SERIE E SERIAL

TELEVISIONE COMPLESSA - 2018/2019

SERIE
Umberto Eco, Tipologia della ripetizione (1984)

▸ La serie si caratterizza per una articolazione in segmenti autoconclusivi (episodi),

marcati dalla presenza di un titolo e autosufficienti nell’economia della serie.

Si distingue in:
‣ Antologia (diversificazione di storie, situazioni, personaggi)
‣ Situation comedy (narrazione a spirale)
‣ Serie (schema e carattere fisso)
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SERIE - L’ANTOLOGIA
Umberto Eco, Tipologia della ripetizione (1984)

▸ La serie antologica diversifica personaggi e situazioni ad ogni puntata, pur

mantenendo un genere di riferimento, un stile, un tema comunicante.
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SERIE - LA SITCOM
Umberto Eco, Tipologia della ripetizione (1984)

▸ La sitcom è caratterizzata da un andamento a spirale (ciclico), composto da:

a) Stato di equilibrio iniziale, presto scompigliato dall’ingresso di un elemento turbativo

b) Parabola ascendente della tensione o del conflitto al suo apice

c) Risoluzione del problema e ritorno alla situazione di equilibrio iniziale

«In nessun altro caso ci troviamo di fronte, ogni volta, alla traduzione quasi letterale
dell’essenza della serialità, vale a dire il ritorno del già noto, il ritorno al già noto»
Milly Buonanno, Le formule del racconto televisivo (2002)
Seinfeld (1989-1998, NBC)
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SERIE - LA SERIE
Umberto Eco, Tipologia della ripetizione (1984)

▸ La serie è caratterizzata da uno schema fisso e dalla presenza di un carattere

fisso, che si ripropongono a ogni episodio, attorno ai quali situazioni e
personaggi secondari mutano.

▸ Il tenente Colombo (Columbo 1968- 1991)

▸ Starsky and Hutch (1975-1979)

▸ La signora in giallo (Murder, She Wrote 1984-1996)

Starsky & Hutch (1975-1979, ABC)
Murder, She Wrote (1984-1996, CBS)
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Nella serie l’utente crede di godere della novità della

storia mentre di fatto gode per il ricorrere di uno
schema narrativo costante ed è soddisfatto dal ritrovare
un personaggio noto, con i propri tic, le proprie frasi
fatte, le proprie tecniche di soluzione dei problemi... La
serie in tal senso risponde al bisogno infantile, ma non
per questo morboso, di riudire sempre la stessa storia,
di trovarsi consolati dal ritorno dell’identico,
superficialmente mascherato.

Umberto Eco, L'innovazione del seriale (1985)

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SERIAL
Umberto Eco, Tipologia della ripetizione (1984)

▸ Il serial è un racconto articolato in un numero variabile di parti distinte (puntate),

interdipendenti e intervallate nel tempo.

Si divide in:

‣ Continuous serial (serialità lunga, soap opera e telenovela)

‣ Mini-serial (serialità corta o debole)

Guiding Light (1952-2009, CBS)
Dallas (1978-1991, CBS)
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CARATTERISTICHE DEL SERIAL

▸ L'andamento narrativo è ciclico e inserito in una saga

▸ Ogni puntata è narrativamente concatenata all’altra

▸ Colpo di scena – “Cliffhanger”

▸ Meccanismo seriale del feuilleton (romanzo d’appendice)

▸ Temi accessibili, semplificazione della messa in scena e della narrazione, ma

complicazione della trama

▸ Fidelizzazione dello spettatore tramite incertezza e suspense

▸ Introduce un triplice livello narrativo (episodio-stagione-puntata)

▸ Pone in essere una condivisione temporale senza eguali (cast-personaggi-pubblico)

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LO “SPECIFICO TELEVISIVO”: SOAP E SITCOM

▸ Soap opera e sitcom si presentano come se fossero in diretta pur essendo registrati
(ripresa multicamera, grana visiva, continuità di azione, corrispondenza dei tempi);

▸ Riduzione dei dettagli e affollamento dello schermo (uso intensivo del primo piano);

▸ Forte importanza dell’ambiente domestico, familiare e della quotidianità;

▸ Forme di lunga serialità (tanti episodi) a bassa pezzatura (puntate durata ridotta);

▸ Ritorno continuo dei personaggi in schemi fissi di narrazione;

▸ Scarso livello di attenzione richiesto, alta capacità di fidelizzazione.

LA SECONDA GOLDEN AGE
E LA SERIALIZZAZIONE DELLE SERIE
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I MUTAMENTI DEL SISTEMA TELEVISIVO: IL MODELLO CBS

▸ Tra il 1968 e il 1971 la CBS intraprende un’opera di
rinnovamento senza precedenti: cancella tutte le rural comedies
e decide di investire su programmi destinati a un pubblico
borghese, urbanizzato, giovane e con denaro da spendere;

▸ Nasce la cosiddetta “stagione dell’impegno”: una televisione

agente di modernizzazione che inizia a produrre serie
drammatiche, con protagonisti giovani, alle prese con i problemi
sociali contemporanei;

▸ La 20th Century Fox produce M*A*S*H (1972-1983, CBS), una

delle serie di maggior successo della storia della televisione
americana (tratta dall’omonimo film di Robert Altman del 1970),
che rompe con i valori tradizionalmente rappresentati dalla TV.

▸ Si affaccia nel mercato delle produzioni televisive, una piccola

casa di produzione indipendente, la MTM, che inizia a produrre
serie di successo, come la sitcom The Mary Tyler Moore Show
(1970-1977, CBS).
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LA CRISI DEL CLASSIC NETWORK SYSTEM

▸ Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 il Classic Network System entra in crisi ed
inizia la cosiddetta “era multicanale”;

▸ Il modello CBS introduce una televisione che inizia a riferirsi a pubblici specifici anziché a
un pubblico generalista: si passa dalle logiche di broadcasting a quelle di narrowcasting;

▸ Da un punto di vista legislativo, lo strapotere delle big three viene limitato da alcuni
provvedimenti: dal 1971, durante il prime time non si possono più fornire programmi alle
affiliate (Prime Time Access Rule) e i network non possono più partecipare ai profitti di
programmi per più di 15 ore a settimana (Network Financial and Syndication Rule);

▸ Iniziano a farsi avanti una serie di case di produzione indipendenti (ad es. Tandem e MTM)
che rivoluzionano i canoni estetici e narrativi della serialità televisiva americana;

▸ Alcuni network iniziano a distribuire programmi via satellite tramite la distribuzione via
cavo, sia free (basic cable) che a pagamento (premium cable): si entra definitivamente
nell’epoca del narrowcasting e della fidelizzazione del pubblico.
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LA SECONDA “GOLDEN AGE” (1981-1999)

▸ Per aggiornarsi ai mutamenti in atto, la NBC si rivolge alla
MTM per produrre una serie poliziesca innovativa: Hill Street
Blues (1981-87), creata da Steven Bochco e Michael Kozoll.

▸ Si tratta di un cop show crudo e non-convenzionale, dallo

stile realistico e “cinematografico”, che fonda per la prima
volta le dinamiche narrative del serial (continuità inter-
episodica) alla struttura della serie classica (auto-
conclusione);

▸ HSB rappresenta il punto di arrivo di tutti i cambiamenti

nell’ambito della serialità televisiva americana avvenuti nel
decennio precedente (ibridazione dei generi, stile visivo,
temi trattati, struttura narrativa).

▸ HSB porta per la prima volta la narrazione continuativa al di

fuori della soap e della miniserie: nasce il fenomeno che
Umberto Eco ha chiamato “serializzazione delle serie”.
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HILL STREET BLUES (1981-1987)

▸ Ogni episodio è racchiuso in una giornata di vita all’interno di
un distretto di polizia locale di una città immaginaria;

▸ Di volta in volta si alterna un “sistema di personaggi”, più

volte ridondante in una dinamica di coralità, che si confronta
con la vicenda del giorno;

▸ Ai casi da risolvere vengono aggiunte linee narrative che si

concentrano sulle relazioni affettive tra i personaggi, con
possibilità di variazioni in ampiezza e profondità;

▸ La memoria di quanto accade diventa un terreno comune tra

spettatori e personaggi (fidelizzazione);

▸ L’elaborazione visiva è lontana anni luce da qualsiasi

precedente produzione televisiva: stile documentaristico,
macchina a mano, luci basso, montaggio rapido;

▸ Nasce una forma seriale che sarà ripresa dalla quasi totalità
delle serie successive.
Hill Street Blues (1981-1987, NBC)
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Hill Street Blues non mette in scena solo la lotta contro il crimine,
ma anche quella, ben più radicale, dell'uomo contro il male,
contro il caos. È la prima volta che un telefilm punta alla più alta
qualità narrativa attingendo energie dalla cronaca dei giornali,
dalla letteratura, dal jazz, dal rock dai fumetti. In Hill Street non ci
sono eroi solitari o atmosfere patinate ma un gruppo di
combattivi agenti di polizia in un commissariato periferico caotico
e polveroso. L'happy end non sempre è scontato.

Aldo Grasso, Buona Maestra, 2006

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LA SERIALIZZAZIONE DELLE SERIE

SERIAL + SERIE

Running plot (stagione/serie) + Anthology plot (episodio)

Suspence episodico (cliffhanger) + Ritorno del già noto

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La prima metà della stagione di Hill Street, da gennaio a maggio

1981, non ha avuto buoni ascolti. NBC, che aveva ascolti bassi
come network, ha rinnovato lo spettacolo, ma con la condizione
che avrebbe dovuto esserci almeno una linea narrativa completa
a episodio, dal momento che il network sentiva la difficoltà del
pubblico a seguire le storie attraverso molti episodi.

Tom Stempel, Storytellers to the Nation, 1992

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LA SERIE SERIALIZZATA

epica drammaturgia
(letteratura) (cinema)

orizzontalità verticalità
(stagione/serie) (episodio)

running plot anthology plot