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SPECIAL FREE ISSUE - N.

380 - 7 MAGGIO 2019

HUSQVARNA
SVARTPILEN 701

PROVA MOTOGP EDITORIALE

Suzuki Hayabusa Marquez vince il Gp di Nico Cereghini:


GSX 1300R Jerez. Dovizioso quarto “Marquez come Spencer

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EDITORIALE EDITORIALE

Nico Cereghini
pneumatici, tanto da scegliere sempre i più morbidi a
disposizione e così scappare; poi nel finale, a gomme

EDITORIALE DI NICO
usurate, si giocava benissimo il margine di vantaggio.

MARQUEZ COME SPENCER


Spencer è stato un grande talento, un vero fuoriclasse.
Una meteora, vista oggi: quattro anni da leone e poi
franato di colpo per motivi oscuri, fisici e mentali. Ma
Vedo tante analogie di guida e di innovazione tra i due talenti della Honda. E
i tempi sono cambiati, le carriere si allungano, quasi
a distanza di trentacinque anni persino le loro moto un po’ si assomigliano, nel
tutti i problemi si risolvono anche grazie a nuove figu-
bene e nel male. Marc vincerebbe anche con un’altra moto?
re di specialisti e poi Marquez sembra più attrezzato.
E’ talmente veloce ed efficace da far rinascere una
di Nico Cereghini discussione che da anni non saltava fuori così appas-

C
sionante: vincerebbe anche con una moto diversa dal-
Ciao a tutti! Chissà se l’idea ha sfiorato anche l’interes- pneumatico davanti in impostazione di curva. Non la Honda? Lui sostiene di prevalere per tre ragioni: la
sato, bisognerà che Zam glielo chieda direttamente già trova il feeling ed è già caduto, per quello. E pure sua guida, una grande squadra, la moto competitiva.
a Le Mans. Pregherò Giovanni di andare nell’ufficio del Crutchlow, anche lo stesso Marquez. Naturalmente E certamente ha ragione. Poi credo che difficilmente
presidente dei giudici a verificare se non sono il solo oggi la faccenda è complicata dalle gomme Michelin, seguirà la strada di Valentino, lasciando la Honda con
a pensarlo: Marc Marquez mi ricorda da vicinissimo che sono delicate negli ingressi di curva e puniscono cui vince a ripetizione gare e titoli. Ma questo si vedrà,
Freddie Spencer. Nello spagnolo infatti vedo tante ca- un po’ tutti i piloti della MotoGP. Si cade così, con la per il momento ci si diverte a lavorare di fantasia e io
ratteristiche dello statunitense, campione della Honda chiusura dello sterzo. Ma ormai lo abbiamo capito: stesso non mi sottraggo, il gioco è stimolante. Sì, come
anni Ottanta (secolo scorso) e oggi presidente del Pan- con grande freddezza, Marc imposta le curve a velocità molti lettori, credo che Marc oggi vincerebbe anche
nello dei giudici FIM in MotoGP. Bisogna avere ben più elevatissime e intanto si prepara ad appoggiare gamba con un’altra moto. Domenica, per dire, probabilmen-
di quarant’anni per ricordarsi come guidava Freddie al e braccio sull’asfalto: grande sensibilità sulle gomme, te avrebbe vinto anche con la Suzuki di Rins. O forse
tempo dei suoi due titoli in 500, 1983 e 1985 (con dop- certo ma, se l’avantreno lo molla, lui metà delle volte no? Perché, nel caso, magari Rins sarebbe stato sulla
pietta in duemmezzo), ma vi assicuro che le analogie si salva. Proprio come faceva Spencer. Allora si cadeva RC e allora non so come sarebbe finita, non so valu-
sono parecchie: Freddie ha rivoluzionato a suo tempo per lo più negli hihgside in accelerazione, con le due tare quanto varrebbe Rins sulla Honda… Certo, sono
la guida delle moto più potenti, Marc lo sta facendo tempi appuntite la potenza arrivava di colpo e l’elettro- discorsi che lasciano il tempo che trovano e li inter-
oggi; il 19 della Louisiana ha fatto del ginocchio un ap- nica era ignota, ma la NS era particolare, aveva più cop- rompo subito, ma sono chiacchiere che sottolineano
poggio effettivo sull’asfalto, il 93 catalano fa la stessa pia delle concorrenti ed era la ruota davanti la prima comunque una cosa: la considerazione che ormai tutti
cosa anche con il gomito. E c’è di più: Spencer guidava a scappar via. Più avanti tanti piloti privati, tra i quali hanno del grande talento del catalano. A guidare, oggi
nell’anno dell’esordio la Honda NS tre cilindri (poi ar- la moto era diffusissima, pagarono a caro prezzo que- è il numero uno.
rivò la quattro), una moto reattiva, agile, vincente: ma sto sbilanciamento così spiccato –l’amico Guido Paci
che aveva nell’avantreno il suo tallone di Achille. Pro- cadde e perse la vita alla Villeneuve di Imola nell’83-
prio come la RC di oggi. ma Spencer voleva una moto così, e premendo forte
Leggo che Lorenzo si lamenta dell’anteriore: con il a terra il ginocchio interno toglieva carico alla ruota.
trasferimento di carico sente troppo peso gravare sul Ricordo che anche lui aveva una enorme sensibilità sui
ASCOLTA L’EDITORIALE

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PROVA PROVA

la prova
HUSQVARNA
SVARTPILEN
701 10.350 EURO

MOTORE MONOCILINDRICO

TEMPI 4

CILINDRATA 693 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 75 CV A 8.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 72 NM A 6.750 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TUBOLARE A TRALICCIO IN ACCIAIO AL


CROMO-MOLIBDENO

PNEUMATICO ANT. 110/80-R 18

PNEUMATICO POST. 160/60/17

CAPACITÀ SERBATOIO 12 LT

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PROVA PROVA

HUSQVARNA SVARTPILEN
701. TREMENDAMENTE
DIVERTENTE

Semplice, facile e
tremendamente divertente,
questa è la Husqvarna
E
Essenziale, leggera e bada al sodo questa Husqvarna
Svartpilen 701, che tradotto dallo svedese significa “Frec-
cia nera”, una moto che dal punto di vista estetico fa il
verso alle moto da flat track, ma senza allontanarsi dal
mondo naked, con un non so che di cafè racer.
GUARDA IL VIDEO

Svartpilen 701. Dotata di un


Linee tese, poche curve e tanta personalità, un design
potente monocilindrico e di
che vuole dire qualcosa di nuovo, e che di certo fa parla-
una ciclistica performante è in re, nel bene e nel male, con poche vie di mezzo.
Quello che va detto però, è che la percezione di quali-
vendita a 10.350 euro
tà c’è, e considerando il prezzo d’acquisto non proprio
da discount, la cosa non è da sottovalutare. Plastiche e
assemblaggi sono ben eseguiti, e i singoli componenti
sono curati (ne è un esempio il tappo serbatoio “logato”
in alluminio, così come i cerchi, con la “H” fresata alla
base di una razza), lo sono decisamente meno i blocchet-
ti elettrici che sono forse l’unico particolare sotto tono
(inoltre manca il pulsante per il lampeggio).

Anche la dotazione ciclistica non è niente male, a parti-


re dal telaio a traliccio in acciaio al cromo-molibdeno,
passando per la forcella a steli rovesciati da 43 mm WP
che prevede la regolazione separata per compressione e
di Francesco Paolillo

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PROVA PROVA

ritorno, così come il mono, entrambi con un’escursione


utile di 150 mm.
Anche l’impianto frenante fa la sua bella figura, dotato di
due soli dischi, vista la massa contenuta, 158 kg a secco,
che con il pieno di 12 litri diventano 166, 320 mm ante-
riore e 240 posteriore, rispettivamente accoppiati a una
pinza Brembo ad attacco radiale a quattro pistoncini che
diventa uno per quella posteriore. ABS Bosch 9M+ a due
canali per evitare spiacevoli bloccaggi.

L’accoppiata dei cerchi, 17 pollici per il posteriore e 18


per l’anteriore, riporta al mondo delle “flat track”, così
come il disegno delle Pirelli MT60 RS, che garantiscono
un grip inaspettato su asfalto, permettendo anche di af-
frontare qualche sterrato leggero in sicurezza e soprat-
tutto divertendosi.

La parte del protagonista la fa il motore, un monocilin-


drico che è anni luce avanti ai motori “stradali”con que-
sto tipo di architettura, che siamo abituati a provare.
Non è un propulsore per il mercato asiatico riadattato,
è un piccolo gioiello di tecnologia europea di 692,7 cc,
raffreddato a liquido, doppio contralbero per limitare le
vibrazioni, che eroga una potenza massima di 75 cv (55
kW) e 72 Nm di coppia a 6.750 giri/min. Potente ma non
esasperato come indicano gli intervalli di manutenzione
ogni 10.000 km.

Snella ma non essenziale la strumentazione, che però


manca di un pulsante di comando sui blocchetti e che
quindi obbliga a staccare la mano sinistra dal manubrio
ogni qual volta si voglia consultarne le informazioni. Non
si distingue per leggibilità, ma è sicuramente completa
nella dotazione, che comprende contagiri e tachimetro,
GUARDA TUTTE LE FOTO
doppio contachilometri, temperatura liquido, livello car-

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PROVA PROVA

burante, orologio, rapporto inserito, tempo di per- sturba più di tanto e permette di manovrare anche a conquistarsi i favori di chi la guida, è nel extraur- seconda le eventuali velleità belliche del pilota, così
correnza e autonomia residua. da fermo senza particolare sforzo. La massa esigua bano, magari in un bel misto, lento o veloce che sia. come l’impianto frenante, potente e instancabile.
Tra le varie spie di servizio è presente anche quella della moto è evidente sin dai primi istanti di guida, Qui il divertimento è ai massimi livelli, con il motore Notevole il grip offerto dalle Pirelli MT60 RS, che a
del controllo di trazione, che si può disinserire utiliz- muoversi agilmente nel traffico diventa un gioco e che è perfettamente affiatato e in sintonia con la ci- dispetto del look tassellato, permettono di staccare
zando l’unico pulsante privo di scritta, due colpetti, la leggerezza dei comandi esalta ancor più questa clistica, ed entrambi permettono di togliersi soddi- forte e piegare tanto, senza che il controllo di trazio-
uno per selezionare e l’altro per confermare, e si en- caratteristica. sfazioni che nessuna pluricilindrica è forse in grado ne intervenga.
tra in modalità “ludica”. di dare. Svelta e rapida in tutto e per tutto, fulminea
Il mono non ama girare basso, ma basta navigare nel recepire i comandi del pilota, con il monocilin- L’aspetto “sella granitica”, ci è piaciuto in quanto
Come va su strada attorno ai 3.000 giri per evitare qualsiasi strappo drico che risponde in maniera fulminea alle aperture permette di sentire meglio il comportamento del
La prima cosa che colpisce una volta saliti sulla sulla trasmissione, dopodiché è pronto a risponde- di gas, e che allunga fino a 9.000 senza il ben che mi- posteriore quando si guida al limite, certo che alla
Svartpilen 701 è la sensazione di comando e confi- re prontamente ad ogni apertura di gas. L’assetto è nimo indugio, un cambio assistito da un’elettronica lunga può stancare, ma non pensiamo che l’even-
denza che solo una moto snella e compatta come lei tutt’altro che sfrenato, le asperità e le sconnessioni che ne permette passaggi di marcia rapidi e precisi. tuale utilizzatore di questa moto ne valuti un possi-
possono infondere. varie vengono solo in parte filtrate, ed in questo fa la In poche parole una goduria. bile utilizzo a lungo raggio, magari con passeggero
sua parte la sella granitica (ma non scomoda), che annesso pronto al sacrificio. E comunque “sul bre-
La posizione di guida è praticamente perfetta, e come leggerete più avanti, ha i suoi vantaggi. L’assetto che fatica a copiare le asperità cittadine, ve” rappresenta il divertimento allo stato puro, con
l’altezza della sella da terra, 835 mm, grazie alla ma che lavora bene sui lunghi avvallamenti, si dimo- un impegno fisico che le naked pluricilindriche più
modesta larghezza nella zona delle gambe, non di- Dove la Svartpilen 701 riesce a dare il meglio di se e stra in linea con lo spirito della Svartpilen 701, e as- leggere possono solo avvicinare.

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PROVA PROVA

Piaccia o meno esteticamente, la Svartpilen 701 ri-


lancia il concetto di moto divertente e poco impe-
gnativa, leggera e potente quanto basta, con una
ciclistica efficace e un motore che a dispetto dell’ar-
chitettura semplice è un bel concentrato di tecno-
logia.

Pregi
Prestazioni - Guidabilità - Motore

Difetti
Qualità blocchetti elettrici migliorabile

ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI

GIACCA OJ LEGEND METEO: SOLEGGIATO, 25°C

GUANTI OJ SPIN BLACK LOCATION: LISBONA

SCARPE OJ BLITZ TERRENO: MISTO EXTRAURBANO

PANTALONI OJ EXPERIENCE FOTO: MILAGRO

CASCO BELL ELIMINATOR

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PROVA PROVA

la prova
youngtimer
SUZUKI
HAYABUSA
GSX 1300R

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PROVA PROVA

SUZUKI HAYABUSA GSX


1300R TEST YOUNGTIMER:
LA PIÙ VELOCE DEL MONDO

Nel 1999 superò i 310 km/h


(col tachimetro che indicava
340!). Poi nel 2000 fu
L
La youngtimer di oggi è l’emblema dei mitici anni 90. Un
decennio che vide la potenza e la velocità delle moto
- ma anche delle auto supersportive - lievitare a dismi-
sura. Parliamo di sua maestà la Hayabusa. Una parola
complicata, subito entrata nell’immaginario e nei sogni
GUARDA IL VIDEO

autolimitata a 299 km/h in proibiti dei motociclisti. Significa falco pellegrino, l’uc-
cello più veloce al mondo, capace di sfiorare i 330 km/h
sesta. Ma la Hayabusa non
in picchiata. Proprio come la Suzuki GSX1300R, che di
è solo la moto più veloce, è suo superava facilmente i 310 orari (col tachimetro fisso
a 340 km/h!).
ancora oggi una fantastica
moto da strada. Però occhio, Una velocità pazzesca, resa possibile dalla aerodinami-
ca perfetta e dal telaio stabilissimo. Ma ciò non bastò
perché 175 cavalli e zero
ovviamente a evitarle la gogna e la condanna dei purita-
controlli richiedono esperienza ni della sicurezza. Come se tra i 285 km/h di una Yamaha
R1 dell’epoca e i 310 della Busa ci fosse una differenza
e prudenza! Un grazie
sostanziale. Entrambe folli su strada. Ma tant’è, le 4 Case
speciale al lettore Marco che giapponesi decisero di porre un freno (elettronico) alle
loro creature, tarpando le ali delle moto del nuovo mil-
ci ha fatto provare la sua
lennio a soli (!) 299 km/h.
splendida moto
Quindi la Hayabusa del 1999 fu una delle pochissime
moto a superare il muro dei 300 orari. E a farlo di un
di Andrea Perfetti

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PROVA PROVA

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bel po’. La moto che vi presentiamo in questa nuo- grazie al sensore posto sul selettore del cambio. I apprezzare la spinta possente, ma dolce, del suo moto più veloce della storia - ancora bellissima su
va rubrica Youngtimer di Moto.it è del 2003, quindi freni Tokiko presentano un doppio disco da 320 mm 1.300. strada
sostanzialmente identica a quella del 1999 a esclu- sull’anteriore e un disco da 240 mm dietro. Il telaio
sione della limitazione elettronica e del fondoscala è un bitrave in alluminio e il forcellone è dotato di Già a 3.000 fa strada senza fatica. A 5.000 sei già Perché no
a 280 km/h (contro i 340 della ‘99). Ringraziamo il una capriata di irrigidimento. Le sospensioni sono oltre i limiti di legge e a 9.000... beh qui è meglio Ha prestazioni mostruose, ma non ci sono abs e
lettore Marco che ha scritto alla redazione e ha pas- completamente regolabili. La moto è biposto, ma iniziare a frenare. O a preparare il contante per gli controlli di trazione: moto per motociclisti molto
sato una giornata con noi per farci provare la sua optional è fornito il guscio coprisella che la trasfor- autovelox. Il bello di questa moto è però il gusto che esperti - quotazioni già impegnative
bellissima Suzuki. ma in un vero animale da velocità. La Hayabusa pri- regala nella guida sportiva non esasperata.
ma serie resta in produzione fino al 2006.
La potenza massima è pari a 175 cavalli a 9.750 giri, Persino in coppia. Non ci credete? Guardate il video
con la coppia massima di 135 Nm a 7.000 giri. Il mo- La moto del nostro lettore Marco si presenta ancora sopra e ascoltate le parole di Marco. Noi vi diamo
tore è un 4 cilindri di 1.298 cc con 16 valvole e cam- in perfetta forma e prestanza. E’ una granturismo solo un consiglio: non rivelate al vostro passeggero
bio a 6 rapporti. La sella dista solo 805 mm da terra, veloce, persino comoda. Solo una cosa fa effetto la velocità massima (potenziale, ovvio) della Haya-
mentre il peso col pieno è di 254 kg. oggi, nel 2019: guidare una moto da 175 cv senza busa. Potrebbe non apprezzare.
alcun controllo elettronico della trazione. E persino
La centralina elettronica ha sei mappature, speci- senza ABS. Perché comprarla
fiche per ogni marcia e caricate automaticamente Ma la paura passa subito, il tempo di conoscere e moto unica, massima espressione di quegli anni -

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NEWS NEWS

TRIUMPH ROCKET 3 TFC:


SERIE LIMITATA E MOTORE
2.500 CC

di Maurizio Gissi

D
Dopo le prime immagini e primi dati svelati lo scorso
Secondo modello della
gennaio, Triumph ha presentato ufficialmente ieri la
famiglia Triumph Factory Rocket 3 TFC edizione 2019. GUARDA TUTTE LE FOTO
Si tratta del secondo modello che compone la nuova
Custom, la Rocket 3 TFC si
famiglia Triumph Factory Custom (TFC ne è l’acronimo)
presenta profondamente con la quale la Casa di Hinkley ha varato un programma nuova estetica dalle linee più slanciate, e per certi Hold, utile nelle partenze in salita. Anche il cruise
di customizzazione ufficiale del quale si è visto il primo versi sportive, mostra un nuovo doppio faro a LED control è di serie, così come l’accensione keyless, i
rinnovata nella ciclistica,
assaggio con la bicilindrica Thruxton R TFC. con luce diurna, sovrastrutture in fibra di carbonio sensori di pressione pneumatici TPMS e la presa di
maggiorata nel motore La nuova serie prevede che i modelli siano customizzati (parafango anteriore, coperchi dei terminali di sca- ricarica USB. Infine il cambio a sei marce è dotato di
direttamente in fabbrica, con i vantaggi che ne seguo- rico, protezione para calore dei collettori, cupolino, Quickshifter Up&Down. L’impianto di scarico tre-in-
e alleggerita. Solo 750
no in termini di funzionamento e affidabilità, e che la coperchio dell’albero di trasmissione, para tacchi uno è un Arrow con terminale in fibra di carbonio.
esemplari numerati e irripetibili quantità sia limitata a 750 esemplari numerati, ciascuno e cinghia serbatoio), nuove ruote in lega a 20 razze Dal punto di vista ciclistico sono tante le novità, a
dei quali viene consegnato con uno speciale Handover sottili (17 e 16 pollici) sempre con maxi pneumati- partire dal ridisegnato telaio in lega di alluminio che
Pack TFC, composto da una lettera numerata firmata co posteriore da 240 mm. La verniciatura bicolore sfrutta il motore come elemento stressato e che ora
dal CEO di Triumph, Nick Bloor, un libro personalizzato, carbon black/matt - carbon black, mostra la decal è completato dal forcellone monobraccio, sempre
uno zaino in pelle marchiato TFC e un telo copri moto in lamina satinata, finiture dorate e badge Triumph d’alluminio. Ci sono le pinze Brembo monoblocco
Rocket 3 TFC. Il tutto al prezzo di 29.000 euro. in rilievo. Le pedane passeggero si nascondono Stylema, con pompa freno radiale Brembo MCS a
Lanciata nel 2004, la nuova Triumph Rocket 3 si pre- perfettamente, contribuendo a mantenere pulita interasse variabile, e le sospensioni Showa - forcella
senta con il suo particolare quanto imponente motore la linea minimale del codino della Rocket 3 TFC. La rovesciata da 47 mm e mono posteriore piggyback
tre cilindri longitudinale e con trasmissione ad albero, dotazione di serie prevede la strumentazione TFT, con precarico remoto - sono completamente rego-
cresciuto fino alla cilindrata record di 2.458 cc! La po- l’indispensabile controllo di trazione, l’utilissimo labili. Dulcis in fundo, il peso a secco dovrebbe es-
tenza massima è così aumentata a 170 cv, mentre la ABS Cornering, quattro mappe motore (Road, Rain, sere inferiore di ben 40 kg: non è dichiarato, ma la
coppia massima raggiunge la bellezza di 221 Nm. La Sport e Rider/personalizzabile), e la funzione Hill Rocket III precedente pesava 320 kg.

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NEWS NEWS

HUSQVARNA MOTOCROSS
GAMMA 2020: SONO NOVE
I MODELLI

Si rinnova la serie motocross di casa Husqvarna con le 4 tempi FC, le 2 tempi


TC e la serie Minicross per nove modelli da 50 a 450 cc.
Novità, di dettaglio, e prezzi

S
Sono disponibili presso le concessionarie Husqvar- za, tutti i modelli adottano plastiche di qualità per
na da motocross model year 2020, evolute anche ottimizzare l’ergonomia, uniti a telai in acciaio al
grazie all’esperienza fatta nel mondiale e nel Super- cromo-molibdeno - che conferiscono caratteristi-
cross. L’evoluzione ha riguardato ciclistica, mecca- che flessionali calcolate con attenzione - e l’innova-
nica e grafiche, con una componentistica di primo tivo telaietto Husqvarna in due pezzi in composito.
livello al fine di ottenere moto sempre più agili, po- Le sospensioni WP XACT garantiscono una guida
tenti e più avanzate in termini di ergonomia. precisa e una risposta dinamica in tutte le condizio-
La gamma 2020 vede aggiornamenti ai modelli a ni, grazie alle regolazioni evolute e alla tecnologia
quattro tempi FC 250, FC 350, FC 450 e ai modelli a AER per la forcella. La componentistica di qualità
due tempi TC 125 e TC 250, come pure alla piccola fa sì che tutti i modelli offrano prestazioni ai vertici
TC 50. L’intera gamma motocross propone inoltre di categoria, grazie alle piastre lavorate CNC su tut-
nuove grafiche di grande impatto che rinvigorisco- te le moto della linea adulta, alla frizione idraulica
no la ricca storia racing del brand. Magura, ai manubri ProTaper e alle pinze e ai dischi
La lista degli aggiornamenti tecnici del model year freno ad alte prestazioni Brembo di serie. Tutti i
2020 include una nuova cover dell’air-box intercam- modelli a quattro tempi sono dotati di avviamento
biabile, che regala un flusso dell’aria ottimizzato a elettrico, come pure di traction control e di launch
tutti i modelli FC. Focalizzati sulla massima efficien- control che assiste il via al cancelletto.
GUARDA TUTTE LE FOTO

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NEWS NEWS

KTM SX 2020, LE RINNOVATE


Novità anche per la linea di prodotti PowerParts, gli ac- SX e Sportminicycle. La collezione PowerWear offre infine
cessori sviluppati a Mattighofen che contribuiscono a mi- un’ampia scelta di abbigliamento tecnico, protezioni e

CROSS READY TO RACE


gliorare sia l’estetica che le prestazioni della gamma KTM capi casual per la pista e nel tempo libero.

Dopo l’importante rinnovamento di dodici mesi fa, la gamma delle cross KTM
a due e quattro tempi si rinnova per il 2020.
Le novità e i prezzi dei modelli in vendita

A
A d un anno dal lancio della nuova generazione KTM SX, da professionisti come Jeffrey Herlings, Antonio Cairoli
per il 2020 la marca austriaca offre ai propri clienti aggior- e Cooper Webb e dedicata ai giovani piloti. Per il model
namenti a livello di motore su tutte le cilindrate, dalla pic- year 2020 le KTM 50 SX, 65 SX e 85 SX presentano un nuovo
cola e leggera 125 SX alla potente 450 SX-F. Le moto sono look e sono dotate della forcella WP XACT, per una miglio-
già disponibili presso le concessionarie ufficiali, in fondo re maneggevolezza e stabilità sulle piste da motocross più
alla pagina trovate i prezzi di listino. impegnative.
Tanti piccoli miglioramenti sviluppati in collaborazione Tutti i modelli junior vantano componenti di qualità, come
con i collaudatori in Europa e Stati Uniti, e soprattutto con i freni Formula, il telaio in acciaio ad alta resistenza, le so-
i piloti ufficiali che corrono in tutto il mondo, vanno a inte- vrastrutture ergonomiche e i motori prestazionali. La 65 SX
grarsi alla componentistica di primo livello che equipaggia presenta una curva d’accensione rinnovata per offrire pre-
tutta la gamma. stazioni migliori, mentre il carburatore è stato ottimizzato
La serie targata 2020 è caratterizzata da nuovi colori e per ottenere un’erogazione della potenza più lineare.
grafiche che conferiscono alla gamma un look ancora più Nella sorella maggiore, la KTM 85 SX, l’albero di trasmis-
accattivante. sione prevede un nuovo fissaggio più solido della ruota
La forcella WP XACT con la collaudata tecnologia AER dentata, mentre il silenziatore rinnovato contribuisce a
è stata aggiornata e in combinazione con l’ergonomia ridurre il peso finale.
garantita dalle sovrastrutture e dalla sella, offre ora una Nella gamma Sportminicycle va infine menzionata la
maneggevolezza superiore. La gamma intera è equipag- SX-E 5, il cui lancio è previsto per la prossima estate. Ba-
giata con freni Brembo e pedane no dirt, mentre i modelli sata sulla KTM 50 SX, la SX-E 5 è alimentata da un motore
a quattro tempi sono dotati di serie dell’avviamento elet- elettrico che rende la moto facile da guidare, che azzera le
trico e del selettore a manubrio che consente di gestire le emissioni, riduce il rumore e richiede una manutenzione
mappature, il controllo di trazione e il launch control per le minima. Grazie alla sella regolabile in altezza, la SX-E 5 è
partenze al cancelletto. pensata per piloti di età compresa tra 4 e 10 anni e questo
Novità anche per la gamma KTM Sportminicycle, proget- rende la nuova moto estremamente interessante per la
tata dagli stessi ingegneri responsabili delle moto guidate sua versatilità. GUARDA TUTTE LE FOTO

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ATTUALITÀ ATTUALITÀ

LEGGI QUI TUTTE LE CLASSIFICHE


VENDITE APRILE POSITIVE:
MOTO A +14,6%.
QUADRIMESTRE A +15,5%.
LE TOP 100
Prosegue il trend positivo del mercato 2019, aprile beneficia del risultato delle
moto, mentre nel primo quadrimestre il guadagno del 15% riguarda anche gli
scooter. Moto preferite del mese: 1250GS, TRK 502 e Tracer 900

di Maurizio Gissi

N
Nonostante una generale stagnazione dei consumi e un’e- visto un aumento: 1.724 le registrazioni di aprile, +15,2%.
conomia prossima alla recessione continua a tirare il mer- Anche se con volumi così contenuti le fluttuazioni per- l’incremento del 15,3% delle immatricolazioni grazie alle Al terzo posto si classificano le moto tra 300 e 600 cc gli
cato delle due ruote. Ad aprile si sono infatti immatricolati centuali sono più sensibili a fattori contingenti, come ad 81.737 unità vendute. Una crescita che nella somma dei con 6.830 unità (+20,9%), seguono i modelli tra 650 e 750
26.854 veicoli, ovvero un guadagno dell’8,6% rispetto a un esempio le registrazioni dei veicoli elettrici utilizzati per lo primi quattro mesi vede lo stesso risultato per le moto e (con 6.178 unità e un +14,1%). Le moto 125 proseguono
anno fa. A tenere alto questo andamento, che prosegue sharing (al terzo posto di categoria c’è ad esempio l’E-Max gli scooter a conferma di un’offerta bilanciata di modelli. nella crescita (+24,9%) con 3.826 unità. L’andamento dei
ininterrottamente da nove mesi e che vede la tendenza di Soco) o semplicemente per la disponibilità degli incentivi Le moto immatricolate sono state 39.614 (+15,5%) e gli segmenti vede come moto più vendute le enduro stradali
ripresa del mercato dal 2014 in avanti, sono state le ven- agli elettrici da poco disponibili. scooter oltre 50 cc hanno raggiunto le 42.123 unità con un (14.652 unità e un +22,8%), davanti a naked (13.893 unità
dite delle moto grazie a 12.645 immatricolazioni (+14,6%). incremento pari a +15,2%. Significativa la quota di merca- e +9,8%), le turismo (5.476 immatricolazioni e un +22,7%),
Gli scooter sono stati infatti positivi ma soltanto per il 3,8% La Top 30 di aprile 2019 to delle moto che è quasi la stessa del segmento scooter, mentre sono stabili le custom (2.083 vendite e un +0,5%) e
avendo visto le proprie immatricolazioni salire a quota La crescita delle vendite motociclistiche si nota anche quando non più di tre anni per ogni nuova moto si vende- le sportive: 1.900 moto sugli stessi livelli dell’anno scorso.
14.209 unità. Ad aprile 2018 – per un raffronto statistico - il nella loro presenza più numerosa del solito nella Top 30 vano due nuovi scooter. Grazie alla disponibilità di incen- Infine sono positive le supermotard con 1.112 pezzi e un
totale immatricolato era stato di 24.615 unità, ovvero un assoluta, con 12 modelli. Ottimo il risultato mensile della tivi è cresciuto il numero dei ciclomotori elettrici nel primo +38,1%. Fra gli scooter, invece, l’analisi per cilindrata vede
buon +14,1% sul 2017, con le moto in crescita del 10,1% Benelli TRK 502 che è seconda fra le moto, davanti alle “so- quadrimestre: 871 unità su u totale di 5.420 registrazioni consolidarsi il segmento centrale dei modelli tra 300 e
e gli scooter con un ottimo un +17,3%. Peraltro il mese di lite” Yamaha Tracer 900 e Honda Africa Twin.. (il doppio di un anno fa) e così il segmento dei cinquan- 500 cc: con 16.959 unità e un +30,2%. Seguono i modelli
aprile 2017 aveva accusato un pesante -16,9%. Il risultato tini ha messo a segno un +2,2% quando l’anno scorso la 125 (adatti anche alla patente B) con 14.634 veicoli e un
del mese appena concluso è quindi ancor più interessante Un buon primo quadrimestre flessione aveva sfiorato il 19%. Come riporta il comunicato +13,6%. La categoria tra 150 e 250 arretra (-2,4%) con
considerato che vede le vendite dell’intero 2019 in costan- Non ha mantenuto il brillante risultato del primo trime- ANCMA diffuso oggi, fra le moto accelerano i modelli tra 6.843 pezzi, mentre i maxiscooter oltre 500 (passate le no-
te aumento. Aprile ha un influenza di circa il 12% sulle ven- stre 2019 (+18,6% grazie a un mese di marzo eccellente), 800 e 1000 cc con 11.383 unità e un +26,7%. In seconda po- vità TMAX e X-ADV del 2018) sono stabili con 3.684 imma-
dite annuali. Una volta tanto anche i ciclomotori hanno tuttavia il primo quadrimestre 2019 si è chiuso con un sizione i veicoli superiori ai 1000, con 10.521 vendite (+4%). tricolazioni e un +1%.

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EVENTI EVENTI

NEL SALOTTO DI MOTO.IT


L’ATTORE FRANCESCO
MONTANARI PRESENTA
MOARD
Moto.it ha ospitato nel salotto di MOARD, aperto a Milano da oggi fino
a domenica, cinque ospiti speciali, uniti dall’amore per le due ruote:
FRANCESCO MONTANARI (Romanzo Criminale e Il Cacciatore), Ernesto
D’Argenio (Rocco Schiavone), il comico Roberto Ciufoli e Greg di Lillo e Greg.
L’intervista completa su IGTV
di Giulia Toninelli

I
Il primo appuntamento organizzato da Moto.it per MOARD di Rocco Schiavone con un viaggio in moto».
ha visto come ospiti cinque personaggi dai profili diversi Un progetto ancora nell’aria che si unisce a quello che sta
legati dalla comune passione per le moto, il collante di organizzando con l’amico e collega Francesco Montanari,
questa prima edizione del Salone del design motocicli- attore romano al momento impegnato a Palermo con le
stico. Nella location del Palazzo del Ghiaccio di Milano, riprese della seconda stagione della Serie Il Cacciatore: «Ci
il nostro salotto ha ospitato (l’intervista completa è su piacerebbe fare un viaggio insieme e stavamo valutando,
IGTV) Matteo Adreani, Roberto Ciufoli, Ernesto D’Argenio, vivendo noi a Roma, di attraversare l’Umbria e la Toscana
Francesco Montanari e Claudio Gregori, conosciuto con lo e poi ci spostarci sulla costa, fare l’Aurelia e scendere giù».
pseudonimo di Greg. I cinque artisti hanno avuto modo di Tanti progetti anche per Matteo Adreani, fondatore e or-
parlare di progetti futuri e passati ma soprattutto di arte e ganizzatore di The Reunion, l’evento dedicato al mondo
motociclette. Un ambiente come quello del MOARD che delle moto che torna con la quinta edizione dal 17 al 19
per definizione unisce design e tecnologia, è stato infatti maggio, a Monza.
l’occasione giusta per poter spaziare dentro e fuori dalla «È una festa dedicata alle belle motociclette, nel posto se- Della bellezza di questo salone appena inaugurato parla il A colpire Greg, comico del duo Lillo & Greg ma anche at-
vita di questi artisti, diversi ma in qualche modo vicini. condo me più figo al mondo per un appassionato di mo- comico e attore romano Roberto Ciufoli: «Mi piace perché tore, conduttore e molto altro, è la complessità di tutto
Ernesto D’Argenio, attore protagonista di Rocco Schiavo- tori cioè l’Autodromo di Monza – ha spiegato Andreani – e è l’esaltazione di fantasia e ingegneria. Qui c’è proprio la il mondo motociclistico che, al contrario di quello delle
ne, ha raccontato la sua personale scoperta della Valle il clou dell’evento sono le sfide 1 contro 1». fantasia legata al genio meccanico». Tra tutti i prodotti pre- automobili, lo ha sempre affascinato e coinvolto: «Anche
D’Aosta attraverso le riprese della terza stagione della Se- Un appuntamento imperdibile, di cui Moto.it sarà Media sentati al salone il preferito di Ciufoli è il Diavel 1260 Mate- le moto che meno rispecchiano i miei gusti, come quelle
rie Tv: «Sono zone molto belle anche da visitare in moto, Partner Ufficiale, a cui sono stati ufficialmente invitati an- rico, realizzato in esclusiva per la Design Week di Milano e supersportive, hannocomunque con un design raffinato,
infatti un’idea sarebbe quella di raccontare la Valle D’Aosta che gli altri protagonisti del salotto di MOARD. emblema di un progetto che guarda al futuro. sono eleganti»

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EVENTI EVENTI

GIOVANNI ANTONACCI:
“È DOVEROSO CHE DUCATI
PENSI ALL’ELETTRICO”
Il salotto di Moto.it al MOARD ha ospitato Giovanni Antonacci, designer delle
ultime Monster Ducati e della Diavel 1260. L’intervista completa su IGTV di
Moto.it

di Giulia Toninelli

D
Dopo gli incontri della prima giornata, Moto.it ha ospita- Mixare moto e mixare generi è qualcosa che avevate
to al MOARD di Milano Giovanni Antonacci, il designer del già fatto con la Multistrada, quindi è qualcosa che vi
Centro Stile Ducati. Il papà della Diavel 1260 ha parlato di piace? «Sì, sono degli esercizi che ogni tanto facciamo,
un futuro a cui è necessario pensare, della ricerca d’ispi- perché ci divertiamo a renderci le cose più difficili. Il Mul-
razione personale e di tutto quello che Ducati ha portato tistrada doveva essere un po’ un mega motard che però
al MOARD. potesse permetterti anche di fare dei viaggi e portare le
borse. Sul Diavel abbiamo esagerato perché ne abbiamo
Il Diavel 1260 all’inizio si doveva chiamare Mega messe insieme tre a livello di concetto».
Monster, perché questo nome?
«Sì il Diavel nasce con questo nome, qualche anno fa, Di queste tre moto da cui trae ispirazione quali sono
perché l’idea era quella di partire da un Monster. Abbiamo gli aspetti che avete portato sul Diavel?
in realtà messo insieme gli aspetti di una naked, di una «Della naked e del Monster in particolare abbiamo voluto
cruiser e di una sportiva. Abbiamo miscelato gli elementi riprendere la linea del serbatoio. Avendo sulla carta il boz-
e le linee principali, creando quella che oggi è la linea del zetto di un Monster di seconda generazione volevamo un
Diavel». serbatoio con una schiena abbastanza importante.
Della Superbike invece abbiamo preso la caratteristica
Possiamo parlare di una moto crossover, utilizzando che sulle moto carenate abbiamo la carena che va quasi
un gergo automobilistico? «Non so se la parola crosso- dal bracciale alla ruota anteriore quindi abbiamo voluto
ver possa essere esatta ma sicuramente è una moto unica dare questo carico sull’avantreno. Del Cruiser infine ab-
nel suo genere. Ha delle proporzioni che la contraddistin- biamo riportato un po’ queste protezioni sviluppate in
guono completamente rispetto alle concorrenti». orizzontale».

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EVENTI EVENTI

Qui al MOARD è presente anche il modello pre-produ- a quello che potrà succedere tra dieci anni ma parliamo
zione, come si chiama? sempre di un discorso futuro ed è doveroso pensarci».
«È il Clay. Fa parte di una di quelle fasi che portiamo avanti
nel processo di stile. Quindi possiamo dire che è una scul- Tu dove cerchi l’ispirazione per creare qualcosa di
tura che viene modellata a mano». nuovo?
«L’ispirazione la trovi un po’ dappertutto. Magari basta
Ma il Clay è il materiale? «È una specie di creta, quindi è guardarsi un po’ in giro, o su internet. Nel caso specifico
modellabile. La utilizziamo proprio per realizzare la moto del Diavel è stato un po’ particolare perché mi sono mol-
in scala 1:1 ed è anche un po’ un bozzetto in 3D che ci dà la to ispirato molto al mondo delle Muscle Car americane
possibilità di toccare con mano il progetto». perché queste auto hanno cofani motore molto lunghi e
secondo me a livello di proporzioni possiamo ricondurla
È la prima volta che viene esposto in una fiera? molto a quel mondo là. E poi un po’ anche ai film della
«Esatto. Purtroppo soffre un po’ le temperature calde però Marvel visto che sono sempre stato affascinato da Iron
per l’occasione è stato bello portarla qui per raccontare Man e dagli Avangers. Quindi ho immaginato una moto
come nasce la moto». che potesse essere utilizzata all’interno di questi film.
L’ultimo aspetto è sicuramente quello della tecnologia:
Con quanti anni di anticipo inizi a pensare ai progetti pensare a qualcosa che fosse altamente tecnologico e
futuri? «Chi fa questo mestiere comincia già a pensare a proiettato verso il futuro».
cosa succederà tra cinque o dieci anni».
A proposito di tecnologia: si sta lavorando sull’incre-
E che cosa succederà tra dieci anni? mentazione di aspetti tecnologici anche per quanto
«Cercheremo di scoprirlo. La difficoltà di questo lavoro, riguarda il pratico?
a parte poi quella operativa di disegnare e modellare le «Devo dire che Ducati è molto attenta a questi aspetti e
moto, è proprio quella di pensare e avere una visione di quindi stiamo sviluppando delle tecnologie che possano
quello che succederà tra dieci anni». aumentare la sicurezza, è doveroso. Più andremo avanti e
più secondo me questo sarà presente sulle moto».
È banale dire che tra dieci anni ci sarà prevalente-
mente l’elettrico? «Sicuramente molte case motoci- Quanto il tuo lavoro è influenzato dalle richieste de- Quanto, dal momento di partenza di un progetto a
clistiche ci stanno lavorando e stanno già vedendo qual- gli altri settori di Ducati? quello finale, rimane fedele e attaccato all’idea?
cosa. Ovviamente ora abbiamo molti limiti dovuti, per «Ovviamente quando si inizia a fare una nuova moto c’è «Con il Diavel nello specifico mi posso ritenere abbastan-
esempio, alle batterie. Però più in avanti sarà un aspetto un brief di prodotto quindi molte volte si parte con paletti za soddisfatto perché rispecchia il 95% di quello che mi
di cui tener conto». e vincoli. Ma altre volte, come nel caso del Diavel, la scintil- aspettavo. Quindi a parte cambiare qualche piccolo det-
la arriva direttamente dal centro stile. Poi il segreto è lavo- taglio che può andare incontro a problemi di fattibilità, o
E Ducati ci sta lavorando? «Diciamo che è un argomen- rare un po’ in squadra quindi mettere insieme le esigenze costi o tempi, posso dire che siamo rimasti abbastanza
to che non si può trascurare immaginando e pensando dell’ufficio Stile con quelle dell’ufficio Tecnico». attaccati a quello che era il bozzetto iniziale».

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TECNICA TECNICA

TUTORIAL: PISTONE,
QUANDO E COME
CAMBIARLO

Riprendono i tutorial di Rigo Racing. Marco e Andrea Rigo ci spiegano quando


e come cambiare il pistone della moto a 2 tempi e quali accortezze prima del
rodaggio

di Andrea Perfetti

R
Riprendono i tutorial di Rigoracing su Moto.it. In tanti li
avete seguiti in passato, facendo moltissime domande a
Marco Rigo, e oggi Marco torna sui nostri canali per parlar-
vi di tecnica e di manutenzione, con un occhio di riguar-
do all’amato mondo del fuoristrada. L’unico dove ancora
oggi l’appassionato può divertirisi, mettendo le mani sulla
moto (quelle da strada sono davvero troppo complesse).
Ma attenzione, ci vuole sempre un po’ di mestiere e com-
petenza.
Per questo ci viene in soccorso il caro Marco Rigo. Nel pri-
mo tutorial del 2019 ci spiega quando è ora di cambiare il
pistone della moto sul 2 tempi e descrive quali sono i passi
da fare per portare a termine l’opera (possibilmente senza
danni...).
Provate a seguirlo e, se avete dei dubbi, scriveteci nei com-
menti qui e sul canale YouTube di Moto.it. Vi risponderan-
no direttamente Marco e Andrea Rigo.

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MOTOGP MOTOGP

MOTOGP: MARC MARQUEZ


VINCE IL GP DI SPAGNA

Dominio schiacciante per il campione del mondo, davanti a Rins e Vinales.


Ducati sotto le aspettative, Rossi sesto

di Giovanni Zamagni

S
Schiacciante vittoria di Marc Marquez, davanti ad Alex Marc c’è e fa la differenza. Qui è stato in testa fin dalla pri-
Rins e Maverick Vinales. Quarto Andrea Dovizioso, quin- ma curva, al nono giro ha deciso che era ora di iniziare a
to Danilo Petrucci, sesto Valentino Rossi, ottavo Franco spingere e ha fatto il vuoto alle sue spalle.
Morbidelli, costretto al ritiro per problemi tecnici Fabio in scia a Marquez, prima di essere infilato di brutto prima rato come il gruppetto che ha lottato per il podio dietro a
Quartararo, mentre era secondo. Il dominio di Marquez è Ducati sotto le aspettative da Morbidelli e poi da Quartararo. Il Dovi ha subito un po’ Marquez: in questa MotoGP non si può partire così indietro
stato nettissimo: l’1”654 di distacco sul traguardo su Rins Molto bene anche Rins con la Suzuki, secondo e a un solo l’attacco, ci ha messo un po’ a riprendere il ritmo, per poi in qualifica. E’ lì che devono migliorare lui e la sua squa-
non deve trarre in inganno. La sua è stata una superiorità punto dalla vetta. Alex in prova fatica sempre un po’ nel crescere nel finale. Ma se è vero che la sua ducatona anda- dra, perché la velocità in gara è quella dei migliori. Settimo
schiacciante e, se ci pensate bene, sarebbe la terza conse- giro secco, ma il suo passo gara è sempre velocissimo: va fortissimo in rettilineo, la Yamaha con Vinales poteva di- Franco Morbidelli, che dopo essere stato a lungo secondo
cutiva senza la caduta di Austin, causata da un problema fosse partito almeno dalla seconda fila, avrebbe anche fendersi molto bene sia in frenata sia in uscita di curva. Un è calato molto nel finale, come gli capita spesso. Bene
tecnico. Proprio grazie a quella scivolata la classifica è cor- potuto provare a stare più vicino a Marquez, anche se dif- quarto posto non buonissimo, ma che porta fieno in casci- l’Aprilia con Aleix Espargaro, 11esimo, malissimo Jorge Lo-
tissima - quattro piloti in nove punti - ma la realtà è un po’ ficilmente lo avrebbe battuto. Molto buona la prestazione na. Discreto il quinto posto di Danilo Petrucci, che è sem- renzo 12esimo, dietro anche al collaudatore Stefan Bradl.
differente: la coppia Marquez/Honda ha un netto vantag- di Maverick Vinales, partito per una volta discretamente e pre stato prudente alle spalle del compagno di squadra, E questa, teoricamente, è la sua pista…
gio. Anche se, naturalmente, arriveranno piste più ostiche bravo nel finale a resistere a tutti gli attacchi di Dovizioso: senza mai provarlo ad attaccare: tattica o, semplicemente
per lui e la Honda, a cominciare dalla prossima a Le Mans. è il primo podio per Vinales ed è anche la prima volta che non ne aveva di più? Il calo finale sembra propendere per Quartararo, che sfortuna
arriva davanti al compagno di squadra in questa stagione. la seconda ipotesi. Costretto al ritiro Fabio Quartararo, che al 14esimo giro
Marquez fa la differenza Una buona iniezione di fiducia. ha avuto un problema tecnico: pare si sia smollata la leva
Il confronto con gli altri piloti Honda è imbarazzante: Dalle Ducati ci si aspettava di più: sembrava che il Dovi Rossi, bisogna cambiare in qualifica del cambio. Peccato, Fabio era secondo e stava andando
Crutchlow ottavo, Bradl decimo, Lorenzo desolatamente avesse il passo per stare vicino a Marquez, invece lo ha Al sesto posto un Valentino Rossi costretto all’ennesima fortissimo: rimane comunque un fine settimana indimen-
12esimo: senza Marc, si parlerebbe di una HRC in crisi. Ma visto da vicino solo alla prima curva, quando è arrivato rimonta dalla 13esima posizione. In gara, Valentino ha gi- ticabile per lui.

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MOTOGP MOTOGP

CLASSIFICA GP DI JEREZ

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MOTOGP MOTOGP

JEREZ, MARQUEZ:
“NON VINCO PERCHÉ HO LA
HONDA”

I commenti di Marquez, Rins e Vinales appena scesi dal podio

di Giovanni Zamagni

V
«Volevo fare a tutti i costi una gara così, per far vedere che Alex Rins: “Avevo il passo di Marquez”
dopo una caduta come quella in Texas sono capace di ri- «E’ stata dura, perché a Jerez è difficile superare e par-
partire da zero, di resettare e fare la mia gara. All’inizio, nei tendo dalla terza fila è tutto più complicato. Soprattutto
primi cinque giri, non ero completamente a mio agio con è stata dura passare le Ducati: con Petrucci ce l’ho fatta
la moto, ero un po’ rigido, non guidavo fluido, ma quando abbastanza velocemente, ma con Dovizioso ho perso un
sono calate le gomme ho cominciato a spingere più forte, sacco di tempo, ho sofferto, perché la Ducati frena e acce-
pensando solo a me stesso: non guardavo nemmeno la lera forte. Prima della gara sapevo di avere un buon ritmo,
tabella, non mi interessava sapere quanto margine avevo. simile a quello di Marquez: dobbiamo lavorare meglio in
Quando mi sento bene con la moto, mi piacciono questo qualifica, per riuscire a partire più avanti. Il mondiale? E’
tipo di gare, anche se non è proprio il mio stile quello di chiaro che uno ci pensa, anche se siamo solo alla quar-
andare in fuga». ta gara: si corre per quello. Non so perché facciamo così
«Quando ho visto che dietro di me c’erano Morbidelli e fatica in qualifica, se è colpa mia o della moto. Abbiamo tenerlo dietro. Rispetto all’anno scorso abbiamo migliora-
Quartararo ho sperato di guadagnare più punti, ma va una moto competitiva, sono molto felice del lavoro della to tanto: qui ho sempre fatto una gran fatica, fare terzo vale
bene comunque. Sono stufo di sentire dire che Marquez squadra». per me come una vittoria. Sono molto contento dei mi-
vince perché ha la Honda; vinco perché ho una grande glioramenti fatti in frenata, mentre continuiamo a faticare
squadra e ho un’ottima confidenza con una moto molto Vinales: “Un podio che vale come una in trazione, è quello il nostro punto debole, soprattutto per
competitiva. La realtà è che non esiste la moto perfetta, vittoria” il mio stile di guida. Abbiamo ancora tanto da migliorare,
così come il pilota perfetto. Rins è sicuramente un avversa- «Essere riuscito a partire bene mi dà molta confidenza per ma è chiaro che sono stati fatti dei passi in avanti. Nelle
rio per il mondiale: lo avevo già detto dopo i test in Male- le prossime gare. All’inizio non ho spinto al massimo, ho prime due gare abbiamo ottenuto risultati lontani dal mio
sia: ha il vantaggio di non avere nessuna pressione, per lui preferito risparmiare le gomme per il finale. E’ stato un potenziale, poi in Texas ho anticipato la partenza: ci voleva
va benissimo se fa anche secondo, o terzo». bene, perché Dovizioso è tornato su forte, è stato difficile questo risultato».

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MOTOGP MOTOGP

ANDREA DOVIZIOSO:
“BENE MA NON BENISSIMO”

Andrea è piuttosto deluso dopo non essere riuscito a salire sul podio:
“Purtroppo i nostri limiti in percorrenza di curva rimangono, nelle lunghe
pieghe perdiamo troppo. Puntavo al podio: normale essere arrabbiato per non
aver centrato l’obiettivo”

di Giovanni Zamagni veloci. Bisogna stare molto attenti a valutare questa gara: «Non lo so. Paradossalmente, sono partito fin troppo bene

V
sembriamo più lontani rispetto al 2018, quando prima di e quando mi sono trovato in quella posizione esterna alla
Sembra un po’ sempre la stessa storia: Andrea Dovizioso Pensavo che avresti attaccato Vinales alla curva 6, cadere ci stavamo giocando il secondo posto, ma non è prima curva ho intuito subito che avrei avuto dei problemi.
ci crede, fa prove da protagonista, è convinto di potersi invece non ci hai nemmeno provato; come mai? esattamente così». Infatti Marquez mi ha portato largo: non ha fatto niente di
giocare almeno il podio, poi, però si scontra con la croni- «Questa è una pista piccola e stretta e dopo una staccata scorretto, ma lo ha fatto e Morbidelli si è infilato a grande
ca difficoltà della Ducati in percorrenza di curva. Un limite aggressiva c’è sempre una curva angusta: basta staccare Il campionato come lo vedi? velocità. Ho perso altre due o tre posizioni, ma non so
troppo grande su una pista come Jerez, che non può esse- qualche metro più avanti per andare fuori dalla traiettoria «Siamo messi molto bene in classifica, questo quarto quanto sarebbe cambiato».
re compensato dal “motorone” Ducati. Andrea è avvilito, ideale, come mi è capitato in un paio di occasioni nei giri posto non rappresenta una botta all’indietro e nelle pros-
evidentemente deluso. precedenti. Sono uscito dalla 5 non abbastanza vicino per sime gare possiamo fare meglio. Abbiamo una buona ve- Andrea, sembri un po’ rassegnato?
«Abbiamo spinto forte fino alla fine, sia io che Vinales vole- provare ad attaccarlo in fondo al rettilineo». locità, ma non avendo centrato l’obiettivo del podio non «Assolutamente non lo sono, se lo fossi non correrei in
vamo il podio: io ho fatto il mio miglior crono al penultimo posso essere soddisfatto». MotoGP. Però è vero che sono deluso, come è normale
giro, lui all’ultimo. L’obiettivo era salire sul podio, ma non C’è qualcosa di positivo in questo risultato? che sia: puntavo al podio e sono arrivato quarto. Se vuoi
ci sono riuscito. E’ stata una gara particolarmente veloce, «Il quarto posto non è così male, non è stata una gara di- E’ una conferma delle vostre difficoltà in alcuni fran- vincere il campionato, non puoi essere contento di un ri-
ho perso posizioni all’inizio quando mi è entrato Morbidel- sastrosa, ma abbiamo sempre gli stessi limiti. Ci provi, ci genti? sultato così».
li alla prima curva, ho provato a tenere duro fino alla fine. provi, ma non basta, prendi rischi ma non vai sul podio. «Non avevo bisogno di questa gara per avere una confer-
Per essere a Jerez, la nostra velocità non è stata male, così Bene, ma non benissimo». ma dei nostri limiti. Siamo più veloci rispetto al 2018, ma Secondo te è Marquez che fa la differenza o le Honda?
come è positivo il distacco subito, ma se sono anni che ci sono anche più rivali da battere. E il problema è che «Non si può rispondere a questa domanda, da fuori non
non si fa podio qui ci sarà un motivo. Anch’io mi aspettavo Com’è la situazione rispetto all’anno scorso? Marquez quando va male sale sul podio, anzi, fa secondo. puoi sapere quali sono i valori. Marquez è complicato da
di più, ma nei lunghi curvoni perdiamo troppo, è il nostro «Ci sono molti più piloti e moto che vanno forte. Rins è Dobbiamo essere più competitivi». valutare, fa sempre dei gran numeri, mentre qui a Jerez,
punto negativo. La nostra moto è migliorata in tutto il pac- sicuramente più a posto rispetto al 2018, Marquez è più per esempio, Pedrosa riusciva a vincere senza che la moto
chetto, ma non basta». in forma, le Yamaha a volte ci sono, altre no, ma sono più Quanto ha inciso l’episodio alla prima curva? facesse alcun movimento».

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MOTOGP MOTOGP

ROSSI: “ANDIAMO NELLA paura sarà il più veloce per tutto il campionato. Ma siamo
lì, ho solo nove punti dalla testa del Mondiale. E poi ci sono
Lui è stato velocissimo all’inizio, ma avevamo un assetto
diverso e lui ha avuto più problemi di me sul finale, a gom-

DIREZIONE GIUSTA” anche Rins e Dove, che sono forti. Ma credo che si possa
lottare per il podio in alcune gare, e se si resta tutti un po’
me consumate, soprattutto con l’anteriore. Il bello del la-
vorare con piloti giovani è che loro imparano da me, però
più attaccati è anche più divertente». anche io imparo da loro, soprattutto da uno come Franco
Valentino positivo nonostante una posizione peggiore dell’anno scorso. che è molto forte».
Venticinque secondi più veloce, e adesso arrivano piste più favorevoli. Ma Però adesso arrivano piste che, sulla carta, sono più
contro Marquez c’è da lavorare... favorevoli. Marquez è battibile con la Yamaha che Ieri, credo per la prima volta, Marquez si è trovato
c’è adesso, visto quello che hanno fatto Morbidelli e ad essere il più vecchio in conferenza stampa dopo le
Quartararo? qualifiche, dove due ragazzini lo hanno battuto. A te
di Giovanni Zamagni «Questa era in effetti una pista in cui ho dovuto correre in è già successo…

A
difesa, ho perso due posti in campionato ma il distacco «Si (ride), però la cosa più importante, alla fine, è il risultato
Anche in una gara difficile come quella di oggi, Valentino dal primo inferiore. Mi sento più a mio agio con la moto e è rimasto invariato. In effetti nelle prossime tre piste - Le in gara. Ha vinto Marquez, quindi tutti zitti, anche i ragazzi-
riesce a trovare il lato positivo. soprattutto nell’ultimo giro sono stato veloce». Mans, Mugello e Barcellona - l’anno scorso sono andato a ni. E’ difficile, non tanto per Marquez, almeno non ancora,
Ad inizio gara hai avuto difficoltà a passare Miller. Se «Sfortunatamente, il mio weekend si è complicato dopo podio, però sono arrivato terzo quindi bisognerebbe fare ma il punto è che passi da una situazione all’altra. Anche io
avessi avuto l’anteriore più morbido sarebbe andata le FP3. Forse, se fossi andato direttamente alle Q2 sarei ri- un po’ meglio. Secondo me c’è da lavorare tanto, non è sono arrivato da giovane, sono passato in 500 a vent’anni
meglio? uscito a partire dalla seconda o terza fila, e così credo che facile». contro avversari di trenta e passa anni. Poi ti trovi dall’altra
«La scelta dell’anteriore è stata una cosa dell’ultimo mo- sarei riuscito a restare nel gruppo di Maverick e delle due parte e non è semplice: bisogna restare calmi e cercare di
mento, perché volevo provare a fare la gara con la media. Ducati. Comunque si, domani (nei test, NDA) proverò sicu- Ma la Honda è davvero la miglior moto? E’ Marquez a sfruttare i vantaggi della situazione anche se solitamente
Poi però la temperatura è salita, e alla fine abbiamo scel- ramente la media». fare la differenza o la RCV è davvero la moto miglio- i piloti più giovani sono più forti di te. E’ anche una bella
to la dura, che credo sia stato un errore perché Maverick re? In mano agli altri non sembra così efficace… motivazione…».
aveva la media e anche sul finale se l’è cavata bene. Forse Questo significa che hai più fiducia dell’anno scorso? «Indubbiamente Marquez fa la differenza, perché senza
sarei andato un po’ meglio con la media». Che pensi di poter andare meglio nei circuiti più osti- di lui parleremmo di una moto in difficoltà. Però secondo In generale dev’essere anche positivo per Yamaha
«Comunque, non sono mai stato granché forte per tutto il ci, e magari di lottare per vincere le gare o il titolo? me è una considerazione non del tutto veritiera, perché avere quattro moto con specifiche simili con quattro
weekend. All’inizio ho faticato con Miller, ma perché pro- «Siamo più forti dello scorso anno. Il campionato è lungo, Crutchlow, per esempio, in Qatar ha fatto terzo, in Argen- piloti così veloci, no? «Il punto è che negli ultimi due
prio non ne avevo abbastanza per passarlo. Non sapevo la strada è lunga e gli avversari sono fortissimi ma stia- tina andava fortissimo ma è stato penalizzato per la par- anni abbiamo fatto confusione, c’erano delle volte in cui
bene cosa aspettarmi qui a Jerez, speravo che sarebbe an- mo lavorando nella direzione giusta. Non sono del tutto tenza, ad Austin prima di cadere andava fortissimo… in- Zarco era più veloce di noi ma non si capiva se fosse que-
data meglio del previsto, un po’ come era successo ad Au- soddisfatto, perché spero che anche su piste per noi dif- somma, secondo me la Honda va molto bene, poi è chiaro stione di moto o pilota, perché Johann è un pilota mol-
stin, però non è andata così. Ci sono state anche delle cose ficili come Jerez si possa lottare per il podio, però ce la che è Marquez a guidarla così bene e a fare la differenza». to veloce. Adesso, con la moto nuova, la situazione è più
positive, però: anche se la posizione è peggiore rispetto possiamo giocare. In campionato non sono lontano, il chiara e le moto sono molto simili. Credo che in questo
all’anno scorso direi che la gara sia andata meglio. L’an- problema è Marquez, che è chiaramente il più veloce - se Hai lottato un po’ con Franco (Morbidelli, NDA) in weekend sia stato il pilota a fare la differenza, perché Quar-
no scorso ho finito quinto ma con tante cadute davanti a non fosse caduto a Austin avrebbe già un bel vantaggio. gara. L’hai studiato? Cosa hai visto? tararo è sempre stato velocissimo e senza l’inconveniente
me; quest’anno il ritmo è stato molto elevato, ho chiuso la Lui va fortissimo, la sua moto va fortissimo e quindi c’è una «Si, abbiamo parlato un bel po’, ci siamo confrontati per tecnico avrebbe finito secondo. E credo che sarà sempre
gara 25 secondi più veloce dell’anno scorso, con un gap combinazione di miglior moto con il miglior pilota che ho tutta la gara anche sulla scelta delle gomme e sugli assetti. più difficile da battere».

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MOTOGP MOTOGP

SPUNTI, CONSIDERAZIONI
E DOMANDE DOPO IL GP DI
JEREZ
Quali le chiavi del GP? Cosa è successo a Morbidelli? Petrucci avrebbe potuto
attaccare Dovizioso?

di Giovanni Zamagni

Q
che c’era ancora un giro da effettuare era troppo tardi per tornare su e a recuperare su Vinales».
Quali sono state le chiavi del GP? niente della rottura del rinvio del cambio. recuperare su Lorenzo.
La partenza. Scattando subito al comando, con Morbidelli Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato
e Quartararo che hanno subito infilato Dovizioso partito La gara di Rins Cosa ha detto Jorge Lorenzo dopo il disastroso 12esi- realizzato)
benissimo dalla seconda fila, Marquez non ha avuto alcun Partenza: nono. 1 giro: sesto. 6 giro: quinto. 11esimo giro: mo posto a 18”473 dal compagno di squadra? Marquez 1’38”051 (15); Dovizioso 1’38”068 (24); Vinales
problema a impostare e imporre il suo ritmo; quarto. 14esimo giro: secondo. «Non ho fiducia, specie in entrata di curva, la moto trasferi- 1’38”157 (25); Rins 1’38”197 (7); Quartararo 1’38”277 (11);
Le qualifiche di Rins. Partendo dalla terza fila, Rins ha do- sce troppo peso sull’anteriore e faccio una gran fatica con Crutchlow 1’38”312 (6); Petrucci 1’38”321 (19); Morbidelli
vuto faticare un bel po’ prima di conquistare il secondo La gara di Rossi le braccia a controllare la moto. Bisogna cambiare qual- 1’38”322 (7); Mir 1’38”362 (16); Rossi 1’38”372 (19);
posto; fosse riuscito subito a stare dietro a Marquez, avreb- Partenza: tredicesimo. 1. Giro: 11esimo. 4 giro: decimo. cosa nell’assetto o nella gestione del freno motore perché
be anche potuto provare a stargli vicino (anche se Marc è 14esimo giro: nono. 19esimo giro: ottavo. 20esimo giro: perdo troppo in entrata di curva, non solo nei confronti Le tre più belle frasi del GP
sembrato amministrare a piacimento); sesto. di Marquez, ma anche degli altri piloti Honda. I numeri 3) Lorenzo: «E’ il momento più duro della mia carriera. Ma
I limiti Ducati. La DesmosediciGP è in crescita costante, dicono che sono messo peggio rispetto al primo anno in sono un campione e ce la farò a uscirne».
ma continua a essere in difficoltà in percorrenza di curva. Cosa è successo a Franco Morbidelli, ottimo secondo Ducati: sono piuttosto deluso e preoccupato. Ma non mi 2) Dovizioso: «Non sono rassegnato, ma deluso: se fossi
Dovizioso (e Petrucci) recuperavano solo in rettilineo, co- fino al decimo giro, poi terzo fino al 15esimo, ma solo arrendo». rassegnato, non correrei in MotoGP».
munque troppo corto, mentre perdevano in tutti gli altri settimo al traguardo? Il suo miglior giro è stato il settimo in 1’38”808, il più lento 1) Paolo Simoncelli: «Si è ripetuto quello che accade 15
punti della pista; Morbidelli ha detto di avere avuto un calo clamoroso e im- tra i piloti Honda, a 0”757 dal compagno di squadra. anni fa, quando Marco conquistò qui il suo primo podio
Le qualifiche di Rossi. Valentino, a differenza del rivale del- provviso delle gomme e ha dovuto rallentare. in 125 e il suo compagno di squadra, Jenkner arrivò se-
la Suzuki, non aveva comunque il passo per stare vicino Perché Pol Espargaro, nell’ultimo giro è stato superato da Danilo Petrucci avrebbe potuto attaccare Andrea Do- condo. E’ qualcosa di pazzesco, mi fa pensare che Marco
a Marquez, ma scattando almeno dalla terza fila avrebbe Jorge Lorenzo, in grande difficoltà? vizioso? da lassù ci sta dando una mano. Sono felicissimo di avere
potuto giocarsi il podio; Espargaro ha sbagliato il calcolo dei giri: quando è transi- Risponde Petrucci: «Forse nei primi giri ero più veloce, ma creato una squadra eccezionale: Suzuki e Antonelli non
La rottura di Quartararo. Al 14esimo giro, Fabio, mentre era tato sul traguardo per l’inizio dell’ultimo giro, pensava che passare Dovizioso sarebbe stato poco intelligente, perché si sopportavano, adesso vanno quasi d’accordo. Dedico
secondo, è stato costretto al ritiro per l’anomalo inconve- la gara fosse finita e ha chiuso il gas. Quando si è accorto lui nel finale è molto più efficace di me e mi ha aiutato a questo successo a tutti quelli che ci vogliono bene».

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MOTOGP MOTOGP

MOTOGP. IL GP DI JEREZ,
Ecco l’opinione di Dovizioso: «Cambiare moto è sempre ROSSI: “NON MI INTERESSA IL NOME
una sfida stimolante, ma a volte anche difficile: la KTM è DI UNA CURVA”

LO SAPEVATE CHE...?
molto differente dalla Yamaha. Tutti si aspettavano di più Sono ormai molti i piloti ai quali è stata intitolata una cur-
da Zarco, ma il livello della MotoGP è altissimo e se sei in va di un circuito: a Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Casey
difficoltà non è facile recuperare. Abbiamo visto quanta fa- Stoner e altri si è aggiunto adesso anche Dani Pedrosa,
tica ha fatto una Casa come la Yamaha negli ultimi anni: la al quale il circuito di Jerez ha dedicato la curva numero 5.
Che Iannone si sente responsabile dello sviluppo Aprilia. Che Rossi non vuole
MotoGP è molto complicata. E’ stato chiesto a Valentino Rossi se gli piacerebbe che gli
che venga dato il suo nome ad una curva? Che Silverstone è stato riasfaltato?
Credo sia abbastanza normale quello che sta succedendo fosse dedicata una curva e se sì quale. «Credo che sia bel-
e quando in MotoGP hai sempre usato una sola moto, lo che Pedrosa abbia una curva con il suo nome a Jerez:
di Giovanni Zamagni non è facile adattarsi». Interessante anche la valutazione qui lui è sempre stato uno dei più veloci e guidava benis-

E
di Rossi: «Negli ultimi anni, io, Lorenzo e Zarco abbiamo simo. A me, però, non interessa che una curva abbia il mio
Ecco il confronto tra i punti realizzati da alcuni piloti nel l’Aprilia lo è ancora di più, richiede un grandissimo sforzo». avuto delle difficoltà passando dalla Yamaha alla Ducati nome: se in futuro qualcuno me lo dovesse chiedere, non
2018 e nella passata stagione. Queste invece le valutazioni di Andrea Iannone: «Aprilia sta o alla KTM, questo perché la M1 ha sicuramente dei limiti, accetterei l’eventuale proposta. Per me i nomi delle curve
Marquez 70/70 (+0); Rins 69/16 (+53); Dovizioso 67/46 lavorando tanto, praticamente a ogni gara c’è qualcosina ma è una moto “amica” dei piloti e quando sali su un’altra sono quelli storici, tipo l’Arrabbiata, la Lesmo e così via.
(+21); Rossi 61/40 (+21); Petrucci 41/34 (+7); Vinales 30/50 di nuovo, che poi va verificata se è effettivamente miglio- è più complicato adattarsi. Yamaha e KTM sono molto dif- Arrivare alla curva “Rossi” mi sembrerebbe come andare
(-20); Miller 29/36 (-7); Crutchlow 27/38 (-11); Morbidelli rativa. A volte si potrebbe essere più veloci, ma in questa ferenti, Zarco ha bisogno di un po’ di tempo». nella pizzeria di Tavullia» ha detto Valentino.
25/13 (+12); P.Espargaro 21/13 (+8); A.Espargaro 18/6 (+12); fase stiamo utilizzando le gare anche per fare sviluppo e
Lorenzo 11/6 (+5); Iannone 6/47 (-41);. la responsabilità è tutta sulle mie spalle: devo sacrificarmi
e fare questo lavoro. Aleix, ormai, si è abituato a questa
CONFRONTO IN CASA moto e ai suoi difetti, non si accorge di alcune cose e sol-
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di tanto dopo, magari dopo una caduta, si lamenta di alcuni
moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra aspetti, come è successo per esempio ad Austin. Io, invece
parentesi il confronto in prova) di adattarmi, preferisco trovare la direzione giusta: Aleix
Marquez/Lorenzo 3-0 (4-0); Dovizioso/Petrucci 4-0 (3-1); guida bene e forte, ma si adatta alle problematiche, men-
Rossi/Vinales 3-1 (1-3); Rins/Mir 4-0 (4-0) A.Espargaro/Ian- tre io voglio migliorare la moto e lui si è reso conto di tanti
none 2-1 (3-0); P.Espargaro/Zarco 4-0 (4-0) aspetti vedendo la mia guida. Sono contento del contri-
buto che sto dando, bisogna lasciare ad Aprilia il tempo
ANDREA IANNONE: “E’ TUTTO SULLE per capire e reagire: per questo non mi preoccupo del ri-
MIE SPALLE” sultato, è l’ultimo aspetto da tenere in considerazione in
Sui problemi dell’Aprilia, ecco le valutazioni dei due pilo- questo momento».
ti. Aleix Espargaro: «Sono costretto a guidare la RS-GP in
modo anomalo, non da MotoGP, ma specifico per questa I PROBLEMI DI ZARCO
moto. Possiamo usare pochissimo “traction control”, per Durante la conferenza stampa di giovedì è stato chiesto ad
non incidere troppo sulla potenza in accelerazione. Mio Andrea Dovizioso e Valentino Rossi un giudizio sulle grandi
fratello Pol dice che la KTM è una moto molto fisica, ma difficoltà che sta incontrando Johann Zarco con la KTM.

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MOTOGP MOTOGP

RINNOVO SILVERSTONE/DORNA sulla Kalex del team Petronas al posto di Khairul Pawi,
L’annullamento del GP di Gran Bretagna del 2018 causa caduto rovinosamente nelle FP1, riportando la frattura
vergognoso drenaggio dell’asfalto di Silverstone non ha del mignolo della mano destra. Pawi deve essere operato
impedito il prolungamento del contratto tra la Dorna e il e non potrà correre il GP di Francia e, per questo, è stato
circuito britannico per altri cinque anni: il motomondiale, chiamato Pasini.
quindi, farà tappa a Silverstone almeno fino al 2024.
Naturalmente, il tracciato è stato riasfaltato: speriamo che, FURTO IN MONDOVISIONE
questa volta, i lavori siano stati fatti come si deve e che Un commissario che teneva la moto di Alex Rins, mentre
venga ben verificato prima dell’omologazione. lui celebrava con il pubblico spagnolo l’ottimo secondo
posto, ha pensato (male!) di prendersi un ricordino del-
QUALCHE DATO STATISTICO la Suzuki GSX-RR di Alex, svitando il tappo del serbatoio
A 20 anni e 14 giorni, Fabio Quartararo è diventato il pilota dell’olio della frizione e mettendoselo in tasca.
più giovane a partire dalla pole in 500/MotoGP; il prece- Purtroppo per lui, però, era accesa la telecamera sul co-
dente primato apparteneva a Marc Marquez, in pole nel dino della Suzuki, che ha ripreso la scena nel dettaglio…
2013 ad Austin a 20 anni e 62 giorni.
L’ultimo pilota di un team satellite a qualificarsi in pole era BRADL A MISANO DOPO IL GP USA
stato Johann Zarco, davanti a tutti in qualifica nel GP Giap- Dopo quanto accaduto in Texas, con Marquez caduto e
pone 2017, quando al secondo posto c’era un altro pilota Lorenzo fermo lungo la pista, entrambi a causa di un pro-
di un team satellite, Danilo Petrucci. blema tecnico, la HRC è immediatamente corsa ai ripari.
Per avere un’altra doppietta in qualifica di una squadra Da una parte ha spedito le moto in Giappone, dall’altra ha
indipendente, bisogna risalire al 2005, quando Sete Gi- prenotato in esclusiva la pista di Misano, dove ha mandato
bernau e Marco Melandri del team Gresini conquistarono i a provare il collaudatore Stefan Bradl.
primi due posti sullo schieramento nel GP di Valencia. Così è stato individuato il problema elettronico e, natural-
mente, è stato risolto.
PASINI IN PISTA ANCHE A LE MANS
Mattia Pasini, ormai, è il pilota più richiesto per sostituire IO L’AVEVO DETTO
colleghi infortunati. Jorge Lorenzo, giovedì: “Ci sono tutte le condizioni per fare
Così dopo aver corso in Texas al posto di Augusto Fernan- molto bene”. GP Spagna: Lorenzo 12esimo, ultimo pilota
dez e a Jerez sulla moto di Jake Dixon, a Le Mans salirà Honda al traguardo.

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MOTOGP MOTOGP

ANTONELLI E BALDASSARRI
VINCONO MOTO3 E MOTO2
A JEREZ
Grande gara di Baldassarri in Moto2, che recupera la testa del Mondiale.
In Moto3 doppietta del team SIC58 davanti a Vietti

M
Moto2 con il brivido: una caduta di gruppo ha frazione di gara. Marini e Bulega chiudono rispet-
coinvolto Remy Gardner, Alex Marquez, Bezzecchi tivamente ottavo e nono, Bastianini è undicesimo
e Pratama facendo uscire la bandiera rossa, con davanti a Di Giannantonio, Locatelli è quattordice-
procedura di ripartenza e gara accorciata a 15 giri. simo, Manzi ventunesimo davanti a Bezzecchi.
Riparte ultimo Alex Marquez, nonostante il frenati-
co lavoro del team MarcVDS: la regola che toglie il MOTO3
muletto nelle classi inferiori, in questi casi, è a dir Niccolò Antonelli conquista la prima vittoria per il
poco spietata. team SIC58, che fa doppietta piazzando anche Tat-
Allo spegnersi del semaforo parte forte Fernandez, suki Suzuki sul secondo gradino del podio davanti
ma Baldassarri non ha alcuna intenzione di lasciar- a Celestino Vietti, che completa un podio di grande
lo vincere: recupera il distacco con facilità, e nel giro soddisfazione per i colori italiani.
di qualche tornata gli è alle spalle. Dopo il sorpasso La gara, come sempre, si è svolta a trenino, con
sembra che lo spagnolo possa tenere facilmente la diversi cambi alla testa fra l’autore della pole po-
ruota dell’italiano, e forse anche fregarlo sul finale, sition Dalla Porta, Suzuki e Antonelli. Anche Fenati
ma a quattro giri dalla fine Fernandez molla il colpo fra i protagonisti: Romano ha gestito bene la gara,
e inizia a perdere terreno. Risale invece forte Jorge venendo però coinvolto nella scivolata di Ramirez
Navarro, che lo passa a due tornate dalla bandiera che lo ha costretto ad allargare fuori traiettoria e ad
a scacchi e arriva addirittura sotto a Baldassarri. abbandonare le possibilità di salire sul podio.
Seconda vittoria giornaliera, quindi, per la VR46 La vetta del campionato vede un cambiamento,
Academy. Sfortuna invece in generale per i colo- con la scivolata di Jaume Masia che cede il posto
ri italiani, con Pasini e Corsi a terra nella seconda ad Aròn Canet.

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MOTOGP MOTOGP

VALENTINO ROSSI 6 ALEIX ESPARGARO 6

LE PAGELLE DEL GP DI JEREZ


In gara ci mette sempre una pezza, ma ha sbagliato prima Ha sfiorato e sognato il decimo posto: si difende in qual-
in FP3 non rientrando nei dieci e poi in Q1, mancando la che modo.
Q2. Riesce comunque a mantenere sempre la calma e a
uscire dignitosamente dalle situazioni difficili. Non molla JORGE LORENZO 4
Lode a Marquez, sempre più imbattibile; 10 a Quartararo, fenomenale; 7 a mai. Una sconfitta pesantissima per almeno tre motivi: 1) per-
Dovizioso, deluso e 6 a Rossi anche se ha fatto troppi errori ché questa è la pista dove ha sempre fatto la differenza,
FRANCO MORBIDELLI 6,5 conquistando anche il podio con la Ducati alla prima sta-
Molto bene in prova, molto bene in partenza, molto bene gione; 2) perché il suo compagno di squadra ha dominato;
di Giovanni Zamagni per oltre metà gara. Poi il crollo. Nel finale ha faticato in 3) perché ha preso paga anche da Crutchlow, da Nakaga-

M
tutti i GP con la Yamaha: deve migliorare questo aspetto. mi e perfino dal collaudatore Bradl.
MARC MARQUEZ VOTO 10 E LODE FABIO QUARTARARO 10 Uscire da questa situazione sarà difficilissimo, solo lui ci
E’ impressionante, sembra poter fare quello che vuole. Al Nell’era dominata da Marc Marquez sembrava impossibile CAL CRUTCHLOW 5 può riuscire.
netto della caduta di Austin (leggi tutti gli articoli), provo- che qualcuno riuscisse a togliergli un primato, ma lui ce Poco consistente sia in prova sia in gara. Passo indietro. Campione vero, ma in grande affanno.
cata da un problema tecnico, è il terzo GP che domina in l’ha fatta, diventando a 20 anni e 14 giorni il pilota più gio-
maniera imbarazzante, mettendo in mostra di avere la si- vane a partire dalla pole in 500/MotoGP.
tuazione sempre sotto controllo. Sembra impossibile, ma In gara stava andando fortissimo, prima di essere costretto
pare migliorarsi continuamente. Imbattibile? a tornare ai box per un problema tecnico. Fenomenale.

ALEX RINS 9 ANDREA DOVIZIOSO 7


Gli manca lo scatto da centometristi in qualifica, per il re- Dopo le prove si era illuso e aveva illuso che se la potesse
sto è quasi perfetto. Colpisce per determinazione, velocità, addirittura giocare per la vittoria.
ma anche per la sua tranquillità: Marquez dice che ha il Ma in gara sono emersi vecchi limiti e lui ha potuto solo
vantaggio di non avere alcuna pressione, che per lui qual- limitare i danni. L’obiettivo era salire sul podio, l’ha man-
siasi risultato va bene. In parte ha ragione, ma lui sta dimo- cato per meno di quattro decimi, senza nemmeno poter
strando un gran carattere. Completo, perlomeno in gara. provare l’ultimo attacco nel giro conclusivo. Alla fine era
parecchio deluso.
MAVERICK VINALES 8,5 Doccia fredda.
Sale per la prima volta nel 2019 sul podio e, per la prima
volta in questa stagione, batte il compagno di squadra. DANILO PETRUCCI 6,5
Fino a 15 minuti dal termine delle FP4 sembrava in gran- Una gara tutto sommato positiva e più che dignitosa: ha
dissima difficoltà, invece ha saputo riprendersi da una si- sfruttato il potenziale a sua disposizione, senza fare errori.
tuazione difficile, mostrando finalmente carattere. Anche lui si aspettava di più, puntava al podio, ma è co-
Lui è fortissimo, deve crederci e non avvilirsi. munque la gara che è arrivato più vicino al compagno di
Podio fondamentale. squadra.

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MOTOGP MOTOGP

PECCO BAGNAIA 5 SUZUKI GSX-RR VOTO 8,5


In prova ha conquistato il suo miglior risultato in MotoGP Le manca solo un po’ di motore, ma è una moto molto
(decimo), ma in gara ha faticato fino a cadere. Tutta espe- equilibrata, la migliore in percorrenza e ottima in staccata.
rienza. Bravi davvero.

HONDA RC213V VOTO 8,5 YAMAHA M1 VOTO 8,5


Si dice che il valore di una moto viene dato dalla seconda Due M1 ai primi due posti in qualifica, una M1 sul podio:
guida. Secondo Alberto Puig la Honda è un’ottima moto, complessivamente, si può dire che la Yamaha abbia dimo-
molto competitiva, ma anche difficilissima da guidare. Da strato di essere molto competitiva.
fuori è impossibile sapere qual è la verità: con Marquez
meriterebbe 10, con gli altri molto, molto meno. Facciamo DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 7,5
una via di mezzo. La GP19 è sicuramente migliorata su tanti aspetti, ma la

percorrenza nelle curve lunghe e dove si sta tanto piegati


rimane uno dei limiti di questa moto. Arriveranno piste più
favorevoli.

APRILIA RS-GP VOTO 6


Sufficienza di incoraggiamento. Purtroppo, per un motivo
o per l’altro, continua a mancare il contributo di Iannone.

KTM RC16 VOTO 5


Altra gara complicata e dove non si sono visti progressi.

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SUPERBIKE SUPERBIKE

SBK. DUE GIORNI DI TEST PER Dopo il “solito” buon inizio sulla pista australiana (sulla stanno già utilizzando. Con il nuovo format Superbike, nel

MELANDRI A MAGIONE
quale ha vinto in tutte le categorie nelle quali ha corso), weekend di gare non c’è tempo per fare esperimenti e pro-
sono iniziati i problemi. Gli oscillamenti in rettilineo e la ve e quindi se si vogliono risolvere i problemi non resta che
mancanza di feeling in staccata hanno innescato la spirale fare dei test privati. Le prove sono state a porte chiuse, ma
negativa che si è riflessa sui suoi risultati: 26 punti in Au- da quanto abbiamo saputo, sembra proprio che i riscontri
Dopo aver toccato il fondo ad Assen, Melandri ha svolto due giorni di test a
stralia, 20 in Tailandia, 9 in Spagna e 6 in Olanda. siano stati molto positivi. E’ presto per dire se Marco ab-
porte chiuse a Magione, che sembra abbiano risolto molti dei problemi della
Ma il team GRT crede nelle potenzialità del ravennate e sa bia finalmente risolto i problemi che sino ad ora gli hanno
sua R1. Il riscatto a Imola?
che con il mezzo giusto potrebbe fare la differenza. D’al- impedito di ottenere i risultati che gli competono e per
tronde avere in squadra un pilota come Melandri e non saperlo non resta che attendere il responso del prossimo
di Giovanni Zamagni ascoltare le sue richieste sarebbe assurdo, specialmente round, che si correrà sulla pista di Imola, anche se quella

T
per una squadra al debutto nel mondiale Superbike. romagnola non è una delle sue piste preferite (due terzi ed
Troppo brutto per essere vero. conquistò altre quattro vittorie, che sarebbero state cin- Con il supporto del team ufficiale Pata Yamaha, il team un secondo posto, tutti con la Ducati).
Questo è stato il mio giudizio dopo Assen, valutando que se a Magny Cours in gara1 non avesse dovuto regalare GRT ha organizzato due giornate di test a Magione, il 30 Senza dubbio però la disponibilità e l’impegno della sua
le prestazioni di Marco Melandri, che nel freddo round la prima posizione al suo compagno di squadra, che era aprile ed il 2 Maggio, per lavorare sulla R1 numero 33 e per squadra e della Yamaha sono state prove di fiducia che
olandese ha collezionato un dodicesimo ed un quattor- ancora in lotta con Sykes per il titolo mondiale. provare alcuni aggiornamenti che Lowes e Van der Mark faranno molto bene al suo morale.
dicesimo posto. Risultati non solo deludenti, ma davvero Con la scorbutica Panigale V2 il feeling non è mai stato il
preoccupanti, se si considera che nelle due gare il pilota massimo. Tutti ricordano le incredibili “sbacchettate” in
della Yamaha non è mai andato oltre la dodicesima posi- rettilineo che lo costringevano a chiudere il gas.
zione,stazionando sempre tra il dodicesimo ed il quattor- Dopo molte prove e notti insonni, i tecnici della rossa risol-
dicesimo posto. sero il problema utilizzando il telaio dell’anno precedente.
Un Melandri in caduta libera che si esalta quando le cose Un passo indietro che eliminò le sbandate, ma non mise il
vanno bene e si deprime quando vanno male. Ma la di la turbo al ravennate, che da li in poi collezionò solo qualche
delle sue caratteristiche caratteriali, Marco ha uno stile di podio, ma non riuscì più a ripetere l’exploit delle prime due
guida molto particolare ed ha bisogno di una moto che gli gare vinte sulla sua pista preferita: Phillip Island.
venga cucita addosso. Una volta sistemata come la vuole Melandri è sempre stato un pilota discusso, ma penso non
lui, i risultati arrivano, e ne sanno qualcosa in Aprilia. si possa discutere che sia un campione e che quando tutto
Nel 2014 la casa di Noale ingaggiò il ravennate per puntare va per il verso giusto le vittorie arrivano, e non sono mai
al titolo mondiale. Il titolo mondiale arrivò, ma con Sylvain vittorie banali, ma quasi sempre gare dominate.
Guintoli, in quanto nei primi cinque round Marco raccol- Dopo il mancato rinnovo con la Ducati, che gli ha preferito
se la miseria di un secondo ed un terzo posto, anche se Bautista, Marco ha rischiato di restare a piedi e solo una
la RSV4 si poteva considerare la migliore delle superbike. concatenazione di eventi gli ha aperto la possibilità di
A Sepang però ci fu la svolta. tornare con la Yamaha, la casa con la quale aveva debut-
Sulla moto settata secondo le proprie esigenze Melandri tato in Superbike nel 2011, dopo tredici anni passati tra i
fece una fantastica doppietta e nelle successive sei gare prototipi.

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ENDURO ENDURO

MONDIALE ENDUROGP-19.
HOLCOMBE – FREEMAN: SI FA
DAVVERO INTERESSANTE
Dalla Germania al Portogallo per salire di tono. La battaglia inglese dilaga,
la nostra bandiera nelle mani di Salvini, doppietta E2, e Andrea Verona,
doppietta Junior. Cominciamo ad andare in pressione per il Gran Premio
d’Italia di Rovetta

di Piero Batini

V
Valpaços, Portogallo, 5 Maggio 2019. Dopo la Germania ha dimostrato che il quattro volte Campione del Mondo
se n’era avuto il sentore. Dopo il Portogallo si può averne può essere battuto. E per di più con… le sue stesse armi, o
certezza: il Mondiale di Enduro, o EnduroGP che più corret- ad armi pari. È la fantastica congiuntura che porta in primo stare al passo dei battistrada, ma il risultato di giornata, dell’ascendente collega Charlier, stessa Honda.
tamente dir si voglia, è salito di tono e va acquistando una piano sullo stesso palcoscenico le Squadre Beta Factory di ovvero lo spettacolo dell’Enduro, è assicurato. E poi, ecco Del resto la battaglia delle E2 è in un certo senso l’unica
sua nuova, folgorante identità. Sarà che per far maturare Fabrizio Dini e l’“alternativa” Beta Boano, in uno spettaco- il bello, sarà comunque tutta da vedere. alternativa spettacolare al senso unico delle Classi E1 ed
le idee ci vuole il tempo, sarà che una certa aria di sfida lo di incredibile levatura tecnica interpretato nel battibec- La “sconfitta” di Holcombe non può essere considerata un E3 dominate… senza pietà da Freeman e Holcombe, ri-
non fa mai male agli ambienti e alle atmosfere in crescita. co da sogno tra due fuoriclasse della stessa scuola. passo falso, ci mancherebbe che dopo tre vittorie al primo spettivamente, a punteggio pieno dopo quattro Prove.
Forse al Mondiale di Enduro, di anno in anno sempre più Holcombe aveva vinto la Gara del Sabato, dopo essersi secondo posto uno venga lapidato, e l’avanzata di Free- Freeman sta mettendo in seria difficoltà il “ricavato” di
tirato e di alto livello, ci si andava abituando, salvo poi ren- imposto anche nel Super Test del Venerdì, e con quel man, che al contrario viene da un avvio contratto, è ancora valore di Davide Guarneri e di Matteo Cavallo, che si alter-
dersi conto che gli “enduristi” di oggi fanno cose che voi successo netto, sei vittorie parziali e oltre venti secondi di tutta da verificare, ma è un fatto che il potenziale espresso nano alle spalle dell’inglese, e Holcombe va riducendo alla
umani non riuscite neanche a immaginare, e in ogni caso margine finale su Freeman, sembrava aver chiarito che il dai due inglesi è, come direbbero gli spagnoli, tremendo, frustrazione il pur fenomenale Daniel “Danny” McCanney,
oggi è in pieno rilancio (ammesso che lo si volesse consi- trend stagionale non si sarebbe scostato troppo da quello totale! Il vero peccato, se vogliamo dire la nostra da tifosi, apparentemente “a muro” con quattro secondi posti.
derare in una vera fase di stanca). delle precedenti stagioni. In questa ottica la risposta lapi- è quello sfortunato “zero” dell’inizio di stagione di Alex Sal- Per riprendersi con il morale giusto bisogna volgere lo
A Valpaços è andato in scena un Gran Premio con i fioc- daria di Freeman, vincitore la Domenica, è arrivata un po’ vini, perché il bolognese faticherà, pur giurando che il suo sguardo altrove. Ecco, dunque, la nuova doppietta di
chi, che ha vissuto del sognato bel tempo italiano, caldo e come un colpo di scena, anche se non è corretto dire che è ancora status in ascesa, a recuperare il vantaggio con- Andrea Verona, TM, mattatore della Junior e ancora una
secco in Portogallo, e fondamentalmente sulla guerra “fra- fosse del tutto inaspettata. Di straordinario c’è che il con- cesso suo malgrado ad avversari così forti. Salvini torna volta imprendibile dai vari Francisco, Ruprecht, Espinasse
tricida” tra Steve Holcombe, l’Imperatore di Barnstaple, e testo dell’EnduroGP è ora straordinariamente compatto e dal Portogallo con due terzi posti che in assoluto sono una e Edmondson, ed ecco il secondo episodio della sorpren-
Brad Freeman, il Principe Ribelle di Rugeley. E questa da combattivo, e vede almeno cinque-sei Piloti in grado, oggi promessa, peraltro in parte da considerarsi già mantenu- dente stagione dello Youth neozelandese Hamish MacDo-
tutta l’impressione di essere la novità di grande caratura e in futuro, di mettere il bastone… fra le ruote degli illustri ta se si guarda al risultato della E1, largamente dominata nald, che non lascia un solo varco aperto agli Spanu o ai
del GP di Portogallo e del Mondiale in generale. Freeman duellanti. Magari sarà difficile che la metà di questi possa dall’asso italiano con una eloquente doppietta ai danni Pavone che siano.

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ENDURO ENDURO

Personalmente, continuo a trovare commovente e gran-


dioso David Knight, TM, che, con la sua generosità istintiva
e un po’ “naif”, altre volte sfortunatamente anche un po’
“pericolosa”, vince ancora nella Coppa del Mondo Open
sacrificando a un ruolo da secondo protagonista il sempre
talentuoso Andrea Belotti. Archiviati Germania e Porto-
gallo, il Mondiale si muove adesso verso il GP di Spagna,
10-12 Maggio, e Grecia, 14-16 Giugno in sostituzione del
Corsica, ma… è già in grande movimento per il successivo
Gran Premio d’Italia, 21-23 Giugno, che riporta in un col-
po solo a Rovetta, dopo 4 anni di “astinenza”, Mondiale e
Storia. La data italiana dell’EnduroGP, infatti, coincide con
la celebrazione del centesimo anniversario del Moto Club
Bergamo, e va da sé che la 43ma edizione delle Valli Berga-
masche non potrà essere qualcosa che passa e va…

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TROFEI TROFEI

TROFEO MAXIENDURO E
SCRAMBLER A SPOLETO: CHE
GARA CON LA CABALLERO!
Siamo andati a Spoleto per correre la seconda prova del Trofeo Maxienduro
e Scrambler con la Fantic Motor Caballero insieme al presidente della FMI,
Giovanni Copioli. E’ stata una gara fantastica, con un giro facile e panoramico
e un fettucciato esagerato dove dare tanto gas. A Crema vi aspettiamo con la
vostra moto di tutti i giorni!

di Andrea Perfetti

S
Siamo giunti al secondo anno del Trofeo Maxienduro e Trofeo. La corsa si è svolta su tre giri da 25 km, con trasfe-
Scrambler, voluto dalla FMI e dal suo presidente Giovanni rimenti molto semplici nella fantastica collina umbra. La
Copioli (che, appena può, vi prende parte e dà tanto gas). prova speciale, da ripetere quattro volte, si è sviluppata
Gli iscritti non sono ancora tanti, ma speriamo crescano sul bel pratone a pochi metri dal ristorante Zengoni. Un vincitore Alessandro Pagliacci e davanti al presidente Co- Bianchini. Tre Fantic Caballero 500 sul podio della Scram-
alla svelta, perché è una formula davvero bella. Non ser- fettucciato da mondiale, che ha permesso di dare un gran pioli, entrambi in gara con le Caballero 500. Hanno preso bler Heavy, vinta dal pilota di casa Alessandro Pagliacci
vono moto da gara o preparazioni costose. Anzi. Arrivi con gas anche alle grosse e potenti moto da maxi enduro, parte al monomarca Fantic anche diversi ragazzi con le (MC Spoleto), seguito sul gradino d’onore dal presidente
la tua moto, fai un bel giro in collina e prendi parte a prove come GS, Africa Twin e KTM SuperEnduro e XT. Caballero, anche di piccola cilindrata (125). Questo cam- FMI Giovanni Copioli (MC Celeste Berardi) e terzo posto per
speciali dove dare rivoltare il cavo dell’acceleratore, ma Il Moto Club Spoleto presieduto da Daniele Cesaretti ha pionato potrebbe infatti riservare tante sorprese – e diver- l’ex crossista Gianluca Gonnelli, penalizzato di 2 minuti per
senza correre rischi legati alla difficoltà del terreno. messo in piedi una gara perfetta per le nostre moto da timento – ai sedicenni. un ingresso errato a un controllo orario.
Esageriamo? Nient’affatto. Abbiamo conosciuto Irene – fuoristrada non specialistico. E bene ha lavorato anche il Per questo Mariano Roman (amministratore delegato di Tra i piloti al via, oltre al presidente FMI Giovanni Copioli,
che ha pure vinto nelle monocilindriche – e il suo fidan- promoter FX Action, guidato dal bravo e appassionato Ro- Fantic Motor) ha fortemente voluto la Cup. Le moto in gara abbiamo rivisto con piacere l’amico Carlo Fiorani, diret-
zato, arrivati da Faenza in moto. Hanno dormito in tenda, berto Bianchini, che ha anche corso in moto. Segno che sono perfettamente standard e il nostro meccanico Enrico tore della comunicazione racing di Honda Motor Europe.
hanno corso e sono ripartiti felici da Spoleto. ci si diverte, se chi organizza non resiste alla tentazione di Bigatello ha dovuto lavorare praticamente solo al mon- Nuova vittoria nelle maxienduro biciclindriche per Nicola
Ragazzi, se avete una scrambler o una enduro stradale correre la sua gara! taggio dei gazebo: la prova affidabilità è stata superata a Di Piero (KTM 950 – MC Mariotti Loreto), che ha scatenato
(anche vecchia come il cucco), venite a divertirvi al Trofeo Ho corso anche quest’anno con la Fantic Motor Caballero pieni voti, come nel 2018. Grazie Biga! la potenza della sua SuperEnduro sul tracciato umbro.
Maxienduro e Scrambler FMI. Le gare rimandano infatti in versione 250. Una moto leggera, bassa di sella, ma do- Nella Scrambler Light si è imposto ancora il bravo Rober- Al secondo posto, sempre velocissimo, Mauro Ballardin
allo spirito delle corse di un po’ di anni fa, quando si corre- tata di una potenza (25 cavalli) che può dire la sua. Ed è to Fantaguzzi (Montesa) davanti al forte endurista Nicolò (MC La Marca Trevigiana), in sella alla sua fantastica BMW
va con pochi soldi, ma tanta passione. andata bene! Nella neonata Caballero Cup con sette moto Mori (BMW 310) e al sottoscritto (Caballero 250). Fuori dal 1000 con serbatoio in alluminio e tante parti speciali. Terzo
La splendida Spoleto ha ospitato la seconda tappa del al via mi sono classificato al secondo posto, alle spalle del podio della scrambler light per pochi secondi Roberto gradino del podio di giornata delle maxi a due cilindri per

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TROFEI TROFEI

Tommaso Monti (MC Winter Bikes) in sella alla Honda Afri- Andrea Perfetti. Terzo Giovanni Copioli e quarto Gianluca
ca Twin 750. La classe maxienduro mono va alla simpatica Gonelli.
Irene Cicognani (MC Winter Bikes) che è arrivata da Faenza Nella classifica delle BMW successo per Nicolò Mori, se-
con sua Yamaha XT 600 e si è portata a casa il suo bel tro- guito da Mauro Ballardin e, al terzo posto, Nicola Palumbo
feo. Irene ha vinto la classe mono maxienduro davanti a (MC Ponte San Giovanni) con la GS1200.
Paolo Ciri (Honda XL600 – MC Spoleto). Il prossimo appuntamento del Trofeo Maxienduro e
Doppia vittoria nella categoria special per Alessandro Mor- Scrambler è fissato per domenica 7 luglio a Crema con
ganti (MC Vernio). La sua spettacolare Harley-Davidson l’organizzazione del Moto Club Chieve presieduto dal mi-
883 col tassello ha vinto la classe special e quella assegna- tico – e un po’ matto – Gigi Bianchetti.
ta dalla giuria per la più bella moto special. Vi aspetto davvero numerosi: se avete una moto col tassel-
lo e volete passare un fine settimana di puro divertimento,
I monomarca Fantic Motor e BMW venite nella cittadina lombarda. Non servono affatto moto
Per quanto riguarda i monomarca, vittoria di Alessandro da gara, basta la passione e la vostra moto di tutti i giorni.
Pagliacci nella Caballero Cup, seguito al secondo posto da Ci vediamo a Crema il 7 luglio? Spero proprio di sì.

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SUPERCROSS SUPERCROSS

SUPERCROSS: A WEBB IL
TITOLO 2019
La finale di Las Vegas incorona l’ufficiale KTM, terzo al traguardo dietro a
Tomac e Musquin

P
Primo titolo della carriera in classe regina per Cooper to con velocità ma anche lucidità: Webb ha saputo gestire
Webb, pilota del team ufficiale KTM Red Bull, che regala bene il vantaggio accumulato, sbagliando poco e restan-
alla Casa austriaca il quarto campionato statunitense in- do consistent, come amano dire gli americani.
door. Una gran serata, completata dal terzo posto di Mar- I 23 punti di vantaggio su Eli Tomac hanno appunto per-
vin Musquin in campionato, secondo al traguardo. messo a Webb di andare sul sicuro nella finale di Las Ve-
Webb, due volte campione nelle Lites in Costa Ovest, è en- gas. Quinto in qualifica, Cooper ha conquistato l’holeshot
trato nel team Red Bull KTM a fine 2018, prendendo rapi- nella sua heat, chiudendo secondo dietro a un Tomac che
damente confidenza con moto e squadra: dopo due gare ha provato di tutto per indurlo all’errore. In finale, terzo
interlocutorie ad Anaheim e Glendale, la prima vittoria è alla partenza, Webb ha girato veloce e costante per tutta la
arrivata già ad Anaheim-2. E’ stata solo la prima di sette gara, gestendo una terza piazza - dietro a Tomac e al com-
affermazioni, che lo hanno portato ad un titolo conquista- pagno Musquin - che gli ha garantito il titolo 2019.

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