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16ª Rassegna PRIMIERO TEATRO 2010/2011
Compagnia Teatrale “EL FERAL”
La rassegna “PRIMIERO TEATRO” è giunta alla 16a edizione. Questo
evento si svolge a cavallo del 2010 e del 2011, iniziando nel mese di no-
vembre 2010 e si protrae fino ad aprile 2011, per concludersi il 30 aprile
con uno spettacolo scritto dalla nostra autrice STEFANIA TURRA e messo
in scena, con grande piacere, dalla Compagnia “EL FERAL”.
È motivo di orgoglio e soddisfazione il fatto che possiamo ancora an-
noverare fra gli appassionati di teatro impegnati nella nostra Compagnia
un nuovo autore, infatti la Compagnia Teatrale “EL FERAL” è nata nel 1988
attorno all’autore Giorgio Dell’Antonia che in quell’occasione aveva scrit-
to e metteva in scena la commedia “El troi de la volp”, commedia brillan-
te che ha riscosso un eccezionale successo e che noi abbiamo riproposto
nel 2008 per il ventennale della fondazione della compagnia. Non si può
certo tacere sulla prolificità di Giorgio Dell’Antonia e dei numerosi suc-
cessi che ha ottenuto con le sue commedie, al punto di essere l’autore
più rappresentato in Trentino e sembra che il suo record sia destinato a re-
sistere per molto in quanto ancor oggi le sue commedie continuano ad
essere rappresentate. Quest’anno, la proposta che vogliamo offrire è una
serie di spettacoli a carattere brillante, in quanto abbiamo potuto consta-
tare che chi ci segue ha manifestato di gradire le rappresentazioni diver-
tenti, in modo da recarsi a teatro per passare qualche ora in allegria e ab-
bandonarsi a quattro rilassanti risate. In quest’ottica la Compagnia Teatrale
“EL FERAL” vuole proporre, con scadenza mensile, una opportunità di
eventi teatrali presentati dalle migliori compagnie del Trentino, per dare la
possibilità ai cultori del teatro di conoscere anche i lavori e il modo di fa-
re spettacolo delle altre filodrammatiche trentine.
A tal fine presenta sette spettacoli di teatro, con cadenza mensile e
sempre al Teatro Parrocchiale di Pieve a Transacqua, per offrire un riferi-
mento preciso e ricorrente onde favorire la possibilità al pubblico di pro-
grammarsi agevolmente le serate.
Il primo lavoro verrà presentato ad Imer, al Teatro Parrocchiale per
precisa richiesta del gruppo, che si sente legato a quella comunità e vuo-
le agevolare la partecipazione, in modo particolare, della gente del paese.
Noi la proposta l’abbiamo fatta e non ci risparmiamo certo in termini
di impegno, speriamo che la vostra numerosa e assidua partecipazione ci
dia un segnale per valutare se l’avrete ritenuta interessante e di vostro
gradimento o se riterrete di indicarci spunti di miglioramento.

Vi aspettiamo numerosi e BUON DIVERTIMENTO

Si coglie l’occasione per manifestare il nostro ringraziamento a tutti
quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questa 16a rassegna,
menzionando in particolare la comunità di Primiero e la Cassa Rurale Valli
di Primiero e Vanoi.

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Sabato 13 novembre 2010
Il Liceo Canossiano Vittorino
da Feltre

Il fuoco nella città contesa

Feltre 1509-1510

In occasione del V centenario della ricostruzione della città di

Feltre, L’Istituto Canossiano propone uno spettacolo realizzato da
14 ragazzi delle varie classi.
Feltre fu terra contesa tra la Repubblica Veneziana e l’Impero
Asburgico perché situata in posizione strategica.
Si è deciso, pertanto, di rappresentare il periodo che va dal-
l’estate del 1509 fino al terribile incendio che devastò Feltre esat-
tamente un anno dopo. In questo lasso di tempo la città fu teatro
di battaglie e conquiste. Conobbe amori, tribolazioni e tradimenti…
Ma la città continuò, comunque, a vivere e ad essere il luogo degli
incontri, il fulcro degli scambi e della vita umile.
Immaginate: scene di mercato, consigli di nobili e scontri.Tutto ciò
ritmato da scambi epistolari che raccontano i timori privati insiti in
ogni conflitto: guerre fratricide e di potere, mirate alla sopraffazione.
Scopo primario della nostra proposta è quello di far vivere ai
giovani studenti un’esperienza teatrale calata in un contesto sto-
rico e territoriale.
4
Teatro di Imer - ore 20.30
Regia
Carlo Pasqualin

Interpreti
Francesca
Noemi
Debora
Ginevra
Rita
Gianluca
Micheal
Arlena
Maria Isabel
Nicole
Elisabetta
Giorgia
Elisabetta
Valentino

Storia della compagnia

Emozione, magia, sentimento, impegno, concentrazione, risa-

te, fatica, imbarazzo, coraggio, fiducia, divertimento, ma soprat-
tutto spirito di gruppo: il teatro è tutto questo!
È pura energia che scorre nelle vene, difficile descriverne la
vera essenza.
All’inizio dell’esperienza non avremmo saputo spiegare cosa si-
gnifica “fare teatro” e probabilmente, anche ora, non sapremmo
rendere a pieno l’idea. Certo, dall’esterno, le prime cose che ven-
gono in mente sono: studiare battute, provare movimenti e toni di
voce… E non possiamo dire che questo non sia vero.
Ma c’è molto di più in tutto questo…
Significa stare insieme, aiutarsi, conoscerci, esporsi, mettersi
in gioco, uscire dal proprio ego ed entrare a far parte dell’energia.
Grazie… Teatro!

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Sabato 27 novembre 2010
La Filodrammatica
“Lucio Deflorian” di Tesero

8 donne e un mistero

In una villa della campagna francese, un uomo viene assassi-

nato. A causa di una forte nevicata sette donne, ognuna con una
qualche relazione con il morto, rimangono bloccate in casa presto
raggiunte da un’ottava inaspettata ospite. Un delitto dell’unica fi-
gura maschile, quindi, come spunto per rivelare menzogne e in-
ganni che accompagnano la vita delle otto protagoniste. L’intrica-
to intreccio di accuse reciproche alla ricerca del colpevole mette in
luce la parte nascosta delle relazioni che intercorrono all’interno
della famiglia con momenti di vera tensione che si alternato a bril-
lanti scene d’azione. Non una vera commedia quindi ma decisa-
mente neppure un dramma; il testo originale “8 Femmes” dell’au-
tore francese Robert Thomas (dal quale è stato tratto un film diretto
da François Ozon) esplora l’animo femminile alle volte con ironia,
comunque sempre con occhio attento, in un’ambientazione tipica
del più classico fra i racconti gialli. La Filodrammatica “Lucio De-
florian” esplora quindi nuovamente il teatro di genere poliziesco
dopo “Delitto in palcoscenico” e “Assassinate la zitella”, provando
così a incuriosire il pubblico con un genere che non è fatto solo di
risate e divertimento ma ricerca nella storia coinvolgente e nei col-
pi di scena il modo di coinvolgere lo spettatore.
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Teatro di Pieve - ore 20.30
Regia
Michele Longo

Storia della compagnia

La ricerca storica sulle filodrammatiche di Tesero fa risalire alla
data del 12 luglio 1871 la prima notizia di un gruppo costituito con re-
lativo diploma di affiliazione ad analoga società diocesana di Trento.
Più di un secolo di vita quindi per un’attività, quella teatrale, che
ha sempre costituito per il paese di Tesero terreno di fertile aggrega-
zione sociale. A ricordo di molti, infatti, erano ricorrenti le recite su
palchi improvvisati, sia in cortili, sia in soffitte e fienili, opportuna-
mente ripuliti e adattati allo scopo, e davanti a un pubblico attento e
soprattutto divertito.
Si può ipotizzare che, nel tempo, le compagnie di attori girovaghi
che percorrevano le vallate del Trentino abbiano contagiato assai be-
nevolmente anche le menti degli auditori locali invogliandoli ad emu-
lare, così per divertirsi un po’, quei nobili attori. Troviamo infatti, nei
cenni storici di quell’epoca, che in Tesero sorsero ben due compa-
gnie di filodrammatici: una propriamente denominata “dilettanti” e
l’altra invece che faceva capo all’organizzazione ecclesiale della par-
rocchia che dal 1872 prese la denominazione di “Filodrammatica
San Pancrazio”. La cronaca, documentata da numerosi botta e ri-
sposta epistolari con l’amministrazione comunale e addirittura con la
Regia Luogotenenza di Innsbruck, riporta una certa rivalità fra le due
compagini in parte dovuta alla esclusiva disponibilità del nuovo Tea-
tro Oratorio San Pancrazio alla omonima Filodrammatica che, di fat-
to, costringeva i “dilettanti” ad arrangiarsi con palchi improvvisati nel-
le “corti” all’aperto del paese. Insomma, attraverso le vicende legate
all’attività teatrale è possibile ripercorrere parallelamente una buona
fetta della storia teserana del Novecento. Situazioni varie, diverse, che
offrono uno spezzato del modo di vivere del recente passato di que-
sta comunità.
L’attuale Associazione, che ha preso il nome dal socio Lucio De-
florian scomparso il 19 luglio 1985 nella tragedia della val di Stava,
continua a mantenere vivo l’interesse e l’entusiasmo per questo tipo
di “arte”, così profondamente radicata nella tradizione e nella cultu-
ra di Tesero. E soprattutto propone spettacoli di quel teatro amatoria-
le che è fra le basi del patrimonio culturale di ogni comunità.
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10
11
Sabato 11 dicembre 2010
La Filodrammatica
“Nino Berti” di Rovereto

Celulari dela malora

Messaggi a luci rosse

Giulia e Fiorenzo sono felicemente sposati da alcuni anni; non

hanno ancora avuto figli; Giulia deve fare delle cure per averne.
Un giorno Giulia, per caso, si ritrova in mano il cellulare del ma-
rito e casualmente si accorge di alcuni messaggi inviatigli da una
misteriosa Lulù, indicanti appuntamenti amorosi e frasi dal conte-
nuto un po’ piccante.
Disperata, lo comunica piangendo alla madre che cerca in tut-
ti i modi di consolarla. Le due donne cominciano a chiedersi chi
potrà mai essere questa misteriosa Lulù. Una vicina di casa, a sua
volta avvisata del misfatto, aggiunge altro sale a questa pietanza
già ben condita!
Nessuno crede al tradimento di Fiorenzo, marito “modello”,
tranquillo, disponibile e ben voluto. Giulia però, presa dalla gelosia,
caccia il marito di casa. Giulia avrà bisogno di un po’ di tempo per
accettare di essersi sbagliata e per capire che suo marito non ha
nulla a che fare con questa Lulù, che si rivela essere la fidanzata
dell’amico e collega di lavoro, Corrado. Il qui pro quo nasce da una
banale svista tecnica nell’invio di questi messaggi finiti per caso al
signor Corradi invece che al fidanzato Corrado!
12
Teatro di Pieve - ore 20.30
Il tema dell’opera verte principalmente sul rapporto che ab-
biamo ormai stipulato con i nostri cellulari. Nel corso dello spetta-
colo ci sono alcuni momenti in cui viene fatta una sorta di analisi
e di critica nei confronti di questa minuscola protesi umana senza
la quale sembra non si possa più vivere. Questo “trabicoio” (come
si dice in Veneto!) è divenuto essenziale nella nostra vita, sia nel
mondo dell’infanzia, sia per tutti coloro che sono un po’ avanti con
l’età. La libertà di movimento e di azione che sembra legata al pos-
sesso di questo apparecchio, può divenire però una sorta di nuo-
va schiavitù: non si può più essere veramente liberi essendo rin-
tracciabili ovunque e in qualsiasi momento.

Regia
Bruno Vanzo

Personaggi e interpreti
Giulia Gloria Gabrielli
Fiorenzo Gianluigi Menegot
Ivana Daniela Luna
Italo Andrea Baroni
Teresa Rosita Fabiani
Corrado Mauro Martini
Tecnico audio e luci Giuliano Trentini - Marco Giori
Realizzazione scenografie Silvano Martinelli

Storia della compagnia

La Filodrammatica “Nino Berti” di Rovereto è la discendente
diretta della gloriosa Filo “Santa Maria” che iniziò la propria attivi-
tà ai primi albori del secolo scorso e interruppe la propria attività
con la prematura scomparsa del suo Direttore Artistico, l’indimen-
ticabile Nino Berti.
Nel 1982 alcuni componenti della vecchia Filo vollero rifonda-
re il gruppo intitolandolo alla memoria dell’amico Nino Berti. Da al-
lora il gruppo ha svolto un’intensa attività alternando commedie
dialettali a commedie in italiano.
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Sabato 15 gennaio 2011
La Filodrammatica
“Romano Dellagiacoma” di Predazzo

George Dandin

George Dandin è un contadino arricchito, tutt’altro che stupido e in-

genuo, che sposa Angelica, figlia dei baroni di Sotenville; con i sol-
di del genero essi riescono a ripianare le loro finanze. La giovane
Angelica, tuttavia, non si rassegna al proprio ruolo di “felice con-
sorte” e fa di tutto per evadere da un rapporto costruito sull’inte-
resse più che sui sentimenti. Questa situazione non sfugge nean-
che a Dandin che scopre che la moglie accetta le avances del
giovane visconte Clitandro.
Non potendo ripudiarla direttamente Dandin coinvolge i genitori di
lei: la buona fede del protagonista e le sue azioni volte a sma-
scherare le scappatelle della moglie si scontrano però con l’astu-
zia della stessa, sempre pronta a girare la situazione a proprio fa-
vore. Nel culmine dell’azione sarà la stessa Angelica a chiedere la
separazione, ma sarà costretta a piegarsi al volere dei genitori. E
il povero Dandin constaterà che per ottenere il prestigio sociale
non è sicuramente sufficiente il denaro!
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Teatro di Pieve - ore 20.30
Regia
Daniela Dellagiacoma

Storia della compagnia

La filodrammatica di Predazzo, che vanta un’attività ormai cen-
tenaria, ha trovato una rinnovata spinta negli anni ’60 con la co-
struzione del nuovo Oratorio, grazie a personaggi come Giuseppe
Giacomelli, Renato Dellantonio e Romano Dellagiacoma. Con la
scomparsa di quest’ultimo, a cui verrà intitolata la compagnia, il
gruppo subisce l’inevitabile ricambio generazionale, grazie so-
prattutto al lavoro di Marco, Donato (anche autore di testi) e Car-
men, figli di Romano. Con il testo “Par Semper” Donato ha vinto il
primo premio al concorso per autori trentini della Co.F.As.
Da anni la compagnia si cimenta con opere di autori trentini,
classici della drammaturgia mondiale (Molière, Goldoni, Cechov,
Feydeau, Shaw) e autori contemporanei (Simon, Cooney).

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Sabato 26 febbraio 2011
La Filogamar
di Cognola

El Pero Pocio…
…e so fradel gemel
Farsa in due atti di Mario Roat
Libero rifacimento in dialetto trentino de “I due gemelli venezia-
ni” di Carlo Goldoni

“El Pero Pocio… e so fradel gemel” è uno scanzonato e gio-

coso rifacimento di un giovanile canovaccio goldoniano, a sua vol-
ta tratto da un antico testo di Plauto, sapientemente tradotto in dia-
letto trentino da Mario Roat negli anni ’70 e ambientato in una
Trento di fine ’800, trasformando i vari personaggi in simpatici e
caratteristici trentini, e non, del tempo.
El Pero Pocio (grezzo, rustico e villazzone) arriva a Trento, in
piazza della Mostra, dalla valle dei Mocheni, per fare gli “sponsali”,
seguito dal suo fedele servitore Franzele.
Rudy – fradel gemel del Pero – (spavaldo uomo di mondo), a
suo tempo emigrato a Torino, è ritornato anche lui a Trento con la
sua “bella”.
I due si incrociano più volte, ma senza mai vedersi, creando
delle situazioni paradossali e divertenti.
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Teatro di Pieve - ore 20.30
Regia
Lino Roccabruna

Personaggi e interpreti
Pero Piergiorgio Lunelli
Rudy Piergiorgio Lunelli
Franzele Gianfranco Fortarel
Filomena Paola Paoli
Isabella Cristina Frizzera
Serafin Lino Roccabruna
Marcantoni Pio Puel
Tita Massimo Pezzedi
Samuele Matteo Bortolotti
Minica Aurelia Cunial
Luci e suoni Luciano Gianordoli, Alessio di Caro,
Marino Dalla Serra, Pio Puel
Musiche originali Alessio di Caro

Storia della compagnia

La “FILOGAMAR” (Filodrammatica Gruppo Amicizia Monte Ar-
gentario) quest’anno festeggia i suoi 40 anni di attività, durante i
quali ha sempre difeso con forza le tradizioni e il dialetto trentino.
Fondata da Umberto Pedrini ha visto passare decine e decine
di persone che, sempre con passione e amore, hanno calcato, di
volta in volta, i palcoscenici di tutta la provincia, con centinaia di re-
pliche. Molti anche i premi ricevuti e le segnalazioni.
Svariate le uscite anche fuori provincia e all’estero per i “Tren-
tini nel Mondo”. Vogliamo ricordare su tutte le prime: in Svizzera e
in Germania… e poi in Belgio… e in Canada.
I testi più rappresentati: “L’è masa stroff” e “El monco” di Um-
berto Pedrini. “’Na sera de vendro”, “Speck, amor e autonomia” e
“Pitost che ’n funeral” di Elio Fox. Poi “’Na chitara en gondola” e
“La ragazza di Pao Ting” di Giorgio Dell’Antonia. E come non ri-
cordare le ultime: “L’era meio nar a Rimini” e “Musica Maestro” di
Loredana Cont… e molte altre traduzioni.
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Sabato 12 marzo 2011
La Filodrammatica
S. Ermete di Calceranica al Lago

Le me toca tutte
Commedia in due atti di Loredana Cont

Il tutto si svolge nel giro di qualche mese.

«Le me toca tutte…» «Beato ti! Mi no ghe n’è una che la me
toca… Le me toca ’nde n’altro senso». Eh sì, perché siamo sicuri
al giorno d’oggi che a comportarci bene siamo esenti dall’essere
coinvolti in situazioni che infrangono la legge? E che quello che di-
ciamo sia interpretato nella maniera giusta? Chi ascolta i nostri
colloqui telefonici? Come finiscono le notizie sui giornali? La tran-
quilla coppia di Franco e Rosanna sta forse per essere protagoni-
sta di un clamoroso errore giudiziario, al quale si sommano altri
imprevisti causati dall’etilometro e dalla scarsa comprensione del-
l’inglese. Insomma, siamo pronti per accettare le nuove leggi, le
nuove tecnologie e i nuovi stili di vita di quest’epoca dove tutti sia-
mo spiati e catalogati?
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Teatro di Pieve - ore 20.30
Regia
Diego Tasin

Personaggi e interpreti
Franco Andrea Tasin
Rosanna Letizia Campregher
Carmen Daniela Pasqualini
1˚ poliziotto Diego Brugnara
2˚ poliziotto Marco Tasin
Lory Donatella Mariotti
Janet Azzurra Ostuni
Claudia Gabriella Andreatta

Storia della compagnia

La Filodrammatica S. Ermete di Calceranica al Lago da 37
anni porta sulle scene il buonumore. Passata dai testi di tanti au-
tori tra i quali Silvio Castelli, Guido Chiesa, Antonia Dalpiaz, Elio
Fox, Loredana Cont, Bruno Groff, anche con questo lavoro non ha
voluto smentirsi presentandosi con un lavoro comico ma attua-
lissimo scritto dall’autrice nel 2009, e spera di riuscire a far di-
vertire il pubblico.

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Sabato 9 aprile 2011
La Filodrammatica
“Concordia ’74” Povo

Beniamino Ciopeta
apaltator
Commedia brillante in due atti di Artemio Giovagnoni

Beniamino Ciopeta imprenditore edile ha fatto i soldi e qual-

che volta i soldi fanno brutti scherzi. Il fatto è che Beniamino si fa
l’amante. La moglie Cesira si accorge e con l’aiuto di un’amica,
Paola, e di due muratori dipendenti del marito, cerca attraverso
una serie di situazioni comiche di alllontanare quella donna da
Beniamino. Riusciranno nell’intento i nostri eroi? Il lavoro, scritto
e interpretato in dialetto perugino dalla compagnia teatrale “Città
di Perugia”, è stato rappresentato nella stessa città per 72 volte.
Carlo Giacomoni lo ha tradotto in dialetto trentino e lo ha adattato
alla realtà locale.
28
Teatro di Pieve - ore 20.30
Regia
Carlo Giacomoni

Personaggi e interpreti
Beniamino Ciopeta Luciano Romano
Cesira Barbara Viola
Polpeta Carlo Giacomoni
Richeto Mirko Valandro
Rossella Rita Carlini
Santina Gabriella Baldessari
Paola Rita Gretter
Lalla Ester Camin
Gigina Anna Bacia

Storia della compagnia

Nato nel 1974, il gruppo ha partecipato a varie rassegne di cui
quattro Edizioni della rassegna teatrale trentina, organizzata dalla
Co.F.As. e intitolata alla memoria di Mario Roat e tre edizioni di
“Palcoscenico Trentino”.
Ha recitato per la “Trentini nel Mondo” a Zurigo, Basilea, Mo-
naco di Baviera e Francoforte.

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Sabato 30 aprile 2011
La Compagnia Teatrale
“EL FERAL”

Recie…
corni e… corneti
Commedia brillante in due atti di Stefania Turra

Per vari motivi tutto il paese si trova alzato molto presto, e tut-
ti hanno i loro obiettivi da raggiungere nella giornata e si adopera-
no per riuscirci.
Vicende diverse e grottesche fanno sì che gli eventi si realizzi-
no, ma non nell’ordine previsto creando imbarazzanti situazioni e
tremende conflittualità, ma con “mez cornet” si possono mettere
a posto tante cose.
32
Teatro di Pieve - ore 20.30
Regia
Giovanni Battista Turra

Personaggi e interpreti
Gino Riccardo Jagher
Poldo Giandomenico Simion
Ada Donatella Maranesi
Renzo Stefano Bettega
Filippo Tiziano Bettega
Marta Margherita/Stefania
Silvio Massimo Loss
Luca Gianpiero Zugliani
Forestale Massimo Bettega
Suora Pia/Luigina
Lea Roberta/Eugenia
Tony Giova

Storia della compagnia

Nel 1988 un gruppo di ex teatranti, provenienti da diverse filo-
drammatiche sciolte, ha dato vita alla Compagnia “EL FERAL”.
C’era un testo di Giorgio Dell’Antonia edito da poco, “El troi de la
volp”, che aspettava qualcuno per prendere vita sui palcoscenici.
C’erano uomini come Giandomenico Simion, Francesco Bond, Clau-
dio Zeni, Vilma Pistoia, Antonio Romagna, e altri ancora, con il tea-
tro nel sangue e così eccoci qua. Bisognava trovare un nome per
la nuova Compagnia e la scelta è caduta su quello di: “EL FERAL”,
un oggetto a un tempo ricordo del passato e simbolo di un’attività
che, fatta di notte, porta un po’ di luce e calore umano dopo le fa-
tiche del giorno.
Sono seguite innumerevoli esperienze che ci hanno profonda-
mente maturato mettendo in luce a noi e al nostro pubblico le ve-
re potenzialità del teatro amatoriale di periferia. Siamo stati spes-
so anche fuori zona, sempre fra amici, ma abbiamo rotto l’orizzonte
ristretto della valle ed ora pensiamo con immutata passione e co-
raggio al futuro.

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34
Oggi non so se ridere o piangere.
Nell’incertezza, rido.
E... vado a teatro!!

CQ-COC-000016

Stampata da Publistampa
La carta utilizzata Artiprodotto
per questo Grafiche
su carta da foreste
è stampata da ambientalmente amministrate
Publistampa Arti Grafiche,
azienda certificata FSC

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 Si ringraziano:

COMUNITÀ DI PRIMIERO

Cassa Rurale
Valli di Primiero e Vanoi
Banca di Credito Cooperativo