Osteopata D.O.
M.C.B
Docente di
Idrokinesiterapia
IDROKINESITERAPIA
anno accademico
2016/2017
IDROKINESITERAPIA
"Un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido
spostato, ciò determina l'effetto di alleggerimento del corpo immerso."
Archimede
• TERAPIA= RIEDUCAZIONE
• KINESI= MOVIMENTO
• IDRO= ACQUA
ACQUA
• DENSITA’
• VISCOSITA’
• RIFRAZIONE
• GALLEGGIAMENTO
• PRESSIONE IDROSTATICA
• CALORE SPECIFICO
DENSITA’
RAPPORTO TRA LA MASSA DI UN CORPO E IL SUO
VOLUME.
FERRO,ARSENICO,MAGNESIO,RAME,ZINCO,LITIO
BICARBONATO,CALCIO,MAGNESIO,SOLFATI E
SODIO
ZOLFO,MAGNESIO,SODIO,CLORO,ARSENICO
CLORURO DI SODIO,BROMO,IODIO
MIGLIORAMENTO DELL’EDEMA E
VELOCIZZAZIONE DEI TEMPI DI GUARIGIONE
• TEMPESTIVITA’
SENSIBILITA’ PROPRIOCETTIVA,
SCIVOLAMENTO,GALLEGGIAMENTO,EQUILIBRIO,R
ESPIRAZIONE
• GLOBALITA’
• DENSITA’ DELL’ACQUA
Immersione totale
3% del peso terrestre
Fino al collo
7% del peso terrestre
Alle spalle
20% del peso terrestre
Al petto
33% del peso terrestre
All'ombelico
50% del peso terrestre
Al bacino
66% del peso terrestre
A metà coscia
80% del peso terrestre
Al polpaccio
95% del peso terrestre
•
EFFETTI DELL’IMMERSIONE
• SISTEMA LOCOMOTORE,
• SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO,
• SISTEMA RESPIRATORIO
• SISTEMA URINARIO
- Il sangue viene spinto verso l’alto e il suo volume nelle vene del torace aumenta.
- la ridistribuzione del sangue e un aumento della gittata cardiaca;
- un maggiore impegno dei muscoli inspiratori;
- lo stimolo della diuresi;
- la frequenza cardiaca è minore;
- la frequenza ventilatoria è maggiore;
- l’apparato osteo-articolare è meno sollecitato;
- il rischio di traumi muscolari è molto basso;
per cui gli effetti che ne derivano sono:
- lo scarico delle articolazioni;
- movimenti rallentati;
- l’utilizzo di tutti i gruppi muscolari
- diminuzione di carico (il peso apparente varia con il livello d’immersione)
- scomparsa del senso di posizione registrato dai segmenti appendicolari immersi
- riduzione del controllo visivo sulla regolazione del movimento
- modificazioni delle fisiologiche reazioni di equilibrio per il rallentamento (circa 700
volte) della velocità di movimento e di caduta
- annullamento dei vincoli coordinativi mioarticolari, propri della motricità ambientale
sulla terraferma
- riduzione della compressione a livello di ogni singolo disco
EFFETTI FISIOLOGICI DELL’IDROKINESITERAPIA
A livello cardiovascolare si ricerca un aumento della circolazione di ritorno con conseguente aumento della pressione
ventricolare destra, aumento del volume di eiezione, aumento del rendimento, miglioramento della gittata cardiaca
maggiore del 30% con abbassamento relativo della frequenza cardiaca. Gli effetti persistono dopo l’uscita della vasca.
A livello renale si osserva una riduzione della produzione di ADH (ormone antidiuretico) e di aldosterone, che è
accompagna da un aumento della liberazione di sodio e di potassio. Questo favorisce la diuresi, provoca una riduzione
della pressione del sangue e migliora l’eliminazione dei cataboliti, tutti effetti che si protraggono dopo il periodo di
immersione.
A livello respiratorio si ha l’azione della pressione idrostatica sul torace, combinata con l’aumento del volume
sanguinoso intratoracico, ha l’effetto di aumentare il di lavoro di ventilazione e ridurre il il volume di riserva respiratoria.
L’effetto termico sull’apparato respiratorio sembra essere limitato ad una riduzione dell’evaporazione destinata alla
termolisi.
A livello muscolo-scheletrico abbiamo un miglioramento dell’effetto circolatorio muscolo-legamentoso, con aumento
dell’apporto di ossigeno e miglioramento dell’evacuazione dei cataboliti riduzione dell’edema, bonificazione muscolare
modulabile, riduzione delle sollecitazioni sulle articolazioni per un lavoro in scarico, immersione graduale per una ripresa
al carico graduale e progressiva.
A livello del SNC e del SNP l’immersione ha un effetto rilassante analgesico specie sui dolori cronici, stimolazione
sensoriale, stimolazione alle fibre afferenti nei soggetti la cui sensibilità è ridotta, presa di coscienza del corpo e
miglioramento della percezione dello schema corporeo, miglioramento della coordinazione motoria e dell’equilibrio,
quando si usa l’inerzia dell’acqua, in caso di disfunzione del SNC.
A livello del metabolismo osseo alcuni autori hanno riconosciuto l’azione preventiva e curativa per un aumento della
densità minerale ossea e della calcemia, ma questa nozione è ancora alquanto opinabile.
RIASSUMENDO
le proprietà terapeutiche dell’acqua sono:
Sollievo dal dolore
Soglia di affaticabilità più alta
Rilassamento
Mantenimento e miglioramento della mobilità articolare
Rieducazione muscolare e trofismo
Graduale aumento o mantenimento della forza
Miglioramento della deambulazione secondo un pattern corretto
Incremento della circolazione periferica e dello stato cutaneo
Miglioramento del reflusso venoso
Facilitazione delle reazioni di equilibrio o posturali
Miglioramento dell’attività urologica e intestinale
Aumento della percezione della posizione del proprio corpo e del movimento per le
stimolazioni esterocettive
Miglioramento del controllo del proprio corpo
Motivazione verso la riabilitazione
Il calore dell’acqua si somma al calore generato dalle reazioni chimiche attivate a livello
metabolico muscolare per lo sforzo e a quello generato dall’aumentato afflusso sanguigno
che viene richiamato al muscolo.
CONTROINDICAZIONI
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE
Le controindicazioni assolute sono quelle che impediscono al soggetto di intraprendere l’attività di rieducazione di acqua:
• Scompenso cardiaco grave;
• Cardiopatia ischemica acuta o instabile (infarto miocardico acuto recente, angina instabile, angina da sforzo a bassa soglia);
• Aritmie a rischio elevato;
• Cardiopatie congenite (forme cianogene, complesse o operate di recente);
• Cardiomiopatie;
• Flogosi cardiache acute (pericarditi, miocarditi, endocarditi);
• Ipertensione arteriosa grave e/o mal controllata dalla terapia;
• Flebiti
• Infezioni polmonari attive;
• Otite cronica mucosa, caratterizzata da secrezione di muco, o purulenta con perforazione del timpano;
• Incontinenza fecale.
CONTROINDICAZIONI RELATIVE
Nel caso delle controindicazioni relative, deve essere il medico, a valutare ogni singola situazione concedendo o meno l’idoneità al
soggetto:
• Le epilessie, che verranno valutate in base alla frequenza e all’intensità delle crisi;
• Gravi disturbi della deglutizione;
• Incontinenza urinaria: oltre alle manovre di svuotamento della vescica prima di entrare in acqua, si possono utilizzare appositi
presidi contenitivi.
CONTROINDICAZIONI TEMPORANEE
Per controindicazioni temporanee si intendono quelle situazioni in cui il medico e il terapista consigliano al soggetto di astenersi
dall’entrare nell’acqua per il tempo necessario alla guarigione:
• Infezioni cutanee (micosi, eczemi, verruche);
• Congiuntiviti infettive;
• Eruzioni cutanee non cicatrizzate;
INDICAZIONI
L'idrokinesiterapia o riabilitazione in piscina è indicata nelle patologie
degenerative croniche, pre e post-chirurgiche dell'apparato osteo-
articolare, nelle patologie degenerative del SNC, nelle malattie di
interesse ortopedico, reumatologico e neurologico, e precisamente:
Ortopedico
• Atroprotesi d'anca e di ginocchio
• Ernie discali, spondilodiscoartrosi
• Lesioni dei legamenti del ginocchio e dei menischi
• Lesioni della cuffia dei rotatori
• Fratture, distorsioni
• Artrosi polidistrettuale
• Lesioni muscolari e tendinee
Reumatologico
La riabilitazione in acqua consiste nel fare svolgere al paziente vari esercizi, molte
volte gli stessi che si eseguono in palestra, con il corpo parzialmente immerso
nell'acqua. Dividendo tali esercizi in quattro grandi categorie possiamo parlare di
esercitazioni mirate al miglioramento:
- del tono muscolare (esercizi a catena cinetica aperta, eccentrici o concentrici)
- della mobilità articolare e dell'equilibrio (esercizi di stretching, esercizi di
mobilizzazione attiva/passiva, esercizi propriocettivi)
- al recupero degli schemi motori (deambulazione/corsa in sospensione. pedalata,
slanci, balzi ecc.)
- al recupero del gesto sportivo (esercizi a catena cinetica chiusa in acqua poco
profonda, balzi, skip, affondi, spostamenti laterali )
Stazione eretta propriamente detta = con appoggio dei piedi sul fondo della
piscina.
Galleggiamento verticale = senza l’appoggio dei piedi sul fondo della piscina.
Londotubi:
- Stabilità, rinforzo, scarico, propriocezione
Tavolette:
- Stabilità propriocezione
Ciambelle:
- Rinforzo, articolarità, propriocezione
Cavigliere:
- Rinforzo, articolarità, galleggiamento
Manubri, smile, tubi corti:
- Stabilità, rinforzo, coordinazione