Sei sulla pagina 1di 51

Manuale dello

svezzamento
dai 6 ai 12 mesi
Ricette e suggerimenti per un corretto svezzamento

Francesca Giopp
Nutrizionista e ricercatrice, Università di Parma
Francesca.giopp@gmail.com

Per Madegus s.r.l.


Spin-off dell’Università di Parma
info@madegus.com
www.madegus.com
Indice

1 Introduzione ................................................................................ 3

1.1 L’educazione al gusto comincia nella pancia della mamma . 5

1.2 Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia (6-

12 mesi) ......................................................................................... 8

1.3 Acqua .................................................................................... 9

1.4 I rischi dello svezzamento ..................................................... 9

1.5 Uso del sale e suggerimenti ................................................ 11

1.6 Proteine e lipidi: la composizione della pappa .................... 12

2 La prima pappa – 6 mesi .......................................................... 15

2.1 La preparazione del brodo .................................................. 16

2.2 Gli ingredienti ...................................................................... 17

2.3 Il procedimento ................................................................... 17

2.4 Conservazione..................................................................... 17

2.5 Gli altri pasti ........................................................................ 18

2.6 Ricette ................................................................................. 19

1
3 Il formaggio ............................................................................... 21

3.1 Ricette ................................................................................. 23

4 I legumi e i cereali ..................................................................... 26

4.1 Ricette ................................................................................. 28

5 Il pesce e l’uovo ........................................................................ 32

5.1 Ricette ................................................................................. 34

6 Alimentazione 9-12 mesi .......................................................... 38

6.1 La scelta degli alimenti ........................................................ 39

6.2 Frequenze di consumo e porzioni ....................................... 41

6.3 La distribuzione dei pasti .................................................... 41

6.4 Ricette ................................................................................. 44

7 Bibliografia ................................................................................ 49

2
1 Introduzione

Solitamente, per i primi 6 mesi di allattamento, il latte è in grado di

soddisfare tutte le esigenze del lattante. Tuttavia, il timing del

“divezzamento” o dell’alimentazione complementare, non è

uguale per tutti ma dipende da numerose variabili individuali: per

esempio alcune specifiche richieste nutrizionali del bambino, il suo

sviluppo neurofisiologico, la crescita staturo-ponderale, il rapporto

mamma-bambino, le esigenze della mamma e il contesto socio-

culturale.

La progressiva scoperta degli alimenti del lattante rappresenta la

prima tappa fondamentale per la formazione del senso del gusto.

L’ordine con cui gli alimenti semisolidi e solidi vengono introdotti

nella fase dello svezzamento non riveste più l’importanza che un

tempo veniva attribuita e può variare in base alla preferenza del

bambino, alla cultura gastronomica della famiglia e del pediatra che

fornisce i consigli.

Il seguente manuale costituisce pertanto uno schema generale sullo

svezzamento; ogni indicazione dovrà essere accompagnata dal

3
consiglio del pediatra. In ogni capitolo viene affrontato in quali

modalità e in quali quantità introdurre i vari alimenti nella finestra

temporale che va dai 6 ai 9 mesi di vita del lattante. Ad ogni nuovo

alimento sono associate alcune ricette dalle quali poter trarre

esempio per la preparazione delle pappe e predisporre alla nascita

di corrette abitudini alimentari.

Negli ultimi 3 mesi, invece, vengono fornite indicazioni sulle

frequenze consumo dei vari gruppi alimentari, una volta che il

bambino avrà dimostrato l’accettazione di ognuno di questi.

4
1.1 L’educazione al gusto comincia nella pancia della

mamma

Il senso del gusto si inizia a costruire da piccoli e il momento dello

svezzamento, intorno al quarto-quinto mese di vita, viene

considerato il punto di partenza per la sua formazione.

Ciononostante, prima di questa fase, la madre può intervenire in altri

momenti per guidare il bambino attraverso la conoscenza dei sapori.

Recenti studi infatti hanno correlato l’alimentazione pre-natale e

post-natale della donna con lo sviluppo e il comportamento del

5
bambino: non solo l’elevato consumo di frutta e verdura della

madre in gravidanza è uno dei maggiori predittori del quoziente

intellettivo del nascituro, ma alcuni alimenti possono predisporre il

neonato a una maggiore accettazione di nuovi cibi.

Anche il tipo di allattamento è un fattore che incide notevolmente:

se il latte artificiale ha una composizione e un sapore standard, il

latte materno, ricco in vitamine e minerali, contiene anche alcuni

aromi che derivano dalle scelte alimentari della madre; abitua

quindi già da subito il bambino a una diversità di sapori e a diversi

gradi di dolcezza. È come se la ricchezza e variabilità in

composizione del latte materno fungessero da ponte nel graduale

passaggio da un’alimentazione a base di latte a un’alimentazione

mista.

Infine, dai 2- 3 anni inizia la fase di vera e propria scoperta, capace

di determinare il gusto e le scelte alimentari da adulti; è questo il

momento essenziale per educare i bambini al gusto, per introdurli

alla cultura del cibo e per combattere la negazione ad assaggiare –

la cosiddetta neofobia alimentare.

6
Questo comportamento adattativo del bambino viene attivato

quando viene esposto ad alimenti che non riconosce; si rifugia in ciò

che trova dolce e, soprattutto, famigliare, e spesso l’accettazione

richiede fino a 15 tentativi.

Pertanto, più l’alimentazione della madre e della famiglia sarà

varia, più lo sarà quello del figlio.

7
1.2 Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed

energia (6-12 mesi)

Il lattante a sei mesi è pronto a ricevere cibi solidi, a masticare e

deglutire. Proteine, vitamine, ferro e zinco sono i nutrienti

essenziali che l’alimentazione lattea non riesce più a fornire

adeguatamente. Ecco che allora è fondamentale iniziare a

somministrare altri alimenti, anche se potranno essere necessari

diversi tentativi.

Livelli di Assunzione di Riferimento (6-12 mesi)


Energia Proteine Carboidrati Lipidi Acqua
(kcal/kg/giorno)
75-79 <15% 45-60% 40% 800 ml

Se un bambino a 6 mesi pesa 7kg, il suo fabbisogno equivarrà a

70 kcal*7kg=490 kcal al giorno.

Alimentazione del bambino 6-12 mesi:

• Cinque pasti, corrispondenti alla prima colazione, allo


spuntino, al pranzo, alla merenda e alla cena delle età
successive Allattamento + svezzamento.
• Allattamento+svezzamento
8
1.3 Acqua

L’acqua nel neonato rappresenta in media il 70% del peso corporeo,

e diminuisce a circa il 60% a sei mesi. Non è possibile segnalare un

valore univoco per il consumo di acqua. Tuttavia, secondo le

raccomandazioni la quantità da assumere corrisponde a 75-100

ml/kg al giorno. In pratica, prima dei 6 mesi il latte materno è

sufficiente a soddisfare il fabbisogno del lattante; dai 6 ai 12 mesi

invece, o a partire dallo svezzamento, il fabbisogno aumenterà fino

a circa 800 ml al giorno, quantità che proviene in parte dal latte

materno (o formulato) e in parte dagli alimenti assunti

dall’alimentazione complementare insieme all’acqua come tale. A

parte il latte, materno o formula, l’unica bevanda a dover essere

offerta dai 6 mesi in poi è l’acqua.

1.4 I rischi dello svezzamento

Se ogni bambino percorre un percorso differente nella scoperta dei

cibi, è essenziale rispettarne le esigenze e fare riferimento ad alcune

9
linee guida del divezzamento, ai fini di evitare la comparsa di alcuni

disturbi:

• non esiste una precisa sequenza di introduzione degli


alimenti; la parola d’ordine deve essere variare,
considerando che il gusto del bambino si forma nei primi 3
anni e che quanto sarà più varia la sua alimentazione in
questo periodo, tanto sarà più facile avere una alimentazione
corretta da adulto;
• l’introduzione precoce (<4 mesi) o tardiva (>7 mesi) dei cibi
solidi è associata allo sviluppo di allergie e intolleranze; per
quanto riguarda l’insorgenza di celiachia, si raccomanda di
introdurre gradualmente a partire dal 6° mese cereali
contenenti glutine;
• la somministrazione di bevande zuccherate (thè, tisane,
succhi di frutta, acque zuccherate) è associata alla riduzione
del consumo di latte materno e allo sviluppo precoce di
obesità; in particolare la prevalenza di obesità a sei anni è il
doppio nei bambini che consumano bevande zuccherate
rispetto a quelli che non le consumano;
• l’assunzione di cibi ad alto contenuto di sale è associata a
patologie cardio vascolari in età adulta. Secondo i Livelli di
Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia della

10
popolazione italiana1 (LARN), l’assunzione adeguata di sodio
nel secondo semestre di vita è pari a 0,4 g/die;
• le diete vegane sono fortemente sconsigliate in lattanti e
bambini per il rischio di carenze nutrizionali, oltre
all’inadeguato apporto calorico.

1.5 Uso del sale e suggerimenti

Una buona strategia per ridurre i tempi di cottura è quella di utilizzare

la pentola a pressione: i metodi di cottura quali vapore, lessatura e

1 LARN, SINU, 2014. http://www.sinu.it/html/cnt/home.asp

11
cottura in forno solo quelli da prediligere sempre, in particolar modo

durante lo svezzamento; un consiglio dunque è quello di evitare le

preparazioni elaborate o ricche di grassi (come la frittura) e utilizzare

esclusivamente materie prime di prima qualità e l’olio extravergine

di oliva (EVO) come condimento. Per arricchire il sapore degli

alimenti invece si possono aggiungere aromi di stagione al posto

del sale. L’eccessivo uso del sale è sconsigliato sin dal

divezzamento: infatti, oltre a favorire da adulti patologie

cardiovascolari, l’assunzione di cibi troppo sapidi acquisita in tenera

età sarà poi difficile da eliminare. Al suo posto ecco quali aromi ed

ingredienti di stagione utilizzare:

• in estate: 1-2 pomodori, basilico, sedano, prezzemolo,


cipolla, spicchio d’aglio;
• in inverno: sedano, prezzemolo, cipolla, spicchio d’aglio.

1.6 Proteine e lipidi: la composizione della pappa

Da alcuni studi è emersa un’associazione positiva tra elevata

assunzione proteica (>15% energia giornaliera) nelle prime fasi

della vita e aumentato rischio di sviluppare obesità e altre

12
patologie cronico-degenerative nelle età successive, specialmente

considerando le proteine di origine animale. Per questo motivo, il

latte vaccino, che presenta un elevato contenuto proteico

rispetto a quello materno, è raccomandato solamente dal 12°

mese.

Al contrario, una dieta povera di lipidi è vivamente sconsigliata

durante lo svezzamento, in quanto sembra esercitare un ruolo

preventivo contro l’obesità: è dunque molto più importante fare

attenzione alla qualità dei lipidi, piuttosto che alla quantità.

È pertanto auspicabile, ove possibile, mantenere l’allattamento

durante la finestra temporale del divezzamento, cercando di

ridurne progressivamente la frequenza nell’arco dei mesi. Questo

svolgerà un ruolo protettivo per entrambi:

• proteggerà il bambino dalle infezioni respiratorie, dal rischio di


obesità, diabete 2 e malattie cardiovascolari;
• proteggerà la madre dal rischio di cancro al seno.

13
Inoltre, la prolungata produzione di latte favorirà nella madre la

perdita di peso post-parto, a fronte di un regime alimentare

equilibrato e di uno stile di vita attivo.

14
2 La prima pappa – 6 mesi

Sostituisce di solito la poppata di mezzogiorno: equivale a un

“piatto unico” la cui consistenza può variare a seconda dei gusti del

bambino. La preparazione deve essere priva di glutine e di fibra, in

quanto l’intestino dei bambini non è ancora predisposto per

elaborare alimenti complessi. L’olio EVO va sempre aggiunto a

crudo per condire, una volta ultimata la cottura.

15
2.1 La preparazione del brodo

Per le prime pappe è bene utilizzare solo patate e carote e zucchine,

per poi introdurre gradualmente cavoli, cavolfiori, cipolle e verze in

relazione al gradimento del bambino e alle indicazioni del pediatra.

Lavare bene le verdure più adatte al bambino e bollirle in un litro

d’acqua a fuoco lento per circa 30/60 minuti (in pentola a pressione

sono sufficienti metà dell’acqua e 15/30 minuti di cottura).

Filtrare il brodo e calcolarne 150-200 ml, quindi passare le verdure

cotte con un passaverdura con il disco a fori piccoli e aggiungere 3

cucchiai di verdura così passata alla porzione di brodo.

In alternativa al passaverdura è possibile utilizzare circa 200-230 ml

di brodo con all’interno le verdure e tritare direttamente queste

ultime con il frullino ad immersione, avendo cura di tenerlo sempre

ben immerso nel brodo per evitare la formazione di schiuma.

Una pratica alternativa sono gli omogeneizzati di verdure o preparati

per brodo disidrati, ma è sempre preferibile preparare il brodo in

casa.

16
2.2 Gli ingredienti

• Brodo vegetale: 150-200 ml,


• Cereali (riso/mais/tapioca): 2 cucchiai (20 g),
• Carne bianca (coniglio/pollo/tacchino): 10 g (o 2 cucchiaini di
alimento omogeneizzato),
• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

2.3 Il procedimento

Preparare la pappa con brodo e passato di verdure secondo le

quantità indicate.

Cuocere la carne a vapore ed omogeneizzarla con un po’ di brodo.

Infine, cuocere la crema di riso/mais/tapioca in poca acqua secondo

i tempi indicati.

Aggiungere la crema di riso, la carne e l’olio EVO.

2.4 Conservazione

La prima pappa può essere conservata per 2 giorni in frigorifero,

riposta in un contenitore chiuso ermeticamente. Il brodo può essere

17
conservato in frigo per qualche giorno in un contenitore ermetico o

può essere congelato; il congelamento non contribuisce alla perdita

dei valori nutrizionali.

2.5 Gli altri pasti

• Latte materno 3-4 pasti (600-700 ml)


oppure

• Formula 3 pasti (600 ml).

La frutta: può essere offerta in forma grattugiata o con degli

omogeneizzati, facendo però molta attenzione al quantitativo di

zuccheri; essenziale leggere sempre le etichette!

18
2.6 Ricette

PAPPA CON CAVOLFIORE E POLLO

• Cavolfiore: 50 g,

• Miglio: 20 g,

• Pollo magro: 10 g (o 2 cucchiaini di alimento omogeneizzato),

• Brodo vegetale: quanto basta,

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere i peduncoli di cavolfiore con poca acqua con un po’ di

prezzemolo e di cipolla finché diventano morbidissimi (i tempi di

cottura si riducono notevolmente utilizzando la pentola a pressione).

Una volta cotti, frullarli con un po’ di acqua di cottura.

Cuocere il pollo a vapore ed omogeneizzarlo con un po’ di brodo. A

parte cuocere il miglio.

Condire con il frullato di cavolfiore, il pollo e l’olio a crudo.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

19
VELLUTATA DI ZUCCA

• Crema di riso/tapioca: 2 cucchiai (20 g),

• Zucca: 40 g,

• Coniglio/tacchino: 10 g (o 2 cucchiaini di alimento

omogeneizzato),
• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere la zucca al vapore con aromi di stagione e frullarla. A parte,

cuocere la carne a vapore ed omogeneizzarla con un po’ di brodo.

Infine, cuocere la crema di riso/tapioca in poca acqua secondo i

tempi indicati.

Aggiungere la zucca frullata e condire con olio a crudo.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

20
3 Il formaggio

La seconda pappa andrà somministrata la sera, ed anche in questo

caso equivarrà a un piatto unico; la consistenza più o meno liquida

dipenderà dal gusto del bambino. Nonostante il latte vaccino non

rientri negli alimenti da somministrare prima del primo anno di vita

del bambino, i derivati del latte come yogurt e formaggi freschi

dovrebbero fare parte della sua dieta nelle giuste quantità a partire

dal sesto-settimo mese. Lo yogurt in particolare dovrebbe favorire

21
l’assorbimento di ferro e lo sviluppo di una buona microflora

intestinale.

Con la seconda pappa il bambino introdurrà per la prima volta il

formaggio:

• da preferire: formaggi freschi, quali ad esempio fiocchi di


latte, ricotta di vacca, caprino fresco, crescenza e robiola;
• da evitare: formaggini con conservanti e sali di fusione;
• i formaggi stagionati aggiunti in forma grattugiata (come
Parmigiano, Grana, Pecorino) non andranno mai uniti ad una
pappa che contiene già la carne, ma potranno essere usati in
alternativa alla carne stessa al fine di evitare un’eccessiva
assunzione di proteine.

22
3.1 Ricette

CREMA DI ZUCCHINE

• Zucchine: 50 g,

• Patata: 1/2 patata (50 g),

• Carote: 1/2 carota (30 g),

• Parmigiano grattugiato: un cucchiaino,

• Olio EVO: un cucchiaino (5 ml).

Lavare e tagliare le verdure e farle bollire con circa 200 ml d’acqua.

Frullare e condire con un cucchiaio di Parmigiano e un cucchiaino

d’olio.

23
PAPPA AL POMODORO

• Pomodori: 50 g
• Patate: 1 patata (100 g),
• Crescenza: 1 cucchiaio (10 g),
• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Sbucciare e passare i pomodori freschi. Cuocerli in un pentolino con

qualche foglia di basilico per 10 minuti.

Sbucciare e cuocere la patata al vapore e schiacciarla in purea con

lo schiacciapatate.

A cottura ultimata, mescolare con il sugo di pomodoro, la crescenza

e l’olio a crudo.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016.

24
CREMA DI BROCCOLETTI, RICOTTA E PATATE

• Broccoli: 50 g,

• Ricotta:1 cucchiaio (10 g),

• Patate: 1 patata (100 g),

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere i broccoletti al vapore e frullarli.

Sbucciare la patata, tagliarla a pezzetti, cuocerla a vapore e frullarla.

Aggiungere la ricotta e condire con un cucchiaino di olio.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016.

25
4 I legumi e i cereali

Verso il settimo mese entrano nella dieta del bambino i cereali

contenenti glutine come il frumento, il farro e l’orzo. A tale

riguardo, è stato riportato che la precoce (<4 mesi) o tardiva (>7

mesi) introduzione di alimenti contenenti glutine è associata ad un

aumento del rischio di sviluppare la celiachia.

Oltre ai nuovi cereali, sempre somministrati in forma di creme, dovrà

essere introdotta una nuova fonte proteica di origine vegetale,

26
ovvero i legumi: in alternativa alla carne o al formaggio e mai

insieme, al fine di evitare una eccessiva assunzione di proteine.

La frutta e la verdura di stagione andranno offerti sempre in forma di

passati.

I cibi industriali o troppo lavorati o quelli contenenti caffeina o

sostanze eccitanti (cioccolata, tè e caffè) andranno invece evitati.

27
4.1 Ricette

MINESTRINA DI LEGUMI

• Legumi secchi: 15 g di solo un tipo (lenticchie, o ceci, o

fagioli, o piselli, o fave se non controindicate),


• Brodo di cottura dei legumi senza sale aggiunto (quanto

basta, in base alla consistenza della pappa),


• Pastina/semolino: 2 cucchiai (20 g),

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Mettere a bagno i legumi secchi per 12/24 ore. Se si utilizzano quelli

freschi, cuocerli senza ammollo preliminare. Far bollire i legumi con

aromi di stagione e senza sale aggiunto per 30-120 minuti in base ai

tempi di cottura (maggiori per i ceci), finché anche le bucce

diventano morbidissime.

Passare i legumi in un passaverdure.

Cuocere la pastina nel brodo di cottura dei legumi colato.

Aggiungere 2 cucchiai del passato di legumi e l’olio EVO.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

28
SEMOLINO E FAGIOLINI

• Fagiolini: 50 g,

• Semolino: due cucchiai (20 g),

• Brodo vegetale: 200 ml,

• Olio EVO: un cucchiaino (5 ml),

• Parmigiano grattugiato: un cucchiaino.

In un pentolino lessare fagiolini, quindi scolarli e passarli nel

passaverdura. Aggiungere un paio di mestolini di brodo e due

cucchiai di semolino. Lasciare cuocere 5-8 minuti mescolando.

Condire con l’olio ed il parmigiano.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

29
CREMA DI LENTICCHIE

• Lenticchie secche: 15 g,

• Brodo vegetale: quanto basta,

• Miglio: 2 cucchiai (20 g),

• Olio EVO: un cucchiaino (5 ml),

• Pecorino grattugiato: un cucchiaino.

Mettere a bagno i legumi secchi per 12/24 ore (quelli freschi non

hanno bisogno di ammollo). Bollire le lenticchie con aromi di

stagione e senza sale aggiunto secondo i tempi di cottura, fino a

quando non saranno perfettamente cotte.

Nel frattempo, bollire 2 cucchiai di miglio nel brodo vegetale. A

cottura ultimata, unire le lenticchie precedentemente frullate e

servire con un filo d’olio EVO e un cucchiaino di Parmigiano o

Pecorino.

30
QUINOA E FAVE

• Quinoa: 2 cucchiai (20 g),

• Fave secche: 15 g,

• Zucchina: 30 g,

• Brodo vegetale: quanto basta,

• Olio EVO: un cucchiaino (5 ml).

Mettere a bagno i legumi secchi per 12/24 ore (quelli freschi non

hanno bisogno di ammollo). Bollire le fave con aromi di stagione e

senza sale aggiunto secondo i tempi di cottura, fino a quando non

saranno perfettamente cotte.

In un pentolino cuocere due cucchiai di quinoa insieme a una

zucchina tagliata a pezzetti. Al termine della cottura, scolare e frullare

insieme alle fave utilizzando del brodo vegetale fino ad ottenere una

consistenza omogenea.

31
5 Il pesce e l’uovo

Alla terza tappa dello svezzamento, dopo aver introdotto con la

prima pappa le verdure in forma di brodo, la carne e il parmigiano, e

con la seconda i legumi, il bambino sarà pronto per continuare:

generalmente, all’inserimento dei legumi verso il settimo mese

segue quello del pesce e per ultimo l’uovo.

L’inserimento del pesce e dell’uovo viene spesso ritardato a causa

del timore dell’insorgenza di allergie, quando invece è proprio

questo ritardo a causarne la predisposizione. Le attuali

32
raccomandazioni nutrizionali del World Health Organization indicano

di non posticipare l’assunzione di pesce e uovo dopo i 9 mesi e

di promuoverne l’inserimento entro breve tempo

dall’introduzione di cibi solidi, preferibilmente mentre il bambino

è allattato al seno.

33
5.1 Ricette

SEMOLINO CON BIETOLINE E ORATA

Bietoline: 50 g,

Semolino: 3 cucchiai (30 g),

Filetto di orata: 20 g,

Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere le bietoline e i filetti di branzino al vapore in due pentole

separate.

Frullare separatamente le verdure ed il pesce con un po’ di acqua.

Successivamente, cuocere il semolino in acqua e poi condirlo con le

verdure, il pesce e l’olio EVO, regolando la consistenza con l’acqua

di cottura.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

34
PAPPA DI SOGLIOLA E ZUCCHINA

Zucchina: una zucchina (50 g),

Filetto di sogliola: 20 g,

Crema di riso: 3 cucchiai (30 g),

Olio EVO: un cucchiaino (5 ml).

Cuocere il pesce e la zucchina grattugiata a vapore per circa 20

minuti.

A cottura ultimata, frullare con 3 cucchiai di farina di riso e uno di olio

EVO, fino ad ottenere una pappa dalla consistenza omogenea.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

35
RISO CON ZUCCHINE E UOVO

• Zucchine: 50 g,

• Riso/couscous: 3 cucchiai (30 g),

• Brodo vegetale: quanto basta, in base alla consistenza della

pappa,
• Tuorlo d’uovo:1/2 (10 gr),

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere le zucchine a vapore e frullarle.

Cuocere a parte il riso o il couscous secondo i tempi di cottura

indicati.

Bollire un uovo fresco medio per 15 minuti; una volta cotto,

rimuovere il guscio e prendere metà tuorlo da aggiungere alla pappa.

Condire il riso o il couscous con il frullato di zucchine ed il tuorlo

d’uovo sbriciolato.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

36
PASTINA CON TUORLO SBRICIOLATO

• Verdure a scelta: 50 g,

• Miglio/couscous: 3 cucchiai (30 g),

• Brodo vegetale: quanto basta, in base alla consistenza della

pappa,
• Tuorlo d’uovo: 1/2 (10 gr),

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere le verdure a vapore e frullarle con del brodo vegetale.

Cuocere a parte il miglio o il couscous secondo i tempi di cottura

indicati.

Bollire un uovo fresco medio per 20 minuti; una volta cotto,

rimuovere il guscio e prendere metà tuorlo da aggiungere alla pappa.

Condire il miglio o il couscous con le verdure frullate ed il tuorlo

d’uovo sbriciolato.

37
6 Alimentazione 9-12 mesi

Una volta introdotti tutti i gruppi alimentari (frutta e verdura, cereali,

carne, formaggio, legumi, pesce, uova) entro l’ottavo mese

esclusivamente in forma di pappe, a partire dai 9 mesi sarà possibile

iniziare ad offrire gli alimenti a pezzetti, al fine di educare il bambino

alla deglutizione e alla masticazione. Le minestrine potranno essere

trasformate in piatti di pasta/riso, esclusivamente con formati di

piccole dimensioni e conditi con olio EVO e

Parmigiano/pomodoro/ragù vegetale.

38
È essenziale proporre gradualmente alimenti o preparazioni nuove,

assecondando le fasi della scoperta del cibo; la stagionalità e la

varietà dei pasti agevoleranno la formazione di un senso del gusto

più complesso e una maggiore accettazione dei cibi in età adulta.

Inoltre, imparare a mangiare da solo aiuterà il bambino ad essere più

autonomo anche nella scelta delle porzioni: se non termina il pasto

o non ha appetito, sarà in grado di mostrarlo in un altro momento in

base alle sue necessità.

Ad eccezione del latte vaccino, dell’uovo intero, dei crostacei e degli

alimenti industriali o eccessivamente processati, tutti gli altri alimenti

potranno essere introdotti rispettando i tempi del bambino.

L’assaggio di cibi fritti, insaccati, dolci e bibite gasate/zuccherate

rimane sconsigliato almeno fino al primo anno di vita.

6.1 La scelta degli alimenti

• LATTE: limitare il consumo di latte vaccino per l’alto


contenuto di proteine (e di grassi) preferire yogurt
parzialmente scremati (o alla frutta).

39
• CEREALI: privilegiare pane e cereali integrali e riso parboiled
(quest’ultimo massimo 2 volte alla settimana). Si raccomanda
la cottura al dente.
• Variare le scelte: miglio, grano saraceno, quinoa, amaranto,
mais, farro, orzo.
• PANE: un panino al giorno, preferire le preparazioni con farina
integrale.
• CARNE: pollo, coniglio, tacchino, vitello, manzo magro,
maiale sgrassato.
• PESCE: preferire il pesce azzurro (sarde, alici, sgombro -
anche se, in genere, è di palatabilità meno gradita ai bambini).
Evitare quelli di grossa taglia (spada e tonno). Merluzzo,
nasello, spigola o altri pesci pregiati quali orata, sarago,
sanpietro, rombo, facendo molta attenzione alle spine.
• LEGUMI: associarli sempre (freschi, secchi o surgelati) ai
cereali come piatto unico in alternativa al primo e secondo
piatto.
• FRUTTA: consumarla 2-3 volte al giorno, preferendo quella di
stagione, variando il colore e la modalità di consumo: intera
fresca, passata o frullata.

40
6.2 Frequenze di consumo e porzioni

Alimenti Frequenze Porzioni


Acqua Più volte al 800/1000 ml (3-
giorno 4 bicchieri)
Cereali 2 volte 30 g
(pasta,riso,orzo,mais..)
Frutta 2 volte 150 g
Giornaliere
Verdura 2 volte 50 g
Yogurt/latte (materno 1-2 volte 125 g/ 180 ml
o formula)
Olio EVO 2 volte 5 ml (1
cucchiaino)
Carne (fresca) 1-2 volte 30-40 g
Legumi (secchi) 1-2 volte 20 g
Pesce (fresco) 1-2 volte 40-50 g
Settimanali Formaggi magri 1-2 volte 20-30 g
Formaggi duri (Grana, 1-2 volte 5 g (1
Parmigiano) cucchiaino)
Uova (solo tuorlo) 1 volta ½ tuorlo

6.3 La distribuzione dei pasti

All’età di 9-12 mesi, la distribuzione dei pasti del bambino dovrebbe

corrispondere a quella dell’adulto. Avviare sin da subito l’abitudine


41
di mangiare insieme a tavola, anche dalla prima colazione, favorirà

la continua scoperta dei nuovi alimenti.

La prima colazione: per essere considerata adeguata dovrà

comprendere ciascuno dei tre gruppi alimentari:

• latticini (latte, yogurt),


• cereali (pane, muesli, fette biscottate, biscotti secchi),
• frutta.

Lo spuntino: frutta di stagione, offerta fresca a pezzetti o frullata,

alternando i colori nell’arco della giornata e della settimana.

Il pranzo: preparare un piatto unico, costituito sempre da una

porzione di cereali, una porzione di verdure e una di proteine (carne,

formaggio, pesce, legumi, uova) assicurerà tutti i nutrienti necessari

allo sviluppo. È fondamentale rispettare le frequenze settimanali,

alternando gli alimenti e variando il più possibile, e soprattutto

rispettare le porzioni raccomandate.

42
La merenda: frutta di stagione, yogurt, spremute o frullati, senza

mai aggiungere zucchero o miele.

Cena: le raccomandazioni sono le stesse per il pranzo, pur

considerando che la cena dovrebbe consistere in un pasto più

leggero.

43
6.4 Ricette

SEMOLINO CON UOVO

• Brodo vegetale: 150-200 ml,

• Passato di verdure: un cucchiaio,

• Semolino/couscous: 3 cucchiai (30 g),

• Tuorlo d’uovo: 1/2 (10 g),

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Preparare la pappa con brodo e passato di verdure secondo le

quantità indicate.

Aggiungere il semolino o il couscous, l’uovo sodo bollito per 20

minuti e condire con olio EVO.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

44
PASTA CON SEPPIE E PISELLI

• Pasta di piccole dimensioni: 3 cucchiai (30 g),

• Seppia: 20 g,

• Piselli freschi o surgelati: 60 g,

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Far bollire la seppia in acqua senza sale per 15-20 minuti e tagliarla

a pezzi piccoli o tritarla.

Cuocere i piselli in un po’ di brodo o in acqua senza sale e con aromi

di stagione per 20-30 minuti. Passarli con il passaverdure (quelli di

piccole dimensioni possono essere lasciati interi).

Far cuocere la pastina in acqua senza sale.

Amalgamare 4 cucchiai di pastina cotta, la seppia, il passato di piselli

e l’olio.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

45
BROCCOLI E NASELLO

• Broccoli: 50 g.
• Nasello: 50 g,
• Farro/orzo: 30 g,
• Brodo vegetale: quanto basta,
• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

In un pentolino cuocere tre cucchiai di farro nel brodo vegetale

preparato in precedenza. Nel frattempo, cuocere al vapore con aromi

di stagione il nasello pulito e i broccoli.

Terminata la cottura, frullare il tutto con un passaverdure, regolando

la consistenza con il brodo. Unire il farro e servire con un filo d’olio

EVO a crudo.

Per aumentare la cremosità della pappa è possibile sostituire il farro

con la farina di farro.

46
PASSATO DI CECI E CAROTE

• Ceci secchi: 20 g,

• Carote: 40 g,

• Brodo vegetale: quanto basta,

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Mettere a bagno i ceci secchi per 12/24 ore. Bollire con aromi di

stagione e senza sale aggiunto secondo i tempi di cottura finché

anche le bucce diventano morbidissime.

Cuocere le carote per 10 minuti in acqua senza aggiunta di sale.

Passare i ceci e le carote con il passa verdura. Aggiungere acqua

fino a raggiungere la consistenza desiderata e l’olio a crudo prima di

servire.

Utilizzare la pentola a pressione per ridurre i tempi di cottura.

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

47
PUREA DI FILETTI DI ORATA E PATATE

• Orata (filetti): 50 g,

• Patate: 100 g,

• Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml).

Cuocere a vapore il filetto di orata, facendo attenzione a rimuovere

tutte le lische.

Lavare, pelare e far bollire le patate in acqua senza sale.

Frullare le patate ed il filetto di orata. Aggiungere olio EVO.

Servire tiepido con un po’ di brodo (quanto basta in base alla

consistenza).

Da Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016

48
7 Bibliografia

Corretta alimentazione ed educazione nutrizionale nella prima

infanzia, Ministero della Salute, 2016.

LARN, SINU, 2014.

Linee guida svezzamento Centro Montessori.

Manuale di nutrizione 0-6 anni, SIP, 2006.

Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016.

Regole per il divezzamento, SIP, 2017.

Per le ricette:

Manuale di nutrizione in età evolutiva, SIP, 2016.

49
Grazie alle Dott.sse Francesca Giopp e Lisa Ingrosso.

Copertina: Photo by Colin on Unsplash

Altre foto: @ 123rf

50

Potrebbero piacerti anche