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Università degli Studi di Trieste

Sistemi contabili e informazione d’impresa

Modulo di Ragioneria Internazionale

Le principali differenze
contabili internazionali

di Michele Bertoni
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Michele Bertoni
Le aree critiche per l’armonizzazione

Le principali aree nelle quali si riscontrano differenze nei sistemi contabili dei
diversi Paesi sono:

a. Iscrizione in bilancio e valutazione di strumenti finanziari (inclusi i


derivati), svalutazioni per perdite di valore, fondi per rischi, obbligazioni di
natura previdenziale, imposte sul reddito;

b. Aggregazioni aziendali (Business Combinations)

c. Informazioni su segmenti di mercato e su transazioni con parti correlate.

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Michele Bertoni
Spese di ricerca e sviluppo

La scelta in genere è tra capitalizzazione e imputazione a conto economico


nell’anno in cui si sostengono.

In alcuni Paesi (USA e Germania, in particolare), le spese di R&S non sono


capitalizzabili in nessuna circostanza.

Più spesso, i principi contabili ammettono la capitalizzazione se si soddisfano


determinate condizioni (Francia, Italia sino al 2015).

In alcuni casi la capitalizzazione è consentita solo per i costi di sviluppo e non


per quelli di ricerca (UK, Canada, IFRS, Italia dal 2016).

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Michele Bertoni
Attività materiali immobilizzate

Le differenze contabili riguardano: 1) le aliquote di ammortamento da


applicare; 2) il valore di iscrizione in bilancio di questi investimenti.

Esistono molti criteri per l’ammortamento: a quote costanti, a quote


decrescenti, basati sui ricavi, sum-of-the-years’ digits, e altri.

In alcuni Paesi le aliquote usate devono coincidere con quelle fiscali


(Germania, Giappone). In altri, pur non essendoci alcun obbligo, è prassi
comune l’uso di aliquote fiscali nel bilancio d’esercizio (Italia).

Infine, le immobilizzazioni possono essere iscritte al costo storico (rettificato)


o al valore corrente (fair value).

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Michele Bertoni
Rimanenze

Nell’ambito di un sistema contabile a valori storici, le rimanenze possono


essere valutate con l’ausilio di diverse ipotesi di flusso: LIFO, FIFO o costo
medio ponderato.

Il LIFO è considerato una scelta prudente per la determinazione del reddito,


mentre determina valutazioni nello stato patrimoniale che potrebbero
risultare molto lontane dai valori correnti (riserva LIFO). Determina inoltre
un vantaggio fiscale.

In genere il LIFO è ammesso, ma è usato molto solo negli USA (e in Italia),


mentre in altri Paesi è più raro.

Per lo IASB il LIFO è inammissibile. Il FIFO riflette più fedelmente il flusso


fisico delle rimanenze ed è accettato in tutti i Paesi.

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Michele Bertoni
Leasing

Il leasing finanziario è un finanziamento per l’acquisto di un bene, che


rimane formalmente di proprietà della società che concede il leasing sino a
quando non viene pagato il riscatto.

Secondo alcuni principi contabili, il bene preso in leasing deve essere inserito
nello stato patrimoniale del locatario ed ammortizzato (Australia, Canada,
Paesi Bassi, UK, USA e IFRS).

Altrove (Italia, Giappone) prevale la forma giuridica sulla sostanza economica


dell’operazione ed il bene rimane nel bilancio del locatore.

Le due opzioni producono effetti notevoli sul grado di indebitamento, sul


reddito operativo, sul ROI e su altri indicatori.

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Michele Bertoni
Pensioni

In alcuni Paesi le aziende forniscono una copertura previdenziale ai loro


dipendenti. Il problema contabile sta nella scelta tra il riconoscimento di un
costo e di una passività nel corso della vita lavorativa del dipendente o la
rilevazione di un onere solamente al momento della pensione.

Il primo metodo genera problemi di stima, che devono basarsi su ipotesi di


tipo attuariale.
In Italia esiste il Fondo TFR, che non è stimato su base attuariale, ma
nell’ipotesi che tutti i dipendenti di dimettano contemporaneamente alla
data di bilancio.

In Canada, Germania, Paesi Bassi, UK, USA e anche secondo lo IASB le


passività pensionistiche devono essere stimate su base attuariale.

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Michele Bertoni
Fusioni, acquisizioni e avviamento

Il problema è quello della valutazione del patrimonio dell’impresa acquisita o


incorporata: valore corrente (purchase method) oppure valore di bilancio
(pooling of interests method).

Il pooling of interests era preferito dalle imprese perché non dava origine ad
avviamento e a maggior valore dei cespiti, che poi dovevano essere
ammortizzati.
Il purchase method fornisce informazioni che si ritiene siano più rilevanti per
gli investitori, perché riflette i valori di una transazione di mercato.

Gli USA nel 2001 hanno eliminato il pooling of interests e hanno abolito
l’ammortamento dell’avviamento. Lo IASB ha preso nel 2004 le stesse
decisioni (IFRS 3).

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Michele Bertoni
Perdite di valore delle attività

Secondo gli US GAAP, la perdita di valore si determina confrontando il valore


di carico di un bene con il suo fair value, misurato dal presumibile valore di
realizzazione.

Secondo gli IFRS (e gli UK GAAP), la perdita di valore si determina


confrontando il valore di carico con il maggiore tra il presumibile valore di
realizzazione e il valore d’uso.
Il valore d’uso è dato dal valore attuale dei flussi di cassa futuri prodotti
dall’attività.

Sebbene il concetto di perdita di valore sia lo stesso in tutto il mondo, ci


sono differenze notevoli nella determinazione dell’importo della perdita e
nel momento del suo riconoscimento.

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Michele Bertoni
Strumenti finanziari derivati

Poiché spesso il costo storico degli strumenti derivati è nullo o insignificante,


i sistemi contabili a valori storici in genere ignorano questa categoria di
strumenti finanziari (“operazioni fuori bilancio”). È il caso dell’Italia.

In un sistema misto (valori correnti/storici) i derivati devono essere


riconosciuti come attività o passività e stimati al fair value (US GAAP, IFRS).

Inoltre, i derivati utilizzati in operazioni di copertura dal rischio generano


ulteriori problemi contabili, affrontati in maniera diversa dai principi
contabili di diversi Paesi (hedge accounting).

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Michele Bertoni
Il fair value

«The price that would be received to sell an asset or paid to transfer a


liability in an orderly transaction between market participants at the
measurement date» (IFRS 13)

Tre livelli qualitativi di oggettività:

Livello 1 - prezzi che si formano in un mercato attivo

Livello 2 - input osservabili ma diversi dal livello 1: prezzi per elementi


patrimoniali simili, o che si formano in mercati non attivi; altri input e
informazioni «corroborati» dal mercato.

Livello 3 - input non osservabili, per es. stime di flussi finanziari, della loro
probabilità e della loro collocazione temporale.

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Michele Bertoni

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