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DOCUMENTO DI VALORE GIURIDICO COSTITUZIONALE

Comitato popolare per la difesa dei beni pubblici e comuni


Osservatorio permanente per la legalità costituzionale

Illegittimo l’obbligo di indossare le mascherine


Il Decreto Legge del 23 febbraio 2020 n.6 - Misure urgenti in materia di
contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.45 del 23/02/'20, primo decreto legge
con misure anti-Covid dal quale i Dpcm sono poi discesi ha giustificato
l’adozione di misure che intaccano le libertà fondamentali. Cosa che solo il
Parlamento poteva fare o quantomeno il Governo con successiva ratifica
del Parlamento.
I Dpcm del presidente Conte violano la cosiddetta gerarchia delle fonti del
diritto: si tratta cioè di norme di carattere amministrativo che vanno a
derogare quelle di rango costituzionale, ovvero trattasi di Dpcm
incostituzionali.
I decreti del presidente del Consiglio dei ministri, Dpcm che hanno imposto
le restrizioni sul lockdown, ivi compreso l’obbligo di indossare la
mascherina, sono atti amministrativi non sottoposti al vaglio del
Parlamento come invece succede con i decreti legge. Del resto, è la
Costituzione ad imporre già il decreto legge per tutti i casi straordinari di
necessità e di urgenza, da convertire entro 60 giorni con legge ordinaria. Il
presidente Conte ha bypassato il Parlamento ponendo dei veri e propri atti
d’imperio incostituzionali secondo il nostro sistema.
I Dpcm non possono pertanto porsi in contrasto con alcuna norma di legge
e tantomeno con alcuna norma costituzionale anche in caso di emergenza
sanitaria.
Le multe per chi non è restato a casa e anche quelle per chi non indossa le
mascherine sono illegittime.
Per quanto sopra citato le sanzioni amministrative inflitte per chi non
indossa la mascherine non devono essere pagate perché illegittime. Se la
polizia vuol comunque procedere a irrogare la multa deve identificarsi a
richiesta del cittadino, fornendo i propri dati, cosa che è peraltro un suo
preciso dovere in quanto pubblico ufficiale.
Gli agenti di pubblica sicurezza che decidono di agire in forza di questi
provvedimenti sono soggetti per legge all’obbligo di identificazione, pena
di doverne rispondere nel caso in cui tali provvedimenti vengano giudicati
esorbitanti rispetto alla loro natura e finalità.

Per effetto di quanto detto la LEGGE 5 marzo 2020, n. 13 CONVERSIONE IN LEGGE,


CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE 23 FEBBRAIO 2020, N. 6, RECANTE
MISURE URGENTI IN MATERIA DI CONTENIMENTO E GESTIONE DELL'EMERGENZA
EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19
è nulla in quanto è illegittimo il decreto oggetto di tale conversione

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