna identificazione. Solo
osservazione, come si osserva la gente che passa per la strada o le nuvole nel cielo: senza giudizio. Alcune
nuvole si muovono, tu semplicemente osservi. ... L'osservare distaccato, come un semplice testimone, è un tale
fuoco! L'unico fuoco che può condurti alla verità, l'unico fuoco che può bruciare ogni tua falsità...
(Osho, Rinzai: Master of the Irrational #1)