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l Palermo

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Giornale di Sicilia
Sabato 5 Settembre 2020

L’arcivescovo nella grotta del Santuario

Lorefice: «Il vaccino


dell’amore contro chi
ferisce la nostra terra»
Le celebrazioni a Monte tari all’amore, impregnati di risen-
timento e di avido interesse, inca-
Pellegrino ma senza la paci di custodire la bellezza del
tradizionale acchianata creato – afferma Lorefice -. Hanno
portato distruzione, paura, sfolla-
Alessandra Turrisi menti; inquinato l’aria, distrutto
la flora e la fauna, incenerito i no-
«Stare in questo mondo con sa- stri agrumeti e uliveti. È stato feri-
pienza, custodi di relazioni solida- to ancora una volta questo angolo
li e pacifiche, amministratori dili- stupefacente della Terra che è la
genti di una casa comune feconda nostra Isola; è stato ancor più im-
e accogliente, che dobbiamo con- poverito e ulteriormente ipoteca-
segnare alle generazioni future». È to il futuro dei nostri figli».
una festa di Santa Rosalia senza ac- E, dopo aver speso parole molto
chianata quella che si celebra nella forti dal pulpito di Siracusa in oc-
grotta del Santuario e che l’arcive- casione della festa della Madonna
scovo di Palermo, monsignor Cor- delle Lacrime, Lorefice torna sul
rado Lorefice, dedica alla cura tema migranti. «In questi giorni il
dell’ambiente e a un appello anti- nostro mare è stato ancora fune-
Rosalia e la città. Sopra, l’installazione di Angelo Cruciani (a destra nella foto Fucarini). In alto, una delle statue esposte all’oratorio Quaroni razzista. Come il Festino di luglio stato da naufragi e respingimenti
era stato privato di cortei e proces- per opera di cuori intolleranti e in-
Gli eventi in città per la patrona, all’oratorio Quaroni l’esposizione dei carri e delle statue sioni, così la ricorrenza liturgica ri- differenti nei confronti di tante

Santa Rosalia, arte e devozione


trova la strada pedonale sbarrata e donne e di tanti uomini, di minori
il divieto di pellegrinaggio, per li- e neonati dell’Africa e del Medio
mitare i rischi di diffusione del Co- Oriente. Cuori che covano odi raz-
vid-19. Niente frotte di fedeli ar- ziali, precomprensioni culturali,

«Il Festino dura tutto l’anno...»


rampicate sulla fiancata del mon- strumentalizzazioni politiche» di-
te, niente ceri accesi, niente messa ce l’arcivescovo, lanciando un ap-
nel tendone ai piedi del Santuario. pello all’accoglienza. «La casa co-
Solo una celebrazione, trasmessa mune potrà resistere alle intem-
sui social, presieduta, dopo tanto perie del tempo solo se resta fra-
tempo, all’interno della grotta in terna e solidale, pacifica e acco-
Duemila cuori di carta per la grande installazione di Cruciani cui la Santuzza si rifugiò eremita.
Pochissimi i partecipanti, alcune
gliente».
E racconta di un post su Face-
autorità civili e militari, i rappre- book, riguardante la bimba parto-
cesi di Palermo e con padre Giu- legrino, custodite nel palazzo Bo- L’evento più pink è quello dell’ar- sentanti della Caritas, alcune fa- rita in elisoccorso da una donna
Giusi Parisi seppe Bucaro, direttore dell’Ufficio nocore della Curia mentre la statua tista Angelo Cruciani che con «Ro- miglie. scappata dalla Guinea e che lo ha
beni culturali della diocesi della del carro Kounellis, la statua di salia, rosa mia» (da un’idea di Ste- Monsignor Lorefice pone Rosa- particolarmente colpito, il cui au-
Il Covid c’è ma l’amore per la pa- città e gode del patrocinio dell’as- Bruno Caruso, quella di Franco fania Morici, con il supporto lia come esempio alla cittadinan- tore diceva: «Ho pensato che può
trona della città, con il dovuto di- sessorato regionale del Turismo e Reina e quella di Lia La Grutta e Vir- dell’arcidiocesi e della cattedrale di za, la sua fede che «coincideva con esserci una via per la speranza. E la
stanziamento fisico, è più forte di dell’assessorato alle CulturE del na Garofalo (realizzata nel 2018, in Palermo, del Comune e della Fon- la sua vita di amore». «È l’amore il speranza vola, sorvola la mia bel-
tutto. Perché notti e gghiornu pur- Comune. Nell’allestimento al Qua- occasione del 394mo Festino che dazione Sicilia) ha realizzato un’in- vaccino che ci libererà dalla pan- lissima isola con gli occhi di que-
tamu a tia…W santa Rosalia!. Se è roni, curato da Fabrizio Lupo e ritrae santa Rosalia con le trecce e stallazione di duemila piccoli cuori demia che attenta ai nostri cuori e sto piccolo essere umano». Da qui
vero che i fedeli devoti hanno do- Alessia D’Amico, si possono ammi- le rose tra i capelli e nelle mani di carta a formare un’enorme rosa li fa assopire e indurire fino a farci l’auspicio di monsignor Lorefice:
vuto rinunciare alla tradizionale rare da vicino i modelli del carro giunte), sono state concesse dal in onore della santa che, nel 1624, alzare la mano contro altri esseri «Che Palermo continui a guardare
acchianata del 3 e 4 settembre al storico di Bonomo (1896), il carro Comune e sono custodite nella salvò la città dalla peste. L’opera di umani e a deturpare la casa comu- a Monte Pellegrino come luogo vi-
Santuario di monte Pellegrino di Scibilia (1924), quello di Bruno Bottega 7 ai Cantieri culturali della «street art» ha ricevuto la benedi- ne che è la Terra – dice nell’omelia - vente di città sempre più umana e
(chiuso al pubblico nell’anno del Caruso del 1995, il carro di Renzo Zisa. zione di papa Francesco che l’ha La peste che ci porta ad escludere e umanizzante». (*ALTU*)
Covid), gli eventi che si sono svolti Milan del 2012 e la Statua dello Di proprietà della Curia, invece, considerata come un omaggio sin- ad eliminare altri uomini, soprat- © RIPRODUZIONE RISERVATA

in centro città in onore della San- stesso anno, opera di Salvatore Riz- la statua argentea realizzata lo cero della città alla sua patrona. Di tutto se indifesi e fragili, o diversi
tuzza sono stati particolarmente zuti, provenienti tutti dal museo scorso anno. «L’iniziativa è un altro famiglia cattolicissima, Cruciani da noi per colore di pelle, condi-
apprezzati dal pubblico anche se i Pitrè. E poi ci sono le statue che ri- tassello di un progetto più ampio», reputa «un segno divino, la bene- zione sociale, cultura, religione».
numeri non sono quelli che hanno traggono la Santuzza, tra cui quelle ha dichiarato Vincenzo Montanel- dizione del Papa ed è una confer- L’arcivescovo fa riferimento
caratterizzato le edizioni passate. di Giacomo Rizzo e Domenico Pel- li, ideatore e organizzatore della ma che l’attenzione di Francesco preciso alla devastazione crimina-
All’interno dell’oratorio Quaroni, manifestazione, «che punta alla ri- supera ogni preconcetto». La street le compiuta dagli incendi dolosi
al civico 276 di via Maqueda, da ieri qualificazione dell’oratorio Qua- art che non parla esattamente il dei giorni scorsi. «La nostra mera-
(e fino al 27 settembre, dalle 10 alle Tradizione al Capo roni perché per noi il Festino dura linguaggio del Vaticano «può esse- vigliosa regione, i nostri monti e le
20 escluso il lunedì) è stata allestita La Montagnola accesa 365 giorni». Per il sindaco Leoluca re ugualmente apprezzata e questo nostre colline sono stati ancora e
un’esposizione di alcuni modelli Orlando, paradossalmente, «il pe- ci rende felici - ha detto l’artista, il ripetutamente funestati da nume-
dei carri trionfali, realizzati
fino a domani riodo del Covid-19 ha liberato la rapporto con Dio può esprimersi rosissimi incendi devastanti, ope-
dall’800 ai giorni nostri, portati in nel luogo dove viveva vera immagine di santa Rosalia, la non solo in chiesa ma anche nel ra quasi sempre delle mani
processione per il tradizionale Fe- il saponaro Bonelli cui devozione non può essere sol- nostro rapporto con la natura per- dell’uomo, mosse da cuori refrat-
stino, l’omaggio che, ogni anno, nel tanto in un luogo ma in tutti i vicoli ché tutto il visibile è stato creato
mese di luglio, si svolge in onore della città». Alle 20, nella piazza del dall’invisibile. Il mio augurio è
della Santuzza. La mostra si inseri- Al tempo del Covid Monte di pietà, nello storico quar- quello d’un mondo fatto d’amore. Il no al razzismo
sce all’interno della manifestazio- Orlando: «La devozione tiere del Capo, è stata accesa la A Palermo, con le sue pulsioni di «È una peste che ci porta
ne «Notti e gghiornu purtamu a tia… «Montagnola» che non verrà spen- vita, mi sento italiano a differenza
W santa Rosalia» ideata e realizza-
non può essere soltanto ta fino a domani: sorge nel luogo di quanto mi capita a Milano dove
ad escludere gli altri,
ta dall’Associazione culturale «Al- in un luogo ma in tutti dove viveva il saponaro Vincenzo ormai parlo quasi più in inglese…». soprattutto se indifesi
troquanto» di Vincenzo Montanel- i vicoli della città» Bonelli che, ritrovò le spoglie di (*GIUP*) e fragili o diversi da noi»
li, in collaborazione con l’arcidio- santa Rosalia sul monte Pellegrino. © RIPRODUZIONE RISERVATA Arcivescovo. Corrado Lorefice

Il conferimento al rettore trasferito in Sardegna dopo nove anni: «Grazie al Signore per tutto il tempo che mi ha dato in questa città»

Cittadinanza a don Ceravolo: «Ha promosso il culto per la Santuzza»


periore del Santuario, senza la gen- «manifestando stima e ammirazio- Per avere vissuto e vivere la dimen-
«Alle istituzioni voglio dire: conti- te, ho sentito crescere il mio sacer- ne per l’impegno profuso nello sione comunitaria della dedizione e
nuiamo a essere ponte per ogni per- dozio – dice -. Io voglio ringraziare il svolgimento della sua missione spi- devozione alla Santa Patrona, co-
sona che viene in Sicilia, che passa Signore per te, don Corrado, perché rituale e umana, quale reggente del niugando la missione della Chiesa e
dalla Sicilia. Spero che tutti i paler- ti ho sentito il mio vescovo, mi hai santuario di Santa Rosalia». la realtà dell’uomo nel mondo con-
mitani continuino a essere persone aiutato a crescere nella fede, nel sa- Le motivazioni della determina temporaneo, rinnovando le scelte
di grande umanità». Si commuove cerdozio e nell’umanità, sei stato sindacale sintetizzano l’impegno di evangeliche e attingendo agli sti-
don Gaetano Ceravolo, rettore del pastore, fratello, amico». questo sacerdote in questa città: moli dei segni dei tempi. Per la cura
Santuario di Monte Pellegrino, E il sindaco Leoluca Orlando ha «Per aver vissuto e vivere l’esperien- incessante del Santuario di Santa
orionino, trasferito in Sardegna do- deciso di conferirgli, proprio al San- za ecclesiale e sociale dell’Opera Rosalia e di tutto lo spazio umano e
po nove anni in cui è stato anima- tuario, la cittadinanza onoraria, Don Orione, a conferma della pre- naturalistico di Monte Pellegrino,
tore incessante del simbolo della senza nella nostra città nel solco punto di riferimento di fede, per
devozione a Santa Rosalia. Ringra- tracciato dal suo fondatore fin dai l’intera comunità palermitana in
zia tutti, i cittadini, le autorità e Saluto commosso primi anni del secondo dopoguer- tutte le differenti espressioni e sen-
monsignor Corrado Lorefice, alla fi- «Don Corrado è stato ra, della costante attività nelle sue sibilità, promuovendo, con entusia-
ne della celebrazione nella grotta: diverse articolazioni, dal sostegno smo e profondo amore, il culto re-
«Grazie per tutto il tempo che il Si-
pastore, fratello delle persone più deboli e svantag- ligioso per la Santuzza e la cono-
gnore mi ha dato in questa città. In e amico. Mi ha aiutato giate alla cura dello studio e della scenza del Santuario e della sua sto-
questo tempo di restrizione, cele- a crescere nella fede» formazione professionale di mi- ria». (*ALTU*)
brando nella cappella al piano su- Orionino. Don Gaetano Ceravolo (*FOTO FUCARINI*) gliaia di giovani siciliani – si legge -. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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