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Lezione 10

Documentario: billy ma come hai fatto del 1992 di un regista tedesco Volker Schlöndorff , il quale intervista
wilder sulla sua carriera e organizza il documentario in ordine cronologico partendo dal suo esordio come
regista e passando per tutti i suoi film.

Giorni perduti

Tratto dal romanzo omonimo pubblicato nel 1944, scritto da charles jackson. Quando lo pubblicò aveva già
superato i 40 anni ma fu il suo primo romanzo.

Come il film racconta le disavventure di un uomo alcolizzato. Questa pubblicazione ottiene un grandissimo
successo.

In seguito a questo successo vene intervistato molte volte, nelle interviste gli veniva chiesto se il libro fosse
un romanzo autobiografico, questo perché la psicologia dell’alcolista viene descritta con molta precisione.

La sceneggiatura del film venne affidata a Chandler, il quale era un ex alcolista e ricadde nella sua
dipendenza durante la produzione del film, nella scelta di trattare questo argomento probabilmente era
stato influenzato da questa sua esperienza turbante.

L’alcolismo è stata una vera e propria piaga per molti scrittori americana.

La sceneggiatura è stata iniziata nel maggio del 1944 e nel settembre iniziano le riprese.

Una cosa abbastanza insolita perché i due sceneggiatori erano terribilmente in ritardo nella scrittura, tanto
che all’inizio delle riprese non l’avevano ancora completata. La cosa infastidiva molto l’ufficio incaricato di
sorvegliare la censura perché pensavano che essendo il soggetto trattato molto scabroso ci fossero degli
elementi che non rientravano nel codice e non potendo vede la sceneggiatura completa non potevano
tenere sotto controllo il tutto.

È sorprendente se si pensa al fatto che il film ha poco dialogo, poco parlato rispetto alla media dell’epoca.
L’accompagnamento sonoro è costituito dalla musica. Questa è una strategia dei due perché evitando di
mostrare in anticipo la sceneggiatura volevano pararsi il culo con la censura.

Wilder come protagonista avrebbe voluto utilizzare un attore sconosciuto non una star hollywoodiana per
raggiungere un maggiore effetto di realismo, però la paramount lo convinse ad utilizzare Ray Milland (aveva
recitato nel suo primo film ‘frutto proibito’).

La protagonista femminile era Jean Wyman.

Wilder sempre per un’esigenza di realismo decide di girare gli esterni a new york in luoghi comuni, questa
era una scelta molto inconsueta perché si usava girare in studio anche gli esterni con ricostruzioni per
motivi pratici ed economici perché era molto meno dispendioso ricostruire la scena piuttosto che mandare
tutta la troupe nel luogo e registrare le scene in loco. Anche perché per registrare in loco bisognava
ottenere dei permessi e magari interrompere strade bloccando la circolazione di macchine e pedoni.

La presenza degli esterni sui set in loco degli anni quaranta veniva notata sulle lunghe sequenze in cui il
protagonista va alla ricerca di un banco dei pegni per impegnare la sua macchina da scrivere ma le trova
tutte chiuse perché era il giorno di una festività ebraica. Qui per effettuare le riprese utilizzano tecniche di
tipo documentaristico, per evitare che i passanti si accorgessero delle riprese nascondevano la cinepresa in
un camion o all’interno di una sorta di cabina collocato sui marciapiedi tipo candid camera. Le scene erano
talmente realista che il protagonista è stato fermato dalla polizia mentre girava la scena dell’alcolista che
vaga per le strade di New York.

Wilder si serve di tre collaboratori di fiducia che erano già presenti nei due film precedenti: il direttore della
fotografia e il montatore del film.

La figura del montatore è spesso sottovalutata ma ha un ruolo decisivi nella realizzazione del film

Altra figura importante è il compositore Miklós Rózsa di origine ungherese che aveva iniziato a lavorare per
il cinema negli anni trenta e all’inizio degli anni quaranta si era trasferito ad Hollywood dove inizia a
lavorare per Wilder. È considerato uno dei compositori più importanti per il cinema classico. Per le
atmosfere cupe e drammatiche che caratterizzano le sue partiture è particolarmente adatto per il genere
noir. Ha vinto diversi oscar e una delle sue partiture più famose è per il film io ti salverò.

Per fare la colonna sonora di questo film utilizzò il teremin (storia teremin), lo usa per la descrizione della
dipendenza dall’alcool.

Le riprese del film si concludono a fine dicembre 1944. In aprile viene organizzata una prewiew a santa
barbara.

Le case di produzione prima di distribuire il film nelle sale organizzava un’anteprima nella quale gli
spettatori alla fine della proiezione dovevano compilare un questionario rispondendo a delle domande per
capire se il film fosse stato apprezzato. In base al risultato in certi casi si decideva se portare o meno
cambiamenti.

L’anteprima non piacque perché venne proiettato con una colonna sonora diversa, per questo motivo
aspettarono molto prima di distribuire ufficialmente il film. Nel frattempo wilder ricevette un incarico dal
governo e abbandonò hollywood per recarsi in germania dove volevano ricostruire l’industria
cinematografica tedesca.

Si trasferì a berlino dove rimase sconvolto perché la vide totalmente rasa al suolo dai bombardamenti della
guerra. In germania svolse diversi compiti: fu incaricato di tenere dei colloqui per personaggi appartenenti
al mondo del cinema che avevano avuto a che fare con il mondo nazista per decidere se riabilitarli oppure
allontanarli dal mondo del cinema.

Lavorò alla realizzazione di u documentario intitolato i mulini della morte che consisteva in un insieme di
filmati realizzati all’interno dei campi di concentramento nazisti. Questo film è documentario breve ricco di
immagini shockanti. Era destinato al pubblico tedesco con la funzione di riabilitarli mostrando le atrocità
naziste. Non è realmente un film di wilder perché il suo ruole fu limitato.

A berlino cominci a concepire la prima idea per un film di finzione ambientato tra le rovine dei
bombardamenti.

In germania cerca di avere notizie della madre e della nonna ma questa ricerca non porta a nulla.

Dopo questo soggiorno in europa torna negli stati uniti nell’ottobre del 1945 e poco dopo il suo ritorno
giorni perduti viene distribuito nelle sale.
Nel 1946 quando si tiene la cerimonia degli oscar il film viene premiato con ben 4 premi oscar: miglior film,
migliore regia, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura.

L’alcolismo è rappresentato in un modo estremamente studiato nelle inquadrature e negli oggetti utilizzati.

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