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Vista la Direttiva 2005/36/CE, che in particolare al 27° Il Codice Deontologico è destinato a garantire il corret-
Considerando così recita: "La creazione architettonica, to svolgimento della professione e, per il suo tramite,
la qualità delle costruzioni, il loro inserimento armonio- alla compiuta realizzazione del compito che la Società
so nell'ambiente circostante, il rispetto dei paesaggi na- affida all’Architetto, Pianificatore, Paesaggista, Conser-
turali e urbani e del patrimonio collettivo e privato so- vatore, Architetto Iunior e Pianificatore Iunior.
no di pubblico interesse";
Il rapporto con il Committente, si basa sulla fiducia, si
PREAMBOLO connota in senso personale e sociale, ed è aspettativa
di un comportamento corretto e cooperativo basato su
LA PROFESSIONE DI ARCHITETTO, PIANIFICATORE, standard e regole comunemente condivise. Tale aspet-
PAESAGGISTA, CONSERVATORE, ARCHITETTO IUNIOR tativa si fonda sulla conoscenza diretta del professioni-
E PIANIFICATORE IUNIOR sta, ma anche e soprattutto sull’affidabilità della cate-
goria alla quale appartiene.
La professione di Architetto, Pianificatore, Paesaggista,
Conservatore, Architetto Iunior e Pianificatore Iunior è La regola deontologica rende prevedibili e coercibili i
espressione di cultura e tecnica che impone doveri nei comportamenti dei singoli professionisti costruendo
confronti della Società, che storicamente ne ha ricono- così l’affidabilità di una categoria e, quindi, la sua cre-
sciuto il ruolo nelle trasformazioni fisiche del territorio, dibilità.
nella valorizzazione e conservazione dei paesaggi, natu-
rali e urbani, del patrimonio storico e artistico e nella La credibilità si fonda su una corretta condotta profes-
pianificazione della città e del territorio, nell’ambito sionale e si alimenta nella capacità del Professionista di
delle rispettive competenze. essere all’altezza del ruolo che la Società gli affida. Il
Codice deontologico tutela la categoria quale patrimo-
Con la sua attività, il Professionista nel comprendere e nio che l’Architetto, il Pianificatore, il Paesaggista, il
tradurre le esigenze degli individui, dei gruppi sociali e Conservatore, l’Architetto Iunior e il Pianificatore Iunior
delle autorità in materia di assetto dello spazio concor- deve preservare per un corretto rapporto con il Com-
re alla realizzazione e tutela dei valori e degli interessi mittente e per mantenere la fiducia che la Società ripo-
generali; come espressi dalla legislazione di settore in ne in ciascuna figura professionale.
attuazione della Costituzione e nel rispetto dei vincoli
derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi
internazionali.
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Titolo I Art. 3
PRINCIPI GENERALI (Obblighi nei confronti del pubblico interesse)
1. Il Professionista ha l’obbligo di salvaguardare e svi-
Art. 1 luppare il sistema dei valori e il patrimonio culturale e
(Finalità e ambito di applicazione) naturalistico della comunità all’interno della quale ope-
1. Il presente Codice si applica agli Architetti, Pianifica- ra.
tori, Paesaggisti, Conservatori, Architetti Iunior e Piani-
ficatori Iunior, indicati per brevità nel presente Codice 2. Il Professionista nell’esercizio della professione deve
“Professionista” o “Professionisti”, ferme restando le vigilare con diligenza sull’impatto che le opere da lui
competenze professionali previste dalle vigenti disposi- realizzate andranno a provocare sulla società e
zioni di legge ed ogni altra normativa vigente che indi- sull’ambiente.
vidua una specifica figura professionale.
3. Il Professionista, per l'attività urbanistico-edilizia
2. Il presente Codice è l’emanazione di norme di etica svolta nell'esercizio della propria attività professionale,
professionale che tutti gli iscritti all’albo debbono co- deve rispettarne la rispondenza alle norme di legge e di
noscere, riconoscere ed osservare e si applica ai Profes- regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanisti-
sionisti iscritti all’albo nell’esercizio a titolo individuale, ci ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi.
associato o societario, dell’attività professionale libera
o dipendente a presidio dei valori e interessi generali Art. 4
connessi all’esercizio professionale e nel rispetto (Obblighi nei confronti della professione)
dell’Art. 2233 Codice civile. Ogni professionista ha 1. L’iscrizione all’albo costituisce presupposto per
l’obbligo di osservare sia il testo che lo spirito del Codi- l’esercizio dell’attività professionale e per l’utilizzo del
ce deontologico nonché di ogni altra legge che governi relativo titolo.
l’esercizio della professione nel superiore interesse so-
ciale. 2. Costituisce illecito disciplinare, anche ai sensi del
A tal fine il Professionista, deve conformare la propria successivo art. 5, l’attività esercitata senza titolo pro-
condotta ai principi e ai doveri di cui al Titolo II. fessionale o in periodo di sospensione, l’uso di un titolo
professionale non conseguito e l’uso improprio di titoli.
3. Ove la prestazione sia resa all’estero, il Professioni-
sta, è tenuto al rispetto delle presenti norme deontolo- 3. Costituisce altresì grave illecito disciplinare il com-
giche, nonché di quelle applicabili nel paese in cui si portamento del Professionista che agevoli, o in qualsia-
svolge la prestazione, se esistenti. si altro modo diretto o indiretto, renda possibile a sog-
getti non abilitati o sospesi l’esercizio abusivo della pro-
4. Ove le norme deontologiche estere siano in contra- fessione o consenta che tali soggetti ne possano ricava-
sto con quelle italiane, prevalgono queste ultime. re benefici economici.
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2. La concorrenza deve svolgersi secondo i principi sta- 4. I Professionisti nominati componenti del Consiglio di
biliti dall’ordinamento, comunitario e interno, e dalle Disciplina operano in piena indipendenza di giudizio e
norme deontologiche che lo attuano. E’ vietata ogni autonomia organizzativa ed operativa, nel rispetto del-
condotta diretta all’acquisizione di rapporti di clientela le vigenti disposizioni di legge e regolamentari, delle di-
con modi non conformi alla correttezza. (2) sposizioni relative al procedimento disciplinare, nel ri-
spetto del Regolamento del Consiglio Nazionale per la
3. Il Professionista deve provvedere agli adempimenti designazione dei componenti i Consigli di Disciplina ter-
previdenziali e fiscali a suo carico, ai sensi della L. ritoriali degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Pae-
14.9.2011 n. 148. (2) saggisti e Conservatori, nonché nel rispetto del presen-
te Codice Deontologico.
4. Il Professionista è soggetto a procedimento discipli-
nare per fatti anche non riguardanti l’attività professio- 5 L'iscritto che sia a qualunque titolo componente di
nale, solo quando si riflettano sulla sua reputazione qualsivoglia commissione presso Enti pubblici è tenuto
professionale o compromettano l’immagine della cate- al rigoroso rispetto dei seguenti doveri:
goria professionale. (2) - informa tempestivamente il Consiglio dell'Ordine
dell'avvenuta nomina od elezione;
5. Costituisce grave violazione deontologica, lesiva della - si attiene alle disposizioni ed indirizzi che il Consiglio
categoria professionale, ogni reato punito con norme dell'Ordine dovesse impartire nell'interesse o a tutela
penali relativo a fenomeni di criminalità organizzata di della categoria.
tipo mafioso, nonché per concorso nell’associazione di
tipo mafioso. (2) 6. L'iscritto dipendente che si trovi in condizioni di in-
compatibilità per l'esercizio della libera professione, cui
(2) cfr. circolare n.126, prot. 3488 del 30/9/2015. Testo entra- sia concesso di svolgere atti di libera professione, deve
to in vigore dal 30/9/2015. preventivamente inviare a mezzo raccomandata o po-
sta elettronica certificata la copia della autorizzazione,
relativa alla specifica attività professionale, al proprio
Ordine.
Titolo III
RAPPORTI CON L’ORDINE E CON IL CONSIGLIO DI
DISCIPLINA Titolo IV
RAPPORTI ESTERNI
Art. 12
(Doveri nei confronti dell’Ordine professionale) Art. 13
1. Il Professionista ha il dovere di collaborare con il (Società tra professionisti)
Consiglio dell'Ordine di appartenenza, per l’attuazione 1. I Professionisti soci sono tenuti all’osservanza del co-
delle finalità istituzionali osservando scrupolosamente dice deontologico, così come la società tra professioni-
il dovere di verità; a tal fine ogni iscritto è tenuto a rife- sti, istituita ex Art. 10 L. 12 novembre 2011, n° 183 e
rire al Consiglio dell’Ordine e al Consiglio di disciplina, DM 8 febbraio 2013, n° 34, è soggetta al regime disci-
fatti a sua conoscenza relativi alla professione che ri- plinare dell’Ordine al quale risulti iscritta.
chiedano iniziative disciplinari.
2. Sono ugualmente tenuti all’osservanza del codice
2. Ogni iscritto è tenuto ad osservare scrupolosamente deontologico i Professionisti presenti nelle associazioni
tutti i provvedimenti generali o particolari emanati dal professionali e nei diversi modelli societari già vigenti
Consiglio dell'Ordine, e a prestare al medesimo adegua- alla data di entrata in vigore dell'Art. 10 L. 12 novembre
ta collaborazione al fine di consentire nel modo più ef- 2011, n° 183.
ficace l’esercizio delle funzioni allo stesso istituzional-
mente demandate. 3. Se la violazione deontologica commessa dal Profes-
sionista, anche iscritto ad un Ordine diverso da quello
3. I Professionisti che sono eletti componenti del Consi- della società, è ricollegabile a direttive impartite dalla
glio dell’Ordine, nel rispetto delle vigenti disposizioni di società, la responsabilità disciplinare del Professionista
legge, non hanno vincolo di mandato in quanto rappre- concorre con quella della società.
sentano tutte le categorie appartenenti all’Ordine; essi
devono adempiere al loro ufficio con diligenza, obietti-
vità, imparzialità e nell’interesse generale.
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Art. 14 2. Le modalità con cui svolge il proprio ufficio, devono
(Rapporti con i committenti) essere improntate a non conseguire utilità di qualsiasi
1. Il rapporto con il Committente è di natura fiduciaria natura per sé o per altri allo stesso collegati, e operare
e deve essere improntato alla massima lealtà e corret- in modo da tutelare gli interessi ed il prestigio della ca-
tezza. Il Professionista deve eseguire diligentemente tegoria professionale.
l’incarico conferitogli, purché questo non contrasti con
l’interesse pubblico e fatta salva la propria autonomia 3. Il Professionista durante la partecipazione a commis-
intellettuale e tecnica. sioni o giurie, pubbliche o private, nel rispetto delle re-
lative competenze professionali, deve attenersi ai prin-
2. Il Professionista deve rapportare alle sue effettive cipi di autonomia e indipendenza nei confronti dei par-
possibilità d'intervento ed ai mezzi di cui può disporre, tecipanti ai concorsi, secondo quanto disposto dall’Art.
la quantità e la qualità degli incarichi e deve rifiutare 51 del Codice di Procedura Civile.
quelli che non può espletare con sufficiente cura e spe-
cifica competenza. 4. Il Professionista che a qualunque titolo abbia parte-
cipato alla programmazione e definizione di atti e/o fasi
3. Il Professionista non può, senza l'esplicito assenso delle procedure di evidenza pubblica aventi ad oggetto
del committente, essere compartecipe nelle imprese, servizi tecnici, , nel rispetto delle relative competenze
società e ditte fornitrici dell'opera progettata o diretta professionali, è tenuto ad astenersi dal concorrere alle
per conto del committente. Nel caso abbia ideato o medesime.
brevettato procedimenti costruttivi, materiali, compo-
nenti ed arredi proposti per i lavori da lui progettati o 5. Il Professionista che sia in rapporti di qualsiasi natura
diretti, è tenuto ad informare il committente. con componenti di commissioni aggiudicatici non deve
vantare tali rapporti per trarre vantaggi di qualsiasi na-
4. Il Professionista nello svolgere la propria attività, non tura per sé o per altri.
deve accettare o sollecitare premi o compensi da terzi
interessati.
Art. 17
(Cariche istituzionali)
Art. 15 1. Il Professionista deve curare che le modalità con cui
(Rapporti con Istituzioni e Terzi) svolge il proprio mandato istituzionale come Consiglie-
1. Nei rapporti professionali con le Istituzioni, il Profes- re dell’Ordine, del Consiglio di Disciplina o presso le
sionista deve curare con particolare diligenza, Istituzioni, siano improntate a non conseguire utilità di
l’osservanza dei doveri di cui al Titolo II. qualsiasi natura per sé o per altri allo stesso collegati.
Titolo V
Art. 16 RAPPORTI INTERNI
(Partecipazione a commissioni e giurie di concorso)
1. Il Professionista, sia indicato dal Consiglio dell'Ordine Art. 19
a rappresentarlo, sia nominato a titolo personale quale (Rapporti con i colleghi)
esperto, ovvero nominato per qualsiasi altra ragione in 1. Il rapporto tra colleghi deve essere sempre impron-
una commissione o giuria, pubblica o privata, deve co- tato a correttezza e lealtà.
municare tempestivamente la nomina al Consiglio
dell'Ordine. 2. Il Professionista chiamato ad assumere un incarico
già affidato ad altro collega, deve preventivamente ac-
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certarsi con il committente che la sostituzione sia stata e) la qualificazione con modalità o l’uso di segni distin-
tempestivamente comunicata per iscritto al collega, in- tivi dello studio professionale che non rendano perfet-
formare per iscritto il collega stesso ed accertarsi del tamente identificabile la titolarità dello studio profes-
contenuto del precedente incarico. sionale.
Il Professionista prima di svolgere l’incarico dovrà veri-
ficare in contraddittorio con il collega esonerato le pre- 2. La rinunzia, totale o parziale del compenso è ammis-
stazioni già svolte al fine di definire le reciproche re- sibile soltanto in casi eccezionali e per comprovate ra-
sponsabilità e salvaguardare i compensi fino ad allora gioni atte a giustificarla. La rinunzia totale o la richiesta
maturati. Il Professionista in tal caso sostituito, salvo di un onorario con costi sensibilmente ed oggettiva-
documentato impedimento, deve adoperarsi affinché il mente inferiori a quelli di loro produzione e di importo
subentro avvenga senza pregiudizio per il prosieguo tale a indurre il committente ad assumere una decisio-
dell’opera. Sono fatti salvi i diritti d'autore. ne di natura commerciale, falsandone le scelte econo-
miche, è da considerarsi comportamento anticoncor-
3. L'iscritto deve astenersi da apprezzamenti denigrato- renziale e grave infrazione deontologica.
ri nei confronti di un collega.
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