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Corriere della Sera > Cultura > Visioni d'Italia > Castelfidardo, la battaglia «dimenticata» dai vincitori
LETTURE D'ITALIA
Colafranceschi Simone
La nostra storia
Una cronologia che copre
centocinquanta anni di
storia d'Italia, dal 1861 ai
LE MARCHE nostri giorni, e che diventa
storia dei nostri padri.......
Castelfidardo, la battaglia «dimenticata» PIÙletti
dai vincitori
Lo scontro del 18 settembre 1860 vide le truppe pontificie
sconfitte dai piemontesi. Cavour non volle clamori per
non irritare l’Europa
Il 18 settembre 1860
nell'area compresa tra i 1 - Solferino
2 - La scuola di De Amicis
comuni di Camerano,
3 - Civitella del Tronto
Castelfidardo, Loreto, 4 - Curtatone e Montanara
Numana, Osimo, Porto 5 - Torre del Greco
6 - Partinico
Recanati, Recanati, Sirolo e
7 - La Savoia
Ancona avvenne lo storico 8 - Trieste
ARCHIVIO STORICO
scontro militare tra l'esercito 9 - Porto Empedocle
10 - Quarto
piemontese guidato dal cerca
11 - Talamone
generale Enrico Cialdini e 12 - Marsala
quello pontificio comandato 13 - Salemi
Il generale Cialdini 14 - Livorno
dal generale francese Louis
15 - Perugia
Cristophe Leon Juchault de La Moricière a cui venne dato il 16 - Gerace
nome di battaglia di Castelfidardo. 17 - Venezia
18 - S. Maria Capua Vetere
I compiti assegnati ai contendenti erano chiari: i 19 - San Marino
20 - Gorizia
pontifici dovevano arrivare ad Ancona ed attendere l'aiuto degli
21 - Napoli
austriaci dall’Adriatico, mentre i piemontesi dovevano 22 - Taranto
impedirglielo. Lo scontro, sebbene condotto in maniera 23 - Zara
24 - Roma
apprezzabile da entrambi gli schieramenti, non fu esente da
25 - Bronte
errori sia sul piano tattico sia su quello operativo. Con i 26 - Novara e Vercelli
piemontesi attestati lungo la strada postale Loreto-Ancona, 27 - San Demetrio Corone
presso gli abitati di Acquaviva, Campanari, Crocette, San 28 - Trento
29 - Il Salento
Rocchetto ed i soli 400 uomini del XXVI battaglione bersaglieri 30 - Friuli
nell'altura di Monte Oro Selva a controllare la vallata verso il 31 - L'Aquila
mare Adriatico, passare lungo la costa per arrivare ad Ancona 32 - Pontelandolfo
33 - Sassari
era sicuramente una mossa vincente per i pontifici, purché fatta 34 - Pontida
in fretta. Tralasciando volutamente le manchevolezze piemontesi 35 - Milano
in termini informativi e nello schieramento del dispositivo, i 36 - Messina
37 - Reggio Calabria
pontifici commisero gli errori più gravi che compromisero l'esito
38 - Firenze
finale. Alle ore 9.30 la manovra di avanzamento a pettine da 39 - Teano
parte di tre colonne pontificie lungo il litorale Adriatico, tra 40 - Aosta
41 - Melfi
Porto Recanati e Numana, stava avendo la meglio: la prima
42 - Il Molise
colonna di sinistra del de Pimodan, infatti, aveva fatto 43 - Bologna
indietreggiare nell'altura di Monte Oro i bersaglieri piemontesi 44 - Le Marche
45 - Caprera
che nonostante l'esiguo numero si battevano da leoni.
I caduti degli opposti eserciti (88 pontifici e 66 piemontesi) furono seppelliti sul
campo di battaglia in fosse separate. Nel 1861 i patrioti fidardensi e marchigiani, spinti da umana
pietà e rispetto per i combattenti morti a Castelfidardo in quella storica battaglia, decisero di
sottrarre i seppelliti alla nuda terra e il 18 settembre iniziarono a costruire un imponente Sacrario-
Ossario che per numerose vicissitudini, anche economiche, venne terminato nel 1880 e
ridimensionato rispetto al progetto iniziale. Le spoglie dei soldati piemontesi e pontifici furono poste
in avelli separati, rispettando la posizione che avevano nel campo, verso il mare Adriatico i pontifici
e verso la collina di Monte Oro i piemontesi (…)
Così per lo scontro del 18 settembre 1860, avendo chiesto a Cialdini come dovevano chiamare
il luogo della vittoriosa battaglia, Cavour si era sentito proporre il nome di Loreto come palese e
significativa vittoria contro il Papa: ma il primo ministro aveva optato per lo sconosciuto centro
abitato di Castelfidardo, luogo dove avvenne lo scontro più cruento e dove morì insieme a molti dei
suoi soldati il generale pontificio Georges de Pimodan, riconoscendone di fatto l'alto valore militare.
Eugenio Paoloni
20 dicembre 2010
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