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LA CATENA DELLE ALPI

La catena delle Alpi è una catena montuosa generata dalla collisione e dal successivo moto
orogenetico alla subduzione della placca Africana sotto quella Euroasiatica. Ma per localizzare
geodinamicamente la faglia convergente fra le due placche prese in considerazione bisogna
analizzare la posizione geografica delle catene montuose sulla superficie terrestre.
Le catene da prendere in considerazione sono gli Appennini e le Alpi: la prima si estende dalla
Sicilia alla Liguria passando da sud a nord al centro della penisola italica e la seconda parte dal
confine settentrionale degli Appennini (il Passo dei Giovi) poi curva verso est e continua formando
un arco che oltre all’Italia tocca i confini della Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Slovenia,
Ungheria e Croazia fino al Passo di Vrata (Croazia).
In questo caso la linea di faglia segue le due catene montuose e poi procede verso sud-est per la
costa occidentale della penisola balcanica.
La domanda che sorge spontanea a questo punto è perché non si sono create catene montuose
per tutta la linea di faglia (ovvero nella penisola balcanica e in quella iberica)? La risposta più
plausibile è nella separazione fisica (quindi rottura) della placca Adriatica da quella Africana, che
ha portato la placca Adriatica o Apula o Adria o In a convergere verso la placca Euroasiatica e
quindi a formare le Alpi, grazie anche ad un moto in verso antiorario che è tipico della placca
Africana.
Prima della fine del Cretaceo, ovvero circa 100 migliori di anni fa, la placca Africana aveva un moto
divergente rispetto alla placca Euroasiatica e quindi aveva formato un Oceano chiamato Ligure-
Piemontese che raggiunse i 1000 km di estensione, mentre in seguito cambiò direzione; il ché
chiuse l’Oceano e fece iniziare anche un moto antiorario, che trasmise alla placca Adriatica nel
momento della separazione di essa.

Fra le prove dell’esistenza di questo Oceano è il fatto che sulle cime delle Alpi spesso si possono
trovare rocce basaltiche o metaofioliti, ovvero rocce presenti nei fondali oceanici che sono state
sollevate a quell’altitudine in seguito ai moti orogenetici.
Attualmente i moti della placca Adriatica sono gli stessi del periodo successivo al cretaceo, ovvero
un moto verso nord e un moto circolare antiorario molto meno pronunciato. Questo quindi ci può
aiutare nella previsione dei prossimi movimenti, ovvero possiamo prevedere che le Alpi sono
ancora in sollevamento e lo saranno finché la placca Adriatica non invertirà la sua convergenza (in
divergenza), inoltre la forte sismicità e presenza di vulcani nella zona meridionale dell’Italia è
un’ulteriore prova del moto circolare antiorario della placca.
Oggi dello scontro tra Africa ed Europa
rimane nelle Alpi una serie di faglie
chiamata Linea Insubrica che separa due
catene alpine che si sono propagate in
senso opposto. Infatti a nord della Linea
Insubrica le Alpi vergono verso Nord
(Europa) e sono raggruppate nei domini
Elvetico (sul quale si sovrappone il dominio
Pinnidico) e Austroalpino, mentre a sud di
essa vergono verso sud e fanno parte del
domino Sudalpino; per questo motivo le
Alpi è una catena a doppia vergenza. Per contestualizzare il discorso occorre sapere che la linea
Insubrica inizia in Piemonte, attraversa la Lombardia passando per la Valtellina, prosegue nella
zona del Tonale fino ad arrivare alla Val Pusteria.
Nella catena alpina si trovano 82 vette con altitudine superiore ai 4 mila metri slm:
1 - Gruppo degli Ecrins: 2 Francia
1 Barre des Ecrins 4101 m
2 Dôme de Neige des Ecrins 4015 m
2 - Gruppo del Gran Paradiso: 1 Valle d’Aosta (IT)
1 Gran Paradiso 4061 m
3 - Gruppo del Monte Bianco: 28 Francia/Valle d’Aosta (IT)
1 Aiguille de Bionnassay 4052 m
2 Dôme du Goûter 4304 m
3 Mont Blanc / Monte Bianco 4807 m
4 Monte Bianco di Courmayeur 4748 m
5 Picco Luigi Amedeo 4470 m
6 Mont Brouillard 4068 m
7 Punta Baretti 4013 m
8 Grand Pilier d'Angle 4223 m
9 Aiguille Blanche de Peutérey 4114 m
10 Mont Maudit 4465 m
11 Mont Blanc du Tacul 4248 m
12 L'Isolée 4114 m
13 Pointe Carmen 4109 m
14 Pointe Médiane 4097 m
15 Pointe Chaubert 4074 m
16 Corne du Diable 4064 m
17 Dente del Gigante/Dent du Géant 4014 m
18 Aiguille de Rochefort 4001 m
19 Dôme de Rochefort 4015 m
20 Punta Margherita 4065 m
21 Punta Elena 4045 m
22 Punta Croz 4110 m
23 Punta Whymper 4184 m
24 Punta Walker 4208 m
25 Les Droites 4000 m
26 Aiguille du Jardin 4035 m
27 Grande Rocheuse 4102 m
28 Aiguille Verte 4122 m
4 - Alpi Pennine: 41 Svizzera
1 Combin de Valsorey 4184 m
2 Combin de Grafeneire 4314 m
3 Combin de la Tsessette 4141 m
4 Dent d'Hérens 4171 m
5 Monte Cervino/Matterhorn 4478 m
6 Dent Blanche 4357 m
7 Bishorn 4153 m
8 Weisshorn 4506 m
9 Ober Gabelhorn 4063 m
10 Zinalrothorn 4221 m
11 Breithorn W Occidentale 4164 m
12 Breithorn Centrale 4160 m
13 Breithorn E Orientale 4141 m
14 Breithomzwillinge E / Gemello del Breithorn orient 4106 m
15 Roccia Nera 4075 m
16 Pollux / Polluce 4091 m
17 Castor / Castore 4228 m
18 Lyskamm W / Lyskamm occidentale 4481 m
19 Lyskamm E / Lyskamm orientale 4527 m
20 Punta Giordani 4046 m
21 Piramide Vincent 4215 m
22 Corno Nero 4322 m
23 Ludwigsöhe 4341 m
24 Parrotspitze / Punta Parrot 4432 m
25 Signalkuppe / Punta Gnifetti 4554 m
26 Zumsteinspitze / Punta Zumstein 4563 m
27 Dufourspitze / Punta Dufour 4634 m
28 Nordend 4609 m
29 Strahlhorn 4190 m
30 Rimpfischhorn 4199 m
31 Allalinhorn 4027 m
32 Alphubel 4206 m
33 Täschhorn 4491 m
34 Dom 4545 m
35 Lenzspitze 4294 m
36 Nadelhorn 4327 m
37 Steknadelhorn 4241 m
38 Hohbärghorn 4219 m
39 Dirruhorn 4035 m
40 Weissmies 4023 m
41 Lagginhorn 4010 m
5 - Alpi Bernesi: 9 Svizzera
1 Aletschhorn 4195 m
2 Jungfrau 4158 m
3 Mönch 4099 m
4 Gross Fieschehorn 4049 m
5 Hinter Fieschehorn 4025 m
6 Gross Grünhorn 4043 m
7 Finsteraarhorn 4274 m
8 Schreckhorn 4078 m
9 Lauteraarhorn 4042 m
6 - Gruppo del Bernina: 1 Svizzera
1 Piz Bernina 4049 m

Il Monte Bianco è il massiccio più alto della catena alpina e quindi una delle 7 vette più alte del
mondo, infatti ha un’altezza massima di 4.808,72 m slm. Si trova nel confine fra l’Italia e la Francia
e fa parte delle Alpi Graie.
La prima ascensione risale l’8 Agosto 1786 alle 18:23, compiuta dal medico Paccard e il cercatore
di cristalli Balmat spinti dallo scienziato De Saussure e dal suo premio di 3 ghinee a chi lo avesse
scalato. Ovviamente precedentemente ci sono stati molti vani tentativi di scalarlo, soprattutto per
le temperature troppo basse. Sulla vetta i due uomini rimasero 34 minuti per verificare la
pressione atmosferica con il barometro di Torricelli. Quest’ascensione ha avuto un’importanza
storico scientifica immensa, anche perché in seguito lo stesso De Saussure volle scalare il Monte
Bianco con un piccolo laboratorio scientifico portatile e una squadra di 18 persone equipaggiate
per verificare importanti teorie scientifiche che ancora non erano mai state accertate.
Le vie alpinistiche sono numerose nel massiccio del Monte Bianco con diversi gradi di difficoltà e
negli ultimi anni è sempre più famosa e gettonata la salita in elicottero e la discesa sugli sci. Altra
metà di molti turisti è la celebre funivia panoramica SkyWay Monte Bianco. Le scalate del Monte
Bianco accompagnate da guide alpine hanno prezzi che vanno dai 600€ ai 1700€ a testa e possono
essere organizzate per 1 o 2 scalatori amatoriali accompagnati da una guida alla volta (il prezzo
non comprende vitto, alloggio, impianti o extra vari). Le vie normali sono piuttosto semplici ed
economiche rispetto ad altre montagne come può essere il Cervino, che costa minimo il doppio e
viene richiesta una preparazione fisica molto più alta rispetto alla scalata del Monte Bianco.
Bibliografia
Digilands
Liceo Canova
Caicsc
Union Internationale des Association d’Alpinisme
Mountain Evolution
Società Guide Alpine Courmayeur
Isprambiente
Mattia Maroncelli

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