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RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
Durkheim, 1895
L’unità base sociologica è il gruppo sociale retto da un sistema: la
coscienza collettiva. Il gruppo sociale è un’istanza di controllo che
possiede vita propria che riunisce in un tutto unificato e coerente
credenze, atteggiamenti mentali e sociali, ideali, aspirazioni e
rappresentazioni condivise da tutti i membri della società. La
coscienza collettiva è il collante della comunità che impone agli
individui modalità di pensiero, materializzandosi, oggettivandosi,
in norme morali, cerimonie religiose, riti, regole giuridiche o
politiche che ritmano la vita di una comunità.
“E’ per questo che i differenti tipi di società che si rappresentano differentemente il mondo, abitano
mondi differenti […] dall’aggettivo sociale ci si sposta allo studio del sostantivo rappresentazione ”
(Moscovici, 1989, tr, it. 1992)
Critiche: questa visione soffre della mancanza della prospettiva contraria che va dalle RS alle
pratiche. Rouquette (1994) ipotizza un movimento anche in questo senso e afferma: “non si
agisce conformemente a ciò che si pensa (o a ciò che ci si rappresenta) ma ciò che si pensa
indica l’azione possibile”, anche se non necessaria.
RS E COSTRUTTI PSICOSOCIALI
Le RS intrattengono relazioni di scambio con altre
teorie o costrutti psicosociali: atteggiamenti, opinioni,
teoria dell’attribuzione, schemi e script, prototipi e
pregiudizi.
Opinioni = più flessibili, sono più semplici e
manifeste degli atteggiamenti
Atteggiamenti = più statici, organizzano le opinioni.
Sono più organizzati e latenti rispetto alle opinioni.
RS = sono la dimensione entro cui si crea
l’atteggiamento
OPINIONI E RS
Opinione = asserzione valutativa su una questione controversa che presenta
caratteri di instabilità, plasticità e specificità. E’ una forma socialmente
valorizzata alla quale un soggetto aderisce, una presa di posizione su un
problema controverso (Stoetzel, Palmonari, Cavazza, Rubini, 2002). Esiste
un’opinione pubblica e una privata. L’instabilità fa si che l’opinione sia
sempre parte di un più ampio momento di evoluzione
Le opinioni sono catalogabili secondo 2 criteri:
1. Continuum orientato
2. Regola istituzionale ed esterna. Quelle atipiche si distanziano dalla regola,
quelle tipiche e comune si accordano con la regola
Moscovici (1961) distingue 3 forme di opinioni:
1. Opinione comune a un gruppo. Una delle alternative proposte richiede il
consenso di una larga maggioranza. Ex. In maggioranza decidiamo che non si
fuma perché il fumo fa male
2. Opinione diffusa. Le opzioni riscuotono uguale successo e non si delinea
nessuna struttura particolare. Non è elegante indossare il bianco a un
matrimonio, no il bianco è molto fine, il bianco può essere indossato in alcune
occasioni.
3. Opinione polarizzata. Suddivisione del gruppo in base a due opinioni
contrastanti. Lo studente che prende un votaccio è un asino, se lo studente
prende un votaccio è colpa del docente che non ha saputo insegnare
ATTEGGIAMENTI E RS
Atteggiamento = componente valutativa (positiva, negativa o neutra) delle visioni del
mondo che gli attori sociali costruiscono per affrontare la vita quotidiana. E’
un’organizzazione critica che esprime un orientamento valutativo nei confronti di
un oggetto. Esso mette attivamente ordine tra opinioni e risposte, ha funzione
regolatrice consentendo ai soggetti di effettuare una selezione all’interno del loro
universo cognitivo ed emotivo. Il comportamento non ne costituisce la più
immediata manifestazione concreta.
L’atteggiamento si forma o per esperienza diretta, o per esperienza indiretta osservando
o per narrazione altrui o lettura. Ha 3 componenti:
1. Cognitiva: pensieri ed idee relative all’oggetto dell’atteggiamento. Queste
credenze (le convinzioni e le opinioni) possono avere vari gradi di positività o
negatività
2. Affettiva: stati d’animo, emozioni e sentimenti positivi/negativi che la persona ha
nei confronti dell’oggetto
3. Comportamentale: risposte positive/negative nei confronti dell’oggetto