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2018 Numero 4

Pentagramma
Lectorium Rosicrucianum

Una nuova aurora


pentagramma
2018 numero 4 pentagramma

Una nuova aurora... Ma ciò che accade ogni giorno


è davvero nuovo? Non è già stato tutto conosciuto,
visto, fatto? Non è ogni cosa vanità, come dice
l’Ecclesiaste?

Eppure, c’è una terra che offre giorno dopo giorno


nuove possibilità. Madre fedele, nutre la sua prole e
avvolge con amore ciò che in lei si manifesta.

O, com’era venerata dagli antichi, che la


chiamavano Gaia. Cantavano Gaia come la madre
che ha dato alla luce il cielo, Urano.

Come appare sulla copertina, gli antichi videro il


cielo levarsi. Lì, in lontananza, dalle profondità dove
regnano le tenebre, oltre l’orizzonte, la terra
donava vita alla nuova aurora. A volte la
dipingevano, mentre sorgeva dall’acqua tra miliardi
di luci come altrettanti lampi d’amore che si
riflettevano sulla schiuma delle onde, come
Afrodite, come l’Amore stesso. La paura e la notte
erano passati, vinti, il nuovo era nato.

Di questo nuovo, tutto ciò che è della terra attinge


ciò che gli spetta, ogni giorno, tanto quanto le sue
forze glielo permettono. Forza vitale. E chi usa la
sua forza il giorno, pacificamente rinvia il suo
spirito alla notte, alla fine della giornata, sapendo
che una nuova nascita attende anche lo spirito, una
nuova aurora – nella sfera solare.

Copertina e sopra:
Nascita del sole su Salton Sea.
Timothy Floyd. Website www.timothyfloyd.com

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Sommario

3 Immagini dal mondo

5 La vita solare
Jan van Rijckenborgh

10 Creare, è Amore
Un universo frammentato o il declino dell’ordine

15 L’albero della fede


L’Aurora di Böhme

16 Quindici secoli di consolazione per l’anima


Boezio e la Dama Filosofia

24 «Cammineremo da soli»
Ralph Waldo Emerson e il Trascendentalismo

31 Il pittore al crocevia dei cammini


Piet Mondriann

36 Nomi

39 Espansione dello spirito

40 Mika Waltari – scrittore e visionario

46 Il riccio e la castagna

50 Il giorno e la notte

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Immagini dal mondo Metropoli

Milioni di finestre illuminate nella metropoli mostrano che Tutti sono in contatto vivente con la città.
una città è un particolare organismo vivente. Come gli Quanti sanno di essere sottilmente collegati con l’oscurità
organi di un corpo, molti sistemi condivisi provvedono al del cielo sopra la città? Conoscono il battito del cuore
suo funzionamento. I quartieri hanno ognuno il proprio dell’infrastruttura del grande universo che li avvolge e
carattere e la propria atmosfera. Considerateli come parti rende possibile ogni movimento? C’è, sotto la moltitudine
del corpo della città. Un’impressionante infrastruttura di di preoccupazioni e di responsabilità necessarie per man-
reti rende possibile il trasporto e gli spostamenti. tenere la città in movimento, anche uno spazio per
Ovunque le persone sono costantemente occupate a quell’altra Luce chiamata coscienza? E chi collega i cuori e
scambiare materie prime, beni, servizi e informazioni. fa crescere l’uomo interiore? Chi è più grande di una fine-
Tutto e ciascuno operano su se stessi, ma niente e stra illuminata, di una città, di una nazione, di un mondo
nessuno può operare al di fuori dell’insieme. Ogni finestra – spazioso come il cuore dell’inesprimibile Uno?
illuminata ospita un microcosmo e sovente più di uno.

3
Con la nascita del corpo dell'anima
l'uomo partecipa alla vita vera, come
un vero uomo, voluto da Dio; uno
sviluppo che riguarda unicamente
ciò che designiamo con una sola
parola: "il soprannaturale".

JAN VAN RIJCKENBORGH

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La vita solare

os’è la Natura superiore? Che da leggi universali. I pianeti che fanno

C cosa significa? Non è suffi-


ciente parlare di un campo
elettromagnetico o, come si
fa talvolta, della cintura di
Allen. Se vogliamo trovare una risposta a
questa domanda, dovremo lavorare in un
modo che corrisponda a una facoltà di
parte del nostro sistema solare
percorrono delle orbite fisse, hanno un
tempo di rotazione determinato, sono
nella forza solare e vivono di essa. È così
che il sistema solare forma un corpo che
ci circonda, ci penetra e ci fa esistere.
Infatti, non siamo separati dagli altri pia-
rappresentazione tridimensionale. Ciò neti. Gli altri pianeti e noi apparteniamo
sarà estremamente incompleto perché il allo stesso corpo solare.
corpo dell’anima possiede uno stato di Siccome non possiamo affermare che la
vita quadridimensionale. Tuttavia, con mano non appartiene al corpo, così non
l’aiuto della nostra ragione possiamo in possiamo dire che Urano, Nettuno e Plu-
qualche modo neutralizzare queste tone, non appartengono al corpo solare.
grandi difficoltà. Iniziamo con una Tutti i pianeti del nostro sistema solare
descrizione del nostro sistema solare. sono quindi molto vicini a noi: fanno
parte dello stesso corpo. Pertanto, come
Il sistema solare e la vita superiore essi fanno parte di noi, noi facciamo
Sappiamo che il sistema solare è in realtà parte di essi.
un unico e medesimo corpo governato

5
Questo potente corpo solare spiega pie-
namente la nostra vera vita superiore.
Cercate di rappresentarvelo e di
comprenderlo: da qualsiasi parte noi
entriamo nel corpo solare, regna ovun-
que la stessa forza, ovunque si trova
l’unica e medesima vita. E non è certa-
mente la creazione fantasiosa di un
cervello intriso di misticismo, quando
leggiamo in Apocalisse 21: E vidi un cielo
nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di dato momento sono connessi: la vita ter-
prima infatti erano scomparsi e il mare non restre e la vita del corpo solare. Quale
c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusa- delle due è la più importante? La risposta
lemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta è semplice, la vita del corpo solare,
come una sposa adorna per il suo sposo. ovviamente!
Naturalmente, poiché queste due vite si
Il nostro pianeta, la Terra, è una parte uniscono per uno scopo importante; non
determinata del corpo solare. Essa ha possiamo certamente dire: «La vita ter-
diversi strati, il più esterno dei quali rena non ha alcun significato, è inutile».
forma il nostro campo di vita materiale, La vita terrestre ha un compito molto
la sfera eterica e la sfera astrale. Oltre il importante da compiere nel processo
corpo astrale, il corpo terrestre si attraverso il quale i due diventano uno.
trasforma lentamente in corpo solare. Si Ecco perché l’uomo deve, fin dalla sua
potrebbe anche definire la Terra un gioventù, riflettere sulla missione che
organo, una parte del corpo solare. Sulla concerne l’Altro in sé, l’Uomo Solare.
Terra, e nella sfera terrestre, la nostra per- Come abbiamo detto, i due devono
sonalità raggiunge la maturità, ma niente diventare uno; oppure, secondo l’espres-
di più. Come ci insegna l’esperienza, sione della Lingua sacra: l’uomo terrestre
questa vita consiste in un continuo deve essere assorbito dall’Altro, il celeste.
“salire, brillare e scendere”, un tempo Questo è possibile solo con la trasfigura-
per venire e un tempo per partire, in tutti zione dell’uomo terrestre; un processo
gli aspetti dell’esistenza terrena. che secondo la Lingua sacra non significa
Tuttavia, allo stesso tempo un’altra vita ci necessariamente la morte del corpo
sfiora. Ve ne abbiamo già parlato. fisico. Come sapete, la comunità scienti-
Quest’altra vita ci è molto vicina, è fica sta conducendo ricerche minuziose
intorno a noi. È una vita la cui origine su questo argomento: come allontanare il
non è terrestre, e che la sfera terrestre più possibile la scadenza della morte e
non è in grado di spiegare. Vogliamo par- forse, chissà, un giorno neutralizzarla.
lare del microcosmo e della monade che
irradiano attraverso questo microcosmo. Ma esiste da tempo immemorabile un
Il microcosmo proviene dal corpo solare; cammino che permette di neutralizzare la
la personalità, dalla Terra. morte dell’uomo terrestre: la trasfigura-
zione. Il processo della trasfigurazione
Respingere la morte realizza l’unione della vita terrestre, il
Vi sono quindi due stati di vita che a un tempo, e della vita solare, l’eternità.

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Noi stessi dobbiamo realizzare questo
piano, passo dopo passo, centimetro dopo
centimetro. Nessuno può farlo per noi

Il temporale deve essere interamente siamo consapevoli della nostra natura


assorbito dall’eternità. Paolo lo spiega primitiva, mentre alla base della nostra
così: È necessario infatti che questo corpo cor- esistenza c’è una straordinaria idea
ruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo divina. Questo ci induce a cercare il fine
corpo mortale si vesta d’immortalità. Quando e la causa di questa idea e a conformarci
poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’in- a essa. Il microcosmo, con la fiamma
corruttibilità e questo corpo mortale della monade, ci mostra la causa e il fine
d’immortalità, si compirà la parola della Scrit- che il nostro Padre divino si degna di tra-
tura: La morte è stata inghiottita nella vittoria. smetterci affinché ci dedichiamo al
nostro compito. La personalità terrestre è
Questo processo d’integrazione del terre- lo strumento per mezzo del quale si deve
stre nel celeste, nella vita solare, rende compiere l’idea creatrice soggiacente alla
assolutamente indispensabile il possesso nostra esistenza. Quest’idea creatrice,
del corpo dell’anima. Il corpo dell’anima questo grande piano divino, deve essere
è l’intermediario, l’anello mancante. Con realizzata, anche se non conosciamo
il possesso di uno stato di anima vivente, ancora lo scopo, il risultato finale.
l’intero sistema umano si tramuta in un E poiché è un piano divino, e una scin-
sistema spirituale. Ci si potrebbe tilla divina ne è l’origine – la monade è
chiedere: «Perché la vita umana è così una scintilla divina – l’unica e assoluta
complicata? Perché la personalità esigenza del lavoro è l’autorealizzazione,
proviene dalla terra e il microcosmo dal l’auto-frammassoneria. Noi stessi dob-
cielo?» Molte altre domande potrebbero biamo realizzare questo piano, passo
essere poste: «Perché devo esistere? dopo passo, centimetro dopo centime-
Sarebbe molto più facile per me se non tro. Nessuno può farlo per noi. Questo è
esistessi. Quali fardelli mi sarebbero il motivo per cui la marcia dell’umanità
risparmiati. Nulla saprei, poiché in ogni è un’evoluzione, l’evoluzione di uno
caso, nulla sarei!». strumento.
Tale discussione dimostra che alla base
della nostra esistenza giace un grande, un A un dato momento, il discernimento e
immenso obiettivo del quale noi com- un corpo-anima in cui l’esperienza
prenderemo la grandiosa realtà più tardi, acquisita nel corso degli eoni può essere
molto più tardi. accumulata come eredità indistruttibile,
coronano questa evoluzione. Su questa
L’idea della Creazione base, la fiamma spirituale della monade
Come uomini mortali, insignificanti, può entrare nel corpo dell’anima. Così

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Dovete comprendere chiaramente che la
Terra è malata a causa del comportamento
totalmente errato dell’umanità

l’uomo, ridivenuto perfetto e sostenuto la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da


dalla fiamma della monade, avanza, come Dio, pronta come una sposa adorna per il suo
un essere eterno, di forza in forza e di sposo. Udii allora una voce potente, che veniva
magnificenza in magnificenza. dal trono e diceva: “Ecco la tenda di Dio con gli
Quando la personalità acquisisce l’Anima uomini! Egli abiterà con loro  ed essi saranno
e attraverso di essa si unisce al microco- suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro
smo, quando la personalità è trasfigurata Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”.
da quest’unione con l’Uomo nuovo, essa
è affrancata dalla sfera terrestre. Si libera Sugli altri pianeti, all’interno del corpo
dalla sua prigionia in questo luogo del solare, le evoluzioni avvengono
corpo solare e diventa un membro della esattamente come le nostre. I dettagli a
grande e meravigliosa comunità della vita volte differiscono: su alcuni pianeti lo
solare. Si può giustamente dire che la sviluppo è minore, su altri maggiore; ma
vera vita umana inizia quando la vita in tutti, senza eccezioni, fanno parte con
gestazione si eleva dalla terra. Questo è il noi della stessa comunità di vita; siamo
motivo per cui il Cristo è definito un tutti di discendenza divina. Alcuni pianeti
“essere solare” e che ci abbia detto di appaiono disabitati perché i loro abitanti
diventare suoi imitatori. sono già completamente reintegrati nella
Milioni di persone si definiscono vita solare, nel corpo solare.
cristiani, ciò vorrebbe dire che compren-
dono pienamente ciò che Cristo ha detto, Smettere di partecipare
voluto e fatto, e sono pronti a seguire i Si potrebbe chiedere: «Quali sono le
suoi insegnamenti. Cristo può essere caratteristiche della vita solare? Assomi-
veramente compreso ed essere seguito glia alla vita terrena?» A queste domande
solo se si possiede un corpo-anima, cioè dobbiamo rispondere con forza che la
essere strutturalmente in grado di per- vita solare non ha alcun aspetto,
correre il sentiero attraverso l’intero nemmeno uno, somigliante alla vita ter-
essere solare. Si aspira così, senza forza- rena. Tutte le pene, tutti dolori, le
ture, alla Patria originale, al Regno tensioni e le miserie che ci affliggono
Divino. Solo allora si capisce sulla terra sono totalmente sconosciuti.
perfettamente la parola di Giovanni Non esistono tensioni tra i popoli. Lo
quando dice: stato di vita nel mondo solare è intera-
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo mente consacrato al grande obiettivo
e la terra di prima infatti erano scomparsi e il della nostra esistenza, a cui l’Anima
mare non c’era più. E vidi anche la città santa, vivente ci nobilita.

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Ecco perché nella Bibbia è detto: Chi l’Anima, essere assolutamente liberi, e
sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo adempiere ancora un compito così
Dio ed egli sarà mio figlio. importante quaggiù?» Questa è una
Per il momento non vogliamo penetrare domanda che ci riporta a Cristiano Rosa-
più a fondo nei misteri della natura supe- croce il quale, benché libero, era
riore. La nostra intenzione era soprattutto comunque tenuto a servire come guar-
di rispondere alla domanda: come sfug- diano della soglia.
gire alla morte? In che modo l’uomo
terrestre può entrare nella natura celeste? Questo problema dobbiamo considerarlo
Come può l’uomo adempiere il suo alto insieme. Comprendete bene che non è
destino? Abbiamo cercato di dare una nostra intenzione equiparare gli alti com-
risposta soddisfacente (e concisa) a que- piti sociali di cui abbiamo parlato con
ste domande, e vogliamo esaminare ora quelli per i quali ci siamo preparati o ci
cosa vi impedisce di entrare in una vita stiamo preparando nella vita di tutti i
che vi fa segno e vi chiama. giorni. Dobbiamo avere il coraggio di
Quando un uomo comprende affrontare queste difficoltà ed eliminarle
chiaramente quello che cerchiamo qui di dal nostro cammino. Dopo averlo fatto,
rendere evidente, i problemi che consi- comprenderemo anche le migliaia di gio-
derava insormontabili diventano vani che esprimono con il loro
infinitamente piccoli, si riducono a nulla. comportamento di vita il desiderio strug-
Tuttavia, non dovete considerarvi supe- gente di cambiamento, anche se in modo
riori ai problemi terreni e abbandonarli molto negativo: «Rifiutiamo lo stato di
con disprezzo. Non dovete pensare: vita così com’è ora, e non vogliamo più
«Lascio questo caos per quello che è, e farne parte». µ
presto entrerò nell’altra vita». Non potete
farlo, perché se lo faceste, abbandonere-
ste a se stessa quella parte di umanità che
non è ancora matura per il cammino,
perché non in grado ancora di vederlo.
Non possiamo lasciarla con un «Sono
pronto, me ne vado, Addio!» Ma soprat-
tutto perché così facendo non aiutereste
la parte del corpo della vita solare che
chiamiamo “Terra”. Dovete comprendere
chiaramente che la Terra è malata a causa
del comportamento totalmente errato
dell’umanità, ed è quindi un dovere
dell’umanità – di cui fate parte – ripor-
tare il pianeta Terra, come parte della vita
solare, a uno stato di perfetta salute.
Abbiamo quindi tutti un importante
compito sociale, una grande vocazione
sociale che deve essere realizzata.
Sorge ora una domanda pressante:
«Come si può essere liberi secondo

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Creare, è Amore

“Metropolis” 1988; © Zaha Foundation

10
UN UNIVERSO FRAMMENTATO O IL DECLINO DELL’ORDINE

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orse non possiamo parlare di superiore, decadono a un livello inferiore

F un inizio, perché – se inver-


tiamo il processo – ogni
inizio ha una fine. Non pos-
siamo immaginare un’unità
senza inizio né fine. Conosciamo il corso
del tempo, il tempo necessario per pro-
durre eventi.
più caotico, a delle forme e strutture con
più stati possibili, e quindi con meno
ordine e specificazione.
Una delle ipotesi sull’origine del nostro
universo descrive uno spazio-tempo in
cui gli elementi si allontanano gli uni
dagli altri con sempre maggiore velocità;
A volte parliamo dell’istante presente, ma un universo sorto da un singolo punto di
la nostra coscienza ha bisogno di tempo incredibile ordine ed energia.
per essere consapevole del momento. Come sia apparso questo punto, il più
Senza il passare del tempo, non c’è auto- delle volte non ce lo domandiamo.
consapevolezza come la conosciamo. I Ci si chiede come sia possibile che
miei pensieri, i miei sentimenti nascono forme, corpi di un ordine molto elevato
nel tempo, nel nostro tempo. Nella nostra – come l’uovo di cui sopra – oppure noi
esperienza il tempo ha una direzione: dal stessi come corpo fisico, appaiano o
passato al futuro. Parliamo anche della vivano. Il sole qui gioca un ruolo impor-
freccia del tempo. Un tempo in cui gli tante come fonte di energia e debole
eventi, secondo la nostra esperienza, entropia. Una debole entropia significa
sono irreversibili. Il vetro infranto rimane quindi poca disintegrazione e un alto
infranto. L’uovo rotto non ritorna mai al livello di ordine. Il sole ci dà l’informa-
suo stato originale. zione – cioè l’ordine – che rende
possibile la vita. Una fonte di vita che
Entropia non è inclusa nel sistema chiuso della
Tutto ciò sembra caratteristico del nostro terra.
universo o dell’universo così come lo
percepiamo. Non conosciamo un altro Creare
universo. Sebbene la scienza abbia recen- Cerchiamo di leggere il Libro della
temente suggerito che le condizioni che Natura nell’opera del creatore. Il Creatore
presiedono l’esistenza del nostro che genera, che crea da se stesso, con un
universo non siano le uniche in cui possa impulso, con uno stimolo allo stato di
esistere un cosmo o uno spazio-tempo. coscienza nella materia. Dio crea da se
Dietro il nostro universo o realtà spazio- stesso per farsi conoscere. Non c’è nulla
temporale, c’è un campo con infinite al di fuori di Dio, tutto è in Dio.
possibilità. Da questa prospettiva, la Dall’unità, Dio crea il due: un’apparente
nostra realtà è la rappresentazione di una separazione è creata dall’unità.
di queste possibilità. Creare è Amore, amore per la creazione.
Il declino dell’ordine è una delle caratte- È un dono, è dare senza ricevere.
ristiche dell’universo conosciuto. I fisici La creazione è diventata l’immagine ado-
chiamano questa caratteristica rata di Dio. In effetti, noi non siamo
“entropia”. L’entropia è strettamente robot o automi. Abbiamo una coscienza.
legata al tempo che sperimentiamo e alla Siamo consapevoli di noi stessi e del
sua direzione. L’entropia di un sistema mondo da cui siamo stati plasmati.
chiuso aumenta sempre più nel tempo. Qual è la nostra missione o il nostro pro-
La materia, gli stati, le forme di ordine babile compito in questo dominio?

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Avendo preso coscienza di noi stessi alimentate da energie esterne; maggiore è
quale coscienza-io separata, possiamo l’isolamento, più aumenta l’entropia.
cogliere la fonte di questa coscienza, In effetti, non esiste un sistema – spiega
divenendo coscienti dell’origine, di Dio Prigogine – che sia meglio “isolato”
stesso. rispetto all’universo nel suo insieme, e
Gli gnostici rappresentavano questa l’entropia alla fine trionferà.
potenzialità come una scintilla divina Questa legge dell’entropia crescente è
posta dentro di noi. Se comprendiamo senza pietà. Nel cosmo esiste, per così
ciò, Dio si fa conoscere in noi stessi. Da dire, una sorta di tendenza suicida
questa fonte, può nascere la possibilità termodinamica. L’uomo ritorna così alla
per un cammino di ritorno. polvere e l’universo è trasformato in
Un’esperienza di amore assoluto che calore residuo.
forma e dà senza chiedere nulla. L’aper- Questa immagine dell’universo si collega
tura di un sistema chiuso, verso una a ciò che Jacob Boehme constatava sul-
perfetta armonia, un perfetto scambio di l’apparizione dell’universo: la morte
energia. Un movimento innaturale indotta da un “salniter” corrotto.
secondo un’entropia decrescente.
Ma la libertà ci permette di scegliere tra Nascere
due possibilità fondamentali: la seconda Curiosamente, in questo stesso universo,
è quella di rimanere fluttuanti nel corso si può sempre nascere. Guardate un bam-
del tempo con la nostra coscienza sepa- bino: quanto è bello e puro che un
rata e il nostro sé collocato al centro. nuovo inizio possa avverarsi! Allo stesso
Una crescente separazione, sempre più modo, per la civiltà umana, c’è sempre
lontani dalla fonte. Ma chi si allontana un nuovo inizio, una nuova opportunità.
dalla fonte si separa dalla vita e, di conse- Negli scritti ermetici, questa nuova possi-
guenza, è causa egli stesso della morte. bilità per l’anima, per l’essere umano che
In un universo frammentato ci allonta- desidera di ritornare consapevolmente
niamo sempre più dall’origine e ci alla Fonte, è descritta come il miracolo
perdiamo in mondi e forme sempre più della rinascita.
caotiche: un mondo di lotta, di E anche il modo in cui questo miracolo
decadenza, di malattia e di morte. si compie è come un mistero. È di grande
importanza qui poter applicare un
Pulsione di morte termodinamica aspetto essenziale della legge dell’Amore,
Lo studioso e premio Nobel belga, Ilya vale a dire essere consapevoli di dover
Prigogine, disse che la legge dell’entropia
immergeva l’intero teatro della vita nella
pallida luce della grande sterilità delle
cose. La legge dell’entropia implica che le
particelle di energia finiscono nell’uni-
La legge dell’entropia im-
verso in uno stato che non può più essere
convertito, trasformato. I sistemi ad alta
merge l’intero teatro della
entropia perdono le loro energie perché
ne hanno bisogno per la loro stessa con-
vita nella pallida luce della
servazione: le loro forze strutturanti si
perdono e si disintegrano se non sono
grande sterilità delle cose

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ENTROPIA
Alcune leggi fondamentali della termodinamica sono
basate sull’esperienza e l’intuizione umana. La prima
legge afferma che l’energia totale di un sistema è
sempre conservata. Le trasformazioni avvengono da
una forma di energia a un’altra. La seconda legge
afferma che l’entropia di un sistema chiuso aumenta nel
tempo. Questa legge è quindi formulata come una
disuguaglianza. Che cos’è quindi l’entropia?
Il termine entropia (dal greco “en” = dentro e “tropé” =
trasformazione, cambiamento, rivolgimento) venne
coniato agli inizi del XIX secolo, nell’ambito
della termodinamica, per descrivere la graduale e
spontanea degenerazione di un sistema verso il
massimo disordine.
Il termine entropia è anche usato nella teoria
dell’informazione e definisce la misura della densità
delle informazioni.

“abbandonare tutto”, dopo che “tutto” è stato


ricevuto. Con l’intenso desiderio di ritornare alla
Fonte, si crea la connessione con questo “tutto”,
ma questo legame può condurre alla rinascita
solo se il “tutto” è profuso in modo che nessuna
forza di luce sussista nel tempo e finisca per
disintegrarsi in calore residuo.
Solo abbandonando il “tutto”, ricevuto dal
nostro nucleo microcosmico dalla pienezza della
fonte gnostica, possiamo trasformare, rinnovare
– senza attrito – la nostra esistenza per la rina-
scita, ed espellere, magicamente, una parte del
nostro calore residuo. Con ciò annichiliamo
l’isolamento dell’universo, iniziando da noi
stessi.
Prigogine ci ha fatto comprendere in un modo
molto moderno la disperazione di un universo
isolato, e ha così messo in luce l’assoluta neces-
sità della magia della rinascita Gnostica, alla luce
dell’eternità. µ

Confetti – ’The Peak’, Hong-Kong,1982-1983;


© Zaha Foundation

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simbolo

L’albero della fede


acob Böhme paragona tutta la filo-

J sofia, l’astrologia e la teologia a un


albero delizioso che cresce in un
bellissimo giardino.
Il giardino in cui si trova l’albero è
il mondo; il campo è la natura; il tronco del-
l’albero, le stelle; i rami, gli elementi. I frutti
che crescono sull’albero rappresentano gli
uomini; la linfa dentro l’albero, la pura
divinità.

«Gli uomini sono fatti dalla natura, dalle


stelle e dagli elementi. Dio, il creatore, tutta-
via regna in tutto, come la linfa dell’albero.
Ma la natura, fino al giorno del giudizio, ha
due attributi in sé: uno è bello, celeste e
santo; l’altro è furioso, infernale e assetato.
L’attributo buono lavora sempre con zelo
per produrre buoni frutti; lo spirito santo
regna in lui e gli dà forza e vita. L’attributo
cattivo sprona e conduce, anche lui pieno di
zelo, a produrre sempre frutti cattivi; il dia-
volo gli dà la linfa e l’ardore infernale. Bene,
entrambi sono nell’albero della natura e
vivono in questo mondo, in questo giardino.
I due sono in grande pericolo e su di essi
scende alternativamente la luce del sole, la
pioggia, il vento e la neve.
Vale a dire, quando l’uomo eleva la sua
anima a Dio, allora lo Spirito Santo nasce e
opera in lui; tuttavia, quando lascia che il
suo spirito affondi in questo mondo, nella
concupiscenza del male, allora nasce e regna
in lui il diavolo e la linfa infernale».

Al Symposium Böhme del 3 novembre 2018, presso il Centro conferenze Renova di Bilthoven, la Rozekruis Pers presenterà una nuova edizione
di Aurora nascente, in una nuova traduzione olandese. Questa traduzione è basata sul testo originale di Jacob Böhme del 1612.

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Quindici
secoli di
consolazione
per l’anima
«Il mondo non è governato dal caso, ma è
soggetto alla ragione divina. Perciò, non aver
paura di questa piccola scintilla, il fuoco della tua
vita ti illuminerà di nuovo presto, quando
l’oscurità delle tue passioni infide sarà sparita».
Con queste parole, Boezio – uomo di stato,
filosofo e traduttore – nella prospettiva della sua
imminente esecuzione, si lasciò consolare dalla
Dama Filosofia nel suo trattato La Consolazione
della Filosofia. Questo affascinante testo, attuale
ora come allora, è stato letto intensamente,
commentato e citato come esempio nei secoli.
iamo nell’anno 524. A Pavia l’estate è verso la fine. Dopo una prigionia di

S nove mesi in una prigione soffocante, Anicius Boëthius (480-524 d.C.), in


condizioni di vita spaventose ha appena completato La Consolazione della
Filosofia, che diventerà il suo testamento spirituale: una testimonianza così
profonda che sarà letta e apprezzata per secoli dopo la sua morte. Accusato
di alto tradimento per motivi oscuri, fu giustiziato alcuni giorni dopo, all’età di 44 anni.
È lo stesso uomo al quale Dante Alighieri nella Divina Commedia assegna un posto in
Paradiso, otto secoli più tardi. Boëthius o Boezio è in Paradiso con altri undici “spiriti
sapienti” i quali, come “luci nella luce”, hanno primeggiato in saggezza:
Or se tu l’occhio de la mente trani 
di luce in luce dietro a le mie lode, 
già de l’ottava con sete rimani.
Per vedere ogni ben dentro vi gode 
l’anima santa che ‘l mondo fallace 
fa manifesto a chi di lei ben ode.
Lo corpo ond’ella fu cacciata giace 
giuso in Cieldauro; ed essa da martiro 
e da essilio venne a questa pace. (Paradiso, canto X, 121-129)

Com’è potuto accadere? All’inizio del sesto secolo l’impero romano era in pieno declino
e Roma non era più da molti anni il centro politico di un tempo. Era dominata dagli
Ostrogoti, guidati dal re Teodorico il Grande, il quale governava con la collaborazione
dei Romani. Uno di essi era Boezio, che nel 522 ricevette un’importante funzione alla
corte di Teodorico: magister officiorum, “primo ministro”, uno dei principali funzio-
nari e confidenti del re. Ma dopo qualche mese il vento favorevole cambiò direzione. Il
re cominciò a dubitare della lealtà del suo funzionario romano. Boezio fu quindi accu-
sato di alto tradimento e imprigionato, con il risultato fatale che conosciamo.

Il giovane Boezio
Il nome Boezio deriva dal greco boètos e significa “colui che aiuta, che assiste”. Boezio
era molto consapevole dei bisogni intellettuali e culturali del suo tempo e questo risve-
gliò in lui la sua vocazione educativa. La conoscenza del greco fu molto utile per lui,
perché in questa regione occidentale del mondo latino era sempre più rara. Egli desi-
derava trasmettere alla cultura romana di origine latina, in un’epoca di grande
impoverimento, la scienza e la filosofia antiche. Era la missione della sua vita, e ad essa
si dedicò con passione.
Da giovane Boezio coltivò la poesia, soprattutto la poesia pastorale. La sua vena poetica
però si esaurì rapidamente. Si fece poi una buona reputazione come tecnico. Intorno
all’anno 506 ricevette dal re Teodorico, come dono diplomatico, la missione di
costruire un orologio solare e un orologio ad acqua. Boezio gli consigliò anche di
inviare un suonatore di arpa o cetra al re dei franchi Clovis, per addolcire il suo carat-
tere. Ben presto il suo cuore si rivolse alla filosofia e in particolare al pensiero
platonico. La citazione seguente lo dimostra:

18
Chi cerca la verità solo con la meditazione profonda,
ma non vuole perdersi, smarrisce la sua impronta.
Si gira e dirige la luce del suo sguardo all’interno della sua ricerca,
curvandosi sino a diventare un cerchio, e girando continuamente intorno.
Il suo spirito gli insegna che ciò che egli cerca è molto lontano,
e profondamente sepolta in lui è la sua ricchezza.
Ciò che era nascosto dietro la coltre di nubi dell’errore,
irradierà di nuovo più luminoso di Febo (dio del sole greco).
Perché tutta la luce non è stata espulsa, sebbene il corpo,
il quale dimentica facilmente, si sia impresso nello spirito.
Interiormente, il seme della verità continua a bruciare dolcemente,
finché non s’infiamma alimentato dalla comprensione.
Come potrebbe una domanda trovare la risposta corretta se,
seppellita nel profondo del cuore, quella scintilla non fosse viva?
Così ha parlato la musa di Platone; oppure imparavano
solo da ciò che sapevano inconsciamente?

Alla ricerca della più alta conoscenza


Boezio racconta nella sua Consolazione la storia della sua caduta e del
suo incontro con la Dama Filosofia. La Dama Fortuna l’ha completa-
mente abbandonato. La Dama Filosofia appare così sulla scena e gli
dice che per troppo tempo si è fidato della Dama Fortuna. In un dia-
logo con la Dama Filosofia, Boezio s’interroga su cosa è importante
sapere in questa vita.
Dopo la scena dei lamenti nella segreta dove Boezio è sopraffatto dal
suo triste destino, appare di fronte a lui la Dama Filosofia: Il suo abito
era stato tessuto da lei stessa con un materiale indistruttibile, ma con i fili più
sottili e con grande arte, come ho poi imparato dalla sua stessa bocca. Il tempo,
tuttavia, lo aveva spogliato del suo fulgore e un velo opaco lo copriva come una
vernice fuligginosa. Si potevano leggere due lettere greche tessute nel vestito:
all’altezza dell’orlo di sotto una π (pi) e sopra una θ (theta). Le due lettere
sembravano essere collegate dai gradini di una scala, quella inferiore conduceva a
quella superiore.
La Dama Filosofia scaccia le muse dell’arte poetica, “questi artisti
sensuali”, e fa comprendere chiaramente a Boezio che vuole
renderlo simile a Dio. Egli è bandito dalla sua “vera patria” e la causa
della sua malattia è presto detta, afferma la Dama Filosofia: «Tu non
sai più chi sei». La Dama dà a Boezio un esplicito consiglio di pen-
tirsi e riconoscersi quale essere spirituale vicino a Dio.

20
«Nella convinzione, in ogni caso, che il mondo sia governato,
qualcosa in te sta ancora meditando; in effetti, non credi che il
mondo sia governato dal caso, ma sia soggetto alla ragione
divina. Perciò, non aver paura di questa piccola scintilla, il fuoco
della tua vita arderà di nuovo presto [...] quando l’oscurità delle
tue passioni illusorie sarà sparita».
Questo è per il momento il primo sguardo al ruolo della Dama,
che ha insegnato filosofia a Boezio durante quelle ore spaventose.
Il suo “piano di lavoro” inizia con l’insegnamento sulle
tentazioni della Dama Fortuna (Libro II). Essa è rappresentata
come una donna bendata che gira continuamente una ruota: per
chi sta sopra, tutto va bene; per chi è sotto, è un problema. Poi-
ché la Fortuna continua a girare la ruota, nessuna condizione
terrena rimane stabile.
La Dama Filosofia è molto chiara quando parla del rapporto di
Boezio con la Fortuna: Se affidi le vele al vento, non arriverai mai dove
vuoi, ma dove ti porta il vento. Se affidi il seme al campo, valuterai nella tua
mente gli anni fruttuosi e quelli infruttuosi. Ora hai consegnato le redini
alla Fortuna, quindi devi anche obbedire ai suoi capricci. Stai davvero cer-
cando di contrastare la velocità di rotazione della ruota? Non capisci,
sciocco, che quando la ruota si ferma, non è più la ruota della Fortuna?
La Fortuna a volte era stata favorevole con lui, ma ora erano solo
bei ricordi: Ho l’impressione che con la Fortuna tu hai tenuto buoni rap-
porti fintantoché essa è stata così gentile da concederti i suoi favori.
La Fortuna è incostante e imprevedibile, aliena le persone dalla
loro essenza più profonda: Di nessun valore è quindi il tuo inalienabile
possesso, così da dipendere ogni volta da ciò che ti è estraneo e appartiene al
mondo esteriore? Tutto torna al suo opposto, così che un essere vivente divino,
grazie alla sua mente, prenderebbe in prestito il bagliore dei suoi occhi solo
da una proprietà senza vita? Mentre gli altri esseri si accontentano di ciò
che sono e di ciò che hanno, voi, come esseri spirituali divini e fondamental-
mente unici, cercherete tra le cose più mediocri i mezzi per adornarvi? Non
capite quale grande ingiustizia state causando al vostro creatore? Egli voleva
che l’essere umano fosse al di sopra di ogni cosa terrestre, ma voi vi degra-
date mettendovi al di sotto di ciò che è più spregevole. Perché se è vero che la
nostra aspirazione è sempre diretta verso qualcosa di più prezioso di ciò che
abbiamo o che siamo, e se consideriamo le cose di minor valore degne di
essere ottenute, allora segue che evidentemente noi ci sottomettiamo: e questo
è il destino che meritate anche voi! Perché ciò che è essenziale per l’uomo è

21
questo: tanto si è elevato sopra di tutto quando possedeva la conoscenza di se stesso, così profondamente
affonderà – sì, sotto il livello degli animali – non appena avrà perduto questa conoscenza. Perché se altri
esseri non si conoscono, ciò è dovuto alla loro natura, ma nell’uomo è il segno della degenerazione.
L’uomo non ha alcun motivo di lamentarsi se viene privato della sua felicità. È ciò che
accade quando ci si affida ai favori della Fortuna. Ma la vera felicità è inalienabile ed è prigioniera
nella mentalità degenerata dell’uomo. I doni della Fortuna sono possesso, prestigio,
reputazione; doni che possono improvvisamente trasformarsi nel loro opposto.
Segue poi un inno all’amore che agisce come forza liberatrice la quale ristabilisce l’or-
dine e conquista la Dama Fortuna. Dopo che Boezio ebbe compreso la volubilità e i
capricci della Fortuna – libri I e II – e riconosciuto l’instabilità delle aspirazioni umane,
arriva il momento in cui la Dama Filosofia gli raccomanda di “volgere il tuo occhio spi-
rituale dall’altra parte”. Ma per fare questo è necessaria la grazia divina, e quindi Dio è
invocato in un magnifico inno:
Tu che governi l’universo secondo leggi immutabili;
Tu che gestisci il cielo e la terra;
Tu che ordini al tempo, immesso da Te nell’eternità, di procedere;
Tu che, senza movimento, metti in moto l’universo;
Tu che hai creato, con la tua sola volontà, dalla burrascosa materia primordiale, l’opera delle tue mani
– guidato in questo dall’Essere che Tu sei nel Sé, il bene superiore e la generosità – Tu hai scelto che
tutto l’universo sia a Tuo esempio, una sublime immagine originale; e, meraviglia delle meraviglie, come
immagine del Tuo pensiero, Tu rivesti il meraviglioso universo che hai creato a Tua immagine e
somiglianza riunendo elementi perfetti, portandoli alla pura perfezione.
[...] Permetti, Padre, che il mio spirito possa elevarsi verso un ordine superiore, permettigli di contem-
plare la fonte del bene, di trovare la Luce in modo che possa vederti, e che il suo sguardo si volga verso di
Te, caccia via ciò che oscura la terra, distruggi le sue tenebre, e che il tuo radioso splendore appaia, per-
ché Tu sei il cielo puro e luminoso, sei la pace che conforta i giusti; il nostro scopo è contemplarti: Tu sei
l’inizio, ci conduci e ci guidi; Tu, la via e la fine.
La Filosofia insegna che Dio è l’unico Tutto e l’unico bene. La vera felicità è partecipare
all’unità divina, vale a dire essere buoni. «E io chiamo “buono” ciò che una volta acqui-
sito non cambia più». L’ultimo capitolo affronta il problema della libertà della volontà,
di fronte alla provvidenza divina.
Senza la libertà della volontà, un essere dotato di ragione non può esistere. Chi, per sua natura, può usare
il potere del pensiero, è sempre in grado di giudicare e ha il dono del discernimento. Cercherà di attirare
ciò che considera desiderabile ed evitare ciò che gli sembra sfavorevole. Le anime umane sono più libere
quando sanno come mantenere il loro essere nella visione dello spirito divino.
Ma sono già meno libere quando si distaccano da esso e vanno in altri corpi; lo sono ancora meno
quando sono realmente incatenate a dei corpi terrestri.
La loro schiavitù è totale quando si abbandonano interamente alle loro inclinazioni malvagie e si consi-
derano private delle loro proprietà, dei loro specifici poteri razionali.
«Ma» esclama Boezio, riflettendo sulle argomentazioni della Dama Filosofia, «Se Dio
conosce ogni cosa: passato, presente e futuro, possiamo parlare di libero arbitrio?» La
Dama risponde che questo è un argomento umano che non proviene dalla Ragione. Dio
abbraccia tutto in un’unica visione: passato, presente e futuro. Egli vede tutto
chiaramente, il che significa fuori dall’apparenza del tempo: provvidenza e conoscenza
preventiva. Proprio come voi, nel vostro presente limitato nel tempo, percepite certe cose, così Dio

22
percepisce ogni cosa nella sua eternità. In questo modo, Dio anticipa ciò che le persone vorranno fare,
ciò che realmente fanno e le conseguenze delle loro azioni. Quindi non c’è nessuna questione di
necessità o di provvidenza, perché Dio è al di fuori di tutto ciò, al di fuori dello spazio-tempo.
Egli è colui che – come visto in precedenza – ordina al tempo, immesso da Lui nell’eternità, di procedere;
colui che, immobile, mette in moto l’universo. Dio ci sta aspettando, per così dire.
Per Boezio, quindi, la divina provvidenza è un concetto completamente diverso da quello della
mera predestinazione.

Guarire dalla stanchezza di vivere


Ciò che colpisce nella Consolazione è che Boezio ha accuratamente evitato qualsiasi riferimento cri-
stiano, e non ha usato alcuna citazione della Bibbia. Probabilmente il cristianesimo del quinto
secolo non era molto rilevante per lui durante le sue ultime settimane. Con la Consolazione non ha
soltanto trasmesso un’impressionante testimonianza personale, ma ha anche legittimato, in meta-
fore gnostiche cruciali per il Medioevo, dei modi di pensare e delle forme di espressione
dell’antichità.
La Consolazione impone rispetto per l’autocontrollo e la rassegnazione dell’autore al suo inevitabile
destino. Leggendo questo ricco testo, il lettore è condotto dentro se stesso, verso il centro del suo
essere più profondo. Affascinante è l’abito della Dama Filosofia su cui sono incise due lettere gre-
che. Ella mostra a Boezio la relatività di tutti i godimenti terreni e gli consente di prendere le
distanze da se stesso e dal suo oscuro destino. Sull’abito della Dama Filosofia c’è in basso una pi π
di “praktikè” e in alto la lettera theta θ di “theorikè” [theos = dio, horein = vedere, quindi: “la
contemplazione di Dio”]. Dall’esperienza [praktikè] l’uomo può elevarsi sino alla teoretikè, la
rivelazione di Dio.
Il “trivium” e il “quadrivium” erano insegnati agli alunni delle scuole, e potevano quindi essere
visti come delle fasi più elevate, i gradini delle scale che l’alunno doveva utilizzare sul cammino
gnostico per dissolvere “il velo della sua ignoranza”. La Filosofia, che parla del “nostro Platone”,
sembra esprimere la vera saggezza con la sua veste, la saggezza che può germogliare nella nostra
anima attraverso il “religare” [l’arte del collegare]. Il suo desiderio è che l’uomo abbandoni le ten-
tazioni terrene e si ricolleghi con il divino.
La Consolazione termina così: Perciò, mortale, allontanati dal vizio e onora la virtù; lascia che una giusta
speranza si levi dal tuo cuore e prega con umiltà. Se vuoi vedere la verità, capirai che è fondamentale una sola
necessità, quella di essere sinceri. Perché tu agisci di fronte a un giusto che vede tutto. µ

23
RALPH WALDO EMERSON
E IL TRASCENDENTALISMO
«Cammineremo
da soli»
Il trascendentalismo è a volte descritto come la corrente letteraria filosofica
che si opponeva al crescente materialismo dell'élite intellettuale americana.
Questo movimento è anche chiamato Il Rinascimento Americano, perché si
ispirava al mondo dei classici, al pensiero integrale o olistico di Platone e di
Plotino, e ai pensatori del Rinascimento italiano.

merica del Nord, anni Immense foreste furono distrutte e Alcune idee innovative su

A Trenta del XIX secolo.


Luminosa giornata di pri-
mavera. In cima a una
collina la vista spazia su
un’immensa estensione di erba ondeg-
giante: una prateria. Alcune strisce di
nuvole nel cielo blu si dilatano verso
milioni di bisonti uccisi.

Trascendentalismo
All’interno di questo miscuglio eteroge-
neo vivevano persone in cerca di purezza,
di autenticità della vita e pienezza di
carattere. Molti gruppi religiosi, grandi e
Dio, l’uomo, la natura
• Ogni uomo deve cercare
una relazione originale con
l’universo.
• La religione organizzata e i
partiti politici corrompono
l’innocenza dell’individuo.
orizzonti lontani. Gli uccelli volano felici piccoli, erano venuti nel nuovo paese per • L’uomo è ottimo quando
cantando, gli insetti ronzano, i fiori avere l’opportunità di realizzare libera- vive in modo indipendente e
mostrano i loro colori tra i fili d’erba, mente la loro visione della vita. Nel corso provvede alle sue necessità;
una leggera brezza fa fremere il tutto; la del tempo, molti valori morali sono stati può così formare una comu-
luce del sole irradia ogni cosa, un pro- oscurati o trasposti in regolamenti rigidi nità ideale.
fumo dolce si diffonde, un mare di vita e severi. Le funzioni religiose a poco a
ondeggiante, forte, misteriosa; toccanti poco divennero solo servizi formali. Cammineremo da soli, lavoreremo
sussurri di vita. Come reazione a ciò che abbiamo appena ed esprimeremo i nostri pensieri.
Che bella immagine! Migliaia di pionieri descritto, un movimento letterario e filo- Una nazione di uomini allora esi-
hanno invaso il paese per trovare nuove sofico, il Trascendentalismo, nacque nella sterà davvero se tutti crederanno
opportunità di vita e per sfuggire alla regione del New England (Nuova Inghil- che essa sia ispirata dall’anima
povertà e alla schiavitù; cercavano un terra) nel 1830. Questo movimento divina; tutti, uomini e donne.
posto in cui vivere, essere felici, magari trasmise nuove idee nel campo della reli- La natura umana è triplice: ani-
anche arricchirsi. Hanno fondato nuove gione, della letteratura, della cultura e male, razionale e spirituale. Essere
comunità, si sono aiutati l’un l’altro; della filosofia. Era un movimento ideali-
erano per lo più idealisti, ma le condi- stico basato sulla fede nell’unità Pagine 24 e 25: Walden Pond è un
lago situato nel piccolo comune di
zioni di vita erano molto dure. essenziale delle cose, nella bontà intrin- Concord nello stato del Massachu-
Dei conflitti scoppiarono tra i diversi seca dell’uomo e della natura. Questa setts. Il lago venne immortalato da
gruppi di esseri umani: bianchi, indiani, concezione era considerata più impor- Henry David Thoreau, il quale si ritirò
qui (1845-47) per scrivere la sua
europei, egoisti, idealisti, mercanti, tante della logica e dell’esperienza per
opera più conosciuta: Walden, or Life
avventurieri e banditi. La schiavitù era comprendere la realtà e determinare la in the Woods (Walden, ovvero La vita
ancora prospera e durò a lungo. verità. nei boschi).

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trascendentalisti significa considerare l’uomo come tutti i dettagli, cioè il poeta». Ogni volta che un
un essere spirituale. Le idee non giungono a lui Walt Whitman era un poeta, e ha realiz- povero in spirito è
attraverso i sensi o la ragione, ma sono il frutto di zato questo ideale e lo ha fissato nei versi
un’immediata rivelazione di Dio, di un’ispirazione della sua opera maggiore, Leaves of grass
intriso di saggezza
diretta o della testimonianza di una presenza nel (Foglie d’erba), una raccolta che ha divina, tutto il vecchio
mondo spirituale. riscritto e continuamente ritoccato nel scompare, poiché lo
corso della sua vita. spirito vivente unisce
Influenza cinese e induista il passato e il futuro
Ralph Waldo Emerson è stato una figura Essere sovrani
nel momento presente
di spicco di questo movimento, insieme Emerson parla della sovranità del sé:
ad altri scrittori come Henri David Tho- • L’uomo ha già in sé tutto ciò che è
reau, George Ripley e Margaret Fuller. necessario per servire e raggiungere lo
Molto importante fu per essi l’opera poe- stato di guida. Per l’uomo, lo scopo della
tica di Walt Whitman, visionario cantore vita dev’essere la conoscenza di se stesso.
della libertà. Non deve orientare la sua vita su un
Emerson crebbe in un ambiente prote- futuro che qualcuno gli fa balenare, ma
stante, studiò e fu pastore per alcuni sul vero futuro edificato sul presente
anni, ma molto presto si allontanò dagli vivente. La più alta rivelazione è che Dio
impegni della sua funzione. risiede in ogni uomo.
Si appassionò molto a Platone, ai mistici • La profonda consapevolezza di vivere
precristiani, studiò le opere di poeti e che a volte, nei momenti di silenzio e
pensatori europei e fu anche molto senza sapere come, riempie la nostra
attratto dagli scritti cinesi e indù. Fece anima, non è in effetti diversa dalle cose
poi un viaggio di studio in Europa. Per il che ci circondano: dallo spazio, dalla
resto della sua vita tenne conferenze e luce, dal tempo, dalle altre persone, ma al
scrisse articoli per esporre le sue idee. contrario essa è una con loro e sembra
Nel saggio Nature, pubblicato nel 1836, provenire dalla stessa fonte.
Emerson formulò il concetto di Trascen- • I rapporti tra la nostra anima e lo Spi-
dentalismo. Pose inoltre l’accento sulla rito di Dio sono così puri che sarebbe
conoscenza individuale e sulla responsa- una cosa profana voler interporsi tra i
bilità di ciascuno per la propria felicità. due. Dobbiamo accettare l’idea che
Ciò che è unico in lui è il suo indistrutti- quando Dio parla non si fa conoscere da
bile ottimismo, più grande di ogni altra una cosa sola, ma da tutte le cose; che
cosa. Esso derivava dal sentimento che le egli ha riempito il mondo intero con la
possibilità della nazione americana erano sua parola; che porta in anticipo la luce,
illimitate. Rilevò l’importanza degli stu- la natura, il tempo e le anime degli
diosi e degli artisti nella struttura sociale uomini dall’idea fondamentale del pen-
di una nazione, che formulò come segue: siero del momento, e così crea e
«Per essere in grado di ottenere una determina ogni cosa. Ogni volta che un
visione veritiera e completa di questo povero in spirito è intriso di saggezza
mondo al di fuori di me stesso, devo divina, tutto il vecchio scompare, poiché
essere un visionario, che è la lo spirito vivente unisce il passato e il
caratteristica del poeta. L’orizzonte ha futuro nel momento presente. Tutto
una proprietà che nessun uomo possiede, quello che entra in contatto con lui è
eccetto colui il cui occhio può unificare santificato.

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L’Anima Lavorate e vincete nello spirito della volontà di Dio, così fermerete la
• Il giorno è dove è l’anima. Siamo così ruota della fortuna e non avrete più timore dei suoi cambiamenti.
preparati per un amore che cerca in ogni • Niente può portarvi la pace, solo voi stessi, solo il trionfo delle vostre
cosa il bene e ciò che è saggio. Siamo per certezze.
natura osservatori e quindi allievi. Essere • Nella nostra anima c’è un elemento più profondo di quello dell’equili-
un allievo è il nostro stato permanente. brio, vale a dire: il proprio essere. L’anima non è un potere di
Emerson ha scritto molti saggi sui valori perequazione, ma una vita in sé. L’anima è. Nell’impetuoso mare delle
umani come ad esempio: Fiducia in se circostanze, dove l’acqua sale e scende secondo il flusso e riflusso delle
stessi, Amicizia, Amore, la Razionalità, l’Eroismo, maree, c’è la terra originale del vero ESSERE. L’essenza di Dio non è qual-
Leggi spirituali e molti altri. cosa di relativo, di parziale, ma un tutto.
In un modo chiaro ed esaustivo, usando È di per sé in equilibrio e assorbe tutte le relazioni, tutte le cose
esempi ben scelti, egli espone la sua frammentarie e temporali. La natura, la verità, la virtù provengono da
visione delle cose. questo Uno.
In realtà non si tratta di saggi diversi, ma • L’anima del mondo ha colmato la natura con la sua beatitudine, è ciò è
di un unico Saggio, un tentativo di spie- buono per noi, se seguiamo i suoi suggerimenti.
gare agli esseri umani cos’è Dio, il
mondo, l’uomo stesso e il suo rapporto Un comportamento più giusto
con Dio; È un tentativo di aprire gli occhi Nel nostro tempo così frenetico, così rumoroso e ovunque conflittuale,
dell’uomo per mostrargli le possibilità dove tutto e tutti avanzano gli uni accanto agli altri, vediamo che la giusti-
illimitate che sono in lui. zia sociale e il benessere materiale non hanno migliorato le persone.
• Abbiate fiducia in voi stessi: ogni cuore Anche se ci sono degli sviluppi piacevoli e delle persone con consapevo-
vibra al suono di una corda indurita. lezza chiara e stile di vita limpido.
Assumete il posto che la divina provvi- Noi che viviamo in questo momento, siamo consapevoli che un corona-
denza vi ha concesso, accettate la mento esaustivo, una totale liberazione interiore si deve cercare nella vita
comunità con i vostri simili, accettate la dell’anima. L’essere umano che lo riconosce, trova in essa il terreno fertile
correlazione degli eventi. che gli consente di costruire ulteriormente. In essa tutte le proprietà per-
• Qual è l’Io originale sul quale si può vengono alla loro espressione più pura.
fondare una fiducia universale? Migliaia di persone, pensatori illuminati, ricercatori, hanno donato qual-
• L’anima che ha vinto la passione, con- cosa nei secoli passati all’umanità. Poco o molto, ciò che hanno donato
templa l’uguaglianza e la connessione continua ad agire nel nostro lavoro. Il Trascendentalismo ha contribuito
causale delle cose; considera la verità e la con una grande purezza e un limpido comportamento di vita. Lo stesso
giustizia come poteri esistenti in se stessa comportamento che riscontriamo nei fondatori della Scuola Spirituale,
e si placa quando comprende che tutto Jan van Rijckenborgh e Catharose de Petri, che ci spronano a cercare di
conduce al bene. raggiungere il livello di vita a cui aspiriamo. E pertanto possiamo dire:
• L’anima è qualcosa in divenire... Ogni senza l’Anima, lo Spirito non può esprimersi; senza l’Anima, la materia
volta che l’anima vivente lavora in noi, continua a tacere. Una delle più grandi meraviglie del cristianesimo
non siamo più una forza latente risiede in questo: mostra il percorso liberatore dalla prospettiva
fiduciosa, ma diventiamo una forza dell’anima umana, con l’anima quale principio fondamentale, dal primo
attiva. stadio esitante sino alla sua completa realizzazione.
• Per quanto riguarda il destino, molte
persone giocano con esso, vincono o per- Sempre più aspirazione, più bellezza
dono, mentre la ruota gira. Possiate Non dobbiamo aver paura di perdere qualcosa con lo sviluppo
abbandonare questi guadagni illeciti e dell’anima, per quanto piccola possa essere. Possiamo fidarci della forza
ponete fine al fenomeno delle cause e della nostra anima. Una cosa bella e affascinante come le relazioni tra le
degli effetti, che sono i cancellieri di Dio. persone può essere sostituita solo da qualcosa di più bello – e così fino

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Ralph Waldo Emerson amava la sua
città natale, Boston. Per essa ha
composto un lungo poema e un
saggio: «Il genio di Boston è visibile
nella sua vera autonomia, nella sua
forza produttiva e nella genialità
dello spirito nordico, che è nemico
dell'oppressione. È una città buona
finché può essere una città. La
natura è buona; il clima è elettrico,
buono per l’umore e il carattere».
Boston ha avuto un ruolo da prota-
gonista nel diciottesimo secolo
durante l'insurrezione contro la
dominazione inglese.

all’eternità. Il venerabile giudice di tutti utilizza questi ultimi come mani e piedi. L’anima non è un potere ma
gli errori del passato e del presente, e una luce; non è la ragione o la volontà, ma il maestro della ragione e
l’unico profeta di ciò che sarà, è questa della volontà; essa è il vasto sfondo del nostro essere, in cui ragione e
grandiosa natura in cui riposiamo, come volontà dimorano.
la terra riposa nelle braccia morbide Dall’interiore o da dietro di noi una luce splende sulle cose, e sperimen-
dell’atmosfera. tiamo così che non siamo nulla senza la luce, che la luce è tutto. Sappiamo
È quest’unità, quest’Anima del mondo, che tutto ciò che è spirituale è nell’uomo. Non vi è quindi alcuna barriera
questo Cuore universale, all’interno del o muro nell’anima in cui l’uomo sia il risultato e Dio la causa. Le pareti
quale l’essere particolare di ciascuno è sono state rimosse.
contenuto e reso Uno con tutti gli altri. L’anima che ascende per adorare la grande Divinità è semplice e vera.
Viviamo in sequenze successive, in pic- Non ha colore rosa, nessun buon amico, nessun titolo nobiliare; non ha
cole particelle, mentre l’anima del tutto avventure, non desidera ammirazione. Dimora direttamente nel presente,
è nell’uomo: il saggio silenzio, la nella difficile esperienza di un giorno qualunque, perché il momento pre-
bellezza alla quale ogni parte e ogni par- sente è diventato permeabile al pensiero e ubriaco del mare di luce fino al
ticella assomigliano, appartengono a un più piccolo dettaglio. µ
unico e medesimo ceppo: l’Uno eterno.
Tutto concorre a mostrarci che l’anima
non è un organo nell’uomo, anima però
tutti gli organi. Non agisce con la forza
dei ricordi, dei calcoli, dei confronti, ma

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Il Neoplasticismo Moderno – con un cenno a “Lo Stile” – è un’opera digitale di Artsy Gypsy, 2015

30
Il pittore al crocevia
dei cammini
Un dipinto, pur essendo una superficie piatta, può suggerire «L’ARTISTA,
l’esperienza della terza dimensione. Il pittore può persino usare CRESCIUTO GRAZIE
questo mezzo per far venire in mente le idee che stanno alla base ALLE ESPERIENZE
DEL PASSATO, STA
del mondo apparente: l’anima dietro qualcosa, come una quarta
CERCANDO SECONDO
dimensione. Ma può anche continuare, può andare ancora più in LA SUA INTUIZIONE...
profondità, invocare la quinta o superiore dimensione? Oppure una PER QUANTO ESSA
dimensione completamente esteriore in cui il pittore sfugge allo GLIELO CONSENTE».
schema del processo e probabilmente anche a se stesso.

empre ci sono stati artisti che Egli scrisse: Nell’arte c’è una spinta lenta così la possibilità di liberarsi

S si sono scagliati contro le


frontiere del sensibile e
hanno esplorato l’ignoto.
Come il pittore Piet
Mondriaan (1872-1944), che fin dalla
gioventù studiava le leggi che
soggiaciono alla natura apparente. Le sue
verso lo spirituale, anche se gli autori stessi non
ne sono consapevoli. È evidente che riteneva
i suoi colleghi e se stesso poco consape-
voli e irremovibili nella loro ricerca.
Ha poi concluso che se questi stili aves-
sero davvero fatto un grande passo verso
l’astrazione, era solo a livello dell’effetto,
da ogni sorta di dottrina.
Eppure Mondriaan pensava
che per il suo simbolismo un
dipinto poteva riferirsi solo a
un altro dipinto. Egli disse:
«Finora l’uomo è stato cul-
lato da un patetico lirismo.
prime opere erano figurative e mostra- perché si basavano ancora troppo sulla Il lirismo patetico è l’espres-
vano una ricerca dell’essenza delle cose. sensazione umana e sui lavori estetici più sione artistica del tragico che
I suoi dipinti rivelano una crescente antichi. Oltre alla sua esplorazione dei permette di ricoprire – di
sensibilità per l’energia sottile da cui diversi stili moderni, ha realizzato opere una bellezza incomparabile –
proviene la materia. La sua ricerca lo ha di carattere mistico e simbolico, influen- il tragico della vita per creare
condotto poi verso l’espressionismo, ma zato dagli scritti di Madame Blavatsky e una bellezza fittizia: un’illu-
ha anche esplorato le possibilità offerte dai suoi insegnamenti teosofici. sione. Per poter essere
dagli altri stili del suo tempo: impressio- Questi ultimi mettevano a confronto riconosciuta, una forma deve
nismo, luminismo, puntinismo, l’antica saggezza dell’Occidente con l’an- essere del suo tempo: non si
fauvismo e cubismo. tica saggezza orientale. L’Occidente aveva può riferire a qualcosa che

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non lo è o non lo è più. Tutto ciò che è Corto – lungo, uomo – donna, apparire
del passato deve quindi essere respinto». – scomparire, nero – bianco, giusto –
Molti artisti di quel periodo hanno rotto sbagliato, vita – morte, pace e guerra
con la “bellezza immaginaria” ancora sono contrasti con cui possiamo speri-
ricercata dalle accademie ufficiali, dove mentare il mondo delle apparenze che
era considerata l’obiettivo più elevato. Era diventa percepibile ai nostri sensi.
un momento in cui tutto era fondamen- L’orizzontale si percepisce meglio
talmente messo in discussione e molte quando c’è una verticale.
nuove iniziative fiorivano contempora- In natura, possiamo percepire che ogni relazione
neamente. Mondriaan, con questo spirito è dominata da una singola relazione di base,
rinnovatore, era anche predisposto a una quella di un estremo e del suo contrario. [...]
ricerca fondamentale che andava oltre il Ci stiamo avvicinando alla descrizione di altre
vecchio ordine stabilito. cose, come le leggi che regolano la materia e che
non cambiano mai. [...] Probabilità e calcolo
Rapporto autentico devono essere rifiutati.
In seguito, quando le sue opere diven- Per lui, ciò che conta è essere coscienti,
nero meno figurative, i titoli ma solo con l’intuizione, per quanto essa
scomparvero ed egli li sostituì con dei glielo consente; inoltre, non vuole essere
numeri per evitare qualsiasi limitato dai confini delle sensazioni
collegamento con il conosciuto. Nel umane, sebbene non le rifiuti. La superficie
periodo in cui era influenzato dal cubi- delle cose porta la gioia, la loro parte interiore
smo, il colore divenne meno importante dona la vita.
e le linee di contorno nere avevano un Nel 1914 scrisse: Costruisco combinazioni di
significato speciale, collegato al suo inte- linee e di colori su una superficie piana con
resse per l’esoterismo. l’obiettivo di rappresentare la bellezza il più
Egli scrisse: Le linee verticali e orizzontali coscientemente possibile. Voglio arrivare il più
sono l’espressione di due forze contrarie che esi- vicino possibile alla verità e astrarre ogni cosa da
stono ovunque e dirigono tutto. La loro azione essa, per giungere alle fondamenta delle cose. [...]
reciproca forma “la vita”. Penso che sia possibile, con linee orizzontali e
Con questi pensieri sulla dualità nell’ap- verticali costruite con coscienza, ma non con cal-
parenza, sono nati i primi lavori colo, e se necessario integrate da altre linee o
completamente astratti che egli definì curve, che possano divenire un’opera d’arte, così
“neoplasticismo”, al di là della forma. forte quanto vera.
Si concentrò quindi sull’origine della
natura apparente: I principi della composi- Consapevolmente Astratti
zione astratta non sono rappresentati in natura Mondriaan radicalizzò sempre di più il
ma sono creati. Questo nasce quando noi ci suo lavoro, e nel 1916 fu co-fondatore
pensiamo. [...] Dobbiamo cambiare l’aspetto del gruppo “Consapevolmente Astratti” o
naturale, per mostrare la natura più pura. “Davvero Altri”. Il naturalismo è scom-
Cercò una più profonda consapevolezza parso dalle sue opere e anche la
dell’aspetto dualistico nell’universo. Il profondità e il movimento. Per evitare
principio della dualità lo vediamo già nel qualsiasi riavvicinamento con la natura,
mondo delle apparenze, nello spazio- per la sua “nuova immaginazione” usava
tempo. Lo Yin-Yang determina il mondo solo i colori primari con il nero, il
dialettico, apparente. bianco e le sfumature grigie.

32
Costruisco combinazioni di linee e di colori su una
superficie piana con l’obiettivo di rappresentare la
bellezza il più coscientemente possibile

Nel 1966, Yves Saint-Laurent presentò la sua collezione Mondrian: sei abiti (di lana e seta) in distribuzione
uniforme tipica di Mondriaan, composti di linee grafiche e di colori primari: rosso, giallo e blu.

33
Nel 1920, con Jean Arp (1886-1966), questioni erano al di là delle possibilità
che considerava l’unico artista puro, della teoria.
dopo il neoplasticismo continuò la sua Una nuova idea è nata, una nuova estetica, biso-
sperimentazione con l’idea che l’arte sia gna solo comprenderla e svilupparla.
artificiale e che sia, per così dire, l’oppo- Il neoplasticismo è un fenomeno altamente rivo-
sto della natura. luzionario: è distruttivo e costruttivo. Esso non
Arp ha precisato, tuttavia, che la natura distrugge il contenuto della forma attuale, ma
non è in contrasto con l’arte. L’origine piuttosto lo approfondisce per elevarlo in un
dell’arte è il naturale. Mondriaan perce- nuovo ordine. Rompe i confini della “forma come
piva la tendenza dell’uomo a rivolgersi individualità” per rendere possibile l’unità uni-
all’astratto piuttosto che al naturale. versale. Mondriaan ha riassunto il suo
Con l’industrializzazione, nuove attività problema esistenziale dicendo:
divennero sempre più automatiche e Le immagini sono limitazioni. Una molteplicità
l’attenzione si spostò sempre più verso di immagini e ogni sorta di limitazioni. L’eli-
l’interiore. C’era un cambiamento nella minazione delle immagini e delle limitazioni
coscienza. Mondriaan si ispirò anche ad mediante ogni tipo di immagini. Le limitazioni
artisti contemporanei, come il pittore oscurano ciò che è vero. Dov’è la verità? I con-
Kandinsky (1866-1944). fini sono paragonabili alle immagini, alla
Questi ha dimostrato di essere, come stregua dello spazio e del tempo.
Mondriaan, un ricercatore di cose fonda- In quel periodo, Mondriaan scrisse a
mentali. Kandinsky scrisse: «Le dissonanze Rudolf Steiner che, secondo lui, il neo-
nell’arte della pittura e della musica di plasticismo era l’arte propizia per i veri
oggi sono solo le consonanze di domani». antroposofi e teosofi del futuro prossimo,
E più tardi: «Una tela bianca è un mira- e allegò alla sua lettera una copia del suo
colo vivente, molto più attraente di opuscolo “Neoplasticismo”.
alcuni dipinti».
Mondriaan cercò, con un gruppo di arti- Il Neoplasticismo
sti che si definiva “Lo Stile” – come il Negli ultimi anni della sua vita ha lottato
periodico con lo stesso nome – una più ancora contro i limiti del piano bidimen-
ampia applicazione del neoplasticismo. sionale come mezzo dell’immagine. Ha
Anche se per lui le arti più applicate, evitato le linee nere che separano le
come l’architettura e la scultura, sono superfici colorate perché sono artificiali.
limitate nella loro libera espressione, egli Tuttavia, anche le linee virtuali hanno il
ha comunque cercato la loro interazione. loro valore. Quindi, per concludere, una
Era convinto che l’unione di architettura, linea è anche una superficie.
scultura e arte pittorica doveva creare, in Nel suo ultimo lavoro, le linee si sono
un certo modo, una nuova forma e una trasformate in superfici colorate. Senza
nuova realtà. L’oggetto di studio del dubbio era, in un certo senso, un modo
gruppo “Lo Stile” era quindi, cento anni per ritornare alla sua precedente opera
fa, di determinare fino a che punto il impressionista in cui le superfici colorate
neoplasticismo avrebbe portato all’este- sono separate da toni intermedi.
riorizzazione di uno stile di lavoro che Scrisse con convinzione: In effetti, per
sarebbe stato l’espressione di un “nuovo quanto riguarda la contemplazione estetica,
essere”. Seguirono ogni sorta di discus- all’uomo è stato dato un modo per collegarsi
sioni e ricerche filosofiche, ma molte coscientemente all’astrazione universale.

34
Il vero artista moderno sente coscientemente
l’astrazione dell’emozione provocata dalla bel-
lezza: riconosce coscientemente che l’emozione
provocata dalla bellezza è cosmica e universale.
Semplicemente sentendo intuitivamente, osser-
vando molto e confrontando, si può pervenire a
un apprezzamento assoluto del nuovo.
Il vero “artista moderno” dovrà andare
oltre lo sviluppo del potere di percezione
intuitivo ordinario, che da solo non è
sufficiente. Abbiamo bisogno di una
nuova “moderna percezione intuitiva”
oltre i confini dell’antica. Ciò significa
qui, al di là dello spazio-temporale e
oltre l’intuizione della sottigliezza percet-
tibile in cui ha visto per la prima volta un
percorso di evoluzione verso l’astrazione.
Ma questa astrazione, da cui appare la
materia, è anch’essa un’apparizione. È, in
un certo senso, riconoscibile e percetti- "Arrangiamento" durante la mostra del 2017 – "Lo Stile 100 anni".
bile, perché ci ispira, e quindi non è Museo Municipale dell'Aia
veramente astratta.
L’unione cosciente con l’universale Un significato più profondo è rivelato. Per essere in grado di creare l’unità, l’arte non
astratto gli è concessa nella misura in cui deve partire dalla domanda di come la natura appaia, ma da ciò che essa è realmente.
egli stesso ha abbattuto questi confini. Non si crea l’unità, essa è.
È forse possibile intendere l’autentico È la causa della persona visibile individuale e di quella che è anche pre-
nuovo senza averlo confrontato, visto e sente in lei. Se la forma apparente diventa di nuovo cosciente di essere
sentito intuitivamente, quando questi una cosa sola con l’astrazione, allora l’unità agisce attraverso l’uomo-arti-
strumenti apparivano ancora tra le possi- sta; ogni uomo è dunque un creatore. Sapere se Mondriaan si è finalmente
bilità del vecchio contesto, della vecchia sciolto nel “non essere” non è importante. Lui e altri suoi contemporanei
coscienza? Si percepisce infatti che la vita hanno risposto insieme alla spinta interiore di cercare il nuovo, e durante
cambia sempre, ma non la fonte origi- questo viaggio si sono affrancati di molte cose.
nale. La vera “astrazione universale” non L’impulso creativo della saggezza originale è come una croce, propone
deve essere percepita, essa “è”. Se ascol- una verticale che passa attraverso l’apparente vita orizzontale, accendendo
tiamo queste parole in questa luce e le questa vita con la forza nucleare del cuore. La vita appare nel punto di
comprendiamo, la citazione seguente intersezione tra la verticale e l’orizzontale. La loro interazione crea la vita.
avrà un significato più profondo e non ci La forma apparente è lì, ma è ora rivitalizzata e senza cornice.
sarà più bisogno di perfezionare il potere Laddove la personalità diventa consapevole delle cose dal contrasto del-
di percezione personale: l’aspetto dualistico, orizzontale-verticale, sembra che anche un’altra
Quando l’individuale non intralcia più il cam- coscienza ne sia consapevole nel “non-essere”. Nel punto di intersezione
mino, è la pura immagine dell’universale che c’è l’emozione consapevole della bellezza che è universalmente cosmica.
diventa visibile per prima. È quindi prima di È la vita che è amore.
tutto la coscienza (l’intuizione) universale Non puoi trovare il pittore se lo vedi separato dal suo lavoro; il pittore è
– l’origine di ogni arte – che può essere espressa nella sua pittura. Creatore e creazione sono uno. µ
direttamente, e produrre un’espressione di arte pura.

35
O guizzante e destreggiante
bestiolina acquatica dal nero cappello;
mi piace vedere la tua testa luminosa
correre scrivendo sull’acqua!
Vivi, ti muovi e corri così in fretta
che non vedo braccia o gambe in te.
Conosci così bene il chiaro cammino
che i tuoi occhi non ti guidano.
Qual è, qual è stata o sarà la tua vita?
Spiegami, dimmelo.
Cosa sei tu dunque, pallina luminosa e carina,
piccolo scrittore mai stanco?
Scivoli sullo specchio dell’acqua limpida,
e l’acqua non rabbrividisce,
sente solo il soffio di una brezza leggera
che le passa sopra dolcemente.
O scrittori, che continuamente scrivete,
– in tutto siete più di venti –
c’è qualcuno che possa dirmi
cosa state scrivendo?
Tutto ciò che avete appena scritto, svanisce,
Ciò che è stato scritto, perirà;
Nessun può decifrare la vostra traccia:
O scrittore, chi lo leggerà?
Forse descrivi questi piccoli pesci
o i germogli delle piante?
Oppure i ciottoli, le foglie, i fiori morbidi,
l’acqua sulla quale vivi?
È l’uccello che urla e che farfuglia,
o la volta il cui riflesso blu
sotto e sopra di voi brilla,
e sei tu, lo scrittore?
La guizzante e destreggiante bestiolina
acquatica dal nero mantello,
drizzo le orecchie, alzò la testa,
fermandosi un istante sull’acqua:
«Noi scriviamo guizzando», disse
«quello che una volta il nostro padrone
e creatore ci ha dato come modello
e insegnato come lezione.
Noi scriviamo: non sai leggere
questo scritto, bel ficcanaso?
Scriviamo, e continuiamo a scrivere
il Nome venerabile di Dio!»
Guido Gezelle, 1857

36
Nomi
gni goccia dell’onda che può cui andremo a cercare il nome: l’Essere.

O distruggere una città ha la


forza dell’onda; se non si
vede come oceano, allora,
senza futuro, evapora al
primo raggio di sole. Ciò che era anco-
rato in un tutto, diventa un individuo, un
nome, e molto rapidamente un bersaglio,
Questa consapevolezza, questa
conoscenza, non è chiamata vanamente
“Gnosi”, “conoscenza del cuore”; un
assioma che non riusciamo a capire, ma
che ovviamente ci contiene. L’alleanza
terrena di arte, scienza e religione è solo
un tentativo di convogliare questa
una preda. Acquisire un nome è un’av- inquietante immagine in percorsi cono-
ventura, drammatica, eroica, perché il sciuti e sicuri. Ma sempre di più, questo Tutto ciò che esiste
nome è un attributo magico. Chi conosce Essere senza nome trafigge gli orifizi e le nella creazione
il nome di un oggetto ha potere su di lui, fenditure di queste costruzioni improvvi-
che egli agisca per il bene o per il male. sate, e sempre e ancora fuggiamo verso la universale ha un
Almeno questo è ciò che dice la lettera- massa tranquillizzante, ignorando la nome, conosciuto o no
tura fantascientifica. mano tesa, l’eterna offerta di liberarci
Tutto ciò che esiste nella creazione uni- dalla goccia, che detiene per sempre l’ac-
versale ha un nome, conosciuto o no. qua prigioniera.
L’unica cosa senza un nome è quello che Ma un giorno, il desiderio sarà più forte
viene solitamente chiamato “Dio”. della paura di vivere e scopriremo, attra-
Sentiamo sovente molte cose su “il verso la goccia, l’acqua che portiamo con
Nome di Dio”, ma nessuno lo enuncia noi già da così tanto tempo, l’onda e la
formalmente. Lo scrittore Guido Gezelle sua forza, il mare e la sua impassibilità.
“scrive e riscrive il santo nome di Dio”, Ciò che all’inizio era una minaccia, si
ma nessuno può leggerlo. Un nome defi- dispone fino a diventare un flusso santifi-
nisce e stabilisce ciò che è e ciò che non cante che pulisce a fondo tutte le paure e
è. Ma come si chiama qualcosa che è i pregiudizi, svelando la verità obiettiva e
tutto e niente? liberatrice: non si trattava infatti della
Eppure, una forza propulsiva eterna in goccia così a lungo accudita e dei suoi
noi ci spinge a dare corpo e ad attribuire nomi ditirambici, ma del Nome Unico
un nome a questo tutto-e-nulla; perché riflesso nell’acqua.
lo sperimentiamo come una realtà che Tutti i sospetti e le resistenze volano via e
possiamo solo adorare o combattere. La rivelano l’immenso oceano in cui il
ragione costruisce e ricostruisce le teorie, nostro vero nome è conosciuto, dove ver-
il cuore spera l’inatteso, di solito a causa ranno definiti il nostro posto e il nostro
della paura congenita di vederci ruolo. Il frastuono della nostra stessa
sommersi da questo inafferrabile. onda svanisce e, per così dire, un nuovo
Possiamo mettere “questo” davanti a noi, suono comincia a vibrare nell’orizzonte
faccia a faccia, per liberarci da questa ten- interiore, così lontano eppure così
sione insopportabile. vicino: il respiro del Nome che non può
Ma non ci riusciamo mai; è l’ultimo con- essere espresso. µ
fronto con noi stessi, l’ultimo posto in

38
Espansione dello spirito

el ventesimo secolo si parlava molto dei modi per nuovo. L’intelligenza artificiale, come nuovo modo di

N espandere la mente, soprattutto per mezzo di


sostanze. Negli anni Sessanta prevalse l’idea che la
marijuana fosse un dono degli dei per prevenire la scle-
espandere la mente, porterebbe ordine nel caos dell’ec-
cesso di informazioni e nel modello vizioso della nostra
economia e diventerebbe lo strumento efficace per
rosi, la cristallizzazione della mente, e che permettesse di ricreare una decente qualità della vita. In realtà, il
evadere dalla coscienza auto-limitata imposta dalle dif- modello economico che conosciamo è un affronto alla
fuse convenzioni sociali. L’ipotesi che la dipendenza da terra, alla natura e agli uomini.
questa droga potesse indebolire la mente fu respinta. Lo scrittore Yuval Noah Harari pone una domanda perti-
Molto diffusa è oggi l’opinione che il mezzo migliore nente nel suo libro Homo Deus: «Dobbiamo veramente
per espandere la mente sia il consumo di ayahuasca*, una abbracciare la fede in un oceano di informazioni intese
bevanda che trae la sua forza da una pianta diversa dalla ad espandere la mente e accettare che i nostri corpi non
canapa. Il desiderio di espandere la mente può sorgere siano altro che algoritmi e che la vita si riduca a essere
quando si cerca di comprendere l’intera gamma di radia- solo un’elaborazione di dati?» E poi: «Che cos’è più pre-
zioni elettromagnetiche. L’occhio umano può vedere solo ziosa: l’intelligenza o la coscienza?»
una piccola parte di questa gamma che, globalmente, è L’attuale mania per un gigante informatico come Face-
circa dieci miliardi di volte più grande di quella dello book da parte della maggioranza della popolazione
spettro della luce visibile. implica un legame permanente con i dati che noi stessi,
Per quanto riguarda la realtà conosciuta dalla mente, essa per vanità, abbiamo generati, e di cui non siamo più gli
esisterebbe altrettanto bene in un grande Spettro mentale. unici proprietari. Questo suggerisce che alla fine siamo
La nozione dell’Uno, che pervade tutto, ed è tutto, com- una maggioranza che, partendo dalla realtà virtuale, sce-
prenderebbe anche il massimo spazio mentale? glie la facilità, il piacere e il profitto.
C’è tuttavia un’altra ragione che stimola il desiderio di Ci piace dimenticare che qualsiasi metodo per espandere
espandere la mente, vale a dire il sentimento di oppres- la mente, sia naturale e materiale oppure mentale e digi-
sione, di isolamento, di segregazione entro i limiti tale, ci rende dipendenti da qualcuno al di fuori di noi.
assoluti che fissano l’ordine sociale ed economico. Una In realtà, dimentichiamo che c’è in noi stessi un modo
necessità di espansione causata dal soffocante clima nor- per espandere le nostre menti che non richiede alcuna
mativo borghese, edonistico, confortevole, venale. dipendenza digitale, nessun contributo di sostanze
Per qualcuno la risposta a questo desiderio si può trovare esterne. È un intermediario che la Gnosi può farci cono-
in una nuova fede: nella convinzione che un oceano di scere e del quale renderci consapevoli.
dati e di informazioni arricchirà ed espanderà spiritual- Ciò che chiamiamo espandere la mente significa quindi
mente la nostra coscienza. rimuovere l’ignoranza. L’intermediario interiore è lo Spi-
Questa coscienza oceanica potrebbe collegarci all’Uno, a rito, il quale ci offre lo spazio e l’apertura spirituale.
Quello, cosicché l’angoscia e la meschinità apparterreb- Perché, dove c’è lo Spirito, c’è la libertà. µ
bero al passato. A questa convinzione corrisponde la
speranza che le tecnologie e l’intelligenza artificiale ci
* L’Ayahusca è composta di due piante: Psychotria viridis e
tengano in movimento in un modo “algoritmico”, in un Banisteriopsis caapi. La prima ha il principio attivo DMT, la
mondo spirituale abbastanza ampio da consentirci di seconda fa in modo che il DMT non sia distrutto e garantisce
respirare cosmicamente in un tempo completamente un effetto prolungato.

39
Mika
Waltari

Foto © OM-arkisto

40
Nato il 19 settembre 1908, morto il 26 agosto 1979, Mika Waltari è
un autore finlandese. Il suo romanzo storico Sinuhe, l’egiziano, pubbli-
cato nel 1945, lo rese famoso in tutto il mondo. Questo libro è stato
tradotto in più di quaranta lingue e ha prodotto una versione cinema-
tografica a Hollywood. Questo bestseller internazionale continua a
essere ristampato ancor oggi, perché Waltari è sempre stato ed è
ancora molto amato e popolare nel suo paese ma anche altrove.
I personaggi principali dei suoi romanzi storici sono spesso una pro-
iezione dell’autore, un ardente cercatore di verità la cui ricerca è
stata sovente accompagnata da dispiaceri e sofferenze. I suoi eroi
non sono soddisfatti della religione ordinaria del loro tempo e
aspirano a un’e sperienza di prima mano. Questo articolo parla del-
l’esperienza del tocco divino sperimentata da alcuni personaggi
principali dei suoi libri. SCRITTORE E
VISIONARIO
ttività e personalità insignificante. Morire significa solamente

A Come suo padre e suo zio,


Mika Waltari studiò teolo-
gia per diventare un
pastore luterano. Ben pre-
sto capì che non avrebbe trovato risposta
alle sue ardenti domande interiori e
abbandonò quindi la facoltà di teologia.
che la vita è sostituita da nuove forme».

Waltari fu un autore prolifico che padro-


neggiava molti generi, come la poesia, i
racconti, i romanzi polizieschi, comme-
die per la televisione, la radio e il teatro.
Era un autore affermato e incoraggiava
Nel 1929 iniziò a studiare filosofia, lette- sempre i giovani scrittori. Accompagnava
ratura finlandese, estetica e storia suoi eroi nello spazio e nel tempo là dove
dell’arte. Idee e pensieri sulla religione essi incontravano Cusano, Paracelso, i
occupavano continuamente il suo essere Templari, Gesù, Paolo e Pietro. I suoi eroi
interiore. In gioventù scrisse a un amico: dovevano trovare e accettare la loro ori-
«Ora ho la fede. Finalmente ho una reli- gine divina prima di pervenire all’unione
gione. Credo che Dio e Satana, il paradiso con il Divino.
e l’inferno siano nel cuore di ciascuno e Waltari soffriva di bipolarismo, un
da lui proiettati nel mondo esteriore. disturbo dell’umore caratterizzato da
Solo lì può trovarli e, per fare questo, un’instabilità estrema; un’alternanza di
l’uomo deve rinascere. Ciò significa che eccitazione e di depressione. Nei suoi
lo stato mentale dominante dev’essere un libri ciò traspare nel modo in cui i prota-
grande amore universale per tutti gli gonisti reagiscono nelle situazioni in cui
uomini, senza distinzione alcuna di ciò vi sono richieste divergenti. Sono spesso
che concerne il bene e il male. In effetti, persone deboli che, come l’autore, hanno
entrambi sono punti di partenza; non c’è visioni esaltate seguite da dubbi, con
tempo; la vita eterna può essere vissuta conseguente difficoltà ad assecondare la
qui sulla terra; e la morte è una cosa loro motivazione interiore.

41
Sinuhe, l’egiziano Tu sorgi meraviglioso all’orizzonte,
La storia di questo romanzo è ambientata tu, Aton vivente, fonte di ogni vita!
all’epoca del faraone Akhenaton, intorno Quando appari ad est,
al 1390-1335 a.C. Sinuhe, medico di tutti i paesi sono penetrati dalla tua bellezza.
Akhenaton, è il narratore. Egli pensa che Sei bello, sei grande,
Akhenaton sia di origine regale perché ha sfavillante sul mondo intero.
la pelle chiara e non è muscoloso. È Tutti i paesi da te creati,
chiaro sin dall’inizio che Sinuhe verrà li copri con i tuoi raggi,
esiliato in un paese lontano. Sinuhe è li unisci con i tuoi raggi d’amore.
ancora uno studente quando è invitato ad Anche se sei lontano,
assistere Ptahor, il medico trapanatore i tuoi raggi toccano il suolo.
nominato dal faraone Amenhotep III. Ed Nonostante tu sia supremo,
è in queste circostanze che incontra il i tuoi sandali calpestano la polvere.
principe, il futuro faraone Akhenaton. Tu solo dimori nel mio cuore.
Nessun essere umano ti conosce,
Riconoscendo la voce del principe e la sua figura tranne il re, tuo figlio.
allampanata, mi gettai ai suoi piedi e non osavo Condividi i tuoi pensieri con lui.
aprire la bocca. Impaziente, egli mi toccò con il Lo ungi con la tua forza.
piede: «Alzati, idiota, nessuno può vederci, non c’è Il mondo giace nelle tue mani
quindi motivo di prostrarti. Riserva ciò al dio di come se tu ne fossi il creatore.
cui sono figlio. D’altronde, lui solo è dio, tutti gli Gli uomini vivono grazie alla tua luce,
altri sono sue manifestazioni. Lo sapevi?» E senza e se veli la tua faccia,
aspettare una risposta, aggiunse pensosamente: sicuramente moriranno.
«Tutti gli altri tranne Amon, che è un falso dio». Tu sei la vita di cui vivono gli uomini.
Tutti gli occhi sono rivolti alla tua gloria.
Il principe chiede a Sinuhe di rimanere
con lui perché il suo dio ha una forza Sinuhe compie viaggi avventurosi nelle
schiacciante. «L’ora si avvicina perché il mondo terre dei Paesi Rossi, tra cui Babilonia,
è disperato, tu e io siamo soli. Là dove vado, tu Mitanni, Siria, Hatti e l’isola di Creta.
non puoi seguirmi, ma non voglio essere solo». Conosce molti sovrani, religioni, rituali e
Questa scena richiama alla memoria le divinità come Baal e Marduk.
parole di Galaad a Perceval e quelle di Vanità delle vanità!
Gesù ai suoi discepoli. Sinuhe è anche Come sappiamo, gli sforzi di Akhenaton
profondamente toccato dalla luce fiam- fallirono. Nell’Egitto del suo tempo, la
meggiante e, da quel momento in poi, sublime legge spirituale di Maat non fu
non può che amare il principe visionario più seguita.
suo coetaneo, sofferente della “malattia Il libro Sinuhe l’egiziano descrive i tentativi
sacra”, l’epilessia. fatti da Akhenaton di imporre ai sacerdoti
di Ammon e alla massa degli adoratori di
Dopo la morte di Amenhotep III, il suo statue senza vita le sue nuove idee riguar-
successore prese il nome di Akhenaton e danti l’unico Dio vivente.
volle sostituire tutte le antiche divinità Tuttavia, la maggior parte dei sacerdoti,
d’Egitto con un nuovo Dio: Aton. soldati, contadini e altri cittadini erano
Waltari notò che alcune strofe dell’inno totalmente soddisfatti del vecchio ordine:
ad Aton assomigliavano ad alcuni salmi: non aspiravano affatto a un legame

42
Pietra con un frammento inciso
della storia di Sinuhe l’egiziano.
British Museum, Londra

diretto con la Divinità. La pressione eser-


citata dal faraone provocò perciò un’ondata
di proteste.
Il romanzo è la narrazione degli sforzi di
Akhenaton per stabilire sulla terra il
regno del suo Dio. Sinuhe, che subisce
un’influenza sfavorevole, è aggredito da
dubbi al punto che si spegne in lui la
sicurezza instillata dall’ispirazione di-
vina. In combutta con Horemheb, il ge-
nerale degli eserciti, Sinuhe commetterà
un crimine. È condannato all’esilio e tra-
scorrerà il resto della sua vita tormentato Turms, l’Etrusco, non doveva
dai dubbi.
cedere alla tentazione di essere
Turms, l’immortale etrusco
Questa storia narra la vita di Turms, tra il gentile, bensì servire le persone
520 e il 450 a.C. Quando era un
bambino, Turms fu colpito da un
fulmine, ma non morì. Prima ancora di Qui si trova di fronte alla credenza etru- portatori di un germe
scoprire le sue origini, intuisce di essere sca secondo la quale coloro che immortale, molti di loro
immortale perché è in grado, in uno sopravvivono dopo essere stati colpiti da sono compiaciuti dagli affari
stato di esaltazione e dominato da una un fulmine appartengono a Dio. terreni, e il loro seme non dà
forza, di provocare una tempesta. Inoltre, Possiamo vedere qui un’allusione a un mai frutti. Ecco perché Turms
sa che non ha motivo di temere il certo stato del fuoco del serpente. dovrebbe sempre stare
fulmine. La storia inizia a Delfi quando Turms torna nella città di suo padre: attento a parlare dell’immor-
Turms si reca a consultare l’oracolo per Clevsin (ora Chiusi) dove diventa attivo talità con coloro che non
liberarsi dal senso di colpa che prova per come lucumone, sommo sacerdote della sono abbastanza maturi.
aver incendiato un tempio ad Efeso. Lì sua città e dei suoi abitanti.
incontra Doreius, un discendente di Era- Turms ha un contatto diretto con la divi- Il Romano e i nemici
cle. Decidono di partire insieme per nità (il dio unico, velato agli occhi degli dell’uomo
andare in Sicilia. Le loro molte avventure uomini comuni ma non a quelli del Marcus Mezentius Manilia-
e i loro molteplici combattimenti, e lucumone). Poiché egli non vive più solo nus, giovane e ricco cittadino
soprattutto l’amata di Doreius, Arsinoe, lo per se stesso, è in grado di contribuire dell’Impero Romano prota-
tengono lontano dalla ricerca del vero alla felicità e al benessere degli abitanti. gonista di questo romanzo
scopo della vita. Anziani lucumoni affermano che i campi epistolare, arriva a Gerusa-
Passano molti anni prima che Turms dia non producono buoni raccolti con le loro lemme per partecipare alla
ascolto alla sua voce interiore. Egli sole forze, ma che tutto germoglia grazie Pasqua ebraica. In prece-
afferma di non essere un greco, ma un a lui. Gli insegnano a non cedere alla ten- denza, per sfuggire al pro-
figlio di Lars Porsenna, un re etrusco che tazione di essere gentile, bensì a servire prio stile di vita dissoluto e
combatté i Romani sul monte Gianicolo. le persone. Sebbene tutti gli uomini siano all’amante capricciosa, aveva

43
Mika Waltari con alcuni
membri della sua famiglia

lasciato Roma per andare ad Alessandria.


Durante la sua permanenza a Gerusa-
distinguere tra chi era profondamente
interessato oppure una spia al servizio di
La profonda com-
lemme e in Galilea, scrive le sue lettere. Roma. prensione di Wal-
Il caso lo porta a scalare il Monte Golgota Ma ecco che Gesù risorto appare a Mar- tari della natura
nel giorno della crocifissione di Gesù. kus in una visione, e poi anche sulla
Il terzo giorno è ancora presente e vede riva del mare di Galilea e su una monta- umana con le sue
la tomba di Gesù vuota e il lenzuolo gna. Tuttavia, non essendo stato debolezze, le sue
funebre intatto. Profondamente ammesso dai discepoli di Gesù, Markus
commosso, decide di seguire i discepoli. deve allontanarsi.
forze e le sue pos-
Non è però ammesso perché è cittadino Infine, Ponzio Pilato lo caccia da Gerusa- sibilità, è tale che
romano e non circonciso, cioè non fa
parte del popolo eletto.
lemme perché cerca di svelare i misteri
della resurrezione e del regno celeste.
ogni ricercatore
Questo romanzo fornisce una descrizione Fugge così a Damasco con Myrina, la sua può identificarsi
plausibile dei violenti conflitti tra gli moglie greca. Tuttavia, poiché i cittadini con i personaggi
ebrei ortodossi e i discepoli di Gesù, della terra promessa non vogliono rive-
conflitti causati dalla divergenza di inter- lare loro il segreto del regno, la coppia dei suoi romanzi
pretazioni circa l’istituzione del regno decide di risolvere il mistero e di seguire
dei cieli e l’indecisione dei discepoli su Gesù, perché entrambi hanno ricevuto
ciò che può essere rivelato e ciò che deve l’ispirazione divina di prima mano.
rimanere segreto.
Gli ebrei ortodossi ritenevano che il I nemici del genere umano
regno dovesse essere istituito sulla terra, (The ennemies of mankind)
mentre per i discepoli era un regno Questo romanzo prosegue con gli argo-
immateriale. Era molto difficile per loro menti trattati ne Il Romano: il confronto

44
tra il vecchio e il nuovo mondo, il “nemici del genere umano”.
mondo prima e dopo Cristo. L’atmosfera In un discorso davanti a Nerone e al
del libro è più pessimista e la paura Senato, Markus ammette di aderire alla
domina. Si parla di demoralizzazione, di fede cristiana, forte delle esperienze di
violenza, di prepotenza e di crudeltà prima mano avute a Gerusalemme. Ne
durante il regno dell’imperatore Claudio consegue che lui, sua moglie Tullia, il
(41-54 a.C.), così come della tirannia figlio adottivo Iucundus e tutte le
dell’imperatore Nerone (54-68 d.C.). persone di servizio della loro casa sono
I personaggi centrali del libro sono Mar- condannati a morte.
kus Mezentius Manilianus e suo figlio Quanto a Minutus, egli continua per la
Minutus, la cui madre, Myrina, è morta sua strada. Prepara suo figlio a diventare
durante il parto. Minutus scrive questo imperatore e prende tutte le misure
libro per suo figlio Giulio, nipote necessarie per questo scopo. Tuttavia,
dell’imperatore Claudio. ogni speranza svanisce quando l’impera-
Markus e Minutus vivono prima ad tore Domiziano, perseguitando a sua
Antiochia, dove Marco è in contatto con volta i cristiani, condanna a morte lui e la
Paolo e un gruppo di cristiani, incluso sua famiglia.
Cefa, l’apostolo Pietro. Nessuno di loro
ha origini ebraiche. Minutus, tuttavia, è Sinuhe, Markus e Minutus possono essere
dubbioso; più tardi partirà per Roma con visti come esempi di persone che, a
suo padre. A Roma, i sotterfugi di Tullia beneficio di vite future, sono toccate nel
conducono Markus a sposarla. Come loro cuore microcosmico. La profonda
risultato di ciò, la sua vita religiosa rista- comprensione di Waltari della natura
gna del tutto. Fin dalla giovinezza, umana con le sue debolezze, le sue forze
Minutus è stato amico intimo di Nerone, e le sue possibilità, è tale che ogni ricer-
con cui a partecipato ad alcune delle sue catore può identificarsi con i personaggi
imprese scellerate. dei suoi romanzi ed essere consapevole
A Roma, tra ebrei e cristiani esplodono delle insidie della celebrità, della
violenti alterchi. Claudia, figlia illegittima ricchezza, dell’amore mondano, della
dell’imperatore Claudio e amore infantile pigrizia spirituale e dell’angoscia. In ogni
di Minutus, si converte alla fede cristiana caso, la disperazione, la disillusione e la
e vuole convincere Minutus a fare lo sofferenza possono aiutare molte persone
stesso. Poiché uno dei suoi schiavi è un a staccarsi dal mondo della materia, affin-
cristiano, la sua casa è diventata un luogo ché nuove speranze e nuove prospettive
di ritrovo per i cristiani. Per rispetto nei possano spingerli a un cambiamento, e
confronti di Paolo e Cefa, Minutus fa del ispirarli a seguire l’unico cammino. µ
suo meglio per proteggerli dai loro per-
secutori, sebbene non sia un fervente
credente. Andrà così lontano da accompa-
gnare Cefa al luogo della sua crocifissione.
Markus Manilianus, padre di Minutus, è
nominato senatore dal governo di
Nerone, ma non approva i crudeli massa-
cri di cristiani accusati di essere gli autori
dell’incendio di Roma e definiti come

45
Castagneto in fiore, 1881. Auguste Renoir, Berlino, Galleria Nazionale

46
Il riccio e la
castagna
Tutto è soggetto al cambiamento. Tutto
segue il battito del cuore dell'universo, non
può essere diversamente. Tutto è mutevole
e c'è un tempo per ogni cosa; ma anche per
una castagna non è sempre facile capire
quando il momento giusto è arrivato.

n giovane riccio era appeso a un ramo

U in cima a un castagno. Era di un bel


colore verde tenue e aveva la capiglia-
tura vaporosa. Era morbido, leggero e
ondeggiava dolcemente al vento.
“Che bello essere un riccio”, pensò il giovane amico,
mentre guardava con gioia gli uccelli che cinguetta-
vano intorno a lui. “Non può esserci nulla di più
meraviglioso di questo”.
Non era passato molto tempo da quando si era reso
conto della sua esistenza, ma da allora trascorreva
praticamente ogni giorno e ogni notte cantando.
Nonostante tutto quello che gli è successo – e non è
stato sempre piacevole – è sempre stato ottimista.
I suoi compagni, alcuni dei quali più grandi e di
colore verde scuro, con spine più dure, a volte lo tro-
vavano un po’ svampito.
“Aspetta di vedere quando sarai più grande, cambie-
rai tono”, gli disse un riccio appeso tre rami più in
basso, anche se non era molto grande.
“Grande? E che cosa è ?” Cantando il giovane riccio si
voltava verso il sole. Non gli importava nulla delle
recriminazioni e resisteva tranquillamente alla piog-
gia, alla tempesta e alla grandine. Era soltanto un po’

47
disturbato, ma ogni volta ritornava di ancora la visione del tutto. Tutte queste lasciò in pace. Tutto era così
nuovo il sole. Nel frattempo stava cose separate sono elementi di qualcosa nuovo per lui, e c’erano tutti
cercando di diventare più verde, più di più grande: il Processo. Tutti gli uccelli quei piccoli scricchiolii e
grande e più bello possibile. che vedi erano anch’essi in una specie di movimenti che lo mettevano
Ma venne un momento in cui qualcosa lo riccio, prima di essere lì”. in agitazione. Per la prima
turbò. Era come se qualcosa lo attirasse. Nonostante la paura, queste parole fecero volta sentì una specie di arti-
Non riusciva più a rilassarsi ondeggiando; sorridere il riccio. Uccelli in un riccio! Sì, colazione sul suo corpo, un
all’improvviso ebbe paura di cadere. e io ci credo... punto debole cui ebbe cura
Cadere? Che idea bizzarra... “Parlo sul serio!” disse il ramo “Il loro di mantenere ben chiuso.
Il giorno seguente, un suo collega riccio non era come il tuo; era bianco Guardò gli uccelli e cercò di
sospeso tre rami più in basso cadde a con delle macchie e molto liscio: era un immaginarli rinchiusi in un
terra con un sonoro splash. uovo. Non era attaccato a un ramo, ma in riccio, liscio e chiazzato, dal
La terra era qualcosa a cui il riccio non un nido, un mucchio di piccoli rami quale dovevano uscire
aveva mai pensato. Per la prima volta intrecciati. E mentre io mi prendevo cura quando erano diventati
nella sua vita guardò in basso e vide un di te, gli uccelli si prendevano cura delle troppo grandi.
punto profondo, oscuro, apparentemente uova. L’uovo non sapeva che un uccellino Nel bel mezzo della notte
senza fine. Tremava di paura, perché gli stava crescendo dentro di lui. chiese al ramo: “Come fa
sembrava che stesse staccandosi un po’ Il pulcino era al sicuro, protetto dal l’uccello a uscire?”
dal ramo. guscio dell’uovo e dagli uccelli; poteva Il ramo rispose immediata-
Nel momento in cui il riccio era sull’orlo crescere tranquillamente fino a quando mente: “L’uovo è maturo,
della disperazione, il ramo parlò. Il riccio sarebbe riuscito a uscire dall’uovo.” proprio come l’uccello. Non
conosceva bene il ramo. Aveva notato fin Il riccio cominciò a farsi prendere dal deve fare nulla, deve solo
da subito che il ramo lo sorreggeva e che panico. Il ramo aveva definito uovo un arrendersi. Se l’uovo cercasse
poteva fidarsi completamente di lui. riccio ed era troppo pensare che in lui di rimanere intero, l’uccello
Il ramo era molto forte e resisteva prati- stesse spingendo un... morirebbe. Il Processo deve
camente a tutti i venti. Il ramo lo tranquillizzò: “Aspetta un continuare; è per questo che
Ma il riccio non aveva mai guardato oltre attimo. Non c’è nulla di grave in ciò che l’uccello fa una crepa
il ramo. Conosceva il sole e le variazioni ti dico. Sei spaventato perché non sei mai nell’uovo, e poi la allarga.
atmosferiche, il ramo e gli altri ricci e stato consapevole del tuo ruolo nella vita. L’uccello può allora uscire e
naturalmente gli uccelli, che considerava Puoi fidarti di me, conosco il Processo e l’uovo, che ha sempre pro-
miracolosi. Ora il ramo stava parlando e ho già accompagnato così tanti ricci. tetto l’uccello, ha realizzato il
il riccio non poteva fare altro che ascol- Posso aiutarti, se lo trovi difficile. Non sei compito della sua vita”.
tarlo. Quello che gli stava accadendo era solo. Inoltre non riguarda solo te, ma Il riccio stava pensando a
più importante di qualsiasi altra cosa. anche tutti gli altri ricci. Se non ti quel povero uovo.
“Riccio”, disse il ramo, “Sei parte di me dispiace, parliamo di nuovo dell’uovo, All’improvviso sentì qualcosa
da molto tempo, ma ora è venuto il così è più facile da capire. muoversi dentro di sé, e in
momento di lasciarti. No, non devi aver Tu non hai mai visto un uovo, perché le quel momento si rese conto
paura. Ti spiegherò. Durante tutta la tua uova sono primaverili. E dal momento che c’era un “dentro”.
vita sei stato un riccio coraggioso e pre- che c’è una “prima-vera”, c’è anche un Non c’era per caso qualche
muroso. Ora sei diventato grande, forte e “prima-riccio”. Non puoi ricordare, ma tipo di uccello in lui che
scuro: sei maturato. Ora posso dirti il prima che tu fossi un riccio, c’era un stava per fare un buco? La sua
segreto della tua vita. fiore. Tu sei il frutto di quel fiore. Il fiore paura era grande e il ramo lo
Tu sei molto più di quanto pensi. faceva parte del Processo, ed era lì affin- rassicurò: “Ciò che cresce in
Tu vedi solo cose separate: ricci, rami, ché tu potessi nascere”. te è un grande miracolo.
uccelli, una quantità di cose, ma ti manca Il riccio ci pensò per un po’e il ramo lo Guardati intorno. Hai mai

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notato che non sono solo un ramo iso- castagna, che era totalmente, totalmente
lato, ma che tutti i rami fanno parte diversa da lui.
dell’albero, del castagno?” Non verde, non pungente, una piccola
No, il riccio non l’aveva mai notato palla rotonda marrone e lucida, che era
prima e ora che lo vedeva era stupefatto. lo scopo della sua esistenza di riccio: la
Che strano che non l’avesse mai notato! castagna. Interiormente si inchinò pro-
Eppure era chiaramente visibile: tutti i fondamente davanti a questa grandezza
rami crescevano da un ramo verticale più che – come diceva il ramo – significava
grande, che scendeva al suolo e saliva un passo in più nel Processo. E, continua
verso il cielo. il ramo, la storia non si ferma qui, la
Il ramo continuò: “E tu sei parte di me. castagna è anche una parte del Processo.
Di conseguenza, sei anche parte di que- Una castagna che è diventata grande e
sto albero, proprio come me. Forse pensi brillante, solida e resistente quando è
che io sia più importante di te, perché so matura; può finire in una tasca dei panta-
più cose, ma senza ricci non ci sarebbero loni o come decorazione su un davanzale,
nemmeno castagni”. e quindi non diventerà mai un castagno.
Lasciò quindi che il riccio riflettesse su La castagna deve essere guidata verso
queste cose, perché aveva bisogno di un’esistenza all’ombra e all’umidità, in
tempo per assimilare tutto. Le domande modo che il suo guscio possa aprirsi e
si accalcavano. Il ramo rispondeva sem- formare un seme che diventerà un nuovo
pre, anche se non sempre immediata- castagno.
mente. A volte il riccio riceveva una È incredibilmente grandioso, pensò il ric-
risposta che non capiva da dove venisse; cio. Così grandioso che per sette giorni
anche questo era molto speciale. Sem- non riuscì a pensare a nient’altro. Se
brava venire da dentro di sé, mentre an- glielo avessero domandato, non avrebbe
cora non sapeva cosa fosse questo nemmeno saputo rispondere che un
“miracolo grandioso”. A volte era come giorno lui era stato un riccio, talmente
se interiormente fosse coinvolto quando colmo era del grande miracolo.
il ramo parlava. Come se dicesse “Sì, è E quando arrivò il momento, si lasciò
vero”. andare semplicemente. Il morbido
Nel frattempo la giuntura sul suo corpo muschio lo accolse. µ
era sempre più percepibile, e ciò lo tur-
bava ancora di più. Eppure era così
affascinato da tutto ciò che aveva impa-
rato, che questo fastidio diventava meno
inquietante. Meglio ancora, non poteva
più pensare ad altro.
Cominciava a comprendere che la vita
non era affatto come lui aveva sempre
immaginato. In effetti, prima, non pen-
sava affatto e dava tutto per scontato. Ora
osservava gli uccelli in modo diverso e
sovente ascoltava a lungo il canto del
vento. Il suo cuore si riscaldava con il
pensiero che dentro di lui crescesse una

49
Vision for Madrid 1992; © Zaha Foundation

Il giorno e la notte
Ciò che qui è molto apprezzato, il nostro modo di pensare,
assomiglia all’affilatura di un coltello. Come sapete, i coltelli
sono pericolosi: li usate per tagliare, dividere, sezionare.

50
UN’INDAGINE
SUL FATTO CHE
QUANDO NON
SIAMO, NON
SAPPIAMO DOVE
SIAMO: UN TEMA
ECCELLENTE PER
UN ESAME PIÙ
APPROFONDITO

er la vita dell’anima però non ne abbiamo bisogno, anzi, qui avviene l’op-

P posto. A livello di anima poco importa se sei intellettualmente dotato. A


livello di anima stiamo solo imparando a connetterci, a ricondurre le per-
sone in un rapporto sensato. Ecco perché dovremmo concentrarci su come
possiamo farlo. Ciò di cui abbiamo bisogno è una percezione pura e priva
di pregiudizi. La percezione appartiene all’anima. L’azione abituale del pensiero che è
necessaria qui nella nostra vita, ha poco a che fare con il modo in cui le anime – che
sono emanazioni dello spirito umano – comunicano tra loro.
È proprio a causa della natura del nostro pensiero, affilato come un coltello, che la
Scuola Spirituale ci mette in guardia sul suo uso nelle relazioni umane. Ciò non signi-
fica che non si debba usare il pensiero per risolvere alcuni problemi o compiti

51
esteriori, perché esso è particolarmente anche se sarebbe bello se si riaffermas-
appropriato per questo scopo. E neppure sero. Basta guardare la politica, le banche,
significa che dovete vivere intuitivamente le statistiche sul crimine e non abbiamo
sulla sola base dei “sentimenti”. bisogno di aggiungere altro.
La Scuola Spirituale concentra Ma osservate anche voi stessi. Indipen-
l’attenzione sul fatto che nei rapporti dentemente dall’angolo di osservazione,
interpersonali non dovremmo usare il mondo è ciò che noi siamo: Il mondo
esclusivamente il pensiero affilato, siete voi, insegna Krishnamurti.
soprattutto se vogliamo veramente E c’è un altro aspetto che ci permette di
andare d’accordo con le persone, com- vedere le distorsioni che falsano la nostra
prenderle e percepirle secondo il loro percezione.
valore interiore. Il modo comune con cui Diciamo: «È un vecchio, è una donna o
il mondo percepisce, sovente fa soffrire, e un bambino». Ma è molto superficiale!
ci si priva così di tutta la meravigliosa Perché questo vecchio uomo o donna è
bellezza che è l’unicità di un’altra stato un bambino, e il bambino in
persona. diverse occasioni aveva una dimensione
Questo vale anche per noi, se ci adulta. Come sapete, passate dalla giovi-
osserviamo in questo modo. Perché per- nezza alla vecchiaia, ma interiormente
fino il più grande mascalzone senza siete sempre presenti, sempre gli stessi;
scrupoli porta l’immagine dell’uomo: siete colui che dice “io” finché siete qui
anche se è privo di tutte le qualità inte- sulla terra, finché è necessario.
riori che gli hanno dato questa forma. Questo è il motivo per cui l’obiettivo e il
Ma il pensiero acuto e perspicace che dis- soggettivo sono molto confusi nel
seziona tutto è molto apprezzato nella mondo in cui viviamo e poco idonei per
nostra esistenza, sebbene abbia poco fidarci o per costruire. Ciò che vediamo
valore nel dominio dell’anima. Se dall’esterno è la forma mutevole delle
vogliamo raggiungere la comprensione, cose. E il modo in cui le cose sono inte-
una comprensione vivente, allora dob- riormente è molto spesso velato:
biamo accedere a una visione molto raramente possiamo percepirne l’essenza.
diversa del mondo e dell’essere umano. Anche la nostra vita interiore raramente
Questa mente orgogliosa, questo pensiero si riflette nella nostra forma esteriore,
con cui formiamo le nostre rappresenta- oppure non è chiaramente percepita.
zioni della struttura delle cose nel mondo D’altronde, a volte è meglio così.
sensoriale, è totalmente inadatto nel In effetti, viviamo con un’idea totalmente
regno dell’anima. Ecco perché l’insegna- distorta dello scopo del mondo, della vita
mento della Scuola Spirituale, e la sua umana e della società umana. Ne siamo
essenza – anche se tutto è registrato nei contaminati; l’abbiamo ricevuta dalla
libri – non può essere compreso dall’in- nostra educazione, dai nostri educatori e
telletto. L’insegnamento universale può dai nostri insegnanti, forse anche dalla
essere appreso soltanto vivendolo e prati- nostra educazione religiosa. In questo
cando rapporti sinceri. senso, non esiste un punto di partenza
Sono proprio questi rapporti sinceri che migliore o peggiore. Coornhert, questo
sono spesso straordinariamente assenti grande uomo ispiratore del carattere
nelle relazioni umane moderne. Non nazionale e dello stato olandese, direbbe:
stiamo parlando delle norme di decenza, «Ecco il vero peccato originale, abbiamo

52
Possiamo comparare il nostro cervello
a una bicicletta, ed è il nostro spirito
che determina dove andiamo con essa
ricevuto tutte queste cose, queste cattive oggetti possano essere solo materiali e
abitudini e queste false concezioni dai determinati dalle leggi di natura. Ma che
nostri educatori e dirigenti, i quali, con ne è della coscienza? Prendete, per esem-
le migliori intenzioni, ci hanno guidato pio, il caffè. Possiamo dare una
nel modo sbagliato e ci hanno reso pigri definizione della composizione chimica,
nella pura osservazione. Supponiamo, ma non del gusto del caffè. Come puoi
invece di apprendere». avere due esperienze differenti dello
Prendiamo ad esempio gli studi dei ricer- stesso oggetto, in questo caso il caffè?
catori sulla coscienza. Con quanta Oppure supponiamo di voler osservare
sottigliezza e agilità manovrano il pen- qualcuno nella stessa stanza in cui ci tro-
siero per descrivere qualcosa che non viamo. Prima di tutto, abbiamo bisogno
può essere descritto, almeno non intellet- di un cervello con una certa struttura.
tualmente. Questo perché la coscienza è Nessuno negherà che il cervello sia una
più grande del cervello, coinvolge molto condizione necessaria per la coscienza.
di più e si diffonde su molti più livelli. Ciò non significa che sia sufficiente.
In un’intervista con il giovane filosofo Essere nella stessa stanza necessita anche
alla moda tedesco, Markus Gabriel, di un corpo che trasporta il cervello e di
abbiamo trovato una citazione divertente un’altra persona che percepiamo. Permet-
apparsa sul New Scientist. Markus Gabriel tetemi di usare un confronto che piacerà
ha scritto un libro intitolato: Ich ist nicht agli olandesi. Qual è la differenza tra una
Gehirn. (Io non sono il
cervello); egli è in netto
contrasto con le opinioni
di Dick Schwaab, che in
un suo libro rapporta
tutto al nostro cervello.
Gabriel afferma in un
modo molto rilassato:
«Quando ho iniziato
questo libro, stavo cer-
cando qualcuno che
potessi attaccare senza
troppe cerimonie. Di tutti
i neuroscienziati dissen-
nati, lui [Schwaab] è il
più radicale. Scienziati Markus Gabriel
come lui credono che gli © foto Hentschel

53
bicicletta e andare in bicicletta? Avete strane, siete in una realtà deformata e si presunto dell’anima rinata e
bisogno di una bicicletta per poter impongono a voi tutti i motivi e gli dice: «Il testo del versetto 72
andare in bicicletta, ma l’azione di impulsi repressi per ristabilire l’equili- del Pimandro di Ermete ci dà la
andare in bicicletta non è la stessa di brio, e dovete fuggire nel vostro sogno, possibilità di chiarire un aspetto
quella di disporre di una bicicletta. Il cer- oppure cadere per sempre in un abisso quasi sconosciuto dello stato di
vello è la bicicletta e la nostra mente è ciò senza fine, quando in realtà, al massimo, un allievo serio della Scuola Spi-
che facciamo con la bicicletta». scivolate fuori dal letto. rituale, e cioè la metà notturna
Ma lo spirito è altra cosa ancora dell’an- Anche se, perfino durante la notte, il della vita, le ore durante le quali
dare in bicicletta; gli allievi assidui della vostro essere potrebbe essere uno spec- il corpo è addormentato. Trascor-
Rosacroce saranno certamente d’accordo chio capace di percepire la coscienza riamo almeno un terzo delle 24
con noi. Ciò che ci colpisce nell’osserva- pura come attività spirituale. ore del giorno in questo stato di
zione di Gabriel è che la coscienza Ma la maggior parte delle volte, la nostra riposo, senza parteciparvi con una
umana diurna conosce particolarmente vita notturna non è così. Ne La Gnosi Ori- coscienza lucida e chiara. Quindi,
bene i percorsi ciclabili del mondo dei ginale Egizia, Jan van Rijckenborgh ne un terzo della vita trascorre senza
sensi, del mondo degli oggetti, del parla come di “un soggetto meraviglioso che la coscienza sia presente, pie-
mondo della materia. Gli occhi, le mani, da esplorare”. Dice: Molto è stato scritto namente consapevole. Un pensiero
le sensazioni, i pensieri, le orecchie, sull’aspetto diurno dell’apprendimento. Ma cosa molto sgradevole! Nessuno ama
l’odore, tutte le estensioni del nostro cer- ne sappiamo delle ore notturne? Possiamo cono- attraversare una zona sconosciuta
vello, tutto è utilizzato affinché il cervello scere qualcosa senza cadere nell’interpretazione senza essere ben preparato ed
possa rispondere nel miglior modo pos- dei sogni? equipaggiato. Perciò, è molto
sibile al nostro ambiente. La domanda che egli pone non è: importante – per l’allievo serio –
Molto intelligente, davvero! “Quando la personalità è divisa e una essere istruito su questo argomento».
parte è distesa sul letto, cosa fa l’altra
Non appena dormite, tutta questa bellezza metà?” Ma si avvicina a questo soggetto Noi sappiamo che il corpo
svanisce. Allora arrivano le sensazioni unicamente dal punto di vista dello stato astrale abbandona il corpo
fisico durante una parte della vita chie pure e le forze che lavorano per Questo è il nuovo
notturna; e ciò che è stato accumulato loro. Al risveglio, voi potreste far tesoro luogo di riposo, con-
come tensione nella vita quotidiana si di tutto ciò che è stato ricevuto nella vita
scarica, e può essere molto intenso. notturna e ottenere un enorme vantag-
forme alle necessità
Ciò che avete acquisito in vitalità e ispira- gio per voi stessi. Potreste quindi agire, della vostra ascesa,
zione durante la notte, si frantuma il parlare e comportarvi in modo perfetta- dove trascorrete la
giorno seguente mentre cercate di realiz- mente autentico, semplice e puro. vita notturna in tutta
zarlo. E durante un’altra parte della notte, Ma il nostro campo di vita da molto sicurezza: un luogo
con la contemplazione interiore, vi pre- tempo non è più organizzato. Sovente, puro e meraviglioso,
parate a ciò che dovete fare il giorno durante il giorno, non ci mostriamo
successivo. come siamo realmente, risolutamente il Corpo Vivente della
Immaginate che la sfera astrale sia per- veri. Il più delle volte non possiamo Gnosi
fettamente pura, perfettamente pulita, e farlo, perché viviamo la vita che il nostro
che la catena gnostica universale possa ambiente ci impone, a volte addirittura
dinamizzare questo campo con i suoi in contrasto con la nostra natura fonda-
poteri e insegnamenti, come avveniva mentale, nella vana ricerca di un
all’alba dei nostri tempi – e come potete equilibrio. Comprendete che queste ten-
leggere nei primi capitoli della Gnosi sioni devono essere scaricate durante la
cinese. E quando vi addormentate, men- notte nell’atmosfera a cui appartengono.
tre il vostro sé astrale si ritira, possiate Ma se, come allievi, lavorate per elevare il
accedere a tutti i meravigliosi poteri, a sé astrale dalla porta del fegato – il plesso
tutte le pure immagini che la Fraternità solare – al cuore, e il sé astrale penetra
Universale diffonde per noi nella sfera nel cuore, dove ha effettivamente il suo
astrale. Immagini colme del potere di spazio, voi farete una scoperta importante.
concepire onde di vita superiori, gerar- Sono le premesse di un cambiamento del
vostro livello naturale. sfera astrale della natura della morte, se non si attua in voi alcuna divisione della per-
E quando non guarderete più il mondo sonalità (e non avrà così luogo lo stato di sonno abituale della vita dialettica), se per
sulla base del plesso solare, ma su quella il vostro sé cosciente nella vita notturna – per la vostra coscienza di sonno – non v’è
del cuore, non cercherete più la salvezza dunque più un posto dove poggiare il capo nella natura della morte, cosa accade?
esclusivamente nel mondo esteriore. Allora, il nuovo si apre a voi! Infatti, la Giovane Gnosi possiede un corpo di gruppo, un
Non potrete più farlo perché non ci cre- nuovo campo di vita, una nuova sfera astrale pura che il gruppo ha attirato attorno a
derete più. sé. Questo è il nuovo luogo di riposo, conforme alle necessità della vostra ascesa, dove
Anche se un desiderio profondo potrà trascorrete la vita notturna in tutta sicurezza: un luogo puro e meraviglioso, il Corpo
rimanere – poiché il desiderio è innato Vivente della Gnosi».
nella natura di ogni essere umano – non
potrete fare a meno di aspirare a una I sogni hanno un senso?
nuova vita: è una necessità! Questo è in realtà ciò che accade nel vero apprendimento. E quali sono
Ma ovviamente, desiderare non è la stessa le conseguenze pratiche? Per esempio per quanto riguarda i sogni?
cosa di possedere. Perché ora vivete in E la coscienza?
due mondi, il vecchio e il nuovo lottano Bene, molti sogni nascono quando la vostra mente, il vostro sé astrale,
in voi, le tensioni si accumulano. ritorna agli strati esteriori del vostro veicolo eterico, attraverso il quale le
Se volete superare questa fase pericolosa, forze vitali della natura si precipitano verso di voi. In questo scontro, la
dovete, quando andate a dormire, non vostra momentanea apparenza terrestre è riunita in pochi istanti, e il pen-
indirizzare più la vostra coscienza astrale siero, le sensazioni e la percezione riaffiorano in questo corpo
verso la vecchia sfera astrale. abbandonato che giace incosciente, per dargli un portamento e un’appa-
Questo è il vostro primo compito, e gra- renza esteriore di civiltà.
zie al potere del desiderio – il più grande Ciò accade, per così dire, in modo imprevedibile ed è sovente accompa-
potere esistente – ciò diventerà possibile. gnato da sogni caotici e intricati, a volte confusi e inquietanti ai quali non
Immaginate l’immensa benedizione che è necessario dare un significato. Ma nella parte più pura del vostro sonno
sarebbe se riusciste a liberarvi per qual- siete stati elevati, posti di fronte all’occhio amorevole dell’Altro, mentre il
che notte! Al risveglio, non vi fermereste vostro essere assaporava le reali intenzioni e possibilità di vita.
mai, con tutta l’energia che è in voi, per E che dire di questa serie di immagini della Fraternità Universale? Non
mettere in pratica la bellezza e le sugge- immaginatele come una specie di film che guardate passivamente, ma
stioni che la vostra anima avrebbe sappiate che sono reali; sono realtà scintillanti la cui particolare chiarezza
ricevuto. è pero diversa. Come delle idee chiare e pure del Cuore del Mondo; colle-
Come quando eravate giovani, oppure gate al Corpo Vivente, esse hanno una forte coerenza e sono cariche di
ora se siete ancora giovani, vi concentra- forze del pensiero astratto.
vate, o concentrate, tutti i vostri sforzi Esse strutturano fortemente il nostro spirito, il nostro sé astrale e il nostro
sull’età adulta progettando il futuro; allo veicolo mentale, li vivificano e li rafforzano.
stesso modo, nella gioventù così promet- Così iniziate la vostra giornata, e alla fine di una giornata intensa siete
tente della vostra vita gnostica, volete ora soddisfatti e pieni di aspettative per l’incontro della notte successiva. E la
donarvi pienamente a questa vita. Non coscienza non è più allora un concetto divertente per filosofi, ma uno
perché è scritto in un libro, ma per strumento potente che possiamo, dentro e fuori dal corpo, mettere al ser-
necessità! E mentre siete così occupati, vizio di molti. µ
come un uomini-anima, maturate e
diventate sempre più consapevoli del
mondo dell’anima.
Jan van Rijckenborgh dice: «In realtà, si
tratta di una grazia inconcepibile. Se con il
vostro sé astrale non potete più entrare nella

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La rivista Pentagramma esce Indirizzo della redazione Abbonamenti: Stampata dalla tipografia:
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• La vita solare
Jan van Rijckenborgh

• Creare, è Amore
Un universo frammentato o il declino dell’ordine

• L’albero della fede


L’Aurora di Böhme

• «Cammineremo da soli»
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• Il pittore al crocevia dei cammini

D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Forlì.


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Piet Mondriann

• Nomi
• Espansione dello spirito
• Il riccio e la castagna
• Il giorno e la notte

SAGGIO
• Quindici secoli di consolazione per l’anima
Boezio e la Dama Filosofia

LIBRI
• Mika Waltari – scrittore e visionario

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