Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DAL
ZIEN
A’ A
ILIT
TAB
CON
LE OPERAZIONI DI GESTIONE
E LE OPERAZIONI DI VENDITA
A cu
ra de
l CEC
OP
Le liquidazioni periodiche dell'IVA
La liquidazione dell'IVA consiste in un calcolo che consente di determinare l'imposta da
versare (se prevale l'IVA a debito) o da portare in diminuzione delle liquidazioni dei periodi
successivi (se prevale l'IVA a credito).
Tale operazione è da effettuarsi con periodicità mensile o trimestrale a seconda del volume
d'affari del contribuente; in caso di liquidazione trimestrale l'eventuale debito IVA deve
essere versato con una maggiorazione dell'1% a titolo di interesse.
I valori sulla cui base liquidare l'imposta sono ottenibili dal registro delle fatture emesse o
dal registro dei corrispettivi (per l'IVA a debito) e dal registro delle fatture d'acquisto (per
l'IVA a credito), con riguardo al momento dell'esigibilità dell'imposta; infatti si considerano
di competenza dei singoli mesi o trimestri solo le operazioni esigibili nel periodo
considerato.
La legge specifica che l'imposta è esigibile al momento della consegna o spedizione delle
merci. Ciò significa che in un determinato periodo possono risultare registrate fatture la cui
IVA è di competenza del periodo precedente (ad esempio l'IVA risultante da una fattura
emessa il 4 ottobre per merci consegnate il 28 settembre è di competenza del mese di
settembre); inoltre possono essere di competenza di una data liquidazione IVA operazioni la
cui fattura risulta emessa nel mese successivo (ad esempio l'IVA risultante da una fattura
emessa il 10 novembre per merci spedite il 20 ottobre è di competenza del mese di ottobre).
Allo stesso modo, il diritto alla detrazione dell'IVA a credito sorge nel momento in cui la
stessa diventa esigibile per il venditore, purchè il compratore sia entrato in possesso della
fattura di acquisto.
È dunque indispensabile che, in sede di rilevazione delle fatture sui registri IVA, venga
inserita una doppia data: quella di emissione o ricevimento della fattura e quella di
consegna o spedizione della merce (solo di quest'ultima si deve tenere conto ai fini della
liquidazione dell'imposta).
Ciò consente di determinare correttamente gli importi di competenza iscritti nei conti IVA
ns/debito (che accoglie in Avere l'IVA a debito nei confronti del Fisco eventualmente
Il versamento periodico dell'imposta deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese
successivo a quello cui si riferisce la liquidazione se la liquidazione è mensile oppure entro
il giorno 16 del secondo mese successivo a quello cui si riferisce la liquidazione se la
liquidazione è trimestrale, unitamente alle ritenute fiscali alla fonte operate dall'impresa e ai
contributi sociali a carico dell'impresa e dei dipendenti.
L'importo del versamento IVA, derivante dalla liquidazione periodica, deve essere
arrotondato al centesimo di euro.
Il versamento dell'imposta avviene mediante delega a una banca o alle Poste Italiane.
Il pagamento può essere effettuato con denaro contante, contro addebito del c/c aziendale o
con altre modalità di pagamento (assegni, carte di credito...).
Ne consegue che le annotazioni nei registri contabili previsti dall'articolo 2214 (libro
giornale, libro degli inventari, scritture ausiliarie [conti di mastro]) sono equiparate a tutti
gli effetti a quelle previste nei registri prescritti ai fini IVA.
IVA ns/debito
15.000
IVA ns/credito
10.000
IVA c/liquidazioni
10.000 15.000
5.000
Banca c/c
5.000
La variazione finanziaria passiva nel conto Banca misurerà una variazione finanziaria attiva
nel conto IVA c/acconto.
I valori bollati
I valori bollati, che rientrano nel raggruppamento delle disponibilità liquide, sono costituiti
dai francobolli, dalle marche da bollo e dai moduli bollati per le cambiali che l'azienda
utilizza per le normali operazioni di gestione.
L'acquisto dei valori bollati comporta la diminuzione del denaro in cassa e la
corrispondente entrata di detti valori.
Contemporaneamente l'azienda provvede a prendere in carico l'entrata dei valori bollati
rilevando i tipi di valori acquistati in un apposito registro.
L'utilizzo dei valori bollati non viene rilevato ogni volta che l'impresa appone un francobollo
su una lettera o applica una marca su una ricevuta o compila tratte e pagherò.
Le locazioni
La locazione è il contratto con cui un soggetto concede o ottiene la disponibilità di beni
mobili o immobili per un determinato periodo di tempo contro la riscossione o il pagamento
di un corrispettivo.
Quando l'impresa non possiede fabbricati o li possiede in misura insufficiente rispetto alle
proprie necessità può prenderli in locazione; viceversa, se i fabbricati strumentali di sua
proprietà superano le esigenze aziendali, può eventualmente affittare a terzi i locali
disponibili.
Se l'azienda prende in locazione un bene strumentale riceverà periodicamente la fattura da
cui risulta il costo per fitti passivi e la corrispondente IVA a credito (è da ricordare che i
beni a uso strumentale dati in locazione da un privato non sono soggetti a IVA).
Inoltre il contratto può prevedere la corresponsione di una cauzione.
Se l'azienda concede in locazione un bene strumentale emetterà periodicamente la fattura da
cui risulta il ricavo per fitti attivi e la corrispondente IVA a debito. Inoltre il contratto può
prevedere la corresponsione di una cauzione.
• (esempio 1) presa in locazione di un bene strumentale per 300 con cauzione di 750
IVA ns/credito
50
Debiti v/fornitori
300 300
750
Banca c/c
1.050
Fitti passivi
250
IVA ns/debito
50
300 300
750
Banca c/c
1.050
Fitti attivi
250
Leasing
IVA ns/credito
520
170
Debiti v/fornitori
3.120
1.020
Canoni di leasing
2.600
Impianti e macchinari
850
Durante l'esercizio l'imprenditore può effettuare apporti di nuovi mezzi per far fronte a
esigenze aziendali o effettuare prelievi per necessità personali.
I nuovi apporti comportano una variazione economica positiva nel conto Patrimonio netto,
misurata da una variazione finanziaria attiva (di norma nel conto Banca c/c o nel conto
Denaro in cassa).
I prelevamenti comportano una variazione economica negativa nel conto Prelevamenti
extragestione, misurata da una variazione finanziaria passiva (di norma nel conto Banca c/c
o nel conto Denaro in cassa).
LE OPERAZIONI DI VENDITA
Le operazioni di vendita (di merci e prodotti finiti, di servizi accessori alle vendite, di beni
strumentali distolti dal processo produttivo) vengono rilevate:
nella contabilità di magazzino
nella contabilità delle vendite (registro delle fatture emesse, partitario IVA)
nel giornale in partita doppia
nel mastro
nella contabilità di cassa
nella contabilità delle banche
La vendita di merci
La vendita di merci si rileva in Avere del conto economico di reddito acceso ai ricavi
d'esercizio Merci c/vendite.
• (esempio 1) vendita di merci per 1.180 + IVA
Merci c/vendite
1.180
IVA ns/debito
236
Crediti v/clienti
1.416
Le spese accessorie
• (esempio 1) vendita di merci per 4.150 + IVA con spese di trasporto a carico del venditore
per 180 + IVA
Debiti v/fornitori
216
Crediti v/clienti
4.980
IVA ns/debito
830
IVA ns/credito
36
Spese di trasporto
180
Merci c/vendite
4.150
Denaro in cassa
216
216 216
Crediti v/clienti
5.196
IVA ns/debito
830
Merci c/vendite
4.150
• (esempio 3) vendita di merci per 4.150 + IVA con spese di trasporto addebitate dal
venditore al compratore
Crediti v/clienti
5.196
IVA a debito
866
Merci c/vendite
4.150
180
Le vendite al dettaglio
Le vendite al dettaglio si registrano in contabilità con variazioni finanziarie attive nei conti
Denaro in cassa e (raramente) Crediti v/clienti, che misurano variazioni economiche
negative nel conto Merci c/vendite.
IVA ns/debito
64 654
Crediti v/clienti
3.924 384
175
Merci c/vendite
3.270
Resi su vendite
320
175
2.520
IVA ns/debito
420
Automezzi
21.000 18.900
2.100
18.900 18.900
Poichè il ricavo di vendita al netto dell'IVA (2.100) è pari al valore contabile del bene
(21.000 ? 18.900), non si generano plus o minusvalenze.
3.720
IVA ns/debito
620
Automezzi
11.700 9.360
760 3.100
9.360 9.360
Plusvalenze diverse
760
Poichè il ricavo di vendita al netto dell'IVA (3.100) è superiore al valore contabile del bene
(11.700 ? 9.360), si genera una plusvalenza.
(esempio 3) cessione di un bene strumentale con minusvalenza (costo originario
11.700 / ammortamento 80% / ricavo di vendita 2.100 + IVA)
2.520
IVA ns/debito
420
Automezzi
11.700 9.360
2.100
760
9.360 9.360
Minusvalenze diverse
760
Crediti v/clienti
100
Denaro in cassa
100
Crediti v/clienti
100
Cambiali attive
100 100
100
Crediti v/clienti
100
Banca c/c
100
Assegni
100 100
100
Crediti v/clienti
100
Banca c/c
100
Crediti v/clienti
100
100
Crediti v/clienti
100
Debiti v/fornitori
100
Crediti v/clienti
100
Assegni
1.800
Crediti v/clienti
1.800
Clienti c/acconti
1.500
IVA ns/debito
300
Crediti v/clienti
1.800
Clienti c/acconti
1.500
IVA ns/debito
600
Crediti v/clienti
3.600
Merci c/vendite
4.500
3.600
Crediti v/clienti
3.600
Crediti v/clienti
52,96 52,96
Denaro in cassa
52,96
52,96
3.580 3.580
3.580
Banca c/c
3.580
Crediti v/clienti
52,96
52,96
52,96
Cambiali attive
3.632,96 3.580
3.632,96
Banca c/c
3.632,96
25,15 25,15
Cambiali attive
1.700 3.580
Denaro in cassa
1.905,15
25,15
1.700
Banca c/c
1.700
Crediti v/clienti
25,15
Interessi attivi v/clienti
25,15
2] annullamento della vecchia cambiale, riscossione in contanti della parte di effetto non
rinnovata, ricevimento della nuova cambiale
Crediti v/clienti
25,15
Cambiali attive
1.725,15 3.580
Denaro in cassa
1.880
1.725,15
Banca c/c
1.725,15
Crediti v/clienti
1.000
Crediti insoluti
1.000 1.000
Banca c/c
1.020
20
1.000
Crediti insoluti
1.000 1.000
Perdite su crediti
1.000
Crediti v/clienti
1.000
Crediti insoluti
1.000 1.000
Denaro in cassa
800
Perdite su crediti
200
1.000
Crediti insoluti
1.000
500
Svalutazione crediti
500
L'anno successivo, alla riscossione parziale del credito, si rileverà l'importo riscosso e si
stornerà il fondo di rettifica:
Fondo svalutazione crediti
500
Crediti insoluti
1.000 1.000
Denaro in cassa
500