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I percorsi della progettazione per la sostenibilità dell’edilizia

Nel “De Architectura” di Vitruvio ci sono degli spunti ancora attuali:


o Le regole di un buon costruire non vanno rivoluzionate: vanno riscoperte e adattate
alle esigenze attuali e integrate alle attuali opportunità.
o Non c’è buona architettura (…) senza un profondo interesse per la natura e per
l’uomo, senza sperimentazione e continua ricerca.

Architettura minore
L’architettura veniva usata principalmente per risolvere i problemi dell’uomo creando
“l’architettura spontanea” (definita anche minore o architettura senza architetti). Essa
risponde ai bisogni primari dell’uomo.

Le sue caratteristiche
o Senza architetti  seguendo le tradizioni locali, nel rispetto dei materiali disponibili.
o Creata per durare nel tempo  possibilità di essere modificata, riadattata alle nuove
esigenze, vivere di continue “aggiunte”.
o Fatta di elementi naturali (pietra, legno, …)  armoniose con il contesto
o Le imperfezioni costituiscono una particolarità
Ogni clima ha una particolare abitazione:
o Zona fredda;
o Zona caldo-secca;
o Zona caldo-umida;
o Zona temperata.

Architettura in zona fredda: l’iglù


L’iglù offre la massima resistenza e la minima esposizione al vento.
L’efficacia del muro di neve è aumentata dal rivestimento interno di ghiaccio che riduce le
infiltrazioni. Tendaggi e pellicce minimizzano la dispersione di calore.

Architettura in zona caldo-secca: la tenda nera beduina


Poca vegetazione \ molto sole \ scarse piogge \ molta polvere e sabbia
La tenda riesce a resistere grazie ai suoi lunghi tiranti, la sua aderenza al suolo e alla sua
copertura continua. Riesce a riparare dalla pioggia e dalle radiazioni solari. Di giorno, la
tenda, è lasciata completamente aperta così che di notte, chiudendola, resti il calore al suo
interno.

Architettura in zona caldo-umida: la capanna


Molta umidità \ frequenti piogge \ temperature alte \ forte radiazione solare
Per creare ombra e per isolare dal sole, ci sono i tetti a due spioventi. Senza pareti esterne
per beneficiare del raro vento. Rialzate da terra per tenerli asciutti e per lasciar circolare il
vento al di sotto della struttura.
Architettura in zona temperata
Regime a clima montano  Alpi ed Appennini  freddo invernale, mitezza estiva, venti,
pioggia, neve.
Regime a clima mite  pianure  estati calde, inverni freddi, vento, pioggia, neve.
Regime a clima caldo  sud \ zone interne  poca pioggia, rara neve, venti caldi \ freddi.

Le case alpine \ regioni a clima montano


Sfruttando il dislivello del terreno, vengono interrate nella parte posteriore. In questo modo
si ottiene protezione dal vento e l’isolamento termico.

Fienile

Abitazione

Stalla

L’architettura del mezzogiorno


È caratterizzata da:
Spesse murature in pietra  non fa uscire il calore e non fa entrare il freddo
Piccole aperture  per evitare l’infiltrazione del sole
Utilizzo di spazi aperti  elementi di controllo \ mitigazione climatica \ espansione
funzionale

Tecnologia e clima
Dall’800, con l’industrializzazione, non si posizionarono più le aperture a sud e le murature a
nord, perché il calore del sole venne rimpiazzato dagli impianti di riscaldamento. Il boom di
costruzioni avvenne dopo la Seconda guerra mondiale e causò la migrazione di interi popoli
verso le città anche se erano ormai distrutte.

Crisi petrolifera
Ci fu una crisi trasversale a diversi settori a causa del sovrapprezzo del petrolio, causando a
sua volta l’Austerity e varie misure di contenimento.
Problemi ambientali
Nel passato avevano bisogno di costruire delle abitazioni che avessero un’esposizione alle
radiazioni solari, ora invece, il clima ha subito dei cambiamenti, infatti, abbiamo inverni miti
ed estati torride.

Edifici ad energia 0
Esso non necessita di energie esauribili e cercano di sfruttare gli involucri edili per mitigare il
clima utilizzando tutte le fonti disponibili.

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