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QUADERNO TECNICO
PER IL PROFESSIONISTA
QUADERNO TECNICO
PER IL PROFESSIONISTA

In questo numero
L’impermeabilizzazione è il tema di questo quinto fascicolo della collana “I quaderni
tecnici BigMat”, collana che affronta le tematiche più importanti per la costruzione,
realizzata dai distributori BigMat per offrire uno strumento utile, completo e facilmente
consultabile, ideale per il professionista dell’edilizia. In queste pagine troverete
informazioni utili sulla normativa vigente, sull’impermeabilizzazione delle fondazioni,
del tetto, dei balconi e dei terrazzi.
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L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI 04
IMPERMEABILIZZAZIONI CON TELI BENTONITICI 04
IMPERMEABILIZZAZIONI
CON GUAINE CEMENTIZIE 06
GIUNTI BENTONITICI E FUSIBILI STRUTTURALI 08
IMPERMEABILIZZARE L’INTERRATO:
L’ITER REALIZZATIVO 10
RIUSO EDILIZIO: IMPERMEABILIZZAZIONE
DI AMBITI INTERRATI CON INFILTRAZIONI 18
L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO 20
SCHERMI E MEMBRANE TRASPIRANTI 20
Come evitare la condensa 20
Le soluzioni: 26
Tetto in legno ventilato ermetico all’aria a risparmio
energetico 26
Tetto in legno con micro ventilazione sottotegola 28
Tetto in calcestruzzo con posa diretta
del manto di copertura 29
LE MEMBRANE BITUME POLIMERO 30
Gli elementi distintivi delle membrane bituminose 30
Come scegliere una membrana bitume-polimero? 31
La marcatura CE delle membrane
impermeabilizzanti bituminose 32
Le soluzioni: 33
Il prodotto a marchio BigMat 33
Le membrane autoadesive 34
Le membrane leggere 37
L’IMPERMEABILIZZAZIONE
DI BALCONI E TERRAZZI 38
IL CALCOLO DELL’INTERASSE DEI GIUNTI 38
Ritiro igrometrico 38
Le forze in gioco 39
Le deformazioni del massetto 40
LE TENSIONI DI VAPORE
ALL’INTERNO DEL MASSETTO 42
LE SOLUZIONI: LA POSA DEL SISTEMA
IMPERMEABILIZZANTE 44
GLOSSARIO TECNICO 46
L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI
L’approccio progettuale dell’isolamento dall’acqua è comple-
tamente diverso a seconda che si tratti di porzione edificata fuori
terra o interrata.
Nel caso di strutture interrate devono considerarsi come
predominanti, ai fini della protezione e impermeabilizzazione,
le problematiche di sollecitazione strutturale derivanti dalla
presenza di acqua.
Nel terreno si rilevano varie possibilità di presenza di acque che
vanno dalla falda permanente a quella periodica (per irrigazioni
o stagionalità) a quella temporanea (in occasione di eventi
meteorici eccezionali).

IMPERMEABILIZZAZIONI CON TELI BENTONITICI


L’impermeabilizzazione La speciale modalità costruttiva di
questi teli conferisce loro la capacità
di strutture interrate può di realizzare, quando su di essi
essere ottenuta con l’impiego vengono realizzati i getti, un fortissimo
autoaggancio agli stessi realizzando
di speciali teli contenenti così le condizioni ideali per il perfetto
bentonite di sodio naturale sfruttamento delle caratteristiche di
rigonfiamento e impermeabilità della
in forma granulare in grado bentonite contenuta.
di realizzare un ottimo auto I teli vengono semplicemente srotolati
• sul magrone di fondazione,
confinamento per la bentonite • su o attorno a eventuali pali
in essi contenuta. di fondazione,


• su opere provvisionali presenti attorno allo impieghi fino ai primi 5 metri di profondità o di
scavo, falda) o essere accoppiati a membrane in MDPE
consentendo quindi sensibili economie e per consentirne l’uso in qualsiasi condizione.
abbattimenti dei costi di posa. Le dimensioni dei teli consentono, con i formati
La continuità del manto bentonitico impermeabile più grandi, sensibili economie di scala e, con i
viene realizzata per semplice sovrapposizione formati di pezzatura inferiore (teli medi o piccoli),
dei teli ed essi, potendo essere tagliati, piegati, anche lavori piuttosto particolari (ad esempio
forati, permettono di ricoprire perfettamente recupero vani esistenti, fosse ascensore, ecc.)
tutte le superfici da impermeabilizzare, sigillando oltre ovviamente ai normali cantieri (villette
autonomamente le zone di sormonto grazie monofamiliari, case a schiera, ecc.).
all’autoaggancio dei teli e alla naturale estrusione Queste impermeabilizzazioni risultano insensibili
dagli stessi della bentonite di sodio contenuta. alle basse temperature e la normale qualità
I teli sono confezionati in diversi tipi e, in funzione delle acque non altera le caratteristiche del gel
dell’utilizzo previsto, possono contenere una bentonitico.
maggiore o minore quantità di bentonite (per


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

IMPERMEABILIZZAZIONI CON GUAINE CEMENTIZIE


Una efficace e sicura impermeabilizzazione di superfici
e strutture esposte al contatto con acque, facilmente
realizzabile e dalle elevate prestazioni di tenuta anche dopo la
formazione di fessurazioni della struttura, è quella
offerta dall’impiego delle guaine cementizie elastiche.
Queste sono costituite da materiali di rotture in caso di fessurazione del
ultima generazione definiti “cementi supporto che possono essere tollerate
polimero modificati” che hanno la sino a 1 mm di larghezza.
caratteristica, essendo formati da Essendo applicate in aderenza al
leganti cementizi miscelati con specifici supporto (ad esempio murature
polimeri acrilici, di mantenere,
una volta completate le
fasi di maturazione, un
comportamento elastico
e deformabile in grado di
mantenerne l’integrità anche
in presenza della normale
formazione di fessurazioni
post-getto (che è sempre
bene, però, controllare con
la predisposizione di specifici
“fusibili strutturali” per
limitarne l’ampiezza).
Questa capacità di allungarsi
e ricoprire le fessurazioni
mantenendo l’impermeabilità (la interrate in c.a.) le guaine cementizie
capacità in pratica di comportarsi elastiche impediscono la possibilità
come una “pelle impermeabile” di trasmigrazione dell’acqua tra
per le strutture) viene definita CBA impermeabilizzazione e struttura,
(Crack Bridging Ability) e rappresenta rendendo identificabili e riparabili
il decisivo passo in avanti compiuto eventuali punti di infiltrazione (dovuti,
rispetto ai vecchi “cementi osmotici”, ad esempio, ad una posa un po’
efficaci ma fragili e soggetti a possibili superficiale).


Prima dell’applicazione di questi materiali li rende idonei • spinta idrostatica positiva
materiali e di realizzare così lo all’applicazione su molti tipi di > l’acqua schiaccia
strato impermeabile è necessario supporto (ad esempio cemento, l’impermeabilizzazione contro
provvedere all’eliminazione (o cotto, laterizio, cartongesso, la struttura che deve quindi
chiusura) di tutti gli eventuali plastica, ecc.) purché esso presenti sopportare il carico;
distanziatori di cassero presenti una superficie compatta e priva • spinta idrostatica negativa
sulla struttura e loro ricoprimento di fenomeni di sfaldamento (ad > l’acqua tende a staccare
con malta semirapida con la quale, esempio di laminazione). l’impermeabilizzazione dal
inoltre, dovrà essere realizzata una Questi prodotti rimangono elastici supporto (come ad esempio
guscia triangolare di raccordo tra anche a basse temperature nel recupero di vani esistenti,
muratura e piede di fondazione. anche se la posa, come per tutti i impermeabilizzando cioè le
Dopo aver accuratamente materiali cementizi, non dovrebbe strutture dall’interno).
pulito le superfici di posa ed mai avvenire con temperature Oltre ai muri contro terra di
eliminato l’eventuale presenza di inferiori a 5 °C. fondazione, la versatilità di questo
disarmante, è possibile applicare Esistono varie tipologie di guaine tipo di materiali li rende idonei
le guaine cementizie in modo cementizie elastiche per le diverse all’impermeabilizzazione dei più
pratico e veloce sia a pennello sia situazioni applicative che possono svariati tipi di struttura quali ad
a rullo. prevedere l’impermeabilizzazione esempio vasche, canali, piscine
L’ottima adesività di questi in condizioni di: interrate e pensili, ecc..


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

GIUNTI BENTONITICI E FUSIBILI STRUTTURALI


A completamento dell’impiego dei sistemi impermeabilizzanti
bentonitici e cementizi elastici vi sono una serie di accessori
tra i quali i più comuni e indispensabili sono i cordoli waterstop
bentonitici e gli elementi specifici per il controllo degli inevitabili
fenomeni di formazione di fessurazioni da ritiro, noti anche con il
nome di “fusibili strutturali”.
Il concetto principale che sta alla che a contatto con l’acqua rigonfia
base dell’impiego del sistema formando un gel impermeabile,
impermeabilizzante bentonitico è la sigillatura delle riprese di getto
quello di aumentare la quantità di viene realizzata posizionando
bentonite di sodio in corrispondenza all’incirca alla metà dello spessore
di quei punti ove maggiore è il di una muratura (quindi tra i
rischio di infiltrazioni. Tra questi ferri d’armatura passanti) una
punti, come detto, quelli più frequenti certa quantità di bentonite di
e che spessissimo sono causa di sodio assemblata in cordoli delle
diatribe e contestazioni, vi sono dimensioni di 25 mm per 20 mm,
i giunti che si formano tra getti composti per il 25% di gomma
eseguiti in tempi successivi, anche butilica e 75% di bentonite di sodio.
brevi, denominati giunti di ripresa di Questi cordoli vengono applicati
getto, e quelli spontanei, fessurazioni con continuità, eventualmente
che si originano casualmente nelle accostando le parti terminali per
strutture in c.a. specialmente quando alcuni centimetri, sulla superficie
queste si sviluppano lungo una della ripresa realizzata (ad
direzione principale (ad esempio esempio l’estradosso della platea
i muri interrati perimetrali di un di fondazione dopo aver rimosso
edificio). lo strato di bleeding superficiale e
Sfruttando le note caratteristiche pulito accuratamente la superficie)
intrinseche della bentonite di sodio, e vengono bloccati con specifiche

• Operazione di fissaggio del waterstop


per evitare spostamenti dello stesso
durante la gettata del cls.


retine fornite con gli stessi e getto. cordoli bentonitici necessari
specifici chiodi in acciaio con I cordoli bentonitici fissati alla loro spontanea sigillatura
rondelle posizionati all’incirca all’interno di un particolare in caso di infiltrazioni.
ogni 30 cm. manufatto plastico, studiato L’interasse di questi manufatti
Questi giunti hanno la funzione ad hoc, permettono la può essere calcolato, in linea
di saturare eventuali vuoti realizzazione del così detto generale e in modo empirico,
(ad esempio nidi di ghiaia, “fusibile strutturale”. Tale dividendo l’altezza del muro
vespai, ecc.) che si possono “fusibile” viene inserito, in fase (espressa in metri) per il
formare alla base dei muri di getto, nella muratura stessa, doppio del suo spessore
o lungo le estremità dei a intervalli calcolati. Queste (sempre espresso in metri),
getti conseguentemente sono deputate a divenire delle ottenendo così l’interasse
alle operazioni di scarico del sezioni predeterminate per la cercato.
calcestruzzo dalla betoniera. formazione delle fessurazioni È ovvio che ciò offre la
I giunti posseggono: da ritiro dei getti (che possibilità alle maestranze di
• elevata capacità espansiva avverrebbe comunque ma in realizzare getti di lunghezza
(sino a sei volte il loro modo casuale), in modo tale teoricamente infinita (limitata
volume iniziale); che all’interno delle stesse solamente dal numero di
• elevata resistenza al carico siano quindi già presenti i casserature a disposizione),
idraulico; senza la necessità di
• praticità di applicazione ricorrere a frazionamenti
(sufficiente un martello degli stessi o di dover
per fissare i chiodi). riparare eventuali
La loro eccezionale plasticità infiltrazioni (con costi
(hanno la consistenza aggiuntivi e risultati
della plastilina) permette incerti) una volta
una perfetta adesione al terminati i getti.
supporto mentre il loro Quindi l’enorme vantaggio
comportamento ai cicli di è che si riesce a pilotare
idratazione intermittente nella posizione del
risulta ottimale. “fusibile” (da cui il nome)
La rete di fissaggio, inoltre, l’inevitabile fessurazione
ne ritarda il rigonfiamento del calcestruzzo, senza
nel caso di accidentale compromettere la
contatto con acqua prima continuità della gettata e
dei getti (pertanto è possibile quindi senza avere “giunti
il loro impiego anche in caso di lavoro”.
di pioggia) e mantiene fermi
i giunti durante le fasi di

• Sistema waterstop costituito da cordolo


bentonitico per la sigillatura della ripresa
di getto e fusibile strutturale per pilotare le
crepe dei fenomeni di ritiro del cls.

L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI
IMPERMEABILIZZARE L’INTERRATO: L’ITER REALIZZATIVO
Di seguito si vuole ripercorrere il classico iter richieste della committenza, e le esigenze del
realizzativo dell’opera edile partendo contesto in cui si opera.
letteralmente dalle sue fondamenta, con Per iniziare viene proposto uno schema logico
l’obiettivo di sintetizzare i principali concetti generale che esemplifica l’approccio al problema
progettuali necessari alla realizzazione di dell’interrato partendo dalla realizzabilità del
esecutivi congruenti tra loro e compatibili con le cantiere prima ancora che dell’opera stessa.

Input dati iniziali e richieste della committenza

Stesura del progetto di fattibilità


con predisposizione delle perizie geotecniche

Realizzazione delle perizie


idrogeologiche e geotecniche

I dati raccolti sono sufficienti?


NO
SI SI

Serve approfondire? Stesura del progetto di massima

NO
Stesura del progetto strutturale

SI
Verifica della necessità di opere Progettazione opere
provvisionali di sottofondazione provvisionali

NO
Progettazione sistema SI Verifica dell’esigenza di opere Congruenza struttura
di aggottamento di aggottamento e opere provvisionali NO
SI
NO
NO Congruenza emungimento SI Stesura del progetto Rinvio al dettaglio
e opere provvisionali dell’impermeabilizzazione del progetto
di impermeabilizzazione

Stesura del progetto degli impianti Risultati del progetto


di impermeabilizzazione
SI

Modifica impianti
NO

Compatibilità impianti
impermeabilizzazione
NO
SI
Stesura del progetto esecutivo:
opere provvisoriali + emungimento
+ strutture + impermeabilizzazione + impianti

Realizzazione dell’interrato

• Approccio metodologico all’opera interrata.



Destinazione d’uso e contesto realizzativo

Per prima cosa risulta necessario recepire le richieste della committenza verificandone la
loro chiarezza e completezza. Spesso riformulando il contesto e i dettagli delle esigenze
del cliente si possono eliminare forzature iniziali che portano alla realizzazione di progetti
ottenuti per approssimazioni successive.

Di seguito vengono riportati alcuni casi, ad esclusivo scopo esplicativo, della rapportualità che deve essere
considerata fra destinazione d’uso dell’interrato e “qualità complessiva” dell’impermeabilizzazione.

DESTINAZIONE D’USO PRESENZA D’ACQUA PRESENZA DI UMIDITÀ SALUBRITÀ AMBIENTALE

Cavedi tecnici Accettabile solo in caso di Accettabile in funzione Assenza di acqua e umidità sono
e sottoservizi impianti compatibili dell’impiantistica presente e gli elementi necessari per la posa
a immersioni continue o comunque con grossi limiti di e gestione di impianti elettrici ed
occasionali, oppure per ambiti durabilità per quanto contenuto. elettronici.
di aerazione e fuga.

Parcheggio veicoli Accettabile solo nei cavedi e nelle Accettabile in funzione degli Ovunque vi sia una ricerca
aree di aerazione grigliata con impianti d’illuminazione ed estetica e un impatto di
scarichi congrui. emergenza che devono avere piacevolezza finalizzata al
Esteticamente di difficile le più ampie garanzie di commercio risulta importante
accettabilità la presenza funzionamento e di durabilità. anche la percezione di salubrità
continuativa anche in assenza dell’aria anche per le aree di
di eventi meteorici. viabilità interna e di accesso.

Magazzino/deposito Accettabile solo per rimessaggio Accettabile solo in funzione di Qualsiasi materiale stoccato in
di natanti o similari e per le merci scarsamente igroscopiche ambiente asciutto denota la più
aree predisposte alla loro e con idonee attenzioni per gli ampia durabilità e vendibilità,
veicolazione. impianti di illuminazione ed sia come funzionalità sia come
emergenza. aspetto.

Ambito residenziale Inaccettabile. Inaccettabile se non per Ovunque si pensi al soggiorno


e commerciale zone di passaggio e servizio dell’uomo si deve tenere in
normalmente non fruite. massima considerazione la
salubrità ambientale sia per la
sua permanenza sia per la sua
percezione (in funzione di ambiti
commerciali).

Ambito tecnico Inaccettabile. Inaccettabile se non per Necessaria sia ai fini della
specialistico zone di passaggio e servizio permanenza degli operatori e
normalmente non fruite. manutentori sia per l’ottimale
funzionamento di impianti
elettronici e computerizzati.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

Territorio, ambiente, tecnologie e acque

Sulla base delle richieste recepite e verificando il contesto disponibile in quanto a


lotto edificabile si possono stendere i primi elementi utili a indagare il territorio su
cui operare.
È ben diverso infatti dover operare in pieno centro storico rispetto all’aperta
campagna, sia per l’organizzazione del cantiere sia per le opere provvisionali
necessarie.
Vengono di seguito riportati solo alcuni esempi.

CONTESTO AMBIENTE ASPETTI TECNOLOGICI COLLATERALI GESTIONE DELLE ACQUE

Città Esiguità di spazi e necessità Numerosità di sottoservizi Adduzione acque in fognatura


di costruire l’edificio usandolo ed eventuali sottopassi e o canali con relative verifiche
come unica base per il cantiere metropolitane, presenza di di attuabilità tecnica (portate) e
(si lavora fino “in confine”). edifici limitrofi di notevole giuridica (permessi comunali).
altezza, possibilità di effettuare
ancoraggi/tiranti in proprietà
confinanti.

Litorale Esiguità di spazi e difficoltà Numerosità di sottoservizi ed Influenza delle maree o dei livelli
viarie. Da valutare e eventuali sottopassi che si idrici di invaso (laghi, bacini, ecc.)
programmare attentamente aggiungano alle problematiche ai fini degli acquiferi in aggiunta a
tempi e inizio del cantiere viste per i centri cittadini. quanto sopra evidenziato.
anche in funzione dei periodi
di necessaria chiusura
(stagionalità).

Montagna Esiguità di spazi e difficoltà viarie Necessità di stabilizzare il Possibilità di displuvio e


anche legate alle inclinazioni del terreno sia nello stretto ambito drenaggio delle acque se a mezza
piano campagna e dell’assetto del cantiere, sia per zone più costa o in cima con verifica delle
viario stesso. ampie (smottamenti e importanti criticità di invaso per i fondovalle,
movimenti dei terreni circostanti, specie nelle stagioni intermedie.
ecc.) che possano modificare
il proprio equilibrio in funzione
della modificata idrologia locale.

La conoscenza del terreno risulta importante sia per la portanza e


stabilità degli edifici sia ai fini realizzativi del cantiere stesso.
La valutazione del contesto geologico (terreno argilloso, sabbioso,
ghiaioso, ecc.) comporterà opere provvisionali e gestione delle
acque (drenaggi, portate, falde) assai diverse.


Metodi costruttivi dell’interrato

Avendo inquadrato la fattibilità continue, quali le platee, possono di libertà sia per gli assestamenti
dell’opera con eventuali rinvii ad risultare convenienti dal punto di sia per ragioni sismiche secondo
approfondimenti e indagini ulteriori vista della portanza e della velocità la nuova normativa. Realizzare
che si rendessero necessarie, delle lavorazioni oltre che rendersi semplicemente e velocemente
si può procedere al progetto indispensabili in caso di presenza giunti di costruzione, assestamento
architettonico generale e a quello di acquiferi (falde temporanee o e strutturali, con particolare
strutturale disponendo dei carichi permanenti) considerandone la riguardo anche alla loro
in gioco. In questa fase è molto probabilità di incidenza per la vita sigillabilità, può richiedere una
importante il coinvolgimento dei utile dell’opera. progettazione integrata delle varie
tecnologie concorrenti.
La progettazione degli impianti
tecnologici comporta anche di
predisporne spazi e forometrie
di passaggio che, se pensate
per tempo, consentono agevoli
realizzazioni senza vincolare scelte
architettoniche o strutturali in fase
esecutiva.
La sigillatura dei corpi passanti
in interrati interessati da
percolamenti o falde acquifere
è poi una tematica specialistica
che deve essere sviluppata di
conseguenza con la progettazione
strutturale, a cui si affianca anche
per ferri di ancoraggio a pali e setti
di sottofondazione armati per il
miglioramento della portanza.
Arrivati alla fase esecutiva si
devono predisporre piani di
posa protetti dai cedimenti dei
terreni, opportunamente drenati
per evitarne allagamenti con
vari specialisti per fornire tutti i Impermeabilizzare è proteggere la realizzazione del cosiddetto
dati utili allo strutturista che deve anche la struttura oltre che gli magrone di fondazione.
percepire tutte le problematiche ambiti interrati e quanto in esso Normalmente, la prima lavorazione
sottese dal contesto in cui si opera contenuto. Il grado di esposizione da eseguirsi partendo con sistemi
e dal tipo di edificio richiesto. delle strutture è un concetto classici bottom-up è la fossa
Il maggior onere economico al finalmente normato a livello d’ascensore, quale punto di minima
giorno d’oggi è la mano d’opera, europeo (EN206) e cogente anche quota dell’opera stessa. Trattasi
non il costo dei materiali; e i veri per l’Italia (DM 14/01/2008). di un piccolo ambito tecnico
raffronti tecnico/economici devono Mettere un rivestimento protettivo fortemente depresso rispetto al
essere fatti in merito ai costi all’opera edile significa preservarla piano campagna e con l’esigenza
diretti e indiretti (cosa comporta dal degrado e garantirne la di totale assenza di acqua (dovendo
una determinata scelta sulle altre fruibilità nel tempo. alloggiare gli impianti elettrotecnici
lavorazioni) delle varie scelte Opere di grandi dimensioni (in e meccanici con valenza di
progettuali. pianta e sezione) comportano poi sicurezza per la fruizione dei
La realizzazione di strutture la necessità di prevederne gradi montacarichi/ascensori).


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

Progetto esecutivo: l’impermeabilizzazione

CONSIDERAZIONI GENERALI
Come sempre la parte basilare Se il geologo deve ricevere chiare (classici pesi propri) e dall’interno
della diagnosi è l’anamnesi, ovvero indicazioni per esaminare e verso l’esterno (spinte dei solai).
per sviluppare progetti risolutivi si fornire dati conformi all’opera Tutta questa importanza deriva da
devono conoscere i problemi, quindi da realizzare, così anche lo una semplicissima considerazione:
l’analisi del contesto in cui si opera. strutturista deve poter disporre la spinta idraulica è un carico
Dai rilievi idrogeologici effettuati di tutti i dati rilevanti per il suo molto elevato. Una spanna d’acqua
o reperiti si possono ricavare operato. Non bastano quindi (25 cm) corrisponde a un carico
informazioni utili per analizzare volumetrie dell’opera e portanze di 250 Kg/m2 che grava dal basso
il livello e la variabilità della falda del terreno, ma deve conoscere verso l’alto sulla platea di base
dell’acqua e valutarne la quota anche eventualità di presenza di della struttura. Un solo metro
rispetto al piano campagna in carichi idraulici permanenti o di altezza d’acqua genera ben
riferimento all’opera che si deve temporanei. Tali carichi permeano 1.000 Kg/m2 e con luci libere di
realizzare. le opere provvisionali, già affidate inflessione di almeno 5-6 metri
Si deve inoltre porre estrema a specialista esterno in grado di si sviluppano momenti flettenti
attenzione a valutare la quota di considerare i terreni sia in fase decisamente importanti che devono
falda di progetto che influenzerà le drenata sia satura, interessando il essere noti a chi sta progettando la
scelte dell’impermeabilizzazione e loro contenuto ovvero il costruendo struttura.
la definizione dei carichi idraulici da edificio. Altro aspetto rilevante è
trasmettere allo strutturista. La variabilità dell’acquifero e le l’importanza di progettare una
Con la specializzazione del settore quote di falda sono dati importanti struttura chiusa in presenza di
si assiste spesso anche alla per la definizione dei carichi di falda o di ristagni d’acqua (dovuti
parcellizzazione delle informazioni, sottospinta idraulica per la struttura a terreni a bassa permeabilità)
con il conseguente rischio che non fondazionale e anche ai fini delle che possano creare sifonamenti
tutti i dati di partenza siano forniti a spinte orizzontali residue sui sotto il perimetro dell’edificio
ogni specialista che lavorerà quindi muri perimetrali. Tali strutture ripresentandosi come flusso dal
su un sottoinsieme di informazioni riceveranno sollecitazioni da basso verso l’alto in zone centrali.
incomplete e, talvolta, fuorvianti ai direzioni diametralmente opposte In queste condizioni la presenza
fini delle sollecitazioni. a quelle usuali: dall’alto al basso di una platea, ovvero di un solaio


rovescio, a chiusura della base di permanenza dell’acqua, con le Per definire la quota del manto
dell’edificio è l’unica scelta stesse considerazioni viste per la impermeabilizzante si devono
percorribile qualsivoglia sistema falda permanente. In aree agricole considerare entrambi gli
impermeabilizzante si scelga. con irrigazioni di grossa entità e aspetti: falda e percolazione.
Da sfatare poi un altro luogo periodiche nell’anno si possono L’impermeabilizzazione è una
comune in merito all’uso di creare falde sospese che creano barriera che evita l’ingresso di
fondazioni a plinti o continue in frequentemente fastidi ai primi tutta l’acqua esterna; per gli
ambiti interrati: i vespai/drenaggi interrati di edifici residenziali e interrati è come una sorta di pelle
sottostanti i pavimenti non industriali. protettiva che deve evitare non solo
risolvono da soli i problemi d’acqua A consuntivo di tutte queste la permeazione dell’acqua verso
e possono funzionare ma devono considerazioni sugli acquiferi l’interno ma anche il suo contatto
essere nelle condizioni di veicolare e sull’idrologia locale risulta con il cemento armato. L’acqua
velocemente l’acqua, anche evidente l’importanza di definire, è il miglior solvente in natura e
semplicemente quella di pioggia, in sede progettuale, un livello trasporta ormai frequentemente
verso l’esterno e il basso. massimo della falda per la vita utile aggressivi chimici (UNI EN 1504)
Questo risulta percorribile in dell’opera, ovvero il massimo livello sia negli eventi meteorici (piogge
strutture poste a mezza costa che l’acqua potrebbe raggiungere acide, ecc.) sia nei suoi flussi
in montagna/collina oppure in per un periodo di anni a venire nel terreno (sostanze chimiche
vicinanza di grossi avvallamenti paragonabile alla fruibilità del bene. derivanti da impianti industriali,
in pianura, oppure se il terreno Definita la quota della falda di uso agricolo, ecc.) con conseguente
sottostante è di tipo ghiaioso per progetto conosciamo il livello possibilità di degrado della parte
molti metri di spessore e in assenza massimo raggiungibile dall’acqua esterna delle strutture. Le strutture
di falda. in pressione, rimane ora da interrate soffrono anch’esse di
Anche eventi meteorici di considerare anche l’influsso questi problemi pur risultando
lunga durata con terreno poco dell’acqua meteorica nella fase meno visibili rispetto a quelle in
permeabile possono individuare di percolazione lungo i verticali elevazione e, conseguentemente,
falde temporanee di notevoli dell’interrato, ammesso che riesca meno percepite come
entità, da trattare, per il tempo poi a disperdersi nel terreno. deteriorabili/deteriorate.

L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE MURATURE


Nell’impermeabilizzazione delle idroespansivi in tutti i giunti, di non sigillare la testata dei
strutture verticali su opere anche di quelle prefabbricate, al muri all’imposta del solaio a
provvisionali si possono usare teli loro appoggio sulla muratura. Gli piano campagna. In questi casi
impermeabilizzanti bentonitici scarichi perdenti delle bocche l’infiltrazione si presenterà alle
autoaggancianti e autoconfinanti, di lupo sono ammissibili solo in prime piogge. Finché ci si trova in
ottenendo così il duplice scopo caso di assenza di falda, mentre fase cantieristica senza giardini
di non richiedere particolari si dovranno collegare le pilette e con marciapiedi e vialetti
accorgimenti di regolarizzazione di fondo a tubazioni sigillate e incompleti, l’acqua troverà facilità
del supporto eccezion fatta per convoglianti l’acqua in pozzetti di permeazione e drenaggio
macrovuoti o cavedi veri e propri e interni nel caso di acquifero allontanandosi velocemente. A
di avere una “pelle impermeabile” esterno. lavori completati e cantiere finito il
esterna alla struttura e a In concomitanza delle bocche livello del terreno sarà maggiore,
essa vincolata/agganciata in di lupo si riscontrano poi l’irrigazione dei giardini e le finiture
modo meccanico a protezione rastremazioni strutturali per completate creeranno le condizioni
permanente dell’edificio. la presenza delle finestrature di ristagno per l’innesco delle
Sono da rammentare le necessità che provocano normalmente infiltrazioni citate.
di trattamento di tutti i giunti fastidiose e dannose fessurazioni Per evitare tali problemi si
(strutturali, di assestamento, di di assestamento. Per evitare tali devono considerare anche gli
costruzione) orizzontali e verticali problematiche si devono realizzare innesti dell’ultimo solaio e dei
con interconnessione dei sigillanti interruzioni di getto con relativo marciapiedi (battiscopa/spiccato
o delle bande protettive (se si waterstop in concomitanza della del muro) quali possibili vie di
impermeabilizza l’esistente o per forometria oppure si possono ingresso dell’acqua trattandoli
strutture senza platea perché non usare, in modo più pratico ed con idonei sigillanti nella massa
in falda). economico, dei preformatori (waterstop bentonitici e mastici
Nella realizzazione delle bocche di giunto di assestamento sigillanti) per la correa/solaio e con
di lupo si devono poi prevedere autosigillanti per le murature con coating cementizi elastici per le
impermeabilizzazioni su quelle getti molto lunghi. superfici esposte alle intemperie
realizzate in opera e sigillanti Un classico errore è quello (marciapiedi e spiccato muri).

IMPIANTISTICA
Sempre più frequentemente le insieme nel muro, non sono state Da evitarsi tubazioni flessibili o
case presentano tecnologie e sigillate a dovere. facilmente deteriorabili mentre,
impianti, ma anche nei progetti più Pensare sempre a un “fuori” almeno per il passaggio nella
tradizionali si riscontra l’esigenza relativamente a un “dentro” rispetto muratura, sono da preferirsi
di avere varie linee di tubazioni a un edificio o a un impianto è elementi metallici o prefabbricati.
(acqua, gas, energia, telefonia, un’abitudine saggia e ripagante. Nel caso di passaggio di impianti
ecc.) che connettono lungo percorsi Tornando nello specifico, negli a getti eseguiti si dovrà porre
interrati l’interno dell’interrato con interrati si suggerisce il passaggio particolare attenzione a sigillare sia
l’esterno. di tubazioni singole con sigillatura il perimetro del tubo sia quello della
Anche se non si tratta di interrato ad anello della tubazione nella ripresa di getto tra riempimento e
in falda è sempre buona norma massa del getto con mastici muro esistente. Nel primo caso si
predisporre sistemi di piping/ idroespansivi così come descritto realizzerà un anello di tenuta come
tubazioni chiusi isolando pozzetti ed per i corpi passanti in platea. precedentemente descritto mentre
edificio dal terreno esterno. In caso Avere più tubi contigui genera per la ripresa di getto si dovrà
di fenomeni meteorici potrebbero l’impossibilità di chiudere gli anelli garantirne comunque la chiusura
rilevarsi permeazioni d’acqua di tenuta intorno ai singoli tubi con su se stessa con idonei sistemi
attraverso corrugati elettrici o rischio di infiltrazioni nella mezzaria idroespansivi.
tubazioni affiancate che, passando del “fascio” di elementi.


APPROCCIO METODOLOGICO DEL PROGETTO DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE INTERRATA

Input dati iniziali e richieste della Realizzazione dell’interrato


committenza

Stesura del progetto di fattibilità Stesura progetto esecutivo: Stesura progetto esecutivo:
con predisposizione delle perizie strutture impianti
geotecniche

Progetto sigillatura scarichi e imp. Raccolta acque di scolo (interne)


Realizzazione delle perizie vasche di raccolta e relativi scarichi
idrogeologiche e geotecniche

NO

Stesura del progetto di massima Impianti e corpi passanti


Progetto sigillatura corpi passanti
SI l’impermeabilizzazione?

Stesura del progetto strutturale

Progetto e dettagli di Progetto e dettagli di


impermeabilizzazione post-getto impermeabilizzazione giunti di
costruzione e loro interconnessione
Stesura del progetto esecutivo:
opere provvisionali + emungimento
NO Definizione delle Progetto e
Murature contro opere provv.? superfici di posa dettagli di
SI e accesso alle impermeabilizzazione
Stesura del progetto esecutivo: strutture verticali pre-getto
impermeabilizzazione

Definizione delle
sollecitazioni
Rilevamenti NO e conseguenti Progetto
idrogeologici del terreno
Collegamento a opere provv.? tipologie sigillatura
SI di collegamento connettori,
con le opere testate, tiranti ...
Presenza acquifero (falda)
NO provisionali per
iperstaticità...
SI

Analisi del livello massimo


di falda raggiungibile NO Definizione Progetto
per la vita utile dell’edificio di platee impermeabilizzazione
Ribassi fondazioni nervate, fosse dei ribassi con
SI d’ascensore, studio dei giunti
cavedi... costruttivi
Definizione della quota superiore
del manto impermeabile
Definizione delle
Quota Piano NO sollecitazioni Progetto
interrato campagna e conseguenti sigillatura
Sottofondazioni (pali, setti,...)? tipologie di pali, setti di
Definizione Verifica dei SI collegamento diaframma e
livello massimo carichi idraulici
con le opere connettori relativi
acqua del progetto
sottoplatea
Minima
NO Definizione delle Progetto
Differenza quota imp.
e piano campagna Giunti strutturali di movimento? sollecitazioni e sigillatura giunti
SI deformazioni/ strutturali e di
Notevole assestamenti assestamento

Rilievi Definizione
pluviometrici drenaggi
dell’ultimo e displuvi
decennio superficiali

L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

RIUSO EDILIZIO: IMPERMEABILIZZAZIONE


DI AMBITI INTERRATI CON INFILTRAZIONI

Un elemento spesso centrale in interventi di riuso edilizio di


ambiti interrati è il risanamento dell’immobile interessato da
presenza di umidità o infiltrazioni.
LE SUPERFICI VERTICALI NEL RIUSO dal terreno, o per oscillazione di falde
EDILIZIO superficiali influenzate da eventi meteorici
È importante cominciare a definire al meglio o da situazioni contingenti come irrigazione
il problema di fondo in quanto se si tratta di agricola o periodico innalzamento
umidità per contatto tra muratura e terreno dell’acquifero per stagionalità.
(o di suzione capillare), lo strumento idoneo In tali casi si possono avere allagamenti
al risanamento è un trattamento corticale o percolazioni decise oppure permeazioni
che favorisca l’asciugatura della muratura diffuse dalla superficie (specie in caso di
in superficie evitando efflorescenze c.a.) che devono considerarsi come fenomeni
saline e conseguenti creazione di muffe o da contrastare con uno sbarramento
danneggiamenti delle continuo e chiuso realizzato con manti
finiture. In buona impermeabili idonei e congruenti con
sostanza il fenomeno l’edificio.
naturale della risalita In presenza di muratura storica si deve
capillare e della operare con manti impermeabili che
suzione di materiali consentano la realizzazione di un involucro
porosi come laterizi e in grado di sopperire all’eventuale spinta
malte di allettamento idraulica pur in presenza di scarsa
in murature miste resistenza a trazione del supporto di
può combattersi aggrappo. Tipicamente in tali situazioni
in modo ottimale si può operare con intonaci impermeabili
non certo cercando a spessore, opportunamente ancorati al
di contrastarlo supporto con tasselli e reti di acciaio come
ma sfruttandone i ripartitori di carico, oppure con manti
medesimi principi con impermeabili isolanti con un contromuro
intonaci macroporosi a contrasto della spinta che si scarica
risananti e resistenti sull’impermeabilizzazione. In quest’ultimo
ai sali. caso l’impiego di sistemi impermeabilizzanti
L’umidità veicolata bentonitici consente una forabilità
nell’ambiente progettuale del manto che rende possibile
dovrà trovare poi una stretta collaborazione tra muro e
idoneo sfogo nella controstruttura limitandone gli spessori
ventilazione forzata o necessari.
naturale delle stanze
LE SUPERFICI ORIZZONTALI NEL RIUSO
evitando quella percezione di ristagno di
EDILIZIO
umidità nell’aria tipico di certi scantinati
In orizzontale normalmente ci si trova ad
chiusi.
affrontare superfici in terreno o con “croste”
Nel caso si abbia permeazione di acqua
cementizie o pavimenti che non sono
attraverso la muratura il fenomeno può
affidabili come supporti strutturali e che
avere momentanei eccessi in concomitanza
spesso conviene usare come appoggio per il
di eventi piovosi, anche alcuni giorni dopo
manto impermeabile o, addirittura, conviene
i medesimi causa permeazione rallentata
rimuovere per guadagnare in altezza ai fini


del calpestabile finito. In tali casi resistere. LE FOSSE DI ASCENSORE
la posa di un manto impermeabile I sistemi impermeabilizzanti Essendo la parte più ribassata di una
opportunamente raccordato con applicabili in tali ambiti devono struttura è normalmente la prima
i verticali consente di completare avere resistenza all’acqua in a essere interessata da allagamenti
il “catino” impermeabile isolando pressione, aggrappo idoneo alle o infiltrazioni da falda acquifera. La
l’interrato. superfici e capacità di coprire lesioni piccola dimensione porta spesso a
Sopra a tale manto dovrà realizzarsi postume anche con spinta idraulica sottovalutare quello che in realtà
una platea con valenza strutturale “negativa”. In tal senso si possono è un insieme di problematiche:
idonea in funzione delle sottospinte superare i ben noti limiti delle pur presenza di struttura in c.a., elementi
e comunque con spessori minimi oneste malte cementizie rigide già da in acciaio, impiantistica idraulica ed
realistici. anni presenti sul mercato. elettrica, ecc.. Il trattamento di un
Spesso si incorre infatti nell’errore Per gli orizzontali normalmente elemento costruttivo come questo è
di valutare le strutture minime di ci si trova di fronte ad assenza di da considerare per i suoi elementi
progetto solo ai fini teorici, non struttura o a pavimenti in cls che costituenti, ovvero ogni elemento
considerando come 12-15 cm devono considerarsi, come già estraneo alla struttura in c.a. deve
di spessore, ad esempio, siano visto, per le murature storiche essere sigillato con idroespansivi in
irrealizzabili su superfici non come semplici supporti e come grado di compensare la differenza
perfettamente planari come avviene tali trattati. Impermeabilizzazione di comportamento dei due materiali
spesso in cantiere (non si ha mai “un e nuova struttura dovranno quindi specie in presenza delle guide della
biliardo” su grosse superfici) e come, lavorare tra i verticali con eventuali cabina per l’extra corsa. Tali elementi
alla luce di armatura e copriferro, connettori a queste per garantirne in acciaio sono infatti soggetti anche
gli spessori geometrici minimi l’iperstaticità. a sollecitazioni meccaniche di tipo
consigliati siano nell’ordine dei Un errore tipico delle realizzazioni dinamico che male si sposano
20 cm o maggiori. Le considerazioni “fai da te” è quello di calcolare al con sigillature a incollaggio o per
fatte sono di tipo assolutamente meglio le strutture e realizzarle accostamento. La possibilità di
pratico e devono ovviamente essere inserendovi poi tutti gli elementi lavorare in spazi ridotti con bassi
rivalutate, carichi alla mano, sotto il scomodi ma necessari alla gestione spessori rende poi i trattamenti
punto di vista del calcolo strutturale. dell’interrato, come impianti elettrici cementizi resistenti in controspinta
L’utilizzo di malte autolivellanti e soprattutto scarichi idraulici. un plus spesso risolutivo. Tali
o pompabili di estrema fluidità Tubazioni di raccolta acque di materiali possono poi risultare
e resistenza consente spessori scarico di bocche di lupo e di pozzetti ulteriormente performanti se di tipo
minori ma è un capitolo a parte da vengono normalmente inserite deformabile, con la possibilità di
considerare solo in situazioni limite, nello spessore della platea, senza assorbire senza lesioni cavillature
per costi e differenza di realizzazione considerare che un tubo, ad esempio, generatesi per le vibrazioni di cui
rispetto alle normali competenze del diametro di 10 cm in una platea sopra che fessurerebbero sistemi
presenti in cantiere. di spessore 20 cm, la dimezza come rigidi. In caso si debba poi rinforzare
Se si tratta di strutture in c.a. la sezione resistente, individuandone la struttura esistente l’impiego di
questione è in un certo senso più una zona preferenziale di rottura per pannelli bentonitici forabili rende
semplice disponendo già di supporti cedimento a sollecitazione o come possibile lavorare con controstrutture
normalmente più resistenti e assestamento. decisamente snelle come lamiere
omogenei che consentono, oltre agli Gli impianti elettrici con i suoi tubi e carpenteria fissata l’un l’altra con
approcci già descritti e comunque corrugati sono poi temibili drenaggi saldature a filo continuo e idonei
validi, anche trattamenti corticali per l’acqua che vi viaggia sia rinforzi di irrigidimento con angolari
cementizi a basso spessore. In tal internamente sia esternamente. Se metallici a rompitratta. Come per le
caso la preparazione dei supporti posizionati internamente al “catino realizzazioni sul nuovo, le sigillature
è essenziale dovendo demandare impermeabile” dovranno essere dei giunti di costruzione e di
la resistenza a “spinta negativa” fissati ad altezza congrua secondo movimento devono essere realizzate
dalle guaine cementizie. Per normative e con le dovute attenzioni con appositi waterstop idroespansivi
“spinta negativa” si intende il carico se i verticali sono stati trattati con che, grazie alle intrinseche capacità
idrostatico che agisce tentando di impermeabilizzanti a basso spessore di recupero, possono essere di
distaccare l’impermeabilizzante come le guaine cementizie che non estremo aiuto anche nel recupero
cementizio dal supporto che deve devono essere forate. delle difettosità dei getti.
essere estremamente stabile per


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO
I progressi degli ultimi decenni in campo edile hanno modificato il
tradizionale tetto inclinato. Di seguito vengono trattati i vantaggi
tecnici e la normativa vigente relativi all’utilizzo dei teli sottotetto.

SCHERMI E MEMBRANE TRASPIRANTI


Come evitare la condensa

La soffitta – una volta inutilizzata che con il suo traspiranti per ovviare ai problemi di condensa nel
rilevante volume d’aria circolante provvedeva sottotetto, migliorando così il comfort abitativo
a compensare in modo continuo temperatura generale. Prevedendo un adeguato isolamento
e umidità – ha trovato nel telo sottotetto una che trattenga il calore, gli spazi sottotetto possono
protezione supplementare contro la polvere essere oggi trasformati e utilizzati a scopo
penetrante, la pioggia battente e la neve. Le abitativo.
normative tecniche riconosciute prevedono L’utilizzo dei teli sottotetto infatti garantisce una
espressamente l’uso di teli impermeabili e importante serie di vantaggi.

Una barriera efficace che scherma il calore e mette al riparo dall’umidità. Per mantenere
costante il “clima” nei sottotetti convertiti ad abitazione, sia l’isolamento sia la struttura del tetto
devono essere protetti del tutto dall’umidità.

Uno schermo all’aria e al vapore applicata verso la zona abitativa impedisce la penetrazione
nello strato isolante dell’aria umida presente nell’ambiente.

All’esterno, una membrana impermeabile e traspirante impedisce invece che pioggia battente,
neve e aria penetrino a livello dell’isolamento.

La Norma DIN 4108 “Isolamento termico nell’edilizia” prevede espressamente, sia per i tetti
ventilati sia non, quali condizioni di massima debbano essere rispettate relativamente alla
protezione dell’isolamento termico dall’umidità generata dalle diverse condizioni ambientali.


CONVEZIONE DEL VAPORE
Le leggi della fisica insegnano un’abitazione. attraverso i raccordi perimetrali
che l’aria calda può contenere più Se gli elementi costitutivi il a livello dei muri o degli elementi
vapore acqueo dell’aria fredda sottotetto non garantiscono la strutturali del tetto.
prima di raggiungere il livello di tenuta ermetica, la differenza di L’aria calda che dall’interno si
saturazione. pressione tra l’ambiente interno disperde attraverso il tetto si
Quindi, durante la stagione fredda, ed esterno l’abitazione causa raffredda e l’umidità in essa
possono insorgere gravi problemi una fuoriuscita d’aria. Ciò si può contenuta, condensandosi, ristagna
di condensa causati dal passaggio verificare, ad esempio, in presenza e danneggia l’isolamento del tetto
di rilevanti quantità d’aria umida di aperture nelle giunzioni di stesso.
attraverso le strutture esterne di schermi all’aria e al vapore, oppure

DIFFUSIONE DEL VAPORE ACQUEO


Il passaggio di vapore acqueo per Il valore fondamentale caratteristico Il valore di diffusione del vapore di
diffusione è un fenomeno tipico della diffusione del vapore acqueo un materiale è rappresentato da
di tutti i materiali da costruzione: viene espresso dal coefficiente uno strato d’aria di spessore Sd, con
esso dipende dalla differenza di adimensionale μ, che indica la capacità di diffusione equivalente,
pressione del vapore. Un discorso resistenza al passaggio del vapore e si calcola moltiplicando μ per lo
analogo a quello dell’aria che tende offerta dai materiali da costruzione spessore d (in metri) del materiale
a spostarsi da zone con temperatura rispetto a quella di riferimento stesso:
più alta verso quelle più basse. dell’aria (dove naturalmente μ = 1).

spessore strato d’aria

Sd = .d (m) coefficiente adimensionale

spessore del materiale espresso in metri

Materiale Spessore Valore Sd


(mm) (m)
Legno di conifera 24 ≈ 0,96 “Le parti strutturali esterne devono
essere realizzate in modo da risultare
Lastre in cartongesso 12,5 ≈ 0,10
impermeabili all’aria sulla base delle più
Lastre in fibra di legno 18 ≈ 0,09 recenti applicazioni tecniche. Non devono
Intonaco in calce 15 ≈ 0,15 in alcun modo contribuire alla comunque
necessaria ventilazione degli edifici. L’isolamento
Lana minerale 140 ≈ 0,14
permanente delle superfici non ermetiche va
Polistirolo espanso 120 ≈ 3,60 realizzato in conformità alla norma DIN 4108-7.”
Pellicola di PE 0,2 ≈ 20
Pellicola di PVC 1 ≈ 20/50 Citazione tratta dalla Norma DIN 4108-2: 2001-03
Telo bituminoso 4 ≈ 240 Isolamento termico e risparmio energetico negli
• Valori fisici caratteristici dei materiali edili edifici, Punto 4.2.3.
più comuni nelle coperture.

L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

PROTEZIONE DALLA CONDENSA NEI TETTI


Il vapore acqueo che si forma nel tetto ventilato vapore acqueo prodotto.
deve essere evacuato attraverso la camera di Un’ulteriore sicurezza della non formazione di
ventilazione. Una zona di aerazione di 2 cm di condensa è fornita dalla posa di uno schermo al
spessore è già sufficiente per lo smaltimento del vapore sotto l’isolante stesso.

Temperatura Altezza dell’intercapedine


esterna 2 cm 5 cm
• Capacità massima di
+ 10 °C 13,5 g/m2h 33,8 g/m2h evacuazione del vapore acqueo
dalla camera di ventilazione
0 °C 7,0 g/m2h 17,4 g/m2h con un’umidità relativa dell’aria
esterna pari all’80% e velocità
-10 °C 3,1 g/m2h 7,8 g/m2h del vento v = 0,1 m/s.

Se si elimina la camera di ventilazione, è necessario ridurre l’intensità del flusso di vapore


proveniente dall’interno dell’abitazione. Ciò può essere fatto tramite la posa di uno strato che
funge da schermo per il controllo del vapore applicato opportunamente sotto l’isolamento.
In abbinamento si dovrà applicare una membrana sufficientemente traspirante, questa volta
applicato al di sopra dell’isolamento stesso. Il sistema di calcolo previsto dalla Norma DIN 4108
consente di individuare la possibile formazione di condensa relativamente ai tetti inclinati non
ventilati.


3,0
Se, con la scelta di teli effettuata, ci
si trova nel campo verde “I”si ha la
certezza di non avere formazione di 2,0
condensa.
Nel campo giallo “II” la condensa
accumulatasi durante i mesi invernali 1,0
riesce a evaporare nel periodo estivo. 0,8
Nel campo rosso “III” si ha formazione 0,6 II
di condensa e l’evaporazione non 0,5 III
è sufficiente a mantenere asciutto 0,4
l’isolamento.
0,3
Applicando uno schermo per il
controllo del vapore caratterizzato
0,2
da un valore Sd di circa 2 metri
in abbinamento a una membrana
traspirante con Sd pari a circa
0,02 metri la struttura è protetta 0,1
dai fenomeni di condensa anche in 0,08
assenza di camera di ventilazione.
0,06
0,05 I
0,04
0,03

0,02
0,2 0,3 1,0 2,0 10 20 30

• Campo di funzionalità delle membrane a elevato


potere traspirante.

MARCATURA CE
Dall‘1° gennaio 2007 è scattato l’obbligo della Marcatura CE degli schermi e delle membrane
traspiranti secondo le normative:

EN 13859-1:2005 EN 13984:2004
Membrane flessibili per l’impermeabilizzazione. Membrane flessibili per l’impermeabilizzazione.
Definizione e caratteristiche dei sottostrati. Strati di plastica e gamma per il controllo del
Parte 1: Sottostrati per coperture discontinue vapore.
(M/102). Definizioni e caratteristiche (M/102).
L’utilizzo di prodotti non marcati CE significa
EN 13859-2:2004 non rispettare la legge italiana.
Membrane flessibili per l’impermeabilizzazione.
Definizione e caratteristiche dei sottostrati.
Parte 2: Sottostrati murari (M/102).


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA PERMEABILITÀ ALL’ARIA


La permeabilità all’aria regola l’insorgere di fenomeni di condensa sia dal punto di vista termico
la modalità e la quantità di aria all’interno del materiale coibente, sia di condensa: l’aria umida,
che fluisce attraverso un sistema garantendone il mantenimento delle raffreddandosi repentinamente,
costruttivo. Questo concetto viene caratteristiche termiche e delle diminuisce la capacità di
spesso confuso con la traspirazione prestazioni a lungo termine. immagazzinare vapore sotto forma
che invece regola la capacità di Tutto ciò sfruttando le diverse di gas e raggiunge facilmente la
smaltimento del vapore acqueo proprietà di diffusione del vapore che saturazione. Il risultato è appunto la
per esempio attraverso gli strati viene regolato attraverso il materiale formazione di condensa all’interno
funzionali del tetto. che costituisce gli schermi e le dell’isolamento termico.
Come è noto, nei tetti in legno, la membrane traspiranti. La mancata impermeabilità
combinazione di uno schermo al Al contrario, il flusso incontrollato all’aria favorisce l’ingresso di
vapore posato sotto l’isolamento di aria per convezione dall’ambiente polvere all’interno del tetto e
termico e di una membrana più caldo a quello più fresco veicola la rumorosità proveniente
altamente traspirante come strato attraverso giunti aperti, anche se dall’esterno.
sottotegola consente di prevenire minimi, comporta gravi problemi

Quindi il passaggio libero di aria, per esempio attraverso una fessura, può facilmente produrre
i seguenti inconvenienti.

Perdita di calore d’inverno per convezione libera di aria calda e per l’entrata di aria
fredda dall’esterno.

Ingresso di calore d’estate.

Condensa in inverno quando l’aria interna più calda si raffredda negli strati esterni del
tetto.

Condensa in estate, ove l’aria esterna calda umida incontra aria più fredda
nell’ambiente climatizzato.

Riduzione drastica delle prestazioni dell’isolamento termico.

Ingresso di polvere nel sottotetto.

Insorgenza di muffe e inestetismi negli elementi di finitura.

Riduzione del comfort interno per gli spifferi dovuti al vento.

Aumento del dispendio energetico sia estivo sia invernale.

Passaggio di rumore.


LA NORMATIVA UNI 9460: 2008
Le membrane traspiranti sottotegola trovano, dopo anni, un riscontro normativo, come già da tempo
accade in Germania e in Francia, grazie alla nuova edizione della norma UNI 9460:2008 “Coperture
discontinue - Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate
con tegole di laterizio o calcestruzzo”, che aggiorna l’omonima norma del 1989.
La norma UNI 9460:2008, oltre a riportare i termini e le definizioni dei prodotti che compongono la
copertura, introduce il possibile uso delle membrane traspiranti in riferimento alle seguenti tematiche.

Impermeabilità essere reso impermeabile al vento. strato di isolamento termico e, in


Le coperture discontinue L’impermeabilità all’aria della particolare, vengono menzionati gli
realizzate con tegole devono superficie esterna di ambienti elementi sottotegola con funzione
essere impermeabili agli agenti riscaldati deve essere ottenuta di tenuta all’aria, schermo al
atmosferici; per impedire il usando misure addizionali. vapore, barriera al vapore, strato di
passaggio dell’acqua all’interno impermeabilizzazione traspirante.
della copertura in aree nelle quali Resistenza Gli strati di barriera al vapore,
è prevedibile attendere fenomeni agli agenti schermo al vapore, tenuta all’aria,
atmosferici di eccezionale entità è chimico-fisici strato impermeabilizzante e
opportuno prevedere una membrana Le coperture discontinue hanno traspirante, possono essere
impermeabile sottotegola. In caso un ruolo marginale nel garantire realizzati mediante strati a base di
di forte vento, nubifragi, azione prestazioni di isolamento termico e microfibre impermeabili all’acqua
gelo/disgelo il libero deflusso di acustico. La funzionalità di prodotti e al vento, ma permeabili al vapore
acqua può essere impedito con il per coperture discontinue non deve d’acqua che consentono cioè il
risultato che l’acqua può tracimare essere compromessa dall’effetto passaggio del vapore dall’interno
all’interno della copertura. Pertanto dei raggi UV e dalle influenze all’esterno della struttura. Sono
tali fenomeni devono essere ambientali. posizionati con sovrapposizione e
considerati già in fase di progetto, fissati meccanicamente con chiodi
in particolare per le sovrapposizioni, Durabilità e graffe.
e può essere richiesto l’impiego di e manutenzione Le principali proprietà degli schermi
membrane sottotegola. I fattori significativi che possono e membrane traspiranti come la
influenzare il funzionamento delle massa, le resistenze meccaniche
Protezione contro neve, sabbia e coperture discontinue devono (anche dopo invecchiamento
pulviscolo con azione del vento essere tenuti in conto nella fase artificiale), la permeabilità al vapore
L’ingresso di neve, sabbia e di progettazione e nella scelta dei acqueo, l’impermeabilità all’acqua
pulviscolo con azione del vento non prodotti da utilizzare. e classe di resistenza al fuoco sono
può essere completamente impedito definite attraverso la marcatura
a causa delle modalità di posa delle Composizione CE secondo le norme EN 13859-1
coperture discontinue e dei giunti delle soluzioni e EN 13984 obbligatorie già dal 1°
risultanti tra i singoli elementi. conformi gennaio 2007.
Ciò deve essere ridotto o impedito Vengono descritti i materiali e
mediante specifiche soluzioni, per i componenti utilizzati per ogni
esempio attraverso particolari elemento o strato funzionale
sistemi sottotegola. per la realizzazione di soluzioni
conformi per coperture isolate/
Protezione non-isolate e ventilate/non-
dalla penetrazione ventilate. Si definiscono pertanto
del vento le caratteristiche delle varie
Lo strato di tenuta delle coperture tipologie di tegole e gli elementi
discontinue non può in generale di supporto, i materiali per lo


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

Le soluzioni

TETTO IN LEGNO VENTILATO ERMETICO ALL’ARIA A RISPARMIO ENERGETICO

Copertura

Listello

Controlistello

Membrana impermeabile,
traspirante DELTA®-ENERGY

Tavolato esterno

Listello ventilazione

Membrana traspirante
DELTA®-VENT S PLUS

Isolante termico

Schermo al vapore
DELTA®-FOL PVG PLUS

Tavolato interno

Travatura a vista

DELTA®-ENERGY

Materiale Termomembrana traspirante impermeabile altamente


resistente allo strappo con superficie riflettente il calore.
Con doppia banda adesiva integrata.
Applicazione Termomembrana sottotetto traspirante riflettente il
calore per tetti ventilati o non ventilati. Adatto per la
posa su supporti continui e discontinui anche a diretto
contatto con l’isolamento termico.
Caratteristiche • Aumenta il risparmio energetico delle case,
secondo le normative vigenti, sia d’estate sia d’inverno.
In particolare, dopo il DM del 26 luglio 2009, per gli edifici superiori a 200 m2
è diventato obbligatorio indicare le performance dell’involucro anche in
relazione alla climatizzazione estiva.
• Riflette calore per irraggiamento fino al 70%.
• Valore Sd di 0,07: il più alto oggi esistente sul mercato.
• Impermeabilità all‘aria grazie alla doppia banda adesiva integrata.
• Superficie riflettente (non abbagliante).
• Alta resistenza all’abrasione.


DELTA®-VENT S PLUS

Materiale Telo a 3 strati PP composto da non tessuto in monofili


continui resistente allo strappo e membrana aperta alla
diffusione del vapore.
Applicazione Per tetti inclinati su superfici continue o discontinue.
Ideale su isolamento.
Caratteristiche All’es
All’estterno
’es
• Grazie all’alta permeabilità al vapore
(valore Sd ca. 0,02 m) l’umidità residua viene portata
verso l’esterno.
• Protegge all’esterno in maniera sicura dalla pioggia, dall’aria e dalla neve.
All’int
All’interno
’interno
• Strato di dispersione del vapore acqueo dall’interno verso l’esterno.
• È composto da una combinazione PP di non tessuti e membrana aperta
alla diffusione e resistente allo strappo.
• Impedisce fastidiosi riflessi abbaglianti attraverso lo speciale trattamento
superficiale.
• Con doppia banda adesiva integrata per un fissaggio ermetico delle
sovrapposizioni colla su colla. Per un più alto risparmio energetico
e una posa ancora più veloce e sicura.

DELTA®-FOL PVG PLUS

Materiale Combinazione di tessuto non tessuto con membrana


traspirante e impermeabile.

Applicazione Per tetti inclinati.

Caratteristiche • Schermo al vapore, controlla il passaggio dell’umidità


dall’interno verso l’esterno. Con doppia banda adesiva
integrata.
• Composto da 3 strati. Uno strato permeabile al vapore
e impermeabile all’acqua, tra due tessuti non tessuti di
protezione.
• Impermeabile. Protezione sicura da neve di riporto, pioggia e polvere.
Adatto come freno al vapore posto sotto l’isolamento.
• Grazie alla sua speciale struttura superficiale garantisce un’alta
resistenza all’abrasione. Antisdrucciolo.
• Con doppia banda adesiva integrata per un fissaggio ermetico delle
sovrapposizioni colla su colla. Per un più alto risparmio energetico e
una posa ancora più veloce e sicura.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

TETTO IN LEGNO CON MICRO VENTILAZIONE SOTTOTEGOLA

Copertura

Listello

Controlistello

Membrana impermeabile,
traspirante della DELTA®-FOXX PLUS
Isolante termico
Schermo al vapore
DELTA®-FOL PVG PLUS
Tavolato interno

Travatura a vista

DELTA®-FOXX PLUS
Materiale Tessuto non tessuto in PES altamente resistente allo strappo con strato impermeabile
aperto alla diffusione del vapore acqueo.

Applicazione Tetti in pendenza su supporti stabili.

Caratteristiche All
All’es
’estterno
’es
• Pone termine all’umidità spiacevole sotto il tetto.
• Protegge l’isolamento termico dall’entrata di aria, polvere e
sporco, pioggia, neve da riporto e umidità. Così l’isolamento
termico rimane asciutto e sempre funzionante.
Sottot
Sott otett
otetto
etto impermeabile
impermeabile
• Assicura anche in caso di pendenze inferiori alla norma
l’esecuzione di un sottotetto impermeabile. Ciò significa che
non solo il telo stesso è impermeabile, ma che anche tutti i
raccordi e le sovrapposizioni sono sigillate in modo sicuro.
• Robusto grazie al suo peso di 270 g/m2, grande sicurezza di
posa senza deformazioni, rigonfiamenti e disallineamenti.
• Garantisce attraverso l’eccellente valore Sd di ca. 0,02 m il passaggio dell’umidità
residua all’esterno del tetto.
• È impermeabile e durevole grazie all’induzione speciale altamente traspirante.
• Offre un’eccellente resistenza allo strappo, al calpestio e all’usura. Il telo estremamente
robusto è calpestabile senza problemi su tavolati di legno.
• Grazie al trattamento anti-abbagliamento, impedisce la fastidiosa riflessione anche in
caso di forte irraggiamento solare.
• Grazie alla sua elevata resistenza alla temperatura e stabilità ai raggi UV è indicato in
interventi di ristrutturazione di alta qualità.
• Con doppia banda adesiva integrata per un fissaggio ermetico delle sovrapposizioni colla
su colla. Per un più alto risparmio energetico e una posa ancora più veloce e sicura.

DELTA®-FOL PVG PLUS

Vedi scheda del prodotto a pagina 27.


TETTO IN CALCESTRUZZO CON POSA DIRETTA DEL MANTO DI COPERTURA

Copertura

Membrana impermeabile,
traspirante della DELTA®-LITE PLUS

Isolante termico

Massetto in calcestruzzo

DELTA®-LITE PLUS
Materiale Membrana impermeabile e aperta alla diffusione del vapore fra due non tessuti speciali.

Applicazione Per tetti inclinati in cls, legno e polistirene.

Caratteristiche • Nei tradizionali sistemi di impermeabilizzazione si corre


spesso il rischio che l’umidità non trapassi e si possa così
formare una condensa d’acqua. Ciò porta alla creazione di
umidità nell’isolamento termico e nella struttura, fino alla
corrosione dell’armatura del cemento armato. Attraverso la
sua alta permeabilità al vapore, in ogni caso “prende” l’umidità
dall’interno e la evacua in maniera sicura all’esterno.
• Non crea barriera al vapore grazie alla sua grande traspirazione
(valore Sd ca. 0,02 m). Anche in condizioni climatiche critiche non
si corre il rischio di formazione di condensa.
• Lascia “respirare” il tetto. Di conseguenza aumenta notevolmente
il comfort abitativo.
• Viene posato senza fiamma ma facilmente attraverso l’uso della speciale colla
DELTA®-LITE Pren o con fissaggio meccanico.
• Rende possibile la posa diretta delle tegole con malta, colla, a secco o su listelli e
controlistelli come di consueto.
• Può essere posato senza lunghi tempi d’attesa. Il tetto è subito protetto dagli agenti
atmosferici. Ciò aumenta la sicurezza e diminuisce i costi.
• Grazie al trattamento anti-abbagliamento, impedisce la fastidiosa riflessione anche in
casi di forte irraggiamento solare.
• È calpestabile e resistente allo strappo.
• Può essere posato anche sugli isolamenti in polistirene (XPS).
• Con doppia banda adesiva integrata per un fissaggio ermetico delle sovrapposizioni colla
su colla.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

LE MEMBRANE BITUME POLIMERO


Le applicazioni del bitume delle screpolature che non davano
avvenivano per sfruttamento delle continuità al manto e facevano
caratteristiche naturali del bitume inevitabilmente passare le acque.
ovvero la sua termo-plasticità e la La chimica ha fatto grossi
sua impermeabilità. passi in avanti nella ricerca di
Il bitume non è né solido né liquido prodotti sempre più sofisticati e
pertanto veniva riscaldato in prestazionali.
caldaie, colato caldo sulle superfici Le tecnologie moderne sono
da trattare, lasciato raffreddare. Si molteplici e vengono proposte al
creavano così manti impermeabili mercato sotto varie forme.
continui. Lo spartiacque tra l’applicazione
Inoltre l’applicazione del bitume del bitume colato e dei moderni

Archivio Imper
riscaldato impiegava parecchie sistemi risale al 1954 ovvero
persone per l’applicazione. Queste all’operato del Professor Natta
soluzioni tuttavia non garantivano con la storica invenzione del
resistenza meccanica, resistenza Polipropilene Isotattico.
alle basse o alte temperature, Da questo momento
sicurezza degli operatori, gradevole nascono i moderni sistemi Si è passati dall’utilizzo del
estetica e durata nel tempo. impermeabilizzanti ovvero le bitume colato fuso realizzato in
Il bitume lasciato all’esposizione guaine bituminose. I prodotti loco all’utilizzo delle membrane
solare tendeva a rilasciare sostanze prefabbricati sono gli artefici della bitume polimero prefabbricate e
organiche volatili che tendevano piccola rivoluzione industriale quindi a quelle prodotte a livello
a far seccare il manto creando delle impermeabilizzazioni. industriale.

Gli elementi distintivi delle membrane bituminose

LA MESCOLA
È la parte impermeabilizzante del prodotto. Si chiama mescola perché è uno speciale formulato di
bitumi selezionati e particolari polimeri. I differenti tipi di mescola si distinguono principalmente
per la tipologia di polimero utilizzato.
I principali polimeri utilizzati sono di seguito elencati.
• SBS danno alla mescola caratteristiche di ottima lavorabilità a basse temperature, ottima
resistenza alle sollecitazioni meccaniche e un ottimo comportamento elastico.
Le mescole SBS vengono anche chiamate ELASTOMERICHE. Hanno il limite di essere instabili
alle alte temperature e non sopportano i raggi UV.
• APP danno alla mescola caratteristiche di ottima resistenza ai raggi UV, ottima stabilità alle
alte temperature.
Le mescole APP vengono anche chiamate PLASTOMERICHE. Hanno il limite di essere meno
elastiche e meno flessibili alle basse temperature.
• L’evoluzione dei polimeri ha portato a creare mescole cosidette ELASTOPLASTOMERICHE che
riassumono le migliori caratteristiche dei polimeri SBS e APP pertanto sono mescole resistenti
al calore, stabili ai raggi UV, elastiche e flessibili anche alle basse temperature.


Finitura faccia superiore

Mescola

Finitura faccia inferiore

Armatura Mescola

L’ARMATURA
È la parte interna della membrane che sostiene la mescola.
Possono essere:
• velo vetro: conferiscono stabilità dimensionale e imputriscibilità al prodotto;
• poliestere da fiocco: conferiscono buone resistenze meccaniche;
• poliestere da filo continuo: conferiscono migliori proprietà meccaniche al prodotto;
• stabilizzate: tutte le armature di poliestere possono essere rinforzate con fibre di vetro per
migliorare ulteriormente le caratteristiche di stabilità del prodotto.
LA FINITURA SUPERFICIALE
È la parte a vista della membrana, e che quindi deve avere caratteristiche estetiche ma
soprattutto protettive per il prodotto.
La finitura può essere:
• talcata: finitura tradizionale con inerti fini, può essere rifinita con apposite pitture colorate o
alluminate;
• ardesiata: finitura autoprotetta con scaglie di ardesia naturale, disponibile in vari colori,
solitamente grigio naturale, rosso o verde;
• lamina d’alluminio: finitura autoprotetta con foglio di alluminio accoppiato alla mescola,
finitura di prestigio nei colori alluminio naturale, rosso verde o ramato;
• textene: particolare finitura con film polimerico.

Come scegliere una membrana bitume-polimero?

Le membrane bitume-polimero si differenziano, oltre che per le caratteristiche precedenti, anche


per due fattori determinanti: peso/spessore e flessibilità a freddo.
• Peso/spessore: le membrane bitume-polimero ardesiate si identificano per il loro peso (massa
areica) e possono essere da 3,5 Kg a 4 Kg, o 4,5 Kg al m2. Le membrane nere si identificano per il
loro spessore normalizzato 3 mm o 4 mm. Possono anche essere fornite a peso 3 Kg o 4 Kg.
Lo spessore è un indice di qualità del prodotto.
• Flessibilità a freddo: riassume le caratteristiche della mescola in base a prove di laboratorio
normate (UNI-EN 1109). Non indica assolutamente la temperatura di posa del prodotto né tanto
meno la sua temperatura di esercizio.
La flessibilità a freddo è un indice di qualità del prodotto (es. -10 °C meglio di 0 °C).

L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

La marcatura CE delle membrane impermeabilizzanti bituminose

Dal 1° settembre 2006 vige l’obbligo di legge della marcatura CE per le membrane
impermeabilizzanti in bitume-polimero, destinate a determinati campi d’impiego.
Dal 1° settembre 2006 sono dunque vietate l’immissione sul mercato, la libera circolazione
e l’utilizzo, su tutto il territorio della Comunità Europea, di membrane bituminose prive di
Marchio CE (relativamente agli utilizzi per i quali l’obbligo è vigente).
Il Marchio CE serve ad attestare l’idoneità della membrana agli usi specificati, e si prefigge la
tutela del consumatore.
È apposto dal fabbricante in base alla Direttiva Europea 89/16/CEE - Direttiva Prodotti da
Costruzione, con la sorveglianza di un Organismo Notificato, di certificazione e controllo.

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN 13707
Membrane bituminose armate per l’impermeabilizzazione di coperture.

UNI EN 13969
Membrane bituminose destinate a impedire la risalita dal suolo (Fondazioni e Tagliamuro).

UNI EN 13970
Strati bituminosi per il controllo del vapore.

UNI EN 13859-1
Sottostrati per coperture discontinue (Sottotegola).

Responsabilità del Fabbricante


Organizzare e mantenere efficiente un sistema di controllo della produzione (FPC).
Caratterizzare il prodotto con prove iniziali di tipo (ITT).
Effettuare verifiche periodiche secondo uno specifico piano di prova.

Responsabilità dell’Organismo Notificato


Effettuare direttamente eventuali prove iniziali (in base alle norme di riferimento).
Certificare il sistema di controllo della produzione.
Effettuare la sorveglianza del sistema di controllo.

Responsabilità dell’utilizzatore
Deve scegliere la membrana adatta all’utilizzo previsto in base alle destinazioni d’uso
indicate dal produttore.
Deve accertarsi che il materiale ricevuto sia debitamente marcato CE.


Le soluzioni

B20 TEX
Membrane impermeabilizzanti bitume polimero.
Flessibilità a freddo -20 °C.

Descrizione Le membrane impermeabilizzanti


prefabbricate B20 TEX sono ottenute
per coestrusione di un compound
a base di bitume-elastomero e di
un’armatura in “non tessuto” di
poliestere a stabilità dimensionale
controllata con fibre minerali posizionate longitudinalmente, posta nello spessore della
membrana. La superficie superiore è finita con il trattamento “Textene”, costituito da uno
strato di fibre polimeriche tesaurizzate, preformate in film.
La faccia inferiore è normalmente rivestita con il film termofusibile TERMOTENE®.
Le membrane B20 TEX sono caratterizzate da un’elevata adesività che permette un miglior
ancoraggio al supporto e una maggiore tenuta delle giunzioni fra i teli.
Sono fabbricate in spessore da 4 mm; confezionate in rotoli nastrati, ciascuno corredato da
un Certificato di Controllo.

Campi Le membrane B20 TEX sono di specifico impiego per la realizzazione di opere
di applicazione d’impermeabilizzazione in generale. In particolare, sono di specifico impiego in climi rigidi
o durante le stagioni fredde. Inoltre, rispetto all’impiego sulle coperture e in fondazione sono
utilizzabili con riferimento allo schema seguente.

Prodotti Impiego(1)
Coperture Fondazioni
(EN 13707) (EN 13969)

A vista Sotto protezione pesante


Pluristrato
Monostrato Monostrato Pluristrato Pluristrato
Superiore Inferiore
(2)
B20 TEX 4 mm
(1) In conformità alle norme applicabili e alle Linee Guida AISPEC-MBP.
(2) Prevedendone la coloritura.

Modalità di posa Le modalità applicative costituiscono un fattore determinante atto a caratterizzare le


prestazioni del manto impermeabile stesso. A tale riguardo, ricordiamo di effettuare
un’accurata preparazione e pulizia del supporto seguita dal trattamento di imprimitura
con idoneo primer (applicato a spazzolone, rullo o spruzzo), con un consumo di
0,2÷0,3 l/m2 e comunque variabile con il grado di porosità del supporto stesso.
La membrana sarà applicata con l’ausilio di un cannello a gas propano; particolare cura
dovrà rivestire l’esecuzione delle saldature fra i teli sempre posati a giunti sfalsati: le
giunzioni laterali saranno realizzate con sovrapposizione di 8÷10 cm, quelle di testa con
sovrapposizione di 12÷15 cm.

Avvisi importanti Le membrane B20 TEX sono conformi ai requisiti


per la marcatura CE, ove prevista. PRODOTTO
A MARCHIO
Non contengono amianto, catrame,
né altre sostanze pericolose.

by


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

Le membrane autoadesive

La facilità di posa su strutture delicate come il legno, l’applicazione sicura su pannelli isolanti sensibili
alla fiamma o la semplicità di interventi di ripristino del manto impermeabile, costituiscono solo alcuni
tra i vantaggi del sistema autoadesivo. I principali vantaggi delle membrane autoadesive sono elencati
qui di seguito.

Applicazione sicura
Le membrane autoadesive vengono applicate senza uso di fiamma.
I dettagli o le zone non adesive possono comunque essere trattate con Leister ad
aria calda, mastice o sfiammatura tradizionale.

Applicazione facile
L’applicazione dei prodotti è facile e veloce. I film monosiliconati asportabili e un
allineamento preciso dei teli rendono il lavoro sicuro, piacevole ed esteticamente
eccellente.

Utilizzo su un’ampia gamma di superfici


Le membrane autoadesive possono essere impiegate su tutte le superfici
da impermeabilizzare, a condizione che esse siano pulite, asciutte e prive di
umidità.
Un ottimo campo di utilizzo è al di sopra di pannelli isolanti sensibili alla fiamma
(es. polistirene espanso o estruso, poliuretano). Sono tuttavia da evitare i
pannelli fibrosi o particolarmente polverosi.

Prodotto ecologico
Le membrane autoadesive rispettano l’ambiente.
Durante l’applicazione non producono fumi, odori e rumori.

LE SOVRAPPOSIZIONI DELLE MEMBRANE


La sigillatura delle sovrapposizioni longitudinale tra due rotoli di membrana con superficie granigliata, è
sempre stata un’operazione difficile e problematica.
Se la graniglia non viene riscaldata e spazzolata in modo adeguato, la zona di sovrapposizione può
risultare poco sicura e di breve durata (effetto peeling).
Un eccessivo riscaldamento invece, può provocare una riduzione della mescola bituminosa e di
conseguenza può causare dei danni e delle deformazioni all’armatura di rinforzo.
È fondamentale quindi la presenza di una particolare pellicola asportabile che permette di avere le zone
di sovrapposizione libere da graniglia. Questa pellicola permette di ridurre in modo significativo il tempo
e il lavoro necessario per realizzare sovrapposizioni perfette e sicure.

Inoltre è importante che le cimose di sovrapposizione longitudinali e trasversali siano autoadesive per:
• ottenere istantanea adesione tra membrane adiacenti, anche a basse temperature;
• ridurre i tempi necessari per l’applicazione;
• ridurre i costi di posa in opera;
• ottenere immediata impermeabilità del manufatto.
Non è necessario l’utilizzo di adesivi o mastici.

COME SI APPLICANO LE MEMBRANE AUTOADESIVE
1. Estrarre il rotolo
dall’imballo di cartone.

2. Srotolare la membrana sulla superficie


da impermeabilizzare e allinearlo a un
punto di riferimento (muretto
perimetrale, linea di gronda, ecc.).

3. Ripiegare il rotolo per metà


della sua lunghezza
(circa 50 cm).

4. Rimuovere il film in polietilene


monosiliconato e ridistendere il
rotolo sulla superficie da
impermeabilizzare. Il film
monosiliconato è pre-tagliato
a metà.
Rimuovere solamente
la parte da applicare.

5. Ripiegare la membrana dal lato opposto ed eseguire


la stessa operazione del punto 4, evitando la formazione
di possibili bolle.

6. Le operazioni d’incollaggio della membrana, vanno


eseguite con cautela. Rullare le sovrapposizioni con
l’apposito rullo metallico al fine di esercitare una pressione
costante sul prodotto.

7. In caso di basse temperature (comunque


superiori ai 5 °C), per aumentare
l’adesione delle sormonte, è possibile
riscaldare la parte superiore delle
cimose con strumento ad aria calda
(Leister) o con bruciatore a gas
propano senza fiamma.

8. Tutti i particolari tecnici


(bocchettoni, esalatori, angoli
interni ed esterni, ecc.) vanno
realizzati con Leister ad aria
calda e rullino pressatore.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TETTO

9. Sulle superfici piane, la stesura delle membrane deve


avvenire sempre con le sovrapposizioni nel verso dello
NO scorrimento delle acque. Vanno evitate le sovrapposizioni
in contro pendenza.

10. La posa delle membrane deve essere


sfalsata a correre.

SI
11. Tutte le membrane del
secondo strato
impermeabile, devono
essere posate in opera nello
stesso verso di quello del
primo strato, a cavallo
delle sovrapposizioni sia
di testa sia laterali.

12. Nel caso di utilizzo della barriera al vapore,


a ogni pluviale di scarico, va collegato un
bocchettone in metallo o gomma.

I RISVOLTI VERTICALI
1. Tutti i risvolti verticali sia del perimetro
sia dei corpi emergenti dalla copertura,
vanno eseguiti senza soluzione
di continuità.

2. Risvoltare i teli per almeno 30 cm


sopra il livello massimo previsto
per le acque meteoriche.

3. Fissare meccanicamente il telo


impermeabile nella parte superiore con
una scossalina metallica (inox, rame o
lamiera zincata preverniciata), debitamente
sigillata.


4. Per risvolti verticali superiori ai 30 cm, si consiglia
il fissaggio meccanico del telo sotto sormonta,
mediante tassello e rondella metallica, da ricoprire
con il telo successivo (sotto sormonta).

5. Se utilizzato su coperture in falda, lo strato


termocoibente andrà fissato meccanicamente o
incollato.
Il posizionamento dei teli deve seguire la linea di
pendenza. Alla sommità della falda, la membrana
deve essere risvoltata per circa 20-30 cm ed
essere fissata meccanicamente. Per coperture con
pendenza superiori al 30% il fissaggio meccanico
deve essere previsto anche sotto sormonta.

6. Nelle coperture a falda con barriera


vapore biadesiva lo strato coibente
dovrà essere incollato alla membrana
stessa.

LE MEMBRANE LEGGERE
Oggi è possibile, grazie a un approccio produttivo innovativo,
che rivoluziona le tradizionali tecniche di mixing e produzione
dei compound bituminosi, raggiungere un eccellente rapporto
peso/spessore delle membrane impermeabilizzanti. Questi
compound chimicamente innovativi hanno un peso impossibile da
ottenere con le tradizionali metodiche di inversione di fase.

Questa tecnologia porta ad avere le seguenti caratteristiche:

Facilità di posa in opera Questi prodotti contengono maggiore miscela bitume polimero (fino
al 30% in più), rispetto ai prodotti tradizionali garantendo un radicale
miglioramento delle modalità di applicazione in cantiere: maggiore
lavorabilità e facile movimentazione.

Leggerezza del prodotto La speciale formula Reoxthene Technology consente di creare


membrane bitume polimero di elevato spessore ma di peso ridotto
fino al 40%. Questo vantaggio si traduce in una migliore lavorabilità
del prodotto e in un’alta resa nella posa giornaliera, con minori costi di
trasporto e movimentazione.

Mantenimento Reoxthene Technology mantiene nel tempo le principali caratteristiche chimiche di


caratteristiche prodotto. In funzione delle diverse caratteristiche ambientali si può inoltre scegliere il
del prodotto prodotto più adatto (Alta/Bassa Temperatura).

Migliore resa La riduzione di peso del prodotto, a parità di spessore, si traduce in una migliore
giornaliera movimentazione dei rotoli. Questo significa maggiore facilità di trasporto e
nella posa sollevamento in quota e quindi la possibilità di applicare ogni giorno più vaste superfici
di posa.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DI BALCONI E

Per definire come impermeabilizzare balconi, terrazzi o superfici orizzontali


esterne è spesso necessario determinare l’interasse dei giunti.

IL CALCOLO DELL’INTERASSE DEI GIUNTI


La realizzazione della rete
di giunti di frazionamento e
dilatazione ha lo scopo di dividere
le superfici continue in modo che
le tensioni massime si ottengano
nelle sezioni dei giunti,
determinando le fessurazioni
lungo allineamenti prestabiliti,
non compromettendo il risultato
estetico-funzionale. L’interasse
dei giunti si calcola analizzando
tre fenomeni che si innescano
a causa del ritiro igrometrico
nella fase di indurimento del
massetto e a causa di dilatazioni
e contrazioni da escursione
termica durante l’intero ciclo di
vita.

Ritiro igrometrico

Le variabili che influenzano l’entità del ritiro Durante la fase di maturazione del massetto si
igrometrico sono: verificano stati tensionali di trazione in quanto
l’attrito all’interfaccia massetto-supporto,
• condizioni climatiche di cantiere (temperatura,
generato dalla rugosità della superficie di
umidità, ventilazione);
contatto e dal peso proprio del manufatto,
• composizione dell’impasto (dosaggio e tipo di
impedisce il libero movimento di ritiro igrometrico
legante, rapporto acqua/cemento, rapporto
dovuto alla perdita d’umidità.
inerte/cemento, natura mineralogica,
distribuzione granulometrica e assortimento Pur adottando tutti gli accorgimenti utili a
degli inerti); diminuire l’entità del ritiro, la contrazione di
• tecniche di applicazione (finitura superficiale, volume genera stati tensionali di trazione sempre
compattazione); superiori alla resistenza del massetto nella fase
• tecniche di maturazione (copertura, di maturazione.
irraggiamento).


TERRAZZI

Non è, quindi, possibile impedire la fessurazione a trazione, rappresentato dall’intersezione delle


del massetto; si rende necessario, pertanto, due curve, si innesca la fessurazione.
realizzare un reticolo di giunti di frazionamento 0 12 24 36 48 Tempo (ora)
allo scopo di indebolire le prestazioni
meccaniche lungo allineamenti prestabiliti,
dove si innescheranno le fessurazioni. La Rottura
profondità dell’incisione deve essere compresa
tra ¹/ e ¹/ dello spessore del massetto con una
larghezza massima di 5-6 mm per evitare lo
Resistenza
sbrecciamento dei bordi dell’incisione in caso di
a trazione
carichi in movimento o concentrati. Per valutare
quando effettuare l’incisione si confrontano, nel
diagramma sforzo/tempo, la curva dello sforzo
indotto dal ritiro igrometrico (blu) e la curva della Sollecitazione
resistenza a trazione (rosso) del massetto. Sforzo MPa da ritiro
Nel momento in cui lo sforzo supera la resistenza • Diagramma delle tensioni interne a un
massetto in funzione del tempo.

Il periodo trascorso dalla stesura del massetto è di circa 8-24 ore; entro questo
intervallo è necessario effettuare le incisioni.
La consistenza del massetto permette di effettuare l’incisione anche a fresco non
appena ultimata la finitura superficiale.

Le forze in gioco

Le forze che agiscono sono: Larghezza


• Forza agente: prodotto delle tensioni
unitarie da ritiro impedito per attrito Tensioni da ritiro impedito
per la superficie del massetto a Spessore
contatto con il supporto;
• Forza resistente: prodotto della
resistenza a trazione per l’area della Interasse
sezione verticale del massetto.
Forze resistenti
L’interasse massimo tra i giunti si calcola
ponendo la condizione d’equilibrio tra • Schema degli sforzi che agiscono in un
massetto.
Forza resistente e Forza agente.

fDUL…spessore resistenza caratteristica a trazione del


massetto
Interasse = tensione tangenziale tra massetto e
… Cin sottofondo
fattori correttivi che tengono conto
dell’attrito, del ritiro e dello spessore del
massetto


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DI BALCONI E

Le deformazioni del massetto

Durante la maturazione la maggiore perdita


d’umidità in superficie produce la massima
contrazione di volume, scendendo in Raggio di curvatura
profondità l’evaporazione diminuisce fino
ad annullarsi a contatto con il supporto
nel caso questo sia impermeabile. Il ritiro
differenziato tra estradosso e intradosso
produce un imbarcamento del massetto
definito “curling”.
La deformazione del massetto per effetto
del curling è assimilabile a un arco di
circonferenza.
Freccia
Il dislivello tra i vertici sollevati del
massetto e il centro della campitura prende • Deformazione concava da ritiro igrometrico
il nome di freccia d’imbarcamento e deve (curling) di un massetto.
risultare inferiore al valore massimo
ammissibile.

Interasse = '… ɉt


F freccia d’imbarcamento
ρ raggio di curvatura = spessore / ritiro differenziale

Deformazione termica Durante il ciclo di vita del le fasi di contrazione da


Le variabili che influenzano massetto il raffreddamento e il raffreddamento sono:
l’entità della deformazione riscaldamento diurno e stagionale • Forza agente: prodotto delle
termica sono: generano fenomeni ciclici di tensioni unitarie da ritiro
• condizioni climatiche contrazione e di dilatazione impedito per attrito per la
(escursione termica, termica. Lo scopo dei giunti di superficie del massetto a
irraggiamento diretto, riverbero dilatazione è di assecondare contatto con il supporto;
e ventilazione); questi movimenti, svincolando il • Forza resistente: prodotto
• coefficiente di dilatazione massetto dalla struttura e dagli della resistenza a trazione per
termica lineare del massetto; elementi accessori circostanti ed l’area della sezione verticale
• conducibilità termica evitandone la rottura per eccessivi del massetto.
dei materiali presenti nel stati tensionali. L’interasse massimo tra i giunti
sistema struttura-massetto- si calcola ponendo la condizione
pavimentazione. Trazione/compressione di equilibrio tra Forza resistente e
da escursione termica Forza agente.
Le forze che agiscono durante La contrazione termica dovuta a


TERRAZZI

una diminuzione di temperatura essere realizzato per tutto lo l’interasse dei giunti di
sollecita il massetto a trazione spessore del massetto al fine frazionamento e di dilatazione.
ed è quindi una condizione di di permettere dilatazioni e
calcolo più gravosa rispetto alla contrazioni cicliche. La determinazione degli
dilatazione termica dovuta a un interassi massimi considera
aumento di temperatura che lo La contrazione da ritiro le variabili di progetto dello
sollecita a compressione. igrometrico risulta il fenomeno spessore del massetto e del tipo
Il giunto di dilatazione deve più gravoso per determinare di contatto con il supporto.

La seguente tabella permette di individuare in sicurezza le dimensioni massime del massetto


galleggiante in assenza di giunti considerando il diverso attrito generato dal sottofondo.

Diversi tipi di attrito

Spessore Su cls scabro Su fogli


del massetto o guaina bitume Su cls liscio in polietilene o PVC
(cm) (m2) (m2) (m2)

4-6 20 25 35

6-8 15 20 30

Per quanto riguarda invece la posa del massetto in aderenza con ponte di adesione la stessa deve
essere fatta con uno spessore del massetto maggiore di 2 cm e la dimensione massima del massetto,
in assenza di giunti, non deve essere superiore a 10 m2.
I valori della tabella si riferiscono a massetti realizzati con Massetto Pronto ad Asciugamento Rapido BigMat, massetto
pronto ad alta resistenza e asciugamento rapido, ritiro compensato, elevata conducibilità termica.
Per avere maggiori informazioni a riguardo richiedete al vostro Distributore BigMat la scheda tecnica del Massetto
Pronto ad Asciugamento Rapido BigMat.

I GIUNTI

Giunti perimetrali di Indipendentemente dallo spessore del massetto e dal tipo di contatto con il
desolidarizzazione supporto è indispensabile desolidarizzare il massetto dagli elementi costruttivi
verticali (muri, colonne, parapetti, ecc.) per permettere i movimenti differenziali
dovuti anche ad assestamenti, vibrazioni e movimenti accidentali.

Giunti strutturali È necessario rispettare tassativamente eventuali giunti presenti nella struttura
portante su cui viene realizzato il massetto e riportarli come posizione e
larghezza originaria nell’intero spessore del massetto e in tutte le applicazioni
successive previste dal sistema (impermeabilizzazione, pavimentazione).

Giunti di lavoro Si definisce giunto di lavoro o di costruzione o ripresa di getto a freddo, il


contatto tra massetti realizzati in tempi diversi causa interruzioni dei lavori
superiori a 8 ore (fine giornata). Per evitare movimenti causa di problemi
funzionali e differenze di quote è necessario effettuare un collegamento rigido
tra le due lastre per garantire la continuità monolitica. Prima dell’interruzione
dei lavori tagliare il massetto verticalmente e inserire, a metà spessore,
tondini di acciaio ø 5 mm lunghi 50 cm ogni 20/30 cm avendo cura di non
compromettere la planarità della superficie.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DI BALCONI E

LE TENSIONI DI VAPORE ALL’INTERNO DEL MASSETTO


Un massetto si ottiene
impastando cemento
Portland e inerti di natura
prevalentemente carbonatica
e/o silicea con acqua.
Il quantitativo di acqua
necessario per l’impasto a
consistenza “terra umida”
dipende sostanzialmente
dalla quantità di cemento
utilizzato e dalla
granulometria dell’inerte.
Maggiore è la quantità
di cemento e maggiore
sarà l’acqua d’impasto.
Al contrario, minore è la
granulometria dell’inerte,
maggiore sarà il quantitativo
di acqua necessaria al
raggiungimento della
consistenza desiderata.
L’acqua d’impasto non arriva granulometrica degli inerti e della
mai a saturare i vuoti che vengono a crearsi compattazione effettuata in fase di posa.
nello scheletro solido del massetto, in La parte di vapore che non incontra durante
quanto il volume disponibile è superiore al il suo percorso queste cavità, arriva a
quantitativo d’acqua utilizzato per l’impasto. sfogare la tensione sulla superficie del
Questo quantitativo d’acqua è in parte massetto.
disponibile a evaporare e a migrare, Questo fenomeno produce sollecitazioni
secondo i principi termodinamici verso strati superiori a qualsiasi tipo di adesione
più freddi. meccanica provocando il distacco degli strati
Durante le ore più calde del giorno il vapore aderenti al massetto.
migra verso il basso, ma durante la notte, Speciali membrane antifrattura sono quindi
quando la superficie esposta diviene più state progettate per garantire lo sfogo
fredda della struttura sottostante, inverte la delle tensioni di vapore che raggiungono la
direzione e migra verso l’alto. Tale vapore si superficie attraverso un reticolo di canali
muove all’interno delle cavità capillari del disposti lungo direttrici tra loro ortogonali.
massetto e solo quando attraversa cavità più Il volume di questi canali si può calcolare
grandi sfoga la sua tensione. sottraendo alla superficie totale della
Queste macro porosità risultano più o membrana l’area interessata dalle nervature
meno presenti in funzione della curva cave circolari che formano la struttura


TERRAZZI

• Il volume dell’intercapedine d’aria permette lo sfogo della tensione di vapore proveniente dal sottofondo.

superiore. L’umidità presente nel massetto sfogherà


Misurata l’area totale dei canali la si moltiplica lentamente, annullandosi nel tempo, attraverso
per l’altezza media per ottenere il volume totale la porosità del solaio o della struttura, senza
della camera di compensazione delle tensioni di causare danni sulla pavimentazione.
vapore per ogni m2.
Tale volume permette lo sfogo delle tensioni
di vapore che raggiungono la superficie del
massetto durante le fasi più critiche di maggiore
evaporazione. Il vapore, che attraverso la
porosità capillare raggiunge le macro nervature
cave circolari dei canali intercomunicanti,
perde di pressione e tende a condensare
lungo le pareti degli stessi che presentano una
temperatura minore.
Quando le gocce d’acqua raggiungono una
certa dimensione, con il procedere della
condensazione, la forza coesiva che le tiene
attaccate alle pareti dei canali risulta inferiore al
loro peso e quindi ricadono nel massetto.


L’IMPERMEABILIZZAZIONE DI BALCONI E
Le soluzioni

LA POSA DEL SISTEMA IMPERMEABILIZZANTE


PREPARAZIONE DEL SOTTOFONDO
• Pulizia da polvere, olii, grassi, parti friabili
o debolmente ancorate, residui di cemento,
calce, intonaco o pitture.
• Verifica della planarità del sottofondo, delle
prestazioni meccaniche finali, della consistenza
superficiale, dell’umidità residua e della
presenza di adeguate pendenze.
• Ripristino di eventuali fratture con resina
poliestere bicomponente ultrarapida.
• Verifica dell’ancoraggio e della pulizia di vecchie
pavimentazioni nei casi di sovrapposizione.
Nota bene: si noti che la preparazione del sottofondo
sopraccitata dovrà essere eseguita prima delle tre
casistiche di impermeabilizzazione sotto riportate.

Impermeabilizzazione di balconi e terrazzi di piccole dimensioni


che non richiedono giunti di frazionamento e dilatazione
Impermeabilizzazione dei giunti parete-pavimento
• Fissare i nastri impermeabili con impermeabilizzante monocomponente a pavimento e a parete.
• Esercitare una forte pressione e lisciare per garantire l’incollaggio totale del nastro evitando la formazione
di pieghe.
• Curare l’impermeabilizzazione degli angoli interni ed esterni realizzando in opera pezzi speciali di nastro da
fissare con l’impermeabilizzante.
• In caso di risvolto a parete in bitume utilizzare un nastro adesivo in butile.

Impermeabilizzazione del sottofondo


• Miscelare l’impermeabilizzante monocomponente
con acqua pulita e regolare la fluidità dell’impasto
in funzione delle condizioni climatiche e di
cantiere.
• Inumidire la superficie del massetto e applicare
con spatola liscia in spessori di circa 1,5 mm
premendo per ottenere la massima adesione al
sottofondo.
• A prodotto indurito, dopo aver rimosso l’eventuale
condensa superficiale, applicare la seconda mano
di impermeabilizzante per realizzare uno spessore
continuo e uniforme di circa 2-3 mm a totale
copertura del sottofondo.


TERRAZZI

Impermeabilizzazione di balconi e terrazzi di qualsiasi dimensione


che prevedano giunti di frazionamento e dilatazione nel massetto

Impermeabilizzazione dei giunti parete-pavimento e dei giunti di


frazionamento/dilatazione
• Incollare il nastro impermeabile con adesivo professionale cementizio,
a pavimento e a parete.
• Esercitare una forte pressione e lisciare per garantire l’incollaggio
totale del nastro evitando la formazione di pieghe.
• Curare l’impermeabilizzazione degli angoli interni ed esterni
realizzando in opera pezzi speciali di nastro da incollare con l’adesivo.
In caso di risvolto a parete in bitume utilizzare un nastro adesivo
in butile.

Impermeabilizzazione del sottofondo


• Miscelare l’impermeabilizzante monocomponente con acqua pulita
e regolare la fluidità dell’impasto in funzione delle condizioni climatiche
e di cantiere.
• Inumidire la superficie del massetto e applicare con spatola liscia in
spessori di circa 1,5 mm premendo per ottenere la massima adesione al
sottofondo.
• Inglobare, nell’impermeabilizzante fresco, specifica rete di armatura alcali resistente a maglia 10x10 mm.
• A prodotto indurito, dopo aver rimosso l’eventuale condensa superficiale, applicare la seconda mano di
impermeabilizzante per realizzare uno spessore continuo e uniforme di circa 2-3 mm a totale copertura della
trama della rete.

Impermeabilizzazione di balconi e terrazzi di qualsiasi dimensione


su fondi fessurati e con possibili tensioni di vapore senza giunti
di frazionamento e dilatazione nel massetto
Impermeabilizzazione del sottofondo
• Applicare con idonea spatola dentata l’adesivo professionale
monocomponente.
• Stendere la nano membrana impermeabile sullo strato di adesivo
fresco e premerla utilizzando un rullo caricato con un sacco di colla.
• Applicare con spatola liscia lungo le giunzioni dei teli un sottile strato
continuo di sigillante impermeabile monocomponente.
• Stendere sul sigillante fresco il nastro impermeabile in polietilene
rivestito su ambo i lati da polipropilene.
• Esercitare una forte pressione e lisciare per garantire la sigillatura
totale del nastro evitando la formazione di pieghe.
Impermeabilizzazione dei giunti parete-pavimento
• Applicare un sigillante impermeabile monocomponente a parete
e a pavimento con spatola liscia e fissare il nastro impermeabile.
• Esercitare una forte pressione e lisciare per garantire l’incollaggio
totale del nastro evitando la formazione di pieghe.
• Curare l’impermeabilizzazione degli angoli interni ed esterni
realizzando in opera pezzi speciali di nastro da fissare con il sigillante.


GLOSSARIO TECNICO

Armatura garantire l’impermeabilità di costituenti il piano di posa


Componente essenziale o superfici sotto l’azione di acque primario e la protezione
accessorio di una membrana meteoriche o derivanti da se pesante, mobile o fissa;
o di un foglio, incorporato esercizio. in pratica tutta l’opera che
o accoppiato al compound, Membrana normalmente viene eseguita in
atto a conferire specifiche Manufatto flessibile continuo.
caratteristiche fisico-meccaniche prefabbricato, costituente parte Strato Barriera al Vapore
al prodotto finito. fondamentale dell’elemento di
Per esempio: non tessuto di Strato posto sulla faccia calda
tenuta, armato o meno, in cui dell’elemento termoisolante
poliestere (da filo continuo o due dimensioni (lunghezza e
fiocco), non tessuto di poliestere (quest’ultimo correttamente
larghezza) sono prevalenti sulla
stabilizzato con filamenti di calcolato in funzione delle
terza (spessore, comunque
vetro longitudinali trasversali condizioni d’uso dell’ambiente
sempre 1 mm).
e longitudinali (rete di vetro), coperto), avente il fine di ridurre
tessuto di vetro, velo di vetro Mescola (compound) a livelli non significativi l’ingresso
rinforzato, film plastico, lamine Componente essenziale del vapore d’acqua all’interno
metalliche, ecc.. L’armatura costituente la massa di una dell’elemento termoisolante del
può essere costituita da uno o membrana o di un foglio. sistema di copertura.
più strati compatibili (armature Scossalina Strato di ventilazione
composite). Elemento di foglio metallico
Strato avente la funzione di
Cimosa (acciaio zincato, inox, rame,
contribuire alla regolazione
Bordo laterale della membrana alluminio, ecc.) eventualmente
delle caratteristiche termo
privo di auto protezione rivestito su una o su entrambe
igrometriche della copertura
apportata, eventualmente le facce con finiture particolari
(zincature, film plastici, attraverso ricambi d’aria
ricoperta con film asportabile o naturali o forzati (camera d’aria
verniciature, ecc.) o in foglio di
sfiammabile, avente la funzione ventilata).
materiale plastico rigido (PVC,
di consentire la giunzione
HDPE, ecc.), opportunamente Strato drenante
laterale delle singole membrane.
sagomato e fissato al Strato avente la funzione
Elemento di tenuta supporto atto a completare di favorire la raccolta e lo
(impropriamente detto perimetralmente il sistema di smaltimento dell’acqua
manto impermeabile, copertura nel suo complesso pervenuta all’interno del sistema
impermeabilizzazione, ecc.) al fine di assicurare la tenuta di copertura, ma sempre
Elemento realizzato in uno o all’acqua. Tale elemento potrà al
all’estradosso dell’elemento di
più strati avente la funzione contempo assolvere a funzioni
tenuta.
di conferire alla copertura architettoniche, di fissaggio e/o
una prefissata impermeabilità di protezione. Strato Schermo al Vapore
all’acqua meteorica, resistendo Strato posto sulla faccia calda
Stratigrafia impermeabile
alle previste sollecitazioni dell’elemento termoisolante
Insieme costituito da tutti gli
fisiche, meccaniche e chimiche, (quest’ultimo correttamente
elementi o strati primari e
indotte dall’ambiente esterno e calcolato in funzione delle
complementari, costituenti
dall’uso. condizioni d’uso dell’ambiente
la copertura (elemento
Impermeabilizzazione termoisolante, elemento di coperto), avente il fine di
(sistema continuo di tenuta, elemento di protezione limitare l’ingresso del vapore
impermeabilizzazione) se leggera o auto protezione d’acqua all’interno dell’elemento
Opera costituente elemento apportata, ecc.) a esclusione termoisolante del sistema di
continuo di tenuta volta a degli elementi strutturali, copertura.


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