Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Sociale
CASA COMUNE 2000 arl ONLUS
La Soc. Cop. Integr.
ARTWARE SERVICES
e il Consorzio SOLARIS DISTRIBUZIONE GRATUITA
Anno VI La Lumaca
Numero 2 notiziario diversamente abile
Febbraio 2010 mensile di cronaca sociale
DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ:
DA NON SOTTOVALUTARE IL TRATTATO DI LISBONA
di Mauro Curioso per http://superando.it
A llargare l'e-
sperienza
dell'Erasmus
anche gli studenti
disabili, trovando
bilità - ha raccontato - di reperire
appunti e di avere sempre la con-
sulenza di un docente, ma anche di
una figura di mediazione, una per-
sona che lavora dentro l'università
dell'Università stessa, senza esclu-
dere possibilità esterne o forme
diverse". Protesta invece D.M.,
epilettico grave: "Cercate di cono-
scere - ha ammonito - chi avete
accordi con le uni- e che può rappresentare le mie esi- davanti. L'epilessia è una sindro-
versità estere, fornire ogni facoltà genze quasi alla pari". In generale me caratterizzata dalla ricorrenza
di materiale didattico differenzia- A.S. percepisce una considerazio- di crisi cerebrali. Occorrerebbe
to, Braille, formato elettronico, ne "diversa dei miei problemi, og- maggiore informazione, disponibi-
audiocassette, nero ingrandito, e- gi - ha poi continuato - non ho bi- lità ad una forma di rapporto-
rogare un servizio di interpreti del- sogno di dimostrare che anche se comunicazione-conoscenza che
la lingua dei segni formati dentro non vedo non ho problemi di intel- possa permettere senza paure ed
la facoltà e creare un orientamento ligenza". A fargli eco è D.B., una ostacoli allo studente di presentar-
per gli studenti disabili in ogni studentessa con disabilità motoria si, senza vergogne, sapendo che
corso di laurea della facoltà in mo- che ammette l'utilità del servizio può chiedere aiuto sia al professo-
do da fornire una migliore presen- di tutoraggio: "Il tutorato mi aiuta re che ai colleghi". Per E.C. infine
tazione delle differenti possibilità considerevolmente. La mia espe- la carriera universitaria è diventata
e degli sbocchi professionali, an- rienza consiste nell'aver provato l'occasione per imparare a convi-
che in considerazione della disabi- fin dal primo giorno una sensazio- vere con la sua disabilità motoria:
lità. Sono queste le principali pro- ne di accoglienza, successivamen- "Ho ventisei anni e mi sono laure-
poste che emergono dagli studenti te sviluppata in un senso di fami- ata lo scorso dicembre - ha conclu-
disabili dell'Università di Roma liarità, che mi ha aiutato ad affron- so - il mio rapporto con l'handicap
Tre, che ieri pomeriggio sono in- tare nel giusto modo la vita acca- non è stato sempre buono ma a-
tervenuti alla giornata di studio demica con tutte le sue regole". desso, con l'esperienza universita-
"La convenzione delle Nazioni Importante invece per G.M., una rie le diverse occasioni della vita,
Unite sui diritti delle persone con studentessa con disabilità motoria ho imparato a parlarne e a rilas-
disabilità", in corso presso la fa- grave è l'aspetto lavorativo: "Ho sarmi su come viene affrontato e
coltà di Giurisprudenza dell'Uni- alcune proposte - ha spiegato - che visto il problema dalle altre perso-
versità Roma Tre. nascono da mie aspettative sul do- ne. Molti - ha chiuso E.C. - pensa-
Per A.S. con disabilità visiva, la po laurea: pensoall'inserimento di no di doverti aiutare per forza, ma
vita universitaria è più facile con il una persona con disabilità in pro- a volte non è assolutamente così!".
servizio di tutorato: "Ho la possi- getti di lavoro anche all'interno (a firma di Marta Rovagna)
La Lumaca Febbraio 2010 Anno VI – N° 2 - Notiziario diversamente abile - Mensile di cronaca sociale
Registrato presso il Tribunale di Civitavecchia N° 5/2004 del 6/5/2004
Redazione : c/o Casa Comune 2000 - Via Milano, 17 – Ladispoli - Tel.: 0699226357
Direttore Responsabile : Rosaria Russi
Grafica ed impaginazione : A. Saya
Redazione : Luigi Valà
Hanno collaborato : A. Di Giuseppe, S. Guardati, S. Pelliccia, A. Saya, G. Tidona.
Il nostro indirizzo e-mail : redazionelalumaca@lgmail.com
Il nostro Blog :: http://blog.libero.it/diversabile
La Lumaca Febbraio 2010 pagina 3
infatti nel 2009 a 260.
e...all’Università di Roma Le facoltà preferite dagli studenti con disabilità sono
quelle umanistiche, secondo il servizio di tutorato
Tre, 502 laureati con disa- dell'Ateneo, al terzo posto per preferenza e numero
d i laureat i infat t i r isu lt a la facolt à
bilità di Economia, seguita da quella di Scienze Politiche,
(Fonte: http://www.superabile.it/ a Ingegneria e Giurisprudenza. Fanalino di coda nella
firma di Marta Rovagna) scelta degli studenti disabili è invece Scienze mate-
Il bilancio dall’anno accademi- matiche.
co dall'anno accademico 1992- "Gli studenti disabili si laureano mediamente nei
/1993 al 2008/2009. Le facoltà tempi ‘regolamentari' - ha spiegato la docente Nadia
Murgioni, coordinatrice del progetto - con due/tre
più gettonate: Scienze della for- anni di media per i corsi biennali, quattro per i corsi
mazione con 150 laureati, un triennali e cinque per le lauree quadriennali, con una
quarto del totale, e Lettere e Fi- durata media della carriera di 5,7 anni". Inoltre il
losofia con 123 punteggio ottenuto è di tutto rispetto: la media è di
L itigate, su litigate, su litigate. Quando il rapporto di coppia è disturbato da continui litigi, c’è da chie-
dersi se ormai si sia giunti al capolinea, oppure se ci potrebbe essere ancora qualcosa da salvare.
O che valga la pena cercare di salvare, attivandosi per rianimare la fiammella che va spegnendosi.
Da cosa dipende il conflitto? Possono esservi ragioni profonde, ma anche difficoltà di comunicazione: a
volte, sentendosi incompresi, si finisce per non confidarsi più con il proprio/la propria partner e questo at-
teggiamento porta la coppia a vivere in uno stato di isolamento, dove i problemi non vengono mai affronta-
ti, ma solo ruminati nel silenzio e nell’odio.
A volte invece si parla troppo, ci si confida eccessivamente e questo rafforza il legame di amicizia, di soli-
darietà fra i due partners, ma spegne la passione, che si basa invece sul mistero e sull’incertezza.
Anche per litigare in modo produttivo dunque è necessario seguire delle regole. Eccone alcune:
1. Ascoltare. E’ una pessima abitudine, quando si sta litigando, prepararsi mentalmente delle risposte, men-
tre l’altro sta parlando: è vero che la propria risposta sarà più precisa ed articolata, ma avrà il grave difetto
di non essere adeguata alla domanda, dal momento che non si è potuto ascoltarla. La cosa da fare dunque è
osservare attentamente il/la proprio/a partner mentre parla, ascoltare tutti i suoi ragionamenti, cercare di
capire non solo quello che dice, ma anche le motivazioni più profonde che possono spingerlo/a a cercare il
litigio. continua a pag. 5
La Lumaca Febbraio 2010 pagina 4
I nostri sostenitori
R icordiamo che la sponsorizzazione non ha alcuna tariffa fissa ed è a OFFERTA LIBERA E DETRAIBILE nella denuncia dei redditi.
Chiunque fosse interessato può rivolgersi alle e- e-mail della nostra redazione
all’indirizzo::redazionelalumaca@gmail.com
all’indirizzo::redazionelalumaca@gmail.com
oppure contattarci tramite il nostro Blog: http://blog.libero.it/diversabile
redditi.
La redazione
La Lumaca Febbraio 2010 pagina 5
Questa è la poesia di mio figlio, Tidona Giorgio, che l’ha scritta prima di morire.
Ci tengo a ricordarlo.
Firmato: Concettina
H o cercato me stesso
nei respiri della vita
ho cercato me stesso
nell’amaro degli errori
nelle spume degli ideali
nell’umano del piacere,
nelle ombre del peccato.
Cerco ancora me stesso
nei paesaggi delle Muse
nel sapore dei dolori. cerco ancora me stesso
negli enigmi dell’umano,
Ho cercato me stesso nella eco del mio amore,
nei colloqui delle vene, nella stretta d’una mano.
ho cercato me stesso
nei tripudi del creato, René Magritte (1898-1967) Giorgio ‘93
Il pensiero che vede
Gentilissima Redazione,
Le vostre e-mail Io non mi preoccupo certo perché ho un Patrimo-
nio invidiabile che mi permette di avere tutto ciò
vorrei esprimere la mia opinione per le parole del che mi serve per vivere dignitosamente , infatti ho
Ministro Brunetta sulla legge per i bamboccio- un Padre e una Madre che fin da quando ero picco-
ni. Sono una bambocciona di quasi 37 anni e vivo la si sono presi cura di me e io sono sempre al pri-
ancora in famiglia per mia fortuna !Avrei fatto una mo posto in famiglia per quanto riguarda le priori-
ben triste fine se non fosse così. tà, certo ho anche un sostegno economico dallo
Ho letto dell’intenzione del Ministro Brunetta di Stato di circa 750 euro che aiuta i miei genitori a
proporre una legge che obblighi i figli a lasciare la sostenere la mia vita materiale , alimenti, vestiario,
casa paterna al compimento dei 18 anni . medicinali, cure , spesso anche trascurando e di-
Ben detto , una brillante idea che vorrei commenta- menticando i loro sogni, i loro interessi , la vita
re se potessi farlo, una legge in tal senso obblighe- stessa.
rebbe il Governo però ,ai sensi della Costituzione Non ho mai rifatto il mio letto, nonostante l’età ,e
Italiana , di prevedere una partecipazione econo- non ho imparato a far da mangiare, sono proprio
mica a questo scopo, perché la maggior parte dei una gran bambocciona , credo però che avrei diritto
ragazzi italiani a 18 anni studia ancora e non ha red- anch’io alla sua considerazione , perché se una
diti proprio , come potrebbe mantenersi fuori casa? Sentenza che obbliga un padre a mantenere la figlia
E se una legge in tal senso con i relativi fondi fosse 32 enne studentessa universitaria fuori corso ha
veramente proposta e approvata dove si potrebbe provocato un tale interessamento in lei vorrei per
trovare la copertura finanziaria visto che non ci so- equa giustizia che lei si ponesse la domanda di co-
no le risorse economiche per mettere in atto le leggi me i miei genitori abbiano fatto fino ad ora a man-
che già ci sono? tenermi , certo io non frequento l’università e non
Vorrei ricordare anche al Ministro Brunetta che posso far causa a nessuno , non sono in grado di
una legge in tal senso dovrebbe contemplare tutti i farlo.
18enni compresi quelli con disabilità , forse non è a Vorrei poter chiedere al Ministro Brunetta di occu-
conoscenza però di quanto possa costare la vita parsi anche delle famiglie con figli maggiorenni
autonoma fuori dalla famiglia d’origine tante sono disabili non solo per tagliare i permessi mensili o
le necessità, per negare la richiesta di prepensionamento per chi
Abitazione senza barriere architettoniche un lavoro è riuscito a mantenerlo nonostante le dif-
Con arredamenti tecnologicamente avanzati ficoltà di organizzazione famigliare, la mia mamma
Assistenza per gli atti quotidiani della vita,andare non è stata così brava e non avrà diritto a alcuna
a lavorare, scuola, riabilitazione . pensione , vorrei potergli dire che pur se faccio par-
Se oggi non sono stanziati fondi sufficienti ai sensi te di una minoranza sono , esisto e ho gli stessi di-
della legge 162/98 tali da permettere a tutte le per- ritti di tutti i bamboccioni anche se io non posso
sone con disabilità di avere una vita autonoma co- esprimerli , lo fa la mia mamma per me, così come
me è possibile solo pensare di emanare una legge ha scritto questa lettera , ipotizzando il mio pensiero
del genere? Oppure sarà previsto che le persone ascoltando il suo cuore .Dopo 37 anni sentendo cer-
disabili possano continuare a vivere in famiglia te ipotesi da un Ministro, proprio non riesce più a
così da evitare un esborso molto oneroso per le fi- stare zitta , ma si sà la mamma di una bambocciona
nanze del nostro Stato? disabile parla sempre troppo.
E le Pari Opportunità? questa sarebbe discrimina-
zione ,esiste una legge in tal senso, una buona leg- La Bambocciona Claudia e la mamma Marina
ge ,parecchio dimenticata che in questo caso credo Marina Cometto –Torino Cell. 3465116390
sarebbe finalmente messa in atto da molti [si tratta Autorizzo la pubblicazione dei dati.
della Legge 67/06 sulla discriminazione nei con- (Fonte: http://superando.it e da combot@alice.it del
fronti delle persone con disabilità, N.d.R.]. Gruppo “Genitori Tosti”)
Parliamo di cinema
a cura di Adriano Saya
Il mio piede sinistro
regia di Jim Sheridan
I rlanda, anni 30: la già molto numerosa fami-
glia Brown viene allietata da un nuovo arrivo,
quello di Christy. Ma a causa di una malattia
che lo colpisce nei primi giorni di vita, il bambino
rimane purtroppo paralizzato, e incapace di parlare.
no più di uno (la costruzione della stanza privata di
Christy, o la scena della sua prima retribuzione), ma
nessuno ha il gusto dell’artificioso, colpendo diretta-
mente al cuore. Sheridan è bravo a centellinare que-
sto carico emozionale, accompagnandolo sapiente-
Nonostante i medici gli predicano vita breve, però, mente sia con un pizzico di humor che con alcuni
tutta la famiglia Brown si stringe intorno al piccolo, spunti di riflessione. Nel racconto di Christy c’è di-
e in particolare la mamma. Smentendo le previsioni fatti spazio anche per parlare delle difficoltà deri-
dei medici, Christy cresce, e impara anche a comu- vanti dall’assenza di autonomia (guardare il piccolo
nicare con gli altri utilizzando un strumento molto Christy, costretto a rimanere dove viene posto di
particolare: il suo piede sinistro, con il quale riesce a volta in volta), dell’impellente bisogno di ogni uomo
scrivere alcune parole e addirittura a dipingere, mo- di comunicare con chi gli sta attorno, dando così in
strando un notevole talento artistico. Superati vari qualche modo sfogo ai propri sentimenti, ed infine
momenti di sconforto e rabbia che lo portano vicino del brutto pregiudizio che mette i portatori di handi-
al suicidio, troverà infine anche l'amore della sua cap in una condizione di inferiorità rispetto a chi li
infermiera, Mary, che lo aiuta a scrivere il libro con circonda.
il quale racconta al mondo la propria storia. Ma la riuscita del film va attribuita a Daniel Day-
Tratto dal libro autobiografico del vero Christy Lewis, che viene premiato con l’Oscar e che dà una
Brown, una storia che appassiona e commuove, e prova di attore maiuscola, frutto di una accurata pre-
apre i cuori per il grande messaggio di speranza che parazione (ha imparato a comportarsi come un cere-
trasmette. Il film, degli anni ’80, è un’opera estre- broleso grazie alla scuola di Gene Lambert, fotogra-
mamente toccante, mai ricattatoria nei confronti del- fo e pittore a sua volta paralizzato), e alla bravissima
lo spettatore, né tantomeno patetica, un pericolo Brenda Fricker (un Oscar anche per lei), che dà vita
sempre in vista davanti a questi argomenti. Il film ad una donna difficile da non amare. “Il mio piede
difatti mette in scena con grande sobrietà l’esistenza sinistro” è una pellicola che riesce sicuramente ad
di Christy, mostrandone sia le grandi sfortune, dovu- emozionare lo spettatore, ed il messaggio edificante
te al suo grave handicap, sia però le sue altrettanto di cui si fa portatrice, ovvero come ogni ostacolo
grandi fortune, come l’aver avuto intorno una fami- possa essere superato, ne è un ulteriore pregio.
glia invidiabile per amorevolezza, guidata da una (Da: http://www.anni80.info/movies/foot.html e
figura materna dotata di una eccezionale umanità. Di http://filmedvd.dvd.it/drammatico/il-mio-piede-
momenti strappalacrime durante la visione ce ne so- sinistro/)
Questo periodico è stato realizzato grazie al contributo