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FRANCESCO BARONE

Il profumo nella metafisica e nella santità


cristiana e islamica*

1. La tradizione cristiana

«Il santo è il fiore fragrante di Dio sulla terra: i sinceri ne


respirano il profumo, che penetra fino ai loro cuori e ispira
loro il desiderio del Signore».
Al-Sha‘rāni (m. 1565), al-Tabaqāt al-kubrā

«Poiché dunque entrambi, cioè l’odore e lo Spirito, sono


in un certo senso vapori, e il simile si nutre del simile, non
c’è nulla di strano nel fatto che lo Spirito e l’uomo spiri-
tuale traggano alimento soprattutto dagli odori».
Marsilio Ficino (m. 1499), De vita, II, 18

L’interesse riscosso nel campo delle cosiddette scienze umane


dal tema del profumo – e più largamente degli odori –, ha prodotto
già da qualche decennio un nutrito filone di indagini e studi
all’insegna delle più svariate angolature epistemologiche e disci-
plinari: dall’antropologia storica, alla storia sociale e delle idee, fi-
no alle innovative frontiere dell’antropologia sensoriale.1

*
Originariamente pubblicato in due parti nei nn. 10 (2005) e 11 (2006) della rivi-
sta «I tre anelli-Les trois anneaux», l’autore ripropone il presente articolo con mo-
difiche di contenuto e aggiornamenti bibliografici integrativi.
1
Tra le opere più rappresentative dei suddetti orientamenti disciplinari cfr. M.
Detienne, Les Jardins d’Adonis. La mythologie des aromates en Grèece, Galli-
mard, Paris 1971; A. Corbin, Le miasme et la jonquille. L’odorat et l’imaginaire
social, XVIIIe -XXe siècles, Aubier-Montaigne, Paris 1982; P. Faure, Parfums et
aromates de l’Antiquité, Fayard, Paris 1987; D. Howes, «Olfaction and transition:
an essay on the ritual uses of smell», in Canadian Review of Sociology and An-

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