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Foro cieco
Papille vallate
Solco terminale
(V linguale)
Solco mediano
-Ghiandola parotide: la più grossa (25-30 g), produce il 25% della saliva.
-Ghiandola sottolinguale: produce il 5% della saliva.
-Ghiandola sottomandibolare: produce il 70% della saliva.
TONSILLA FARINGEA
TONSILLA TUBARICA
TONSILLA PALATINA
TONSILLA LINGUALE
Le tonsille in superficie presentano un’epitelio di
rivestimento o di tipo pseudostratificato (tonsilla faringea,
tonsille tubariche) o pavimentoso composto non
cheratinizzato (tonsille palatine, tonsilla linguale), con
numerosi piccoli orifizi che immettono in fessure profonde,
dette cripte tonsillari.
In profondità, nella lamina propria della mucosa, troviamo
grosse quantità di linfociti T e B.
TONSILLA
CRIPTA
EPITELIO DI RIVESTIMENTO
TESSUTO LINFOIDE
A partire dall’esofago, gli organi cavi del tubo digerente presentano una classica
struttura a tonache sovrapposte, con tonaca mucosa, tonaca sottomucosa, tonaca
muscolare, tonaca avventizia/sierosa. A seconda della funzione dell’organo vi
sono fondamentali differenze nel tipo di epitelio di rivestimento e nel tipo di
ghiandole esocrine che si trovano nella lamina propria della mucosa e/o nella
sottomucosa. Inoltre, al confine fra lamina propria della mucosa e tonaca
sottomucosa vi è un sottile strato di tessuto muscolare liscio (muscolaris
mucosae) che permette alla tonaca mucosa di scorrere sulla sottomucosa. .
ESOFAGO
•L’esofago è un organo impari e cavo. Collega la laringofaringe
con lo stomaco e serve esclusivamente per il transito del bolo
alimentare. E’ un tubo schiacciato lungo in media circa 25 cm.
INSPESSIMENTO
DELLA TONACA
MUSCOLARE DELLO
STOMACO
DUODENO
STOMACO
1.Tonaca mucosa
2. Tonaca sottomucosa
3. Tonaca muscolare
4. Tonaca sierosa
TONACA MUCOSA DELLO STOMACO
A. Tonaca mucosa
B. Tonaca sottomucosa
C. Tonaca muscolare
INVECE LE CRIPTE DI
LIEBERKUHN SONO
PRESENTI IN TUTTI I
TRATTI DELL’INTESTINO
TENUE.
STRUTTURA DI UN SINGOLO
VILLO
Zuccheri ed ammino acidi, dopo essere stati
assorbiti dagli enterociti, entrano nei capillari
sanguigni e quindi nella circolazione ematica.
VALVOLA ILEO-CIECALE
STRUTTURA DELLA PARETE DEL’INTESTINO
TENUE MESENTERIALE
L’aspetto interno del digiuno è molto simile a quello del duodéno. Nell’ileo,
invece, le pieghe circolari ed anche i villi sono meno numerosi e più bassi.
La struttura della parete del digiuno e dell’ileo è simile a quella del duodéno e
comprende:
1.Tonaca mucosa
2.Tonaca sottomucosa
3.Tonaca muscolare
4.Tonaca sierosa (importante differenza col duodéno che è rivestito invece da
una tonaca avventizia).
Nella tonaca mucosa l’epitelio di rivestimento è batiprismatico semplice con
enterociti e cellule caliciformi mucipare. Nella lamina propria della mucosa
troviamo ghiandole tubulari semplici (cripte di Lieberkuhn). Nella tonaca
sottomucosa non sono invece presenti le ghiandole di Brunner che
troviamo esclusivamente nel duodéno.
Nella lamina propria della mucosa e nella sottomucosa del digiuno e,
specialmente, dell’ileo troviamo molto tessuto linfoide che appartiene al
GALT: Gut-Associated Lymphoid Tissue.
INTESTINO CRASSO
L’intestino crasso, ultima parte del tubo digerente, è contenuto
all’interno della cavità addominale, ha lunghezza totale di circa 1,5-1,6
metri e si estende dalla valvola ileo-ciecale, dove termina l’ileo,
all’orifizio anale.
Il calibro iniziale dell’intestino crasso è di circa 7 cm, per poi diminuire
progressivamente fino a circa 4 cm.
L’intestino crasso è suddivisibile in varie parti, di cui la prima è l’intestino
cieco. Seguono poi il colon (a sua volta diviso in vari tratti), l’intestino
retto ed il canale anale.
All’interno dell’intestino crasso è presente una abbondantissima flora
batterica che svolge numerose funzioni utili per il ns. organismo
(esempio: sintesi di alcune vitamine).
PARTI DELL’INTESTINO CRASSO
-INTESTINO CIECO (qui termina l’ileo, con la valvola ileo-ciecale)
-COLON ASCENDENTE
-FLESSURA DESTRA (O EPATICA) DEL COLON
-COLON TRASVERSO
-FLESSURA SINISTRA (O SPLENICA) DEL COLON
-COLON DISCENDENTE
-COLON ILEO-PELVICO (SIGMOIDEO)
-RETTO
1. Tonaca mucosa
2. Tonaca sottomucosa
3. Tonaca muscolare
Sin.
Ant.
La fossa cistica contiene la colecisti o cistifellea, che serve da
serbatoio della bile prodotta dal fegato.
L’arteria epatica e la vena porta entrano nel fegato attraverso l’ilo del fegato.
Quindi esse cominciano a ramificarsi in vasi arteriosi e venosi di calibro sempre
più piccolo fino ad arrivare ad arterie e vene dette INTERLOBULARI.
VENA
ARTERIA EPATICA EPATICA
SOSTANZE NUTRITIZIE
ASSORBITE A LIVELLO VENA PORTA
INTESTINALE (ZUCCHERI, AMMINO PROTEINE
SOSTANZE
ACIDI, ETC.) NUTRITIZIE
Dalle arterie e dalle vene INTERLOBULARI derivano vasi sanguigni ancora
più piccoli (detti arteriole e venule di immissione) che entrano nei lobuli
epatici (le unità strutturali e funzionali del fegato che vedremo in seguito) e poi
confluiscono, formando così i sinusoidi epatici, ovvero i capillari sanguigni
tipici del fegato. Pertanto, il sangue che circola nei sinusoidi epatici è un
sangue misto, provenendo in parte dall’arteria epatica (20%) ed in misura
maggiore dalla vena porta (80%).
Cellula di Kupffer
APICALE
• Gli epatociti contengono moltissimi organuli, dato
che svolgono numerosissime funzioni metaboliche.
• Contengono quindi ribosomi liberi, reticolo
endoplasmatico rugoso (RER) e liscio (REL),
mitocondri, apparato di Golgi, lisosomi e
perossisomi.
• Nel RER avviene la sintesi delle proteine
plasmatiche.
• Il REL è molto sviluppato negli epatociti e svolge un
ruolo di fondamentale importanza nel metabolismo
di farmaci e sostanze tossiche, come l’alcool.
Inoltre, il REL è coinvolto nel metabolismo del
glicogeno (=polimero del glucosio), dei lipidi
(colesterolo, trigliceridi) e degli acidi (sali) biliari.
VIE BILIARI E FLUSSO DELLA BILE
La bile può essere considerata il secreto esocrino del fegato. Essa è prodotta
dagli epatociti e, scorrendo all’interno delle vie vie biliari, raggiunge il duodéno.
Le vie biliari sono costituite da una successione di strutture cave e si dividono
in intra-epatiche (localizzate cioè all’interno del fegato) ed extra-epatiche
(localizzate cioè all’esterno del fegato).
-Secreta dal polo biliare degli
BILE epatociti e immessa nei canalicoli
biliari
-Prodotti circa 600 ml al giorno
-92% H O2
. -6% acidi (sali) biliari, sintetizzati dagli epatociti a partire dal colesterolo
-0.3% bilirubina (derivata dal catabolismo del gruppo eme dell’emoglobina)
-0.9-2.4% fosfolipidi e colesterolo
-elettroliti (Na+, Cl- etc.)
Dotti biliari
intralobulari
1.Tonaca mucosa
2.Tonaca fibro-muscolare
3.Tonaca sierosa
DOTTO COLEDOCO
DOTTO PANCREATICO
PRINCIPALE
COLECISTOCHININA
(CCK): ORMONE PRODOTTO DA
CELLULE ENDOCRINE PRESENTI
NELLA MUCOSA DEL DUODENO
DOPO UN PASTO
COLECISTOCHININA (CCK)
• A digiuno, lo sfintere epatopancreatico di Oddi è contratto
(chiuso), pertanto la bile deve per forza entrare nella
colecisti, dove viene concentrata.
• Quando il chimo gastrico, specie dopo un pasto ricco di
grassi, si riversa nel duodeno provenendo dallo stomaco,
cellule endocrine della mucosa duodenale producono
l’ormone CCK che, tramite il circolo sanguigno, raggiunge i
suoi bersagli ed esercita 2 effetti:
• A: fa contrarre la muscolatura liscia della colecisti che si
svuota della bile.
• B: fa rilassare la muscolatura liscia dello sfintere di Oddi
che si apre e lascia entrare nel duodeno la bile ed il secreto
del pancreas esocrino.
IL PANCREAS
Il pancreas è una ghiandola extramurale annessa all’apparato digerente. E’
un organo pieno, impari, localizzato nella cavità addominale, dove contrae
un importante rapporto con il duodeno.
Il pancreas pesa circa 80 g. ed è per la maggior parte (96-98% del volume
del pancreas) una ghiandola esocrina. Tuttavia contiene anche una
importantissima componente endocrina (2%-4%).
E’ maggiormente esteso in senso trasversale e consta, procedendo da
dex. a sin., di una testa, un collo, un corpo e una coda. In particolare la
testa del pancreas è circondata dalla C del duodéno.
IL PANCREAS ESOCRINO
Il pancreas esocrino è una ghiandola acinosa composta a secrezione sierosa.
Il secreto del pancreas esocrino, detto succo pancreatico, è un liquido fluido, acquoso, che viene
prodotto in misura di circa 1 litro/giorno.
Esso contiene:
1. IONI BICARBONATO (HCO3-): hanno la funzione di neutralizzare l’acidità (H+) del
chimo gastrico riversato nel duodéno dallo stomaco.
2. ENZIMI DIGESTIVI: servono per digerire i macronutrienti introdotti con
la dieta (proteine, carboidrati, lipidi). Questi enzimi comprendono:
tripsina/chimotripsina (digeriscono le proteine); amilasi (digerisce i carboidrati); lipasi
(digerisce i lipidi).
Il succo pancreatico è riversato nel duodéno per la maggior parte attraverso il dotto
pancreatico principale, che sbocca nella papilla duodenale maggiore, e, in minor parte,
attraverso il dotto pancreatico accessorio (non sempre presente), che sbocca in quella
minore. Il dotto pancreatico principale si forma nella coda del pancreas ed attraversa
tutto l’organo in senso trasversale, aumentando progressivamente di calibro e
raccogliendo il secreto della maggior parte del pancreas esocrino.
Il dotto pancreatico accessorio, quando presente, può essere in comunicazione con il
dotto principale.
STRUTTURA DEL PANCREAS ESOCRINO
L’unità anatomo-funzionale di base del pancreas esocrino è detta acino
pancreatico, formata da cellule dette acinose o zimogeniche. Tali cellule
sintetizzano e secernono gli enzimi digestivi e sono localizzate alla periferia.
Nel lume (parte centrale cava) dell’acino troviamo particolari cellule, dette
cellule centroacinose, che secernono H2O, Na+ e HCO3-. Le cellule
centroacinose sono tipiche del pancreas, non si trovano in altre ghiandole
esocrine.
Cellule acinose o
zimogeniche
Cellule centroacinose
La secrezione del succo pancreatico è fortemente
stimolata da 2 ormoni prodotti da cellule
entroendocrine, situate nella mucosa del duodeno:
secretina e CCK (colecistochinina).
La secretina e la CCK vengono secrete nel sangue
quando il chimo gastrico entra nel duodéno e vanno
quindi a stimolare la secrezione del succo pancreatico.
La secretina fa secernere H2O, Na+ e HCO3- agendo
sulle cellule centroacinose, mentre la CCK stimola la
secrezione degli enzimi digestivi agendo sulle cellule
acinose (o zimogeniche).
IL PANCREAS ENDOCRINO
Il pancreas endocrino è costituito da piccoli raggruppamenti di cellule, detti isolotti
pancreatici o isole di Langerhans. Tali isolotti sono circondati dagli acini del
pancreas esocrino. Il pancreas contiene circa tre milioni di isolotti. Ogni isolotto è
costituito da qualche migliaio (tipicamente 3.000-5.000, al massimo 10.000-
20.000) di cellule. Gli isolotti sono riccamente vascolarizzati da capillari fenestrati,
all’interno dei quali vengono riversati gli ormoni prodotti dalle cellule che
costituiscono le isole di Langerhans.
Gli isolotti pancreatici contengono 5 tipi di cellule:
d aob