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~rancesca Serra
cata sopra la cripta, la chiesa a croce greca
con una cupola all'incrocio dei bracci.
Villacidro: l)n:ex "pezzo di Svizzera"
Passata ai vittorini di Marsiglia, fu am- Villacidro·è un paese spòrco. Nel senso letterale del termine.
pliata in fom1e romaniche franco-catala- Se upo sprovveduto turista s'avventura, attirato da vetuste celebrazioni sull'amenità del luogo,
ne tra il 1089 e il 1102, ma qualche tempo come ad ese.mpio quelle di Cesare Pascarella che visitò nell'SOO, assieme a D'Annunzio e
e Media
cÌopoTitornò al vescovo di Sulcis, e con- Scarfoglio, il rinomato "borgo de cedri", mal gliene incoglie! Trova le campagne che avanzano
ml tinuò ad essere sede vescovile sino al
1213.
· il borgo ricolmo d'erbacce selvatiche e, nella stagione estiva, proclamanti: "Vieni, o fuoco e facci -
tue!" In questa sel~atica selva d'erbacèe allignano zecche in tribù sì numerose che le sterminate
Invece, le prime campate e. la facciata popolazioni d'Africa e A.sia paion deserto, a confronto! Nelle vie cittadine è un rincorrersi mesto
·-Lltema:
barocca furono aggiunte nèl '700. Data di cartacce d'ogni genere, lattine di bibite e birra, cocci di vetro, buste di plastica e altro. Non
l'entità dei tanti interventi di ampliamen- è raro trovare come è dì questi giorni (mai provai tanta vergogna a esser nato a Villacidro!)
coglienza , davanti alla rinomata "casa-Dessì" cassonetti ricolmi d'ogni genere di "aliga" e anche una cucina
to, dalla chiesa bizantina, ai rifacimenti
romanici, sino alle ristrutturazioni in età a gas abbandonata!
moderna, è difficile distinguere le struttu- Ma basta prendersi l'amena briga di gironzolare nelle vie derborgo per ammirarvi ogni sorta
re d'impianto da quelle di rifacimento, di presenze che denotano il totale grado di disinteresse verso il rispetto dell'ambiente: oltre alle
cartacce e cocci e lattine già citate, si possono trovare panchine divelte, cartelli turistici umiliati
messe in opera con gli stessi cantoni in
e offesi, verde pubblico violentato da ottusi vandali metropolitani e da ·altrettanto ottusi
arenaria e grossi conci bugnati in basalto,
amministratori comunali dal cemento facile. Costituisce infatti un capitolo a parte, sul quale
pure utilizzati per le absidi. Dal braccio
sarebbe opportuno che chi di dovere ci facesse veder più chiaro, l'argomento -cemento" che
sud, come già detto, si accede al santuario _sta vieppiù deturpando il .borgo. Ché da ·ora in poi proponiamo di cambiare nel nome:
ipogeico. __ .CEMENCIDRO. .
L'attuale interno perciò si presenta con Non osare, temerario turista, awenturarti nelle amene campagne circostanti! ·
una navata centrale, con l'aggiunta di due Se hai orecchie per intendere e occhi per vedere, ti renderai conto di quanto è grande il
navate trasversali e l'innesto di due vani degrado: montagne desertificate dagli i[lcendi, fiumi ridotti a discariche d'immondezze (si veda
994 absidati. il rio Narti, il rio Sedcl:!.nus e il riÒ Villascema!), colline deturpate da abitazioni tirate su secondo
··Setar'·
Spopolatosi in epoca medioevale, l'at- crit~ri perlomeno discutibili, lavori grandiosi e folli come a Castangias. .. Sempre più la
1 Sant'Efena tuale centro abitato si fonnò lentamente disinvoltura "sbarazzlna" sti -àfiecchendo nel borgo cidrese. Pare che certo "decisioniSmo"
proprio attorno al santuario riscoperto nel riscuota grand~ successo nel borgo: si nota un febbrile va e vieni di assessori, geometri, -
1615 dall'arcivescovo Francesco Esqui- manovali tutti Ìmpegnati in. un· frenetico attivismo che va dal tracciare gli spazi elettorali
vel. (deturpando anche qui muri e facciate) a colare massicce dosi di cemento in opere faraoniche
M.R. quanto inutili. Fino ·a. quando continuerà lo scempio?
Nel disegno: S. Antioco - parrocchiale Gian Paolo Marcialis