Hysteron Proteron PDF

Potrebbero piacerti anche

Sei sulla pagina 1di 2
JOHANN BAPTIST HOFMANN - ANTON SZANTYR STILISTICA LATINA Acura di ALFONSO TRAINA Traduzione di CAMILLO NERI Aggiomamenti i RENATO ONIGA Revisione e indici di BRUNA PIERL PATRON EDITORE BOLOGNA 2002 609 26 1. Collocazione e connessione delle parole T.Hysteron proteron. La figura (insterologia’ in Serv. Aen. 9,816) ® di origine popolare; cid che é pid! importante dal punto di vista psicologico balza al principio, mentre cid che precede dal punto di vista cronologico, segue a completamento, li dove l'unitarieta della rappresentazione consente e al tempo stesso giustifica I'inversione dei membriy ma entrano in gioco anche ragioni ritmiche: vd. Hofmann 1936": § 112 IRicottilli 1985": 275 s.J: Jacobsohn 1928: 1 ss.; Wackernagel 1938: 161 ss. (che chiama in causa, con riferimento alla teoria “alfa-beta’ di Winkler, anche il formulare egui viri [ctt. V'avestico aspa-vira e l'o- merico irra te zai dvBgSv)). I membri sono perlopiti connessi da particelle copulative, ma possono stare anche in rapporto asindetico (su cid in particolare Hauler 1888: 578 s.). Nella costituzione della figura occorre fare attenzione al costrutto copulativo, perché et, atque, que rappresentano spesso pit che un semplice collegamento (vd. Nutting 1916: 298 ss. con esempi come Cic. Caril. 4.21, nonché Verg. den, 2,353 [vd. infra). Nel latino arcaico ne offrono attestazioni Plauto (per esempio Men. 509 s. neque ego Erotio dedi nee pallam surrupui), Lucilio, Afranio; off. anche Inscr. col. rostr. (CL 1° 25) 7 ornavet pa(raverque). In epoca classica se ne trovano sporadicamente ‘poco appariscenti esempi in Cicerone (Verr. Il 1,1 statuerat ac delibe- raverat, 114,40 castra commoverat et vasa collegerat, ad Q. fr. 1.1.21, ecc., vd, Straub 1893: 128), Cesare (Gall. 5,38,1; vd. Klotz. 1927a: 97 st Bell. Hisp. 3,31; Wolfflin 1889: 104 sul Bellum Africum). Pitt fre- quente é la figura nella prosa poetizzante della latinita argentea, come in Quintiliano (per esempio inst. 2,16,16 educare fetus et excludere [Gabler 1910: 102], e pure le Declamationes [Wahién 1930: 167 s.)); Tacito impiega come particella copulativa quasi esclusivamente -que (Hauler 1888), Nella poesia esametrica I'attestazione pid antica & Lucil, 55 M. fandam atque auditam iterabimus ; alquanto ‘moderato & Lucrezio (solo 5 occorrenze, per esempio 3,787 ubi quic- quid crescat et insit, vd. Heinze 1897: ad locum; Kraetsch 1881: 7), ‘mentre al contrario la figura compare spesso e perlopiti senza partico- lari ragioni® in Virgilio (per esempio georg. 3,60 s. [vd. Serv. ad [Sara difficile negare «particolatiragioni» al pid celebre hysteron prote- ‘rom viegiliano, den. 2.353 moriamur etn media arma ruanus, se si considera il verso successive, uma salus vietis, mullam sperare salem: it fine precede il modo di i collocacione j), Aen, 2,353 moriamur et in media arma ruamus (diversamente 1916, vd. supra)), in chiave apertamente omerizzante, non te (vd. Norden 1916%: 379 s,), ¢ in modo altrettanto ricereato dio (per esempio met. 8.537 corpus refoventque foventque), spesso in Orazio (vd. Kiessling-Heinze 1961": ad sat. 2,3,239 figura é arcaizzante anche in Manitio, per esempio 1,18 quaeque generetque suis animalia signis Bibliografia: Gerber 1871: 594s: Havers 1931; 92. Bell 1923: 2715 (McDevitt 1967: 319 5: Zaffagno 1985: 872). Alsi motivat esempi in Traina 12119)

Potrebbero piacerti anche