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imarcescibile rosa che non canto, quella che & peso e frageanza, ssl nero giardino nell’alta notte, e qualsiasi sera, Miata che rsorge dalla tenue cenere per Parte dell'alehimia, Ja rosa dei persiani e di Ariosto, quella che sempre sta sola, hb che sempre & la rosa delle rose, il giovane fiore platonico, jlente e cieca rosa che non canto, la rosa irraggiungibile, Jorge Luis Borges Kar VG Sommario Editoriale La speranza che rinasce nell'Italia e dal Sud di Nicola Sguera L LE oe Profili La passione dell’ ttesa: Daria Menicantidi Stefano Carta... 2 ‘La voce della mia poesia». Intervista a Daria Menicanti di Stefano Carta 10 2 ————————eeerr— ee Dissonanze ‘Spazi sonori di Vincenzo Pellegri 2 Interventi Quindici sassi di Carlo Villa... ee 4 Fine Millennio Unacitta di Luca Rando. Fuori dalt’Occidente Introduzione allo studio della poesia islamica (terza parte) di Luca Zolli Ig Recensioni & Segnalaioni 1.0m a oe 20 Liinedito ‘Sorpresa: trascorso un mese, di Franco Marcoaldi . sen 2 Serres ore a ——E—E—_ r—_—_—_—_ Gili incontri della Rosa La parola e ’immaginedi Giuseppe Nenna .. 25 Invito alla entura La tavolozza poetica di Miltos Sachturis di Tiziana Antonilli sen 26 Vision’ Lrassenza della parola di Amata Verdino... = 31 La rosa necessaria - rivista di scritture e arti Anno IV - luglio 1996 -N. 13, Kat Edizioni Via Porta Rufina, 44 - 82100 Benevento - Tel. 0824/50180 Comitato di redazione: Rossella Mazzeo, Vincenzo Pellegrini, Luca Rando, Nicola Sguera Fotocomposizione: Kat Publisher. Redazione: Via Porta Rufina, 44 - 82100 Benevento - Tel. 0824/51483, Stampa: Un numero costa £. 3,000 (arretrato il doppio) L’abbonamento annuale (sei numer) si sottoscrive con versamento su c.c.p.n. 12374823 inte- stato a Mez. Ita, - Kat Edizioni, Via Porta Rufina, 4 - Benevento (causale: la rosa mecessa- ria) cordinario 15.000 sostenitore 50.000 benemerito 100.000 La collaborazione ? su invito. I manoscriti non si restituiscono, editoriale La speranza che rinasce nell’Italia e dal Sud Larte, sosteniamo dall’inizio del nostro percorso, & profondamente intrec- ciata alle dinamiche del cambiamento sociale ¢ politico. Come abbiamo se~ guito con preoccupazione crescente I’affermarsi di una destra che ha procla- mato orgogliosamente il proprio disprezzo per la cultura se non in funzione “egemonica”, cosi oggi, dopo due anni travagliati, respiriamo a pieni polmoni il clima nuovo che si é creato in Italia, dove molti degli uomini migliori della cultura di sinistra e del mondo cattolico sono finalmente arrivati al controllo della res publica. To sono un comunista, e vado orgoglioso di questa appartenenza ad una sto- ria che mi trascende. Credo che il mondo, quando avra superato la sua eth del ferro, trover’ naturale con-dividere, mettere in comunione. Ma questo & un orizzonte utopico. Nell’immediato sono ben felice di cid che accaduto. Elo rivendico su una rivista di “scritture e arti” perché credo che mai come ora bisogna sporcarsi le mani, tornare a parlare, superare la duplice afasia dell’orfismo (camuffata da parola elettiva) e delle neo-neo-avanguardie (un’afasia logorroica!). Ammiriamo lo sforzo di tutti coloro (¢ trai nostri ami- ice ne piace ricordare due lontanissimi tra loro: Gianni D’ Elia e Marco Guzzi) che si ostinano a voler comunicare, a risanare la frattura della letteratura mo- derna. Ha un senso il nostro lavoro in una depressa cittd del Sud dell’Italia’?” Mi ha dato grande speranza la provocazione di Franco Cassano ne Il pensiero meri- diano (Laterza). La proposta di pensare il Sud a partire dalle sue tradizioni, dai suo valori, dai suoi archetipi geografici, per 1a prima volta mi ha fatto intuire che il nostro difetto di modernita pud essere una possibilitA e non un limite da superare affannosamente, Tl grande lavoro che ¢’é da fare nel mondo artistico e culturale meridionale & quello di creare ponti, scambi, intessere una fitta serie di relazioni che rendano visibile quanto di buono va facendo, chi - come noi - in piccolo, chi - e penso a Giuseppe Goffredo ¢ alla rivista «Da qui» - in grande stile. Non per rivendi- care un’appartenenza etnica, ma perché la cultura partecipi ad un grande sfor- 20 di crescita civile che permetta alle nostre terre di liberarsi dal cancro delle mafie, di riappropriarsi del patrimonio artistico, di avere una amministrazione trasparente, Solo una cultura che si sporca le mani (Cassano la esemplifica nella figura del dottor Rieux de La peste di Camus) pud contribuire a questo: essere “medici” della cultura, o, per usare una bella immagine di Luigi Bian- co, “medicanti” Nicola Sguera Profil La passione dell’attesa: Daria Menicanti Ho avuto la fortuna di conoscere nel giugno 1993 Daria Menicanti. E veramente emozionan- te-conoscere di persona un poeta, in questo caso lo@ stato ancor di pit per "estrema disponibili the doleezza dimostrata. Daria se n’é andata silenzio nel gennaio del 1995, all'etdi 81 anni, , ed & anche sottotitolo della poesia ttolata Due itt Ci roviamo di fronte ad una forte indicazione di come lame- rmoria venga suggerta comeevocatrcediluo- shi, di tempi, di sentiment: 1 due amori pid important pi gelosi dela mia vita ron hanno le radei in brevi orgasm, incaldi sensi umani, ‘ma ardono tranguillamente all'aria eterna i due cit. [L'uno sale con me sotili viotole ‘a meandr, gli avai scalei verso le altane pubbliche a cercare il Mediterraneo solare che si fa golfoe porto a mano a mano che avvicina le case: ll altro pit antico, pit dolente amore ormeggiato ai miei mont, agli anni muti del'adotescenca, soggetto a tutte Ie lacerazioni, ® forse un ponte ancora pera cenni 4i diversi futur, move svote. Lal Qui - dove vissie ho amato poche cose e persone imi sarebbe pit facile finire, dimenticare la mia forma esaasta alle splie dl vortice che ad ora ‘ad ora mena la ita, (Due cit, p.62) Nella raccolta c'& una continua toponomastica poetica (Cantilena per Porta Daria Menicanti Ticinese, Via Pré, Milano, ecc-). ‘None’é perd una pitura deta delle cose, bensi ‘unmoventeesistenzialedellaimmagine, qualcosa che ci fa impadronire degli ambient, dei luoghi, delle figure che vengono descrtte. La partcolarit stlistica delle descrizioni & tuna musicalita tranguilla ma dotorosa: “oriz~ zontale” viene chiamata nella nota editoriale, ‘ma @ un ritmo che lascia trasparire a chi ben ascolta una grande vitalita del’anima, In questa raccolta si introduce, seppure anco- rain embrione, la bipolarita amore-morte. Certo non sempre ® cos) evidente la soffe- renza, ma il dolore esistenziale, una partico- Tare solitudine viene alla luce anche in alti componimenti dove lo stesso andamento dol- ce impreziosito dall'uso della negazione: Non sola, non mai proprio abbandonata vivo in questa cit anzi& facile farmi una cadenza atte le cose qua attorno, beri, cas... Le patisco a volte, ‘ma pid spess0 ne sono beata Siedo ed ascolt, tant e cos levi ‘messaggi di cose mi altorniano perpetuamente. E vivo se non il mio ‘que lor ritmo damm [..] (Letra, p.117) 1 libro si presenta in forma diaristica, in quanto contiene poesie tutte datate, messe in cordine pressoché cronologico per un periodo che va dall'aprile 1959 al luglio 1963, In al- cuni casi accanto alla data compare addirittu- rail luogo dove presumibilmente stato scrit- to il componimento, T versi usati, generalmente endecasillabi settenari, novenari con poche rime, una fre- ‘quente presenza di enjambements non fort tuna sintassi non complicata, confortano con il lory dolce susseguitsi ‘Ogni occasione, ogni avvenimento vanno ‘bene per l'ispirazione di Daria Menicanti; a legare insieme le poesie provvede lo stile del- Pautrice, che alla fine della letura ci accor- ‘giamo essere qualcosa di pil: un suo perso- 3 Profi nalissimo modus vivendi. ‘Molticritici hanno parlato per la poesia della Menicanti di una ironia leggera, saggia: pur essendo questa una sua peculiarta stilistica, non molti hanno compreso a pieno I’amarez- 2a, il dolore che sottendono a queste prime poesie: Mi chiedi come pass il tempo. Come vivo quasi, lontana Mortalmente colpita , p. 23). I mort torneranno a parlare a noi che dimentichiamo. Le ultime due poesi intro~ dducono Ia sezione seguente. Sono infati poesie che circoscrivono ulteriormente il campo della ricerca jpoctica parlando della sorella, del padre e della madre. La terza sezione (Mitologia privata), riguarda ‘rama direttamente la memoria personae del poeta. Sono 9 poesie che variamente presentano I'0ppos “lone terralmare che rappresentano con forza le radici dela memoria e della poesia del poeta: Siracusa, la ‘Git nai, ricopre ora tutto orizzante del poeta sono quel mare e quella tera il luogo fisico ¢simbotico ‘da cui discende il poet, loro «fanghiglia». La poesia diventa gro d'amore pet la propria tera, che poi. inseme, rido per un passto perdutoerttovato ora ma solo nella ment. Le immagini pit rcorrenti sono (quelle della Iuce, dell’acqua chiara, ella casa e del pane, a cui si oppone la sera, la notte con Ia sta ‘malinconia, la nebbia che ricopre quel ricordo elo rende distante, Alcune poesie si distaccano da questo {quadro, parlando proprio della funzione memoriale che riveste la poesia stessa e, nel ultima poesia, 10 ‘Scrivere la memoria si fondononel'immagine dela madre -cllastessa poesia -che si reca,come un dono, al fitio. ‘ultimo gruppo di 12 poesie (Dei sogni e della poesia riprende dag altri gruppi idea stessa che & all base del libro e cio’ il rapport tra rcordo (da cui nasce Ia poesia) e dimenticanza, unendos alla tematica del sogno, ¢ del farsi della parola poeta. ‘Una poesia non sempre di facile leitura quella di Aglieco, per alcuni momenti che potremmo definire “neo-orfiei, superati perd dalla concretezza delle immagini Altre volte, ed ® qui che la poesia ci con ‘vince, Aglieco raggiunge una piena ispondenza di forma e contensto grazie allapienezza dell 'ispirazio- ne ealla forza limpida delle immagini Matinconia dei nari Di cosa avviene CObbligh dl cuore preparati nella sera della _Esiste, se le parole sono consistent son Sera, sempre dela sera, come un fire sboccato._rppees dun fu0eo spropositato ulgor flinsaputadll'ombrache si allunga e ‘sbi o ancora cela agli occ, fribonda rutrit dalla rin della note. Consstenzasplendente di una luce graduata Ci arriva da un lungo viaggio che anche diversamente nominata, dallo specchio che la no abbiamo conoscivo, assent fino alla ticonduce alla sua origin prima Henctealneechre forse queso apart se © Yanga cavata ne suo ogi comun Ci lasceremotrasportare, se dopo di noi wto ‘poeta siconfonde a gloco dell parole queso ai fermen, ei rubera un elamore di ‘ruelichelotagluzzano, privat degli chi che Pasi ce ne andremo, non vedono pit I'inganna di una visione ammaliatala presagita luce. Luca Rando 20 Recensioni Marco Amendolara, La Musa meccanica, Pellicano Libri, 1994, p, 45, pref. di Ciro Vitello, £. 8000, Questo smilzo libriccino, gid dito nel 1984 dalle edizioni Riposts, pur essendo un atrattatello di poctologia», si avvale di un linguaggio “contaminato” e brioso, 0 meglio, “ebbro”. I titolo allude alla sida della poesia novecentesca, che affront, da una posizione di debolezzarispeto alle alte ati, 1a rivoluzione tecnologica, rischiando la morte. Ma, avverteI'autore, il “suicidio” del’ arte avviene sem- pre, con il suo rinnovarsi,dstruggendo le forme morte La poesia & neo stesso tempo enigma e magma: I sia essenza dVebbrezza, Questa la tematiea di ‘uno dei pid grandi libri di estetica della traizione occidentale, La nascta della tragedia di Nietzsche, ‘che perd non appare mai ciito, quasi si volesse solo evocaro in absentia. Da qui la sua vicinanza della ‘poesia all'alcol. Dalla componente magmatica della poesia deriva il suo avere un senso inf Del rapporto tra poesia flosoia, sive Amendolara: «Se poesia Filosofia guardano entrambe (con {ensione) all'universalit,lafilosofia ne coplie gli aspeti problematic ed esistenzal; la poesia invece segna e colorail poeticum di ogni altrove, ne cerca sempre nuove forme, giuoca con il magma fino a scottarsi»(p. 26) Lo stile in poesia non & mera forma ma «metodo d'espressione». Se Ia poesia 8 comunicazione (enig- ‘matica d'inquictudine, ual® la funzione della critica? «Probabilmente la sua pit giusta risposta (ll'ar- te) sarebbe I'esegesi (0 comprensione) delle opere, © anche bianche2za di giudizio. E la critica, nel tempo, diviene ermeneutica (p. 32). [Nel post seriptum Ebbroinquieto autor rtornasullintuizione pit inteessante dl iro, il rapporto ‘sala poesia come magma, tensioneeirequietezza el silenzio, che era tato definito provocatoriamente sla forma migliore di poesia: «ln quanto vomo, creatura, 'artsta hain s6 un'ebbrezza naturale e sem- plice; ma in quanto creatore & condannato all'inquetudine eterna, a uno stato di sete permanente © invincibile. Qualsiasi lavoro, qualsiast opera sar riuscito a creare, non troverd mai pace. In questo ‘senso, forse, si pud eapire meglio cid che in queste pagine si definito come superiorita del silenzio su ‘ni seritto effetivo (e in genere su ogni opera atistica), ‘Larte non pud mai esprimersi nel silenzio, ma vorrebbe falo, perché vi avverte quella perfezione che sta etemnamente cercando» (p. 43), Puressendo personalmente lontano da queste posizioniestetiche, ho apprezzato, oltre all’entusiasmo (che peraltro muove tutta Iatvita di Marco Amendolara di animatore cultural e serittore), lo stile “emozionato” ecoinvolgente del saggio, Nicola Sguera Andrea Bonanno, La poesia di Pietro Termineli, involucto, 1995, £, 25.000 (Questa ultima fica leteraria di Andrea Bonanno. I grande merit dell autor di aver “verifiea {0 posiivament i suo metidodindagine conoscitiva sulla cratvith (oggetto dei due precedent vo- Jui), Cn uno save filologco nel'immensaproduzione del poeta scilano Piero Termine (nato ne 1931, memibro de! movimenio “Antigruppo”,fondatore della vista «L'ivolucro») ha portato in luce clement espresiv sfuggii anche a eric pi viin al poeta. Bonnano applica la sua vetifcatrascen- dentale, ad esempio, alla raccolta Poesia epidermica, cogliendo la contaminazione ta anelit alla pu: ‘ezza espressiva e intent strc. L'lo razioale,oscillando tail bene cil male, in una somma compromessi, produce una molitudie di odiversifcat,rovand fnalmenteshocco nl costs di un To teascendenal, che ova nutrimento nell armonia di Uma e Divino. E bene ricordae a questo Punto la massima di Max lfockheimes inseritenellimtoduzione: «Al culmine del processo dt razionalizazione, aragion diventatairazonale estpiday ‘Bonanno analiza conestostorco che ci permet di capi Iexigenaa dl soperamento dele conta ‘iio che conduce af trasendentale,Riordadungoe il fevido dbatito dep anni 0 60 (su vite come “Officinan, «ll Mena, ll Vets) da parted inllewali come Paso, Rovers. Volpi, che {ron pid lucid nel ndicare una via nuova, uno sperimentalismo lierato da ideologe prefabricated esa snistra, Termin, nel suo sentire“viscerale, era mllovcin alle posizionipasoiniane. Taglat fuor dalla grande eitria,Terminellévissto pieno di lacerazionefastazioni, maurando 1 profondo odio pr la stupid e violenza di un potere coroto. Nel edeserto dei corp la stra at Recensioni politica ha fatto posto alate. I poeta riproduce in «laste diversi» tempi e spazi da consegnare alla ria in un canto di luci e ombre. L’odio improvvisamente sparisce per far posto alla registrazione dello poetic. 1 primi passi del poeta sono ermetic, con la costruzione di immagini analogiche atin dal profondo dellinconscio, In Ideologia dello specchio Terminelli da testimonianza di un secolo di storia in evi Massa e Potere, come in uno specchio, riflettono Ia loro otsit. In Olire1'involucro ci sono continue sollecitazioni alle coscienze assopite per itinerari con approdi integrali. Quasi a contrappuntare queste Titiche ideologiche nascono le Poesieexttiche: una sosta, forse, per la conquista di uno spazio vergina~ le, un assoluto “sovrapersonale”, E come vedere il reale per la prima volta avvicinando un‘immagine Fontana per vedere la forma, una forma che si ingrandisceatal punto da diventae informe. Nelle poesie ‘de Lo schiaccianoci c°un'immagine paricolarmentefelice, sottolineata da Bonanno, quella dei due pallrin sulla seena illuminata: a passionalih di lui ela putezza incontaminata di ei, simboli di un’ in- rnocenza perdvta di sentiment figurazioni perduranti di un’ aura da Paradiso perduto. ‘Vogliamo chiudere con dei versi che onorano Ia poesia italiana: ‘Viera un sorpasso dei sensi acuminat al richiamo di una primavera capolinea, di simialzi di oceasioni non perdutee lei era in lu in simbiosi di pioggia edi canto, dd cadenza dei passi a raccogliee il fruto della terra spontaneo eresciuto da una ‘mano invisibile Giovanni De Noia Pino Corbo, In canto, Campanotto Editore, Udine 1995, pp.64, pref. di Giancarlo Pontigeia,£. 16.000 Le 47 poesie di questa terza racolta di Pino Corbo,redattore i «Inonija»ecrtico ltteraro, formano ‘un lango discorso ininterrotto, Titolo Jn canto, sembra signficare da un lato la poesia come canto, ma soprattuto come stupore, ‘come prodigio, appunto un incanto, Ma nella spezzatura tradisce una impossbiita di quella magia che forse un giomo c*é stata ma che ora impossibile recuperare Le poesie, quasi tutte senza titolo, minuscole, con pochissimi sega di interpunzione, pariano di smi avveniment,luci che si accendono sulla vita ¢ improvvisamente danno un senso alle cose. Sono aitimi,itant. E per dire queste cose Corbo usa una parola estremamentedistillata, in parte ermetica, scabra,riotta alla sua essenza, Anche la sintassi,estremamente sempliticata con Iesclusione di nessi Togici 0 con elisione di articoli,autaa crear un clima quasi di sogno, di attesa. ‘Predominano i color vivi: luc, abbagli,ncendi,illuminazioni che per lasciano le cose coperte da un alone, facendocele vedere come in sogno, in corsa, appannate. C’t sempre un’ombra tra le cose e il poeta, € anche quelle che da lui possedute sono come infrante. Lio de poeta, che raramente emerge in {queste poesie ma & sotteso a tuto il discorso, cerca di ritrovae il filo rosso tra gli avvenimenti alla ricerca di un senso, ma il quadro che emerge alla fine &I'incapacith di orienars, la mancanza di sicurez- za, Nemmeno il rcordo, anch'esso alla base di molte poesie,®di conforto, ma segna ancora uno scaceo, ‘una dstanza incolmabile tail presente ei passat. TI posto centrale della raccota & occupato da quattro poesie accomunate dal titolo L'esperienza del ‘mondo, che segnano ancora una volta To scacco del poeta con le sue «mani vuole di fori e di cose Lesperienca del mondo 1 cl vse on ps ia um oa ms pe Sore ci lecnemse- {ons non ete, onan ere dmesg fete che gaa traun ago een Fat ene eile dove pends foc wv ‘ccorre un lug del genere in casa re cn ne Sent mee Taps isin - Fesperenea nero el mondo Luca Rando 2 L'Inedito La fine del sole, Fetmenti, 1995, pref. di Dario Bellezza, Nella presentazione delta prima raccoltapoetica di Sandro Pedicini (nat in provincia di Benevento nel 1967), inttolata “I dolor ei sogni ditt, Dario Bellezza, ecentemente scomparso, parla di una «star . La semplicith del glovane poeta frtt di un lavoro. ‘eso a togliere, piutosto che aggiungere>, che affonda le sue radii in un «pragmatism non tanto ideolo- ico quanto filologico». Bellezza parla di una poesia che “comunica”, che mette il etore a suo agio: «La seraal Pub / poche cose da die /fumo e scuotimento di hiechier./Un'altr icra dammi fuoco, /GI occhi ai un angelo per ogni mattino» (Pub, p. 35). Una poesia fotemente medial: «Anni venticingue pensiei / strani giomi volano / Pensando domani /® di morte il destino, /Posato nel tempo /venticingue anni ma oi? / Bevo nonostante tutto. eter i misura, / 1 voglia di un figlion (Anni, p. 12) ‘Gio che ci copisce@ilinguagostrngatoedeficace: «dividers dal mondo /agaredilo a graf, Un inguaggio che focalizza molto bene vicende della via quotdiana, Isitmo ora® calm estes ora fran e sperrato: «Lo \Tospedale / a feta rnasita nuova vita sempre morte ovunque./ Dolore sorpassto dolore da rprendere. / occa ealda eda la strata /tn uomoincatenato. La Speranza ci percrrereil vile» (Ospedale. p. 34). Ancora aricordae ives che dann i itolo a libro: «Le folie danzan latera/amsmotbidise in colo ealdsimi, La ita dopo nes del sole /spegne tramonti dell autunn,/ La pioggia pit contin p. 24), ‘Questa poesia nasce da un vissuto che non ® solo del poeta ma che & di tut: «Non & molto tard / i freddo si avvicina / te foglie comineiano a eadere/ con gli occhi chiusi i primi pensieri sono tuoi (F primi pensieri sono ti, p. 2). Carmine Chiodo Sorpresa: trascorso un mese, il crisantemo in vaso non pati Ie attese. Saldo ed eretto, rimira ancora quieto il mondo dal vitreo parapetto. Intenerito, gli cambio lacqua intorbidita. Affilo un po’ la punta, Getto la foglia ch’é appassita. Ma mentre I'acqua scende ed il coltello taglia, impertinente bisbiglia la mente sottopaglia: perché nessuno fa con me altrettanto? Perché via via non passa dio a cambiarmi T'acqua? Mi piacerebbe tanto. Franco Marcoaldi Nel mesedimarzo Franco Marcoak ha presnato a Benevento, sino dl Assocsrone rome ukimo sold poe (Celia in, Fina, 199) ¢ Ur mee col Buda (Doel, 1996) fend dood qs poesia. 23 Segnalazioni _ SEGNALAZIONI Libri AAWY. Ilyivaio allo specchio, Giuseppe Laterza Editor, 1996, £. 10.000 Questo volume? una raccolta divers di nove stu dentesse (dai 14 ai 28 anni) che variamente parte- cipano allativith del Movimento Internazionale ‘Donne e Poesia”. Colpisce in certe poesie, come in quelle delle giovane Licursi, apart aleuni ver- si ancora acerbi, ansia urgente della parola¢ la bellezza delle immagini. AAWV, Liodore dei 1994, £. 15.000 La raccolta mete insieme i versi dei component dell’ Associazione del Merendacolo di Perugia che, dal 1989, «persegue I'obiettvo di portae la poe- sia di fronte al pubblico». L'idea della comunica- ione, del confronto, del coltoquio & anche alla ‘base di molt testi della raccolta che gid nel titolo, col richiamo ai Himoni montaliani, indica 'idea di ‘una poesia legata alle cose alla ricerca perd di una reall pid profonda Enzo Bonventre, Querencia (Saggio di traduzio- ne poetica), Edizioni Tracce, 1995, £. 15.000. [ato nel 1944, Bonventre, oltre ad essere pocta,& ‘un assiduo traduttore (Sopratttto di poeti ameri- ceani e scozzesi). In questo libretto presenta ventidve brevi poesie tradotte (Senza testo afron- te) dall'inglese, allo scozzese, dal portoghese dal rumeno, Alcuni degli autori sono molto not (Stevens, Bukowski). Il Gtolo & allegoria della poesia, che esisteresste anche se ignorata da tut- 4 Enzo Bonventre, La nuova Scozia (Undici poesie i Duncan Glen soelte etradote dallo scozzese), Edizioni Tracce, 1996, £15,000. [Bonventre traduce poesie tate da diverse raccol- te del poeta scozzese Glen, nato nel 1933, direto- redellarivista «Akros»:«lntellttuali/dvisiesolt ‘con noi stessi noi andiamo. / Logica a prova di bomba in seatole di cui noi disponiamo / con un ‘cchio alla giustiia dell idea» (Seatole non gran do, Cosimo Caputo, Prove perlewore dei salvati(Po- ‘sie 1994-1995), Associazione Pedagogica Italia na, 1995, sip In questa plaquette predominano da una parte I'at- tenzione ai luoghie alle persone del'esstenzadel- Pautore, dallalia un forte afftato religioso, che spinge a vedere la vita come un «transito obbliga- imoni, Guerra Edizioni, torio» ma nella cerezza che «daalro proveniamo edi altri un giorno / noi saremom. Ciro Di Maria, La strada di Spartaco, Montedit, 1995, £, 10.000, Bun racconto in versi in un inguaggio comunica- tivo con intent ionico-parodisici, dove colpisce anche la precisione scientifica nel nominate gli clement della terra Ela narrazione di una ricerca a ‘due nella zona intoro al Vesuvio di tesori nasost Maria Liseio, Come urinettitudine, Amadeus, 1995, £. 20.000 Maria Liscio de Laurentis, poetessa del gruppo poetico del «Merendacolo», nella sua raccolta fer ‘ma i geste segni vari della vita, dallospettacoto della natura, ai moti improvvisi del cuore, agli avvenimentistorci contemporanei: «A rond® si rincorrono nel vento /rosse egialle le fopie del~ autunno / senza allegra farfalle presto spento / nella fanghiglai loro girotondo». 1995, £, 15.000. Bun romanzo di 51 brevissimi capitol ambienta to nella cit di New York, dove «sono le cose a , n6 (Questa rivista, eta dalla Datanews, si suddivide in quatro rubriche: Muovere da, dove viene pro- posta Ia prima traduzione italiana del Diseorso sullo stile di Georges Louise Leclere Buffon sulla Segnalazioni “questione dell stile”; Fare Testo, che si propone i accompagnare testi inediti di autori contempo- ranei con letturecritiche fatte «da pro-positori di ideopostche anche opposte» (Marco Guzzi eFran- cesco Muzoli su Inuile dire di Miri Renzaglia); ‘Novecentonovantuno, ce presenta testi poetici (ra li alti di Anedda, Sant’Elia e Manacorda); Ten- denze, che propone una sere di interventi sul tema Aldi a dé avanguardiae tradizione (Guzzi, Cat, Mess, Cigliana, Renzaglia) [Kr 991, via F Sapori, 21 - 00143 Roma: tel. 06/ 5005659] «Punto di vista (cassegna italiana di letere e art), 1,7, geandio-marzo 1996, £, 10.000, Una rvista piena di recension, segnalazioni i di concorsi lettrar, consighi per la scrittura, possie inedite: fondamentale per chi si interessa i poesia per trovare informazioni di ogni tipo. [Via Maroncelli, 123 er, 35129, Padova} Prem leterari Concorso nazionale di narrativa Voci di donne sul tema “Sule ali della musica”, Sono ammesse solo donne, che possono inviare ‘acconti inet in linea con il tema ent il 31 sli Premio allavinitrice:£ 1.000.000. Per ulte- ‘or informazioni contattare Provincia di Savona, Ufficio cultura, Via Sormano 12, 17100 Savona ‘Tel, 019-8313178313302, 7° Premio etterario Vallesenio Seile sezion: poesia inedit, libro edito di poesi, lavor i classe atema libero, narativa inedita f- vola inedita, narativa edita. Scadenza: 30 luglio 1996, Per informazioni: Associazione Culturale “Romagna” (Giuliana Montalti), via Firenze 38, 48025 Riolo Terme (RA). Tel. 0546/71097; fax 0546771935, 3° Premio europeo di etteratur: ‘Quattro le sezion: poesia, silloge di poesie,narra- tiva, opere edite. Scadenza: 30 settembre 1996. ‘Quota di partecipazione: £. 30.000, Premio: £. 1.000.000 per sezioni Per informazioni: 010/ 390256, Edizioni Grifone, cp. 1852, 16100 Ge- 25 Gli incontri della Rosa La parola e l'immagine. Brevi note in margine ad un attraversamento di Giuseppe Nenna iduogo: un moderno centro direzionale che potrebbe essere stato progettato pet La Défence, il quartiere centro-affari parigino. In uno dei palazzoni in vetro e cemento che conquistano Frattenzione dei convenuti si apre il caldo, elegante emiciclo che ospita funzioni aziendali petiodiche: I'assemblea dei soci dell” istituto di credito irpino, per la presentazione dei risulta- ti di gestione e le strategie di consolidamento del core-business della banca popolare. Comode poltrone, quasi cinquecento, incorniciate dai Luca Giordano e la scuola napoletana del '700, immagini di caccia o di vita tra i boschi, un Tintoretto, due grandi arazzi lateral. La perfetta acustica® agevolata dall’integrale rivestimento in legno della sala, che rende l'ambiente con- fortevole e bello, misurando l'esibizione di potere economico del gruppo creditizio che ivi ha collocato Ia direzione generale. La sala dispone di impianti e schermo cinematografici Per ire Sabati"impresaed il suo contest teritorile, in primo luogo 'areaavellinese, han- no ospitato una rassegna sperimentale di cinema e poesia: Le Intersezioni, sotiottolo in un sioco di parole: I! Cinema e la Poesia: la parola el" immagine, curata dala rosa necessari, “dn questo primo esperimento» citi testo i presentazione dell iniziativa «Le Intersezioni sono evident testimoniate da due regist, Tarkovskije Bertolucci, entrambi fig di poeti e

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