VISUALIZZAZIONE
CREATIVA
Forte come un pensiero
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FORTE COME UN PENSIERO
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FORTE COME UN PENSIERO
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CHE COS’È
LA VISUALIZZAZIONE
CREATIVA
All’inizio fu il pensiero
Prima di ogni atto creativo viene il pensiero che lo anticipa. Persino la mag-
gior parte delle nostre azioni quotidiane viene preceduta da un pensiero al
riguardo.
Per esempio, avvertiamo fame e ‘pensiamo’ di andare a mangiare qualche
cosa, o guardiamo l’orologio e ‘pensiamo’ che sia ora di interrompere.
L’uomo delle caverne sembra già consapevole del fatto che il suo pensiero
poteva condizionare l’esito della caccia; il contenuto di graffiti sulle pareti
delle caverne lascia quantomeno supporre che la vista quotidiana della raf-
figurazione di una caccia coronata da successo predisponesse per il meglio
gli uomini che partivano per una missione pericolosa.
Il Talmud (il commento ebraico ai testi sacri, IV e V secolo d.C.) cita: «Noi
non vediamo le cose per quel che sono. Noi le vediamo per quel che noi
siamo». I nostri atteggiamenti, le nostre abitudini, il nostro essere vengono
determinati dai nostri pensieri, così da modificare i nostri punti di vista.
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CHE COS’È LA VISUALIZZAZIONE CREATIVA
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Una questione di metodo
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CHE COS’È LA VISUALIZZAZIONE CREATIVA
Inoltre: «Ogni idea presente nella mente tende a diventare una realtà. L’in-
tensità di una suggestione è proporzionale all’emozione che l’accompagna.
Una volta posto un fine, il subcosciente trova da sé il modo di realizzarlo».
Il metodo di E. Coué e di un suo conterraneo, il medico Charles Poyen,
conquistò molti seguaci soprattutto negli Stati Uniti, e numerosi furono gli
operatori, specie in campo religioso, che si avvalsero dei loro insegnamenti,
in parte modificandoli e adattandoli.
Ricordiamo tra gli altri Mary Baker (nota anche come Mary Baker Eddy),
fondatrice di Christian Science; il teologo Joseph Murphy; il prolifico scrit-
tore Norman Vincent Peale; l’uomo d’affari Napoleon Hill; Shakti Gawain,
americana (che visse molto in Oriente), che si occupò soprattutto di salute
olistica; José Silva, americano di origine messicana, specialista in elettro-
nica e fondatore del metodo Silva Mind Control che propone la produzio-
ne volontaria di determinate onde cerebrali; la scrittrice canadese Michèle
Morgan… Ma l’elenco sarebbe ancora molto più lungo. Sempre negli Stati
Uniti ha avuto origine il movimento degli Alcolisti Anonimi. Il loro Pro-
gramma in Dodici Passi è basato su un forte credo religioso, ma può essere
definito anche il frutto di un’onda di pensiero, un pensiero positivo.
Esistono numerosissime varianti sul tema, secondo gli autori e i ricercatori.
C’è chi propone la tecnica della visualizzazione con appropriati esercizi; c’è
chi suggerisce invece esercizi di meditazione, oppure di avvalersi di ben
precisi momenti come il dormiveglia (caratterizzato da onde cerebrali di
tipo diverso rispetto allo stato di veglia); c’è chi invita a rivolgersi al proprio
inconscio, a parlargli, ringraziarlo, incoraggiarlo. E chi cerca di compren-
dere il ‘meccanismo’ del pensiero.
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UNA QUESTIONE DI METODO
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La qualità del pensiero
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Indice
139 Bibliografia