«Signore, dona a noi la tua misericordia, dà a noi
il tuo Salvatore».
Per riflettere:
 Il Tempo di Natale ci fa contemplare Gesù,
vero Dio e vero Uomo, la sua manifestazione ai
poveri, agli umili, a chi non apparteneva al
popolo ebreo, la sua vita semplice e nascosta,
a Nazaret.
 Maria, la Madre di Gesù, è la donna capace di
ascoltare e vivere la Parola di Dio: è modello
per ciascuno di noi.
 Per il Battesimo, ogni cristiano è:
Re: si impegna perché i beni della terra, le
ricchezze culturali, l’organizzazione sociale
siano a servizio di ogni persona e di ogni
popolo.
Sacerdote: offre la sua vita, il lavoro, ogni
attività come sacrificio gradito a Dio, consacra
a Dio il mondo stesso.
Profeta: testimone della fede e dell’amore a
Cristo nella famiglia, nel lavoro, nelle sue
attività.
Per pregare:
Mt 1, 18-25
Mt 2, 1-12
Lc 2, 1-20
Lc 2, 22-40
Lc 8, 19-21
Lc 11, 27-28
Ai nostri occhi, appare la misericordia di Dio,
possiamo stringerci a questo Bambino che è Dio fatto
uomo. Lo sentiamo amico e fratello venuto a portarci in
eredità il paradiso.
La notte è tenebrosa, ma è rischiarata da un
chiarore divino.
La notte è muto silenzio, ma la melodia degli
angeli la ravviva.
«Gloria Dio... pace agli uomini», cantano gli
angeli.
Un annuncio strepitoso è dato ai poveri pastori:
“Oggi vi è nato un Salvatore”. Non importa se è in un
povero rifugio, se è avvolto con pochi poveri panni, non
importa se giace sulla paglia: è nato il Salvatore.
Il cuore vorrebbe piangere la sua tenerezza e la
mente inabissarsi nello stupore di una realtà meravigliosa.
Ecco la misericordia divina fatta vita visibile, ecco
il Salvatore, vestito della mia stessa carne. È venuto per farsi
mia via, verità e vita.
Ecco, il mio cuore si riscalda di amore divino.
«Gesù, noi tutti ti amiamo, noi tutti così ardiamo.
Tu, dalla povertà di Betlemme, vieni a prendere dimora nei
nostri cuori perché essi siano la tua delizia nel tempo e
nell'eternità».
B. Z. Agostini
Commissione Laici FO
Suore Orsoline FMI
Via Muro Padri, 24
37129 Verona
Tel. 045/8006833
 GESÙ’ NACQUE DA MARIA VERGINE
LA MADONNA E’ VERA MADRE
DI GESÙ’ UOMO – DIO
“Il Figlio di Dio per redimere il mondo si è
incarnato nel seno immacolato di Maria per opera dello
Spirito Santo.
L’abbiamo contemplato e ci siamo insieme
meravigliati degli altissimi Misteri che questa stessa
Incarnazione contiene.
Ma non dovranno cessare, o cari, le nostre
meraviglie se oggi porremo attenzione ad altre stupende
verità di fede che l’accompagnano.
1°
E la prima è questa, che la Santa Vergine è
veramente Madre di Dio, perché ha concepito e partorito
un Figlio che è Dio. Mirabile cosa, verissima, incontestabile!
a) Infatti lo Spirito Santo avendo formato dalla sostanza di
Maria quel corpo che il Verbo eterno unì alla sua divina
Persona, il figlio Unico di Dio, è divenuto figlio di Maria
e conseguentemente Maria è divenuta Madre del figlio
Unico di Dio.
b) Per la qual cosa se il Padre Celeste lo chiama suo figlio
perché lo ha generato da tutta l’eternità, Maria lo
chiama suo figlio perché lo ha concepito e partorito
nel tempo.
c) Non sono già due questi figli, cioè l’uno uscito dal seno
del Padre sin da tutta l’eternità, l’altro concepito nel
tempo nel seno di Maria, ma un figlio solo perché
come in Gesù Cristo non vi è che una sola Persona,
così non vi può essere che un solo figlio, un solo Gesù
Cristo Dio e Uomo, ed insieme figlio del Padre eterno e
figlio della Vergine Maria.
d) Nel secolo V questa verità fu proclamata
solennemente come dogma di fede dai Padri del
Concilio di Efeso con grandissimo gaudio di tutta la
Chiesa.
2°
Maria dunque è veramente Madre di Dio.
Maria fu per Gesù Cristo come quel sepolcro
nuovo scavato nella roccia, ove nessuno era stato sepolto,
che accolse Gesù Cristo dopo la sua morte in croce. […]
3°
E come si chiama il figlio di Dio fatto uomo? Ce lo
dice il Vangelo: si chiama Gesù Cristo.
Oh! dunque, miei cari, tutte le volte che
pronunciate questo nome dovete pensare all’accesissimo
amore del divin Verbo, che vestì la nostra natura e si fece
simile ai peccatori per ritrarli dalla schiavitù del peccato.
Gesù Cristo come Dio esiste da tutta l’eternità, ma
come Uomo ha cominciato ad essere nel momento in cui
s’incarnò nel seno della beatissima Vergine Maria.
Come Dio, è da per tutto, come Uomo non è che in
cielo e nel SS. Sacramento dell’ Altare. […]
Ma riflettiamo un poco che cosa voglia dire la
parola Gesù. Gesù vuol dire Salvatore, ed a ragione il figlio
di Dio merita questo titolo, perché ci ha salvato dalla
schiavitù del demonio e dalla perdizione eterna che ci
meritavano i nostri peccati.
Gli si dà anche il nome di Redentore, per
indicare che versò il sangue e diede la vita per
riscattare gli uomini dalla servitù in cui gemevano.
Redentore è colui che riscatta, che sborsa una somma
per rendere la libertà a un prigioniero, a uno schiavo,
e schiavi del demonio eravamo tutti noi, e il figlio di
Dio ci ha riposti in libertà, e il prezzo per noi sborsato,
è stato il suo sangue medesimo di cui vuotò le vene
fino all’ultima stilla sulla croce.
E Cristo che vorrà poi dire? Significa consacrato, che
ha ricevuto una unzione santa. Altrettanto significa la
parola Messia.
Nell’antica alleanza si consacravano i re, i sacerdoti
ed i profeti, ungendoli con olio; e nella nuova alleanza
si ungono i Sacerdoti ed i re per consacrarli al Signore.
Dunque il nome di Cristo, di Messia, che significa
colui che è consacrato , o che ha ricevuto una unzione
santa, è dato al figlio di Dio fatto uomo, perché in sé
ha riunito le tre dignità di re, di sacerdote, e di
profeta.
E’ re perché l’eterno suo Padre gli ha dato pieno
potere sugli uomini e regna su tutte le nazioni e il suo
regno non ha mai fine. Gesù Cristo ieri, oggi e per
sempre.
E’ Sacerdote e nessuno meritò mai questo nome
meglio di Gesù Cristo, che offrì ed offre anche oggi,
ogni giorno, il più santo, il più grande di tutti i sacrifici.
Finalmente è Profeta: lui stesso ha parlato per
bocca di tutti i Profeti,ha realizzato tutto ciò che
annunciavano le Scritture, ha rivelato il volto del
Padre.
Ora intendete che l’Uomo Dio, Re, Sacerdote,
Profeta nel medesimo tempo, non ha ricevuto da Dio
una unzione corporale e sensibile, ma l’unzione che
ha ricevuto è la divinità e vuol dire che la divinità
unendosi all’anima ed al corpo suo, li ha pienamente
consacrati, poiché con ciò divennero l’anima e il corpo
di un Dio. O misteri della divina Incarnazione!”.