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◆INTRODUZIONE
◆CONCLUSIONE
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Caduta di Icaro
e
Manio Curio Dentato respinge
gli ambasciatori dei sanniti
Di Orazio Samacchini
Essendo uno dei piùeleganti e sontuosi palazzi della città, non èuna sorpresa
scoprire che abbia attirato l’attenzione dei cronisti e degli storici d’arte di Bologna
fin dalla sua fondazione, come Pietro Lamo, Ignazio Danti, Francesco Cavazzoni
e Carlo Cesare Malvasia.
Nel XX secolo, troviamo i discorsi sul palazzo e le opere nel palazzo degli storici
d’arte come Adolfo Venturi, Heinrich Bodmer, Giuliano Briganti, Giuseppe Cirillo
e Giovanni Godi, Jürgen Winkelmann, Fortunati Pietrantonio, Giampiero Cuppini,
Daniele Benati, Anton Boschloo e ecc.
NELLE FONTI E GLI STUDI PRECEDENTI
COMMITTENZA E LA COSTRUZIONE
Le immagini del fregio sono dedicate ai fatti piùimportanti della vita di Ciro
il Grande descritti nel Libro I delle Storie di Erodoto. Sono organizzate in
senso orario e in sequenza cronologica:
Il primo riquadro
Via Santo Stefano
intresso
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
Una delle caratteristiche piùnotevoli di questo fregio sarebbe la scorrevolezza della narrazione, la quale èstata sottolineata da
quasi ogni studioso che si è interessato del ciclo. Si può percepire che “il pittore ha posto molta attenzione allo sviluppo della
Oltre alla fluiditàdella narrazione, èanche necessario dare il giusto peso alla precisa interpretazione del testo, che rivela la
comprensione del pittore per il testo sia quasi “investigativa”. Come già sopra menzionato, Erodoto ha organizzato il testo come se
fosse un racconto retrospettivo, nel libro la conquista della Lidia da parte di Ciro èstata descritta nei paragrafi precedenti
dell’inizio della storia della fanciullezza di Ciro. Però nell’affresco il pittore ha fatto una modifica che espone in ordine
cronologico la storia, per cui ci vuole una giusta interpretazione logica dell’argomento e del contenuto generale del testo.
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
Taddeo Zuccari,
Pilato mostra Cristo al popolo,
Chiesa di S. Maria della Consolazione, Roma
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
Il tema—le storie di Ciro—è stato molto raro nell’arte figurativa. Infatti non erano quasi mai state raffigurate prima del
sedicesimo secolo oltre a certe scenari moralizzanti nella letteratura medievale, per esempio Tomiri trionfa su Ciro e
Tuttavia, verso la metàdel XVI secolo, il tema della storia di Ciro cominciòad emergere negli arazzi fiamminghi. Forse
era per la prima volta che il tema—con episodi multipli e continuitànarrativa—veniva rappresentato nell’arte visiva. Le
Tale serie oggi fa parte della collezione del patrimonio nazionale di Spagna. (La serie èstata registrata a
Toledo in 1560, nel Catalogo del patrimonio nazionale èno. 39, si veda De Vega, 1986, pp. 290–296; si
veda anche Campbell, 2002, pp. 394–403; Il tessitore èforse Jan van Tieghem, stando al contrassegno
Gli arazzi erano tessuti sui disegni di Michiel Coxie, per un totale di dieci pezzi. Le scene presentate
sono: 1. Mitridate sostituisce Ciro con il figlio di se stesso; 2. Ciro viene riconosciuto da Astiage; 3. Ciro
cattura Astiage; 4. La battaglia di Thymbra; 5. Ciro salva Creso dal rogo; 6. Ciro proibisce l’uso delle
armi ai Lidi; 7. Ciro incontra Artemisa; 8. Ciro libera gli ebrei; 9. regina Tomiri riceve il messaggio
della proposta di matrimonio offerta da Ciro; 10. Tomiri ordina di immergere la testa di Ciro nel Sangue.
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
La battaglia di Thymbra ,
La collezione del patrimonio nazionale di Spagna
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
L’Esecuzione di Creso ,
La collezione del patrimonio nazionale di Spagna
IL FRGIO DEL CIRO IL GRANDE
“Ma oggi la principal cura di costui (Giovanni Stradano) si è fare cartoni per diversi panni d’arazzo, che fa fare pur con l’ordine del
Vasari il Duca et il Principe di diverse sorte, secondo le storie che hanno in alto di pittura le camere e stanze dipinte dal Vasari in
palazzo, per ornamento delle quali si fanno, acciò corrisponda il parato da basso d’arazzi con le pitture di sopra. Per le stanze di
Saturno, d’Opi, di Cerere, di Giove e d’Ercole ha fatto vaghissimi cartoni per circa trenta pezzi d’arazzi. E per le stanze di sopra,
dove abita la Principessa, che sono quattro dedicate alla virtùdelle donne, con istorie di Romane, Ebree, Greche e Toscane, cioèle
Sabine, Ester, Penelope e Gualdrada, ha fatto similmente cartoni per panni bellissimi, e similmente per dieci panni d’un salotto, nei
quali è la vita dell’uomo. Et il simile ha fatto per le cinque stanze di sotto, dove abita il Principe, dedicate a Davia, Salamone, Ciro et
Giovanni Pontano, lo valutò come “un modello di giustizia e di tutte le virtù di un sovrano” e nel quarto libro di De Famiglia di Leon Battista
Alberti, l’imperatore fu il modello di riferimento nel metodo di trattare le persone e di fare amicizia; in De Principe di Platina, Ciro apparse
come un paradigma di pietàe benevolenza, che illustròla differenza tra un sovrano meritevole e un tiranno e nel Libro del Cortegiano,
Baldassare Castiglione lo dichiarò “un re perfetto”.
Niccolò Machiavelli, il quale fu indubbiamente un “lettore devoto” di Senofonte, così scrisse nei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio:
“Intra i quali Senofonte si affatica assai in dimostrare quanti onori, quante vittorie, quanta buona fama arrecasse a Ciro lo essere umano ed
affabile, e non dare alcuno esemplo di sé, nédi superbo, nédi crudele, nédi lussurioso nédi alcuno altro vizio che macchi la vita degli uomini.”
Bairang Wei
Bairang.wei2@unibo.it
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IL FREGIO DEL CIRO IL GRANDE