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PREFAZIONE

Nel dizionario Treccani, sotto la voce “Sogno” si leggono due definizioni: la prima la definisce come attività
mentale durante il sonno; la seconda come immaginazione vana di cose irrealizzabili. Potrei quasi affermare
con certezza che “Cosa Sogna un Clown?” le smentisce entrambe, perché narra di un Sogno a colori, ad
occhi aperti, che diventa possibile perché condiviso.
La sostanza di questo sogno è fatta di Resilienza quando davanti ad una difficoltà si riesce a vedere una
splendida opportunità. Di Coraggio quando si sceglie di essere felici anche se sarebbe più facile arrendersi.
Di Diversità, perché essendo esseri umani siamo tutti differenti e proprio questo ci rende uguali. Di Empatia
quando riusciamo a sentire le emozioni degli altri. Di Equilibrio e Squilibrio allo stesso tempo perché è
necessario sbilanciarsi per ricevere un insegnamento ed è necessaria la stabilità a finché la vita vada avanti.
La sostanza di questo Sogno è fatta di Accoglienza, quando la Diversità in ogni sua sfaccettatura non ci
spaventa.
Emblema e portavoce del Sogno è il Clown e il suo naso Rosso!!
Il clown è il diverso per eccellenza, è un personaggio “scorazzato” perché su di un palco si espone al
pubblico mettendo in scena in modo paradossale, macchiettistico, comico, buffo e assurdo le sue
debolezze, che poi sarebbero i punti deboli di ognuno di noi perché tipici dell’essere umano. È grazie al
naso rosso che riesce a trasmettere e a ricevere emozioni che passano di cuore in cuore, lasciando in
ognuno qualcosa di universale.
È vero, un clown può essere un artista, un grande comico, un trampoliere, un musicista, un giocoliere, un
medico, un farmacista, un barista, un sindaco e chiunque voglia esserlo, perché essere clown è prima di
tutto un atteggiamento verso la vita, ponendosi ad essa e agli altri “senza corazza”.
E se Clown lo diventasse un paese intero?
Il nostro paesello lo è diventato ormai un giorno d’autunno lontano sconvolgendo la solita quotidianità che
da sempre era stata. Sotto al cartello che segnala l’arrivo nel borgo maceratese, proprio sotto a Monte San
Giusto si legge Città del Sorriso! Qui il popolo Clown, ogni anno si dà appuntamento sotto l’enorme Naso
Rosso per abbracciarsi e condividere emozioni, dando vita al Clown&Clown Festival, il campanile che lo
“indossa” sembra sorridere anche lui divertito e il Sogno, come d’incanto diventa vero.
Il Clown&Clown per il paesello è il sorriso che fa capolino agli angoli della bocca di chi non trovava più nulla
da ridere, ma pian piano si lascia travolgere da quel vento di emozioni. Ogni anno, nella settimana tra
settembre e ottobre, come un copione sempre uguale, la storia si ripete! I cittadini stravolti, sbuffano,
alzano lo sguardo al cielo, ma poi alla fine sorridono, si lasciano coinvolgere e travolgere e quando quel
nasone si spegne ne hanno nostalgia e si comincia già il conto alla rovescia per l’inizio dell’edizione
successiva.
Il Sogno che custodiamo nella Città del Sorriso è quello di un mondo colorato dai colori dell’allegria, in cui si
possa vedere il Bello e assaporare il giusto, in cui il segreto del successo è la partecipazione. Il nostro sogno
vorrebbe ponti e non muri tra gli esseri umani. D’altronde il “riso”, per definizione, crea socialità, complicità
e solidarietà quando esso scaturisce da un sentire comune; quando esso è un modo per affrontare ciò che
ci si palesa davanti all’improvviso e senza un’apparente spiegazione logica.
Quel campanile con il Naso Rosso che torniamo ad accendere ogni anno si fa dunque ambasciatore ​del
valore universale del Sorriso
Insomma vorremmo dirvi che la vita è bella​, a​ nche quando non è bella e ​che un altro mondo potrebbe
essere possibile.

Sonia Salvatelli

Presidente Ente Clown&Clown Festival

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