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SCRITTURE

Scuola di drammaturgia, anno 2021

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Scuola frequentata (solo percorsi rilevanti, superiori all’annualità)

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☐ Recitazione + drammaturgia
☐ Regia + drammaturgia
☐ Recitazione e regia + drammaturgia
☐ Danza + drammaturgia
☐ Performance
☐ Drammaturgia + altra forma di scrittura (letteraria, cinematografica ecc.)
☐ Altro

Video di presentazione
Inserire il link a un video di presentazione, lungo non più di due minuti, dal titolo Digressioni… borbottio

https://youtu.be/1s-HlVo0y4g
Progetto
Presentare in forma libera il progetto di uno spettacolo che si vuole realizzare; lunghezza massima 2000
caratteri, spazi inclusi

“LOVEDOWN”- Il testo, il cui titolo nasce grazie al gioco di parole che si crea fondendo
“lockdown”- termine tristemente entrato a far parte del nostro vocabolario quotidiano - con “love”,
è una performance teatrale (composta da un “prequel” interamente danzato ed un monologo che
sarà sia recitato da un’attrice che danzato da due performer) che rappresenta, letteralmente, un
“confinamento dell’amore”: questo non ha nulla a che fare con i divieti che intralciano le coppie di
innamorati, ma riguarda le barriere ben più pericolose che siamo noi stessi ad erigere nei nostri
cuori, impedendo alle altre persone di amarci.
Protagonista (o forse, inerme spettatrice) di questa condizione è una giovane alle prese con i
“fantasmi”- nel vero senso della parola- di una sua recente delusione d’amore. Un amore che era
stato bruscamente troncato non molto tempo prima del famoso 9 marzo 2020, giorno in cui è stato
decretato il “primo” lockdown nazionale. Prima di quella data, la ragazza aveva orgogliosamente
voltato pagina, non dando eccessivo peso alla fine della relazione… oppure, è quello che aveva
semplicemente creduto di provare?
Con l’isolamento forzato, i ricordi felici che affiorano prepotentemente alla memoria e una sincera
preoccupazione per l’amato – in realtà mai dimenticato- l’accompagnano per tutta la durata della
quarantena ed anche oltre, portandola ad avere, in preda alle visioni di un’ipotetica vita di coppia
felice nonostante il periodo particolare, un immaginario vis-à-vis con lui. Un allucinato confronto in
cui è finalmente libera di esprimergli i suoi sentimenti, perché ormai evasa da quelle barricate del
suo cuore da lei stessa impiantate.
Un amato che, tuttavia, non può più cercare, perché anch’egli vittima del medesimo “confinamento
dell’amore”: un “lockdown di sentimenti” fatto di orgoglio, di egoismo, di incomunicabilità ed
insensibilità, i veri “limiti” dell’Amore.

Tematiche del progetto


Indicare il tema o i temi che si vogliono affrontare nel progetto (es. viaggio, sogno, gioco, adolescenza,
giovinezza, maturità, morte, problematiche generazionali, identità, biografia, autobiografia, società, impegno
civile, denuncia, libertà, guerra, memoria, disagio, politica, attualità, storia ecc.)

TEMATICHE: ISOLAMENTO SOCIALE, SOGNO E REALTA’, PASSATO E PRESENTE,


INCOMUNICABILITA’ DI COPPIA, INCAPACITA’ DI AMARE VERAMENTE.
Servendosi delle immagini evocate, “Lovedown” vuole fare della tenerezza–seppur dal retrogusto
amaro- il suo punto di forza, cercando di trarre insegnamento da una delle pagine più buie ed attuali
della nostra Storia e di offrire uno spunto di riflessione sul bisogno di genuinità nei rapporti umani.
Vuole essere un invito a proteggere le relazioni a cui teniamo di più, senza vergognarcene, e
soprattutto a non darle mai per scontate… a ricercare la bellezza e la felicità nelle più piccole cose,
di cui ora riusciamo ad apprezzare il valore per il solo fatto di esserne stati privati. Ma, forse, il
messaggio più importante che intende trasmettere è che la potenza di un sentimento leale e profondo
non conosce “distanziamento sociale” che tenga.
Perché
Ragioni del progetto

La nascita di questo progetto è legata ad un mio vissuto personale, tuttavia è stata fortemente
ispirata dalle mie riflessioni sul periodo storico che stiamo attualmente vivendo. Paradossalmente, la
momentanea sospensione totale di tutte le mie attività artistiche mi ha aiutato nello scrivere questo
testo e nell’idea di “portarlo avanti”, trasformandolo in un pezzo teatrale.
Dal momento che sono sempre stata dell’idea che la funzione del teatro sia, da 3000 anni fa ad oggi,
quella di far riflettere la società attraverso la rappresentazione della stessa, e che anche nelle cose
negative si può sempre ricercare la bellezza, credo (e spero) che da un punto di vista artistico il
COVID-19 e l’impatto che ha avuto non solo sulla sanità pubblica, sull’economia nazionale, sul
mondo dello spettacolo, sulla qualità delle nostre vite, ma anche e soprattutto sui rapporti umani e
sui nostri valori, sia qualcosa da raccontare, non solo alla società del presente che l’ha pienamente
vissuto, ma anche alla società del futuro.
Il mio obiettivo è quello di far entrare lo spettatore in una dimensione onirica pur parlando di
argomenti assolutamente reali, farlo sognare assieme a tutti gli interpreti del brano, coinvolgerlo
quindi non solo emotivamente, ma anche visivamente, per poi “scuoterlo” (un po’come avrebbe
voluto Antonin Artaud col suo “teatro della crudeltà”) con un brusco risveglio, lo stesso da cui sarà
investita l’interprete principale nel momento esatto in cui il performer uomo- protagonista della sua
visione e suo ricordo del passato- abbandonerà il palcoscenico, lasciandola da sola.

Filo narrativo
Storia

Aprile 2020. Una voce mixata di telegiornali e di dirette del premier Giuseppe Conte annuncia la riapertura
ormai prossima di tutte le attività. Gli italiani possono finalmente tornare ad uscire, dopo due mesi di
quarantena preventiva trascorsa nelle loro rispettive abitazioni, dovuta ad una strana malattia che era
degenerata in una vera e propria pandemia mondiale, chiamata “Covid-19”. Tuttavia, non bisogna abbassare
la guardia, in quanto il virus non è stato ancora del tutto debellato.
La giovane Arianna “assiste”, alla stregua di una comune spettatrice a teatro, ad uno spettacolo musicale
danzato che rappresenta la sua storia ormai giunta al termine da alcuni mesi con Federico, guardando la “se’
stessa del passato” interagire con il suo ex (che ancora ama… o meglio, ne ama il ricordo) nelle varie fasi del
loro rapporto, iniziato l’anno precedente: l’innamoramento e la reciproca attrazione iniziale, il consolidarsi
di una quotidianità di coppia, in cui iniziano ad intravedersi i primi problemi e disaccordi che i due ragazzi si
rivelano già da quel periodo incapaci di affrontare, fino ad arrivare al litigio finale che li porterà alla
definitiva separazione.
L’osservazione della ragazza avviene con una certa amarezza, e soprattutto rimpianto.
Vorrebbe cambiare il passato, ma non può. L’unica cosa che le resta da fare, dunque, è sognare: inebriata,
immagina di “parlare” con Federico e di dirgli cosa ancora prova per lui, condividendo - sia con lui che con
l’altra se’ stessa- tutto ciò che avrebbe voluto per entrambi. Assapora un inesistente e reciproco desiderio di
rivedersi durante il periodo di “lockdown” e il momento idilliaco del loro re-incontro dopo due mesi di
isolamento.
Tuttavia, il sogno s’interrompe bruscamente, in quanto il “fantasma” di Federico abbandona il palcoscenico
della sua immaginazione, lasciando l’Arianna “sdoppiata” da sola in scena. La giovane, divisa dal desiderio
di stare ancora con lui e quello di voltare pagina da sola, seppur addolorata e delusa dal risveglio, capisce in
effetti che ciò che deve fare realmente non è immaginare una relazione con una persona del suo passato che
non la vuole più, quanto piuttosto dovrebbe finalmente “lasciarlo andare” per sempre.
Disponibilità rispetto al calendario
Indicare se ci sono date in cui non si potrà essere presenti; saranno solo assenze legate a comprovate
esigenze lavorative che verranno valutate caso per caso

Hai già partecipato al Premio Riccione?


Se sì, indica: l’anno (o gli anni) in cui hai partecipato al concorso; il titolo del testo (o i titoli dei testi) con
cui hai partecipato; se hai raggiunto la finale e/o hai ottenuto dei riconoscimenti

Io sottoscritto/a dichiaro di accettare il regolamento del bando di concorso e autorizzo l’utilizzo dei miei
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