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Dicembre che inizia nel tuo nome santo, vissuto sotto la potenza dello Spirito, sia ac-
coglienza della tua Parola. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tua Parola vi-
Primo venerdì 04/12 vente che viene in mezzo a noi e viva qui, insieme con Maria, Madre del
tuo Figlio, che con lo Spirito Santo e con te vive e regna per tutti i secoli
dei secoli Amen
(Carlo Maria Martini)
Speranza, ancora
Non è raro che, per una circostanza o per prire la forza dell’amore di Dio. Dio sa
l’altra, anche la vita ci lasci da soli, ci trasmetta come non sia facile per il seme germinare
la sensazione di essere isolati da tutto e da tutti, senza protezione, né per il fragile fiore
consegnati a una sofferenza azzittita, a una feri- fiorire nel freddo.
ta senza ritorno, a un naufragio per il quale non
Per questo il suo amore non cessa di ve-
esiste soccorso. In situazioni come queste ve-
nirci incontro e di dibattere con il nostro
diamo la luce impallidire e sgretolarsi in
cuore stravolto fino a farlo credere.
un’inutile polvere grigia, dentro e fuori di noi.
Sentiamo la nostra esistenza come una città as- Dio in tal modo scosta delicatamente le
sediata da eserciti implacabili. Come quei sassi sue mani perché tra esse noi accendiamo
che da bambini gettavamo nei pozzi per sonda- la fiamma della speranza senza più teme-
re profondità abissali che neanche sospettava- re che venga cancellata dal vento. E lo fa
mo, così l’eco vuota delle parole che preferiamo non una volta sola, ma tutte le volte che
e che nessuno ascolta ci informa della spaven- ne abbiamo bisogno.
tosa misura che la solitudine può attingere. (Josè Tolentino Mendonça)
Ma può anche accadere che quelle ore di dolore
e sfinimento si mutino in occasioni per risco-
Sono tutti adatti, perché Dio non ha gelo di San Giovanni: “ Era venuto
Signore Gesù Cristo, la sua casa. Quando hanno chiesto a tra i suoi e loro non l’hanno accolto”.
tu sei la nostra sicurez- Gesù: “Maestro, dove abiti?”, egli ha
za contro tutte le forze risposto: “Gli uccelli dell’aria hanno i Dio non forza nessuno ad aprirgli. Di
del nemico, che vo- loro nidi, le volpi le loro tane, ma il solito bussa delicatamente e il mini-
gliono perderci e con- Figlio dell’uomo non ha dove posare mo rumore può soffocare la sua ri-
fonderci. Rinnovo la il capo”. Egli sta ovunque abbia la chiesta. Egli non tuona come il Gio-
mia adesione a te. Tu possibilità di un incontro con l’uomo. ve pagano, né suona il trombone co-
Siccome lui è discreto e non viola la me un capo di stato, ma ci lascia ri-
sei così forte e grande
nostra libertà, potremmo dire che sta solvere con la massima spontaneità e
che sai ottenere il bene libertà.
anche dal Male. Ti pre- ovunque ove noi lo lasciamo entrare.
go, per intercessione di Oltre che discreto è anche delicato e Ma quando entra nella mia casa è lui
bussa, dice l’Apocalisse, e, se noi gli che domina e che impone la sua vo-
tua Madre, che è anche
apriamo egli entra per intrattenersi lontà. Nel Vangelo c’è scritto: “Il mio
madre nostra, di do- con noi. Quindi praticamente i suoi
narmi la forza per vin- regno è dentro di voi”. Quando co-
soggiorni sono in balia della nostra manda lui tutto cambia.
cere le insidie del male. volontà. Se noi lo scacciamo egli non
ha più dove soggiornare. Dice il Van- (Don Giovanni Antonioli)
Signore Gesù, mi ingi- Lui comanda in casa mia e io non Avrei desiderato tanto passare
nocchio davanti alla posso agire come se lui non ci fos- un’ora col mio amico più caro, in-
tua divina presenza. se. Andrei a dormire tanto volen- vece ho dovuto sopportare tre
Oggi mi insegni una
virtù umana e special-
tieri, perché mi sento stanco, ma è persone che, a onor del vero, pen-
mente cristiana: la pa- venuto un seccatore che, in suo so piacessero solo a Dio.
zienza nei rapporti con nome, me lo impedisce. Sentirei
gli altri. Aiutami a tace- Mi ero appena illuso di aver acqui-
volentieri un disco, ma so benissi-
re nei momenti di ner- stato la mia pace, salutando
mo che irriterebbe un ospite che
vosismo, se con le l’ultima persona, quando mi arrivò
mie parole rischio di pretende dominare la conversazio-
un viandante che non sapeva dove
offendere te nel mio ne. Mi son lasciato vincere dal de-
fermarsi. Lo sapeva bene Dio che
prossimo. Aiutami a siderio di un bicchiere di vino e ne
seminare sempre pace me lo fece accogliere con tutte le
ho dovuto sacrificare dieci per
e armonia. noie di preparargli il letto.
persone che avrei fatto volentieri
morir di sete. (Don Giovanni Antonioli)
Ti ringrazio, Signo- Ecco perché nessun dittatore va Dio è varia e ognuno può modu-
re, di avermi reso d’accordo con Dio. I dittatori ne- lare il suo discorso. Il dittatore im-
parte del “Popolo gano ogni libertà ai sudditi, invece pone tutto con la forza, Dio, inve-
d e i S a n t i Dio concede la libertà anche di ce, vuole che nasca tutto dalla
dell’Altissimo” , la offenderlo. Nella dittatura tutti spontaneità. Niente è più odiato
tua Chiesa, dove devono marciare al passo di co- dal dittatore che Dio. Il dittatore
non mi lasci da solo mando, nel governo di Dio ognu- non può concedergli tregua perché
a vivere, lottare, no può scegliersi il suo passo. La lui basa il suo potere sulla forza
sperare. Donami la strada del dittatore è unica e chi è delle armi, mentre Dio condanna
trovato fuori è condannato. Le le armi e proclama la legge
grazia di riconosce-
strade di Dio sono varie e portano dell’amore. Nel governo del ditta-
re che la mia storia
tutte alla grande meta. La lingua tore non c’è posto per la legge di-
personale è inserita del dittatore è unica e ripete sem- vina, una legge di amore.
nella grande storia pre lo stesso motivo che inneggia (Don Giovanni Antonioli)
della Chiesa. al capo. La lingua del governo di
Preghiamo
la Parola Contemplo: Pensarti come il vento
Padre, donaci il E’ una delle immagini che aiutano intristisce il mio cuore. E’ ancora il
nostro pane quoti- di più a pensare a Dio. Gonfia la vento che mi insegna a giocare
diano: donaci il mia povera vela, mi fa camminare con le piante, nell’attesa che si
pane di vita che è il sulla strada di Dio. purifichi l’ambiente. Come il vento
tuo Figlio Gesù, non si sa donde viene e dove va,
perché impariamo Il vento fa mettere radici a tutto
così è la presenza di Dio che non
a condividere il pa- ciò che di buono semina nel mio
si può toccare con mano né segui-
ne delle nostre cuore, mentre pulisce di tutto
re con l’occhio materiale. Si sente
mense, realizzando l’ingombro dei fuscelli che hanno
il vero banchetto la sua presenza, si può godere o
invaso la mia vita. Nel vento c’è
dei figli e dei fra- esserne schiacciati, però non lo si
l’avviso di Dio, basta saper metter-
telli. Donaci que- può mettere in un cantuccio e far-
si in ascolto. Il vento feconda
sto pane, Padre lo diventare nostra proprietà.
l’esistenza e compie tanti miracoli
nostro. di seminagione. E’ lui che soffian- (Don Giovanni Antonioli)
do mi libera di tutta la nebbia che
Coordinatrice
Fiorella Elmetti
Anno XXII - n. 966
Redazione
Domenica 29 novembre 2020 don Luciano Vitton Mea,
Chiuso il 20/11/2020 don Carlo Moro, don Fabio Marini,
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Numero copie 950 Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio
Stampato in proprio
3Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
333/3390059
don Luciano Ideato da
don Luciano Vitton Mea
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