DOMENICA 2 GENNAIO 2011 LEGNANO 5 ••

Il cordoglio
del sindaco
SONO COSTERNATO per la
scomparsa di monsignor Colom-
bo. Le modalità dell’incidente di
don Piergiorgio hanno lasciato
sgomenti tutti noi: una tragica fa-
talità ci ha tolto una guida autore-
vole e solida. Non solo la mia par-
rocchia, ma l’intera comunità cit-
tadina ha perso un importante
punto di riferimento.
Come primo cittadino di Legna-
no lo ringrazio per l’affabilità e vi-
cinanza che ha sempre dimostrato
alla gente, per la sua capacità di
entrare in rapporto con le persone
e per aver vissuto appieno la sua
vocazione pastorale, con grande li-
bertà d’animo e cuore aperto.
Personalmente sono grato di aver-
lo conosciuto, nel rapporto diretto
da parroco a fedele; la sua presen-
za e disponibilità sono state per
me molto importanti. Don Pier-
giorgio ci ha lasciato con un ulti-
mo gesto di generosità, ulteriore te-
stimonianza di umanità straordi-
naria. Ai suoi cari rivolgo le mie
più sentite condoglianze, anche a
nome di tutta la città».
TRAGEDIA INVESTITO DA UN’AUTO VENERDÌ SERA. LE SUE CONDIZIONI GIUDICATE SUBITO GRAVISSIME
È morto don Piergiorgio Colombo: l’intera città in lutto
NON CE L’HA FATTA. Mon-
signor Piergiorgio Colombo, par-
roco dei Santi Martiri, è decedu-
to ieri all’ospedale di Legnano
dove era ricoverato in gravissi-
me condizioni dopo essere stato
investito venerdì sera da un’auto
mentre attraversava viale Saboti-
no. Venerdì sera era andato a fa-
re visita ad una famiglia dell’Ol-
trestazione che lo aveva contatta-
to, chiedendo la tradizionale be-
nedizione di Natale non avendo-
la ancora ricevuta.
Con quella sua estrema affezione
alla propria vocazione, Monsi-
gnor Piergiorgio Colombo non
aveva esitato un attimo e si era
subito recato a benedire la casa.
Mentre rientrava in parrocchia,
era stato investito da un’auto. Su-
bito dopo l’incidente, il sacerdo-
te era stato trasportato con urgen-
za al nuovo nosocomio e sottopo-
sto a due delicati interventi chi-
rurgici alla testa e al torace. Le
sue condizioni erano apparse su-
bito gravissime: il bollettino me-
dico parlava di emorragia cere-
brale, fratture costali multiple,
pneumatorace, policontusioni
multiple.
DOPO QUASI due giorni di
agonia, monsignor Colombo è
SENSO DEL DOVERE
Quel giorno era uscito
per impartire la benedizione
natalizia a una famiglia
deceduto nel pomeriggio di ieri,
suscitando in tutta la città del
Carroccio una profonda commo-
zione. Nato a Busto Arsizio il 20
luglio del 1941 e ordinato sacer-
dote il 26 giugno 1965 dal cardi-
nal Giovanni Colombo, monsi-
gnor Piergiorgio Colombo era
considerato una delle figure reli-
giose più colte e cariche di uma-
nità della diocesi lombarda. Lau-
reato in Filosofia e in Teologia,
aveva insegnato nel Seminario
di Seveso e nel Collegio semina-
rio di Arcore, ma soprattutto ave-
va costituito e diretto l’Ufficio di
Statistica e Ricerca socioreligio-
sa della Curia di Milano, svolgen-
do il ministero sacerdotale pri-
ma nella parrocchia di San Fran-
cesco d’Assisi al Fopponino
(1972-77) e poi a San Satiro
(1977-87).
ISCRITTO all’Ordine dei gior-
nalisti, Prelato d’Onore di Sua
Santità (1994), era stato prevosto
a Santa Barbara a San Donato
Milanese (1995- 2006). Il primo
luglio 2006 era infine stato chia-
mato a guidare la parrocchia dei
Santi Martiri Anauniani a Le-
gnano dove subito aveva dimo-
strato la sua estrema sensibilità
verso le persone in difficoltà e la
sua profonda cultura. Da. Ge.

OCCUPAZIONE LA SCURE DEI TAGLI SI ABBATTE PESANTEMENTE ANCHE SUL SOCCORSO PUBBLICO

Sos Cri, precari senza contratto

Oltre venti lavoratori a termine non sono ancora stati confermati: è emergenza
ALLARME IN AFFANNO
Difficoltà L’organico
C’è chi aspetta un impiego Sui 32 dipendenti totali in
a tempo indeterminato forza alla Croce Rossa
da 15 anni. Sono destinati di Legnano, soltanto tre
a non essere confermati sono di ruolo. Sei arrivano
anche i sei lavoratori dalle agenzie di lavoro
provenienti dalle agenzie interinale e tutti gli altri
di lavoro interinale sono precari: i loro
contratti sono scaduti alla
Off limits fine di dicembre. Incerto
il loro futuro
Il commissario: «Non si
può ricorrere a personale
esterno all’associazione OPERATIVI
nè si potranno rinnovare Il Comitato locale
ha sede in via Pontida
i contratti precari Interviene per le
attualmente in essere» emergenze e il trasporto
in convenzione con l’Ao

di DAVIDE GERVASI
UN INIZIO dell’anno amaro per la Croce
rossa. È scattata una vera e propria emergen-
za tra gli operatori che ogni giorni sono im-
pegnati sulle ambulanze chiamate a interve-
nire sull’intero territorio. Il contratto dei
precari è infatti scaduto il 31 dicembre e,
qualora l’intricata matassa non fosse risolta
in tempi brevissimi, nei prossimi giorni po-
trebbero addirittura non essere garantiti i
servizi di soccorso. «Si attendono lumi sul
rinnovo e il clima si ripropone ancora una
volta molto teso, perché mancano certezze -
dice Mirko Jurinovich, rappresentante pro-
vinciale della Cisal Fialp - La graduale rego-
larizzazione dei precari era prevista in tre an-
ni, entro il 2010. Ma fino ad ora non si è
mosso nulla. Speriamo che la questione si
chiarisca al più presto prima che la situazio-
ne possa definitivamente sfuggire di mano».
Su 32 dipendenti in forza alla Cri di Legna-
no, tre soli sono di ruolo. Sei arrivano dalle
agenzie di lavoro interinali e gli altri sono
precari. Sembra difficile da credere, ma uno
dei servizi pubblici fondamentali per la tute-
la della salute vive grazie a una schiera di la-
voratori a termine.
IL PROBLEMA è sempre il solito: la scure
dei tagli che si è abbattuta un po’ ovunque,
ha investito anche la più importante associa-
zione umanitaria presente sul territorio ita-
liano e non solo. Un’organizzazione con più
di un secolo di storia alle spalle, operante
nei settori sanitari e socio-assistenziali tute-
lando la salute, sostenendo gli anziani, diver-
samenti abili, persone con problemi di tossi-
codipendenza e senza fissa dimora. E la si-
tuazione di Legnano è analoga nell’intero
territorio nazionale: un esercito di soccorri-
tori che vivono sempre sull’orlo della sca-
denza e del rinnovo contrattuale. «Una si-
tuazione - aggiunge Jurinovich - che va al
più presto risolta, anche perchè i precari so-
no fondamentali nell’organizzazione e nello
svolgimento delle attività delle ambulanze,
ma anche dell’automedica. Ma le prospetti-
ve non sono delle migliori: basti pensare
che a livello nazionale ci sono 177 casi ap-
prodati in tribunale e le cui sentenze hanno
ordinato l’assunzione a tempo indetermina-
to. Le proteste dei lavoratori precari della
Croce rossa si susseguono da anni anche nel-
le sedi giudiziarie, ma l’intera situazione è
ancora arenata nelle secche dell’incertezza».
E A LEGNANO si è addirittura di fronte
alla presenza di precari storici, che attendo-
no un contratto definitivo da 15-20 anni.
Destinati a non vedersi rinnovare il contrat-
to sono anche i sei lavoratori della Croce
Rossa che provengono dalle agenzie di lavo-
ro interinale. «Considerata l’esigenza di per-
venire ad una razionalizzazione dell’impie-
go delle risorse finanziarie - si legge in un’or-
dinanza commissariale datata 27 dicembre -
i Comitati locali, provinciali e regionali non
potranno ricorrere a personale esterno all’as-
sociazione in regime di somministrazione,
ne potranno rinnovare i contratti di sommi-
nistrazione attualmente in essere».