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UOMO
Passiamo a studiare la produzione del corpo del primo uomo. Sull'argomento quattro sono le cose da considerare:
1. La materia con la quale venne formato;
2. La causa che lo produsse;
3. La disposizione che ricevette nella sua produzione;
4. Il procedimento e l'ordine della produzione stessa.
Articolo 1 - Se il corpo del primo uomo sia stato formato col fango della terra
Sembra che il corpo del primo uomo non sia stato formato col fango della terra. Infatti:
1. Per fare una cosa dal nulla si richiede una potenza maggiore che per farla da un'altra cosa: poiché il nulla è più
distante dall'atto di quanto lo sia un ente in potenza. Ora, essendo l'uomo la più nobile delle creature inferiori, era
conveniente che la virtù di Dio risaltasse nella maniera più evidente nella produzione del corpo umano. Quindi questo
non doveva essere formato dal fango della terra, ma dal nulla.
2. I corpi celesti sono più nobili di quelli terrestri. Ma la nobiltà suprema spetta al corpo umano, in quanto attuato dalla
forma più nobile, che è l'anima intellettiva. Esso quindi non doveva essere formato con un corpo terrestre, ma piuttosto
con qualche corpo celeste.
3. Il fuoco e l'aria sono corpi più nobili della terra e dell'acqua, come risulta dalla loro sottigliezza. Essendo dunque il
corpo umano il più nobile dei corpi, doveva essere fatto di fuoco e di aria, piuttosto che di fango.
4. Il corpo umano risulta composto dei quattro elementi. Quindi non è vero che sia stato formato col fango della terra,
ma con tutti gli elementi.
In contrario:
Sta scritto [Gen 2, 7]: "Dio plasmò l'uomo dal fango della terra".
Rispondo:
Dio, essendo perfetto, comunicò alle sue opere una perfezione proporzionata al loro grado: perciò leggiamo nella
Scrittura [Dt 32, 4]: "Perfetta è l'opera sua". Egli dunque è perfetto in senso assoluto, per il fatto che "precontiene in sé
tutte le cose", non alla maniera delle realtà composte, ma "nella semplicità e nell'unità", come dice Dionigi [De div.
nom. 5], nel modo cioè in cui effetti diversi possono preesistere nell'unica essenza della loro causa. Ora, questa
perfezione è comunicata anche agli angeli, nel senso che tutte le cose prodotte da Dio in natura sono presenti, sia pure
con una pluralità di specie intenzionali, nella loro conoscenza. All'uomo invece questa perfezione è comunicata in un
grado inferiore. Egli infatti non possiede per conoscenza innata la nozione di tutto l'universo creato, però è composto in
qualche modo di tutte le cose: poiché dal genere delle sostanze spirituali trae in sé l'anima intellettiva, è affine ai corpi
celesti per la sua equidistanza dai contrari mediante l'equilibrio sommo della sua complessione, ed è affine ai quattro
elementi possedendoli nella propria sostanza. Ma in questo complesso predominano, in ordine dinamico, gli elementi
superiori, cioè il fuoco e l'aria, poiché la vita consiste specialmente nel calore, ossia nel fuoco, e nell'umidità, vale a dire
nell'aria. In ordine quantitativo invece predominano gli elementi inferiori: se infatti questi, dotati di minore virtù, non
prevalessero quantitativamente nell'uomo, non si potrebbe avere equilibrio nella combinazione. Per questo si dice che il
corpo dell'uomo fu formato col fango della terra: perché la terra mescolata con l'acqua è chiamata fango. Si dice poi che
l'uomo è un "microcosmo" perché in un certo senso si trovano in lui tutte le creature dell'universo.
In contrario:
Sta scritto [Sir 17, 1]: "Il Signore creò l'uomo dalla terra".
Rispondo:
La prima formazione del corpo umano non poteva derivare da una virtù creata, ma doveva derivare immediatamente da
Dio. È vero che ci furono alcuni i quali ritenevano che le forme materiali provenissero da qualche forma immateriale,
ma il Filosofo [Met. 7, cc. 8, 9] confuta siffatta teoria, osservando che il divenire propriamente non è da attribuirsi alle
forme, bensì ai composti, come si è già spiegato [q. 45, a. 8; q. 65, a. 4; q. 90, a. 2]. E siccome la causa agente deve
essere simile agli effetti prodotti, non è ammissibile che una forma pura, priva di materia, produca una forma che ha la
sua esistenza nella materia e che diviene attuale solo per il fatto che lo diviene il composto. Quindi la causa di una
forma che ha la sua esistenza nella materia deve essere ricercata in una forma esistente nella materia: cosicché un
composto sarà generato da un altro composto. Ora Dio, sebbene sia del tutto immateriale, è tuttavia il solo che possa
con la sua virtù produrre per creazione la materia. Quindi appartiene a lui soltanto produrre la forma nella materia senza
l'aiuto di una precedente forma materiale. Ed è questa la ragione per cui gli angeli non possono produrre nei corpi una
mutazione di forma senza servirsi di germi determinati, come dice S. Agostino [De Trin. 3, cc. 8, 9] Ma siccome
[all'inizio] non vi era mai stata la formazione di un corpo umano il quale potesse, con la sua virtù e per via di
generazione, formarne un altro di specie simile, era necessario che il corpo del primo uomo fosse formato
immediatamente da Dio.
In contrario:
Sta scritto [Qo 7, 29]: "Dio ha fatto l'uomo retto".
Rispondo:
Tutti gli esseri della natura sono stati prodotti dall'arte divina: quindi, in qualche modo, sono artefatti di Dio. Ora, ogni
artefice tende a conferire alla sua opera la migliore disposizione non in senso assoluto, ma in rapporto al fine voluto. E
se una tale disposizione comporta qualche difetto, egli non se ne cura. Come l'artigiano che fabbrica una sega per
segare, la fa di ferro perché sia adatta a segare; e non pensa a farla di vetro, che pure è una materia più bella, perché la
bellezza sarebbe un impedimento a raggiungere lo scopo. Analogamente Dio conferirà a ogni essere naturale la
disposizione migliore non in senso assoluto, ma in rapporto al suo fine. Ed è quello che dice il Filosofo [Phys. 2, 7]:
"L'essere in tal modo è cosa più degna non in senso assoluto, ma in ordine alla natura di ogni cosa". Ora, scopo
immediato del corpo umano sono l'anima intellettiva e le sue operazioni: la materia infatti è per la forma e gli strumenti
sono per le operazioni della causa agente. Dico dunque che in vista di tale forma e di tali operazioni Dio diede al corpo
umano la disposizione migliore. E se nel corpo umano si riscontrano dei difetti, si osservi che quei difetti sono connessi
con la materia richiesta al raggiungimento di quell'equilibrio fisico necessario all'anima e alle sue operazioni.
In contrario:
C'è l'autorità della Scrittura.