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gliano indirizzo del desti- tamente diversa), perché Dio


natario: non si rivolgono a aspetta ad esaudirti per lasciare
un padre ma a un patrigno crescere in te il desiderio di ciò
La dimensione dell'inte- o a un antipatico tutore a cui chie- che chiedi.
riorità, del silenzio, della dere qualcosa Mi correggo, allora: nella mia
scoperta di Dio passa at- che, pensiamo, preghiera non ho mai ottenuto
traverso l'esperienza della in realtà ci è ciò che chiedevo. Ma sempre ciò
preghiera, una delle espe- dovuto. che desideravo.
rienze universali dell'uma- La splendida e Perché no?
nità. unica preghiera Perché non imparare a pregare?
Ma, ahimè, il cuore del- che Gesù ci ha La preghiera ha bisogno di te,
l'uomo tende a possedere, lasciato dovreb- anzitutto: come sei, devoto o
a manipolare, a schema- be essere la ateo, santo o peccatore. Ma un
tizzare e anche la splendi- preghiera sem- "tu" vero, non finto, non di faccia-
da esperienza della preghiera pre presente sulle nostre labbra, ta. La preghiera ha bisogno di un
rischia di essere svilita e sbiadita, a cui attingere, preghiera piena di tempo: cinque minuti, per inizia-
ridotta a noiosa ripetizione, a buon senso e di concretezza, di re, il tempo in cui non sei proprio
dovere da assolvere, a estremo affetto e di gioia, di fiducia e di rimbambito o distratto, spegnen-
ricorso in caso di difficoltà…….. realismo, ci permette di rimettere do il cellulare e isolandoti. La pre-
La preghiera è amicizia al centro la nostra giornata. ghiera ha bisogno di un luogo: la
La preghiera è un colloquio inti- La preghiera è costante tua camera, la metro, la pausa Sto arrivando in Bra-
mo, uno scambio di opinioni, una Come la vedova della parabola il pranzo. La preghiera ha bisogno
reciproca intesa. Signore ci invita ad insistere. Gesù di una parola da ascoltare: meglio sile fra qualche ora e
Non una lista della spesa, non un non entra nel merito: forse la se il Vangelo del giorno, da legge- il mio cuore è già pie-
tentativo di corruzione, non una questione sollevata dalla vedova re con calma e assaporare. La
litania portafortuna. è un litigio tra vicini e il giudice ha preghiera ha bisogno di una paro-
no di gioia perché
Concepiamo la preghiera come ben altro di cui occuparsi. Eppure, la da dire: le persone che incontri, presto sarò con voi a
una serie di formule bene augu- alla fine, cede. Gesù è sicuro di ciò le cose che ti angustiano, un celebrare la 28^
ranti, ma la preghiera è fatta anzi- che dice: se chiediamo ottenia- "grazie" detto a Dio. La preghiera
tutto di ascolto, l'ascolto di Dio, e mo, se ci affidiamo siamo accolti ha bisogno di una parola da vive- GMG
di intercessione, intercessione in un caldo abbraccio dal Padre. re: cosa cambia ora che riprendi
per il mondo, non per i miei biso- Ma è a un Padre che ci rivolgiamo la tua attività quotidiana?
gni. con costanza? Venga lo Spirito promesso dal
La preghiera è fiducia Leggendo questa pagina sorrido: Signore, amici, lo Spirito che ci
Gesù ci svela il volto del Padre: è a ho pregato molto nella mia vita e permette di vedere con uno
lui che rivolgiamo la preghiera. non sono mai stato esaudito. sguardo diverso anche le cose
Non a un despota capriccioso, Perché? che ci sembrano indispensabili
non a un potente da convincere. Già sant'Agostino si poneva que- alla nostra felicità, capendo, infi-
Siamo diventati figli, ci ha detto sta domanda e rispondeva mira- ne, che ciò che riteniamo un osta-
san Paolo, Dio ci tratta come trat- bilmente: non sei esaudito per- colo insuperabile non è poi così
ta il suo figlio beneamato. Un ché chiedi male, senza l'insistenza importante risolverlo e - forse -
buon Padre sa di cosa ha bisogno dell'amico importuno, perché ciò non è neppure un ostacolo.
il proprio figlio, non lo lascia pena- che chiedi non è il tuo vero bene Perché, nella preghiera, scoprire-
re. Molte delle nostre preghiere (Guardandomi indietro, vedo i mo che nulla ci può impedire di
restano inascoltate perché sba- problemi sotto una luce comple- dire con verità: Padre.
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Papa Francesco:
Buongiorno. Buongiorno a tutti voi. Hanno detto – ho sentito
– cose un po’ strane: “Non siete santi della mia devozione”,
“Io sono qui fra i leoni …”, ma non tanto feroci, eh? Grazie.
Davvero io non do interviste, ma perché non so, non posso, è
cosi. Per me è un po’ faticoso farlo, ma ringrazio questa compagnia. Questo primo
viaggio è proprio per trovare i giovani, ma tro-
varli non isolati dalla loro vita, io vorrei tro-
varli proprio nel tessuto sociale, in società. Per-
ché quando noi isoliamo i giovani, facciamo
un’ingiustizia; togliamo loro l’appartenenza. I
giovani hanno una appartenenza, un’appartenenza ad una fami-
glia, a una patria, a una cultura, ad una fede… Hanno un’ap-
partenenza e noi non dobbiamo isolarli! Ma, soprattutto, non
isolarli da tutta la società! Loro – davvero! – sono il futuro di un
popolo: questo è vero! Ma non soltanto loro: loro sono il futu-
ro perché hanno la forza, sono giovani, andranno avanti. Ma
anche l’altro estremo della vita, gli anziani, sono il futuro di un popolo. Un popolo ha futuro se va
avanti con tutti e due i punti: con i giovani, con la forza, perché lo portano va avanti; e con gli anzia-
ni perché loro sono quelli che danno la saggezza della vita. E io tante volte penso che noi facciamo
un’ingiustizia con gli anziani, li lasciamo da parte come se loro non avessero niente da darci; loro
hanno la saggezza, la saggezza della vita, la saggezza della storia, la saggezza della patria, la saggezza
della famiglia. E di questo noi abbiamo bisogno! Per questo
dico che io vado a trovare i giovani, ma nel loro tessuto so-
ciale, principalmente con gli anziani. E’ vero che la crisi mon-
diale non fa cose buone con i giovani. Ho letto la settimana
scorsa la percentuale dei giovani senza lavoro. Pensate che
noi corriamo il rischio di avere una generazione che non ha
avuto lavoro, e dal lavoro viene la dignità della persona di
guadagnarsi il pane. I giovani, in questo momento, sono in
crisi. Un po’ noi siamo abituati a questa cultura dello scarto:
con gli anziani si fa troppo spesso! Ma adesso anche con que-
sti tanti giovani senza lavoro, anche a loro arriva la cultura
Icona della Madonna di Guadalupe dello scarto. Dobbiamo tagliare questa abitudine a scartare!
omaggio dei giornalisti al Papa
No! Cultura della inclusione, cultura dell’incontro, fare uno
sforzo per portare tutti alla società! E’ questo un po’ il senso che io voglio dare a questa visita ai gio-
vani, ai giovani nella società. Vi ringrazio tanto, carissimi, “santi di non devozione” e “leoni non
tanto feroci!”. (**)Ma grazie tante, grazie tante. E vorrei salutarvi, ognuno. Grazie.
(** Il Papa alludeva a quanto nel suo saluto a nome dei giornalisti aveva detto Valentina Alazraki sul fatto che i giornalisti vengo-
no spesso dipinti come leoni )
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Circa 200 mila fede- sciarsi sorprendere da Dio, e
li, molti dei quali vivere nella gioia" e ha ricordato
hanno passato la che i giovani "non hanno bisogno
notte fuori dall'in- solo di cose", ma "hanno bisogno soprat-
gresso del santua- tutto che siano loro proposti quei valori
rio di Aparecida immateriali che sono il cuore spirituale di
nonostante il fred- un popolo, la memoria di un popolo". I
do intenso di que- giovani, ha aggiunto, " sono un motore
ste ore, hanno as- potente per la Chiesa e per la società". Francesco,
sistito all'omelia ancora una volta, ha invitato i fedeli a non perdere
di Papa Francesco, in Brasile per la Giornata mon- mai la speranza: "Il
diale della gioventù. "Quanta gioia mi dà venire al- 'drago', il male, c'è nel-
la casa della Madre di ogni brasiliano, il Santuario la nostra storia, ma non
di Nostra Signora di Aparecida! Il giorno dopo la è lui il più forte. Il più
mia elezione a Vescovo di Roma ho visitato la Basili- forte è Dio, e Dio è la
ca di Santa Maria Maggiore a Roma, per affidare nostra speranza". Il Pa-
alla Madonna il mio ministero di Successore di Pie- pa ha poi esortato a
tro", ha detto Papa Francesco durante la messa. non essere tristi: "Gesù
"Oggi sono voluto venire qui - ha aggiunto Bergo- ci ha mostrato che il
glio - per chiedere a Maria nostra Madre il buon volto di Dio è quello di
esito della Giornata Mondiale un padre che ci ama. Il peccato e la morte sono stati
della Gioventù e mettere ai sconfitti. Il cristiano non può essere pessimista! Non
suoi piedi la vita del popolo ha la faccia di chi sembra trovarsi in un lutto perpe-
latinoamericano". tuo. Se siamo davvero innamorati di Cristo e sentia-
Poi il Papa ha richiamato tutti mo quanto ci ama, il nostro cuore si 'infiammerà' di
a ''tre semplici atteggiamenti: una gioia tale che contagerà quanti vivono vicini a
mantenere la speranza, la- noi".

Di ritorno dal santuario mariano di


Aparecida, Papa Francesco ha visi-
tato l'ospedale San France-
sco d'Assisi di Rio de Ja-
neiro per il recupero dei
tossicodipendenti.
"Abbiamo tutti bisogno di
imparare ad abbracciare chi
è nel bisogno, come san
Francesco", ha detto il Papa in un discorso dai toni forti. "Ci sono
tante situazioni in Brasile, nel mondo, che chiedono attenzione,
cura, amore, come la lotta contro la dipendenza chimica. Spesso,
invece, nelle nostre società ciò che prevale è l'egoismo".
"Quanti "mercanti di morte" che seguono la logica del potere e del denaro ad ogni costo! La piaga del narco-
traffico, che favorisce la violenza e semina dolore e morte, richiede un atto di coraggio di tutta la società. Non
è con la liberalizzazione dell'uso delle droghe, come si sta discutendo in varie parti dell'America Latina, che si
potrà ridurre la diffusione e l'influenza della dipendenza chimica. E' necessario affrontare i problemi che sono
alla base del loro uso, promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la
vita comune, accompagnando chi è in difficoltà e donando speranza nel futuro. Abbiamo tutti bisogno di guar-
dare l'altro con gli occhi di amore di Cristo, imparare ad abbracciare chi è
nel bisogno, per esprimere vicinanza, affetto, amore. Ma abbracciare non è sufficiente. Tendiamo la mano a
chi è in difficoltà, a chi è caduto nel buio della dipendenza, magari senza sapere come, e diciamogli: Puoi rial-
zarti, puoi risalire, è faticoso, ma è possibile se tu lo vuoi. Cari amici, vorrei dire a ciascuno di voi, ma soprat-
tutto a tanti altri che non hanno avuto il coraggio di intraprendere il vostro cammino: Sei protagonista della
salita; questa è la condizione indispensabile! Troverai la mano tesa di chi ti vuole aiutare, ma nessuno può fare
la salita al tuo posto. Ma non siete mai soli!".
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prio interesse». no perso la
«Giovani, non ar- fiducia nelle
rendetevi», ha istituzioni politi-
poi detto rivol- che perché vedono
"Busso a questa gendosi ai prin- egoismo e corruzio-
comunità che cipali destinata- ne o che hanno per-
oggi rappresen- ri del suo viag- so la fede nella
ta tutto il Pae- gio in Brasile. Chiesa, e persino in
se". Appello a «Non perdete la Dio, per l’incoerenza di cristiani e
"chi ha le risor- speranza, la re- di ministri del Vangelo”.
se": "Non siate altà può cambia- ……. “Insegnami ad essere come il
insensibili alle diseguaglian- re, l'uomo può cambiare. Cer- buon samaritano che non si perde
ze". cate voi per primi il bene co- nei discorsi, ma ha il coraggio di
Applausi, abbracci e mune, lavorate per un mondo sollevare colui che è gettato a lato
sorrisi. Dovunque vada, Papa più giusto e solidale. Non sie- della strada e si prende cura delle
Francesco è accolto da una te soli, la Chiesa è con voi. Il sue ferite”, implora un volontario
centinaia (se non migliaia) di Papa è con voi. Porto ognuno impegnato in una comunità di recu-
fedeli emozionati e festanti. È di voi nel mio cuore e faccio pero in una delle meditazioni, scrit-
stato così anche oggi, giovedì mie le intenzioni che avete te da due sacerdoti dehoniani, padre
25 luglio, quando il Pontefice nell'intimo». Zezinho e padre Joãozinho. “Il do-
si è recato in visita nella lore del Figlio è davvero il dolore
favela Varginha, a nord di della madre: questo mi porta a pen-
Rio de Janeiro. sare alle lotte per la vita dal conce-
Sotto una pioggia bat- pimento alla fine naturale”, gli fa
tente, il Pontefice ha incon- eco una ragazza. Ogni stazione è un
trato gli abitanti della favela, grido verso l’Alto: c’è quello del
ha benedetto la piccola chie- seminarista che chiede di essere un
sa di San Girolamo Emiliani “buon pastore”, quello di chi ha
e ha giocato con alcuni bam- scelto di andare incontro alle
bini. Poi, accompagnato dal- “vittime della cultura della morte”,
l'arcivescovo Joao Orani quello della coppia che vuole di-
Tempesta, il Papa è entrato ventare una famiglia fondata sulla
in una baracca per prendere Roccia. Si leva la preghiera di uno
un caffè insieme a una delle studente e si fonde con quella per i
famiglie di Varginha. detenuti, per la pace nel mondo. Un
“Gesù con la sua Croce percorre le
«Avrei voluto bussare a chilometro scandito dall’afflizione,
nostre strade per prendere su di sé
ogni porta, dire "buongiorno", dagli insulti, dalle percosse, dalle
le nostre paure, i nostri problemi, le
lacrime e dalle cadute, reso carne e
chiedere un bicchiere d'acqua, nostre sofferenze, anche le più pro-
spirito da un cast di 280 artisti e
parlare come amici di casa, fonde”, dice Papa Francesco. Con
volontari provenienti dal Brasile,
ascoltare il cuore di ciascuno, quella croce, aggiunge, “Gesù si
dall’Argentina, da Puerto Rico, dal
ma il Brasile è così grande», unisce al silenzio delle vittime della
Messico, dalla Germania e dagli
ha detto il Santo Padre u- violenza, che non possono più gri-
Stati Uniti.
scendo dalla casupola della dare, soprattutto gli innocenti e gli
famiglia prescelta. indifesi; alle famiglie che sono in
Papa Francesco è dun- difficoltà, che piangono la perdita
que salito su un piccolo po- dei loro figli, o che soffrono nel
dio, allestito in un campo di vederli preda di paradisi artificiali
calcio, e si è rivolto alla co- come la droga”. Ma anche “a tutte
munità della favela lanciando le persone che soffrono la fame in
un messaggio di speranza: un mondo che ogni giorno getta
«Non scoraggiatevi mai, nono- via tonnellate di cibo; a chi è per-
stante la corruzione delle per- seguitato per la religione, per le
sone che, invece di cercare il idee, o semplicemente per il colore
bene comune, cercano il pro- della pelle; a tanti giovani che han-
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insegna
alla no-
stra vita
questa s t r a
Carissimi giovani! Croce? vita che
“Nella Croce di Cristo c’è la soffe- ………………..che cosa ha il Signore
renza, il peccato dell’uomo, anche Siamo venuti oggi qui per lasciato la Croce in coloro non con-
accompagnare Gesù lun- che l’hanno vista e in co- d i v i d a
il nostro, e Lui accoglie tutto con le go il suo cammino di dolo- loro che l’hanno toccata? con noi.
braccia aperte, carica sulle sue spal- re e di amore, il cammino Che cosa lascia la Croce Ma la
le le nostre croci e ci dice: Corag- della Croce, che è uno dei in ciascuno di noi? Vede- Croce di Cristo invita an-
gio! Non sei solo a portarle! Io le momenti forti della Gior- te: lascia un bene che che a lasciarci contagiare
porto con te e io ho vinto la morte e nata Mondiale della Gio- nessuno può darci: la da questo amore, ci inse-
ventù. Al termine dell'An- certezza dell’amore fede- gna allora a guardare
sono venuto a darti speranza, a darti no Santo della Redenzio- le di Dio per noi. Un amo- sempre l’altro con miseri-
vita”, continua Papa Francesco. ne, il Beato Giovanni Pao- re così grande che entra cordia e amore, soprattut-
“Non c'è croce, piccola o grande, lo II ha voluto affidare la nel nostro peccato e lo to chi soffre, chi ha biso-
della nostra vita che il Signore non Croce a voi, giovani, di- perdona, entra nella no- gno di aiuto, chi aspetta
condivida con noi”, assicura. cendovi: stra sofferenza e ci dona una parola, un gesto, la
«Portatela nel mondo co- la forza per portarla, entra Croce ci invita ad uscire
Sintesi “dell’amore di Dio e della me segno dell'amore di anche nella morte per da noi stessi per andare
sua immensa misericordia”, la cro- Gesù per l'umanità e an- vincerla e salvarci. loro incontro e tendere
ce di Cristo “ci invita anche a la- nunciate a tutti che solo Nella Croce di Cristo c’è loro la mano. Tanti volti li
sciarci contagiare da questo amore, in Cristo morto e risorto tutto l’amore di Dio, c'è la abbiamo visti nella Via
ci insegna allora a guardare sempre c’è salvezza e redenzio- sua immensa misericor- Crucis, tanti volti hanno
dia. E questo accompagnato Gesù nel
l’altro con misericordia e amore, è un amore suo cammino verso il Cal-
soprattutto chi soffre, chi ha biso- di cui possia- vario: Pilato, il Cireneo,
gno di aiuto, chi aspetta una parola, mo fidarci, Maria, le donne… Io oggi
un gesto e ad uscire da noi stessi nel quale ti chiedo: Tu come chi di
per andargli incontro e tendergli la p o s s i a m o loro vuoi essere? Vuoi
credere. Cari essere come Pilato che
mano”. “Anche noi – spiega - da- giovani, fidia- non ha il coraggio di an-
vanti agli altri possiamo essere co- moci di Gesù, dare controcorrente per
me Pilato che non ha il coraggio di affidiamoci a salvare la vita di Gesù e
andare controcorrente per salvare la Lui (cfr Lette- se ne lava le mani. Dim-
vita di Gesù e se ne lava le mani. ra enc. Lu- mi: sei uno di quelli che si
men fidei, lavano le mani, che fa il
Cari amici, ne» (Parole ai giovani [22 16) perché Lui non delu- finto tonto e guarda dal-
la Croce di aprile 1984]: Insegna- de mai nessuno! Solo in l'altra parte? O sei come il
Cristo ci menti VII,1 [1984], 110- Cristo morto e risorto tro- Cireneo, che aiuta Gesù a
insegna ad 5). Da allora la Croce ha viamo la salvezza e la portare quel legno pesan-
essere co- percorso tutti i Continenti redenzione. Con lui, il te, come Maria e le altre
e ha attraversato i più male, la sofferenza e la donne, che non hanno
me il Cire- svariati mondi dell’esi- morte non hanno l'ultima paura di accompagnare
neo, che stenza umana, restando parola, perché Lui ci dona Gesù fino alla fine, con
aiuta Gesù quasi impregnata dalle speranza e vita: ha tra- amore, con tenerezza. E
a portare situazioni di vita dei tanti sformato la Croce dall'es- tu, come chi di questi vuoi
quel legno giovani che l’hanno vista sere uno strumento di essere? Come Pilato, co-
e l’hanno portata. odio, di sconfitta e di mor- me il Cireneo, come Ma-
pesante, Cari fratelli, nessuno può te ad essere un segno di ria? Gesù ti sta guardan-
come Maria e le altre donne, che toccare la Croce di Gesù amore, di vittoria, di trion- do adesso e ti dice: mi
non hanno paura di accompagnare senza lasciarvi qualcosa fo e di vita. vuoi aiutare a portare la
Gesù fino alla fine, con amore, con di se stesso e senza por- Il primo nome dato al Bra- Croce? Fratelli e sorelle:
tenerezza”. “E tu, come sei? Come tare qualcosa della Croce sile è stato proprio quello con tutta la forza di giova-
di Gesù nella propria vita. di “Terra de Santa Cruz”. ne, che cosa Gli rispondi?
Pilato, come il Cireneo, come Ma- Tre domande vorrei che La Croce di Cristo è stata Cari giovani, alla
ria?”, chiede il Pontefice che invita risuonassero nei vostri piantata non solo sulla Croce di Cristo portiamo
a portare sulla croce di Cristo “le cuori questa sera accom- spiaggia più di cinque le nostre gioie, le nostre
nostre gioie, le nostre sofferenze, i pagnando il Signore: Che secoli fa, ma anche nella sofferenze, i nostri insuc-
nostri insuccessi”. “Troveremo – cosa avete lasciato nella storia, nel cuore e nella cessi; troveremo un Cuo-
Croce voi, cari giovani del vita del popolo brasiliano re aperto che ci compren-
conclude - un Cuore aperto che ci Brasile, in questi due anni e in molti altri popoli. Il de, ci perdona, ci ama e
comprende, ci perdona, ci ama e ci in cui ha attraversato il Cristo sofferente lo sen- ci chiede di portare que-
chiede di portare questo stesso a- vostro immenso Paese? E tiamo vicino, uno di noi sto stesso amore nella
more nella nostra vita, di amare o- che cosa ha lasciato la che condivide il nostro nostra vita, di amare ogni
gni nostro fratello e sorella con Croce di Gesù in ciascuno cammino fino in fondo. nostro fratello e sorella
di voi? E, infine, che cosa Non c'è croce, piccola o con questo stesso amore.
questo stesso amore”. grande che sia, della no-
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ANGELUS / tare il Signore e a ghiera, sentiamoci come
seguire la sua vo- un’unica grande famiglia e
L'ORA DI MARIA lontà. I santi Gio- rivolgiamoci a Maria per-
Dal Balcone dell'Arcive- acchino ed Anna fanno ché custodisca le nostre
scovado di Rio de Janeiro parte di una lunga catena famiglie, le renda focolari Padre Lombardi ha raccon-
Venerdì, 26 luglio 2013 che ha trasmesso la fede e di fede e di amore, in cui tato nel briefing giornaliero
l’amore per Dio, nel calo- si senta la presenza del suo mattutino con i giornalisti,
Cari fratelli e amici,
re della famiglia, fino a Figlio Gesù.
buongiorno!
Maria che ha accolto nel con molto humour, un epi-
Rendo grazie alla Divina
Provvidenza per aver gui-
suo grembo il Figlio di Dio PAPA: L'ABBRACCIO CON 8 sodio divertente della gior-
e lo ha donato al mondo, nata del 25 Luglio, l’incontro
dato i miei passi fin qui, lo ha dona- GIOVANI DETENUT
DETENUTII del Papa con un gruppo di
alla Città di São to a noi. Il
Sebastião do Monache di Clausura che
valore pre- sono andate a trovar-
Rio de Janeiro. zioso della
Ringrazio di lo nel Seminario di Apareci-
famiglia
v ero cuore da.
come luo-
Mons. Orani e go privile-
anche voi per giato per
la calorosa ac- trasmettere
coglienza, con cui manife-
la fede! Guardando all’-
state il vostro affetto verso
ambiante familiare vorrei 'Mai piu' violenza, solo
il Successore di Pietro. sottolineare una cosa: og-
Vorrei che il mio passag- gi, in questa festa dei santi amore!'.
gio per questa città di Rio Gioacchino ed Anna in
rinnovasse in tutti l'amore Brasile come in altri Paesi, Questa frase ha ripetuto “Uno si sarebbe aspettato che
per Cristo e per la Chiesa, si celebra la festa dei non- le Religiose fossero tranquille
la gioia di essere uniti a piu' volte Papa Francesco
ni. Quanto sono impor- nell'incontro forse piu' emo- e silenziose, invece nonostan-
Lui e di appartenere alla tanti nella vita della fami-
Chiesa e l'impegno di vi- zionate di questo suo primo te si fosse all’aperto nel corti-
glia per comunicare quel le del Seminario e piovesse si
vere e di testimoniare la patrimonio di umanità e viaggio in Brasile, quello
fede. di fede che è essenziale sono scatenate nel festeggiare
con otto giovani detenuti
Una bellissima espressione per ogni società! E come è il Pontefice. Non solo: le Suo-
popolare della fede è la (sei maschi e due ragazze)
importante l'incontro e il re hanno preteso di avere o-
preghiera dell’Angelus [in che indossavano le ma-
dialogo tra le generazioni, gnuna una foto con il Pontefi-
Brasile, l’Ora di Maria]. E’ soprattutto all'interno del- gliette della Gmg come il
una preghiera semplice da ce e una sua firma autografa,
la famiglia. Il Documento milione di ragazzi che affol- perché sostenevano di essere
recitarsi in tre momenti di Aparecida ce lo ricorda:
caratteristici della giornata la in queste ore la spiaggia tutte uguali ai suoi occhi. E
«I bambini e gli anziani
che segnano il ritmo delle di Copacabana in attesa del Francesco dunque è rimasto
costruiscono il futuro dei
nostre attività quotidiane: Pontefice che vi presiedera' con loro tutto il tempo che
popoli; i bambini perché
al mattino, a mezzogiorno porteranno avanti la sto- la Via Crucis. 'Francesco - era previsto per il riposo.
e al tramonto. Ma è una ria, gli anziani perché tra-
preghiera importante; in- racconta il portavoce, pa- Tanto che un successivo in-
smettono l'esperienza e la contro con gli uomini della
vito tutti a recitarla con saggezza della loro vi-
dre Federico Lombardi - ha
l’Ave Maria. Ci ricorda un fatto pregare a tutti un polizia – tutti giovani dai quali
ta» (n. 447). Questo rap-
evento luminoso che ha porto, questo dialogo tra 'Padre Nostro' e li ha incari- ci si sarebbe attesi maggiore
trasformato la storia: l’In- le generazioni è un tesoro vivacità rispetto alle Suore – è
carnazione, il Figlio di Dio cati di pregare. Non ha fatto
da conservare e alimenta- risultato molto più ordinato e
si è fatto uomo in Gesù di un discorso ma ha pronun-
re! In questa Giornata del- tranquillo”.
Nazaret. la Gioventù, i giovani vo- ciato espressioni forti di
Oggi la Chiesa celebra i Padre Lombardi ha racconta-
gliono salutare i nonni. Li incoraggiamento, ripeten-
to ai giornalisti passo passo
genitori della Vergine Ma- salutano con tanto affetto.
ria, i nonni di Gesù: i santi do a ognuno 'prega per me-
I nonni. Salutiamo i nonni. l’intera giornata di ieri, che
Gioacchino e Anna. Nella ''. E come ieri si era com- “nonostante la forte pioggia
Loro, i giovani, salutano i
loro casa è venuta al mon- propri nonni con tanto mosso nella favela di Vir- è stata molto bella e piena.
do Maria, portando con affetto e li ringraziano per ghinha anche oggi il Papa La prima completamente
sé quello straordinario mi- la testimonianza di saggez-
stero dell'Immacolata e' apparso toccato da que- spesa a incontrare la gente di
za che ci offrono conti- sto momento molto emoti- questo viaggio che registra
Concezione; nella loro nuamente.
casa è cresciuta accompa- vo'. ad ogni appuntamento una
Ed ora, in questa Piazza,
gnata dal loro amore e partecipazione larghissima “
nelle vie adiacenti, nelle
dalla loro fede; nella loro case che vivono con noi
casa ha imparato ad ascol- questo momento di pre-
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Raccolta dei pensie ri d i Papa Fran cesco pubb licat i su tw itte r @Pon tifex_i t, Don Divo Bars otti il mi stic o del novece nto e la Comu nità de i Figli d i Dio, Invia la tua p reghie ra s ulla tom ba di San Fra nces co di Ass isi: The C rypt of Saint F ranc is, A Crip t a de Sã o Fran cis co

Papa Francesco non si distacca dalla gente comune ma anzi, la cerca e


auspica una Chiesa che non troneggi ma abbracci. Questo è il modo
di evangelizzare di Papa Francesco, con la modestia propria dei più
grandi, con un linguaggio diretto e senza fronzoli che penetra i cuori,
che riaccende la speranza di fedeli e laici di tutto il mondo.
I Tweet di Papa Francesco, con un'essenzialità che disarma e convince,
trasmettono tutto il suo grande amore per l’umanità e per Dio, sono
perciò patrimonio di tutti e per tutti fonte di meditazione e di pre-
ghiera.

27 Lug (da Rio) I Vescovi sono i Pastori del Popolo di Dio. Seguiamoli con fiducia e coraggio.
26 Lug (da Rio) Non c’è croce piccola o grande della nostra vita che il Signore non condivide con
noi.
26 Lug (da Rio) Ogni Venerdì ci permette di ricordare quanto Gesù ha sofferto per noi. Fà Signore
che non dimentichiamo mai quanto ci ami.
26 Lug (da Rio) Che festa indimenticabile di accoglienza a Copacabana! Dio vi benedica tutti!
25 Lug (da Rio) La misura della grandezza di una società è data dal modo in cui essa tratta chi è più
bisognoso, chi non ha altro che la sua povertà.
25 Lug (da Rio) La vita cristiana non si limita al pregare, ma richiede un impegno continuo e corag
gioso che nasce dalla preghiera.
25 Lug (da Rio) Che lo sport sia sempre uno strumento di scambio e di crescita; mai di violenza e di
odio.
24 Lug (da Rio) Ringraziamo il Beato Giovanni Paolo II per le GMG e per le tante vocazioni che so
no nate durante queste 28 giornate.
24 Lug (da Rio) Non dimentichiamolo mai, ragazzi: la Vergine Maria è la nostra Mamma ed è con il
suo aiuto che possiamo rimanere fedeli a Gesù.
23 Lug (da Rio) Cari giovani, Cristo ha fiducia in voi e vi affida la sua stessa missione: Andate, fate
discepoli.
23 Lug (da Rio) La Chiesa è giovane e lo si vede proprio bene nella GMG. Che il Signore ci manten
ga sempre tutti giovani di cuore.
23 Lug (da Rio) Grazie. Grazie. Grazie a tutti voi e a tutte le autorità per la magnifica accoglienza in
terra carioca.
22 Lug (da Rio) Oggi incominciamo una stupenda settimana a Rio; sia un’occasione per approfondi
re la nostra amicizia in Gesù Cristo.
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ospitati in un grande albergo, veramente un bell'albergo di


E’ una di quelle fa- lusso e siamo stati trattati bene.
miglie italiane immigrate in Romania che hanno abbando- Da Trieste siamo arrivati alla stazione Santa Palomba. Ci
nato il paese di Alexandru Ioan Cuza (primo principe della affidarono un podere a Pian di Frasso. Siamo stati lì un po'
Romania,1861-1866) per rispondere all'invito di Benito ma a mio padre non gli piaceva la zona ed è voluto venire
Mussolini che, alla fine degli anni Trenta, prometteva lotti con i paesani a via Fossignano."
di terre nelle aree bonificate del Lazio. Con la guerra le cose cambiarono, lo sfollamento e la di-
I nostri concittadini risiedevano principalmente a Iasi e Ca- sgregazione della famiglia hanno allontanato per un perio-
taloi. . do la famiglia di L.D’A da Aprilia "Con la guerra mio pa-
A partire dalla fine del diciannovesimo secolo, migliaia di dre fu richiamato in Sardegna. Io con la mia famiglia siamo
famiglie, soprattutto venete e friulane, si stabilirono nella stati sfollati a Roma alla Garbatella. Siamo stati ospitati in
regione della Dobrogia, "dove il clima era benigno e la ter- un teatro, noi dormivamo proprio sopra il palco. Da lì sia-
ra munifica" tanto da essere etichettata come la "California mo stati trasferiti a Mentana e ci siamo rimasti fino al 1947
rumena". prima di fare ritorno ad Aprilia.
Nel lontano 1878, quando il principe tedesco Carol di Ho- Il podere lo abbiamo perso perché non avevamo più l'opera
henzollern-Sigmaringen condusse le armate rumene in una per mantenerlo". Il podere veniva affidato in base alle ope-
Guerra di indipendenza, era necessario colonizzare e incor- re possedute da un nucleo famiglia, con opere si intendeva
porare nella neonata nazione quella regione costiera che va la forza lavoro.
dalla foce del Danubio fin giù oltre i confini attuali della La famiglia di L.D’A., con l'entrata in guerra non aveva
Bulgaria. Il processo di colonizzazione richiese una consi- più le opere necessarie per mantenere il podere affidato per
stente migrazione interna, alla quale si aggregò in una fase questo ne perse il possesso.
successiva, un'altrettanto notevole migrazione dall'estero. Il posto in cui nacquero le prime case basse costruite dagli
Ai nuovi arrivati era data la possibilità di lavorare e soprat- italiani provenienti dalla Romania veniva chiamato Quar-
tutto di diventare proprietari di un pezzo di terra. Gli italia- tiere Shangai.
ni furono tra i primi ad essere richiamati dalla promessa di Queste costruzioni nacquero e ancora si trovano lungo via
terra e lavoro. Nella seconda metà del diciannovesimo se- delle Mele e via Costantino."Le case che sono nate su que-
colo molti italiani immigrati in Romania erano impiegati sta via erano piccole e basse, le abbiamo costruite noi, ci
soprattutto nell'industria delle costruzioni, come lavoratori aiutavamo tra le famiglie il sabato e la domenica. Su questa
nelle cave di Comarnic e Tesila, come taglialegna nell'area strada c'erano diverse famiglie provenienti dalla Romania,
del Hateg o come contadini. Comunità di italiani si crearo- Manzini, Cavicchioli, Savioli, Colognesi, Zanettini, Bat-
no nelle città di Craiova, a Bucarest, a Sinaia ed a Iasi. Da taiola, Brighenti, Rossi. Ricordo che qui c'era la vecchia
queste aree molti si spostarono verso la Dobrogia, nei vil- azienda della Siam. Alcuni di noi lavoravano lì. Però si
laggi di Cataloi, Greci, Turcoaia, e nelle città come Galati, guadagnava poco per questo si decideva di fare i muratori".
Constanta, Braila. Secon- Anche chi aveva il podere o lavorava in campagna si av-
do le statistiche, nel 1899, venturava nel mondo dell'edilizia "molti di noi sono diven-
in Dobrogea vivevano tati muratori e falegnami perché in campagna si lavorava
1.391 italiani. Questo nu- poco. Io ho avuto la fortuna di avere Paolo Manzini come
mero crebbe nel 1928 maestro. Ricordo che le fondamenta le facevamo a mano di
quando gli italiani che si oltre un metro e il muro romano di 45 centimetri. Ho fatto
erano stabiliti nelle città e questa professione fino a 65 anni prima di andare in pen-
villaggi della regione di- sione". Le case sono ancora lì, molte non sono più basse
vennero 1.993, rappresen- ma diventate a due piani per ospitare meglio le famiglie. I
tando un quinto della popolazione italiana in Romania. padri che le costruirono non ci sono più e la loro opera è
L.D’A. racconta che è nato nel 1929 a Cataloi e fa il suo rimasta nelle mani dei figli. Ad Aprilia esistono, quindi, nel
ritorno nel nostro paese nel 1940: pieno centro, ricordi e testimonianze dei primi italiani della
"Io stavo a Cataloi e facevo il contadino, avevamo circa 25 Romania che aiutarono la città a farsi grande.
ettari pagando il canone al governo romeno.
Per restare lì dovevamo cambiare nazionalità, tornando in
Italia ci avrebbero datO il podere e la possibilità di lavora-
re".
Come molti concittadini lasciò tutto nella terra che lo ospi-
tò nell'infanzia. "Non abbiamo portato via niente. In fondo
non è c'era poi molto da por-
tare via". Il viaggio di ritorno
e l'arrivo è lo specchio del-
l'avventura raccontata da G.
Z.: "Siamo partiti con il treno
da Cataloi. C'era la stazione
nuova in cui lavoravano i no-
stri padri. Siamo arrivati a
Trieste una notte e siamo stati (Immagini di poderi dell’Agro Pontino )
-9-
I SANTI DELLA SETTIMANA
L’ICONA DELLA MADONNA
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LUN. 29 S. Marta di Betania

MART.30 S. Pietro Crisologo

MERC. 31 S. Ignazio Di Loyola

GIOV.01 Preziosissimo Sangue di Gesù

VEN. 02 S.Bernardino Realino L'icona, di provenienza bizantina, databile intorno al 1330,


si trova nella normanna cattedrale di Tropea, che la custodi-
SAB. 03 S.Tommaso Apostolo sce gelosamente e la venera con amore.

La leggenda narra che l'icona, fu trafugata da marinai tropea-


S. IGNAZIO DI LOYOLA, SACERDOTE ni ad una imbarcazione proveniente dall'Oriente-bizantino;
per questo venne denominata Madonna della Romania. Se-
Nasce in Spagna nel 1491. E' il minore di tredici condo la tradizione, la Madonna venne in sogno più volte al
figli della nobile famiglia Loyola. Dopo una buo- vescovo Ambrogio Cordova, avvertendolo di un terremoto
che avrebbe devastato la Calabria. Questi il 27 Marzo 1638
na educazione alla corte del re Ferdinando V di
istituì una processione di penitenza, che coinvolse tutto il
Castiglia, abbraccia la vita militare. Costretto a
popolo tropeano. Proprio in quel momento si scatenò il ter-
letto per la ferita di una palla di cannone che gli remoto che non procurò alcun danno ai tropeani. Di un al-
ha attraversato la gamba, legge moltissimo, finché tro terremoto, molto piu' forte e pià tragico del precedente,
fra le mani gli capita la “Vita Christi” del certosino furono salvati i tropeani: quello del 1783 che investì la Cala-
Leopoldo di Sassonia. Rimane molto impressiona- bria intera, ridisegnandone il volto geo-fisico visibile ancora
to e tenta un bilancio della sua vita fino a quel oggi. Da questo avvenimento si rafforzò la devozione di Tro-
momento. Una volta guarito si ritira come eremi- pea per questa Madonna, a cui i tropeani riconoscendone la
ta e scrive i suoi “Esercizi Spirituali”. Nel 1528 si sua intercessione benefica, la proclamarono protettrice, e
tutt'oggi i tropeani ricordano quel 27 di Marzo. Attribuite
iscrive all'Università di Parigi, dove consegue il
alla Madonna di Romania furono anche la salvezza dal terre-
baccalaureato. Con sei compagni animati dai me- moto del 1659 che arrecò non pochi danni alle zone limitro-
desimi sentimenti fonda una comunità i cui mem- fe, e la salvezza dall'epidemia di peste che nel 1660 si espan-
bri, riunitisi nel 1534 nella cappella di Montmartre se a Tropea e in tutto il regno di Napoli e che portò migliaia
dedicata alla Vergine, fanno voto di povertà e di vittime, così come durante la seconda guerra mondiale
castità perpetue. Poi vengono ordinati sacerdoti e l'inesposione di 2 grandi ordigli
nel 1540 il Papa Paolo III approva la comunità di bellici, anch'essi custoditi nella
Ignazio, la “Compagnia cattedrale di Tropea in ricordo di
quella tragedia evitata. Il 9 Set-
di Gesù”, le cui costitu-
tembre di ogni anno si svolge la
zioni vengono comple-
processione per le vie cittadine
tate nel 1550. Da quel dell'icona della madonna, insieme
momento la Compagnia a tutte le confraternire religiose,
si diffonde rapidamente alle associazioni della provincia
in tutta l'Europa. Ignazio di Vibo Valentia. La partecipazio-
muore il 31 luglio 1556 ne popolare è altissima e la devo-
dopo essere stato per zione alla Madonna è confermata dagli innumerevoli fedeli
che nei nove giorni giorni prima dell'uscita dell'icona in pro-
quindici anni alla guida
cessione, partecipano con entusiasmo e devozione celebran-
dell'Ordine
done con inni e canti le lodi alla Madre di Dio.
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«Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Parola
di Dio. T- Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal. 137)
Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascol-
INTRODUZIONE tato le parole della mia bocca. Non agli dèi, ma a te
C- Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo.
T- Amen. Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
C- La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amo-
re di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua
siano con tutti voi. fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo
T- E con il tuo Spirito nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai rispo-
ATTO PENITENZIALE sto, hai accresciuto in me la forza.
T- C O N F E S S O …….. Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
C- Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.T-Amen il superbo invece lo riconosce da lontano.
C- Signore, pietà T-Signore, pietà Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
C-Cristo, pietà T-Cristo, pietà contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.
C- Signore, pietà T-Signore, pietà Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
T- GLORIA La tua destra mi salva. Il Signore farà tutto per me.
COLLETTA Signore, il tuo amore è per sempre:
C- O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di non abbandonare l’opera delle tue mani.
te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usia- SECONDA LETTURA .((Col 2,12-14)
mo saggiamente dei beni terreni nella continua ricer- Dalla lettera di S.Paolo ai Colossesi
ca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete
T- Amen. anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio,
LITURGIA DELLA PAROLA che lo ha risuscitato dai morti.
(seduti) Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate mor-
PRIMA LETTURA (Gn 18,20-31)) ti a causa delle colpe e della non circoncisione della
Dal libro del la Genesi vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullan-
In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e do il documento scritto contro di noi che, con le pre-
Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto scrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchio-
grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno dandolo alla croce. Parola di Dio
fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo T- Rendiamo grazie a Dio.
voglio sapere!». CANTO AL VANGELO
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdo- ( Lc. 8,15) )
ma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Alleluia, alleluia. Avete ricevuto lo Spirito che rende
Signore. figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Pa-
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero stermine- dre. Alleluia.
rai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giu- C- Il Signore sia con voi
sti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non per- T- E con il tuo Spirito!
donerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti
che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto VANGELO (Lc 11,1-13)
con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’em- C- Dal Vangelo secondo Luca
pio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non T- Gloria a Te, o Signore
praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe
Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della cit- finito, uno dei suoi discepoli gli disse:
tà, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». «Signore, insegnaci a pregare, come
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare anche Giovanni ha insegnato ai suoi
al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai discepoli». Ed egli disse loro: «Quando
cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi pregate, dite:
cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la “Padre, sia santificato il tuo nome, ven-
distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». ga il tuo regno; dacci ogni giorno il no-
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là
se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, stro pane quotidiano, e perdona a noi i
per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri nostri peccati, anche noi infatti perdo-
il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne trove- niamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla
ranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò tentazione”».
trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezza-
Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: notte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, per-
«Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Ripre- ché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho
se: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde:
volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei
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bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i C- È veramente giusto benedirti e ringraziarti, Padre
pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli santo, sorgente della verità e della vita perché in que-
perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si sto giorno di festa ci hai convocato nella tua casa.
alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Oggi la tua famiglia, riunita nell'ascolto della parola e
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e nella comunione dell'unico pane spezzato fa memoria
troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque del Signore risorto nell'attesa della domenica senza
chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà a- tramonto, quando l'umanità intera entrerà nel tuo ripo-
perto. so. Allora noi vedremo il tuo volto e loderemo senza
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli fine la tua misericordia. Con questa gioiosa speranza,
darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uniti agli angeli e ai santi, proclamiamo a una sola
uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che sie- voce l'inno della tua gloria:
te cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quan- T- Santo, Santo, Santo …
to più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a DOPO LA CONSACRAZIONE
quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore C- Mistero della fede
T - Lode a te, o Cristo T- Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo
OMELIA (seduti) la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta.
T- C R E D O …….. ALLA FINE DELLA PREGHIERA EUCARISTICA
PREGHIERA DEI FEDELI C - Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio, Padre onni-
C- Gesù ci insegna ad avere fiducia nel fatto che il potente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria,
Padre sempre ascolta le nostre invocazioni. per tutti i secoli dei secoli.
Preghiamo insieme e diciamo: T- Amen
Signore, insegnaci a chiamarti Padre T- P A D R E N O S T R O ….
1.Perché non ci stanchiamo mai di cercare e di chie- C-Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai no-
dere giustizia. Preghiamo. stri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sem-
Signore, insegnaci a chiamarti Padre pre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa
2. Perché sappiamo sempre che l’unica rottura che che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore
può recidere il nostro rapporto col Padre è il nostro Gesù Cristo.
rifiuto. Preghiamo. T- Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli
Signore, insegnaci a chiamarti Padre R ITO DELLA PACE
3. Perché siamo sempre coscienti che nel nostro bat- C– Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la
tesimo siamo entrati a far parte di una comunità nella pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma
quale ci rivolgiamo ad un unico Padre. Preghiamo. alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la
Signore, insegnaci a chiamarti Padre tua volontà.Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli
4. Perché impariamo ad accogliere l’immagine di Dio T- Amen
che ci è rivelata nel Vangelo. Preghiamo. C - La pace del Signore sia sempre con voi.
Signore, insegnaci a chiamarti Padre T- E con il tuo spirito.
C- O Padre, la tua volontà di chiamarci “figli” supera C - Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di
la nostra capacità di riconoscerti come Padre. Aiutaci comunione fraterna.
ad accettare quanto è meraviglioso ciò che siamo in- T - Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi
sieme a te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. pietà di noi.(2 VOLTE)
T- Amen Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a
LITURGIA EUCARISTICA noi la pace.
C- Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e vostro sacrificio C - Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di
sia gradito a Dio, Padre onnipotente. (in piedi) Dio che toglie i peccati del mondo.
T- Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio T - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua
a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tut- mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
ta la sua santa Chiesa. DOPO LA COMUNIONE
PREGHIERA SULLE OFFERTE C- Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della
C- Accetta, Signore, queste offerte che la tua genero- grazia di questi santi misteri, e fa’ che passiamo dalla
sità ha messo nelle nostre mani, perché il tuo Spirito, decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova.
operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita pre- Per Cristo nostro Signore.
sente e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo no- T- Amen.
stro Signore. T- Amen. C- Il Signore sia con voi.
PREGHIERA EUCARISTICA T- E con il tuo spirito.
C- Il Signore sia con voi. C- Vi benedica Dio onnipotente, Padre,Figlio e Spirito
T-E con il tuo spirito. Santo.
C- In alto i nostri cuori. T- Amen.
T-Sono rivolti al Signore. C- Nel nome del Signore: andate in pace.
C-Rendiamo grazie al Signore nostro Dio. T- Rendiamo grazie a Dio
T- È’ cosa buona e giusta.

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