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TECNOLOGIE NATURALI PER LA

DEPURAZIONE DEI REFLUI

I sistemi di depurazione naturale sono degli ecosistemi artificiali,


in cui le varie componenti (piante,animali, microrganismi,
terreno, radiazioni solari) contribuiscono alla rimozione degli
inquinanti presenti nelle acque reflue, rimossi attraverso
processi fisici, chimici e biologici.
Gli stagni biologici (lagunaggio)
Ripete il processo autodepurativo delle acque che si verifica in natura, basato
sull’attività metabolica della biomassa presente nei liquami.
Ampi bacini in terra battuta con fondo impermeabilizzato con teli di PVC
Depurazione
aerobica
in superficie
Aerate Non aerate
Aerazione forzata
Tipologie di lagune Depurazione
anaerobica
in profondità
Aerobie Facoltative Anerobie
Profonde Profonde Profonde
100-150 cm 2m 5m

•Disporre di ampie superfici


Inconvenienti •Sviluppo di cattivi odori
•Presenza di insetti
•Lunghi tempi di depurazione
Fitodepurazione
Tecnica basata sullo sfruttamento di processi biologici e
chimico-fisici che avvengono all’interno del complesso sistema
suolo/vegetazione

Sistema naturale in quanto riproduce i fenomeni di


degradazione biologica che si verificano in natura negli
ecosistemi acquatici e nelle zone umide (paludi,
acquitrini,lagune) caratterizzate da acque basse ricche di
vegetazione.
SISTEMA
ESTENSIVO DI
DEPURAZIONE

•Disporre di ampie
superfici serie di
bacini
impermeabilizzati

•Lunghi tempi di
depurazione

Simile ad una zona umida con stagni e canneti con specie vegetali
caratteristiche

Le comunità microbiche che si sviluppano in associazione con le piante e le


loro radici, le piante stesse sono le artefici della depurazione
Si può applicare

Scarichi domestici
Per il trattamento
Scarichi agricoli secondario e
Scarichi industriali terziario

Indicata
Reflui di
Edifici isolati
Piccoli agglomerati Possono sopportare ampie
oscillazioni periodiche del carico
Campeggi organico
Villaggi turistici ecc.
Collegato a monte Richiede
•Sistema di grigliatura Sistemi di fitodepurazione Tempi lunghi
•Sgassatura Superfici molto estese
Possono impiegare

microfite macrofite Piante superiori

Alghe unicellulari

macrofite macrofite macrofite


galleggianti radicate radicate
sommerse emerse
con tecnologia
scorrimento

Sistemi a flusso orizzontale Sistemi a flusso


Sistemi a flusso HF sommerso
superficiale FWS direzione SSF
Sistemi a flusso verticale
VF
Principio di funzionamento
A monte dell'impianto di fitodepurazione è consigliabile un pretrattamento
con la funzione di trattenere parte del carico organico (inquinante) e buona
parte dei solidi sospesi (p.e. una fossa di tipo Imhoff). Questo migliora
l'efficienza depurativa del sistema a valle e la vita media dello stesso.
I reflui in uscita dal trattamento primario (pretrattamento) confluiscono
successivamente al letto di fitodepurazione.
Il principio di funzionamento di un trattamento di fitodepurazione è
assimilabile a quelli a biomassa adesa di tipo aerobico.
Le macrofite messe a dimora sul letto di fitodepurazione hanno la naturale
capacità di catturare l'ossigeno attraverso l'apparato fogliare e condurlo,
attraverso il fusto, alle radici. La superficie di queste, già dopo pochi mesi
dall'avviamento dell'impianto, si rivestirà di un biofilm batterico di
microrganismi, i reali responsabili del processo depurativo. A seconda del
medium (riempimento di sabbia/ghiaia) utilizzato, e degli accorgimenti
tecnici utilizzati, questo riuscirà ad ossigenarsi naturalmente per cui il biofilm
batterico si estenderà anche sul substrato stesso.
Il limite di tale tipo di trattamento risulta la temperatura esterna, e quindi
anche dei reflui, in quanto tale fattore influenza notevolmente le cinetiche
delle reazioni chimiche e biologiche responsabili della purificazione. I
maggiori successi per rendita e continuità di tale tipo di trattamento si
registrano, infatti, nei paesi più caldi.
Sistemi a flusso superficiale
Sono costituiti da vasche o canali poco profondi, nei quali i reflui si
muovono molto lentamente con un percorso sinuoso

•La superficie dell'acqua è sempre esposta all'atmosfera


•Il suolo è costantemente sommerso
•Le macrofite (piante) sono radicate ed emergono dalla superficie dell’acqua e
fungono da substrato per l’adesione del biofilm microbico

Permanenza del refluo lunga (decina di giorni)

•Ossigeno utilizzato
è quello atmosferico
Sistemi a flusso superficiale FWS

Adatto alla depurazione di carichi organici non molto consistenti, anche con
variazioni del flusso.

•sviluppo di cattivi odori,


Inconvenienti •disporre di grandi superfici
•scarsa capacità di rimozione dell’azoto e dei solidi sospesi
Sistemi a flusso sommerso
Sono costituiti da vasche impermeabilizzate, ricolme di materiale
granulare inerte sabbia grossolana ghiaia

Il refluo pretrattato che ha già subito la sedimentazione primaria o in


uscita da una fossa Imoffscorre alcuni centimetri sotto la superficie

•Ridurre i cattivi odori e la formazione di ghiaccio nella stagione


invernale
•Il materiale granulare fa da supporto per le piante e per la formazione
del biofilm microbico
Vantaggi
•Il materiale granulare sufficientemente poroso crea un’ampia superficie
di contatto tra microrganismi e refluo

•Più efficiente rispetto al


sistema a flusso superficiale
Sistemi a flusso sommerso orizzontale
Il flusso viene immesso in modo continuo attraversa il bacino in leggera pendenza
fino all’estremità opposta dove viene raccolto da delle tubazioni drenanti e
convogliato in uscita

•Abbattono il BOD e il COD


•Rimuovono i nitrati
•Meno la rimozione dell’azoto ammoniacale per il ridotto apporto di ossigeno
Sistema a flusso sub-superficiale orizzontale:
• vasca di sedimentazione primaria (es. fossa Imhoff,
condensa grassi o vasca a tre camere)
• sezione filtrante mediante pozzetto con filtro
• impianto di depurazione mediante sistema a flusso
orizzontale sub-superficiale
Sistemi a flusso sommerso verticale
Il flusso viene immesso in modo intermittenteo Il flusso viene immesso dall’alto
sulla superficie e filtra verso il fondo incontrando le radici delle piante e il biofilm
microbico
Il refluo depurato viene raccolto da tubi drenanti e convogliato in uscita

•Abbattono il BOD e il COD


•Rimuovono i nitrati
•Meno la rimozione dell’azoto ammoniacale per il ridotto apporto di ossigeno
Sistema a flusso sub-superficiale verticale:
• vasca di sedimentazione primaria (es. fossa Imhoff, condensa grassi o
vasca a tre camere)
• sezione filtrante mediante pozzetto con filtro
• vasca di accumulo delle portate giornaliere con pompa di distribuzione
o distribuzione meccanica
• impianto di depurazione mediante sistema a flusso verticale sub-
superficiale
I sistemi a flusso
sommerso verticale
comprendono una serie di
letti o vasche, composti di
sabbia o ghiaia, che
suppportano piante radicate
emergenti. Il flusso delle
acque da trattare è
verticale verso il drenaggio
sotterraneo.
In questo modo l'immissione
dei reflui avviene nella parte
alta e vegetata del letto,
mentre la fuoriuscita è posta
al fondo delle vasche.
PIANTE ACQUATICHE :
Le piante trasferiscono microelementi dal terreno e dall’acqua a
radici e foglie
Riescono a trasportare ossigeno, creando un ambiente ossidante
ed inducendo la decomposizione di materiale organico.
Le più usate sono piante acquatiche o idrofile
Fra le ELOFITE
La Canna di palude (Phragmites australis) specie molto
vigorosa, resistente agli agenti atmosferici, tende a
prendere il sopravvento sulle altre,
La Tifa (Typha latifolia)
Il Papiro (Cyperus Papyrus) che ha una discreta rusticità
e ha come ambiente naturale gli ambienti umidi.
Fra le IDROFITE
Piante acquatiche galleggianti
La Lenticchia d’acqua (Lemna)
La Ninfea (Nimphea alba)
Il Ranuncolo d’acqua (Ranunculus trichophyllum)
Il Giacinto d’acqua (Eichornia crassipes)
Fra le IGROFITE
Il Salice (Salix)
Il Frassino (Fraxinus oxicarpa)
Il Pioppo (Popolus alba nigra)

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