Sei sulla pagina 1di 2

ANTROPOLOGIA FILOSOFICA: studio la cultura e/o le civiltà umane (come disciplina, Max Scheler, La posizione dell’uomo nel

cosmo).
prima definizione di cultura in senso antropologico è quella proposta da Tylor in Primitive Culture (1871)
James Frazer, Il ramo d’oro: “quale è il primo stadio del pensiero umano?” il primo stadio è la magia in cui rientra il totemismo
come prima forma di organizzazione sociale. Per lui la magia è: 1) criterio di interpretazione di miti, i culti, i riti dell’antichità classica
2) l’inizio della storia della civiltà umana nelle sue 4 istituzioni fond. : governo, proprietà, matrimonio, rispetto della vita umana.
Cultura/Civiltà: (distinti ma affini, distinti ma contrapp); CULT: modelli culturali, i modi di vivere di un popolo o di un singolo --- CIV:
modelli culturali che per un popolo assumono valore particolare, condiviso. In senso storico-filosofico il termine “cultura” indica:
a) in età clas. e rin., il processo soggettivo della “formazione”, individuale. In Hegel, Bildung (formazione) vuol dire coltivazione della
propria personalità attraverso l’acquisizione di quanto di meglio si scrive e si dice nel mondo; b) con l’illuminismo, il complesso
delle cognizioni acquisite dall’umanità, che devono essere trasmesse da una generazione all’altra e accresciute; c) dall’ottocento, il
patrimonio universale di conoscenze e valori formatosi nel corso della storia dell’umanità. XVIII secolo: compare termine“civiltà” o
“civilizzazione”. Indica: a) il complesso degli aspetti culturali spontanei e organizzati relativi a una collettività in una data epoca; b) il
processo di “affinamento culturale dei costumi”, contrapp. tra popoli civilizzati e popoli incivili o “selvaggi”; c) il complesso degli
aspetti materiali, sociali e spirituali che identificano un popolo in una data epoca e zona geografica (civiltà greca…). “Cultura”
(Kultur) e “Civilizzazione” (Zivilisation), “Società” (Gesellschaft) e “Comunità” (Gemeischaft): La “comunità” è intesa come
“organismo vivente” che presuppone omogeneità culturale, come un rapporto reciproco sentito dai partecipanti, fondato su di una
convivenza durevole, intima ed esclusiva; la “società” è intesa invece come un organismo razionale, mutevole, più superficiale,
tendente ai rituali e alle cerimonie pubbliche. CULTURA --->> COMUNITà (senso positivo) ------- CIVILTà --->> SOCIETà (senso
negativo). Teorie del progresso (Pascal): superiorità dei moderni sugli antichi,
storia come storia dell’incivilimento. Teorie della decadenza (Oswald Spengler - Il tramonto dell’Occidente): “cultura” è momento
di ascesa, “civilizzazione” fase di declino. Le due teorie originano da parallelismo tra lo sviluppo del singolo individuo (ontogenesi) e
quello della specie umana (filogenesi). Dottrina della ricapitolazione: già presente nell’Origine delle specie -Darwin, più nota come
“legge biogenetica fondamentale” – Haeckel: l’ontog (embrione), è costituisce una ricapitolazione della filogenesi (specie).
FREUD – NATURA E CIVILTà: Totem e Tabù. Somiglianze tra vita mentale dei selvaggi e dei nevrot. quattro saggi: 1)L’orrore
dell’incesto; 2) Il tabù e l’ambivalenza dei sentimenti; 3) Animismo, magia e onnipotenza dei pensieri; 4) Il ritorno del totemismo
nell’infanzia. NASCITA TOTEMISMO = COMPLESSO EDIPICO. Invarianti psichiche: la psicoan è base per una comprens psico degli
individui, in qualsiasi forma di società. Concordanza tra primitivi e selvaggi. Concordanza tra nevrotici e primitivi. Catena di
equivalenza: sogno-nevrosi-infanzia. TEORIA DEI TRE STADI (FREUD): FASE ANIMISTICA, RELIGIOSA, SCIENTIFICA. Natura (felicità) e
Civiltà (sicurezza). Precursori della Antr filos: Herder - Idee per
la filosofia della storia dell’umanità ---- I. Kant - Antropologia pragmatica ---- L. Feuerbach, antrop. naturalistica - Principi della
filosofia dell’avvenire; F. Nietzsche, uomo “animale indeterminato” - Genealogia della morale - Al di là del bene e del male.
SCHELER : La posizione dell’uomo nel cosmo, l’uomo è caratt. Dallo SPIRITO, negaz. Dimensione istintuale. Spirito VS vita.
PLESSNER: I gradi dell’organico – uomo: “unità psicofisica”: posizione “eccentrica” rispetto all’ambiente; “autocoscienza” o
“autoriflessione”,può superare la necessità biol; dalla “mediazione”trasforma la natura in cultura. Non è un corpo ma ha un corpo.
GEHLEN: L’uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo - “essere carente”, “mondo artificiale” per adattarsi e sopravvivere. Due
capacità compens carenza: la plasticità e l’esonero. La “plasticità” consente all’uomo di surrogare le primitive carenze,
permettendogli di reagire in modo vario e multiforme al “bombardamento di pulsioni” a cui l’uomo è esposto nella condizione
naturale. L’ “esonero” consente all’uomo di creare schemi basilari di comportamenti standard che lo esonerano dal cercare
continue risposte alle situazioni basiche e di direzionare energie ulteriori alle funzioni superiori, quelle intellettive e simboliche.
STUDI DI GENERE: come nel tempo, nella storia e nella cultura siano state costruite le identità femminili e maschili; lontani dal
negare le differenze corporee o sostenere che ciascuno possa scegliere o inventare la propria identità e il proprio orientamento
sessuale. “sesso”: anatomia; “genere”: percezione di sé, l’identità di genere, ma anche sistema social costruito ruolo di genere. Può
esserci discont tra corpo, come ci si sente e i ruoli stabiliti. FEMMINISMO: categoria di genere come costruzione sociale, la
differenza di sesso biologico è stata trasformata in una differenza di ruoli, che a sua volta è diventata una gerarchia. “riduzionismo
naturalistico” : il mio corpo è il mio destino. Femministe del PENSIERO DELLA DIFFERENZA SESSUALE: ( Diotima. Il pensiero della
differenza sessuale) Butler, Vite precarie. I poteri del lutto e della violenza; Butler, Fare e disfare il genere; J. Butler, Critica della
violenza etica. Gender Trouble (Questione di genere) di Judith Butler: le differenze sessuali sono “atti” recitati
Un’etica universale deve fare i conti con la COMPLESSITÀ CULTURALE delle moderne società democr. Appr riduzionistico: tratt la
complessità della vita umana nella esemplif delle nozioni di “cultura” e civiltà”; è alla base del multiculturalismo, criticato da
Amartya Sen come “monoculturalismo plurale”, nel quale si pensa alla coes delle culture diff senza che fra esse si creino intrecci.
(A. Sen, Identità e violenza). Conservatori: preservazione degli specifici orizzonti culturali, evitare ibridismo ----- progressisti:
preservare i mondi culturali diff x evitare tentativi di soggiogam. Entrambi finiscono per sostenere una dimensione essenzialistica
della cultura----- (S. Benhabib, La rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità nell’era globale). ------ Seyla
Benhabib: costruttivismo sociale. La interpretazione delle culture come totalità, tipica del multiculturalismo, è regressiva.
Benhabib, la negazione della totalità unific rende possibile comunicaz intercult. “acquisizione di familiarità”. Cacciatore, intercult:
elaboraz di strum logici e ling per la conoscibilità, narraz e comprens delle identità.
BAUMANN S., Il disagio della postmodernità ------DALLMAYR F., Dialogo tra le culture. Metodi e protagonisti ------ CACCIATORE G.,
Etica interculturale e universalismo critico, in Interculturalità. Tra etica e politica ------ID., Identità e filosofia dell’interculturalità
-------HUNTINGTON S. P., Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale ------ SEN A., Identità e violenza ------ BENHABIB S., La
rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità nell’era globale -----IMBRIANO U., Verso una etica della
comunicazione interculturale. Vernacolarismo e universalismo storica mente illuminato,

Potrebbero piacerti anche