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Settimanale di Preghiera Domenica 28 giugno 20 2 0 - 13^ set timana tempo ordinario anno

XX I I N ° 9 4 8

Non di solo Pane

Signore mio Dio,


unica mia speranza,
t redicesima fa' che stanco non smetta di cercarti,
ma cerchi il tuo volto sempre con ardore.
Dammi la forza di cercare, te, che ti sei

domenica
fatto incontrare e mi hai dato la Speranza
di sempre più incontrarti.
Davanti a te sta la mia forza e la mia debo-
lezza: conserva quella, guarisci questa.

Tempo ordinario
Davanti a te sta la mia scienza e la mia i-
gnoranza: dove mi hai aperto, accoglimi al
mio entrare, dove mi hai chiuso, aprimi
quando busso.
Fa' che mi ricordi di te, che intenda te, che
ami te.
Grazie, Signore, noi ti adoriamo e credia-
mo in te!
(Sant'Agostino)
Apostolato
della preghiera
Lo sguardo verso il cielo
Spesso nella vita ci si accontenta
di guardare per terra: bastano la
salute, qualche soldo e un po’ di
divertimento. E io mi domando:
Giugno sappiamo ancora alzare lo sguar-
do al cielo? Sappiamo sognare,
Primo Venerdì 05/06 desiderare Dio, attendere la sua
novità, o ci lasciamo trasportare
Luglio dalla vita come un ramo secco
dal vento?
Primo venerdì 03/07
Papa Francesco

Il tempo è estremamente prezioso perché è lo spa- ma l’ora di raccogliere viene irresistibilmente.


zio in cui si dispiega la nostra vita, in cui giochiamo Il seme è gettato.
il nostro destino eterno. Quando i giorni e gli anni Dio non lascia nulla di incompiuto.
si addizionano, e la monotonia si fa pesante, non è Lui che ha incominciato l’opera buona, la
facile tener viva la fiamma iniziale, e conservare porterà a compimento.
intatta la fedeltà. Tutti sono capaci dello slancio di Aspetta con pazienza, e ricomincia
un momento. l’avventura della fede
Mantenere la fedeltà attraverso il tempo è saper Sappi rischiare, abbandonandoti
accettare “le lentezze” di Dio. Lentezze per la no- all’imprevisto di Dio, sotto la guida del suo
stra fretta umana. La nostra vita è breve, perciò noi Spirito, senza esitazioni.
abbiamo fretta. Questa è la fedeltà che si prova attraverso il
Dio invece ha tutto il tempo dalla sua parte, anzi crogiuolo del tempo.
ha l’eternità dalla sua parte e vuole, da parte nostra (M. Magrassi, Afferrati da Cristo, Noci 1991,
la pazienza. Questo sembra acuire la tensione. Ma 98-100, passim).
poi, di colpo, un giorno: ecco, è giunta l’ora, il mo-
mento atteso. Così è il regno di Dio. L’attesa è lun-
ga, ma, compiuta la misura escatologica, di cui non
sappiamo nulla, verrà l’ora. Sembra che Gesù dica:
guardate l’uomo dei campi, aspetta con pazienza,

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 2
I santi del giorno: San Paolo I, papa; santa
Vincenza Gerosa, vergine.

Se non avessimo l’inverno la primavera non sarebbe


così piacevole: se qualche volta non provassimo le
avversità, la prosperità non sarebbe così gradita.
Domenica
Giugno
13^ tempo ordinario
28
(A. Bradstreet)
TO

I Santi del giorno: sant'Ireneo di Lione


Parola di Dio
in briciole Il Verbo di Dio “pose la sua abitazione tra gli uomini e si è fatto
Figlio dell'uomo, per abituare l'uomo a comprendere Dio e per abi-
tuare Dio a mettere la sua dimora nell'uomo secondo la volontà del
Padre”: sta tutto qui il nocciolo vivo della fede cristiana. Oggi pos-
Riprendere il senso siamo dire a parole questa verità anche grazie ai pensatori e pastori
dell’accoglienza dei primi secoli, tra i quali sant'Ireneo di Lione è uno dei più cono-
Pagina curata da Don Luciano V. M. sciuti. Discepolo di san Policarpo e forse originario di Smirne, nel
“Un giorno Eliseo passò per Sunem, ove 177 si trovava in Gallia, dove fu chiamato a succedere a san Potino,
c’era un’illustre donna, che lo trattenne a vescovo novantenne di Lione, ucciso durante la persecuzione. Ire-
mangiare-” (2Re 4,8-11.14-16a)
neo era stato mandato a Roma per chiarire alcune questioni dottri-
L’illustre donna di cui ci parla nali e al suo rientro la comunità cristiana locale appariva ferita dalla
questa lettura vive, nei confronti repressione. Fino alla morte, nel 202 circa, Ireneo fu una guida sag-
del profeta Eliseo, un atteggia- gia, un pastore autorevole e un difensore della retta fede, messa a
mento di generosa accoglienza.
Questa espressione d’amore nei
rischio dalle eresie.
confronti dell’altro oggi è piutto-
sto difficile da vivere. Stiamo vi-
vendo una civiltà di porte chiuse,
di cuori chiusi. Ci difendiamo
l’uno dall’altro e abbiamo paura Vangelo: Mt 10,37-42
di accogliere. E non si tratta solo In quel tempo, Gesù dis-
dell’accoglienza dei migranti, che
è un problema politico mondiale, se ai suoi apostoli: «Chi
ma anche dell’accoglienza quoti- ama padre o madre più di
diana: l’accoglienza di quello che me non è degno di me;
mi cerca per annoiarmi con le sue chi ama figlio o figlia più
lamentele, con i suoi problemi, e
cerca da me una parola di confor- di me non è degno di me;
to e anche la possibilità di spalan- chi non prende la propria
care una piccola finestra per usci- croce e non mi segue,
re fuori. Dobbiamo riprendere il non è degno di me. Chi
senso dell’accoglienza Ciò di cui
noi abbiamo più bisogno è avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la
l’apostolato dell’orecchio. Noi propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me,
non abbiamo tempo per ascolta- e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie
re, abbiamo perso questa capaci- un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e
tà. C’è la grande accoglienza di
quelli che vengono da lontano e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del
c’è la piccola accoglienza, che è la giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fre-
croce di ogni giorno; una croce sca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi
bella però, perché ci fa ricordare dico: non perderà la sua ricompensa».
l’accoglienza che il buon Dio ha
con noi, ogni volta che andiamo
da lui per riconciliarci, per chie-
dere consiglio e perdono.

Non di solo pane tredocesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 3
Camminare in una vita nuova …... meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

Anche noi possiamo cam- Mettendo i nostri passi nelle


minare in una vita nuova sue orme, impariamo a non
grazie a Cristo che ha dato trattenere la nostra vita, ma
tutto se stesso per noi. a donarla totalmente.
Con la sua vita, morte e ri- Così liberi, da ogni attacca-
surrezione egli ci ha resi fi- mento possessivo potrem-
gli, coeredi della sua stessa mo camminare più spediti e
dignità, viventi per Dio. ritrovare in noi una vita
nuova, capace di portare
Come risposta a questo im-
frutti che non avremmo im-
menso e gratuito amore, noi
maginato.
scegliamo di essere suoi di-
scepoli, inseriti nella sua
stessa vita.
“Chi non prende la propria croce e
non mi segue, non è degno di me. Per amore suo prendiamo la
Chi avrà tenuto per sé la propria nostra croce , la nostra inca-
vita, la perderà, e chi avrà perduto pacità ad amare, il nostro
la propria vita per causa mia, la egoismo, e scegliamo di se-
troverà.” guire lui.

Preghiamo la Contemplo: Le briciole


Parola

Signore, se la porta del


mio cuore dovesse re- Signore, vale la pena di tentare. tutti.
stare chiusa un giorno, Vale la pena di offrirti i nostri Accompagnaci tu a scoprire, o-
abbattila ed entra, non
andare via. Se le corde pani e i nostri pesci, quelli che gni giorno, i nostri talenti na-
del mio cuore non do-
vessero cantare il tuo oggi abbiamo scoperto di pos- scosti.
nome un giorno, ti sedere. E chiamaci ancora a condivide-
prego, aspetta, non
andare via. Se non do- Vale la pena di offrirti le nostre re con gli altri il più possibi-
vessi svegliarmi al tuo povere cose, la nostra povera le….perchè solo se si mette in
richiamo un giorno,
svegliami con la tua vita, tutto ciò che abbiamo. “gioco”, la carità vince.
pena, non andare via.
Se un altro sul tuo tro- Vale la pena di offrirti le nostre (Aa.Vv., Emùnà tiqwà ahabà, p.60)
no io dovessi porre un briciole, così piccole che quasi
giorno, tu, mio Signore
eterno, non andare via. non si vedono, ma che hanno la
(Rabindranat Tagore)
possibilità di diventare cibo per

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 4
Santi del giorno: San Siro di Genova, vesco-
vo; san Cassio di Narni, vescovo.
Sii grntile con il tuo corpo e con il tuo spirito: sii
grato per ciò che la vita ti ha donato; prenditi cura
della tua mente; domina le tue paure e sarai sempre
Lunedì
Giugno
13^ settimana tempo ordinario
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la migliore versione di te stesso. (S. Giommoni)
TO
Il Santo del giorno: SS. Pietro e Paolo
Parola di Dio
in briciole Cattolica e apostolica (oltre che una e santa): così la Chiesa
è chiamata a essere ancora oggi nel XXI secolo, a duemila
anni dalla vicenda di Gesù e dei Dodici. Con lo sguardo al
fondamento, ma anche con il cuore aperto al mondo: è
Il dono degli angeli: i mes- l'eredità consegnata ai credenti di tutte le generazioni
saggeri di Dio dai santi Pietro e Paolo, ricordati oggi dalla liturgia.
Pagina curata da Don Luciano V. M. Secondo i racconti evangelici il primo era fratello di An-
“Ora so veramente che il Signore ha man- drea e aveva incontrato Gesù sul lago di Galilea, rimanen-
dato il suo angelo….” do con lui fino alla fine. I Vangeli testimoniano la sua au-
(At 12,1-11) torevolezza, ma non nascondono anche i suoi errori. Pao-
La comunità era una Chiesa in lo, originario di Tarso, perseguitava i cristiani quando, sul-
preghiera: “mentre Pietro dun- la via per Damasco incontrò il Risorto, diventando un te-
que era tenuto in carcere, dalla stimone dell'universalità del messaggio di Cristo. Sia Pietro
Chiesa saliva incessantemente a
Dio una preghiera per lui”. La che Paolo morirono martiri a Roma tra il 64 e il 67.
comunità di Pietro e di Paolo ci
insegna che una Chiesa in pre-
ghiera è una Chiesa “in piedi”,
solida, in cammino! Infatti un
cristiano che prega, è un cristia-
no protetto, custodito e sostenu-
to, ma soprattutto non è solo.
Pensiamo a quante volte il Si- Vangelo Mt 16,13-19
gnore ha esaudito la nostra pre-
ghiera inviandoci un angelo! In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo,
Quell’angelo che inaspettata- domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio
mente ci viene incontro per tirar- dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri
ci fuori da situazioni difficili. Per
strapparci dalle mani della morte Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi,
e del maligno; per indicarci la via chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Fi-
smarrita; per riaccendere in noi
la fiamma della speranza; per glio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, fi-
donarci una carezza; per conso- glio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma
lare il nostro cuore affranto; per
svegliarci dal sonno esistenziale; il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su que-
o semplicemente per dirci: “Non sta pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non
sei solo”. Quanti angeli Dio met-
te sul nostro cammino! La pre- prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tut-
ghiera è l’incontro con Dio che to ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che
non delude mai , con il Dio fe- scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
dele alla sua parola, con Dio che
non abbandona i suoi figli. Nella
preghiera esprimiamo la nostra
fede, la nostra fiducia, e Dio e-
sprime la sua vicinanza, anche
attraverso il dono degli angeli, i
suoi messaggeri.

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 5
“Per grazia di Dio sono quello che sono” a cura di don Luciano Vitton Mea

Domande che scavavano Per grazia sono stato soler-


nel nostro passato e ci te pastore della Chiesa, per
mettevano di fronte alle grazia Paolo ha portato
nostre debolezze e ai no- dappertutto il vangelo, per
stri errori: la presunzione grazia alla fine abbiamo
che diventa rinnegamento, testimoniato con il sangue
la pretesa giustizia che di- la verità del nostro inse-
venta violenza. gnamento.

Ma il Signore, dopo lo
sguardo indietro, ci ha ri-
volto a un futuro abitato
dalla sua presenza di risor-
Ora che siamo nella gloria, to, sorgente della nostra
ripensiamo a quelle do- forza.
mande che hanno dato u-
na svolta decisiva alla no- Lo dice bene Paolo: “Per
stra vita, la mia e quella di grazia di Dio sono quello
Paolo: “Simone, figlio di che sono”.
Giovanni, mi ami?”.

Preghiamo la
Parola
Contemplo: Il silenzio
O Signore, fa' che la
Mi lascerò abitare dal silenzio cose e cercherò di far capire agli
mia fede sia piena.
O Signore, fa' che la per poter ascoltare Te. altri la tua fraternità, la tua pre-
mia fede sia libera. Imparerò così ad amare con il senza.
O Signore, fa' che la tuo cuore, a vivere ogni giorno (Aa. Vv. , Penù’ el, p.10)
mia fede sia certa. stando accanto a chi ha bisogno,
O Signore, fa' che la ad avvicinare chi vuole distac-
mia fede sia forte.
carsi, ad interessarmi di chi non
O Signore, fa' che la
mia fede sia gioconda. vuole avere interessi, a ricambia-
O Signore, fa' che la re il male con il bene, a disarma-
mia fede sia operosa. re con la bontà, ad accogliere e
Amen. perdonare, a far bene il bene.
(san Paolo VI) Io sono piccolo, Signore, ma
con te al mio fianco farò grandi

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 6
Santi del giorno: Sant'Adolfo di
Osnabruck, vesco-
vo; beato Gennaro Maria Sarnelli, religioso.

La felicità è interiore, non esteriore; infatti non


dipende da ciò che abbiamo, ma da ciò che siamo.
( H. V. Dyke)
Martedì
Giugno
13^ settimana tempo ordinario
30
TO
I santi del giorno: Primi martiri della Chiesa di Roma
Parola di Dio
I potenti che vivono solo per accrescere il proprio po-
in briciole tere hanno sempre visto nel Vangelo, quello autentico,
un pericolo per i loro privilegi, perché il messaggio del
Risorto stravolge l'ordine sociale “costituito”, facendo
degli ultimi i protagonisti della storia. Va ricercata qui
Cambiare la vita attraverso
l'origine di ogni strumentalizzazione della fede e di tut-
la Parola di Dio
Pagina curata da Don Luciano V. M. te le persecuzioni. La storia dei Primi Martiri della
Chiesa di Roma ci ricorda che questa esperienza fa par-
“..preparati all’incontro con il tuo Dio, o
Israele!....” te della Chiesa fin dagli albori. Essi, infatti, nell'anno
(At 3,1-8;4,11-12) 64 furono le vittime della violenza di Nerone, che ad-
La parola di Dio secondo il dossò loro la colpa per il grande incendio di Roma. Per
profeta, ha un effetto dirom- ordine dell'imperatore essi vennero uccisi nei modi più
pente. Essa guarisce e consola, atroci: la loro “sconfitta” agli occhi del mondo, però,
ma scopre anche le piaghe fu seme di speranza per la Chiesa nascente, e non solo
dell’infedeltà e dell’ipocrisia. In per la comunità di Roma.
realtà questo avviene anche
nelle nostre vite: dovremmo
infatti accostarci alla parola del
Signore con un certo timore Vangelo Mt 8,23-27
reverenziale, proprio perché
In quel tempo, salito Ge-
essa penetra nelle profondità
sù sulla barca, i suoi disce-
dell’essere e scopre i nostri
luoghi interiori che ancora poli lo seguirono. Ed ec-
hanno bisogno di conversione co, avvenne nel mare un
e di luce. E’ chiaro che tale grande sconvolgimento,
processo spirituale non è per la tanto che la barca era co-
morte, ma per la vita; nono- perta dalle onde; ma egli
stante questo, esso necessita di dormiva. Allora si acco-
coraggio e determinazione. E’ starono a lui e lo sveglia-
iniziato ormai un nuovo tem- rono, dicendo: «Salvaci,
po di grazia nella storia, in cui i Signore, siamo perduti!».
cristiani trovano la forza di Ed egli disse loro: «Perché
cambiare la loro vita partendo avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i
dalla Parola, che è esigente, ma venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stu-
che dona la vera libertà; quella pore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il
che nessuno può dare se non mare gli obbediscono?».
Dio stesso.

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 7
“Salvaci Signore…..” meditazione curata da don Luciano Vitton Mea

no a noi che ci sovrasta Tu solo hai parole di vita


con la sua forza oscura: eterna e con la forza del-
non si vede più il porto la tua parola vinci il male
sicuro, la striscia di terra del mondo.
che ci fa sentire a casa.
Salvaci, aiutaci a non ave-
Tutto sembra avere il so- re paura, a essere gente di
pravvento sulla vita con fede, a ricercare nel van-
una furia che non riuscia- gelo il lieto annuncio da
mo a dominare: cadiamo, portare agli uomini per
vacilliamo. ridare senso e dignità
all’oggi della nostra storia.
Gesù, dormi? Salvaci Si-
gnore, siamo perduti!

Il sonno di Gesù vuole


destare la fede dei disce-
Il mare in tempesta, oggi poli e la nostra.
come ai tempi dei disce-
Signore, da chi andremo?
poli, è come il mare intor-

Contemplo: Il cammino
Essere figli di Dio (H.J.M. Nouwen, Vivere nello Spirito)
Preghiamo la
Parola
Ti ringraziamo, Signore, perché stra fraternità e amicizia, per
Sii, Signore, ci incoraggi nel cammino della rendere più bella la vita di chi ci
in me per rinforzarmi, nostra vita. sta accanto.
fuori di me per custo- (Aa.Vv., Emùnà tiqwà ahabà, p.48)
dirmi,
Donaci di cogliere i segni di
sopra di me per pro- speranza che avvengono ogni
teggermi, giorno attorno a noi e aiutaci a
sotto di me per con-
solidarmi, trovare lo spazio di ascolto ne-
davanti a me per gui- cessario per comprenderli.
darmi, Ti preghiamo, non lasciare che
dietro di me per se-
guirmi, le difficoltà ci soffochino o ci
tutt'intorno portino a compiere scelte sba-
per rendermi sicuro. gliate, ma aiutaci a donare le no-
(John Henry Newman)
stre capacità, la nostra intelli-
genza, la nostra allegria, la no-

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 8
Santi del giorno:.
San Carileffo, abate (VI
sec.); beato Antonio Rosmini, sacerdote.

Il successo non è definitivo e l’insuccesso non è


fatale. L’unica cosa che conta davvero è il
Mercoledì
Luglio
13^ settimana tempo ordinario
1
coraggio di continuare. (W. Churchill)
TO
Il santo del giorno: Sant’Oliver (Oliviero) Plunkett
Parola di Dio Sant’Oliver (Oliviero) Plunkett è uno dei patroni del
in briciole processo di riconciliazione dell’Irlanda: nel suo mini-
stero episcopale ad Armagh, infatti, diede ascolto e
coltivò tutte le “anime” della sua terra. Un’opera che
gli costò la vita: venne accusato per un inesistente
Essere coerenti con il nostro “complotto cattolico” e ucciso a Londra nel 1681. La
pensiero e la nostra vita verità è che quel “complotto” altro non era che
Pagina curata da Don Luciano V. M.
l’incessante impegno per creare unità tra popoli e na-
zioni nel segno del Vangelo. Era nato in Irlanda nel
“Cercate il bene e non il male…...”
1625 e aveva studiato a Roma al Collegio irlandese,
(Am 5,14-15.21-24) insegnando poi per 12 anni all'Urbaniana. Fu ordinato
prete nella cappella dell'Ateneo missionario nel 1654
La parola del profeta è chiara:
da un vescovo irlandese in esilio per la persecuzione
Dio non gradisce gli atti di di Oliver Cromwell. Dopo la morte di quest'ultimo
culto e di adorazione, se poi nel 1658 il clima mutò e Plunkett poté tornare in pa-
non sono accompagnati da tria come vescovo di Armagh. Ma l’odio per i cattolici
una sincera ricerca della giusti- si riaccese e Plunkett morì martire.
zia. Il male è affascinante e at-
traente; per questo è necessa-
rio avere una volontà forte,
che dica di sì soltanto a ciò che Vangelo Mt 8,28-34
si avvicina a Dio e ci fa vivere In quel tempo, giunto Gesù all'altra riva, nel paese dei Gadarè-
nella sua grazia. Tutto il resto ni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incon-
non serve e anzi può diventare tro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella
estremamente dannoso. Quin- strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di
di, una virtù in cui tutti possia- Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qual-
mo esercitarci è quella della che distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci al pa-
coerenza. Attraverso di essa scolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, man-
cerchiamo un fondamentale daci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi
accordo tra ciò in cui crediamo uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si
e ciò che viviamo concreta- precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I man-
mente. Anche se può sembrare driani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa
difficile, in realtà non lo è: si e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì in-
tratta di permettere a Dio di contro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi
agire in noi e attraverso di noi dal loro territorio.
per essere in mezzo agli altri
testimoni del suo amore e della
giustizia.

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 9
Signore non allontanarti dal nostro territorio….. pagina curata da don Luciano

si che nessuno osava passa- potenza della tua parola che


re per quella strada. salva.
La forza divina di Gesù che Ti preghiamo: non allonta-
passa e salva viene ricono- narti dal nostro territorio.
sciuta dalle potenze del ma-
le che si sottomettono a
Lui, ma non avviene così
per gli abitanti di quella città
che si sentono solo depriva-
ti di un’ingente mandria di
Egli disse loro: «Andate!». porci che dava loro sosten-
tamento: tutta la città allora
uscì incontro a Gesù: quando lo
Gesù opera un segno stra- videro lo pregarono di allontanar-
ordinario: libera da una le- si dal loro territorio.
gione di demoni due poveri
uomini che abitavano nei Signore, donaci di ricono-
sepolcri, uno scenario di scere il tuo passaggio dalle
morte, ed erano tanto osses- zone oscure della nostra vita
e liberaci dal male con la

Preghiamo la Contemplo: Il desiderio


Parola

O Signore, fammi sta- Signore Gesù, che hai inviato a Eccoti, Signore, i talenti che mi
re alla tua presenza due a due i tuoi discepoli, metti hai donato: li metto nelle tue
e gustare l'amore eter-
no e infinito nel mio cuore il desiderio del mani perché tu possa insegnar-
col quale tu m'inviti ad mare aperto per trovare il co- mi il coraggio di una fede sem-
abbandonare le mie
rag g io di intra prende re pre in movimento, mai ferma,
ansie, paure e preoccu-
pazioni. l’avventura di una vita a misura mai pietrificata, ma che sa parti-
Insegnami a tenere del tuo amore. re!
semplicemente lo
Liberami dalla rassegnazione (Aa.Vv., Emùnà tiqwà ahabà, p. 11)
sguardo fisso su di te.
Rendimi paziente e delle basse quote,
capace di crescere len-
dall’indifferenza di fronte alle
tamente,
in quel silenzio dove alte vette e ai valori forti, dalle
posso essere con te. false sicurezze, dal fare come
Abbi pietà di me pec-
catore. Amen. fanno tutti.
(J.M.Nouwen)

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 10
Santi del giorno: San Lidano da Sezze, abate;
beata Eugenia Joubert, religiosa.

L’uomo è una barca, la vita è la sua scia e quando


scende la notte non rimane traccia. (Proverbio cinese)
Giovedì
Luglio
13^ settimana tempo ordinario
2
TO

Il santo del giorno: san Bernardino Realino


Parola di Dio
in briciole Ogni città ha i suoi padri, personaggi che con il loro cari-
sma hanno segnato il volto e il cuore della comunità e della
società: riscoprire queste antiche guide ancora oggi può aiu-
tare a trovare la strada per il futuro. Per Lecce uno di questi
Dio tocca i cuori e cambia maestri fu di certo san Bernardino Realino, al quale i leccesi
sul letto di morte nel 1616 chiesero di proteggere la loro
vita alle persone
città; lui accettò diventando così poi il loro patrono. Era
Pagina curata da Don Luciano V. M. nato a Carpi nel 1530 ed era stato avviato agli studi in dirit-
“Il Signore mi prese, mi chiamò mentre to civile e canonico. Ricoprì quindi diversi “pubblici uffici”,
seguivo il gregge…” approdando anche a Napoli, dove incontrò i Gesuiti: affa-
(Am 7,10-17) scinato dal loro carisma decise di lasciare tutto per la vita da
consacrato. Nel 1567 divenne prete e nel 1574 arrivò a Lec-
Non ci si deve stupire se a vol-
ce, dove visse il proprio ministero per 42 anni: creò e guidò
te Dio si serve di mezzi davve-
un collegio, dedicandosi anche ai bisognosi. Morì a 86 anni
ro poveri o apparentemente
ed è santo dal 1947.
non degni del messaggio che
egli porge al suo popolo. Pro-
prio la povertà di questi mezzi
assicura l’urgenza e
l’importanza del contenuto + Vangelo: Mt 9,1-8
del messaggio stesso. Amos, In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva
rispetto ad altri profeti, non ha e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paraliti-
un passato glorioso, né tanto- co disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al
meno appartiene a una fami-
paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
glia sacerdotale o nobile di
stirpe: egli era semplicemente Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma
un pastore che si occupava Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate
delle greggi. Ma la sua parola è cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più faci-
vibrante e decisa come non le: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e
mai: egli non si spaventa nem- cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha
meno davanti ai re e dice la il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse
verità di Dio, anche se ciò gli
procura impopolarità. Certe allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed
volte, per dire la verità, si deve egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, fu-
essere pronti anche ad essere rono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato
fraintesi e ostacolati: eppure, un tale potere agli uomini.
nonostante ciò, Dio riesce lo
stesso a toccare i cuori e a far
cambiare vita alle persone.

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 11
“Coraggio!”. pagina curata da Don Luciano - Parroco di Bovegno

paralitico, attorniato dal- gnano con la loro testi-


la fede delle persone che monianza da Gesù.
lo accompagnano da Ge- Egli ci chiama figli e ci
sù, è già guarito nello dice: Coraggio!
spirito da queste parole. Conosce di cosa siamo
Gesù è potente in opere plasmati , scruta i nostri
e parole e si manifesta cuori e li guarisce.
come messia, colui che è Il perdono è la fonte del-
venuto per perdonare i la vera guarigione in
peccati del popolo. quell’uomo e in noi!
Anche noi, a volte, sia-
mo paralitici: incapaci di
“Coraggio, figlio, ti sono per-
camminare da soli nella
donati i peccati.”
fede.
Il Signore attraverso
Abbiamo bisogno dei
questo brano del vangelo
fratelli che ci accompa-
si rivolge a noi oggi: il

Contemplo:
Preghiamo la
La misericordia
Parola
Gesù ha attraversato le città Dalle parole e dai gesti degli al-
Signore Gesù, Tu ci con uno sguardo pieno di mise- tri quale bisogno mi si presenta
chiami a seguirTi, nel
Tuo cammino di cro- ricordia e di affetto per le per- e quale risposta di amore inten-
ce; Tu sconvolgi i no- sone. do vivere?
stri sogni e i nostri
progetti: eppure, Tu Ha saputo coglierne le necessi- (Aa. Vv. , Penù’ el, p.38)
sei la nostra pace…
Accettaci con le nostre tà, le sofferenze e i desideri pro-
paure e le esitazioni
del cuore; accogli il fondi.
nostro umile amore,
capace di darTi soltan- Con libertà e generosità li ha
to il poco che siamo. raccolti nel proprio cuore.
ConvertiTi a noi, Si-
gnore, e noi ci conver- Come è il mio sguardo sulle
tiremo a Te, lasciando-
ci condurre dove forse persone che incontro, sulle si-
non avremmo voluto,
ma dove Tu ci precedi tuazioni che vivo, sugli avveni-
e ci attendi. (B. Forte) menti del mondo in cui vivo?

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 12
Santi del Giorno: Sant'Eliodoro, vescovo (IV-
V sec.); san Leone II, papa.

L’amicizia deve essere una gioia gratuita, come


quelle che danno l’arte, o la vita. (S. Weil)
Venerdì
Luglio
13^ settimana tempo ordinario
3
TO
Il Santo del Giorno: san Tommaso
Parola di Dio Gli altri gli dicevano: «Abbiamo visto il Signore!», ma lui rimane-
in briciole va scettico: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non
metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano
nel suo fianco, io non credo». Beata l'incredulità di san Tommaso
apostolo, perché è stata il seme di un incontro prezioso, che ha
Ognuno di noi ha un posto
speciale nel cuore di Dio lasciato un'eredità importante per i credenti di tutti i tempi:
«Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno
Pagina curata da don Luciano
visto e hanno creduto!» gli disse il Risorto otto giorni dopo. L'epi-
“Fratelli voi non siete più stranieri né
ospiti, ma siete concittadini dei santi e
sodio è narrato nel capitolo 20 del Vangelo di Giovanni e avven-
familiari di Dio….” ne dopo la risurrezione di Gesù. Quella richiesta di Tommaso è
(Ef 2,19-22) umanissima, comprensibile, e ci ricorda che l'incontro con Cristo
E’ davvero grande il dono che nella propria vita è il vero fondamento della fede. Per la tradizio-
abbiamo ricevuto da Dio. Sia- ne Tommaso avrebbe poi portato il Vangelo fino in India, dove
mo realmente familiari di Dio sarebbe morto martire.
in Cristo Gesù: questo signifi-
ca che abbiamo con lui un rap-
porto stretto fondato su lega-
mi molto profondi e duraturi,
che affondano le loro radici
nell’amore fedele di Dio. San
Tommaso è stato uno dei pri-
mi a sperimentare questa real- Vangelo Gv 20,24-29
tà: egli, assieme agli altri apo-
stoli, ha compreso che Gesù lo Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con
chiamava a un rapporto nuovo loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli:
con Dio, fatto di confidenza e «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non
semplicità tale che nessuno, vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio
fino ad allora, aveva mai osato dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo
sperare. Questo rapporto è fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano
possibile anche per noi, nella di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne
misura in cui lo coltiviamo Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».
quotidianamente. Proprio co- Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le
me gli apostoli, anche noi sia- mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e
mo familiari e concittadini dei non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tomma-
santi nel cielo. Per questo mo- so: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi
tivo, non dobbiamo temere: hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno vi-
ognuno di noi ha un posto sto e hanno creduto!».
speciale nel cuore di Dio.

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 13
“Sarò con voi ogni giorno della vostra vita….” Meditazione di don Luciano

C’è un tempo per ogni dell’avvenimento senza La gioia deve essere la


cosa. C’è un tempo per riuscire ad andare oltre, nostra bandiera, deve
ridere e un tempo per senza vedere il senso ul- trasparire dai nostri gesti,
piangere. La vicinanza timo delle cose. dai nostri sorrisi, una
con Gesù è motivo di gioia pura, autentica, che
Sforziamoci di vivere
gioia. Il nostro è un Dio viene dalla profonda co-
nella gioia perché Dio è
di gioia. La nostra soffe- munione con Gesù.
con noi, sempre….sarò
renza più grande è speri-
con voi ogni giorno della vo-
mentare la lontananza da
stra vita fino alla fine dei
Dio. Ogni cosa nella no-
tempi, perché la vostra gioia
stra vita ha un senso
sia piena.
nell’economia divina,
forse noi non compren- Dobbiamo gioire di ave-
diamo sempre e subito re Dio nel cuore, dob-
gli avvenimenti della no- biamo dare testimonian-
stra vita e ci lasciamo za della gioia di essere
condizionare dalla realtà seguaci di Cristo.

Preghiamo la
Parola
Contemplo: La bellezza
Gesù Signore, Figlio
di Dio, tu che hai det- Signore, le parole che ho ascol- comportamento e non ci ren-
to: imparate da me che
sono mite e umile di tato oggi sono molto belle, e ti diamo conto che il modo più
cuore, fammi com-
prendere il mistero di ringrazio perché avere te come bello di amare è chiedere per-
queste tue parole, giudice è una garanzia, è molto dono a te per noi e per gli altri,
fammi comprendere
come la tua mitezza e “liberante”. come ha fatto Gesù stesso sulla
umiltà non sono de-
bolezza, pigrizia, fuga, Di fronte ai tuoi giudizi le no- croce.
cedimento di fronte
all'ingiustizia, bensì stre affermazioni sembrano po- Volentieri ti lasceremo l’ultima
sono forza, coraggio, vere briciole che fanno fatica parola sulle nostre scelte. Gra-
seme di vita nuova,
presa di posizione pre- ad essere attaccate al pezzo di zie, Signore, grazie!
cisa, rigorosa e forte di pane da cui provengono!
fronte agli avvenimen- (Aa. Vv. , Penù’ el, p.54)
ti del mondo. Spesso ci “rompiamo il capo”
(Carlo Maria Martini)
per giustificare il nostro e l’altrui

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 14
I santi del giorno:Sant'Ulrico, vescovo; bea-
to Piergiorgio Frassati, laico.

Chissà se le stelle sono illuminate perchè un


giorno ciascuno possa trovare la propria.
Sabato
Luglio
13^ settimana tempo ordinario
4
(A.Exupèry)
TO

Il santo del giorno: sant’Elisabetta di Portogallo


Parola di Dio
in briciole Rispondere ai torti subiti o alle infedeltà con la forza della
fede non significa sottomettersi ai soprusi degli altri. An-
zi, è proprio quella del Vangelo la risposta più coraggiosa,
perché svuota e rende insignificante ogni prepotenza. In
quest'ottica visse sant'Elisabetta di Portogallo, che seppe
Vangelo: Mt 9,14-17 essere moglie paziente e amorevole, ma anche guida sag-
In quel tempo, si avvicinarono a gia e autorevole. Nata a Saragozza in Aragona nel 1271,
Gesù i discepoli di Giovanni e gli era figlia del re di Spagna Pietro III e a 12 anni andò in
sposa a Dionigi, re del Portogallo. Ebbe due figli, ma si
dissero: «Perché noi e i farisei
trovò accanto un marito infedele; in famiglia come in po-
digiuniamo molte volte, mentre i litica fu una preziosa mediatrice. Alla morte di Dionigi
tuoi discepoli non digiunano?». nel 1325 donò tutti i propri beni ai poveri, andò pellegri-
E Gesù disse loro: «Possono for- na a Santiago di Compostela e poi si ritirò, come terziaria
francescana, nel monastero delle clarisse di Coimbra, da
se gli invitati a nozze essere in
lei stessa fondato. Morì nel 1336 a Estremoz in Portogal-
lutto finché lo sposo è con loro? lo.
Ma verranno giorni quando lo
sposo sarà loro tolto, e allora di-
giuneranno. Nessuno mette un
Medita:
pezzo di stoffa grezza su un ve-
Gesù con la sua incarnazione e la sua vita tutta dedita
stito vecchio, perché il rattoppo
a compiere la volontà di bene del padre, ha inaugurato i
porta via qualcosa dal vestito e lo tempi nuovi aprendo a noi la strada per credere possibile
strappo diventa peggiore. Né si il compiersi del regno di giustizia e di pace per l’umanità
versa vino nuovo in otri vecchi, e per il creato intero, sognato da Dio fin dalla creazione
altrimenti si spaccano gli otri e il del mondo.
vino si spande e gli otri vanno Nel brano evangelico odierno l’invito per noi è a rin-
perduti. Ma si versa vino nuovo novarci: non rimanere legati al vestito vecchio ed essere
in otri nuovi, e così l'uno e gli otri nuovi per accogliere la lieta novella del vino nuovo
altri si conservano». ed entrare così in quella festa di nozze già iniziata, seduti
a mensa con lo sposo.
Grazie Gesù di questo esempio così umano e così effi-
cace che svela il cammino che dobbiamo compiere su
questa terra.

Non di solo pane tredicesima settimana Tempo Ordinario - Numero 948 pagina 15
Non di solo Pane SOS
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versamento su POSTEPAY
N.5333171080666908
con la causale “contributo spese
stampa Non di Solo Pane”.
28 giugno 2020 -13^ settimana Tempo Ordinario -

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Settimanale di preghiera per la famiglia

Coordinatrice Anno XXII - n. 948


Fiorella Elmetti Domenica 28 giugn0 2020
Anno A - Anno XXII - N° 948

Redazione Chiuso il 25/06/2020


don Luciano Vitton Mea, Numero copie 1350
don Carlo Moro, don Fabio Marini,
Stampato in proprio
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio

Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea

Ideato da
don Luciano Vitton Mea

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