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EQUILIBRIO CONTEMPORANEO TRA SETTORE REALE (quello in cui si

producono beni e servizi) E SETTORE MONETARIO (quello relativo alla


circolazione monetaria)

Dopo la teoria Keynesiana del tasso di interesse gli economisti, in particolare


l’economista Hicks, hanno cercato di riunire in un’unica teoria sia le posizioni
precedenti a Keynes sia le teorie Keynesiane; ne è scaturita una teoria chiamata
“sintesi neoclassica” ​la quale, unendo le posizioni classiche di Adam Smith e Jean
Baptiste Say con la teoria di Keynes, ha cercato di spiegare come è possibile
realizzare un equilibrio contemporaneo tra settore reale e settore monetario.
L’equilibrio nel settore reale: si raggiunge, secondo quanto affermato dai classici,
quando l’offerta globale è uguale alla domanda globale. Ciò è possibile grazie alle
oscillazioni del tasso di interesse, attraverso le quali la parte di reddito risparmiato
dalle famiglie (S), e quindi non consumato, viene assorbito dalle imprese e si
trasforma in investimento (I). È quanto afferma la ​legge degli sbocchi di Jean
Baptiste Say.
Equilibrio nel settore monetario: si ottiene quando offerta di moneta e domanda di
moneta sono uguali. Ciò è possibile grazie al tasso di interesse che, secondo la teoria
Keynesiana della moneta, si determina dall’incontro tra domanda e offerta di moneta.
Si può pertanto osservare che ​il tasso di interesse è un elemento comune sia al
settore reale sia al settore monetario​. ​Ed è possibile trovare un livello di reddito e
di tasso di interesse capaci di assicurare l’equilibrio contemporaneo tra settore
reale e settore monetario.
EQUILIBRIO NEL SETTORE REALE (Legge degli sbocchi offerta globale =
domanda globale)

EQUILIBRIO NEL SETTORE MONETARIO


(Tasso di interesse offerta di moneta = domanda di moneta)

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