MILANO

SABATO 16 MAGGIO 2020 LOMBARDIA

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pronta a ripartire lunedì
Il palcoscenico sul camion Vento: ONO 5.6 Km/h
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DOM LUN MAR MER
Ingressi speciali a 1 euro Shammah e l’idea di un teatro-itinerante
17° / 26° 18° / 28° 19° / 30° 16° / 25°
di Chiara Vanzetto di Livia Grossi Dati meteo a cura di 3BMeteo.com
a pagina 15 a pagina 14 Onomastici: Margherita, Ubaldo

Sott’acquaNiguarda:«Orabasta»

Allagamenti
e black-out
Seveso, notte
da incubo
di Federico Berni e Stefano Landi

F ino a 130 millimetri d’acqua in sei ore —

«un terzo della pioggia totale caduta dal-
l’inizio dell’anno» ha detto il sindaco Sala —
ha messo in ginocchio interi quartieri della
città. Il Seveso è esondato a Niguarda e ha alla-
gato il parco Lambro con il relativo allontana-
mento degli ospiti della comunità Exodus e lo
sfogo di don Mazzi: inutile. Strade bloccate,
mezzi pubblici a singhiozzo, crolli di alberi e
innumerevoli gli interventi dei vigili del fuoco
e di vigili, polizia e carabinieri. Il sindaco: ba-
sta osteggiare le vasche di contenimento.
alle pagine 2 e 3

SUI RITARDI SALA ATTACCA BRESSO

Il tormento delle vasche

di Pierpaolo Lio a pagina 2 Il nubifragio Le operazioni dell’Amsa per liberare il sottopasso di via Pompeo Leoni dove un’automobile è rimasta bloccata per ore (foto Maurizio Maule/Fotogramma)

Le riaperture all’ultimo metro

Trattativa sulle distanze. LaLombardia:passatalanostraproposta.ScrittaconinsultiaFontana,sindacosolidale
di Giampiero Rossi e Andrea Senesi
L’ESITO DEI TEST: TANTI ANCORA A RISCHIO
● LA GIORNATA
«In contatto con il virus I
quattro metri previsti dai protocolli di sicu-
rezza sanitaria ( «Troppi. A queste condizio-
ni non apre nessuno», si diceva ieri a Palazzo CORSA A DEHORS E TAVOLI ALL’ESTERNO HA RILANCIATO LAMBRATE E CENTRALE
solo il 10-20 per cento» Lombardia) non era l’unico nodo da scioglie-
re. Così, per tutta la giornata, si è cercato di tro- L’attesa dei commercianti Fuorisalone, Ventura addio
di Sara Bettoni
vare un «denominatore comune» tra i pro-
grammi di riapertura presentati soltanto 24 «Mancano le linee guida» Finisce un’era per il design
ore prima, per poi rivolgersi con una sola voce

S u 46 mila operatori sanitari lombardi sotto-

posti ai test sierologici condotti dalla Re-
gione, il 13,6 per cento ha sviluppato anticorpi
al governo. E in serata Attilio Fontana annun-
cia l’intesa: «Il premier Conte ha recepito le li-
nee guida delle Regioni. Un passo avanti deci-
di Laura Vincenti a pagina 4 di Giacomo Valtolina a pagina 9

al Covid-19. E a partire da questo dato gli
esperti del Pirellone suppongono che il virus
finora abbia toccato il 10-20 per cento della po-
polazione lombarda. La maggior parte dei cit-
tadini quindi non sarebbe entrata in contatto
con il virus ed è potenzialmente a rischio. Le
persone controllate sono più di 66 mila com-
prese le 19 mila in quarantena. a pagina 7
sivo per arrivare lunedì alla riapertura di una IL PRETE HA PERSO PAPÀ E COLLABORATORE LA VERTENZA IN TRIBUNALE
serie di attività produttive». E aggiunge: «Do-
mani adotteremo provvedimenti che garanti- «Vescovi imprudenti «Io,prigionierodelvirus»:
ranno la ripartenza in sicurezza di ristoranti,
bar, parrucchieri e altre attività. E il sindaco Niente messa con i fedeli» nonlasciailb&b,denunciato
Beppe Sala si appella al governo: «Insufficienti
le misure previste nel decreto Rilancio». di Barbara Gerosa a pagina 11 di Francesca Morandi a pagina 11
a pagina 5

● LA VOLONTARIA LIBERATA
«Musulmani d’Italia», il grazie di Silvia
Il messaggio dopo un video di sostegno. Minacce, sentiti dai Ros il padre e lo zio
di Cesare Giuzzi carabinieri hanno sentito il
padre e lo zio della

S aranno identificati nelle

prossime ore gli hater che
in questi giorni hanno
lanciato una campagna di
odio sui social contro la
cooperante Silvia Romano. I
carabinieri del Ros hanno
analizzato centinaia di
messaggi e le indagini aperte
dal pm Alberto Nobili per
minacce aggravate sono
vicine a una svolta. Ieri i
cooperante. Intanto Silvia è
tornata a «parlare»
rispondendo a un
videomessaggio dei
«musulmani d’Italia». Lei, che
si è convertita all’Islam
durante questi mesi di
prigionia, ha risposto in arabo
e italiano: «Assalamualaikum.
Che Allah vi benedica per
tutto questo affetto».
In Kenya Silvia Romano, 24 anni a pagina 13
2 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML

Primo piano L’allerta ambientale

LA CITTÀ Ieri e oggi

SOTT’ACQUA Un sottopasso
di via Arbe
allagato a causa
dell’esondazione
del Seveso, dove
automobili,
camion e bus
sono rimasti
bloccati per ore
(foto Cozzoli/
Fotogramma).
Passano gli anni
ma la situazione
del quartiere
di Niguarda
di Federico Berni resta la stessa:
in alto
a sinistra una
L’equivalente di un mese di passerella
pioggia (in tempi normali) improvvisata
che si rovescia su Milano tra nel novembre
giovedì e ieri, con ore di scro- del 2002
sci d’acqua violenti, ha messo (foto Del
a nudo le fragilità del territo- Puppo/
rio e della città, a partire dai Fotogramma)
quartieri dove il fiume Seveso e, sotto, uno
ha ricordato per l’ennesima scatto simile
volta ai cittadini di essere par- di oltre 40 anni
te integrante della loro vita. fa, nell’ottobre
Fino a 130 millimetri d’acqua del 1979 (foto
concentrati in sei ore: alberi De Bellis/
caduti ovunque, strade come Fotogramma)
torrenti in piena anche al Gra-

Allagamenti, blocchi e danni

tosoglio e a Quarto Oggiaro. Il
Lambro sorvegliato speciale
che sfonda gli argini a sud
della città, interi isolati senza
luce. E tanto per non farsi

È tornato l’incubo Seveso

mancare nulla, anche fulmini,
vento a raffiche, e grandine. Il
bilancio avrebbe potuto esse-
re tragico se non fosse stato
per l’intervento dei poliziotti
delle volanti del commissaria-
to Greco che, alle 4 del matti-
no, hanno salvato un uomo di
66 anni intrappolato all’inter-
no della sua auto nel sottopas-
so all’incrocio Sarca -Pallanza.
L’acqua aveva raggiunto un
metro e venti di altezza.
«Un terzo della pioggia to-
tale caduta dall’inizio dell’an-
no», ha detto il sindaco Beppe
Sala ringraziando l’assessore
Marco Granelli. Ma sui social
sono piovute anche critiche.
Specialmente dagli abitanti
delle zone Isola e Niguarda,
dove il Seveso è esondato in
grande stile tenendo impe-
gnata la Protezione civile per
ore. O dagli automobilisti ri-
masti fermi nei sottopassi al-
lagati (vedi lo sfogo del musi-
cista Rocco Tanica da piazza
Carbonari). O ancora da parco
Lambro, dove nel cuore della
notte il comune ha fatto eva-
cuare il Centro Ambrosiano di
Solidarietà (una settantina di
persone) e la prima storica se-
de della rete di comunità di
recupero «Exodus» (20 per-
sone compresi gli educatori)
di don Antonio Mazzi. Il fiu-
me era salito oltre i livelli di
guardia e ieri mattina, a tem-
Strade inondate, piante crollate, interruzioni del metrò
Evacuata la sede di Exodus, la rabbia di don Mazzi
In una notte caduto l’equivalente di un mese di pioggia
pesta passata, scorreva ancora
a pelo d’erba attraverso il pol-
mone verde nella parte est
della città, dove alcuni alberi
non hanno retto e si sono ada-
giati nel corso d’acqua.
Il vero fiume in piena, però,
era proprio Don Mazzi, con-
trario all’ordine di lasciare gli
alloggi. «Sono venuti a pren-
derci alle quattro di mattina,
all’improvviso, dopo due me-
si di chiusura assoluta e totale
per il Coronavirus. E tutto per
uno stato del fiume che noi
vedremo almeno una ventina
di volte all’anno». Dunque per
l’ideatore del progetto Exodus
si è trattato di una decisione
inadeguata: «Ci stavamo or-
ganizzando per la riapertura
lunedì; da quella data i ragazzi
del centro (persone che lotta-
no contro la tossicodipenden-
za o in regime di affido alter-
nativo al carcere ndr) potran-
no rivedere i loro famigliari,
insomma ci stavamo prepa-
rando per un ritorno a una
progressiva normalità, e inve-
ce abbiamo dovuto distribui-
re gli ospiti in varie comunità,
penso che la gestione di que-
sta situazione sia stata inade-
guata».
Secondo quanto riferito, ie-
ri pomeriggio gli ospiti di
Exodus hanno potuto fare
rientro in comunità: «Abbia-
mo dovuto insistere, altri-
menti non se ne parlava fino a
domani mattina (oggi ndr)».
La decisione di evacuare le co-
munità, da quanto fatto sape-
re dall’assessore Granelli, è
stata presa «per prudenza»,
visto che «il Lambro conti-
nuava a salire, e all’interno del
parco incominciava ad allaga-
re i prati». Lambro che ha fat-
to danni veri a sud di Milano,
dove ha sfondato un argine ed
è tracimato in alcuni comuni
come Opera e Locate Triulzi,
dove i vigili del fuoco sono
Alberi caduti I vigili del fuoco al commissariato Greco Turro alla Maggiolina dovuti intervenire con i gom-
moni per portare in salvo tre
nuclei familiari con bambini
piccoli al seguito, da una casa
di ringhiera.
Chiusa anche la Strada pro-
vinciale Vigentina. Sempre
nell’hinterland, disagi si sono
registrati a Limbiate, dove i
canali di scolo non hanno ret-
to la portata d’acqua che ha
invaso le strade del centro, ol-
tre che in varie zone della
Nell’hinterland
Molte zone senza luce
Chiusa la Vigentina
e disagi a Limbiate,
Opera e Locate Triulzi
Brianza e delle province limi-
trofe. Tornando nell’area ur-
bana molti problemi li ha avu-
ti anche la circolazione dei
mezzi pubblici, con diverse
interruzioni alle linee 3 e 5
della metropolitana, mentre
in via Angelo Mauri manca la
luce dalle 2 di giovedì notte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Senza vasche di laminazione è un problema irrisolvibile»

Il sindaco attacca il ricorso del collega di Bresso: tre interventi a Nord di Milano, il primo a partire sarà Senago

Alla vigilia del ritorno alla
normalità, il Seveso riporta
Milano alla realtà. E presenta
il conto per un problema irri-
solto che si trascina da decen-
ni. L’esondazione formato ex-
tra large riporta in cima al-
l’agenda le difese dalla furia
dell’acqua che oggi può con-
tare su un’unica arma, il cana-
le scolmatore di Nord-Ovest.
«Senza le vasche di lamina-
zione a nord non si risolverà
la questione», denuncia il
sindaco Giuseppe Sala. Il ro-
sario è ormai noto: Senago,
Lentate, Paderno e Parco
Nord. Un sistema di sfoghi ar-
tificiali già finanziati con oltre
cento milioni di euro, eppure
falcidiato dai ritardi. Altret-
❞
tanto famigerati sono infatti
gli ostacoli che ne stanno ac-
compagnando da anni la rea-
Sala lizzazione.
È da due In questa fase, a preoccupa-
anni che re il sindaco è in particolare la
vasca al confine con Bresso.
fronteg- Dopo i ritardi accumulati in
giamo passato «la gara è stata aggiu-
gli stop dicata ma è due anni che stia-
Pare che mo fronteggiando ricorsi, in
il Tribunale particolare del Comune di
delle Acque Bresso — spiega Sala —. Ora,
pare che il Tribunale delle Ac-
deciderà que deciderà in giugno, spe-
a giugno, riamo».
speriamo Il passaggio dalla carta al
cantiere è previsto il mese
prossimo. Diciotto mesi di la-
vori, inciampi giudiziari per-
mettendo. La replica dei «vi-
cini» di comune è immediata:
«Chiamami e cerchiamo una
soluzione», gli risponde il
sindaco bressese Simone Cai-
ro, ricordando la sua proposta
di mediazione («spostare di
soli cento metri la vasca e rea-
Palazzo Marino lizzarla a ridosso del cimitero
Il sindaco di Bruzzano») finora mai pre-
di Milano, sa in considerazione da Palaz-
Giuseppe Sala, zo Marino, tanto da fargli con-
61 anni, nel suo cludere: «Chi amministra Mi-
messaggio via lano si è rifiutato di spostarla
social network di un solo centimetro e di
prendere in considerazione
alternative a quanto già deci-
so».
L’infrastruttura nell’area
verde al confine nord della
città non è l’unico grattacapo.
Anche l’altra opera prioritaria
prevista a Senago, più a mon-
te, ha vissuto svariati inconve-
nienti: prima i ricorsi, poi un
lungo contenzioso con
l’azienda, quindi la rescissio-
ne del contratto e la nuova ga-
ra, infine il lockdown. «Dopo
una sospensione di due mesi
causa coronavirus, le attività
sono ora ripartite», rassicura
l’assessore di Regione Lom-
bardia Pietro Foroni, che defi-
nisce «imminente» la pubbli-
cazione del bando per la vasca
di Lentate, mentre a Paderno
resta l’incognita bonifiche.
Dalle parti del Pirellone co-
munque non s’arrendono: bi-
sogna continuare ad accelera-
re per completare il progetto,
altrimenti eventi come quelli
dell’altra notte «rischiano di
ripetersi». Concorda l’Ordine
degli ingegneri: «Solo le va-
sche potranno risolvere il pro-
blema».
Pierpaolo Lio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020
PRIMO PIANO 3
ML

L’emergenza
Niguarda, tombini esplosi
di Stefano Landi
vie chiuse e palazzi al buio
«Paghiamo sempre noi»
Esausti gli abitanti del quartiere: basta con questa precarietà
Serve più manutenzione ai fiumi e un adeguamento delle fogne

❞
Benvenuti nella Venezia di
Milano, detto con poche vel-
leità artistiche e moltissime
problematiche legate all’ac-
qua alta. Quando nel resto
della città c’è una pozza, a Ni-
guarda minimo è un lago. E la
bomba d’acqua venuta giù l’al-
tra notte ha lasciato il segno.
Anche se nessuno qui si az-
zarda a fare paragoni biblici
Granelli con le vere «alluvioni» nel
La decisione quartiere, quelle del 2010 e
del 2014.
di far uscire Sono le 9 di mattina e Ni-
le persone guarda si risveglia con le can-
Il musicista dalle tine piene. Qualcuno ha ri-
comunità spolverato gli stivali. E fa un
con sede effetto strano, dato che per
sulle rive colpa del coronavirus qui ci si
era quasi dimenticati del pro- La questione irrisolta
del fiume blema cronico. In via Valfurva,
è stata via Padre Luigi Monti e Val Ci- Valfurva e Monti

1
presa per smon notoriamente il trian- Le aree colpite
prudenza golo delle Bermuda. Quello
che di solito si arrende per La bomba d’acqua ha

❞
primo. Qui nella notte tra gio-
«Bloccato vedì e venerdì i tombini sono
letteralmente esplosi. Il fiume
nella piazza
d’acqua entra anche nei poz-
zetti dell’A2A e causa blackout
per colpa
in serie. Palazzi al buio, alberi
caduti, qualche disagio ai
del Comune»
causato l’esondazione
del Seveso e creato
gnaria esce sempre e solo no —. «Siamo tornati a parla-
allagamenti e disagi a Disagi
Niguarda tra via Valfurva qui», racconta. Ci sono le Uno dei tombini re di vasche di laminazione e
macchine dei vigili che scor- strade allagate». Un segnale
e via Luigi Monti saltati nel
tano i camioncini dell’Amsa quartiere di che esiste ancora un’attualità
Le conseguenze che rimettono in ordine le complicata che va oltre le feri-
Niguarda. Sotto

2
mezzi di superficie e bombar- e le richieste d’aiuto carreggiate. «È una situazione la pressione te lasciate dal Covid. Per molti
damento di chiamate al nu- sfiancante, mentre chi di do- delle acque il (nuovo) problema tra quelli
mero dei Vigili del Fuoco. I Vi- vere non si occupa della puli- sottovalutati è proprio quello

I
n un video postato sui
suoi canali social,
Sergio Conforti (in arte
Rocco Tanica), ex
tastierista di Elio e le
Storie Tese, ha raccontato
paura e rabbia per essersi
trovato per strada durante
gili che chiudono le strade fi-
no alle prime ore del mattino.
Don Mazzi L’odore acre marca il territo-
Gestione rio e non lascia dubbi d’inter-
pretazione. Perché stavolta è
inadeguata: venuto su tutto dalle fognatu-
ci hanno re. «Stanotte i niguardesi han-
mandati via no pagato per l’ennesima vol-
Gente, diagnosi
sotterranee
Blackout, palazzi al buio, zia delle acque», attacca il le chiusure degli scarichi fognari: «Que-
alberi caduti, disagi ai consigliere del municipio 9, si sollevano sto è un quartiere tormentato
mezzi di superficie,
cantine allagate e decine
Stefano Indovino. A pochi trasformando le che non può permettersi un
metri, una portinaia lava uno strade in fiumi continuo stato di precarietà. Il
di chiamate al numero dei pochi marciapiedi intonsi Solo in Comune deve intervenire su-
dei Vigili del Fuoco con la canna. È nuova del ruo- mattinata la bito per adeguare le fognatu-
lo: «Non ti basta l’acqua che è re», aggiunge Arturo Calami-
venuta giù», le grida un si-
situazione è
tornata normale nici dell’associazione Amici

il nubifragio dell’altra
notte: «È tutto allagato:
sono le due e mezza di
notte e io sono bloccato in
piazza Carbonari».
«Questo avviene perché il
Comune di Milano da 20
anni non bonifica le zone
interessate
dall’esondazione del
Seveso, che straripa dopo
pochi minuti di pioggia»,
denuncia l’artista.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nel cuore ta lo scotto di un approccio al-
della notte la natura obsoleto e distrutti-
dopo due vo . M a o g n i vo l t a c h e
mesi esondano Seveso e Lambro
l’attenzione si concentra sulla
rinchiusi superficie — racconta Jona-
a causa than Chiesa, che oltre ad esse-
del Covid re tra i portavoce del comitato
Torrente Seveso, a Niguarda ci
vive da anni —. Da questo
punto di vista a Milano manca
manutenzione. Il Seveso che
entra sotterraneo nella prima
parte viene dragato bene, do-
po meno, tanto che l’acqua fo-
3
e soluzioni possibili gnore che a Niguarda di alla-
gamenti ne ha collezionati
I residenti chiedono parecchi.
interventi alla rete Milano ieri si è risvegliata
fognaria : il Seveso entra con tutti gli acciacchi di un ca-
sotterraneo e in caso di rico d’acqua come non se ne
forti piogge fa «saltare» vedeva da tempo. Dalle 2 alle
i tombini 6, per almeno 4 ore di un tem-
porale senza mezze misure. E
come si dice in un bar all’om-
bra dell’ospedale «almeno
stavolta la bomba d’acqua ha
picchiato in modo più demo-
cratico su tutta la città». «In-
credibile — fa notare qualcu-
(Salmoirago) Parco Nord. Perché se pure è
vero che non può piovere per
sempre, «non possiamo nem-
meno ogni volta pagarne i
danni noi», dicono due si-
gnore che stanotte non hanno
dormito. Ogni lampo e ogni
fulmine era come un memo.
Sapevano che la sveglia sareb-
be stata pessima. E che sareb-
be toccato anche stavolta lavo-
rare di secchio e paletta. Sen-
za nemmeno la consolazione
di essere in riva al mare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML

Primo piano L’emergenza sanitaria

COMMERCIO Dall’ArcodellaPaceaBrera,l’attesadilocalienegozi
Lamovidaprontaallaripartenzatramolteincertezze
IlbranddeicantantiNove25lancialasfida:nuovostore

Corsaadehors letta del Jazz Café, il locale che

etavoliall’aperto
25 anni fa ha lanciato la vita
notturna al Sempione: «Non
sono pronto. Sto facendo mo-
difiche al locale: punterò più
su ristorazione e bar — rac-

«Mamancano
conta il patron Beppe Grasso
—. Lunedì aprirò alcuni Bo-
maki, i ristoranti nippo-brasi-
liani che stanno lavorando
con asporto e consegne a do-

lelineeguida»
I locali milanesi si stanno
Da lunedì preparando per la ripartenza:
«Noi siamo prontissimi, anzi
● Da lunedì non vediamo l’ora, anche se
riaprono bar stiamo ancora aspettando le
e locali linee guida» assicura Fabio
dall’Arco della Acampora. «Già lunedì ria-
Pace a piazza priamo, dal mattino fino a se-
Gae Aulenti. ra tardi, Living, all’Arco della
E anche il Bar Pace, Refeel in zona Porta Ro-
Magenta che mana, e Swiss Corner in Piaz-
ha compiuto za Cavour: siamo fortunati
113 anni perché abbiamo dehors spa-
ziosi e con il permesso del Co-
● Ripartenza mune li amplieremo ulterior-
in vista per mente». Il Living è un ritrovo
i negozi. E c’è frequentatissimo all’Arco del-
anche chi la Pace, soprattutto all’ora del-
inaugura l’aperitivo: «I milanesi hanno
un nuovo store voglia di uscire, anche se con
le nuove norme calcolo di
perdere il 50% del lavoro». E
martedì riapre anche il risto-
rante argentino El Porteño al-
l’Arena, poi le settimane suc-
cessive gli altri della famiglia.
«Bisogna riprendere a lavora-
re e vedere come vanno le co-
se», conclude Acampora.
E lunedì 18 si può tornare a
bere un caffè o una birra an-
che allo storico Bar Magenta,
che ad aprile ha festeggiato
113 anni. Racconta il titolare
Paolo Marchesi: «Mi sono or-
ganizzato: ho speso 5 mila eu-
ro per acquistare dispositivi
di sicurezza, termoscanner,
divisori in plexiglass per i ta-
voli. Poi ho applicato per terra
le strisce adesive per il distan-
ziamento: si entra dall’ingres-
so principale ma si esce da
un’altra parte». Con la distan-
za di due metri tra un tavolo e
l’altro i posti a sedere si ridu-
cono da 200 a 60 all’interno e
da 100 a 50 all’esterno. Il bar è
operativo dalle 8 alle 24: «Ma
chi verrà? L’Università Cattoli-
ca è chiusa, gli uffici pure, tu-
risti non ce ne sono e tra poco
i milanesi della zona partiran-
no per le seconde case. Lavo-
rerò un po’ per l’aperitivo, ma
sono molto preoccupato».
Già aperto per l’asporto dal-
le 8 del mattino alle 20 Pande-
nus di piazza Gae Aulenti:
«Ma entro il 25 maggio lo ren-
do operativo al 100% con servi-
zio ai tavoli fino a sera tardi —
racconta Filippo Lecardane
—. Abbiamo già un grande
dehors e conto di allargarlo: la
bellezza di questa piazza, ol-
tre all’architettura, è che non
ci sono macchine».
Si dovrà aspettare giugno,
invece, per mangiare la coto-
micilio».
E lunedì via libera anche ai
negozi: in corso Buenos Aires
si festeggia l’inaugurazione
del nuovo store del brand
Nove25. «Siamo specializzati
in gioielli in argento da perso-
nalizzare, soprattutto anelli
con scritte, iniziali, immagi-
ni» racconta Roberto Dibene-
detto, che ha aperto la prima
insegna 15 anni fa in via Raviz-
za. «Anche nel 2005 c’era crisi
e siamo riusciti a crescere gra-
zie a un nuovo concetto di
gioielleria: spero di superare
anche questo momento diffi-
cile. A giugno si potrebbe tor-
In vetrina nare quasi alla normalità». Il
Da lunedì marchio, che piace molto ai
riaprono bar giovani, collabora con Inter e
e negozi. Juventus e vanta tra i suoi
I preparativi clienti artisti come Guè Pe-
in piazza San queno, Fedez, Marracash e
Babila (foto Pierfrancesco Favino che
Alberico/ commenta: «L’apertura di
Fotogramma) questo store ha il sapore della
speranza».
Laura Vincenti
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9 ,90*€
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020
PRIMO PIANO 5
ML

LE NORME Giornatadiconfrontoininterrottosulledirettive
perleriaperture.IlPirellone:passatalanostraproposta
IlsindacoSala:«Alcuniministriandrannocambiati»

Metri, bandi veloci e pagamenti

La trattativa con il governo
❞
Questione di metri. Per tut-
to il giorno, ieri, Palazzo Lom-
bardia è stato l’epicentro di
estenuanti confronti sulle di-
stanze che dovranno essere
imposte agli avventori dei ri-
storanti, a partire da lunedì.
Troppi i quattro metri previsti
dai protocolli di sicurezza sa-
nitaria. «A queste condizioni
Fontana non apre nessuno», si diceva
Una buona ieri a Palazzo Lombardia.
notizia, Non era questo l’unico no-
do da sciogliere. Così, per tut-
il premier ta la giornata, i presidenti del-
ha recepito le Regioni hanno cercato di
le nostre trovare un «denominatore co-
indicazioni mune» tra i rispettivi pro-
grammi di riapertura, presen-
Conte ha recepito le linee gui-
da delle Regioni — dice — .
Un passo avanti decisivo per
arrivare lunedì alla riapertura
di una serie di attività produt-
tive». E aggiunge: «Domani
adotteremo provvedimenti
che garantiranno la riparten-
za in sicurezza di ristoranti,
bar, parrucchieri e altre attivi-
tà. Tutti lo dovranno fare uti-
lizzando il buon senso e ri-
spettando le regole per garan-
tire la salute pubblica».
Dietro a questo annuncio,
oltre alla giornata di confron-
to ininterrotto tra governatori
smaniosi e più prudenti, c’è
un rimpallo di responsabilità
mente di ciascun presidente
ci sono anche i numeri del-
l’epidemia, che non lasciano
tranquillo nessuno, sebbene
non siano più quelli terribili
delle settimane più nere.
Ora l’urgenza che arriva dai
territori è quella economica.
Da un lato i margini per ria-
prire, dall’altro i sostegni per
rimanere a galla: «Regole di
accesso ai bandi più veloci,
procedure amministrative più
snelle, tempi di pagamento
certi, accesso rapido alla li-
Il «rimpallo»
Il balletto tra Stato
quidità», sottolinea il presi-
dente del consiglio regionale
Alessandro Fermi.
Anche secondo il sindaco
Beppe Sala, i quattro metri
imposti fino a ieri ai ristoranti
sono troppi. Ieri ha partecipa-
to alla riunione (in strea-
ming) coi capigruppo della
Camera e coi «colleghi» delle
altre città metropolitane. «Le
misure previste finora nel de-
creto Rilancio sono insuffi-
cienti a coprire le esigenze
che ricadono sui bilanci delle
amministrazioni», il giudizio
scolpito dai sindaci. In serata,
ospite di « Accordi e Disaccor-
di», il talk politico condotto
non tutti i ministri sono in
4 grado di gestire questa com-
plessità. La prova della verità
di questo governo sarà a otto-
I metri bre, perché l’autunno è il mo-
di distanza mento difficile per il nostro
tra un tavolino Paese. Alcuni ministri an-
e l’altro nei dranno cambiati». Infine, una
locali che parziale autocritica rispetto
vorranno alla sfuriata per le immagini
riaprire. della movida sui Navigli. «Io
Una misura in quel video sono andato un
giudicata po’ sopra le righe — ammette
eccessiva da —ma ho voluto dare un segno
Fontana e Sala immediato perché andando
in giro vedevo tanti senza ma-
scherina».«Quindi ho fatto
un intervento, anche un po’
eccessivo, perché volevo dare

❞
tati soltanto 24 ore prima, per
poi rivolgersi con una sola vo-
ce al governo. E in serata è lo
stesso Attilio Fontana ad an-
nunciare l’intesa: «Il premier
tra Stato e Regioni e un dibat-
tito tecnico sul peso dei pro-
tocolli Inail, riferimento im-
plicito di ogni misura per le
prossime aperture. Ma nella
e il fronte delle
Regioni sui protocolli
di sicurezza Inail
da Andrea Scanzi e Luca Som- segno della mia attenzione»,
mi, Sala non si è sottratto a un ha concluso Sala.
giudizio complessivo sulla Giampiero Rossi
squadra di Giuseppe Conte. Andrea Senesi
«Il premier ha fatto il suo, ma © RIPRODUZIONE RISERVATA

Murales degli antagonisti a Crescenzago

Fermi
Ci vogliono
accessi
ai bandi
più veloci
e procedure
più snelle

❞
Sala
Le misure
Insulti contro
Attilio Fontana «F ontana assassino». È una grande
scritta in vernice bianca, bordata
di nero e accompagnata da falce e
martello. È apparsa sul muro di un palazzo
2, che ha chiesto al sindaco Beppe Sala di
«condannare l’accaduto e far rimuovere le
scritte ingiuriose in tempi rapidi». E, in
effetti, pressoché immediata è scattata la
commento dai vertici di Palazzo
Lombardia, dove si parla di «clima di
odio». Ma la La Lega fa quadrato attorno al
governatore: ««L’escalation verbale può
del decreto
Rilancio Solidarietà in via Vittorelli, in zona Crescenzago, ed è
stata subito rivendicata dal «Partito dei
comitati di appoggio alla resistenza per il
solidarietà da parte di tutte le istituzioni e
le forze politiche. «Ci viene segnalato un
murales ingiurioso nei confronti del
portare a derive pericolose», commenta la
consigliera regionale leghista Silvia Scurati.
E nel pomeriggio è scattato un (falso)
insufficienti
per coprire
bipartisan comunismo». La frase, indirizzata al
presidente della Regione Attilio Fontana, è
governatore Fontana, cui va la mia
solidarietà — scrive su Twitter il primo
allarme-bomba a Palazzo Pirelli, sede del
consiglio regionale, evacuato e controllato
le esigenze stata fotografata e denunciata da Samuele cittadino — . Milano non può tollerare dagli artificieri. (gp.r.)
Piscina, presidente leghista del Municipio insulti né’ toni del genere». Nessun © RIPRODUZIONE RISERVATA
6 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020
Primo piano L’emergenza sanitaria
I CONTROLLI
«Solo il 10-20 per cento
della popolazione
in contatto con il virus
Tanti ancora a rischio»
Su 46 mila operatori sanita-
ri lombardi sottoposti a test
sierologici, il 13,6 per cento ha
sviluppato anticorpi al Covid-
19. E a partire da questo dato
gli esperti del Pirellone sup-
pongono che il virus finora
abbia toccato solo il 10-20 per
cento dell’intera popolazione
lombarda. La maggior parte
dei cittadini quindi non sa-
rebbe mai entrata in contatto
con il virus ed è potenzial-
mente ancora a rischio.
Sono i risultati aggiornati
dei test sierologici condotti
dalla Regione su specifiche
categorie, per capire come e
dove il coronavirus si è mos-
so. I test usati sono quelli
messi a punto dal Policlinico
San Matteo di Pavia con la so-
cietà Diasorin, con finalità
epidemiologiche. Lo scopo è
Il bilancio
Contagi in calo
Tanti decessi:
ieri ancora 115
P ochi nuovi contagi,
ma i morti a causa
del coronavirus
sforano ancora il
centinaio. Il bollettino
lombardo di ieri segna 299
positivi in più rispetto al
giorno prima. Il totale da
inizio emergenza arriva a
84.199. Nella Città
metropolitana sono 66 i
nuovi contagi, di cui 30 a
Milano. Calano i ricoveri.
Ancora tanti i decessi: 115
nelle ultime 24 ore, per un
totale di 15.411. Per Walter
Ricciardi, consigliere del
ministro della Salute per
l’emergenza Covid «c’è un
caso Lombardia. Qui
l’epidemia non è mai
finita». E tra due
settimane vedremo gli
effetti delle riaperture.
«Probabilmente in alcune
aree vedremo un aumento
dei casi. Per me c’è una
grande attenzione da
prestare soprattutto in
Lombardia e Piemonte». E
proprio sulla piattaforma
di telemonitoraggio i
sindacati dei medici
Fimmg, Snami e Smi
polemizzano col Pirellone.
«Un servizio così
importante sia affidato a
privati». E lamentano di
non essere stati coinvolti.
Replica l’assessore alla
Sanità Giulio Gallera:
«Affermazioni che
stupiscono, la piattaforma
è un supporto utile al
lavoro dei medici».
S. Bet.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
quindi diverso da quello del
tampone, utilizzato invece
per diagnosticare l’infezione
da Covid-19 o per certificare la
fine della contagiosità di un
paziente. I prelievi del sangue
per scovare gli anticorpi ri-
guardano — nello screening
regionale — gli operatori sa-
nitari e le persone che nelle
scorse settimane sono state a
casa in quarantena fiduciaria.
In questa categoria rientrano i
pazienti segnalati dal proprio
medico con sintomi sospetti
ma senza un evidente contat-
to con un caso certo di coro-
navirus, i contatti dei positivi,
sia sintomatici sia asintomati-
ci, indicati dalle Ats. Nessuno
di loro è stato sottoposto a
tampone. In tutto sono 66.178
le persone che sono state con-
trollate, di cui 46.782 operato-
ri sanitari e 19.405 cittadini in
quarantena. Tra i primi, i po-
sitivi al test sono 6.379, ovvero
il 13,6 per cento.
Ci sono ovviamente ospe-
dali in cui il virus è circolato di
più e corrispondono alle aree
in cui l’epidemia si è fatta
maggiormente sentire. Nel-
l’Ats di Bergamo si arriva in-
fatti al 24,1 per cento, in quella
di Brescia al 16,5. Il dato più
basso è quello dell’Ats dell’In-
subria, con il 6,9 per cento,
mentre a Milano al momento
l’otto per cento di medici, in-
fermieri e operatori è stato
contagiato dal Covid-19. In
questo conteggio rientra an-
che il Lodigiano. Qualche det-
taglio in più su alcune struttu-
re sanitarie milanesi: il Poli-
clinico conta un sette per cen-
to di positivi su 3 mila test, la
Oltre 66mila i test sierologici svolti dalla Regione
Su 46 mila operatori sanitari il 13,6% ha gli anticorpi
A Milano contagiato l’8% di medici e infermieri
Le analisi I prelievi sierologici per scoprire lo sviluppo di anticorpi
al Sars-Cov-2 negli ambulatori privati: nella foto all’ospedale San
Giuseppe di via San Vittore (foto Marco Passaro/Fotogramma)
maggior parte dei quali al la-
voro nei reparti non Covid, il
San Raffaele il 10 per cento
circa su tutto il personale.
In generale, secondo gli
esperti regionali si tratta di
una «siero prevalenza media
limitata», che potrebbe esse-
re cartina tornasole del dato
totale lombardo e impone an-
cora maggior prudenza nella
Fase due, per il rischio di nuo-
7
ML
vi focolai. Anche lo screening
sui pazienti in quarantena fi-
duciaria (42,1 per cento posi-
tivo al test) descrive bene la
geografia del virus. Nelle Ats
di Bergamo, Brescia e della
Montagna oltre la metà delle
persone che sono rimaste in
isolamento e si sono sottopo-
ste al prelievo del sangue ha
gli anticorpi, ovvero è entrata
in contatto con il virus, con
picchi del 60 per cento per Se-
riate e Bergamo. Nell’Ats di
Milano si nota il dato più bas-
so dell’intera Lombardia: solo
uno su cinque dei «quarante-
nati» ha davvero incontrato il
virus, 699 persone sulle 3.545
I picchi
Nelle Ats dove il Covid
è circolato di più
Bergamo con 24,1%
e Brescia con il 16,5%
sottoposte ad analisi. Un valo-
re dimezzato rispetto ai pri-
missimi risultati, che si atte-
stavano al 40%. «I prelievi pro-
seguono in modo incessante
— spiega l’assessore alla Sani-
tà Giulio Gallera — abbiamo
già consegnato 200 mila kit
alle aziende sanitarie e ai la-
boratori di riferimento. Dopo
medici e infermieri, nei pros-
simi giorni inizieremo i test
sulle forze dell’ordine».
Sara Bettoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il pg antimafia
Gianni Griguolo
morto di Covid
dopo 50 giorni
A fare processi
da prima pagina,
come all’infermiere
killer del Fatebenefratelli,
o come alla mamma che
assassinò la figlia per
gelosia del compagno, son
capaci in molti. Ad
additare in aula (a tutela
degli imputati) il taglia e
cuci della trasmissione
televisiva di un processo,
già meno. A condurre in
pool le prime indagini
antimafia a Milano
all’inizio anni ‘90, ancora
meno. Ma
sono
proprio
pochi quelli
di cui tutti,
come prima
cosa,
Gianni Griguolo ricordino
«l’umanità
nel fare i processi, un
uomo “buono” dentro».
Dopo aver quasi sconfitto
il virus Covid per 50
giorni, Gianni Griguolo
(nella foto) è morto per
complicazioni, lasciando
moglie e tre figli (uno
avvocato) : aveva 68 anni
ed era stato dal 1979
al 1996 una colonna della
Procura antimafia, poi
fino al 2007 procuratore
capo a Belluno, quindi
a Milano in Procura
Generale. Fino alla
pensione che nel 2018 gli
aveva lasciato spazio per
l’amata montagna.
Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
8 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020
Primo piano L’emergenza sanitaria
GRANDIEVENTI
Fuorisalone, tramonto Ventura
«Fine di un’era per il design»
Margriet Vollenberg è sedu-
ta su uno sgabello, tra i pc
spenti, vicino alla presa per
caricare il telefono che da ore
non smette più di suonare. Da
qui, dalla sede di Utrecht della
sua società «Organisation in
design» ha seguito l’emergen-
za Covid che ha portato prima
al rinvio del Salone, poi al suo
annullamento, e con lui al tra-
collo degli eventi nei distretti
in città. Lei dall’Olanda, Fulvia
Ramogida da Milano, per die-
ci anni coprotagoniste del
successo di «zona Lambrate»
e della rinascita dei magazzini
raccordati della Centrale con
il progetto «Ventura», da ieri
ufficialmente tramontato,
senza unità di intenti sulla ge-
stione della crisi. Ragioni eco-
nomiche e organizzative die-
tro alla decisione dell’impren-
ditrice olandese, che ha tele-
fonato a tutti i 127 espositori
per annunciare la «fine di
un’era» prima di scrivere un
comunicato di addio a firma
unica, con contributi evocati-
vi di designer importanti pas-
sati da Ventura, come Maar-
ten Baas e Luca Nichetto per
L’incognita futuro
Casati (Brera): «Non
è la crisi di un modello
Servono investimenti
spalmati e volontà»
ricordare quello che per molti
è stato un «decennio irripeti-
bile» per la città di Milano.
«È cambiato il mondo al-
l’improvviso — spiega Vollen-
berg al Corriere— e ho capito
che le risposte che stavamo
immaginando non sarebbero
state più quelle giuste. Biso-
gnava voltare pagina e rico-
minciare da zero. A livello fi-
nanziario la situazione era
difficile, senza entrate, im-
possibile pensare al 2021. So-
lo alcuni espositori avevano
già pagato tutto, altri solo me-
tà, altri nulla: ora andrà tutto
definito, anche se abbiamo
comunque lavorato da set-
tembre a marzo, no va dimen-
ticato. È stata dura lasciare
persone con cui hai lavorato
per anni, ma Milano e l’Italia
restano la mia priorità».
Che i bilanci delle realtà
motore del Fuorisalone siano
in grave difficoltà non è diffi-
cile da immaginare. «Lavoria-
mo tutto l’anno per quella set-
timana, perdiamo il 100 per
cento del fatturato a fronte di
spese vive che restano» spie-
gano da Milano space makers
in via Tortona. Ma resta il fatto
che la gran parte degli opera-
tori lavora con entrate e uscite
strettamente collegate tra lo-
ro e dunque in qualche modo
gestibili nel bilancio di un an-
no. «Ora bisognerà spalmare
gli introiti su un orizzonte
temporale di tre anni — spie-
ga Paolo Casati dal Brera desi-
gn district, inevitabile avere
flussi minori nel 2021. Serve
volontà e pianificazione, ma il
modello non è in crisi: il desi-
gn è vivo e non vede l’ora di
rialzare la testa».
Dal Superstudio, la madri-
na dell’evento, Gisella Borioli,
sul sito Fuorisalone.it, rende
omaggio all’esperienza: «So-
no certa che, insieme o sepa-
ratamente, Fulvia e Margriet
ci stupiranno ancora con le
NOI SIAMO PRONTI
A R IPARTIRE. E TU?
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ciclo combinato da 142 a 191 (NEDC 2), da 165 a 221 (WLTP). I valori sono indicati a fini comparativi.
9
ML
Chiude la realtà che harilanciato Lambrate eCentrale
«Gravi difficoltà sui conti, impossibile pensare al 2021»
I distretti: svolta virtuale enuovi orizzonti, siamo vivi
Rischio fibre
Giustizia, Anm
al ministero:
«Ora basta
insicurezza»
fiera online Virtual Milano
con un’idea definita da Salone
e distretti «sciacallaggio» di
«cattivo gusto», il 15 giugno
scatterà il vero Fuorisalone
Digitale, quello nato dalla col-
Divise
D a settimane erano
appoggiate a terra,
esposte a chiunque
di passaggio nei corridoi
della Procura Distrettuale
laborazioni tra le varie anime Antimafia al sesto piano
della città. «Il digitale non po- del Palazzo di Giustizia, e
trà mai sostituire l’evento fisi- ieri pomeriggio - soltanto
co — spiega Cristian Confalo- dopo che l’altro giorno il
nieri da Fuorisalone.it — ma Corriere lo ha segnalato -
ne è un complemento. Ora si è proceduto finalmente
siamo tutti chiamati ad inven- alla rimozione di queste
tarci qualcosa di diverso e sa- doghe di lana di vetro:
rebbe meglio farlo uniti». smontate a metà aprile
Ventura era anche parte del dopo l’allagamento per la
Tavolo Interzone, embrione rottura di una tubazione, e
del comitato di coordinamen- dello stesso tipo di quegli
to del Fuorisalone, interlocu- ● L’olandese «isolanti sopra pannelli
tore del Comune. E lascerà un Margriet del controsoffitto» del
vuoto — da riempire — sul Vollenberg settimo piano nei quali
fronte del design indipenden- di Organisation giorni fa una ditta,
te. «Se ne va un pezzo del Fuo- in design incaricata della bonifica
risalone ma anche di Milano (foto sopra) dei danni causati agli
— spiega Andrea Cuman, ha annun- Uffici Gip e Sorveglianza
considerato lo storico del- ciato la fine dall’incendio del 28
loro operazioni coraggiose, Sperimentale l’evento —. In pochi anni era di Ventura, marzo, ha rintracciato
visionarie e originali, in grado Le installazioni diventato uno dei centri di iniziativa del materiali che «analisi di
di valorizzare aree di Milano ai Magazzini gravità (con Brera e Tortona) Fuorisalone laboratorio classificano
trascurate o sconosciute». raccordati con il design giovane, diver- creata 10 anni Fav (fibre artificiali
Intanto si cercano alternati- della stazione tente e sperimentale». fa con l’italiana vetrose) con pericolosità
ve. Dopo la gaffe della rivista Centrale per Giacomo Valtolina Fulvia Ramo- Canc2», cioè a «possibile
Dezeen che aveva lanciato una il Fuorisalone © RIPRODUZIONE RISERVATA gida (sotto) rischio cancerogeno».
E’ l’ultimo
(sottovalutato) grano di un
rosario di eventi - a metà
tra la prolungata incuria e
infine l’imprevedibile
fatalità - che ieri hanno
spinto la sezione milanese
dell’Associazione
Nazionale Magistrati a
invocare che il Ministero
della Giustizia e le altre
competenti
Amministrazioni
«ripristinino con urgenza
le minime condizioni di
sicurezza del Palazzo di
Giustizia di Milano, ufficio
nevralgico per la vita
giudiziaria del Paese,
nonché luogo pubblico in
cui affluiscono circa 5.000
mila utenti al giorno».
Tra «tutti quei lavori
urgenti ed improrogabili
per assicurare le minime
condizioni di igiene e
sicurezza dei luoghi di
lavoro del personale
giudiziario e
amministrativo», l’ANM
locale addita per
l’ennesima volta che
«l’impianto elettrico
richiede l’adeguamento e
la messa a norma; i
parapetti delle scale e
delle balaustre richiedono
l’innalzamento della loro
altezza; le porte vetrate e le
finestre di corridoi e
androni devono essere resi
infrangibili; gli accessi di
Porta Vittoria, via Manara
e San Barnaba vanno
ristrutturati per consentire
velocemente l’esodo» in
caso di emergenza; e ora
«è necessario accertare
quanto prima la presenza
di fibre cancerogene in
#MilanoRestart relazione ai pannelli del
controsoffitto nelle aree
interessate dall’incendio e
in auto dal 1955
! dall’infiltrazione di
acqua».
Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
ML
L’emergenza può
moltiplicare
i problemi ma
non toglie il sorriso
In Uganda la vera urgenza è la povertà.
Qui le difficoltà sono una condizione pressoché
permanente. padre «John» ha insegnato però
a non rassegnarsi e ad affrontarle con lo spirito giusto
S
e c’è una cosa che certo
non mancava a padre
Giovanni «John» Scala-
brini questa era il corag-
gio di andare avanti. Missionario
partito nel 1964 per l’Uganda da
un piccolo comune lombardo, Li-
mido Comasco, con il desiderio
di «far germogliare l’Africa», nella
sua vita non si è fermato davanti a
nulla, compresi i dittatori, come il
generale Idi Amin Dada.
A sostenerlo una grande fede:
in Dio e negli uomini. E proprio
questa sua fiducia è l’eredità più
importante che ha trasmesso a chi
oggi prosegue la sua missione.
Scomparso nel 2016 ha lasciato,
infatti, tanti preziosi insegnamenti
2. La costruzione della scuola alberghiera consentirà agli studenti di avere un futuro dignitoso, con un lavoro qualificato
3. Stiamo avviando un programma per consentire la produzione delle mascherine e dare lavoro alla popolazione locale
e un infinito amore per l’Uganda,
ma anche una Fondazione che
quest’anno compie 20 anni e
vuole portare avanti la sua opera
creando comunità forti, responsa-
bili e autonome grazie soprattutto
all’educazione e formazione dei
suoi giovani.
L’idea trasmessa da padre Scala-
brini, infatti, è fornire a tutti istru-
zione, cure mediche e competen-
ze professionali, in modo che un
giorno possano rimettere al servi-
zio della propria comunità quanto
appreso, contribuendo così all’a-
vanzamento dell’intero paese.
Per sostenere i Progetti di Fondazione italia Uganda onlUs: www.ITALIAUGANDA.ORG
Per maggiori inFormazioni contattare il nUmero 02 83595379 o via mail SEGRETERIA@ITALIAUGANDA.ORG
L’IMpEGno ASSIDUo E I nUMEroSI proGEttI
DELLA FonDAzIonE ItALIA UGAnDA
pEr L’opErA DI pADrE GIovAnnI SCALAbrInI onLUS
NELLE DIFFICOLTÀ
TROVARE LE OPPORTUNITÀ
La Fondazione Italia Uganda onlus
è l’esempio concreto che è possi-
bile confrontarsi con le avversità e
superarle. Uno dei motti di padre
«John» era «nelle difficoltà trovare
le opportunità». Del resto, in Afri-
ca l’emergenza è una condizione
pressoché permanente e il corag-
gio è l’unica possibilità per andare
avanti. per questo motivo l’allerta
legata al Covid-19 ha creato mol-
tissimi disagi, ma non è riuscita a
far sì che la rassegnazione avesse
la meglio.
La pandemia non ha risparmiato
l’Uganda. In Africa le emergenze
sanitarie non sono però sporadi-
2 3
che e le autorità ugandesi sono
intervenute tempestivamente per
evitare il diffondersi del virus: è
stata data priorità alla sicurezza e
le misure di distanziamento sociale
sono scattate rapidamente. Que-
sto ha consentito di limitare i casi
- quelli ufficiali sono poche centina-
ia - ha lasciato però praticamente
senza lavoro e senza alcun reddito
moltissime famiglie. La chiusura
delle scuole poi ha privato moltis-
simi bambini e ragazzi dell’unico
sostentamento di cui disponevano.
La vita però non si è fermata, così i
bambini ugandesi, proprio come i
nostri, continuano a studiare a casa
attraverso le lezioni che alcuni inse-
gnanti tengono in televisione. L’u-
nica differenza, rispetto ai ragazzi
italiani, è che solo una parte degli
alunni possiede una televisione e
può dunque seguirle.
LA VERA EMERGENZA
È LA CARESTIA
L’emergenza oltre che sanitaria è
anche alimentare e per fronteg-
giarla Fondazione Italia Uganda
è impegnata nella costruzione di
un nuovo edificio che ospiterà
una mensa e nuove aule per la sua
scuola, la bishop Cipriano Kihan-
gire School. numerosi bambini,
infatti, mangiano (quello che per
molti di loro è l’unico pasto), sedu-
ti per terra e questo comporta un
maggior rischio di contrarre malat-
tie. Le classi, inoltre, sono troppo
affollate e possono avere anche
100 alunni. E questo non solo
condiziona la qualità dell’insegna-
mento, ma aumenta i rischi sanita-
ri in presenza di epidemie come il
Covid-19. Grazie alle nuove aule,
la scuola, che è una delle migliori
d’Uganda ed è molto richiesta, po-
trà accogliere anche altri bambini.
proseguono, inoltre, i lavori per
la costruzione dell’istituto turisti-
co alberghiero, che potrà fornire
A CURA DI RCS PUBBLICITà
1. Uno dei bambini che frequenta la BCK School. Oltre all’istruzione,
la scuola garantisce un pasto caldo ogni giorno
una formazione professionale e
opportunità lavorative a migliaia
di ragazzi. progetti cui tutti posso-
no contribuire con donazioni. E se
quella per la costruzione di aule e
refettorio sarà generosa, darà dirit-
to a una targa con il proprio nome
affissa nel nuovo edificio.
Anche sul fronte dell’emergenza
sanitaria, Fondazione Italia Uganda
ha intrapreso una serie di iniziative:
l’attività della sartoria (una delle 14
officine collegate alla Fondazione)
è stata convertita per produrre ma-
scherine per la clinica benedict Me-
dical Centre di Kampala, sostenuta
anch’essa dalla Fondazione.
L’impegno maggiore è però rivolto
a contrastare la carestia, con la di-
stribuzione di pacchi Salva-vita alle
famiglie che a causa del lockdown
e della chiusura delle scuole non
sono in grado di garantire un pasto
ai propri bambini. Anche a questa
iniziativa possiamo contribuire con
Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
1
piccole donazioni. Con 26 euro,
per esempio, si possono donare
due pacchi Salva-vita, equivalenti a
un pasto al giorno per una settima-
na per due famiglie di sei persone.
Con 100 euro i pacchi Salva-vita
diventano otto e possono rappre-
sentare un pasto al giorno per otto
famiglie per una settimana.
UN ULTERIORE SOSTEGNO,
EFFICACE E GRATUITO
I modi per sostenere la Fondazio-
ne Italia Uganda onlus sono mol-
ti - senza contare la possibilità di
adottare un bambino a distanza,
in modo da contribuire alla sua
crescita e che oggi, grazie alla
tecnologia digitale, può essere
ancora più diretta, seguendo tut-
te le tappe scolastiche «live» - e
quello più semplice, è del tutto
gratuito: la firma al momento della
compilazione della dichiarazione
Irperf che la rende destinataria
del nostro 5x1000. non si tratta,
infatti, di una donazione ma solo
di scegliere a chi assegnare una
quota delle nostre tasse che al-
trimenti sarebbe trattenuta dallo
stato. E se per noi si tratta soltanto
di un piccolo gesto, per chi vive in
Africa può rappresentare un aiuto
decisivo.
Se, per esempio, il nostro reddi-
to è di 10.000 euro, con la nostra
firma e indicando il codice fiscale
96039770183 di Fondazione Italia
Uganda onlus, verranno destina-
ti 12 euro, una cifra che consente
di acquistare un libro scolastico a
15 bambini. A seconda del nostro
reddito, con un gesto generoso e
totalmente gratuito, sono molte
e tutte importanti le cose che in
Uganda si possono realizzare –
per scoprirle si può andare sul sito
della Fondazione www.italiaugan-
da.org. Ed è sufficiente solo una
firma e inserire il codice fiscale
96039770183.
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020 11
ML

Primo piano L’emergenza sanitaria

IN LOMBARDIA Corenno, le funzioni in chiesa restano a porte chiuse

Don Angelo Riva ha perso il papà e un collaboratore
«È ancora troppo presto, il Vangelo predica la salute»
Il caso
«I vescovi sono imprudenti la presenza di anziani e di per-

Non apro la messa ai fedeli»

di Barbara Gerosa
LECCO «In una settimana per il
coronavirus ho perso il papà e
il mio più prezioso collabora-
tore, don Adriano Locatelli.
Mia mamma invece è ricove-
rata da due mesi in ospedale.
Non nascondo il momento
personale di grande sofferen-
za, anche per questo non me
la sento, diversamente da
sone più esposte, mi preoccu-
pa». Riprende fiato, si asciuga
gli occhi lucidi, mostra la let-
tera che ha inviato ai parroc-
chiani. Ma non si tira indie-
tro. «Non ho mai smesso di
celebrare in questi mesi, se
Pavia pure da solo come prevedeva
La lettera la normativa — prosegue il
don —. Continuerò a farlo e le
● Monsignor
Angelo Riva è il Dal Comune porte della Chiesa saranno
aperte. Sono state adottate le
parroco di
Corenno in mascherine misure di prevenzione richie-
ste e anche a Carenno le fun-
provincia di
Lecco per i cittadini zioni saranno pubbliche. Ma
l’invito ai fedeli è a non veni-
re». La fa con una lettera in

quanto suggerito dai vescovi,
di aprire pubblicamente le ce-
lebrazioni a partire dal 18
maggio». Monsignor Angelo
Riva, 53 anni, parroco di Ca-
renno e delle frazioni calol-
ziesi di Lorentino e Sopracor-
nola, mischia nella voce il do-
lore alla concitazione di spie-
gare una decisione difficile.
In una lettera aperta a tutta la
comunità invita la popolazio-
ne alla prudenza, chiedendo
di aspettare ancora un mese,
almeno fino all’inizio del-
l’estate, prima di tornare a
messa, suggerendo di seguire
le celebrazioni festive via Fa-
cebook e sui canali televisivi.
La diocesi di Bergamo, da
cui dipende Carenno, abbar-
bicato in una conca verde ai
piedi delle montagne lecche-
A
● A causa del
coronavirus Pavia distribuzione cui dà voce alla sua sofferen-
sono morti suo record di za: «Mi capita in questi giorni
padre e il prete mascherine: 300 di piangere il dolore che ho
che lo aiutava mila dispositivi per 73 dentro — scrive alla comunità
in parrocchia mila abitanti. Il Comune e —. Un dolore così pesante,
la municipalizzata ASM, per certi aspetti assurdo e di-
da lunedì, consegneranno sumano, colmo di solitudine,
● Ieri ha scritto
a domicilio 260 mila soprattutto durante la qua-
una lettera
mascherine gratuite: rantena. Chiedo affetto, com-
chiedendo ai
quattro per ogni prensione e vicinanza». Nes-
fedeli di
componente del nucleo sun braccio di ferro con le au-
aspettare
familiare. «Diamo un torità religiose o scelta di di-
almeno un
aiuto a chi non riesce a sobbedienza, solo l’appello ai
mese prima di
procurarsele — dice il fedeli perché siano loro a farsi
tornare a
si, ha perso in queste settima- re un attimo per vedere l’evo- Monsignore sindaco Fabrizio Fracassi responsabili dove, secondo
seguire le
ne 25 sacerdoti e lui, don An- luzione del fenomeno è indi- Don Angelo —. I dispositivi saranno don Angelo, chi ha preso cer-
funzioni in
gelo Riva, si scaglia contro spensabile in questo momen- Riva, 53 anni, distribuiti da Protezione te decisioni non lo è stato. E in
Chiesa. Ritine
una decisione che non riesce to. Preferisco fare mio l’invito parroco di civile, Croce Rossa e dai i molti sembrano averlo ascol-
che la scelta dei
a comprendere. «La scelta dei del Papa a una seria prudenza. Corenno dipendenti del Comune, tato. «Ho ricevuto decine di
vescovi di
vescovi è stata imprudente ri- Il Vangelo, in cui crediamo e (foto Lapresse) muniti di documento di telefonate. Mi hanno ringra-
aprire le
spetto a quanto ancora sta ac- che predichiamo, è per la vita, riconoscimento». (el. lan.) ziato per il coraggio di questa
funzioni è
cadendo in Lombardia — salute compresa. Affrettare la © RIPRODUZIONE RISERVATA scelta».
«imprudente»
spiega il religioso —. Aspetta- ripresa delle celebrazioni, con © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cremona
CREMONA Non gli sono bastate
le numerose lettere di solleci-
to a lasciare il bed & breakfast
dove si è sistemato dal 29 feb-
braio. Ha persino rispedito al
mittente il ventaglio di solu-
zioni alternative: una quindi-
cina, pur di non lasciarlo per
strada. Persino quella di siste-
marsi in un albergo di Codo-
gno proprio vicino alla pizze-
ria in cui lavora. È stata neces-
saria un’ordinanza del Tribu-
nale di Cremona affinché
Sanguino Abbruzzese, 50 an-
ni, traslochi dal Residence
L’ospite abusivo nel b&b
«Io, prigioniero del virus»
Finisce in tribunale la vertenza tra titolare e cliente
Michela, a Pizzighettone. primo focolaio, Pizzighettone
Abusivo, entro il 30 giugno sul confine, Michela Visigalli La scheda
dovrà fare i bagagli. incinta e preoccupata di esse-
A trascinarlo davanti al giu- re contagiata dal pizzaiolo che ● Un pizzaiolo
dice Antonia Gradi, con un ri- continuava a lavorare. Quan- di Codogno,
corso in via d’urgenza, è stata do il 22 marzo Regione Lom- bloccato dal
Michela Visigalli, 46 anni, da bardia ha disposto la chiusura lockdown, è
Proprietaria tre giorni mamma, titolare delle strutture ricettive, lei ha rimasto in un
Michela del b&b. «Il 29 febbraio, la avvisato il suo ospite. E gli ha b&b di
Visigalli mia cliente ha ricevuto nella dato 72 ore per dirsi addio. Pizzighettone
sua struttura il signor Abbruz- Inutilmente. Il 25 marzo, la ti- nonostante la
zese. Prezzo pattuito: 450 eu- tolare ha informato il funzio- struttura fosse
ro sino al 27 marzo», spiega nario della Provincia che l’in- chiusa. La
l’avvocato Alessandro Zontini. domani avrebbe chiuso, per- vicenda si è
Era appena scoppiata l’emer- ché da lei non alloggiavano né trascinata in
genza sanitaria con Codogno medici, né infermieri, né pa- tribunale
zienti in quarantena. Abbruz-
zese, invece, ha messo le radi-
ci. La donna ha scritto al pre-
fetto, al sindaco, alla Regione
Lombardia e all’Asst. La guer-
ra è finita in tribunale. Assisti-
to dall’avvocato Francesca Ab-
bruzzese, il pizzaiolo ha spie-
gato le sue ragioni. Come
«l’impossibilità di reperire
un’altra sistemazione in breve
tempo e in piena emergenza
sanitaria, tenuto anche conto
della riduzione dell’orario di
lavoro e della conseguente di-
minuzione del salario». So-
prattutto, ha sostenuto di es-
sersi accordato, solo a parole,
per una permanenza lunga
nel b&b di Pizzighettone.
Nelle undici pagine di ordi-
nanza, il giudice scrive che il
pizzaiolo «non era tenuto ad
allontanarsi nel termine di 72
ore imposto dall’ordinanza
della Regione Lombardia»,
perché lui che fa consegne a
domicilio,«rientrava tra gli
ospiti che vi soggiornano per
motivi di lavoro». Poteva ri-
manere «configurandosi una
delle deroghe all’obbligo di
chiusura». Ma senza il con-
tratto «ci si trova davanti ad
una occupazione senza tito-
lo». «È un abusivo che non sta
pagando», sottolinea Zontini.
«In questa vicenda è mancata
umanità da parte della signo-
ra — ribatte l’avvocato Ab-
bruzzese —. Il mio cliente
chiedeva tempo per trovare
un’adeguata sistemazione. Il
giudice glielo ha concesso.
Ora vedrà degli appartamenti.
Per noi la vicenda è chiusa».
Francesca Morandi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
12 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020
CRONACA DI MILANO 13
ML

Minacce social a Silvia Romano

Si stringono le indagini sugli hater
Nel mirino gli autori dei messaggi. La moschea di via Padova invita la volontaria

❞
Le indagini sugli hater di
Silvia Romano sono vicine a
una svolta. I carabinieri del
Ros hanno analizzato centina-
ia di messaggi e post Face-
book con minacce e insulti
contro la cooperante rilascia-
ta una settimana fa a Mogadi-
scio dopo 18 mesi di prigio-
nia. E i primi risultati sono già
sul tavolo del capo del pool
Il grazie Antiterrorismo, Alberto Nobi-
A tutti li. L’identificazione degli
quelli che, «odiatori» arriverà nelle pros-
in questi sime ore. I messaggi «più pe-
santi» sono stati inviati da
primi giorni
dopo il mio profili falsi e per questo è sta-
to necessario un complesso
ritorno a lavoro informatico per arriva-
casa, mi re ai reali autori che saranno
sono stati indagati per minacce aggrava-
vicini non te. Su questo fronte la Procura
posso che sta valutando anche l’ulterio-
re aggravante dell’odio razzia-
dire grazie
Assalamu- le e religioso.
Ieri i carabinieri del Ros,
alaikum guidati dal tenente colonnello
Che Allah vi Andrea Leo, hanno interroga-
benedica to il padre Enzo Romano e lo
per tutto zio Alberto Fumagalli, fratello
questo della madre Francesca. Dal lo-
affetto che ro racconto sono emersi alcu-
ni chiarimenti in merito alle
mi state dichiarazioni rilasciate alla
dimostran- stampa nelle quali si faceva ri-
do ferimento alle minacce rice-
vute dalla 24enne e al clima di
«paura» in cui vive la fami-
glia. Martedì pomeriggio nel-
la caserma di via Lamarmora
erano già state interrogate la
madre e la stessa cooperante,
Sorveglianza Una volante della polizia di fronte alla casa di Silvia Romano. La prefettura ha disposto una vigilanza radiocollegata
sempre nell’ambito dell’inda-
gine aperta a Milano sulle mi-
nacce di morte via social.
Sul fronte dell’altra inchie-
sta, quella sul sequestro avve-
nuto in Kenya e aperta dalla
procura di Roma, sono arriva-
te le maggiori novità di gior-
nata con la perquisizione dei
carabinieri alla sede di Fano
(Pesaro e Urbino) dell’associa-
zione «Africa Milele» attra-
verso la quale la 24enne aveva
intrapreso il suo percorso da
volontaria in Africa. L’indagi-
ne vuole verificare se i re-
sponsabili dell’associazione
avessero attivato tutte le mi-
sure di protezione e assicura-
L’indagine
Gli insulti più pesanti
inviati da profili falsi
Possibile l’aggravante
dell’odio razziale
tive nei confronti della giova-
ne rapita a Chakama, a 80 chi-
lometri da Malindi. Il sospet-
to è legato anche alle accuse
lanciate dalla madre France-
sca che, dopo il rilascio, ha so-
stenuto che la Onlus ha man-
dato la figlia «allo sbaraglio».
Intanto si allenta un po’ la
pressione sulla casa dei Ro-
mano. In via Casoretto sono
quasi spariti fotografi, giorna-
listi e telecamere. Un lento ri-
torno alla normalità per Sil-
via, anche se deve trascorrere
Gli episodi almeno un’altra settimana di
«quarantena» a causa delle
● Silvia norme sanitarie sul coronavi-
Romano, 24 rus prima di poter uscire di
anni, è rientrata casa. A sorvegliare sulla sua
a Milano lunedì sicurezza polizia e carabinieri
dopo 18 mesi dopo che giovedì pomeriggio
di sequestro tra la prefettura ha disposto la
Kenya e «vigilanza generica radiocol-
Somalia legata» (il primo step delle
misure di protezione perso-
● Nei confronti nale) proprio per le minacce
della giovane ricevute e le misteriose incur-
cooperante è sioni nello stabile su cui inda-
subito partita ga la Digos.
una campagna
Intanto ieri mattina Silvia
di odio via Romano è tornata a «parlare»
social, ma ci attraverso Facebook rispon-
sono state dendo a un videomessaggio
anche realizzato dal gruppo dei
pericolose «musulmani d’Italia». Un lun-
incursioni nel go filmato con oltre cinquan-
suo palazzo di ta messaggi di «bentornata»
via Casoretto
che le sono stati rivolti dai re-
sponsabili di varie comunità
● Per questo islamiche italiane. Tra questi
motivo giovedì anche i fedeli della moschea
la Prefettura ha Mariam di via Padova 366 al
disposto nei confine con Segrate: «Siamo
suoi confronti vicino a casa tua, ti aspettia-
la misura della mo a pregare con noi».
«Vigilanza La 24enne, che durante i
generica mesi di sequestro si è conver-
radiocollegata» tita all’Islam, ha risposto con
il primo step un saluto in arabo e in italia-
della tutela no: «Assalamualaikum. Che
personale Allah vi benedica per tutto
questo affetto che mi state di-
mostrando».
Cesare Giuzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinisello Farmacie

Proiettili e clan CENTRO (Centro storico

Tre arresti
all'interno degli ex Bastioni):
c.so Garibaldi 83; p.za

dopo due anni

Missori 3; c.so Magenta 96
ang. p.le Baracca.

NORD (Bovisa, Affori,

Q uasi due anni di

indagini dei
poliziotti del
commissariato. Una
Niguarda, Greco, Quarto
Oggiaro, Certosa, Farini,
Zara, Fulvio Testi, Melchiorre
Gioia): via Pascarella 22; via
ragnatela di nomi storici Zanoli 3; via Quarenghi 23
della malavita che fanno (Centro Bonola); via Piero
capo alle famiglie della Francesca 38.
Bevilacqua e Berlingieri di
Rosarno (Reggio Calabria), SUD (Ticinese, Vigentina,
feudo della ‘ndrangheta. E Rogoredo, Barona,
la verità su un misterioso Gratosoglio, Romana,
agguato avvenuto la sera Ripamonti): via Marochetti
del 15 settembre 2018 nel 9; via Cadore 29; via P.
quartiere Sant’Eusebio di Sottocorno 1; v.le Tibaldi 15
Cinisello Balsamo. Si .
chiude con tre arresti la EST (Venezia, Vittoria,
vicenda del ferimento di Loreto, Città Studi,
un marocchino di 38 anni Lambrate, Ortica, Forlanini,
fuori da un bar tra via Mecenate, Gorla, Precotto,
Machiavelli e via Turro): via Zuretti 9; via
Risorgimento. In manette Casoretto 1; l.go Murani 2;
il 33enne D. B. (preso a via Celentano 1; via Vittor
Catanzaro), il 32enne C. B. Pisani 26; via F. Casati 1/A.
e il 31enne C. A. con le
accuse (a vario titolo) di OVEST (Lorenteggio,
lesioni personali Baggio, Sempione, S. Siro,
aggravate, porto d’armi e Gallaratese, Solari,
ricettazione. Decisiva Giambellino, Forze Armate,
l’individuazione dello Vercelli, Novara, Paolo
scooter sul quale due Sarpi): via Don Gnocchi 3
uomini, che poco prima si ang. Via Axum; via Forze
erano allontanati dal Armate 44; via Carlo Troja
locale su una Lancia 11; via Monte Rosa 27.
Ypsilon, hanno esploso i
colpi di pistola. I poliziotti NOTTURNE: p.za Cinque
guidati dal dirigente Giornate, 6.
Gianluca Cardile sono poi
riusciti a ricostruire che SEMPRE APERTE: P.le Staz.
l’auto era stata usata per P.ta Genova 5/3 (ang. via
alcune rapine. Mentre lo Vigevano 45); via Stradivari,
scooter era lo stesso di 1; via Boccaccio, 26; c.so
un’altra aggressione Magenta, 96 (ang. piazzale
avvenuta nello stesso Baracca); v.le Lucania, 6; v.le
mese ai danni di un Zara, 38; viale Famagosta,
50enne colpito alle gambe 36; piazza De Angeli ang. via
con una mazza. (c. giu.) Sacco; viale Monza 226.
© RIPRODUZIONE RISERVATA INFO: www.turnifarmacie.it
14 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML

Cultura In streaming
Il «Mosè» di Rossini e la « Nona» con Zubin Mehta, i grandi eventi in Duomo

& Tempo libero Stanno per riprendere i lavori di restauro del Duomo e
ricominciano, per come questo periodo lo permette,
anche le iniziative con cui la Veneranda Fabbrica
sostiene la sua pluricentenaria attività. Ogni sabato
alle 17 da oggi fino al 20 giugno, saranno riproposti in
streaming (www.duomomilano.it) gli eventi musicali
più significativi realizzati in Duomo. Oggi il «Mosè» di
Rossini del 2015 con Ruggero Raimondi, il 23 la Nona
sinfonia di Beethoven diretta da Zubin Mehta (foto),
poi Uto Ughi, la Verdi con l’«Oratorio di Natale» di
Bach e José Carreras con la «Misa Criolla». (e. pa.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

«È
impor-
Da sapere tante far
sentire al-
● Andrée Ruth la città
Shammah che ci sia-
lancia la sua mo, pron-
mini tournée ti a dare il nostro contributo di
itinerante sul artisti capaci di raccontare
camion- con la testa e il cuore il nostro
palcoscenico tempo. E non solo in strea-
ming». Andrée Ruth Sham-
● Nei comuni mah, anima del teatro Parenti,
lombardi più è un fiume in piena. In attesa
colpiti dal virus delle direttive ministeriali, an-
musica pop, nuncia i suoi piani per il ritor-
classica, no in scena. Uno ha il sapore
comicità e del teatro di un tempo, quello
poesia itinerante delle compagnie di
giro, un’idea che dovrebbe re-
● Nello stesso alizzarsi nei mesi di giugno e
tempo nella luglio. «Stiamo preparando
Sala Grande del un camion-palcoscenico per
teatro Franco portare un po’ di serenità e
Parenti in via sollievo nelle zone della no-
Pierlombardo, stra regione più colpite dal vi-

Il teatro sale sul camion

Anima vulcanica Andrée Ruth Shammah, 70 anni, regista e direttrice del Teatro Franco Parenti nel giardino dei Bagni Misteriosi (foto Duilio Piaggesi/Fotogramma)
tra giugno e
luglio in scena
Filippo Dini
nella versione
teatrale di
«Locke» di
Steven Knight

● A bordo
piscina, nel
giardino dei
rus», afferma la regista. «Nelle
piazze più popolari spettacoli
Bagni
Misteriosi,
comici e tanta musica con
Greta Rampoldi e i giovanissi-
monologhi mi della Watt Band, per il pub-
all’imbrunire blico adulto invece serate di
con attori e poesia e musica classica».
spiritelli di casa Contemporaneamente nel-
Parenti la sala di via Pierlombardo, in
cantiere altri appuntamenti.
«Appena sarà possibile aprire
vorrei proporre “Locke” di Fi-
lippo Dini, versione teatrale
del successo cinematografico
diretto da Steven Knight, un
monologo che era in cartello-
ne a marzo. Doveva essere
Così potrebbe ricominciare il Parenti di Andrée Shammah nuare a ricevere i sostegni
economici previsti. In questo
«Un palco mobile per portare gli attori in tutta la regione» momento non credo ci sia
qualcuno che voglia approfit-
tarsene, nessuno vuole frega-
re nessuno».
all’imbrunire con attori e spi- La direttrice del Parenti
ritelli di casa Parenti. «Sarà un non solo non si ferma, ma ri-
teatro intimo per poche per- lancia: «sto studiando una
sone alla volta, a costi accessi- partnership con il teatro Vit-
bili per tutti. Se il pubblico ha toria di Roma per avere una
le mascherine e ogni spettato- mini stagione con gli spetta-
re è distante dall’altro, che ri- coli che non sono andati in
schio c’è nell’ascoltare musica tournée. Nel momento in cui
in un parco? Il nostro deside- tutto sembra stia per crollare
rio è dare un po’ di serenità e è necessario investire». Infine
se la gente non sarà troppo un’ultima considerazione sul

rappresentato in uno spazio
di 200 posti, dunque ora se lo
mettiamo in scena nella no-
stra Sala Grande potremmo
rispettare le distanze previste
per il pubblico». Anche in pi-
scina, o meglio nel giardino
dei Bagni Misteriosi, oltre a
laboratori per bambini e cam-
pus estivi, nei mesi di giugno
e luglio musica e monologhi
spaventata tutto ciò sarà pos-
sibile».
Ragionando poi sulla pros-
sima stagione, Shammah ag-
giunge: «Dato che non sap-
piamo ancora nulla sulle pos-
sibili aperture di ottobre e
tanti temono una seconda on-
data di contagi, vale la pena
giocare in positivo, perché il
negativo quando arriva è sem-
❞
Prove d’estate
Spettacoli «intimi»
per pochi spettatori
allestiti nel giardino
dei Bagni Misteriosi
pre in anticipo. Dunque tanto Rendering ruolo teatro: «Quando sento
vale provarci, con saggezza Il camion- Conte dire che lui ce l’ha mes-
ovviamente. Del resto se non palcoscenico sa tutta ci voglio credere. An-
apriamo oggi quando lo po- che dovrebbe che noi artisti dobbiamo fare
tremo fare? Fino all’arrivo del girare la città la nostra parte, anzi se fin dal-
vaccino? Ovviamente apre chi proponendo l’inizio ci avessero chiesto il
può e chi vuole, non è obbli- spettacoli nostro contributo, il pubblico
gatorio. Capisco benissimo i e musica forse oggi ci vedrebbe in un
teatri che non sono nelle con- altro modo».
dizioni di poterlo fare e che Livia Grossi
hanno tutto il diritto di conti- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Sabato 16 Maggio 2020
TEMPO LIBERO 15
ML

Animali Gli ultimi arrivati sono un cucciolo di riccio da

svezzare (foto) e un falco pecchiaiolo, stordito da
Ricci, volpi, allocchi un probabile urto in volo. Ma in maggio sono stati
LA CITTÀ Sos per sostenere salvati anche un piccolo di allocco a Buccinasco,
IN il soccorso Enpa
due gallinelle che stavano affogando nel Naviglio,
un gatto nero bloccato in zona Certosa a 6 metri
CASA d’altezza, una volpe trovata in un giardino a
Buscate. È il lavoro quotidiano dei veterinari e dei
volontari di Enpa, Ente Nazionale Protezione
Animali. Ma se in tempi normali a seguire questi
impegni bastano le entrate per visite mediche e
donazioni, in epoca di pandemia i danni si sentono
anche qui. Per questo l’Ente rivolge un appello a
tutti i milanesi: se non arriverà qualche aiuto le
attività di soccorso potrebbero diminuire o, peggio,
non essere più sostenibili del tutto. Sarebbe un
guaio, perché in città non esiste un servizio
alternativo di soccorso ad animali in difficoltà. Le
indicazioni per contribuire sul sito
www.enpamilano.org. (c.v.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Arte La casa-museo di via Manzoni, che ha il giorno di chiusura di martedì, riapre già da lunedì 18

Poldi Pezzoli, partenza in pole position

La ripresa all’insegna di un’offerta speciale: i primi 3 mila visitatori pagheranno soltanto 1 euro
Di norma i musei milanesi
In pillole chiudono il lunedì. Così il Pol-
di Pezzoli, che la pausa setti-
manale ce l’ha martedì, si ri-
trova il 18 a fare da apripista:
sempre che oggi o domani la
Regione non cambi idea, sarà
la prima collezione cittadina
che sperimenta la ripresa do-
po il lockdown. E sarà una ri-
presa molto speciale, perché i
● Casa-museo primi 3 mila visitatori usu-
Poldi Pezzoli, fruiranno di un ingresso ri-
via Manzoni 12, dottissimo a 1 euro. Ma andia-
riapertura mo con ordine.
lunedì 18 , Che cosa è successo alla
nuovo orario collezione e al personale du-
10-13 e 14- rante il lockdown? «Non ab-
18, biglietti a 1 biamo mai smesso di lavorare
euro per i primi — spiega la direttrice Annali-
3mila visitatori sa Zanni, sempre appassiona-
ta e coinvolta nel proprio in-
● Telefono carico —. I custodi hanno al-
02. 794889, ternato pulizie di fino e cassa
si consiglia integrazione. Lo staff scienti-
la prenotazione fico e i servizi educativi, colle-
online su gati da remoto, hanno studia-
museopoldipez to per pubblicare sui nostri
zoli.it (nella canali social diversi contributi
foto il «Ritratto tra cui le #PoldiPezzoliSto-
di giovane ries: pillole di conoscenza e
dama» di Piero approfondimenti su singole
del Pollaiolo) opere per il pubblico che,
complice il virus, ha potuto Scrigno del Poldi Pezzoli. «I nostri
dedicare maggior tempo alla La Sala Nera progetti per il 2020 erano di-
bellezza e all’ascolto». Sono del Poldi versi — racconta il presidente
30 le narrazioni postate onli- Pezzoli, che in Aldo Citterio —. Avremmo
ne, che restano fruibili gratui- origine era un voluto finanziare un orario di
tamente anche dopo la riaper- salotto. Era apertura prolungato. Ma do-
tura: seguitissime tutte, in così chiamata po la pandemia abbiamo de-
particolare quella sulla «Ma- per il ciso di investire le risorse per
donna del libro» di Botticelli rivestimento rimettere in moto il meccani-
che ha raggiunto 250 mila in ebano delle smo dell’afflusso di pubbli-
contatti, o quella sulla «Da- pareti e del co». L’idea è semplice: il bi-
ma» del Pollaiolo con 40 mila. soffitto, andato glietto costa 14 euro, il visita-
«Il fil rouge è questo: i beni distrutto tore ne mette 1 e dei restanti
culturali, anche quelli custo- nel 1943. 13 si fanno carico gli Amici: il
diti qui, appartengono alla In primo piano, museo non subisce perdite,
nostra storia e quindi a noi la scultura anzi, a breve avrà in cassa 3
stessi. Noi cerchiamo di resti- ottocentesca mila ingressi pieni.
tuire a tutti la loro conoscen- di Lorenzo Nel frattempo, dopo 78
za, che deve essere condivisa. Bartolini giorni di blocco, lo scrigno di
Ferma restando l’insostituibi- «Fiducia tesori del Poldi Pezzoli si è
lità dell’incontro diretto con in Dio» preparato all’accoglienza con
l’opera d’arte, vero nutrimen- tutte le precauzioni. Ingressi
to dell’anima». E il futuro? contingentati, meglio su pre-
«Sarà più slow, legato alla notazione, sanificazione delle
prossimità e alla scoperta del parti comuni, guanti e ma-
territorio. Niente più code, af- scherine per il personale: do-
follamenti, frenesie, ma itine- vrà indossarli anche l’ospite,
rari ragionati per riscoprire che all’ingresso troverà disin-
l’identità di Milano». Tornia- fettante per le mani e tappeti-
mo ora all’occasione straordi- no igienizzante per la suola
naria dei biglietti a 1 euro, delle scarpe.
possibile grazie all’intervento Chiara Vanzetto
dell’Associazione degli Amici © RIPRODUZIONE RISERVATA
16 Sabato 16 Maggio 2020 Corriere della Sera
ML