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Elina e la macchina volante

[1:]
Ciao, sono Erina e ora vi racconterò chi sono.
Dopo la scuola, vado nel mio laboratorio a lavorare alle mie invenzioni. Penso continuamente a
nuovi oggetti da inventare. Oggi vi racconterò la mia avventura con la macchina volante.

[2:]
Qualche giorno fa ero nel mio laboratorio e ho costruito una macchina volante. Per farla, ho usato
dieci viti, un motore, un telaio in acciaio, 50 cavetti, sei reattori e altre cose. Ci ho messo 3 giorni.

[3:]
Una mattina mi diressi alla pista di decollo con la mia macchina volante e poi, a voce alta,
cominciai il conto alla rovescia: Cinque, quattro, tre, due, uno, zeroooo! Dopodiché decollai. Ero
molto contenta che il decollo fosse stato tranquillo, anche se c’era stato un gran rumore quando si
sono avviati i reattori. Qualche istante dopo volavo tra le nuvole e salivo sempre più in alto.

[4:]
Ormai avevo raggiunto lo spazio e fluttuavo di qua e di là all’interno della macchina. Tirai fuori la
mia tuta spaziale e la mia macchina fotografica.
Dopo vidi una bellissima stella: dovevo farle subito una foto! Poi volevo osservare se anche l’acqua
fluttuasse nello spazio. Aprii la bottiglia e l’acqua, in assenza di gravità, formò una sfera. A quel
punto, però, non sapevo come fare a riacchiappare l’acqua.

[5:]
Mi diressi verso Marte, il pianeta rosso. Non sembrava molto abitato, tuttavia si poteva notare una
macchia gialla, marrone, verde e blu. Atterrai su Marte e fui molto sorpresa dal fatto che i reattori
avessero frenato la mia corsa così bene! Raggiunto il suolo, uscii dalla macchina e iniziai la mia
spedizione.

[6:]
Per primo, andai a vedere cosa fosse quella macchia gialla, marrone, verde e blu. Era un albero! Lo
raggiunsi di corsa.
Il tronco era verde e marrone, le foglie gialle e blu. Raccolsi una foglia gialla e una blu, un po’ di
sabbia di Marte e portai questi souvenir con me sulla macchina.

[7:]
Decollai e volai via. Era bello vedere la Terra dallo spazio. Aveva questi colori: il blu dell’acqua, il
verde dei continenti e il bianco delle nuvole.

[8:]
Proprio mentre stavo per atterrare, rimasi impigliata a un ramo.
“Aaah”, urlai mentre cadevo. Fiuu, che frenata. Per fortuna avevo i reattori.
Ma dove caspiterina ero atterrata? Forse nella foresta pluviale? In realtà io volevo tornare a casa…

[9:]
Ad ogni modo, mi piaceva molto quel posto perché era caldo, super-colorato e aveva un buon
profumo. E poi non riuscivo a ricordare come fare a tornare a casa da lì.
Perciò cominciai a raccogliere della legna per costruire una casa nella foresta. Mentre raccoglievo la
legna, vidi tanti animali, come ad esempio scimmie e uccelli.

[10:]
Il giorno dopo la mia casa era pronta. A quel punto piantai le foglie nella sabbia di Marte.
Wow, in un solo minuto sono cresciuti due alberi!
Ora ho una casa tutta mia, un giardino stupendo e due alberi marziani. Posso fare ricerche e nuove
invenzioni a non finire, che bello!

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