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11. Acque 18
11.1 Legge federale del 24 gennaio 1991 sulla protezione delle acque (LPAc), RS 814.20 18
11.2 Ordinanza del 28 ottobre 1998 sulla protezione delle acque (OPAc), RS 814.201 19
11.3 Ordinanza del 1° luglio 1998 contro l’inquinamento delle acque con liquidi nocivi (Oliq), RS 814.202 19
12. Natura e paesaggio 20
12.1 Legge federale del 1° luglio 1966 sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN), RS 451 20
12.2 Ordinanza del 16 gennaio 1991 sulla protezione della natura e del paesaggio (OPN) RS 451.1 21
12.3 Ordinanza del 10 agosto 1977 riguardante l’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali (OIFP), RS
451.11 21
13. Foreste 22
13.1 Legge federale del 4 ottobre 1991 sulle foreste (Legge forestale, LFo), RS 921.0 22
14. Pianificazione del territorio 22
14.1 Legge federale del 22 giugno 1979 sulla pianificazione del territorio (Legge sulla pianificazione del territorio, LPT),
RS 700 22
15. Circolazione stradale 23
15.1 Legge federale del 19 dicembre 1958 sulla circolazione stradale (LCStr) , RS 741.01 23
15.1.1 Ordinanza del 17 aprile 1985 concernente il trasporto di merci pericolose su strada (SDR) , RS 741.621 23
15.1.2 Ordinanza del 15 giugno 2001 sugli addetti alla sicurezza per il trasporto di merci pericolose su strada, per
ferrovia e per via navigabile (Ordinanza sugli addetti alla sicurezza, OSAS), RS 741.622 23
15.1.3 Autorizzazione per l'accesso alla professione di trasportatore su strada e informazioni suppelemntari per il
collaudo di veicoli 24
16. Energia 27
16.1 Legge del 26 giugno sull'energia (LEne) 1998, RS 730.0 27
16.2 Ordinanza del 7 dicembre 1998 sull'energia (OEn), RS 730.01 27
17. Imposte / tasse 28
17.1 Legge federale dell'8 ottobre 1999 sulla riduzione delle emissioni di CO2 (Legge sul CO2), RS 641.71 28
17.1.1 Direttiva sui provvedimenti volontari per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 nel settore
dell'industria, dell'artigianato e dei servizi, 8 giugno 2001 28
Principio di causalità
Le spese delle misure prese sono a carico di chi ne è le causa.
(art. 2 [Generale], art. 32, art. 32a ed art. 32d [Rifiuti e siti inquinati]; cfr. anche art. 48 [Tasse per "autorizzazioni, controlli e
servizi speciali secondo la presente legge"]).
Tasse d'incentivazione
Introduzione di tasse d'incentivazione contro l'inquinamento atmosferico.
(art. 35a – 35c).
Collaborazione
Collaborazione fra autorità ed organizzazioni economiche e possibilità di delega di compiti relativi
all’esecuzione della legge a corporazioni di diritto pubblico o a privati.
(art. 41a); (art. 43).
Regolamentazione
Le disposizioni di applicazione delle norme di diritto materiale della LPAmb sono, se non del tutto
almeno in parte, talmente esigue da necessitare il varo di ordinanze specifiche al fine di una loro
corretta esecuzione.
Ordinanze di applicazione emanate dal Consiglio federale, in ordine cronologico: OIAt, Osost, O suolo, OTRS, OIF, OEIA,
ODO, OIB, OTR, OPIR, ordinanza sugli stimoli sonori ed i raggi laser, OCOV, OHEL, ORSAE, OSiti, OEDA e OIConf.
2.2.2 Comunicazione no. 14 concernente l'OIAt "Sili di ghiaia, cave e impianti simili"
Esecuzione delle esigenze secondo l'OIAt a complemento della Direttiva aria cantieri.
http://www.umwelt-schweiz.ch/imperia/md/content/luft/fachgebiet/i2/industrie/LRV_14_i.pdf
2.3.2 Ordinanza del 12 novembre 1997 relativa alla tassa d'incentivazione sull'olio da
riscaldamento «extra leggero» con un tenore di zolfo superiore allo 0,1 per cento
(OHEL) RS 814.019.
La tassa è versata da chi importa oppure produce o estrae sul territorio svizzero olio da riscaldamento
«extra leggero» (HEL) con un tenore di zolfo superiore allo 0,1 (% massa). La tassa ammonta a fr.
12.- per tonnellata di HEL, ed il ricavato è restituito alla popolazione per il tramite del premio della
cassa malati.
Indicazione: il passaggio all’olio con basso tenore di zolfo è già a buon punto.
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.019.it.pdf
5.2.1 Serie di quaderni ambiente no. 245 Sostanze pericolose per l'ambiente, prodotti
per l'edilizia e additivi in Svizzera, 1999.
In tedesco
http://www.umwelt-schweiz.ch/imperia/md/content/stobobio/stoffe/6.pdf
7. Rifiuti
7.1 Indicazioni specifiche della LPAmb
"Per rifiuti si intendono le cose mobili delle quali il detentore si libera o che devono essere smaltite
nell’interesse pubblico." Così recita il cpv. 6 dell'art. 7 LPAmb. Lo smaltimento dei rifiuti comprende il
loro riciclaggio o deposito definitivo nonché le operazioni preliminari di raccolta, trasporto, deposito
provvisorio e trattamento. Per trattamento si intende qualsiasi modificazione fisica, biologica o
chimica dei rifiuti (cpv. 6bis).
Il primo articolo (art. 30) del capitolo 4 della LPAmb dedicato ai rifiuti elenca, in ordine di priorità, tre
principi relativi al comportamento da tenere. La produzione di rifiuti deve essere prevenuta nella
misura del possibile (cpv. 1). Nella misura del possibile, i rifiuti devono essere riciclati (cpv. 2). Essi
devono essere smaltiti in modo rispettoso dell’ambiente e, per quanto possibile e ragionevole, entro il
territorio nazionale (cpv. 3).
I rifiuti non possono essere inceneriti fuori degli impianti; fa eccezione l’incenerimento di rifiuti naturali
provenienti dai boschi, dai campi e dai giardini, se non ne risultano immissioni eccessive (art. 30c,
cpv. 2). I rifiuti possono essere depositati definitivamente soltanto in discarica (art. 30e, cpv.1).
La prima frase del cpv. 1 dell'art. 30f affida al Consiglio federale il compito di emanare prescrizioni sul
traffico di rifiuti il cui smaltimento conforme alle esigenze ecologiche richiede misure particolari (rifiuti
speciali). Tale capoverso comprende poi direttive puntuali, in particolare in merito all'importazione,
l'esportazione ed il transito dei rifiuti.
Chi intende sistemare o gestire una discarica dev’essere in possesso di un’autorizzazione del
Cantone; questa gli è accordata soltanto se dimostra che la discarica è necessaria (art. 30e cpv. 2). Il
Consiglio federale emana prescrizioni tecniche e organizzative sugli impianti per lo smaltimento dei
rifiuti (art. 30h). I Cantoni elaborano un piano di gestione dei rifiuti. In particolare determinano il loro
fabbisogno di impianti per i rifiuti, evitano le sovraccapacità e stabiliscono l’ubicazione di tali impianti
(art. 31). I Cantoni collaborano fra loro in materia di pianificazione della gestione dei rifiuti e di
smaltimento (art. 31a).
Per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti è previsto che i Cantoni debbano provvedere per quelli
urbani (art. 31b), mentre il detentore è responsabile per lo smaltimento degli altri rifiuti (art. 31c).
Sono previste le condizioni quadro per il finanziamento dei compiti legati allo smaltimento dei rifiuti:
quale regola generale è definito il principio di causalità (art. 32); l'art. 32a concerne i rifiuti urbani, l'art.
32a bis la tassa di smaltimento anticipata, mentre le garanzie che deve fornire chi gestisce o intende
gestire una discarica per la copertura dei costi relativi alla chiusura, agli interventi ulteriori ed al
risanamento, sono indicate nell'art. 32b.
L'ultima parte del capitolo rifiuti è dedicata al risanamento dei siti inquinati: "I Cantoni provvedono
affinché le discariche e gli altri siti inquinati da rifiuti vengano risanati, se tali discariche o siti sono
all’origine di effetti nocivi o molesti oppure se esiste il pericolo concreto che tali effetti si producano"
art. 32c cpv. 1). Viene ribadito il principio di causalità: "colui che inquina si assume le spese del
risanamento" (art. 32d cpv. 1). A tale riguardo si distingue fra colui che ha reso necessario il
risanamento a causa del suo comportamento e che deve sopportare in primo luogo le spese, e colui
7.2 Ordinanza tecnica del 10 dicembre 1990 sui rifiuti (OTR), RS 814.600
I Cantoni provvedono affinché i rifiuti urbani, compostabili, speciali ed edili siano trattati (art. 6 – 9). È
sancito l'obbligo di bruciare in impianti idonei i rifiuti urbani, i fanghi di depurazione, le parti
combustibili dei rifiuti edili nonché gli altri rifiuti combustibili, nella misura in cui non possono essere
riciclati. Se ecologico, è ammesso anche un trattamento con altri procedimenti termici (art. 11). È pure
sancito il divieto di mischiare i rifiuti (art. 10).
L'art. 9 (rifiuti edili) statuisce il divieto di mischiare rifiuti speciali con altri rifiuti e sancisce l'obbligo, sui
cantieri, di separare gli altri rifiuti nel modo seguente:
a. materiale di scavo e di sgombero non inquinato;
b. rifiuti che possono essere depositati senza ulteriore trattamento in una discarica per materiali inerti;
c. rifiuti combustibili come legno, carta, cartone e materie plastiche;
d. altri rifiuti.
In questo contesto si inserisce il Concetto multibenne (CMB) della SSIC.
L'obbligo di riciclare determinati rifiuti è prescritto nell'art. 12 e segg., in particolare nei confronti degli
esercenti di aziende industriali, artigianali o di prestazione di servizi. Disposizioni sulle modalità di
pianificazione da parte dei Cantoni per quanto concerne l'obbligo di definire le ubicazioni degli
impianti ed i comprensori di raccolta sono contenute nell'articolo 15 e segg.
Chi intende gestire una discarica deve essere titolare di un’autorizzazione di gestione rilasciata dal
Cantone (art. 21 e in particolare art. 24 e segg.). Tipi autorizzati di discariche (art. 22) e specifiche sui
rifiuti ammessi (allegato 1; vedi anche art. 32). Il Cantone deve allestire un elenco delle discariche
(art. 23). Requisiti per l'ubicazione, la sistemazione e la chiusura delle discariche (art. 30 e segg. e
allegato 2). Le prescrizioni per i depositi intermedi sono contenute nell'art. 37, mentre quelle relative
agli impianti di incenerimento negli art. 38 e segg. e per i grandi impianti di compostaggio negli art. 43
e segg.
L'obbligo di sorveglianza dei diversi impianti è disciplinato dagli art. 28, 42 e 45.
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.600.it.pdf
7.2.1 Direttiva per il riciclaggio di rifiuti edili minerali (materiale bituminoso e non
bituminoso di demolizione delle strade, calcestruzzo di demolizione e materiali
minerali non separati (Direttiva rifiuti edili minerali) del luglio 1997
(VU-3001-D o F)
La direttiva contiene le definizioni dei rifiuti edili minerali, indicazioni su come procedere alla
separazione degli stessi ed alla loro dichiarazione, su come vanno trattati così come le qualità
richieste per il loro riciclaggio. Inoltre vengono fornite informazioni sulle installazioni destinate al
riciclaggio (trattamento), sui depositi provvisori e sulle aree di stoccaggio, così come indicazioni sui
controlli e sui documenti necessari.
7.2.4 Direttiva "Masse di sigillatura dei giunti contenenti PCB", anno 2003 (VU-4013-I)
La direttiva tratta in particolare le precauzioni da prendere in presenza di costruzioni realizzate fra il
1955 ed il 1975, che potrebbero presentare dei giunti sigillati con materiali contenenti PCB. Sono
anche descritte le procedure da adottare per un corretto smaltimento.
http://www.umwelt-schweiz.ch/buwal/shop/files/pdf/phpI6nUdF.pdf
7.3 Ordinanza del 12 novembre 1986 sul traffico deI rifiuti speciali
(OTRS), RS 814.610
Contiene le disposizioni esecutive previste dall'art. 30f LPAmb e nel contempo rende operativi gli
accordi internazionali sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi (Convenzione di
Basilea del 1989).
Definizione del concetto di rifiuto speciale (art. 1 Campo d'applicazione del capitolo ”Disposizioni
generali") in forma di rimando all'allegato 2.
Obbligo per il fornitore di rifiuti di accertare, prima della consegna, l'eventuale presenza di rifiuti
speciali (art. 3) e in caso di esportazione di notificarli alle competenti autorità (art. 9 e segg.).
Premesse per poter eseguire il trasporto (art. 13 e segg.), obbligo di autorizzazione per il destinatario
(art. 16 e segg.), promessa di prendere in consegna rifiuti speciali provenienti dall'importazione (art.
24 e segg.) e obbligo di dichiarazione per il transito (art. 27 e segg.)
Il capitolo "Autorità e procedura" (art. 29 e segg.) tratta del rilascio dell'autorizzazione cantonale
obbligatoria per poter accettare rifiuti speciali e della verifica delle notifiche d'esportazione da parte
dell'Ufficio federale.
L'ordinanza sul traffico dei rifiuti speciali è attualmente soggetta a una revisione totale. La nuova
ordinanza sarà denominata ordinanza sul traffico dei rifiuti .
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.610.it.pdf
7.4 Ordinanza del 26 agosto 1998 sul risanamento dei siti inquinati
(Ordinanza sui siti contaminati, OSiti), RS 814.680
Ordinanza di applicazione in relazione all'art. 32c LPAmb.
Detta ordinanza stabilisce che "i siti contaminati sono siti inquinati che devono essere risanati" (art. 2
cpv. 3, in relazione ai cpv. 1 e 2). Disciplina (art. 5 – 15) i procedimenti per la compilazione e la tenuta
del catasto, per la valutazione della necessità della sorveglianza e del risanamento; fissa gli obiettivi e
l'urgenza del risanamento e definisce i provvedimenti di risanamento (art. 16 e segg.).
Stabilisce anche le condizioni per la costruzione e/o la trasformazione di edifici e impianti su siti
inquinati (art. 3)
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.680.it.pdf
7.5 Ordinanza del 5 aprile 2000 sulla tassa per il risanamento dei siti
contaminati (OTaRSi), RS 814.681
Di rilievo per i gestori di discariche e per i proprietari di un sito inquinato se non esiste più o non è più
rintracciabile chi ha causato l'inquinamento.
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.681.it.pdf
8.2.1 Direttiva sul materiale di scavo dei binari (anno 2002) e norma VSS SN 671562
Di rilievo per i lavori di scavo sui binari. Sono descritti i prelievi di prove, il trattamento e lo
smaltimento della ghiaia, cono senza la presenza ditraversine di legno. Sono inoltre indicati alcuni
diagrammi di flusso per la scelta dei procedimenti appropiati in condizioni diverse.
http://www.bav.admin.ch/download/i/gleis 191.pdf
9.2 Ordinanza del 27 febbraio 1991 sulla protezione contro gli incidenti
rilevanti (OPIR), RS 814.012
È la trasposizione pratica dell'art. 10 LPAmb e comprende anche la protezione delle acque. Si basa
sul principio della responsabilità individuale controllata dall'autorità. Campo d’applicazione (art. 1):
aziende nelle quali i quantitativi soglia, ai sensi dell’allegato 1.1, per le sostanze, i prodotti o i rifiuti
speciali sono superati; aziende in cui viene eseguita un’attività con microrganismi geneticamente
modificati o patogeni (allegato 1.2); gli impianti ferroviari mediante i quali sono trasportate o
trasbordate merci pericolose, le strade di grande transito e i trasporti sul fiume Reno.
Esempi di quantitativi soglia per sostanze e prodotti:
Olio da riscaldamento 500'000 kg
Sostanze esplosive 2'000 kg
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.012.it.pdf
Definizione nell'allegato di 70 tipi d'impianti assoggettati all'EIA, classificati nelle seguenti categorie:
trasporti, energia, costruzioni idrauliche, smaltimento dei rifiuti, costruzioni e impianti militari, sport /
turismo / tempo libero, industria, altri impianti (quali, ad esempio, i grandi progetti di bonifica fondiaria)
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.011.it.pdf
11. Acque
11.1 Legge federale del 24 gennaio 1991 sulla protezione delle acque
(LPAc), RS 814.20
Detta legge è applicata a tutte le acque, superficiali o sotterranee (art. 2), tenendo presente che fanno
parte delle acque superficiali anche l’acqua, l’alveo, con fondali e scarpate, compresi i loro
insediamenti animali e vegetali (art. 4).
Lo scopo della LPAc è di proteggere le acque da effetti pregiudizievoli (art. 1 prima frase) e quindi di
prevenirli e/o di eliminarli. L'obbligo di diligenza (art. 3) implica l'applicazione degli articoli da 6 a
44LPAc. La legge si propone di preservare la salute dell’uomo, degli animali e delle piante, garantire
l’approvvigionamento idrico, promuovere un uso parsimonioso dell’acqua potabile ed industriale,
conservare i biotopi naturali per la fauna e la flora indigene, conservare le acque ittiche,
salvaguardare le acque come elementi del paesaggio, garantire l’irrigazione agricola, permettere l’uso
delle acque a scopo di svago e di ristoro e garantire la funzione naturale del ciclo idrologico.Essa
comprende i capitoli ”Salvaguardia della qualità delle acque” (art. 6-28), ”Mantenimento di adeguati
deflussi residuali” (art. 29–36) e ”Prevenzione di altri effetti pregiudizievoli alle acque” (art. 37–44).
La sezione ”Immissione, introduzione e infiltrazione di sostanze" (art. 6 – 9) si basa sul principio che è
vietato introdurre direttamente o indirettamente o lasciare infiltrarsi nelle acque sostanze che possono
inquinarle. Le acque di scarico inquinate devono essere trattate. Possono essere immesse o lasciate
infiltrare nelle acque solo con il permesso dell’autorità cantonale. Il Consiglio federale fissa
nell'ordinanza i presupposti per l'autorizzazione e le esigenze relative alla qualità delle acque
superficiali e di quelle sotterranee. Per le acque di scarico non inquinate la LPAc pone il principio del
primato dell'infiltrazione, rispetto all'immissione, soggetta ad autorizzazione. Obbligo per i Cantoni
della pianificazione dello smaltimento delle acque di scarico.
La legge fissa le premesse relative all’evacuazione delle acque di scarico per l’ottenimento di
permessi di costruzione secondo il principio che è vietato edificare costruzioni nuove o riattate dove
non è possibile un trattamento idoneo delle acque di scarico (art. 17 e segg.).
Nella sezione dedicata alle "Esigenze concernenti i liquidi inquinanti" (art. 22 – 26), dei quali fanno
parte, oltre all'olio da riscaldamento e la benzina, anche liquidi con sostanze chimiche, si trovano le
disposizioni per il deposito ed il trasbordo (base legale dell'ordinanza contro l'inquinamento delle
acque con liquidi nocivi Oliq) così come il divieto di depositare simili liquidi in caverne-serbatoio, se
rischiano di entrare in contatto diretto con l’acqua di falda.
Gli art. 37 – 44 trattano della "Prevenzione di altri effetti pregiudizievoli alle acque". Vi sono
contemplate le regole restrittive in merito agli interventi nei fiumi e riali con arginature, correzioni,
copertura e messa in galleria, e vi è stabilito il principio di divieto di introdurre sostanze solide nei
laghi (anche se non possono inquinare l'acqua). Sono inoltre definite le condizioni per l'estrazione di
ghiaia e sabbia e altro materiale, fermo restando l'obbligo di possedere un'autorizzazione, finalizzata
a proteggere la falda freatica da influssi negativi. La legge fissa poi le misure che i Cantoni devono
adottare per proteggere a lungo termine le falde sotterranee.
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/814.20.it.pdf
11.3 Ordinanza del 1° luglio 1998 contro l’inquinamento delle acque con
liquidi nocivi (Oliq), RS 814.202
Classificazione dei liquidi che possono inquinare le acque in due classi a seconda della loro nocività
per l'uomo, gli animali e le piante, della loro biodegradabilità e della loro bioaccumulazione così come
altre proprietà fisiche (art. 3 in relazione all'art. 2 cpv. 1).
Fissa le esigenze per gli impianti per il deposito ed il trasbordo di combustibili e carburanti liquidi e di
prodotti chimici liquidi; le installazioni situate in zone particolarmente sensibili quali le zone di
protezione delle acque sotterranee sono soggette a esigenze più restrittive (art. 4, 5 e segg.); sono
definite misure supplementari per i circuiti termici (art. 8, applicabile alle pompe di calore). Salvo
eccezioni, queste installazioni sono soggette ad autorizzazione (art. 10). I Cantoni tengono un registro
delle installazioni soggette ad autorizzazione (art. 12). Prescrizioni relative all'esercizio, alla revisione
ed al controllo delle installazioni (art. 13 e segg.).
Se per il deposito in cantiere di liquidi nocivi per le acque vengono impiegati contenitori trasportabili,
container o serbatoi di mezzi di trasporto, sono da prendere le misure necessarie per garantire che
non ci siano fughe, per poter riconoscere facilmente le eventuali perdite e per poterle trattenere (art. 5
– 7). I serbatoi di cantiere devono essere autorizzati conformemente all'art. 10. I loro proprietari
devono contattare l'ufficio di protezione delle acque del Cantone di domicilio, annunciando la
posizione del serbatoio (art. 10). I serbatoi di cantiere devono situarsi su un terreno portante e
resistente al gelo, al di fuori delle zone di protezione delle acque e installati per un tempo limitato.
12.2 Ordinanza del 16 gennaio 1991 sulla protezione della natura e del
paesaggio (OPN) RS 451.1
L'art. 13 stabilisce il principio secondo il quale la protezione della flora e della fauna indigene deve
essere raggiunta, se possibile, per mezzo di un adeguato sfruttamento agricolo e forestale del loro
spazio vitale. Assicurare la sopravvivenza della flora e della fauna selvatiche indigene, in particolare
unitamente alla compensazione ecologica e altre misure (art. 14 e segg.). Partecipazione della
Confederazione ai costi di protezione e manutenzione dei Cantoni (art. 17 e segg., art. 22 cpv. 3 e 4).
Lista dei tipi di ambienti naturali giusta l’allegato 1 (art. 14 cpv. 3), lista delle piante selvatiche protette
delle specie designate nell’allegato 2 (art. 20 cpv. 1), lista delle specie di animali protette designate
nell’allegato 3 (art. 20 cpv. 2) oltre a quelle menzionate nella legge sulla caccia (LCP), lista delle
specie vegetali e animali contemplate nell’allegato 4 per le quali i Cantoni disciplinano la protezione
adeguata (art. 20 cpv. 4).
http://www.admin.ch/ch/i/rs/4/451.1.it.pdf
15.1.2 Ordinanza del 15 giugno 2001 sugli addetti alla sicurezza per il trasporto di merci
pericolose su strada, per ferrovia e per via navigabile (Ordinanza sugli addetti
alla sicurezza, OSAS), RS 741.622
La presente ordinanza disciplina la designazione, i compiti, la formazione e l’esame delle persone
incaricate di minimizzare i rischi che possono risultare per le persone, le cose e l’ambiente dalle
operazioni di imballaggio, riempimento, spedizione, carico, trasporto o scarico di merci pericolose (art.
1).
Si applica alle imprese che trasportano merci pericolose su strada, per ferrovia o per via navigabile o
che, in questo contesto, effettuano operazioni di imballaggio, riempimento, spedizione, carico o
scarico (art. 2).
Quali merci pericolose nelle imprese sono da considerare ad esempio gli esplosivi, gas, sostanze
infiammabili liquide e solide, sostanze irritanti. Una lista dettagliata si trova nell’Accordo europeo del
30 settembre 1957 relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose (ADR).
Nell'allegato dell'ordinanza sono elencati i quantitativi ammessi per unità di trasporto.
Chi è esentato?
Le imprese che trasportano merci pericolose su strada, ferrovia o battello non devono designare un
addetto alla sicurezza se la quantità massima autorizzata per unità di trasporto non supera i valori
massimi ammissibili secondo la tabella dei limiti liberi. Due esempi di esenzione:
a) il trasporto di merce pericolosa quando il limite dei quantitativi massimi autorizzati per unità di
trasporto, chiamato anche limite libero, non è superato; valori limite 0, 20, 333, 1000 per merci
pericolose;
b) il trasporto effettuato in caso d'urgenza di merci pericolose per salvare vite umane o proteggere
l'ambiente, a condizione che le misure in vista di assicurare un trasporto in tutta sicurezza siano
prese integralmente.
Chi non è esentato?
Le imprese che trasportano merci pericolose devono designare un addetto alla sicurezza se la
quantità massima autorizzata per unità di trasporto supera i valori massimi ammissibili secondo la
tabella.
17.2 Legge federale 19 dicembre 1997 concernente una tassa sul traffico
pesante commisurata alle prestazioni (Legge sul traffico pesante,
LTTP), RS 641.81
La tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni deve far sì che, a lungo termine, il traffico
pesante copra i costi d’infrastruttura ad esso imputabili e quelli a carico della collettività, in quanto
esso non compensi già tali costi con altre prestazioni o tasse (art. 1 cpv. 1). Nel contempo tale tassa
si prefigge di migliorare le condizioni quadro della ferrovia sul mercato dei trasporti e di incrementare
il trasporto delle merci per ferrovia (art.1 cpv. 2): in questo senso si tratta di una tassa
d'incentivazione. La LTTP ha anche la funzione di compensare gli effetti provocati dal traffico delle 40
tonnellate.
La tassa viene riscossa sugli autoveicoli pesanti, inclusi i rimorchi, e sui torpedoni (svizzeri ed esteri)
(art. 3). Essa è calcolata in base al peso totale massimo autorizzato del veicolo e ai chilometri
percorsi (art. 6).
Il ricavato della tassa è assegnato per un terzo dell'importo netto ai Cantoni, il rimanente alla
Confederazione. È una tassa vincolata agli scopi. Infatti, la Confederazione impiega la sua quota in
particolare per finanziare i grandi progetti ferroviari, mentre i Cantoni la impiegano per compensare i
costi non coperti del traffico stradale da essi sopportati (art. 19).
http://www.admin.ch/ch/i/rs/6/641.81.it.pdf
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18. Commercio dei veleni
18.1 Legge federale del 21 marzo 1969 sul commercio dei veleni (Legge
sui veleni) (stato 24 dicembre 1998), RS 813.0
Il commercio dei veleni soggiace alle disposizioni di questa legge (art. 1 cpv. 1).
Restano riservate le disposizioni federali e cantonali sui medicamenti come anche sul commercio
delle derrate alimentari e degli oggetti d’uso e consumo (art. 1 cpv. 4).
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/813.0.it.pdf
18.1.1 Ordinanza del 19 settembre 1983 sui veleni (OV) (stato 2 luglio 2002), RS 813.01
Questa ordinanza si prefigge (art. 1):
a. di evitare che i veleni mettano in pericolo la vita umana o danneggino animali che non vanno
combattuti;
b. di promuovere la consulenza in materia di commercio dei veleni onde prevenire ed eliminare
avvelenamenti;
c. di migliorare l’informazione al fabbricante, al fornitore e al consumatore sulla pericolosità dei veleni
e contribuire così all’impiego di prodotti meno pericolosi.
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/813.01.it.pdf
18.1.2 Ordinanza del 9 novembre 1998 sulle schede di dati di sicurezza per veleni e
sostanze pericolose per l’ambiente (stato 12 gennaio 1999), RS 813.013.4
Tale ordinanza disciplina il contenuto e la forma delle schede di dati di sicurezza relative a veleni e
sostanze pericolose per l’ambiente forniti a utilizzatori professionali e disciplina inoltre le eccezioni
all’obbligo di redazione e di fornitura della schede di dati di sicurezza (art. 1).
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/813.013.4.it.pdf
18.1.3 Ordinanza del 23 dicembre 1971 sul divieto di sostanze tossiche (stato 10
novembre 1998), RS 813.39
L’ordinanza contiene l'elenco delle sostanze tossiche vietate.
http://www.admin.ch/ch/i/rs/8/813.39.it.pdf
Nessuna lista disponibile. Un estratto (3 pagine) dell'indice della raccolta cantonale delle leggi è
ottenibile gratuitamente al seguente indirizzo:
Sezione della protezione dell'aria, dell'acqua e del suolo
Via Carlo Salvioni 2a
6501 Bellinzona
Tel. 091/814 37 34
Fax 091/814 37 36
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