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Neoclassicismo

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«Il Neoclassicismo è una corrente del gusto che ha subito una lunga elaborazione teorica prima di nascere
completamente nella breve e intensa fioritura dello stile Impero, dopodiché è piano piano scomparso sotto
l'azione dei fermenti romantici che recava in sé fin dalle origini. E' equivalente al classicismo in musica.»

(Mario Praz )
Il neoclassicismo è una tendenza culturale che si è sviluppata in Europa tra il XVIII e il XIX secolo. Il neoclassicismo fu variamente
caratterizzato, ma ben riconoscibile nelle variearti, nella letteratura, in campo teatrale, musicale e nell'architettura.

Il neoclassicismo nacque come reazione al tardo barocco e al Rococò e si ispirò all'arte antica, in particolar modo quella greco-
romana.

La teorizzazione neoclassica prese vita a Roma con gli scritti dell'archeologo e storico dell'arte Johann Joachim Winckelmann e del
pittore e storico dell'arte Anton Raphael Mengs, mentre la costituzione di tale modello si ebbe soprattutto grazie alla scoperta, per
volere del re di Napoli Carlo III di Borbone, delle antiche città di Ercolano e Pompei ed all'affermazione dell'archeologia come
scienza[1][2].

Indice
Architettura e arti visive
Copia e imitazione
Gli esponenti principali
Gli interni
Influenza negli stili architettonici moderni
Neoclassicismo letterario
Novecento: neoclassicismo tra le guerre
Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni

Architettura e arti visive


Nell'architettura e le arti visive, il primo movimento in cui si individua un'aspirazione neoclassica è quello dello stile Neo-attico che
fu distinto dall'archeologo e storico dell'arte Friedrich Hauser nel 1889 nella sua pubblicazione "La scultura Neoattica" ("Die
Neuattische reliefs"). Hauser conia il termine "Neo-attico" per identificare una reazione contro le stravaganze barocche dell'arte
ellenistica.

Un'importanza sempre maggiore in questi anni viene assunta dal problema urbanistico, in relazione alla crescita delle città. Anche
l'architettura degli edifici di Napoli rifletté ampiamente l'influenza esercitata dalle scoperte archeologiche. L'esempio più conosciuto
a tal proposito è la Basilica di San Francesco di Paola, considerata l'esempio italiano più importante di chiesa neoclassica[3]. Ogni
"neo-classicismo" seleziona determinati modelli all'interno di una gamma di possibili "classici" e ignora tutti gli altri. Tra i
Neoclassici del 1765-1830, in particolare gli scultori si rivolgevano a un ideale fidiaco, anche se in realtà le opere prodotte si
avvicinano di più allecopie romane della scultura ellenistica, ignorando la scultura greca arcaica.

Anche le antiche pitture greche erano perdute, ma l'immaginazione dei neoclassicisti settecenteschi la riportò in vita sia attraverso
l'esempio della generazione di Raffaello ispiratasi alle grottesche affrescate nella Domus Aurea di Nerone, sia con la riscoperta di
Nicolas Poussin ed i contemporanei scavi diPompei.

Il Neoclassicismo si diffuse in Francia grazie alla generazione di artisti che si recavano in Italia (a Napoli per esempio c'erano gli
scavi di Pompei, molto apprezzata fu anche Ercolano) per studiare dal vero i reperti antichi, oltre alla pubblicazione di importanti
scritti come la Storia dell'arte antica di Johann Joachim Winckelmann[4].

Una seconda ondata neoclassica, più severa e contenuta, è associata all'apice dell'impero di
Napoleone, che in particolare in Francia si
manifestò con lo stile Luigi XVI, prima, e con lo stile Impero, poi.

L'apice della pittura neoclassica è rappresentato da Jacques-Louis David e Jean Auguste Dominique Ingres; Joseph-Marie Vien,
maestro di Jacques-Louis David, è considerato dai suoi contemporanei come il «padre del neoclassicismo francese», ancora quello
del Vien è un neoclassicismo timido; nell'ambito della scultura si ricordano invece Antonio Canova, Luigi Acquisti e Bertel
Thorvaldsen.

Anche nelle sue forme più decorative il Neoclassicismo ebbe un marcato significato politico: esso, come già precedentemente
accennato, raggiunse l'apice durante l'età napoleonica soprattutto al tempo dell'Impero. Le memorie romane, il consolato, i simboli
gloriosi delle aquile imperiali sui labari delle legioni, il titolo di Re di Roma attribuito da Napoleone al figlio, gli archi di trionfo
innalzati in onore di Bonaparte, rappresentarono agli occhi della borghesia francese, ormai padrona dell'Europa, e lanciata in
un'inarrestabile politica imperialistica, il segno della potenza e della gloria raggiunta dopo secoli di sottomissione. Tutto il repertorio
mitologico classico fu ripreso da letterati ed artisti; i primi fecero rivivere personaggi ed episodi della vita contemporanea in chiave
mitologica, mentre i secondi dipingevano e scolpivano Napoleone nelle vesti di Giove olimpico o di un celebre ed invitto eroe della
Grecia classica.

Copia e imitazione
Avvicinare l'arte alla natura per l'artista neoclassico non significa riprodurre la realtà in modo naturalistico (fedele nei particolari), ma
estrarne l'essenza, l'atteggiamento psicologico e mentale tipico dell'artista dell'età classica.

Winckelmann, uno dei maggiori teorizzatori del Neoclassicismo, sosteneva che l'unico modo per divenire grandi e, se possibile,
inimitabili, è di imitare gli antichi. Convinto che "il contrario del pensiero indipendente è la copia, non l'imitazione", egli non
raccomandava di copiare fedelmente le figure antiche ed auspicava un ritorno allo spirito, non alla lettera della antichità.

Gli esponenti principali


Giovan Battista Piranesi e Johann Joachim Winckelmann sono i maggiori esponenti in arte del Neoclassicismo, due importanti
teorici, rispettivamente sostenitori dell'arte romana e greca. Entrambi privilegiano l'imitazione dell'arte alla sterile copia. Nelle vedute
romane di Piranesi si nota maggiormente lospirito della Roma antica.

I tesori scoperti ad Ercolano mostrarono che anche i più classici interni romani o le stanze romane di William Kent erano basati sulla
struttura architettonica esterna del tempio e della basilica. Questo lo si può notare dalle dorature negli specchi dei frontoni delle
finestre. In Italia, fra i più noti esponenti del Neoclassicismo figurativo compaiono anche: Antonio Canova, Luigi Acquisti e Cosimo
Morelli per l'arte, per la poesiaUgo Foscolo.

Gli interni
Per quanto riguarda gli interni, il neoclassicismo scoprì il gusto per l'autentico arredamento classico, sulla scia delle scoperte
effettuate a Pompei ed Ercolano, scavi iniziati verso la fine del decennio del 1740 ma la cui eco aveva raggiunto il grande pubblico
solo nei decenni successivi, grazie anche alla pubblicazione dei primi lussuosi volumi (dal 1757 al 1792) della monumentale opera
Le
Antichità di Ercolano del Bayard.

Le illustrazioni mostravano come anche gli interni più classicheggianti di epoca barocca, o le più romane tra le stanze realizzate da
William Kent fossero basate sullo stile architettonico degli esterni di basiliche e templi, il che si traduceva in: cornici delle finestre
munite di frontone, specchi dalle cornici dorate e caminetti sormontati da simil-frontali come quelli dei templi, tutte cose che ora
sembrano eccessivamente pompose e piuttosto assurde. Il nuovo stile cercò di ricreare invece un vocabolario architettonico
autenticamente romano, servendosi di motivi decorativi più piatti e meno pesanti, come fregi scolpiti a bassorilievo o dipinti in
monocromia come dei piccoli quadretti, che rappresentavano medaglioni, vasi, busti, bucrani o altri motivi appesi a nastri o rami
d'alloro, con snelli arabeschi come sfondo, realizzati in rosso pompeiano o altre tinte pastello, oppure con colori che imitavano quello
delle pietre naturali.

Questa moda in Francia, chiamata "goût Grèc", fu inizialmente appannaggio dei cittadini di Parigi, ma non fu accettata a corte; solo
quando il paffuto giovane Re salì al trono nel 1774 permise a sua moglie Maria Antonietta, seguace delle mode, di introdurre lo stile
Luigi XVI nei palazzi reali, ma soprattutto nel suoPetit Trianon.

A partire dal 1800 l'apprezzamento per i modelli architettonici greci, diffusi per mezzo di stampe e incisioni, diede un nuovo impulso
al movimento neoclassico, chiamato Revival greco. Il neoclassicismo continuò ad essere uno dei principali movimenti artistici per
tutto il XIX secolo ed oltre — in costante contrapposizione con il Romanticismo e il movimento neogotico — anche se a partire dalla
fine del XIX secolo è stato spesso considerato uno stile antimoderno o addirittura reazionario da importanti circoli di critici d'arte.
Dalla metà del XIX secolo in avanti diverse città europee - in particolare San Pietroburgo e Monaco - furono sostanzialmente
trasformate in veri musei dell'architettura neoclassica.

Nell'architettura statunitense, il neoclassicismo fu una delle espressioni del movimento dell'American Renaissance(1890-1917 circa);
la sua ultima manifestazione si ebbe nell'Architettura Beaux-Arts, i cui ultimi grandi progetti pubblici furono il Lincoln Memorial
(molto criticato all'epoca della costruzione), la National Gallery of Art di Washington e il Roosevelt memorial presso l'American
museum of natural historydi New York. Con queste opere lo stile si era già avviato verso il declino e il progetto di città monumentale
ideato per Nuova Delhi da Sir Edwin Lutyens rappresentò il glorioso viale del tramonto del neoclassicismo: ben presto la seconda
guerra mondiale distrusse tutte le illusioni.

Influenza negli stili architettonici moderni


Nel frattempo, architetti modernisti moderati come Auguste Perret in Francia, mantennero i ritmi e le proporzioni dell'architettura
colonnare persino nella costruzione di edifici industriali. Lì dove un colonnato sarebbe stato additato come reazionario, una serie di
pannelli scanalati simili a pilastri sotto ad una fascia ornamentale ripetitiva apparivano come progressisti. Pablo Picasso fece alcuni
esperimenti con motivi classicheggianti negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale e lo stile Art déco, che
ebbe il suo picco con l'Exposition des Arts Décoratifsdi Parigi nel 1925, spesso si ispirò a motivi neoclassici senza però mostrarlo in
maniera evidente. Vari ne sono gli esempi: i severi e robusti cassettoni di Émile-Jacques Ruhlmann o di Sue et Mare, i vestiti alla
moda drappeggiati a ricordare le linee greche, la danza artistica di Isadora Duncan, gli uffici postali e i tribunali statunitensi costruiti
in stile Streamline Moderno non più tardi degli anni cinquanta. Temi di tipo neoclassico si possono trovare anche nella Smith Tower
di Seattle.

Neoclassicismo letterario
Il "neoclassicismo", inletteratura inglese, è associato con gli scrittori del primoXVIII secolo, tutte eredità di John Dryden di Milton.
Il maggiore dei poeti greco-latini da cui si ispirarono era Publio Virgilio Marone. I maggiori scrittori del periodo sono Daniel Defoe,
Jonathan Swift, Alexander Pope.
In Francia, il neoclassicismo è tipico del teatro di Jean Racine, con i suoi versi bilanciati, limitatezza nelle emozioni, rifinimento
nell'espressione, senza eccessi, la sua consistenza artistica, così che il tono tragico non era compensato da momenti di realismo o
humor (come in Shakespeare), e la sua aderenza formale alle "unità classiche" riprese dalla Poetica di Aristotele.

In Italia i più importanti esponenti della letteratura neoclassica furono Ludovico Savioli, Giuseppe Parini, Vincenzo Monti e Ugo
Foscolo.

Nel 1786, lo scrittore tedesco Goethe finì il suo periodo di Sturm und Drang con il suo Viaggio in Italia, le cui esperienze raccolte in
volume nel 1817. In seguito, egli, come il suo collega Friedrich Schiller, emulò i temi e la sensibilità della tragedia greca in opere
come Ifigenia in Tauride, le Elegie romane, e il Faust.
Tuttavia per quanto riguarda Goethe, e tutto il movimento dello Sturm und Drang, è necessario precisare che le caratteristiche
principali e fondanti - la sregolatezza, il genio, la furia compositiva e l'apparente mancanza di freni - sono propri del Romanticismo
europeo. Temi neoclassici che dominano le operedel poeta tedesco Hölderlin.

Alla metà del XVIII secolo gli scavi archeologici ad Ercolano e Pompei e gli studi archeologici di Winckelmann determinarono la
diffusione di stampe riproducenti monumenti, sculture e pitture ritrovate in quella occasione. Grazie all'opera di Winckelmann si
affermò un gusto per l'antichità vista come modello di armonia di proporzioni e perfezione (Winckelmann definì l'arte greca come
sublime esempio di "nobile semplicità e quieta grandezza"). Il modello neoclassico passò dalle arti figurative alla letteratura dove il
gusto classicheggiante aveva imperato nella prima metà del secolo (basti pensare all'
Accademia dell'Arcadia). Il poeta francese André
Chénier scrisse che "sopra pensieri nuovi facciamo versi antichi". Viene affermato così il valore assoluto della Bellezza come
supremo ideale dell'esistenza, e identificata nell'armonia mista alla grazia, espressa attraverso la serenità che nasce dal superamento
delle passioni, l'equilibrio dei sentimenti, il rapporto preciso delle proporzioni. La patria ideale diventò la Grecia classica, sede di un
comune patrimonio spirituale, terra sognata dove giungere per evadere da una realtà che spesso appariva deludente.[5] L'amore per le
libere istituzioni repubblicane romane fu spesso richiamato alla memoria da pensatori e uomini politici avversi alle monarchie
assolute. Il Neoclassicismo romano ebbe un caratteregiacobino, esaltò in Francia come in Italia il senso della libertà.

Novecento: neoclassicismo tra le guerre


Vi è stato nel XX secolo un intero movimento artistico denominato neoclassicismo. Esso includeva almeno la musica, la filosofia e la
letteratura e si è sviluppato fra la fine della prima guerra mondiale e la fine della seconda. Vi è stato anche in questo periodo un
"neoclassicimo semplificato" in architettura, che si è opposto al razionalismo. In Italia ciò è stato espresso dalle architetture di
Marcello Piacentini.

Galleria d'immagini
Classicismo tardo Johann Heinrich Füssli: Un capolavoro dell'arte Giovanni Battista
barocco: G. P. Pannini La disperazione italiana trasferito in Piranesi: disegno per un
assembla i canoni delle dell'artista davanti Russia: il vestibolo del vaso, 1780 circa, Roma.
rovine e delle sculture all'imponenza dei Palazzo Gatčina visto da
romane in una vasta e frammenti antichi (1778- un allievo di Luigi
immaginaria galleria 1779), Milano, Civica Vanvitelli, Antonio
(1756). raccolta delle stampe Rinaldi, 1770 circa.
Achille Bertarelli.
Nell'acquerello, l'artista
esprime la dolorosa
consapevolezza
dell'impossibilità di
ricostruire l'antica statua
di Costantino.

Antonio Pedrina, Un monastero vicino a L'Accademia Tadini di L'Amore e Psiche di


reliquiario della Croce del Ostashkov in Russia Lovere Antonio Canova
vescovo Zane, 1841. (fotografia del 1910).

Il dipinto Il giuramento La morte di Socrate Le Sabine, Jacques- Apoteosi di Omero di


degli Orazi (1784) di (1787) di Jacques-Louis Louis David. Jean-Auguste-Dominique
Jacques-Louis David è David, conservato al Ingres.
considerato uno dei più Metropolitan di New
famosi dipinti neoclassici. York.
Note
1. ^ Sapere.it (http://www.sapere.it/enciclopedia/neoclassicismo.html)
2. ^ Inftub.com (http://www.inftub.com/letteratura/L-ILLUMINISMO-I-TEMI42956.php)
3. ^ Robin Middleton e David Watkin, p. 292.
4. ^ Opere di Johann Joachim Winckelmann. Prima edizione italiana completa, tomo VI, Prato 1831, p. 339.
5. ^ Aldo Giudice e Giovanni Bruni, pp. 5-6.

Bibliografia
Aldo Giudice e Giovanni Bruni,Problemi e scrittori della letteratura italiana, vol. 3, Torino, ed. Paravia, 1987,
ISBN 88-395-1207-1.
Carlo Bertelli, Giuliano Briganti e Antonio Giuliano (a cura di),Storia dell'arte italiana, vol. 4, Milano, Bruno
Mondadori Editore, 1990,ISBN 88-424-4525-8.
Robin Middleton e David Watkin, Architettura dell'Ottocento, Milano, Electa, 2001 [1980], ISBN 88-435-2465-8.
Fernando Mazzocca e Gianni Venturi (a cura di), Antonio Canova. La cultura figurativa e letteraria dei grandi centri
italiani, Bassano del Grappa, Istituto di Ricerca per gli Studi su Canova e il Neoclessicismo, 2006, ISBN 88-900674-
9-7.
Luciano Patetta, L'architettura dell'eclettismo. Fonti, teorie, modelli, 1750-1900 , Milano, Città Studi, 1991,ISBN 88-
251-0045-0.

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Neoclassicismo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.URL consultato
il 15 luglio 2016.

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