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Geografia umanistica
Stabilisce affinità con la geografia della percezione. Il nucleo concettuale della geo uma, è che non c’è un
mondo oggettivo indipendente dall’esistenza, quindi la possibilità di descrivere il mondo in termini
oggettivi, in più tutta la conoscenza è riferita all’esperienza. Quindi apre un capitolo del tutto nuovo della
geografia.
Per fenomenologia si intende la descrizione dei fenomeni, cioè del modo in cui una realtà si manifesta alla
coscienza individuale. Per Husserl si riferisce all’esperienza percepita e vissuta.
Per esistenzialismo si intende la riflessione sull’esistenza umana come esperienza singolare, densa di
precarietà, instabilità e incertezza. Per Heidegger uomo in quanto essere-nel-mondo, situato e immerso in
una situazione contestuale. Prendersi cura delle cose, delle persone, del mondo.
La geogradia umanistica ha legami con la letteratura, l’arte, l’estetica. Di studi pratici ne sono stati compiuti
pochi, forse questa branca può essere ulteriormente sviluppata ad esempio con indagini dirette sul campo.
Molto più utilizzate sono state le fonti indirette, cioè letteratura, l’arte. Perché la letteratura in quanto
testo lirico e intimo che usa delle metafore è in grado di sollecitare questo tipo di riflessioni, sul senso della
vita, dei luoghi. L’unità di studio principale è il luogo, prima geografia in assoluto ad aver concettualizzato il
luogo. Hanno avuto il merito di aver formalizzato il concetto di luogo dalla loro prospettiva,
concettualizzato come uno spazio significante, cioè in grado di sollecitare dei significati. Non bisogna
guardare solo le macrostrutture ma anche i luoghi apparentemente insignificanti che hanno significato per
le persone. Quindi il luogo e il paesaggio.
I concetti chiave sono il luogo, cioè lo spazio a cui sono attribuiti significati, il senso del luogo, ovvero
l’esperienza emotiva, sensibile, estetica e morale del luogo. Valori che riguardano la bellezza di un luogo.
Altro concetto la topofilia cioè l’amore pe ril luogo (Tuan 2974), esiste anche la topofobia, ovvero la paura
del luogo, facendo riferimento anche alla cinematografia. Existential insideness o outsideness, cioè il senso
di appartenenza al luogo (Relph 1976). Forte critica alla società urbana caotica, impersonale. Altri concetti il
genius loci, radicamento e attaccamento, ci sarà un testo particolare del 79 di un architetto.
Il precursore in geografia: Eric Dardel (1952) scrive l’uomo e la terra e introduce il concetto di
geographicité, cioè modalità di esistenza consapevole della natura, della terra e dell’universo. Affiniyà con il
concetto di essere nel mondo di H. Quindi abitare consapevole. Per quanto riguarda la natura, come
esperienza esistenziale (vissuti, vaori, sensazioni, significati, diretta o mediata (arte , letteratura, spettacolo
ecc.)
Dalla geografia umanistica deriva la geografia letteraria. Citiamo Pocock che ha sostenuto l’importanza
della letteratura nella … quindi la geografia ha più legami con l’arte che con le scienze sociali, per la portata
universale del messaggio artistico, ‘’il più reale della realtà’’, che arricchisce la comprensione dei luoghi, con
l’uso di metafore, ossimori, allegorie. In Italia Fabio Lando, fatto e finzione. Geografia e letteratura, 1933.
Quindi le geografie soggettive rovesciano il punto di vista e rivoluzionano. Ci si è resi conto che quello che
dicevano questi geografi era fondamentale. Molto di quello che hanno detto è confluito nelle nuove
geografia. Ma restano radicate nella dicotomia.
Geografia umanistica: universalistica, ignora differenze e conflitti sociali, luoghi come entità fisse e stabili,
nostalgica, tradizionalista, conservatrice, maschilista, poca ricerca empirica.
Geografia radicale: ideologicamente orientata, quindi non scientificamente corretto partire da un’ideologia,
base teorica piuttosto debole, metodi non innovativi, impegno sociale senza ricaduta effettiva.
Entrambe contengono degli elementi che confluiranno nella svolta post strutturalista, loro non hanno
lavorato in modo specifico sull’ambiente.
Approccio sistemico
Il retroterra teorico è la teoria del sistema generale (TGS) (L. von Bertalanffy, 1968), biologo che elabora
questa teoria per studiare gli organismi viventi, ma si rende conto che la sua teoria contiene elementi utili
per tutti. Quindi prima TGS nell’ambito dei processi buologici, poi estensione ad altri universi del sapere.
Paradigma scientifico generale.
Si segnai il passaggio dalla struttura, che concepisce la realtà come un insieme di elementi legati da
relazioni, al sistema, cioè ‘’complesso di elementi interagenti, quindi le variazioni di un elemento si
ripercuotono su tutti gli altri.
Nuovi termini della tgs come omeostasi, resistenza, resilienza, autopoiesi, feedback ecc., che osno i termini
di base.
L’attenzione si sposta sul comportamento di una data realtà, sulle sue dinamiche, sulle realazioni tra gli
elementi…
Principi Cartesiani
Pertinenza
Olismo
Aggregatività
La regione sistemica
La regione intesa come sistema bimodulare, composto da ecosistema e sistema antropico (vallega 1995)
Questo può essere soggetto a critiche, di nuovo c’è una scissione, un conto è la natura e un conto è l’uomo.
Individuati glli elementi, gli attori e i soggetti e le relazioni tra gli elementi e gli effetti delle relazioni.
Le critiche: