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RICERCA SULLA CULTURA ARABA DEL

VII SECOLO
L’arrivo degli Arabi nel Mediterraneo rappresenta per la Storia europea un punto
fondamentale di non ritorno, che portò, nel tempo, alla definizione degli odierni confini
culturali e religiosi tra Mondo islamico e Mondo cristiano. Con gli Arabi giunse, nei
territori euro-asiatici, una nuova confessione religiosa: l’Islam, che sconvolse, come
fece in passato il Cristianesimo, le tradizioni di diversi popoli.
RELIGIONE: In origine gli Arabi adorano più di trecento dei ma sono molto
tolleranti nei confronti delle altre religioni. Nella loro religione politeista gode di
particolare venerazione la pietra nera, un meteorite caduto nella penisola
araba in tempi antichi e custodito a La Mecca in un edificio di forma cubica, la
Kaaba.
Successivamente con la predicazione di Maometto avviene la fondazione e
diffusione dell’Islam,una religione monoteista che venera Allah e ha il libro
sacro:Corano.

POSIZIONE GEOGRAFICA: Gli arabi abitavano la penisola araba,precisamente le


zone montagnose lungo le coste nello Yemen, nell’Hadhramaut, nell’Higiaz, nell’Asir e
nella regione di Oman .In questi luoghi l’animale che permetteva spostamenti era il
cammello, l’altra grande risorsa dei nomadi arabi. Il cammello forniva latte, carne,
combustibile (lo sterco seccato al sole), le tende.

NOMADISMO: La penisola araba permetteva la vita solo a popolazioni nomadi


disperse in un immenso spazio, inoffensive all’esterno del territorio occupato finché le
rivalità tribali paralizzavano le forze di ogni tribù. 

VITA QUOTIDIANA E CULTURA:


I Musulmani amavano molto la vita sociale. Di solito si riunivano il venerdì, giorno di
festa. A queste riunioni partecipavano solo uomini. Bevevano sciroppi di frutta e tè
che alcuni mercanti avevano portato dalla Cina.
Amavano molto la musica e la danza, spesso si concludevano così i banchetti. Gli
strumenti musicali più diffusi erano cinque: arpa, oboe, liuto, tamburo e chitarra.
Tenevano molto alle buone maniere e il comportamento a tavola era ineccepibile:
mangiavano a piccoli bocconi, masticavano bene, non mangiavano aglio e cipolla, non
si leccavano le dita e non usavano gli stuzzicadenti. 

Oltre che nei costumi della vita quotidiana, gli Arabi lasciarono profonde tracce del
loro passaggio nella cultura: Palermo sorsero scuole arabe dove si insegnava la
sfericità della Terra e i punti cardinali. Lo studio degli astri era molto diffuso e
l'astronomia è loro debitrice di molto termini: azimut, zenit, nadir…
Anche nell'agricoltura gli Arabi portarono innovazioni: le irrigazioni delle "huertas"
,colture del cotone, della canna da zucchero e del riso, dell'arancio, coltura della seta,
industrie tessili, ceramiche, ecc... Degno di nota è anche il grande sviluppo urbano, i
musulmani avevano fissato definitivamente la capitale della Sicilia a Palermo che nel X
secolo contava già 300.000 abitantI.

TERMINI DERIVATI DALLA CULTURA


ARABA
La lingua è viva, è in continuo cambiamento ma, contemporaneamente, è una
testimone formidabile di secoli e millenni di storia. I contatti fra la penisola italiana e il
mondo arabo determinarono una grande influenza in diversi campi della lingua
italiana.

Durante l’epoca medievale e rinascimentale, la cultura scientifica araba raggiunse


livelli di assoluta avanguardia. Così le grandi menti europee si rivolsero a Sud,
cercando in ogni modo di reperire i preziosi testi di matematica, di chimica, di
astronomia, conservati nei luoghi di potere e di studio del Nordafrica e del
Medioriente. E tra i risultati vi fu una massiccia importazione di termini di cui – in
italiano – non esistevano corrispettivi:
 Algebra. E’ voce introdotta in Occidente da Leonardo Fibonacci col celebre Liber
Abbaci (1202) e risale all’arabo ‘ilm al-gÍabr wa al-muqa¯bala, scienza delle riduzioni e
comparazione (opposizione).

 Algoritmo. Il termine, che come nome comune indica un procedimento di calcolo,


deriva dal nome proprio del matematico al-Khwarizmi, che a sua volta significa nativo
del Kwarizm, regione dell’Asia centrale.

 Cifra. Come per la parola zero l’origine è da ritrovare nell’arabo sòifr, propriamente


aggettivo col significato di vuoto (cioè assenza di unità). Anche cifra, infatti, indicava
originariamente lo zero e ancora nel 1740 il matematico Guido Grandi oppone cifra
(cioè zero) a unità.

 Zero. L’etimologia è dall’arabo sòifr, vuoto, calco sull’aggettivo sanscrito s¢u¯nyá,


vuoto, che i matematici indiani, e sul loro esempio poi gli Arabi che trasmisero la
parola, col nuovo significato, in Occidente, usavano per indicare lo zero. Leonardo
Fibonacci latinizzò tale voce in zephirum, che poi, nelle fonti italiane,
diventòzefiro, zefro e quindi zero .

 Alcali. In chimica indica i sali di potassio e di sodio. La parola deriva dall’arabo al-qaly,


soda.

La cultura araba trasmise anche termini in campo militare e nell’ambito della cucina:

 Albicocco. Dal vocabolo arabo collettivo al-barqu¯q, con variante fonetica (birqu¯q),


che significa prugne, susine.
 Carciofo. Dal vocabolo arabo di senso collettivo hursÍu¯f .
 Zafferano. Voce entrata in italiano dall’arabo za‘faran, forse con un tramite veneziano.
 Zibibbo. Voce diffusasi dall’arabo zabª°b, forse dalla variante fonetica egiziana zibª°b.

 Aguzzino. Dall’arabo al-wazīr, originariamente significante ministro, con degradazione


semantica.

 Ammiraglio. La voce ammiraglio trae origine dall’arabo amª°r (comandante, principe,


governatore) passato attraverso il greco amerâs (già in Eginardo, Vita Caroli)

 Alfiere. Sia nel senso di “portabandiera” che nel senso, da esso derivato di “pezzo del
gioco degli scacchi movibile in senso diagonale lungo le caselle di uno stesso colore”.
L’etimo è nello spagnolo alférez, che a sua volta viene, in ultima analisi, dal vocabolo
arabo al-fīl “elefante”.

 Dogana. Dall’arabo diwan(a), libro dove si segnavano le merci in transito.

FONTI:- https://insegnarearabo.wordpress.com/parole-italiane-di-origine-araba/
- https://it.babbel.com/it/magazine/parole-italiane-arabo
- http://www.paginecattoliche.it/La-formazione-dellimpero-arabo/
-http://www2.edu.lascuola.it/edizioni- digitali/GeoerodotoMagazine2/immagini%20gallery
%20cartine/174_Arabia/delivery/index.html
- https://www.mcurie.edu.it/files/venturi.sandra/Maometto.pdf
- https://www.arab.it/presenza.html

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