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La Coop.

Sociale
CASA COMUNE 2000 arl ONLUS
La Soc. Cop. Integr.
ARTWARE SERVICES
e il Consorzio SOLARIS DISTRIBUZIONE GRATUITA

Anno VI
Numero 1
La Lumaca
notiziario diversamente abile
Gennaio 2010 mensile di cronaca sociale

È TEMPO DI BILANCI ... SOCIALI


di Alfonso Di Giuseppe
ome tutti gli anni, anche in questo Dicembre 2009 è tempo di bilanci all'interno della nostra Coopera-
C tiva.
Innanzitutto, pochi giorni fa si sono riuniti i soci della Cooperativa Casa Comune 2000 per discutere
sull'andamento finanziario dell'anno trascorso, ed approvare il bilancio preventivo presentato. Anche la No-
stra Cooperativa ha ovviamente risentito della crisi internazionale, ma un'accurata scelta aziendale ha per-
messo di ridurne i danni in modo sensibile. Al bilancio economico, che quest'anno ha comportato sacrifici,
siamo però ben lieti di affiancare il bilancio, più che positivo, delle attività operative e dei progetti portati a
termine anche quest'anno.
SOMMARIO pag Nell'ambito del Terzo Settore, sia la Cooperativa Sociale Casa Comu-
E’ tempo di bilanci… sociali ne 2000, che Artware Services, ma anche il Consorzio So.La.Ri.S. La-
di A. Di Giuseppe 1-2 zio, si sono contraddistinti per operatività e soddisfazione dell'utenza
assistita. Le attività svolte sono davvero tante, e sarebbe comunque
Napolitano: "In Italia resta
molto da fare per l'inclusione" 2 riduttivo elencarle in una pagina, ma vorremmo raccontare a tutti le
più significative, o quelle che hanno caratterizzato l'anno trascorso.
Un servizio di assistenza domi- La Cooperativa Sociale Casa Comune 2000 ha proseguito anche nel
ciliare per anziani e adulti non 3 2009 i progetti del Distretto Socio Sanitario RMF2 "Borse Lavoro
autosufficienti Giovani Disabili" e "Strada per l'Autonomia – Centro Diurno" volti
Donne, dopo la disabilità la all'integrazione delle persone disabili sui territori di Ladispoli e Cerve-
3 teri. All'interno di questi due progetti, decine di ragazzi disabili hanno
perdita del lavoro
trovato da anni un luogo dove crescere in un ambiente protetto. Com-
I nostri sostenitori 4 pletano poi i servizi di assistenza ai disabili del territorio RMF2 i pro-
Natale e depressione getti di Assistenza Domiciliare ai minori e di Assistenza Scolastica,
a cura di S. Pelliccia 5 che in questo anno hanno incrementato ancora l'utenza. Le grosse no-
vità del 2009 per Casa Comune 2000 sono stati invece i due grandi
L’ispirazione di G. Biasutto 5 progetti volti all'integrazione degli immigrati a Ladispoli, che sono
La pagina di Santa Marinella: i iniziati nell'anno in corso, e proseguiranno per l'anno prossimo. Infine
week-end di CasalElisa di A. Di 6 continuano regolari tutti i servizi di tutoraggio alle persone in Borsa
Giuseppe Lavoro nel Comune di Fiumicino.
La Cooperativa Sociale Artware Services poi, oltre alla sua regolare
Le vostre e-mail 7 attività nel Comune di Roma, specializzata nell'inserimento lavorativo
Gelmini bocciata dal Tar: vince di persone svantaggiate, si è caratterizzata nell'anno in corso, per il
7 grande contributo offerto all'Associazione Nuove Frontiere nella pro-
disabile algherese
Notizie in breve 8 gettazione e nella gestione di alcune attività svolte all'interno del Parco
degli Angeli a Cerveteri, in favore di ragazzi disabili. Tale collabora-
Parliamo di cinema: “L’ottavo 8 zione sarà sicuramente riproposta ed ampliata nel 2010, anche grazie
giorno” di Jaco van Dormael al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civita-
La Lumaca Gennaio 2010 pagina 2
È TEMPO DI BILANCI ... SOCIALI (cont. da pag. 1)
vecchia. Infine il Consorzio So.La.Ri.S. Lazio. Anche il Consorzio, che racchiude tra le sue consorziate
alcune tra le cooperative sociali più rappresentative dell'intera provincia di Roma, ha ampliato la propria
attività sul territorio, specializzandosi soprattutto nel Distretto Socio-Sanitario RMF1. A Santa Marinella, il
Consorzio ha in programma di sviluppare varie attività nel 2010 in collaborazione soprattutto con i Centri
Anziani Comunali. Grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, ed
alla partecipazione dell'Amministrazione Comunale, il Consorzio avvierà nel 2010 la "ginnastica dolce per
anziani" e diverse attività inserite nel progetto "Insieme agli anziani". A Tolfa poi prosegue il progetto
"Primavera", per i più piccoli, e la "ginnastica dolce" per anziani.
E sono ancora molte altre le attività delle tre realtà che collaborano in questo giornale, ma soprattutto tante
sono quelle previste per il 2010, in risposta alla crisi economica. Terremo comunque aggiornati i Nostri
Lettori, man mano che avvieremo le iniziative.
Nell'augurare un Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutte le nostre Lettrici ed ai nostri Lettori, non posso
non fare i miei migliori auguri anche a Casa Comune 2000, Artware Services e So.La.Ri.S. Lazio, affinchè
proseguano sulla strada intrapresa, avvalendosi dei loro Esperti Coordinatori e di tutti gli Operatori Sociali
che permettono la realizzazione materiale dei progetti elaborati.
Auguri a Tutti!

Il 3 dicembre è stata la Giornata Internazionale delle persone con disabilità


Napolitano: "In Italia resta molto da fare per l'inclusione"
(Fonte. http://www.superabile.it)
Nel messaggio scritto Napolitano ricorda che “i luoghi di lavoro
e gli ambienti pubblici devono essere amichevoli e non ostili verso le disabilità”

I n Italia "sono stati fatti passi importanti sul terreno dell'inclusione" dei disabili,
ma "molto resta da fare". È quanto afferma il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, nel messaggio scritto in occasione della Giornata interna-
zionale delle persone con disabilità. Per il presidente "attorno ai casi più gravi di
disabilità, ai soggetti che ne sono portatori e alle loro famiglie, deve formarsi una
vera e propria rete di sostegno con il valido supporto dei servizi pubblici". Il presi-
dente insieme alla signora Clio, hanno incontrato nella mattina del 3 dicembre al
Quirinale alcuni gruppi di persone con disabilità inserite nel mondo del lavoro: si
tratta dei ragazzi dell'Associazione italiana persone down di Treviso impegnati in
un progetto di produzione di vino e di alcuni ragazzi, provenienti da varie regioni, partecipanti agli stage
lavorativi che, in collaborazione con l'Associazione e altre onlus, si svolgono da tempo nei giardini e nelle
cucine del Quirinale. L'incontro si è concluso con un rinfresco, preparato proprio dagli stagisti. Il Presiden-
te e la signora Clio si sono congratulati con i partecipanti e con il personale per l'impegno dimostrato. Nel
suo messaggio scritto, invece, il capo dello Stato ha ricordato che "i luoghi di lavoro e gli ambienti pubblici
devono essere amichevoli e non ostili verso le disabilità, mentali o fisiche, così come le scuole debbono
insegnare ai bambini e alle generazioni più giovani comportamenti improntati ad uno spirito inclusivo ed
offrire ai diversamente abili strumenti e metodi per un pieno inserimento nella società che li circonda".
Quanto alle risorse per il sostegno ai disabili "è necessario non tornare indietro rispetto al cammino percor-
so- dice Napolitano- nonostante le difficoltà di bilancio provocate dalla crisi economica manifestatasi que-
st'anno in tutta la sua gravità, perchè la scarsità di risorse non può colpire coloro che sono già in situazione
di debolezza. Mi auguro che tutte le istituzioni diano a tal fine il proprio fattivo contributo, nel segno di
quella solidarietà che rappresenta una caratteristica della storia e della civiltà del nostro Paese e un princi-
pio fondamentale della Costituzione repubblicana".
Il presidente ricorda anche che "il 2009 è stato un anno importante per i diversamente abili: il nostro paese
e il Consiglio dell'Unione europea hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle
persone con disabilità. Occorre ora- aggiunge- che la Convenzione segni un momento di svolta nei compor-
tamenti pubblici e privati, per realizzare una efficace prevenzione in tutti quei settori che possono diventare
fonte di disabilità, dagli incidenti sul lavoro, anche domestico, alla sicurezza stradale, al trattamento delle
patologie a vario titolo inabilitanti".

La Lumaca Gennaio 2010 Anno VI – N° 1 - Notiziario diversamente abile - Mensile di cronaca sociale
Registrato presso il Tribunale di Civitavecchia N° 5/2004 del 6/5/2004
Redazione : c/o Casa Comune 2000 - Via Milano, 17 – Ladispoli - Tel.: 0699226357
Direttore Responsabile : Rosaria Russi
Grafica ed impaginazione : A. Saya
Redazione : Luigi Valà
Hanno collaborato : G. Biasutto,, A. Di Giuseppe, A. U. Jastrzebska, S. Pelliccia, A. Saya
Il nostro indirizzo e-mail : redazionelalumaca@gmail.com
Il nostro Blog :: http://blog.libero.it/diversabile
Il sito di Casa Comune 2000: http://sites.google.com/site/casacomune2000/
La Lumaca Gennaio 2010 pagina 3
UN SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
PER ANZIANI E ADULTI NON AUTOSUFFICIENTI

C asa Comune 2000 è una cooperativa sociale, operante dal 1990, la cui Missione consiste nel contri-
buire al superamento di ogni forma di emarginazione sociale, attraverso la valorizzazione della dignità
di ogni essere umano, nel rispetto della sua diversità, qualsiasi sia la sua cultura, il suo credo e le sue
limitazioni fisiche, psichiche, economiche e sociali. La cooperativa dispone di:
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
PER LE PERSONE ANZIANE E ADULTE NON AUTOSUFFICIENTI
Il servizio erogato dalla nostra cooperativa è finalizzato a garantire la permanenza della persona anziana e/o
adulta non autosufficiente presso il proprio contesto abitativo e sociale, a stimolarlo nelle attività quotidia-
ne, a prevenire il decadimento psico-fisico, ad alleviare i suoi familiari dal carico assistenziale giornaliero
ed a garantire una soddisfacente integrazione nell'ambito della propria comunità di vita.
Gli interventi previsti comprendono tutte le attività dirette e indirette funzionali al mantenimento dell'auto-
nomia della persona anziana e/o adulta non autosufficiente e alla sua partecipazione al contesto sociale e
familiare di appartenenza.
Interventi di assistenza a domicilio:
1) cura e igiene personale; aiuto nel vestirsi; supporto per alzarsi e mettersi a letto; 2) bagno e aiuto nell'uti-
lizzo dei servizi igienici/sanitari; controllo nell'assunzione dei farmaci; 3) accompagnamento e aiuto nella
deambulazione; 4) preparazione e somministrazione pasti; prevenzione e controllo piaghe da decubito; 5)
vigilanza telefonica nei periodi di particolari condizioni di salute, 6) assistenza in ospedale in caso di rico-
vero; lavaggio di biancheria minuta; 7) aiuto nel lavoro domestico; acquisto generi vari; disbrigo pratiche
burocratico; 8) stimolo e supporto al mantenimento dei rapporti con i familiari,con il vicinato e le risorse
informali del territorio; 9) accompagno con automezzo per la partecipazione ad attività di gruppo finalizza-
te allo sviluppo di autonomie e alla socializzazione; 10) attività di programmazione, verifica e valutazione
degli interventi effettuati e della qualità del servizio.
La cooperativa dispone di un Servizio di trasporto e accompagno per le visite specialistiche, per i centri
di riabilitazione.
Le attività vengono svolte secondo modalità concordate con i Referenti del Comune e con gli utenti o loro
familiari e, in ogni caso, osservando procedure che garantiscono:
◊ La personalizzazione degli interventi;
◊ La limitazione del turn-over degli operatori;
◊ La flessibilità e la continuità degli interventi;
◊ La trasparenza;
◊ L'informazione;
◊ La tempestività gestione dei reclami.
I costi del Servizio sono quelli stabiliti dal Comune di Ladispoli per i cittadini beneficiari del Buono di Ser-
vizio. Il costo per eventuali interventi aggiuntivi richiesti dai cittadini autorizzati o da cittadini non in pos-
sesso del Buono di Servizio, saranno commisurati al costo orario stabilito dal C.C.N.L. Per la qualifica fun-
zionale dell'operatore previsto per lo svolgimento di tali interventi. Gli interessati, che sono in possesso del
Buono Servizio rilasciato dal Comune di Ladispoli oppure che intendono richiederlo a pagamento, per l'ot-
tenimento del Servizio devono rivolgersi presso la sede della Cooperativa in via Milano,17 dalle ore
10.00 alle ore 18.00 dal lun. al ven., al seguente numero:Tel. 06 99226357; Fax 069946475
Assistente Sociale: Jastrzebska Aneta Urszula

Donne, dopo la disabilità la perdita del lavoro (Fonte: http://www.superabile.it)


Dopo un'intervenuta disabilità, per la fascia di donne di età inferiore ai cinquanta anni si registra una forte
spinta al licenziamento (circa un 40% nel nord-ovest e un 30 per cento al sud), mentre circa il 60% delle
donne oltre i cinquanta anni di età smette di lavorare e una percentuale altrettanto significativa cambia a-
zienda. Sono i dati riportati in una proposta di legge promossa da Teresa Bellanova del Pd e assegnata il 24
novembre all'esame della commissione Lavoro. Dallo stesso atto si apprende di un'indagine promossa dal-
l'INAL, svolta nel 2003, rivolta alle donne portatrici di disabilità per cause lavorative, dalla quale emerse la
volontà e la capacità delle donne di non rinunciare alla propria vita nonostante le difficoltà incontrate nella
fase di reinserimento, difficoltà dovute a discriminazioni di genere e al frapporsi di ostacoli di diversa natu-
ra nel proseguire l'attività professionale. La proposta di legge intende prevedere e promuovere forme di so-
stegno alle donne disabili attraverso azioni positive affinché possano essere rimossi tutti gli ostacoli che ne
impediscono il reinserimento e un'effettiva integrazione nel mondo del lavoro. Oltre a misure di sostegno
alla formazione e all'assistenza personale; servizi per l'inserimento e agevolazioni informative ed interventi
di sostegno alla mobilità, al fine di assicurare alle donne con disabilità un servizio di trasporto gratuito per
il raggiungimento del posto di lavoro, si tratta di azioni tese a contrastare l'aggravato svantaggio subìto dal-
le lavoratrici disabili e ad accrescere le opportunità previste dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, normativa di
riferimento per l'avviamento e l'inserimento al lavoro delle persone disabili. In particolare tra le misure
contemplate vi sono forme di agevolazione fiscale e contributiva in favore del datore di lavoro, sia pubblico
che privato, che assume (o riassume o reintegra) una lavoratrice con una riduzione della capacità lavorativa
inferiore alla percentuale prevista dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, e cioè, non compresa tra il 67 e il 79
per cento. (dp)
La Lumaca Gennaio 2010 pagina 4
I nostri sostenitori

R icordiamo che la sponsorizzazione non ha alcuna tariffa fissa ed è a OFFERTA LIBERA E DETRAIBILE nella denuncia dei redditi.
Chiunque fosse interessato può rivolgersi alle e- e-mail della nostra redazione
all’indirizzo::redazionelalumaca@gmail.com
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redditi.

La redazione
La Lumaca Gennaio 2010 pagina 5
Natale e depressione a cura di Sandro Pelliccia
(Fonte: http://italiasalute.leonardo.it/News.asp?ID=3783)

N elle feste di Natale i


depressi aumentano.
Se in generale un ita-
liano su 10 vede tutto nero, in
vista delle feste di fine anno,
sato e si sente sola. Le festività
vengono come uno spettro, per-
ché spesso aggravano la
“sindrome del nido vuoto”». In-
fatti, a fare più paura man mano
con il loro inevitabile contorno che si avvicina Natale è «la soli-
di euforia collettiva, shopping tudine, vissuta come una iattura.
forzato, riunioni con i parenti, Ecco allora che ci si deprime e -
per tanti italiani Natale diventa e' l'invito dello specialista - biso-
uno 'spettro' che fa paura. E' la gnerebbe approfittare del Natale
'diagnosi' del neurologo Rosa- per riappropriarsi della propria
rio Sorrentino, che lancia un'i- interiorità e vivere la solitudine
dea: psicologi dell'emergenza in aiuto dei depressi come un'opportunità di riflessione. Magari pensando
da Natale. - suggerisce - che chi corre in giro a fare regali, o
«Mai come in questo periodo - sottolinea Sorrentino passa da una cena di colleghi a una di parenti è solo
- si registra un'incidenza così alta di depressione, a 'condannato' ad apparire felice, ma in realtà è vittima
causa del cambio di stagione e delle abitudini, della di un elevato carico di stress». Non solo. Secondo il
riduzione della luce e soprattutto del confronto fra neurologo, un aiuto ai 'depressi da Natale' potrebbe
l'euforia collettiva e il proprio malessere. Questo cli- arrivare dagli psicologi dell'emergenza. «Sarebbero
ma di felicità a tutti i costi - spiega - aggrava il disa- utili centri di ascolto sul territorio, dove possa recarsi
gio psichico preesistente, la persona si avvita su se chi ne ha bisogno, anche solo per parlare, prima che
stessa, guarda in maniera pessimistica il proprio pas- possa compiere gesti drammatici».

Della disabilità si può sorridere, L’ispirazione


per fare riflettere di Giuseppe Biasutto

M entre sei assorto in tutt’altro pensiero,


ti prende all’improvviso,
e fa’ di un precipuo argomento,
una poesia, tre strofe od anche un poema,
a seconda di quanto ti parla
al momento,
il tuo cuor in tema.
Può esser rimata, vibrante
o scoscesa,
come una fonte d’acqua, che
va da monte a valle,
senza curarsi dell’altrui calle,
ma tenendo stretto nel proprio
pensiero,
quel che vuol dir, come
un araldo manifesto, Auguste Rodin
che declama il suo manoscritto Il poeta e la musa
(1905 c.a.)
a tutta la gente lì
da poco richiamata;
e se c’è una persona sola, ciò non importa,
perché quel che si voleva esprimere
comunque lo si è espresso,
che sia una moltitudine o un popolano adesso,
che torna a casa e ne parla alla moglie,
qui son arrivate le pertinenti tue voglie.
Se poi la poesia ha più attenti lettori,
ciò sarà di buon grado allo scrivente,
ma in cuor suo non gliene potrà interessare
Fonte: http://www.repubblica.it/ che più di niente.

Sul sito web di CASA COMUNE 2000 :


http://sites.google.com/site/casacomune2000/
è’ visualizzabile l’Archivio de’ “La Lumaca” in PDF
La Lumaca Gennaio 2010 pagina 6
WEEK END AL CASALELISA
di Alfonso Di Giuseppe

C are Lettrici e cari


Lettori, iniziamo
q uest o
"rubando" la pagina di
anno

Santa Marinella, per de-


giunta al fatto che la coo-
perativa ha risparmiato
una cifra considerevole,
pur offrendo soggiorni
estivi al massimo delle
dicarla ad un'iniziativa possibilità, è nata la pos-
straordinaria della Coo- sibilità di organizzare
perativa Sociale Casa week end per piccoli
Comune 2000. gruppi al CasalElisa. I
Nel CasalElisa, la fatto- week end si protrarranno
ria sociale della coopera- fino a fine gennaio, quan-
tiva, dal mese di Novem- do sarà organizzata la
bre, ospitiamo per i week festa finale. Nel program-
end piccoli gruppi di ra- ma, gli ospiti sperimenta-
gazzi disabili del Munici- no la vita quotidiana di
pio 18° di Roma. Dopo campagna, lavorando sui
tanto parlare, e tanta pro- campi, preparando il
Alla fattoria sociale CasalElisa si coltiva l’orto, si cucina,
gettazione sociale fatta, si impara e ci si diverte pranzo e rassettando la
finalmente anche Casa casa. Alle attività didatti-
Comune 2000 ha scelto di contribuire all'offerta di che si aggiungono poi le gite, il cineforum e le cene
servizi residenziali sul territorio, per soggetti svan- al ristorante, che rendono piacevole l'esperienza sia
taggiati. Sicuramente l'attenzione per la residenzia- per gli utenti, che per gli operatori coinvolti.
lità nasce con la collaborazione nella gestione della I week end rappresentano un piccolo passo verso un
RSA Quinta Stella a Tolfa, riservata a persone an- nuovo servizio che anche a Ladispoli è carente, e
ziane autosufficienti e non, ma quello che può na- può essere una valida risposta al "dopo di noi", of-
scere al CasalElisa rappresenta un nuovo traguardo ferta da una struttura radicata sul territorio, dotata di
anche per il Terzo Settore di Ladispoli, che è uno strutture idonee e di personale altamente qualificato.
dei più avanzati sul territorio. L'ottima riuscita del servizio ha già suscitato l'inte-
Nell'estate 2009 la cooperativa ha accolto presso i resse del Distretto Socio Sanitario RM F2 e di altri
propri soggiorni estivi al CasalElisa un gruppo di Municipi di Roma, che si sono attivati per reperire i
ragazzi disabili del Municipio 18° di Roma, aggiu- fondi finalizzati a replicare l'esperienza.
dicandosi un bando di gara per la gestione del servi- Concludiamo quindi l'articolo augurandoci di prose-
zio di colonie estive. I genitori dei ragazzi ospitati, guire ed ampliare l'ospitalità del CasalElisa per il
l'Amministrazione del Municipio ed i Ragazzi stessi 2010, a tutto vantaggio dell'utenza, dei familiari e
sono stati talmente entusiasti del servizio reso, che della cooperativa. Infine auguriamo Buon Lavoro a
hanno spinto per proseguire il rapporto con la coo- Evelina, Giancarlo ed Aneta, che sono entrati a far
perativa anche in inverno. Da questa esigenza, ag- parte dello staff della cooperativa nel 2009.

Il nostro Blog a cura di Adriano Saya

v isitate il Blog de “La Lumaca” all’indirizzo: http://blog.libero.it/diversabile ed inviate-


ci vostri commenti, opinioni e suggerimenti, sia sul Blog che al nostro indirizzo e-
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e-mail. Ringraziamo anticipatamente per la collaborazione.
La redazione de’

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La Lumaca Gennaio 2010 pagina 7
Le vostre e-mail
A bbiamo ricevuto il 29 novembre scorso dalla penna di Don Emanuele Giannone, Direttore della
Caritas di Porto-Santa Rufina, tramite la Newsletter che periodicamente ci viene inviata, la seguen-
te considerazione su un tema di eterna attualità, considerazione che ci invita a ben riflettere sulla
spinosa problematica da sempre ampiamente dibattuta e mai risolta: l’emarginazione. Ci auguriamo che
l’anno nuovo porti chiunque ci governi a sane soluzioni per queste ed altre irrisolte questioni sociali.
QUEI CROCIFISSI CHE VORREMMO RIMUOVERE DALLE STRADE
scoltando la predicazione di padre Flavio Carraro, cappuccino – ve-
A scovo emerito di Verona, che nei giorni scorsi ha predicato gli esercizi
al clero di Porto-Santa Rufina guidato dal vescovo Gino Reali, mi so-
no soffermato a riflettere su un episodio della vita di San Francesco d’Assisi
che ignoravo. Nel Testamento scritto nell’imminenza della morte, Francesco
decide di riproporre in forma abbreviata i momenti fondamentali della sua
vita e qui lega l’inizio della sua vita di fede non al momento dell’abbandono
della casa paterna ma al prendersi cura dei lebbrosi. Francesco per questi
sentiva una ripugnanza istintiva, ma un giorno ne incontrò uno mentre era
a cavallo nei pressi di Assisi. Come al solito provò grande fastidio e ri-
brezzo ma per non venir meno alla promessa fatta, balzò da cavallo e corse
a baciarlo. Ci è utile ricordare che nell’età delle crociate (la lebbra era stata portata massicciamente dall’O-
riente), alla figura familiare e tradizionale del povero della città, conosciuto per nome e integrato nella co-
munità che lo sosteneva, si era affiancata la classe degli ESCLUSI: prostitute, delinquenti, vagabondi e
soprattutto i lebbrosi. Il momento dell’abbraccio al lebbroso diventa realmente per Francesco il momento
in cui muore a se stesso divenendo dimora di Cristo. È facile cogliere le analogie con le situazioni dei no-
stri giorni; ancora oggi ci sono “lebbrosi” alle porte delle nostre città, anzi nei non luoghi delle nostre città.
Hanno, per la maggior parte, nomi stranieri; hanno una forma di “lebbra” che si chiama alcolismo; gli ab-
biamo dato lavoro nero, affittato stanze a prezzi altissimi, venduto alcool; e se finiscono per strada, co-
me ad alcuni accade, non vogliamo più vederli e li accusiamo di non essere venuti in Italia per lavorare.
Con i lebbrosi di Assisi hanno in comune il non essere voluti; ma ieri come oggi stanno a ricordarci che
prima di essere puzzolenti, ammalati e alcolizzati, sono persone, CREATURE DI DIO che ci invitano a
dare valore alla nostra vita proprio nel sentirli nostri. Di sicuro hanno in comune con i lebbrosi di Assisi
l’essere dei CROCIFISSI CHE VORREMMO RIMUOVERE.
Negli ultimi giorni si è spesso discusso a proposito della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo
che accoglie la richiesta di una cittadina italiana di origini finlandesi di rimuovere il Crocifisso dalle aule
scolastiche. In tanti ci siamo indignati. Povero Cristo che han deciso prima di mettere in croce, perché de-
nunciava l’ipocrisia dei potenti, e poi oggi di rimuovere perché, ad ascoltare quelli della Corte europea dei
diritti dell'uomo di Strasburgo, rappresenta “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro
convinzioni”. Allora bisogna far presto, bisogna avvertire i nostri Senza Fissa Dimora che la loro presenza
potrebbe rappresentare una violazione al diritto di educare i propri figli secondo la convinzione che i
marciapiedi delle città dovrebbero essere liberi e puliti. Povero il nostro crocifisso destinato a non stare in
pace nemmeno per strada, ma chissà speriamo che accada come ad Assisi che un giovane scenda da cavallo
e vada ad abbracciarlo.
Sac. Emanuele Giannone - Direttore Caritas Porto-Santa Rufina

Gelmini bocciata dal Tar: vince disabile algherese


(Fonte: http://notizie.alguer.it/n?id=27859)
Importante successo di sei famiglie sarde di alunni con disabilità della Sardegna. Il Tar di Cagliari ha emes-
so il 21 ottobre scorso ben sei ordinanze cautelative contro il Ministero dell'Istruzione, con responsabile il
Ministro Mariastella Gelmini, accogliendo i loro ricorsi aventi come oggetto il taglio delle ore degli inse-
gnanti di sostegno stabiliti in base all'attuazione della nuova riforma.
Si tratta di sei bambini con disabilità delle scuole di Decimomannu, Carbonia, Selargius, Quartu S. Elena,
Villasalto e di una scuola Media di Alghero, difesi dall'avvocato Giuseppe Andreozzi e sostenuti dall'ABC
Sardegna, che hanno vinto la prima battaglia per il riconoscimento del rapporto 1 a 1 delll'insegnante di
sostegno, ridotto invece a causa della riforma che impone il rapporto medio di 1 insegnante ogno 2 studen-
ti, a prescindere dalla diagnosi che lo staff medico fa individualmente per ogni bambino.
Nel merito nelle ordinanze del Tar di Cagliari si accoglie il principio del rispetto individuale dei diritti de-
gli alunni e delle sue condizioni personali che non possono essere legate a meri calcoli ragioneristici come
voluto dalla riforma Gelmini. Ora il Ministero, in attesa della sentenza definitiva prevista per il prossimo
anno, sarà costretto a rivedere le sue decisioni ed a integrare subito, con l'assunzione di nuovi insegnanti, il
sostegno per i bambini vincitori delle cause contro il Ministro. «E’ una battaglia vinta per tutti i nostri figli
– commenta il Presidente ABC Luisanna Loddo – ancora una volta i tribunali danno ragione alle famiglie:
il diritto allo studio non è vincolato alla spesa pubblica». «Si ritorna - dichiara Marco Espa che in Consiglio
Regionale è stato il primo firmatario della mozione contro l'applicazione della riforma Gelmini in Sardegna
- in uno stato di legalità nei confronti degli alunni più bistrattati dallo Stato ai quali si vuole togliere anche
il diritto all'istruzione e all'integrazione, gli alunni con disabilità. Bravissime le loro famiglie e chi li ha so-
stenuti».
La Lumaca Gennaio 2010 pagina 8

ROMA: LA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA


INAUGURA PERCORSI MULTISENSORIALI PER DISABILI
(Fonte: http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/roma-14:03/26249)
lla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Gnam, il primo percorso multisensoriale

A per persone con disabilità motoria, psichica e sensoriale che dal 1° dicembre
dell’anno scorso potranno fruire ed entrare in sintonia con alcune delle opere
presenti nel museo. Un progetto pilota quello che è stato presentato questa mattina e che
ha visto la partecipazione anche dell'assessore capitolino alle Politiche Sociali Sveva Bel-
viso. Attraverso dei pannelli posizionati proprio di fronte alle opere originali, il disabile
potrà “vivere” a 360 gradi la dimensione estetica ed emozionale dell'arte. Il percorso si
La Galleria Nazionale articola su 4 opere, “Un riflesso” di Filadelfo Simi, “Nello specchio” di Giacomo Balla,
d’Arte Moderna a Via “Linea angolare” di Vasilij Kandinskij e “Grande rosso” di Alberto Burri.
Nazionale a Roma

Parliamo di cinema
a cura di Adriano Saya

L 'Ottavo Giorno (Le Huitième Jour, Belgio 1996), interpretato da Daniel Auteuil, Pascal Duquen-
ne, Miou-Miou, è quello in cui Dio creò "loro, i diversi, a metà tra gli angeli e gli umani". Il film
racconta la storia dell'incontro tra un “diverso”, un down, ed un “normale”, uno yuppie. Il primo
è fuggito dall'istituto in cui viveva per tornare a casa, dalla madre - ma la madre è morta quattro anni pri-
ma... Il secondo è uno yuppie in crisi - la moglie lo ha abbandonato, portando con sé i figli... Entrambi non
sopportano la solitudine, l'abbandono da parte delle persone amate, la privazione degli affetti; entrambi
spezzano una routine ed una vita divenute ormai insopportabili, per cercare di ripristinare un equilibrio ri-
congiungendosi alla propria famiglia; entrambi vengono rifiutati, il primo dalla sorella, il secondo dalla
moglie e dalle figlie... Persone sole. Si incontrano sulla strada, si scontrano, iniziano un viaggio insieme
verso le rispettive mete, si separano, si ricongiungono, si separano ancora - definitivamente, relativamen-
te... Il manager che teneva degli stages in cui insegnava a dominarsi in ogni situazione, a comunicare sicu-
rezza, a costruire l'apparenza, ha perso il controllo: la sua vita ordinata si è sfasciata nell'impatto con l'irra-
zionalità dei sentimenti. Il down diventerà la sua guida nel mondo sconosciuto degli accessi di dolore in-
controllabili, degli sbalzi estremi di umore, della passione struggente, dei baratri della depressione: dell'in-
teriorità; gli svelerà il proprio mondo poetico, fantastico, riveduto e corretto dalla fantasia e dalla semplici-
tà: un mondo più accettabile, più vero. Ed in cambio troverà un amico, un catalizzatore delle sue attenzioni,
dei suoi sentimenti: un essere comprensivo... qualcuno a cui ha aperto gli occhi e che si specchierà in lui.
Incontri, punti di contatto tra mondi distanti... Se è vero che Van Dormael gioca pesante con i sentimentali-
smi che il soggetto implica, tanto da essere tacciato di aver strumentalizzato l'attore (un down anche nella
realtà) e la vicenda; è altrettanto vero che il regista ha il dono della capacità di sdrammatizzare: il surreali-
smo e la visionarietà che caratterizzavano il suo primo lungometraggio, Toto le Héros, sono presenti anche
in questa pellicola, ed emergono ogni qualvolta l'autore si tuffa nell'interiorità del down concretizzandone
la visione della realtà filtrata, affabulata, dalla sensibilità. E' un film da cui è difficile prendere le distanze a
causa dell'alto tasso drammatico: e, di conseguenza, è difficile metterne a fuoco le intenzioni - sincere, in-
sincere, ingenue, astute, furbesche? Certo, come è stato osservato dai più, la realtà della vita di un down è
ben diversa e più tragica di quella proposta da Van Dormael, è troppo spesso dominata più dal pietismo che
dalla comprensione... ma non necessariamente un film deve fotocopiare il vero. Un film può prospettare un
mondo popolato da uomini migliori: e se per far risuonare il messaggio lo si inumidisce di lacrime, non è
così riprovevole. (Fonte: http://www.cinemah.com) Al Festival di Cannes 1996 il premio del migliore atto-
re fu diviso tra Auteuil e Duquenne. Soltanto il secondo lo merita. Ha ragione Auteuil a dire che è il Mar-
lon Brando degli attori “down” (http://www.mymovies.it).

Questo periodico è stato realizzato grazie al contributo

del Comune di Ladispoli e della Provincia di Roma

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