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Sommario 1 e@cditoriale 2 @ Balkan Express Civilta del declino di Gianluca Paciueci 4 Mito e persecuzione: una nota sulla guerra di Rita Bagnoli 6 © poeti italiani contemporanei Alibi e Frontiera: La morte e il sentimento del tempo ne La capanna indiana (seconda parte) di Adriano Napoli 10 @ invito alla lettura La giovinezza e i diari di Emile Cioran: anima nera di un pensatore atroce di Sandro Montalto 14 © vortere Fothas caidas di Almeida Garrett ac. di Lucio Sessa 17 @ fuori dall’Occidente ‘Mang Ke e I'arte di sopravvivere di Tole Simone 19 Glosse varie (seconda parte) di Luca Zolli 21 © Vinedito Antonio Spagnuolo Ciro Vitiello 22 © Lintervisia «Una poesia contaminata»: intervista a Silvio Ramat di Tiziana Antonilli 24 © in forma di prosa Sunto di Sebastiano Aglieco 26 © la vita della mente Dal mondo monolitico al mondo co-costruito e prospettive (prima parte) di Raffaele Basilone 29 @ Ia fonte e il cuore La purificazione del cuore (2° appa) di padre Alberto Camici 31 @ recensioni editorial Gavi ami ced 1 Sicontinua adiscutere di guerra giusta e guer- raingiusta... Continua l martellamento dei gior- G nal sulla neces sitar; profughi osovari, uerra. sul bisogno di bloccare la puliia etica dei serbiy 5 sl ruolo preventivo/pauitive dei missli, sugh 12 maggio 1999 americani che hanno sempre fatto la cosa giusta (ie pees mondial vine voranno pur dre qualeosa,) gl mono Milosevic wie ‘chiedo stupito perché mai non csiano stati interventiumanitari” in Ruands, Cecenia © Turchia {ma lealleanze politiche tra gli Stati contano senza dubti Tmostn sono sempre gli altri, quelli che prima vengono armati per i nostri interessi (Gaddam Hussein & un exempio ancora molto vicino nel tempo e nella memoria) e poi, guando disatendono le attese, quando mettono in gioco I'economia internazionale igrandi" del pianeta, vengono descritt come pericolosi eriminali, nuovi Hitler. Ma fino a uel momento? Possibile che Milosevic sia diventato improvvisamente un foe? Il perico- Toso nazionalismo di cui ora é portavoce non cera gia durante la guerra bosniaca e ancora prima negli scontri con slovent e croati? E sono forse migliori Izetbegovic o Tudjman? erche, poi, fare una classifica dei profughi? Perché ct si deve dimenticare dei profughi serbi, della pulizia etnica croata? Perché associare il popolo serbo al dittatore? Quali inter euperior cisono per ammeter anche solo la move dium inmocenie? rartroppo abbiamo tuti la memoria corta, purtroppo la pigrizia si impadroniscefacil- mente dio anche quando la guerra shiora da rane peti sono “stupid” o idealist 6 dalla vista cota rispetto ai lungimiranti generali NATO 0 a en at Ores, ili 1 ida é solo quella dei mili la che 2 qui, nell’Ovestcivilizzato, la propaganda & solo quella dei militai, quella che HO oa ier fcric cance epee pig! ialigeae E se Serpeggia qualche dubbio, se un “errore” nei bombardamenti alimenta qualche dubbio, ‘ecco una fossa comune da far vedere, una donna stuprata da intervistare per ribadire la giustizia di quei morti per caso. ‘Cosa ha portato questa guerra? L’aiuto che si doveva dare ai kosovari # fallito (i profu- ghi sono auentatt proporzionalmente agli attacchi), Milosevic ¢ pit popolare ora di due nes fa, !opposizione democratica in Serdia éridotta al silenzio, anche le vittime (serbe e Kovovare) tomo aumentate Ballo? Che are? : ‘La guerra ha solo portato alla luce incapacit dei governi europei a gestire con le armi dels poles le eas ve seoppiano nella porta accantoy ha mostaro dl ruolo di sgrstzier del mondo® degli Sas Unt Vimportanta deleconomiae del parti dele arm, deli dustria militare e dei guerrafondal nelle decisioni dei governi; a sudditanza dell'Europa ‘nei confronti degli U.S. dell'O.N.U. alla NATO. E soprattuttol ruolo di una informa- Zone manovrata, gestita per i propri fini da militari senza serupoli (Clark) e da politicanti Che hanno smarsto a rapione. Gi, [a ragione..Dov'é pin quest grid, n quest ordini, in questa violenza® E ancora a guerra, questa come le altre che siripetono senza insegnare all ha dimortaco Pinu a Paola uel i aelletcual¢ poet come quel del Papa} di fronte alla armi. Pasolin parlava dele armi della poesia, ma qui queste armi sono zittte,e chi grida la sua parola contro la guerra (con poeste d'amore, con poesie di pace © Sofeenza) inane inascolato. : eh Tagore delle armi annienta qualunque parola crimangono solo i gest di solidarita, ‘muti indifesi i chi soc il ilo oi Belgrado, tesumonta con Ia sua presenzalafollia della guerrs. Post seriptum al 22/05/1999 Nulla é cambiato, Solo qualche piccolo tentativo senza speranza. lo, intanto, penso a ‘questa tragedia e alla troppo frequente pigrizia che ci prende e che chiamiamo quieto vivere. Dovremmo, invece, sporcarci le mani, lottare per cid in cui crediamo. Con affetto avoi tutti ancora solo vittime della bieca Luca Ranpo- Ia rom necemaris 14, Civilta del declino 8 avovo il mondo, voglismo prendervi parte/ Figo dal ange Bee ce Tove Atbaso ciate esas volume apprenrc alae ‘Karl Kraus, Domenica, wad. di Franco Fortin’. LaN.A.T.O.& un’organizzazione di tee, come tale, interviene quando ¢ la dove POccidente abbisogna di una forza militare a sostegno della sua gia devastante potenza di fuoco economica e cultural, e a fianco dei suoi protetti. Come in Croazia nel’ago- sto 1995, durante l'Operazione tempesta? «.,Allattacco croato partecipano anche rei della N.A.T.O. che bombarderanno i radar di Knin, capitale della Kraijna, per evitare una risposta missilistica come era successo durante 1a conquista croata della Slavonia occidentale a maggio [..JUn bom- bardamento, quello della N.A.T.0., decsi vo per la vittoria croata e rimasto sapiente- mente in ombra...'. Per questo i balbetti e Ja banale comparatistica di tanti pacifist (eperché in Kosovo sie in Kurdistan - 0 in Cina, in Indonesia, ece.-no?s) mostra tutta Ia debolezza di chi si oppone alla guerra ma in realta si fa invischiare nel gioco ipocrita dell'ingerenza umanitaria. La N.A.T.O., € il suo perno ideologico e militare costituito dagli U.S.A. “democratic” di Clinton e dal Regno Unito del “laburista” Blair, non pos- siede certo l'autorita morale per farsi gen- darme del pianeta. Essa, tutto il sistema ‘occidentale, 2 pienamente partecipe della fabbrica degli orrori che ormai & diventato il mondo negli anni terminali del Novecen- to, venuto meno il dualismo ottuso e para- lizzante della guerra fredda: anzi, !Oceiden- te ha fondato l’orrore del Novecento (chec- ché ne dicano i revisionist), che @ orrore PROGRESSISTA e DEMOCRATICO, ter- mini che possono unire tutte le esperienze politiche del nostro secolo (dal fascismo al nazismo, dal socialismo al comunismo ¢ al capitalism real all “siluppime” nei paesi del Terzo Mondo), Questo lo afferma- Boker come Amold Toyabecp reer di Giantuca Pactucet licome Noam Chomsky’. I Lumi non pos- sono che essere imposti: lo sapevano i gia- cobini francesi, gli abolizionisti statuniten- si, gli stalinisti, i nazionalsocialisti, i diri- genti cinesi maoisti e postmaoisti ¢ i clinto- fiani d’oggi (tragedia che diviene farsa tec- logics il sooligtranie geciseatle ase lascia spazio ad alcuna diversiti, ad alcun dissenso: e chi non si sottomette al “nuovo ordine mondiale” ia questo modo non fa a- tro che evidenziare la sua pazzia, pazzia che prima o poilo perders, cosl come @ accadu- {oaimootr” Castro, Chedda, Khomeini, Selden ‘Hussein ¢ ora Milosevic (regolar- mente finiti sotto embargo, ma i popali pit the! ditaror: uno degi inevitdbilceffert Collateral), Non so se qualeuno 'abbiagik ‘notato, maa subire criminali bombardamen- tied embarghi ancora pis devastanti sono popoli in parte riusciti a venir fuori dal sot- fosviluppo, popoli di anticaciviltde, nono- srante fe represionie la perversa opera del- le varie polizie politiche, estremamente vi- vacie per nulla monolitici al loro interno, opali ed economie che, giunth a un certo livello, incontrano il muro dell’economia slobale (roclo del Fondo Monetario Inter- ‘nazionale nella dissoluzione della Jugosla- ‘ad esempio), dei rigidi schemi del libe- ro mercato ¢ dei dogmi liberisti i quali de- ono esere accetat senza fate’ chi az zarda una critica ¢ un folle, e va rinchiuso e bombardato e ridotto all’impotenza. Con- testare il Paradiso non & possibile! Questo & il rischio che corrono anche le opposizioni allPinterno dei paesi occidentalis chi si op- pone alle bombe N.A.T.O. su Belgrado é ‘oggettivamente alleato di Milosevic, @ un “nazional-bolscevico”, @ un vetero/neoco- munista, nostalgico e conservatore! Produ zione di irriducibilita da criminalizzare € Balhor Express dda annientare. Se perd ancora ai tempi della prima Guerra del Golfo A. Asor Rosa pote- va invitare a “uscire dall’Occidente”, oggi ha forse rapione Toni Negri quando sxve, nell’aricolo I! delino della cvilt® che «pur 10 non c’é pit “fuori"> e che unica possibilita di liberazione consiste nello spo- scarsi continuamente ¢ nell’«andarsene li beri nell"Impero» (di qu 'invito ai kosova- ridinon farsi chiudere nei campi). Ma civik tAdel dectino definitivo: questa liberazione assomiglia tanto allora daria dei carcerati, nell'Impero apparentemente universalee in- vece sempre pit irretito da confinie fill spi- tat: La ibera circolazione & solo que delle merci e dei capitali finanziari. La no- stra Europa, con la sua appendice statuni- tense (appendiceguida), che da diversi se- coli si posta come realstico obiettivo quel- la che Serge Latouche ha chiamato OCCI- DENTALIZZAZIONE DEL MONDO, oggi bombarda parti fienti di que- to sesso mond, moltipicando il cimne ditratoriale di tanti satrapi di provincia con il nuovo crimine umanitario delle guerre giuste e chirurgiche e ecologiche. lcrimine degli uni non lava quello de- alialtriei popoli dei Balcani devono prepa- Tarsi a sofferenze lunghe e inaudite, stretti tra nazionalismo e belicismo, in una mici- diale mistura di pre e di postmodern di iperarcaismo ¢ ul tecnologica, Fa paura la leggerezza socialist, excomunist ed exsesantor oraal potere in Europa e quasi porta a rim- pugs la gravch ct cobi eibgent deg anni Settanta (una delle condanne pit art- colate nel confronti dell’intervento N.A.T.O. contro la Serbia é venuta da Hel- muth Schmidt, il“cancelliere degli euromis- sili", come ha ricordato Lucio Caracciolo), fanno pauralle loro certezze di oggi specular itimo stadio della guerra 7 riaguelle che coltivavano fino a erie che li ‘endonoorfan del manicheismo andato (si diJ.F. Khan). Come fa paura quanto ha be- susimorilerate AlesandroPortli nll ticolo Gli Apache sparano, i Cherokee fuggo Seeltnbtis tantra biano un ruolo cruciale. In quanto occiden- tli, per ricordare la sua storia all’Occiden- tearmato esmontare la falsa buona coscien- za, In quanto comunisti per ricordare a noi stessi che Milosevic e quello che rappresen- {a vengono dal nostro campo, sono l'esito della nostra sconfitta non solo politica, ma anche morale, ci appartengono due volte. ‘Come hanno fatto persone e paesi che era ogi ‘cotmuin a divectare onl nonce "ha davvero spiegato ancora nessuno Gli cliconeris chiamano Apache | fuori strada si chiamano Cherokee. E Milosevic Pabbiamo chiamato compagno...». Porsi juesta domanda mentre migliaia di profu- i percorrono disperati le trade d’Europa ‘e mentre gli aerei della N.A.T.O. si accani- scono su obiettivi civili (con atti terroristici che ricordano Dresda Hiroshima) pud sem- brare un lusso sfacciato: ebbene prendiamo- eel, una volta per tute brindiamo col jore champagne qualora dovessimo in- ttavedereil barume dna, pur spaventosa, risposta. Munch, La voce, 1893-96 Note 1.7. DiFrancasco, pref. Giacomo Sco, Crszis, Operazione tempest La libeecone dla Krai edil gevacdi de popolo ero, Gamberet, 1986 p10. 2 Tn quel pacatoe agghiacciante volumetto che él mondo ecidente,Sellero 1992, primaed. 1953. 3. Daleggere assolutamente corti dello Zio Samy ed. Gamberet, 1995,primaed. 1992. 4.8. Ator Rosa, Fuori dal cident, Einaudi 1991 5.1m «Alias Il Marifeston, 17.04.99 6. Diretore del seuimanalefrancese «Marianne», uno di pochissim organi di tampa che a osato prendere positione contro laguertadelaN.A.T.O. 7. Manifeston, 13.04.99 la room neceswaria 499 Ballon Er Mito e persecuzione: una nota sulla guerra diRira Bacnou «Sempre sieda nell’anima mia la certezza che un uomo pio avri fortuna». Daqualche mese incombe su Belgrado una guerra, le cui motivazionicontinuano arimane recontraddttori. Non ha ragione Milosevic che siappellaad una legittimitterritorale con prin- cipirevanscisti ef Sie ee wes ha [Nato che, sa pure per a difesa degli op avanzil drt droolverelaracotaz eter bicon strumenti di minacciae di distruzione. ‘Ed su queste alse ragioni che accompagnano ennesimo scontro tra gi abitanti dell’ ex-Jugo- slavia, che noi vorremmo rflettere per riercar- ne, neilimiti di una nota, gi element cultural Con lo Zar Stefano Dusan (1346-1355), la Serbialhacostrito un vaso impero chenel 1389 & pasato sotto il dominio turco. Convertitoal Cristianesimo, il popolo serbo ha alimentato nel corso dei secoli un nazionalismo tenace, che lie vaso nel 1878, conil congresso di Berlino, ILriconoscimento di una piena autonomia, rin- novata poiall’interno della Jugoslavia dopo la prima guerra mondiale. Le gesta di un passato plorioso, le cu atese e speranze ruttavia sareb- bero state deluse dallingerenza straniera, sono state revocate dall'attuale governo per propa- sun progetto politico, dicu parte consi- derevole? Ia puliziaetnica degli albanes ‘Come hanno scrtto gli esponenti dellaco- ‘muni ebraicad’ America, non occorre chiama- rein causal’olocausto, che ha stonvolto il cuore dell’Europa negli anni 30 ¢ nell’ambito di un confltto di dimensioni pit vaste; specialmente secid servisse a gustficare 'intervento bellico ceffetrato dagli Stati Unitiedalle Forze Alleate. ‘Ad ogni modo, a stampa e’opinione pubbli- ca,spesso, hanno rapportato lo sciovinismo di Milosevic al Nazismo’. In effetti, a prescindere dalle divergenze storiche, su cui pure non é sible sorvolareedittature che ssono suc- cedute da Hitler a Milosevic, embrano presen- tare un'evidente complicit ideologica carateriz- —Ie-rom_necemarin 1499 _ Alcesti zata, sotto il profilo culturale, dalla grande im- pportanza che esse hanno elargito alla tradizione ai miti del passto, anche non esclusivamente nazionalistci. Lacrtica ha evidenziato con aci- me quest alone mitico, di cu spesso si sono circondatiiregimi totalitari,e chest éresoaref cedi na pericolosa“esttizzazione della polit =. ‘A questa retorica del mito, soprattutto una certalerteraturadel'900,siéaggiunta un i terpretazione pid soffertae ben lungi dal farsi portatricediun’utopia che investailfururo.Ne ropliamo proporre due brevitestimonianze che cibanno colpito in maniera ingolare: la prima recala firma i Virginia Wool faseconda na poesia di Rainer Maria Rilke. In Lacrociera(1915), un personaggio, poi immortalato in un romanzo di successo, Mrs. Dalloway, d'un rato riferisce: “«Confesso[...]che non dimenticherd mai Antigone. L’ho veduta a Cambridge, anti anni fae da allora mi perseguita sempre>" Ebbene, 'affermazione curiosa per diversi smotivsinnanzitatto perché manifesta un sen- timento dell’autrice. Ma perlopid, la frase della signoraDalloway, bali al oechi delltore perché- quasi senza volerlo- sembradisporre ‘una manipolazione del mito: ne sottrae "aura tradizionale,lasuafunzione catarticaerigenerae tivae gli attribuisce piuttosto la responsabiliti diunay La scrttrice insomma i pro- jetta la suaincapacitadiliberarsi dal passto,tan- ‘toda semtrsene oppressae in una maniera cr dele che atortura dal di dentro. ‘Altracroina della mitologia tormentata da luna storia d'amore contrastata, Alcesti la cui fedeta viene premiata con lriscatto della prota- gonista dal egno dell’Ade. Alla prostrazione e ‘vessazione spirituale che accompagnano il sacr- ficio di Alcesti - offertasi liberamente di rmorire peril marito- Rainer Maria Rilke ha dedicato versi di rara bellezza’: ‘Surrogato non pub essere alcuno per lu. Iolo sono. Sono io surrogato,Poiché nessuno all fine dicomelo siaio. Cosa mirimane alloradicid ‘che fui qui? Si, cos sia, che io muoia Cl ‘Neidue componimenti cui abbiamo acoen- ‘nato, ed anche se in maniera fugace nel roman- 20 della Woolf, 'evocazione mitologica giunge sdcatsinquictante Taceeetergace nate Sn'elaborazione drammatica sopratutto Tagnizione di un doloregenza via d’uscita (U'Al- cesti di Rilke termina con la scena di Admeto cadutoin gnocchi, con le mani sul voli per Jmprimers il ricordo diun sorvso svanit). Sia se dungu ben onan da nso speclcvo eda una appropriazione nosti “i simboli mitoloic Al contra, mito sembra vere perso di consistenza, non é pis depositario di Fert eterne, Eso rappresntainadepusteza del soggettoe lo smarrimentodell'uomo mo- derno. Cid che il mito ha tramandato a questi furor danquesemplicementelrepertorio di ‘aa format "Acta a un wo retro de mito ne'900 persommi capi, ene evince pereid uno artisico. Entrambi, sa pure in misura diversa e con una ricaduta diferente nella storia del pen- siero, sono derivati dallopera di Friedrich Nietzsche (1844-1900). L'idea dello “Uber- mensch”, del “Superuomo”, non é stata sem- pre compresa nella sua incisivita retorica e provocatrice, avvisatainvece da Marin ler Gegger, esperto conoscitore del filosofo Babi Eaest Con esuberanza, jetzsche ha compiuto una delle analisi pit originali della tragedia clas- sien che pe asa stanza creative ancora ‘oggi pud ritenersiinsuperats’. Fe Alniklsmo del mito ha dedicatoinoere, ‘unattentoesame Theodor Wiesengrund Ador no, Pertentare di spiegare la persecuzione subi- tadagliebrei, Adorno éricorso al mito di Ouis- 50, in cui haidentificato le origin della civitd ‘occidentale, Assieme ad Horkheimer, ha poi formulatoun’ipotesdiricerailustrandola nel 5 La Dialetiadlluminismo.Mteorco della scuola diFrancoforte vi haespostoil passaggio della ragioneilluminita da un principio di eman- cipazione culturalee sociale (i noto superamen- to della minoritikamtiana) 2d uno dispotico ed assolutista, che ha corrotto il rapporto con la natura e sovvertto il significato del retaggio mitologico’, In questo caso, esperienza rar zionale dell'uomo ha maturato un disagio profondo, rimosso tuttavia da giudizi stere- tipati, che hanno represso 0 censurato le perplessta e le incongruenze scaturite dal Qo Munch, La voce, 1893-96 Note 1. I Manifesto», 135.1999. 2, aLa Repubblica», 26.4.1999 3.W. Benjamin, Das Kunstwerk im Zeitaler seiner technische Repradurierbarkeit, Frankfurt am Main 1977, 44 genes caters acta cee tres barat patient rye inn ei ee Popp a ieee eres os [Rn tase Fea ain TA al Re a ere race wee Sa eee ee a eee Ja rom necewris uy ini confemporanei Alibi e Frontiera La morte e il sentimento del tempo ne Lacapanna indiana di ApriANo Narou (econda pate) ‘AllPaltezza de La capanna indiana, nello gazzi: «lo stile de La capanna indiana tun stesso anno in cui viene dato alle stamy Lettera da casa ¢ ormai matura una svolta nella vicenda esistenziale e poetica di Ber tolucci 111951 @ infatti Panno del trasfe- rimento dall’appennino emiliano aRoma con cui si apre Pepoca della poesia epico/ narrativa che pros ivamente conduce fino Lacuinehe ds letca, Con La expat indiana, dice giustamente Paolo Lagazzi «il cammino di Bertolucci in direzione epica (di ua epee del quotidiano) compie if suo passo chiaver’. ‘A quest altezza cronologica,e partico- larmente con le venti poesie conclusive di Inun tempo incerto, secondo Pasolini il mondo di Bertolucci entra in crisi: se da tun lato Ia lontananza dai luoghi rende naturale il distacco tingendolo di una no- stalgia in cui il dolore si attenua, dall’al- tro questa lontananza ne modifica Vim- magine, alterando di conseguenza anche il rapporto con essi.” ‘orneremo tra breve al brano pasoli- niano, ora & piuttosto necessario richia- mare alla mente i versi iniziali de La cx mina indiana: da parte del “Nouvel Observaeus) Bolo rita comodo vol delingustoreatunovanagio della spiegazione e della contestualizzazione. Bolom ssofferma ula Bucare del ann Trent che ede Cioran dental uni versitie 10-0 forse succubo - del professore di filosofia Nae lonesco (ideolo- go della Guardia di Ferro di Codreanu). Sono anni di crisi politica e bancarottafinan- Faria durante i quali la scadente democrazia rumena rivelava tutta a sua inadeguatezza, ‘edurantej quali la giovane intllighenzia rumena aderi in gran parte all'ideologia della, Guardia di Ferro, iui caratteri erano quelli appena attrbuti al giovane Cioran. Eliade, fra tant militd nel movimento; Cioran ader\ sul piano intellettuale, senza per® manca- redi esprimere pubblicamente la sua adesione: in Trasfigurazione della Romania le sue 19 1a rown_necessarin_t499_ invito all leltura dichiarazioni xenofobe si affiancano ad una volont’ di potenza elogiata con forza. “Accusando la Chiesa Ortodossa di «mancanza d’intolleranzay, scrive: ¢Pinvasione ebrai- ca di questi ultimi decenni ha fato dell’antisemitismo un tratto essenziale del nostro nazionalismom. Ritiene necessario, peril rscatto della Romania, «un’esaltazione conti- ante con il fanatismor,giudicando un movimento rivoluzionario degno di questo ‘nome «ogni movimento che comincia nella brutalit3 esi conclude nel sacrificio». Ecco che la Germania nazistadiventa il modello da segue. in una serie di articoliscritt peri juindicinale di estrema destra «Vremea», Cioran dichiara di essere affascinato da Hitler, rculto della personalitse dal pangermanismo spirituale. Il so nazionalismo cerca «uno spirito nuovo» ediventa bellicismo aperto, sulla flsariga tedesca: «Invece di pro- strarcidifronte atuttii grandi popoli,faremmo meglio a costruire arei, a raddoppiare lanostra popolazione ead aspirare ad una rapida industralizzazione>. T1libro di Cioran venderte moltissimo, if suo autore acquistd una certa notorietae qualcuno addiritzura lo indicd come «uno dei giovani intellettuali alla testa del movi- ‘mento rivoluzionario favorevole alla Guardia di Ferro». Ancora nel 1940, in un inter- vento radiofonico per la scomparsa di Codreanu, Cioran presentd il fondatore del ‘movimento come coli che aveva «spirato l’onore una nazione di schiavis(..] dato un ‘oltoall'vomo rumeno»,Ilifuto della demoerazianon fu per Cioran - insist bio- grafo - una svistagiovanile, ma «proprio il risultato di una credenza in un’idea: diun Impegno al seguito di un’ideologia, di quella che pit tardi chiamerd un’ utopia». Bollon insinua anche quel che é pit importante - che senza questa esperienza non avremmo avuto il Cioran exe conosciamo, il maestro del pessimismo portato alle estreme lonta- nanze e del rfiuto delle utopie. Ancora pit forte éla dichiarazione secondo la quale tutta la successive opera in francese di Coran sarebbe il tentativo ragionato di non cadere pi nell'arcecamento nato dalla credenza in una religione o in un’ideologia», 'ainteresse filosoficoe politico» di Cioran trarrebbe origine proprio dal «lavoro sotter- raneo di smentitadel suo passato». L’analisi di Bollon trovala sua conclusione nell affer- mazione (che molto fara discutere) secondo al quale xi valore profondo» della filosofia di Cioran «risiede nel cammino che I’ha condotto dalle enebre pit profonde, alla luce». Ne11995, poco dopo la more de filosofo opraggunta al etd 84 ann), furono rinveruti nella soffitta che abitavaa Parigi 34 ‘dentic fra loro datati dal 1954 al 1972, Su alcune copertine figurava la scritta «da distruggeres scritta nella grafia di Cio- ran. Nel 1971, pero, Cioran scrive: «Ho deciso di riunire le riflessioni sparse in questi quaderni, Potrebbero fornire la sostanza per un libro da intitolare Intersezioni oppure Lerrore di nasceren. alla capitalefrancese ci giunge notizia che Peditore Gallimard (che pubblicd alcuni dkeilibri di Cioran pit noti come Sommariodi decomposzione, Silloismdellamarezzae Ave ‘etanathérmes, che ancora atende una traduzione italiana) ha deciso di riunire leannotazio- ni del filosofo inun unico ponderoso volume di un migliaio di pagine (220 franchi), uscito con il semalice e volutamente (credo) riduttivo titolo Cabiers 1957-1972. ‘Non é un clasico diario, cronologicamente ordinato: «Tenere un diario, che dimo- strazione d’incapacita di coordinarei propri pensier! Tipico di uno spirito discontinuo, spezzato alle adc, compliceevitima dele futtuazioni del tempo, del “suo” tempo. Thetto a pensare, egli si medita... E filosofia abbassataa livello del calendario privato» Sono pagine ossessive elabirintiche, una confessione impietosa; il lettore entra in un Iabirinto di ricordi, aneddoti riflessioni filosofiche, estasiliriche, improperi ed altro ‘mescolati senza un progetto iniziale, come fossero stati impressicosi come sgorgarono dela mence di Cioran, flosofo dell“insigificanza universde™ I letore parucolarmen- te paziente, peré, potra ricostruire I'autoritratto (Cioran avrebbe preferito “Pautop- __|n rosa _necessaria 2499,

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