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Corso di vela lezione 8: la scuffia

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Cos’è la scuffia? Non è altro che il ribaltamento dell’imbarcazione dovuto all’errato


o non sufficiente bilanciamento. Ad esempio una delle cause più frequenti è la
reazione troppo lenta dell’equipaggio ad una raffica più forte delle altre.

Tutte le barche possono scuffiare?


In linea di massima si. Nelle derive scuffiare è quasi routine, non è pericoloso e per
raddrizzare la barca ci vuole qualche secondo (purché si conosca la procedura
corretta).

Al contrario con i cabinati la scuffia è altamente improbabile, capita molto raramente


e solo a causa di gravi guasti o di onde particolarmente violente.

CABINATI
Se progettati bene, con ogni condizione di vento il bulbo riuscirà a bilanciare la spinta
del vento sulle vele.

La prima immagine mostra una barca a


vela ferma, senza vento: la spinta del vento
sulle vele è nulla perciò la forza prevalente
che agisce sul baricentro della barca sarà il
peso del bulbo. La barca sarà
perfettamente dritta.

Nella seconda immagine l’azione del vento


sulle vele è molto forte e tende a far
“sbandare” la barca. Il peso del bulbo
controbilancia questa forza ma non del
tutto perciò la barca raggiungerà un
equilibrio ma rimarrà leggermente
sbandata.

terza immagine: la barca è ancora più sbandata, l’area delle vele in cui agisce il vento
si riduce mentre il bulbo farà più leva quindi sua azione sarà più efficace.

In generale possiamo affermare che più la barca sbanda, minore sarà la forza
dell’azione del vento sulle vele e maggiore l’efficacia del peso del bulbo.
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La quarta immagine mostra una barca
completamente “stesa”, inclinata di 90 gradi
esatti. In questo caso l’azione del vento sulle
vele è ovviamente nulla mentre il peso del
bulbo avrà la massima rilevanza. Anche in
questo caso il cabinato tenderà a
raddrizzarsi da solo.

DERIVE
Come già detto in deriva è assolutamente normale scuffiare e, se si conoscono
bene le azioni da fare, non è pericoloso.

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Possiamo cercare di evitare la scuffia
bilanciando la barca con i pesi dell’equipaggio
e lascando prontamente la randa. Se tutto ciò
risulterà inefficace la barca continuerà a
sbandare, finché la testa dell’albero non
toccherà l’acqua. A questo punto la barca sarà
scuffiata a 90° circa.

Ovviamente tutti i membri dell’equipaggio


finiranno in acqua ma il tuffo non deve essere
casuale. Bisogna cercare di buttarsi in modo da
evitare il boma e l’albero, da non rompere la
vela e in modo da non finire troppo lontano
dalla barca.

Esiste una sola regola di sicurezza in caso di scuffia: mai allontanarsi dalla barca.

Anche se scuffiata tenderà a scarrocciare velocemente, spinta dal vento e dalle


correnti perciò esiste il rischio concreto di non riuscire più a raggiungerla. Inoltre,
qualsiasi problema possa insorgere, la barca sarà sempre più visibile di un solo uomo
in acqua e costituirà un’aiuto al galleggiamento.

Una volta in acqua è bene attivarsi subito per raddrizzare la barca prima che
albero e vele vadano completamente sott’acqua portandola a 180°.

Ecco la sequenza corretta di azioni per un equipaggio di almeno due persone:

1. Il prodiere nuotando deve trascinare la prua in modo da portarla al vento ;


2. nel frattempo il timoniere va alla deriva e facendo peso con il proprio corpo su
di essa manterrà la barca a 90°;
3. Il prodiere raggiunge il timoniere alla deriva e insieme tirano su la barca
facendo peso su di essa;
4. Appena la barca si sarà raddrizzata il prodiere, sempre in acqua torna a
tenere la prua mentre il timoniere sale;
5. Il timoniere controlla che la barca sia in grado di ripartire, timone e scotte
devono essere libere;
6. Anche il prodiere sale a bordo e si riprendono le posizioni corrette;
7. Appena pronti si cazzano le vele e si riparte;

In caso di barche singole, come ad esempio il Laser, il timoniere dovrà fare tutto da
solo. Prima dovrà ruotare la prua al vento poi andrà alla deriva e tirerà su la barca.

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Qui occorre fare una precisazione: ogni deriva
è stata progettata per un numero minimo di
equipaggio ben preciso, in modo da
raggiungere sempre il peso necessario per
raddrizzarla. Uscendo in mare con un peso
inferiore si rischia seriamente di non riuscire a
raddrizzare la barca in caso di scuffia. Per
questo motivo, se proprio si vuole andare da
soli con una barca doppia, è bene avere
qualcuno a terra in grado di venire in aiuto.

Nel caso di scuffia a 180° la procedura per il


raddrizzamento è la solita, si allungheranno
solo i tempi. La foto mostra la posizione corretta da assumere per fare la massima
leva sulla deriva.

La barca tornerà prima a 90° poi potremo raddrizzarla del tutto.

Di seguito altre foto per capire meglio il meccanismo:

vai alle altre lezioni:

LEZIONE 1: nomenclatura
LEZIONE 2: da dove viene il vento?
LEZIONE 3: andature
LEZIONE 4: regolazione delle vele
LEZIONE 5: virata
LEZIONE 6: strambata
LEZIONE 7: vento reale e vento apparente

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